Nella laica Francia ogni giorno un attacco ai cristiani

prete arrestatoMentre il neopresidente Donald Trump sta varando alcune misure a sostegno della libertà di coscienza dei cristiani, all’estero le cose procedono diversamente.

In Francia permane una cultura dichiaratamente anticattolica, finanche contro il principio di laicità: che non significa assenza di valori, ma rispetto di quelli umani comuni, specie dei valori su cui l’Europa fu edificata dai suoi fondatori (De Gasperi, Spinelli, Monnet, Schuman, Bech, Adenauer, Spaak). In tale inquietante scenario -mentre riecheggiano le parole di Benedetto Croce “non possiamo non dirci cristiani“-, il Rapporto 2016 sulla libertà religiosa nel mondo, edito dalla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, ha rilevato che nei primi cinque mesi del 2016 gli atti di violenza o discriminazione contro i cristiani in Francia sono stati 233. In media, quindi, un attacco al giorno.

Ad essi andrebbero aggiunti casi di intolleranza culturale, come ad esempio quella dell’Assemblea nazionale francese che approva in prima lettura la norma che aggiunge agli «ostacoli all’interruzione di gravidanza» puniti dalla legge anche quello «digitale» (impedendo ai cristiani di difendere la vita online); un tribunale dell’Alta Savoia che impone al sindaco del Comune di Publier di rimuovere un monumento alla Vergine Maria installato in un parco pubblico, sulla scia di una analoga decisione del 2015 con cui i magistrati della Procura di Grenoble avevano deciso di far spostare un innocuo blocco di marmo con l’inscrizione “Nostra Signora di Leman proteggi i tuoi figli”. Il comune denominatore sta nell’avversione conclamata ed esibita contro il cristianesimo.

Va tuttavia segnalato un certo risveglio della cultura cattolica che si contrappone al tentativo dell’omologazione culturale socialista. Si parla, infatti, di “risveglio dei cattolici”, come ha scritto il magazine Express. «È il sussulto della Francia profonda contro quel mondo parigino, laicista e devoto al multiculturalismo, che li ha a lungo disprezzati e qualificati cittadini di serie B, come Libération che,  due settimane fa, per commentare le primarie, ha titolato: “Aiuto, Gesù sta tornando!”». Il Cristo quindi, Re della pace, fa paura a certa Europa. Perché?

La risposta non è semplice e andrebbe formulata a partire da considerazioni storiche, filosofiche, sociologiche, religiose e politiche. Credo che l’avversione sia diretta contro l’affermazione di una Verità sull’uomo che non si può confutare che con l’imposizione di un multiculturalismo confuso e torbido. Sovvengono le parole rivolte dal Cristo ai suoi accusatori: “Se ho parlato male dimostrami dov’è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?” (Gv 19,23). Dov’è quindi il male nella fede cristiana? Pilato, simbolo del potere politico di tutti i tempi, gli chiede: “Che cos’è la verità?”, per poi uscire verso i Giudei e concludere: “lo non trovo in lui nessuna colpa”.

 

AGGIORNAMENTO 05/02/17
Fabrizio Cannone segnala i dati provenienti da un’inchiesta del ministero dell’Interno di Parigi, offrendo dati ancora più allarmanti: gli atti razzisti antisemiti e antimusulmani sono calati del 44% nel 2016, mentre gli atti di violenza anticristiana sono stati 949 (più di due al giorno), con un aumento del 17% rispetto al 2015. Si parla di chiesa bruciate, opere d’arte sfregiate e simboli cristiani distrutti. Spiccano l’anarchismo, il vandalismo e il satanismo.

Salvatore Bernocco

11 commenti a Nella laica Francia ogni giorno un attacco ai cristiani

  • Pippo ha detto:

    trent’anni fa ho vissuto in Francia qualche anno. La prima cosa che ho notato era l’assenza di preti e suore nelle strade di Parigi, evidentemente c’erano anche ma non in abiti religiosi. La Chiesa francese, pur di alto livello, era come una Chiesa fantasma. Inesistente nel dibattito pubblico, inesistentente nei media. La laïcité non ha aperto le porte ad una società laica ma ad una società islamizzata. L’islam è ormai la prima religione in Francia, non sono rari episodi di chiese convertite in moschee, il clima di persecuzione deriva anche da questo.

