Quando l’eugenetica era il progresso, ad opporsi solo la “bigotta” Chiesa cattolica
- Ultimissime
- 02 Giu 2016
Il futuro è sempre meglio del passato, sostengono i progressisti. Quelli che “non vogliono restare indietro”, quelli che ti etichettano come troglodita e bigotto. Bisogna accettare il progresso e liberarsi dei retaggi del passato, hanno ripetuto da sempre i militanti delle varie ideologie che ciclicamente sono comparse nella storia.
Ieri era lo schiavismo, poi la dea ragione illuminista, poi il darwinismo sociale, poi il comunismo marxista, poi la teoria della razza, il “rientro dolce” per salvare il pianeta terra. Oggi c’è l’ideologia gender, colonizzazione mentale che Papa Francesco non ha esitato, per l’appunto, a paragonare alle dittature del XX secolo.
Molto interessante l’indagine che ha realizzato lo scrittore americano Adam Cohen, giornalista ed ex membro del comitato editoriale del New York Times. Parla di eugenetica, ovvero ciò che si celebrava come “progresso” all’inizio del 1900 (non certo nel Medioevo), insegnandola nelle principali università occidentali, tanto che nel 1911 nell’ateneo di Oxford si organizzò il primo congresso mondiale di eugenetica. Oggi il presidente americano Barack Obama inneggia all’ideologia Lgbt, ieri il suo collega Winston Churchill celebrava l’amorevole miglioramento della razza, invocando la «segregazione dei malati di mente sotto condizioni appropriate, così da far morire insieme a se stessi anche la loro sciagura, invece di propagarla alle generazioni future». Il presidente Roosevelt, invece, spiegò che «non è di alcun vantaggio nel consentire una simile perpetuazione di cittadini di razza sbagliata».
Nel 1934 gli scienziati dell’American Public Health Association ospitano nel loro annuale congresso l’Associazione Eugenetica Californiana, che prepara una presentazione del programma nazista di salute pubblica. Nemmeno quando verranno istituite le leggi razziali di Norimberga, con le quali iniziò la sistematica persecuzione nei confronti degli ebrei, gli eugenisti californiani fanno mancare il loro sostegno al Reich. Ovviamente è soltanto un caso che la più famosa eugenista americana si chiamasse Margaret Sanger (1879-1966), fondatrice di Planned Parenthood, ancora oggi la più grande catena di cliniche abortiste nel mondo.
Le leggi eugenetiche diventano legge negli Stati Uniti e lo resteranno fino ai primi anni Ottanta. Famoso il caso della giovane donna Carrie Buck che, nel 1924 viene ritenuta un caso di “imbecillità morale ereditaria” essendo figlia e madre di persone affette da disturbi psichici. Condannata alla sterilizzazione, la donna fa ricorso alla Corte della contea, e, perso il ricorso, fa appello alla Corte Suprema, denunciando la violazione del quattordicesimo emendamento. I giudici le danno torto e la sentenza recita: «Abbiamo visto più di una volta come il bene pubblico possa richiedere ai migliori cittadini la loro vita. Sarebbe strano se esso non potesse ormai chiedere a coloro che hanno indebolito lo Stato un sacrificio minore, allo scopo di prevenire noi stessi dall’essere sommersi dall’incompetenza. Tre generazioni di imbecilli sono sufficienti». Ce lo chiede il “bene pubblico”, love is love twitterebbero Renzi ed Obama.
Proprio di questo caso si è occupato Cohen, intitolando il libro “Imbeciles: The Supreme Court, American Eugenics, and the Sterilization of Carrie Buck” (Penguin Press 2016), definendo l’eugenetica una sorta di “religione secolare” che ha sterilizzato 60.000 americani nel corso di pochi decenni. Aggiunge anche dati inediti: la decisione della Corte Suprema si affermò 8 contro 1, l’unico giudice che votò “no” alla sterilizzazione forzata di Carrie Buck fu Justice Butler, l’unico cattolico. Infatti, si legge, «mentre le élite si convertivano in massa all’eugenetica, l’unica grande circoscrizione che si opponeva costantemente è stata la Chiesa cattolica, che replicava sostenendo che la sterilizzazione violava la legge naturale». Un’opposizione, quella della Chiesa cattolica, che portò ad esempio ad annullare la legge sull’eugenetica negli Stati della Louisiana e del New Jersey.
