Eduscopio 2016, le scuole paritarie tra i migliori licei

Sempre più la scelta della scuola superiore si basa sul livello di preparazione per gli studi universitari, per questo i licei italiani vengono annualmente valutati secondo questo criterio da Eduscopio, portale della Fondazione Agnelli.

Come già avvenuto nel 2015, da noi puntualmente documentato, anche nel 2016 le scuole paritarie hanno raggiunto spesso la vetta della classifica, superando prestigiose e finanziatissime scuole statali, in numero oltretutto infinitamente superiore.

A Milano, ad esempio, il liceo classico Sacro Cuore -legato al movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione– si è confermato il primo come livello di preparazione, superando ancora una volta il Carducci, il Berchet e il Beccaria. La novità rispetto al 2015 è la conquista dell’ottavo posto da parte del liceo classico paritario Alexis Carrel (anch’esso legato al movimento fondato da don Luigi Giussani). Al settimo posto l’Istituto Zaccaria dei Padri Barnabiti, al nono il San Raffaele e al decimo posto si è confermato il liceo classico paritario Faes Monforte. Per quanto riguarda gli scientifici, troviamo ancora una volta il Sacro Cuore (2° posto), l’Istituto paritario Ernesto Breda (5°) e il Collegio San Carlo (8°). Grande affluenza di paritarie anche tra i migliori licei linguistici e artistici (tra essi, al primo e secondo posto le Orsoline di San Carlo e l’Istituto Sacro Cuore). Se la classifica include anche le scuole della provincia entrano in classifica anche il don Carlo Gnocchi di Carate Brianza (il miglior istituto lombardo), il collegio Castelli di Saronno e il Pier Giorgio Frassati di Seveso.

Anche a Torino e provincia i licei paritari ottengono buoni risultati, tra i migliori classici e scientifici si notano: la scuola paritaria salesiana Valsalice (5° il classico e 3° lo scientifico), l’istituto sociale dei gesuiti (6° il classico e 6° lo scientifico) e la Sacra Famiglia (9° il classico), il liceo dei giuseppini “Maurilio Fossati” di Rivoli (10° il classico) e l’istituto Don Bosco di Lombriasco (20° lo scientifico).

A Venezia si confermano tra i migliori licei il Giovanni Paolo I (4° il classico), il Cavanis della Congregazione delle Scuole di Carità (5° il classico e 5° lo scientifico) e il Giuseppe Parini (6° lo scientifico). A Verona tra i primi posti troviamo il Don Nicola Mazza (2° il classico e 6° lo scientifico), il Don Bosco (3° il classico e 8° lo scientifico), il liceo Alle Stimmate (4° il classico e 5° lo scientifico) e l’Aleandro Aleandri (9° lo scientifico).

Lo stesso dicasi tra i migliori licei di Genova, che vedono in classifica il collegio dei padri somaschi (5° il classico), il San Giuseppe Calasanzio (6° il classico), l’istituto Paritario Vittorino-Bernini (7° il classico), la scuola paritaria Sancta Maria ad Nives (6° lo scientifico), il Santa Maria Immacolata delle suore immacolatine (8° lo scientifico) e il Marcellino Champagnat dei fratelli Maristi (10° lo scientifico). Nella città di Bologna ottima posizione per l’istituto paritario Alessandro Manzoni (3° il classico), per il Vittorio Alfieri (4° il classico), per il liceo Malpighi (7° lo scientifico) e per l’istituto Sant’Alberto Magno (10° lo scientifico).

A Firenze buona posizione per altre tre scuole paritarie, l’Istituto del Sacro Cuore (6° il classico), le Scuole Pie Fiorentine (7° il classico) e l’Istituto Don Bosco (10° lo scientifico). Nella classifica dei migliori licei di Bari spuntano invece l’Istituto paritario Margherita (3° il classico) e l’Alessandro Volta (7° lo scientifico), mentre a Palermo si osservano il Centro Educativo Ignaziano (5° il classico e 10° lo scientifico), la scuola Thomas More (8° il classico), l’Istituto Platone (9° il classico), il S.M. Mazzarello (2° lo scientifico) e l’Istituto Don Bosco (3° lo scientifico).

Le uniche città carenti di paritarie di livello sono Roma, dove compare in classifica il solo liceo scientifico San Giovanni Battista (3° migliore della Capitale) e Napoli, in cui troviamo solo l’istituto Sacro Cuore Salesiano compare tra i migliori licei classici della città (8° posto).

Risultati incoraggianti e significativi che suggeriscono l’emergere di una qualità d’eccellenza nelle scuole paritarie nonostante lo scarso finanziamento statale. A proposito di esso, ricordiamo che nel bilancio annuale dei fondi statali destinati all’istruzione, quelli per le scuole paritarie rappresentano l’1% del totale (mentre alle statali vengono versati ogni anno 54 miliardi di euro). Eppure c’è un fattore umano che evidentemente riesce a colmare il disinteresse dello Stato, garantendo l’alto livello di formazione delle scuole paritarie certificato anche quest’anno da Eduscopio.