  • Max ha detto:

    “Ad essi andrebbero aggiunti casi di intolleranza culturale, come ad esempio quella dell’Assemblea nazionale francese che approva in prima lettura la norma che aggiunge agli «ostacoli all’interruzione di gravidanza» puniti dalla legge anche quello «digitale» (impedendo ai cristiani di difendere la vita online)”

    Questa e’ una pazzia.

  • Astolfo ha detto:

    Grazie ai cugini d’oltralpe, sempre più avanti di noi

  • claudia2674 ha detto:

    Non vorrei sbagliarmi, ma leggevo che le presenze a messa in Francia sono quasi raddoppiate. Mi sembra quindi che questa strategia stia ottenendo l’effetto contrario, anche perché nessuno credo voglia essere “islamizzato”

  • Alcorvega ha detto:

    Non dimentichiamo una cosa ,questi trattati europei in chiave neoliberista sono piena espressione di un certo tipo di laicità stile francese (per non parlare di altre nazioni nn menzionate nell articolo) non sono compatibili con la cultura cattolica nel modo più assoluto il libero mercato nn si può auto regolare se non creando nefandezze esattamente quello che sta succedendo in Grecia e Italia sotto gli occhi silenziosi dei media. I Cristiani danno fastidio perché proclamano l uguaglianza e l amore fraterno totalmente contrario alla.logica di potere

    • Tommasodaquino ha detto:

      Lei ha molta confusione in testa. Forse la sua cultura catto comunista le impedisce di comprendere le regole di logica di base. Uno stato laico dichiaratamente anti clericale nulla c entra né con il liberismo, né con il libero mercato che entrambi vorrebbero uno stato minimo lasciando più libertà all’individuo non di meno.

      • Alcorvega ha detto:

        Scommetto invece che lei è un perfetto liberale , tanto da poter intercettare giudicare e denigrare il mio pensiero, non esiste un sTato perfettamente liberale con libero mercato che non anti clericale perché il liberismo economico è Darwinismo Sociale e si ritoece contro il pensiero Cristiano la storia c’è lo dimostra un esempio classico è la.nostra Europa con i sui trattati devastata dall esperimento più forte del.neoliberismo

      • Roberto Abate ha detto:

        Salve! Come ho già scritto non guardo la tv dal 1993 e frequento poco anche internet e di solito non commento né pubblico nulla. Però ultimamente sono stato a casa un mesetto per cause (gravi) di salute ed allora ho messo un po’ del mio tempo a leggere qualche sito cattolico qua e là (in realtà solo tre con questo). Ho scoperto un nuovo linguaggio cattolico e non, che usa parole come “sedevacantista” ed adesso “catto comunista” parole di cui non conosco il significato, ho commentato “sedevacantista” e sono stato frainteso oppure chi mi ha risposto non ne conosceva il significato (quindi sono rimasto nella mia ignoranza). Adesso trovo “catto comunista”. Ancora non ho capito che significa, perché un fedele cristiano non è un comunista (né potrebbe esserlo) così come la storia del comunismo dice che un comunista non può essere un fedele men che meno un fedele cristiano. Allora perché usare tale parola? In senso dispregiativo? Oppure in una sorta di “simbolismo” politico però di tipo “partitico” volta ad unire i cattolici con i comunisti essendo queste due “associazioni” (comunismo e cattolicesimo) non gradite dalla moderna cultura “liberista”, ma che di fatto agevola il controllo dell’uomo sull’uomo; quindi di nuovo dispregiativa? Perché mi viene istintivamente da pensare che se la parola “catto comunista” ha finalità disperegiative non andrebbe usata in discussioni, come queste, che si presume siano “fra pari”. Cioè il rispetto per il commento dell’altro e quindi per la persona dell’altro dovrebbe essere superiore alla opinione espressa, qualsiasi sia, o mi sbaglio? Spero di sbagliarmi altrimenti dovrei pensare che chi usa la parola “catto comunista” voglia esercitare una coercizione almeno verbale tale da annullare, d’imperio, l’opinione e forse anche la persona altrui. Saluti.

  • Fabio ha detto:

    Lo Spirito di Santa Giovanna D’Arco sovrasta il cielo di Francia e come vento sferza le coscienze di animi spiritualmente letargici ed assuefatti al deleterio laicismo anti nazionale e anti cattolico.
    La Francia a breve si desterà e toglierà il potere a coloro i quali non sono degni di rivestirlo.
    Un paese che nasce Cristiano, non muore ateo, tanto meno si converte musulmano!
    La Francia sarà la scintilla europea del cambiamento.