Cohen ha descritto una conversione etico-morale di massa verso un’ideologia ritenuta il “progresso”, celebrata dai presidenti degli Stati Uniti e da tutti i principali media e quotidiani occidentali, sostenuta dal mondo scientifico e intellettuale, legittimata tramite apposite leggi e addirittura con una sentenza della Corte Suprema. Ad opporsi soltanto i cattolici bigotti e la retrograda Chiesa cattolica, che osò anche allora ricordare agli illuminati uomini progressisti la violazione della legge morale. Si parla di eugenetica, ma non è difficile trovare inquietanti paralleli con quello che gli illuminati uomini moderni ritengono “il bene pubblico” oggi, ad esempio lo strombazzato progresso del suicidio assistito o le pretese progressiste di color arcobaleno.
La redazione
93 commenti a Quando l’eugenetica era il progresso, ad opporsi solo la “bigotta” Chiesa cattolica
Avete fatto benissimo a ricordare l’eugenetica. Ed altrettanto bene avete fatto a ricordare come i suoi sostenitori se la prendevano contro la Chiesa Cattolica, che “combatteva contro il progresso”…
Purtroppo no, caro Ezechiele. Da parte mia, non lo conoscevo. Anche se mi pare che comunque siamo riusciti, in quel dibattito, a rispondere adeguatamente. Ho annotato l’esempio del pancreas che produceva insulina da un pezzo prima della nostra attuale dieta. Magari tornerà utile.
Per tornare piu’ in tema, una cosa che questo articolo di UCCR avrebbe potuto discutere e’ la vicinanza tra i primi sostenitori delle idee di Darwin e di quelli che sostenevano l’eugenetica.
Gia’: questi cambiano, si agitano, negano oggi quello che in passato hanno promosso, mentre la Chiesa e’ sempre li’ con i suoi bimillenari precetti.
Eppure e’ sempre essa che sbaglia, loro hanno sempre ragione !
Oggi hanno trovato comodo scaricare sul nazismo tutte le colpe del razzismo, “rifacendosi una verginita’”, ma fino all’inizio del secolo il razzismo era la normale ideologia dello stato liberale, con tutte le sue varianti, compreso il “lombrosianesimo”.
Hitler non ha dovuto certo frugare nei recessi delle biblioteche per avere spunti.
Da appassionato di storia navale non mi sono fatto mancare la lettura di quell’autentico capolavoro che il giovane Theodore Roosevelt, futuro presidente degli Stati Uniti, scrisse sulla guerra navale del 1812 (“The Naval War of 1812” pubblicato nel 1882), che tratta del conflitto tra la giovane marina degli Stati Uniti e la marina britannica di Nelson in quell’anno.
Il libro e’ scritto molto bene per quanto riguarda il dettaglio storico e l’inquadramento strategico e tattico, trattando con grande competenza anche gli aspetti marinareschi, relativi ad una serie di epici combattimenti individuali tra fregate a vela americane e britanniche (una vera chicca anche per gli appassionati di vela 🙂
Ad oltre 100 anni di distanza, rimane quindi ancora il principale testo di riferimento su questa campagna, dove la marina degli Stati Uniti seppe tener testa alla Royal Navy britannica.
Premesso il grande valore dell’opera, il testo sconcerta quando affronta la questione del perche’ la Royal Navy nelsoniana, che pure aveva sbaragliato senza soverchie difficolta’ la marina spagnola a Capo S.Vincenzo, quella olandese a Camperdown, quella francese ad Aboukir ed ancora la franco-spagnola a Trafalgar, avesse invece trovato tante difficolta’ contro la piccola marina americana.
Lo storico moderno spiega questo con il fatto evidente che la Royal Navy, impegnata nel blocco navale del continente europeo, ormai in mano a a Napoleone, nel 1812 pote’ mandare oltreoceano soltanto poche fregate.