La redazione

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26 commenti a Eduscopio 2016, le scuole paritarie tra i migliori licei

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  1. simone ha detto

    che bufala.. Eduscopio nasce da una specie di fondazione privata i suoi dati non rappresentano nulla!

    “anche nel 2016 le scuole paritarie hanno raggiunto spesso la vetta della classifica”

    ma se in tutte le statistiche ufficiali in particolare quelle OCSE le scuole private sono risultate le peggiori perfino sotto il profilo della disciplina!

    “Risultati incoraggianti e significativi che suggeriscono l’emergere di una qualità d’eccellenza nelle scuole paritarie nonostante lo scarso finanziamento statale.”

    Altra bugia: il governo Reanzi, proprio prima che lui annunciasse le sue dimissioni, ha approvato nuovi finanziamenti per centinaia di MILIONI di euro alle paritarie
    come potete leggere qui:

    http://tinyurl.com/zo2ydrz

  2. Erpo ha detto

    Comunione e Liberazione?
    Si chiama ancora così o adesso è Comunione e Carcerazione?
    Perché non ci parlate un po più di Formigoni e un po meno di Odifreddi?

    • lorenzo ha detto in risposta a Erpo

      Se tu hai studiato alle scuole pubbliche sei la conferma che l’articolo ha ragione…
      Se hai studiato alle scuole private sei l’eccezione che conferma la regola!!!

    • Xlove ha detto in risposta a Erpo

      Erpo non credo c’entri molto con l’articolo, le scuole legate a CL sono le migliori a livello di qualità e formazione anche se Formigoni è un personaggio imbarazzante. Non ci sono nessi a mio avviso, allo stesso modo l’ateismo è un fenomeno a cui porto rispetto anche se Odifreddi lo trovo ridicolo, così come sono ridicoli i tuoi commenti.

  3. pendesini alessandro ha detto

    Non dobbiamo perdere di vista che la migliore università italiana -dico bene la migliore-, arriva ben al di là del duecentesimo posto sulla graduatoria mondiale ! Sarebbe interessante conoscere il perché….Qualcuno avrebbe qualche idea in merito ?

  4. Riccardo ha detto

    Le scuole private danno maggiori soddisfazioni a chi le frequenta e costano molto meno delle scuole statali. Questi sono due FATTI abbastanza acclarati poichè verificati con regolarità un po’ ovunque. Sul profitto il giudizio va sospeso e probabilmente non ci sarà mai vista l’eterogeneità del campionamento.

    • simone ha detto in risposta a Riccardo

      infatti si chiamano diplomifici.. paghi e hai il diploma, laurea quello che vuoi.

      E senza fatica!

      Repubblica ,riporta solo le tabelle di Eduscopio che, ripeto non hanno alcuna autorevolezza, al contrario degli studi ufficiali OCSE.
      Repubblica non l’ho presa come fonte specifica, i tagli alla scuola pubblica e il rifinanziamento milionario alle private sono putroppo parte della manovra finanziaria del 2017, è di dominio pubblico!

      • lorenzo ha detto in risposta a simone

        Attento all’ulcera…

      • Max ha detto in risposta a simone

        Caro Simone, dipende da scuola a scuola.

        Ci sono le private dove si lavora. Fattelo dire da chi ha avuto a che farci.

      • Emanuele ha detto in risposta a simone

        Ciao,

        Puoi gentilmente linkare la classifica ocse cui ti riferisci? Grazie.

      • Xlove ha detto in risposta a simone

        Che Eduscopio non abbia autorevolezza per ora lo dici solo tu che, notoriamente, non hai alcuna autorevolezza.
        Come tutti gli statalisti rossi dimentichi che scuola pubblica è scuola statale+scuola paritaria, questo proprio grazie ad al ministro comunista Berlinguer. Quindi dire: grazie simone, senza la tua ideologia non avremmo avuto scuole paritarie finanziate (seppur poco) dallo Stato!

        Se i tuoi riferimenti sono gli studi OCSE è ancora meglio, visto che proprio utilizzando i suoi dati è stato dimostrato che grazie alle scuole paritarie gli studenti riportano risultati mediamente migliori nelle diverse materie (vedi il report The learning curve).

        http://thelearningcurve.pearson.com/reports/the-learning-curve-report-2012/executive-summary
        https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/concorrenza-scolastica
        http://www.tempi.it/la-concorrenza-dei-privati-migliora-la-qualita-della-scuola-lo-dice-uno-studio-laico#.WHM1cVXhA2w

        P.s.
        Gli unici diplomifici sono le scuole che hanno dato un diploma a te, sotto lauto pagamento.

      • riccardo mariani ha detto in risposta a simone

        La scuola privata dà cio’ che chiede il cliente, per questo trovi sia “diplomifici” che scuole prestigiose (Eaton è un diplomificio?). C’è chi vuole il diploma e chi vuole un’istruzione superiore alla media. Non mi risulta che l’OCSE abbia mai fatto studi in cui si confrontano scuole private e scuole statali, solo studi in cui si fanno confronti internazionali tra studenti (e, volendo essere scorretti, potremmo dire che i paesi orientali, dove il privato è molto più diffuso, stravincono ogni anno). Le scuole esaminate per tali confronti pescano sia nel privato, sia nello stato senza curarsi del campione proprio perché la ricerca ha altri obbiettivi. In Italia, le ricerche presentate nell’articolo sono le più accurate e non sorprendono perché un po’ dappertutto si registra la stessa cosa: “chi esce da una scuola privata mediamente ha migliori risultati in seguito”, ma questo non dice nulla della qualità del privato poiché probabilmente chi frequenta le scuole private ha più talento e motivazioni già in partenza.