La piccola marina americana era eccellente sotto ogni aspetto, ma nessuno dubita che, se si fosse trovata di fronte un’intera squadra navale britannica, come quelle presenti nelle citate battaglie in Europa, sarebbe stata fatta a polpette.
Invece no, Roosevelt trascura questa evidenza e si lancia in una tesi razziale, sostenendo che in questo conflitto si fronteggivano marinai della stessa “razza” anglossassone (presumo quindi superiore alle altre “razze” spagnola, olandese e francese) e questo, secondo lui, bastava a spiegare l’equilibrio tra le due marine.
Una tesi che oggi squalifica un’opera per il resto di grande valore, ma che ci da l’idea del clima che si respirava quando fu scritta.
Ottimo articolo. Non conoscevo judge Butler, e sono onorato dal fatto che sia mio fratello in Cristo. Tra l’altro andando a spulciare la sua breve biografia su wikipedia ho scoperto un altro interessante e sempre solitario dissent, quello sul pronunciamento della Corte a proposito di Palko v. Connecticut: c’è di che meditare per i famigerati paladini della libertà… e delle costituzioni!
Purtroppo pero’ abbiamo perso, il mondo va palesemente in quella direzione,
o Cristo si affretta a tornare o ci attende un futuro cupissimo sul piano etico
Non preoccuparti, ciò a cui porta tale direzione non si può definire futuro
Abbiamo perso? Sicuro? L’essere umano è come acqua che scende da una montagna: si può perdere in tanti rivoli che non portano a niente, ma alla fine trova la strade che la porta al mare. E la strada è solo quella di Cristo, come tramandato dalla Chiesa Cattolica.
E aggiungo. Ci sono altri campi dove tra qualche tempo si dirà che l’unica ad avere ragione era la tanto sbertucciata Chiesa Cattolica: il matrimonio per tutti, la teoria gender con il corollario di diritti e transgenderismi vari, l’aborto, la prostituzione, l’eutanasia…Come siamo fortunati ad essere sulla barca di San Pietro, sicura, pur in mezzo ai marosi!
Bellissimo articolo. La Chiesa ha fatto benissimo ad opporsi ad orrori come l’eugenetica.
D’altronde serve sempre un “bilanciamento”, perché la democrazia non diventi totale autodeterminazione (che porta a robe come l’aborto o la maternità surrogata) e in questo la nostra Chiesa è stata ed è molto importante.
L’unica cosa che mi sento di dire è di non esagerare dal lato opposto. Non è affatto vero che “il futuro o il presente sono meglio del passato sotto ogni aspetto” ma non è neanche vero il contrario, ovvero che il passato fosse migliore del presente sotto ogni aspetto. Basti pensare al suffragio femminile, che in Italia ha raggiunto la forma che conosciamo solo nel 1946.
O alla sentenza del 19 dicembre 1968 della Corte Costituzionale secondo la quale l’adulterio femminile non è più considerato reato. Fino ad allora la moglie adultera e il correo erano puniti con la reclusione fino ad un anno, mentre non era prevista nessuna pena per il marito adultero.
O, molto peggio, pensiamo alla castrazione dei bambini per fornire “voci bianche” nei canti per le parti più acute di soprano e contralto.
Perciò, se è vero che la democrazia e il liberalismo possono spingersi ad orrori come quelli denunciati in questo articolo, che a suo tempo abbiamo giustamente combattuto (esattamente come oggi combattiamo l’aborto, ovvero il “diritto” di uccidere dei bambini e la maternità surrogata, ovvero il “diritto” di “avere un figlio” il quale non conoscerà mai i propri genitori, robe che non stanno nè in cielo nè in terra) è altrettanto vero che ha portato anche a molte cose positive.
Come ho detto, ci vuole equilibrio, il mondo oggi è certamente migliore rispetto ai tempi dell’antico Israele, dove si lapidavano le persone come se non ci fosse un domani, esattamente come oggi il mondo democratico è migliore rispetto alle teocrazie orientali, ma noi cattolici abbiamo comunque il dovere di impedire che la democrazia (in se sacrosanta) sfoci in cose che la deformano e la rendono non più un bene per l’uomo ma un male.
Io ritengo che il fatto che noi abbiamo perso il potere temporale, tutto sommato, sia un bene. Siamo chiamati ad essere il sale della terra, e se è vero che il sale, quando perde sapore, è buono solo per essere gettato via ed essere calpestato dagli uomini, è altrettanto vero che rendere tutto sale rende il piatto immangiabile.
Conclusione: sono totalmente d’accordo con l’articolo (ovviamente, come potrei essere a favore dell’eugenetica?) ma non concordo col pessimismo e con la visione negativa del mondo di oggi che spesso traspare dai commenti dei più “conservatori”.
Il mondo di oggi non è perfetto, assolutamente, ma è certamente migliore del tempo nel quale le donne erano poco più che giocattoli per l’uomo e in cui i diritti umani erano solo una patetica fantasia, un mondo nel quale il 99,99% della popolazione faceva una vita che definire di merda è un eufemismo e solo pochi proprietari terrieri e latifondisti vivevano una vita da uomini e non da schiavi.
Perciò lo ripeto ancora una volta, va bene opporsi a certe cose ma attenzione a non fare di tutta un’erba un fascio e a non fare i profeti di sventura. A tal proposito voglio citare il discorso d’apertura del Concilio Vaticano II da parte di Papa San Giovanni XXIII, ovvero Papa Roncalli.
Cito da qui https://w2.vatican.va/content/john-xxiii/it/speeches/1962/documents/hf_j-xxiii_spe_19621011_opening-council.html
“C’è inoltre un’altra cosa, Venerabili Fratelli, che è utile proporre alla vostra considerazione sull’argomento. Ad aumentare la santa letizia che in quest’ora solenne pervade i nostri animi, Ci sia cioè permesso osservare davanti a questa grandiosa assemblea che l’apertura di questo Concilio Ecumenico cade proprio in circostanze favorevoli di tempo. Spesso infatti avviene, come abbiamo sperimentato nell’adempiere il quotidiano ministero apostolico, che, non senza offesa per le Nostre orecchie, ci vengano riferite le voci di alcuni che, sebbene accesi di zelo per la religione, valutano però i fatti senza sufficiente obiettività né prudente giudizio. Nelle attuali condizioni della società umana essi non sono capaci di vedere altro che rovine e guai; vanno dicendo che i nostri tempi, se si confrontano con i secoli passati, risultano del tutto peggiori; e arrivano fino al punto di comportarsi come se non avessero nulla da imparare dalla storia, che è maestra di vita, e come se ai tempi dei precedenti Concili tutto procedesse felicemente quanto alla dottrina cristiana, alla morale, alla giusta libertà della Chiesa. A Noi sembra di dover risolutamente dissentire da codesti profeti di sventura, che annunziano sempre il peggio, quasi incombesse la fine del mondo.”
Come dargli torto? Perciò cerchiamo di non ripetere gli errori del passato. Purtroppo molti di noi, in quanto cattolici, tendono ad essere ultra conservatori e a rigettare tutto ciò che di buono si è sviluppato nel mondo, negli ultimi secoli, ma io dico, parafrasando San Paolo “Esaminate ogni cosa e trattenete ciò che è buono” (1Ts 5,21).
Il discorso di San Paolo, all’epoca, era diretto alle profezie e ai vari carismi e profeti, ovvero al come discernere un vero carisma da un imbroglio o da un carisma demoniaco, e al come discernere un vero profeta da un imbroglione o un satanista (quale fu Simon Mago, ad esempio, che compì prodigi tali da ammaliare perfino Nerone si, ma grazie alle potestà infernali).
Tuttavia io credo che il discorso di San Paolo possa applicarsi con molto frutto anche al cosiddetto “progresso”, per scartare e combattere ciò che è maligno (come il gender, che non è altro che una riproposizione moderna dell’eresia gnostica, l’aborto, la maternità surrogata, la sperimentazione sugli embrioni) e accettare ciò che è buono.