  5. Anna ha detto

    Perché non avete pubblicato i risultati di Catania ?

  6. Emanuele ha detto

    Alcune precisazioni…

    1. In Italia non c’è distinzione tra pubblico e privato, ma tra statale e non statale (vedi costituzione)

    Tutte le scuole non statali devono avere una sorta di riconoscimento ed devono essere paritarie, parificate o pareggiate.

    Una buona parte delle scuole paritarie è gestita da enti pubblici locali: comuni, province e regioni. Non sono private, non sono però neppure statali, quindi sono appunto paritarie.

    2. Le centinaia di milioni che il governo stanzia per le paritarie vanno quindi a finanziare in larga misura scuole pubbliche… purtroppo con le campagne di disinformazione, vedi referendum di Bologna, i finanziamenti vanno a diminuire, soprattutto a danno delle paritarie comunali e provinciali che, non beneficiando di rette, si vedono costrette a chiudere, passando ad una gestione statale centralizzata.

    3. In tutti i paesi esistono scuole private e, ocse o meno, tutti sanno che tra le migliori università e college a livello mondiale ci sono istruzioni private.

    Nei paesi esteri, penso alla laica Francia e all’Inghilterra, le scuole private ricevano pesanti finanzie pubblici, poiché, come dice l’Europa è un diritto inalienabile dei genitori iscrivere i figli alle scuole che vogliono. Anzi, l’Europa ha bacchettato l’Italia per la poca libertà di scelta, sottolineando che gli sgravi fiscali per gli studenti delle scuole private sono insufficienti.

    4. Quando parlate di diplomifici, attenzione al gestore. Qui si parla di scuole cattoliche, non di Cepu.

    Comunque, se ci sono storture si combattono quelle, non si distrugge tutto… non è infatti che per qualche giudice corrotto si abolisce la magistratura, o per qualche carabiniere delinquente si chiude l’Arma.

    • lorenzo ha detto in risposta a Emanuele

      I laicisti catalogano le scuole in due sole classi: quelle statali e quelle non statali.
      Nella loro saccente ignoranza poi, quelle statali sono laiche e quindi praticano la libertà di pensiero, quelle non statali sono tutte religiose e quindi praticano il proselitismo.
      Tentare di ragionare con i laicisti è come “voler cavar sangue dalle rape”…

  7. sara ha detto

    Buh, Io non lo so..

    Pero’ posso dire che la maggior parte di ricconi e di comunisti nelle statali non ci hanno messo piede.

  8. Francesco Agostino Fassi ha detto

    Io sono Cattolico e credo la Chiesa, per chi non conoscesse la mia opinione in merito. Ho studiato sempre nella scuola statale. Personalmente se la scuola paritaria risulta meglio della statale, ne sono triste perché vorrei che la statale funzionasse bene con docenti preparati e con genitori che non tagliano le mani alla disciplina imposta dai professori (ne ho avuto di preparati e severi); se la scuola statale risulta migliore ne sono scontento perché trovo utili le scuole paritarie e private (che io sappia sono due categorie separate) che possono trasmettere oltre a cultura scolastica anche cultura religiosa grazie a personale che crede realmente quello insegna come fattore culturale (senza imporre niente a nessuno).
    Non mi piacciono le scuole paritarie o cattoliche che lucrano sull’istruzione, ma mi risulta di istituti paritari che svolgono il loro lavoro onorevolmente e faticano coi soldi per dare una buona istruzione ai ragazzi.

    Per quanto concerne i finanziamenti: decida Cesare(lo stato). Per me basta che la paritaria sia di aiuto aiutando i conti pubblici dello stato che spende di meno sul ragazzo iscritto alla primaria e secondaria che va in scuola paritaria rispetto a quando si iscrive alla statale.
    Se poi si vuole fare un referendum democratico sull’abolizione della scuola non statale con divieto di apertura lo si faccia pure e decida la sovranità popolare.
    Se dopo si fa un referendum per dichiarare illegale la fede e la morale cattolica si faccia se da così fastidio, però io non cambio la mia favorevole opinione all’esistenza della paritaria e non perdo la fede solo perché la maggioranza dei cittadini si esprime contro la legalità statale della religione cattolica creduta e professata.
    Però ho detto che sono favorevole alla paritaria, quindi automaticamente sono un nemico dello stato e della scuola statale.
    Una cosa però vorrei, sia nella statale che nella paritaria:
    una bella colonna dove legare ragazzi e ragazze per una buona bastonatura, democraticamente accettata, quando fanno cavolate e genitori che se ne stanno muti e zitti se i loro figli fanno cavolate per le quali meritano di essere puniti:-) Naturalmente parlo in linguaggio figurato…forse.

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