P.s: quando ho scritto
“Il mondo di oggi non è perfetto, assolutamente, ma è certamente migliore del tempo nel quale le donne erano poco più che giocattoli per l’uomo e in cui i diritti umani erano solo una patetica fantasia, un mondo nel quale il 99,99% della popolazione faceva una vita che definire di merda è un eufemismo e solo pochi proprietari terrieri e latifondisti vivevano una vita da uomini e non da schiavi.”
Non mi riferisco solo al mondo di 5/6/7 secoli fa, ma ad un’epoca molto più vicina di quella che crediamo. Penso di averne già parlato altre volte ma io ho avuto una bisnonna, nata nel 1915 e morta nel 2006, che a 11 anni (11 anni) lavorava in fornace, per un numero interminabile di ore ogni giorni, cibandosi di pane raffermo e, quando andava bene, di mezzo uovo al giorno, che per lei era come un pasto al grand hotel.
Pensate che al tempo dello scoppio della guerra (quindi aveva più o meno la mia età, dato che la guerra scoppiò quando lei aveva 25 anni, qui in Italia) un giorno era talmente affamata che, tornando a casa, scambiò una saponetta per pelle di pollo e l’addentò.
Non sto esagerando, lo giuro, è tutto vero. Senza contare il suo “matrimonio”, un matrimonio scelto da altri per lei con un uomo che non amava e non ha mai amato e l’ha costretta ad una vita di sofferenze. E non pensate che questi casi all’epoca fossero pochi. Erano molto comuni, fin troppo.
Perciò attenzione lo ribadisco, a pensare che il tempo passato fosse migliore di oggi. Certamente lo era in alcune cose ma per il resto potete stare certi che nascere in quelle epoche non era “un bel viaggio”. Lo dico perché molti cattolici conservatori vorrebbero vivere in una società come quella dei secoli passati, ma penso che, se si potesse portarli indietro nel tempo con la macchina del tempo per andarli a riprendere dopo un annetto, in quell’anno farebbero in tempo a cambiare idea.
Basti pensare a come valuterebbero oggi l’idea di mandare una undicenne a lavorare in fornace 10 ore al giorno con una quota giornaliera di calorie ben inferiore a 1000 (non c’è da stupirsi che la mia bisnonna non arrivasse al metro e quaranta di altezza, con la vita che faceva e la NON nutrizione che ha avuto è già tanto che sia sopravvissuta, senza contare che all’epoca non c’èra la demoniaca -considerata così da tanti oggi – contraccezione e aveva 5 fratelli, cinque fratelli coi quali dividersi la miseria) o come valuterebbero l’idea di negsre il diritto di voto e di uguaglianza alle donne per capire cosa intendo.
Caro Vincent Vega, vorrei sapere quanti ragazzini di undici anni vivono oggi nel mondo nelle condizioni della tua bisnonna. Quanti milioni? Voglio dire che è assurdo dire che il mondo di oggi è meglio o peggio di quello di una volta. È senz’altro meglio da noi. Non so se sia meglio altrove. Da cristiana, penso che l’umanità intera tende a Cristo e sarei quindi piuttosto ottimista. Per il resto, mi ritrovo in pieno con San Paolo:”Esaminate ogni cosa e trattenete ciò che è buono”. Non si può dire meglio.
Certo, intendevo il mondo occidentale. Purtroppo il sud del mondo è rimasto ancora indietro su certe cose, e molte persone ne pagano le conseguenze. Anche io sono piuttosto ottimista e penso che col tempo ci si avvicini sempre di più a Cristo.
I cristiani di oggi non sono certo perfetti, ma francamente non credo che, anche qualora dovessimo difendere la nostra Fede, ci spingeremmo, oggi, alle atrocità commesse durante l’assedio di Costantinopoli nel 1204.
Diciamo che, in massima parte, pur con ancora molte mancanze, penso che l’uomo si sia “addomesticato” e sia sempre più uomo è sempre meno simile alle bestie.
Tuttavia casi co è ciò che avviene oggi in Olanda o in Belgio con gli handicappati e i depressi fa davvero pensare male.
Come ho detto la democrazia deve essere “temperata” dalla Chiesa, altrimenti rischia della derive. Nondimeno la democrazia è e rimane la migliore forma di governo. Oppure la peggiore, eccezion fatta per tutte quelle che si sono sperimentate finora. Una delle due. 🙂
Dal punto di vista economico, sulla media dei 7 miliardi, e’ meglio anche altrove. Decisamente. (Basti pensare alla Cina).
Andando piu’ in dettaglio, purtroppo la poverta’ estrema pare non essersi ridotta molto negli ultimi anni, forse per niente. Parlo in questo caso dell’ “ultimo miliardo”, che sembra restare fermo dov’e’ mentre quasi tutti gli altri procedono.
Ricordiamo anche che la sterilizzazione venne attuata anche in paesi europei, oggi visti come simboli del progresso. Decreti sulla sterilizzazione vennero infatti attuati anche in Svizzera nel 1928, in Danimarca nel 1929, nella Norvegia nel 1934. A causa di questi provvedimenti furono sterilizzati 6.000 danesi, 40.000 norvegesi e circa 63.000 svedesi (la Svezia effettuò tali interventi tra il 1935 e il 1975) con motivazioni non molto diverse da quelle accampate dai nazisti. Ricordiamo anche Richard Wagner, capo della camera dei medici all’epoca di Hitler, vedeva nell’opposizione della Chiesa alla sterilizzazione, l’enessimo scontro tra l’oscurantismo della religione e i lumi della scienza…
“Il tempo è galantuomo”, dice il proverbio: l’eugenetica “liberale” è un emblema
perfetto di quanto esso (il proverbio) in questo caso corrisponda al vero.
Concordo Andrea. Addirittura in Olanda ammazzano i bambini depressi (!!!!!!!!!).
Non ci sono parole per queste cose.
Che il Signore Gesù accolga quelle povere anime.
Aspetta Vincent,
“in Olanda ammazzano i bambini depressi”
forse e’ fare l’avvocato del diavolo, ma questa affermazione e’ molto grave dovrebbe essere ben sostanziata…
Naturalmente tutto è partito con contorni “più soft” (ma comunque inaccettabili) come puoi leggere qui http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/Pediatrichoc-eutanasia-anche-ai-bimbi-sotto-i-12-anni-.aspx tuttavia dopo c’è ststa una deriva. Leggi qua http://www.tempi.it/olanda-malati-psichiatrici-uccisi-con-leutanasia-perche-soli-depressi-o-affetti-da-disturbi-alimentari
A parte le solite stupidaggini di anatoli, flavio o chiunque sia…
Quello che leggo nei documenti che hai portato e’ molto grave. Ma mi pare che si tratti di cose separate: da un lato i bambini con sofferenze terribili, ma non con la depressione; dall’altra adulti con depressione o che si sentono soli (sigh), ma non bambini.
Non sto certo dicendo che le leggi siano giuste; solo che non si puo’ sostenere “ammazzano i bambini depressi” perché i tuoi avversari troverebbero un appiglio contro di te. Non bisogna dare a costoro alcun vantaggio. “Siate furbi come serpenti”, come diceva Qualcuno.
Hai ragione, ho inconsapevolmente fatto un mischione delle due cose prima di recuperare gli articoli. Ad ogni modo anche qui, in effetti, di fronte a bambini con sofferenze terribili, è difficile giudicare. So che la Chiesa è contraria all’accanimento terapeutico, ma comunque anche in quei casi l’eutanasia è eccessiva. Comunque che nessuno di noi possa trovarsi in quelle situazioni, per carità. È troppo facile parlare senza esserci in mezzo.
Invece l’eutanasia agli adulti depressi è una vera assurdità, oltre che una cosa che va contro qualunque etica e morale e buonsenso. Purtroppo è lo slippery slope.
Diciamo che non è ancora stato provato…
Ve lo ricordate il caso di Andy Cannon, che ha vinto una causa contro i servizi sociali inglesi perchè, quando era minorenne, i servizi sociali lo imbottivano di psicofarmaci per impedirgli di denunciare gli stupri subiti da omogenitore 1 e omogenitore 2?
Chi è disposto a scommettere che non ci saranno mai degli Andy Cannon là dove c’è l’ “eutanasia minorile” (alias “aborto post-parto”, come dicono i liberal)?
Viva Cristo Re
Nessuno e’ disposto a scommettere, date le malvagità di cui e’ capace l’animo umano.
Pero’ le accuse vanno sempre ben documentate e non basate su “e’ chiaro che questi sono cattivi, quindi sicuramente hanno fatto / faranno queste cose malvagie, non c’e’ bisogno di prove…”
Prima però li fanno sfilare al gay pride e poi torturare dai comunisti nordcoreani, così sono sicuri che son veramente depressi 😀 😛
Se non sei idiota riesci a mascherarti molto bene da tale. 🙂
Scherzare su robe del genere è davvero inqualificabile.
Lo sono io o chi racconta queste monumentali bufale?
Ma quali bufale? Se sono bufale dimostralo, altrimenti taci. Purtroppo non puoi accettare queste cose perché vanno contro la tua ideollgia, si è capito.
Wow, 6 likes significa che davvero credete che l’Olanda ammazza i bambini depressi? Non offendetevi poi se la gente vi ride in faccia…
Non ci offendiamo mai se CERTA genta ci ride in faccia. Sai abituati a non essere compresi dalla persone povere di spirito ed ogni tanto anche da quelle intelligentemente stupide…
10 likes sono la dimostrazione che nelle menzogne ci sguazzate, chissà quante ve ne hanno raccontate fino ad oggi…
O forse significano che lòe tue menzogne sono state riconosciute per quelle che sono. Poniti il dubbio visto che continuamente dubito dell’altrui 🙂
“la gente”….e chi sarebbe questa ‘gente’?
A nome di chi parli? sei certo di non star parlando solo a nome di
te stesso, delle tue rabbie antireligiose?
Ma esse donde originano?
Tra qualche anno -50, 80, 90- sarai scomparso nel nulla, e nessuno
si ricorderà di te, nè te saprai di essere mai esistito.
Perchè dunque sei così insofferente verso DIO e i Suoi credenti, please?
La vita reale non è granchè?
La richiesta di eutanasia per i sedicenni depressi è stata avanzata direttamente dall’unicef:
http://www.tempi.it/canada-unicef-chiede-parlamento-estendere-eutanasia-ai-bambini#.V1LU2Y9OIdV
Adesso vedi come Anatoli si mette a ridere…
Ma non raccontate balle, quella è l’opinione di una singola persone e nessuna legge olandese permette l’eutanasia su un bambino perchè depresso!
Che t’avevo detto?
E’ da quando ho letto la prima riga che rido, perchè una menzogna detta da una persona è una cosa ma quando è supportata da dieci persone allora è dimostrazione che la malafede tra loro è di casa.
Ma siamo sicuri che questo tizio capisce quello che legge?
Con la Chiesa non si sbaglia, si oppone sempre a tutto.
Non vedo come potrebbe essere altrimenti, prendere posizione su qualcosa significa per forza opporsi a qualcos’altro
Con la Chiesa non si sbaglia, si oppone sempre a tutto quello che è stupido: è per questo che tu ti opponi alla Chiesa?.
Dopo come ho detto nel primo commento è importante non opporsi sempre sistematicamente a tutto, anche a ciò che può essere giusto. Secondo me il “esaminate ogni cosa e mantenete ciò che è buono di San Paolo” è un ottimo monito.
Ma è fuori discussione che nel passato siamo stati troppo duri su diverse questioni, basti pensare al Sillabo di Papa Pio IX, che Ratzinger (si, proprio lui) definì una vera e propria “dichiarazione di guerra al mondo moderno”.
Tanto è vero che Ratzinger definì il Concilio Vaticano II come un “contro-sillabo” e http://culturacattolica.it/default.asp?id=17&id_n=35147 in effetti lo è stato, anche se a mio avviso solo con questo Pontificato (e con la breve parentesi di Papa Roncalli) si è scelto di vivere davvero la Chiesa post conciliare. I pontificati di Paolo VI, San Giovanni Paolo II e Ratzinger li trovo un equilibrismo controproducente, un’incapacità di “lanciarsi nel nuovo”.
I pontificati di Montini, Wojtyla e Ratzinger sono stati dettati dal tentativo, anzi dalla necessità, di leggere il Concilio nell’unico modo possibile, cioè in continuità con la Tradizione. Se rottura ci fosse stata allora avrebbero ragione i lefebvriani ed i modernisti, anche se con giudizi di valore opposti, nel dire che la Chiesa di dopo non è quella di prima, ma è proprio un’altra “cosa”: eventualità impossibile perché significherebbe che la Chiesa di Cristo o è quella preconciliare oppure è quella postconciliare, tertium non datur; ovvero che lo Spirito ha abbandonato la Chiesa ad un certo punto della storia.
Inoltre per vagliare tutto e tenere ciò che è buono (oppure per “lanciarsi nel nuovo”) occorre conoscere molto bene il “mondo” che si vuole fronteggiare e per farlo è necessario avere una cultura profonda, come effettivamente i tre Papi succitati avevano.
Pensare di “lanciarsi nel nuovo” con l’ingenuità di credere che sia sufficiente costruire ponti significa avere la scaltrezza delle colombe (e non quella dei serpenti).
Ma no Michele, io già ho detto come la penso, più volte: la Chiesa ha un’unica grande Tradizione, lunga 2000 anni, dalla Pentecoste ad oggi. E secondo me il Concilio Vaticano II ha rappresentato la fine di un’era, quella inaugurata col Concilio di Trento, ovvero l’era tridentina, caratterizzata da grande rigore non solo dottrinale, ma soprattutto di costumi, che spesso è sfociato in un moralismo anche abbastanza spiacevole.
Ciò che sta facendo la Chiesa in questo periodo non è affatto “inventare qualcosa”, ma reinnestarsi in una pastorale e in un rapporto con Dio meno dogmatico che la Chiesa ha già conosciuto prima di Trento. Nessuna cesura con la Tradizione, solo corsi e ricorsi storici. Il fatto che molti vedano il Concilio Vaticano II come una rottura è perché inconsapevolmente vedono la Chiesa come se fosse nata a metà XV secolo, ma in realtà aveva un millennio e mezzo di storia alle spalle, a quel punto.
Perciò la Chiesa è sempre quella, la dottrina non cambia ma la pastorale si, e anche tanto. Per dimostrartelo sarebbe sufficiente citarti una lettera di Papa Leone Magno del VI secolo dopo Cristo e ci troveresti delle “concessioni pastorali” alle quale questo Papa non è ancora arrivato e che se le avesse fatte lui (Papa Francesco, intendo) mezzo mondo cattolico avrebbe gridato all’Anticristo.
Ma lasciamo pure perdere questo discorso, che ci porterebbe troppo lontano e ad una discussione nella quale ci sarebbero i soliti due schieramenti contrapposti.
Quello che voglio dire è che il fil rouge della Chiesa dalla Pentecoste ad oggi è uno: il Kerygma, la vita, morte e resurrezione di Gesù, e i dogmi che discendono dal Kerygma e man mano codificati dal Magistero. Tutto il resto cambia, e anche tanto (intendo tutto il Magistero non dogmatico) in base alle ere. E appunto secondo me la Chiesa si divide in ere, più che essere una linea retta lineare.
Metà del XVI secolo, non XV.
Mi spiego meglio, caro Michele, su ciò che penso sui tre precedenti Pontificati antecedenti a questo: il caridhe di questo pontificato è il discernimento, il raggiungere tutti senza lasciare fuori nessuno.
Noi, invece, veniamo da 30 anni in cui progressivamente si era erosa ogni possibilità di “discernimento” per affermare soltanto “valori e verità oggettive” su cui si è appiattito il Vangelo, per paura e per diffidenza. Francesco, che ha ereditato questa pesantissima eredità, ha semplicemente recuperato, accanto ai principi e alle norme generali, le relazioni e i casi particolari. Questa è la posizione equilibrata e prudente, mentre ci eravamo tutti abituati allo stile drastico dell’”aut-aut.
Anche sulle varie discussione riguardanti il rapporto tra dottrina e pastorale spesso noi continuiamo a ripetere gli stereotipi di una visione intellettualistica e metafisica che è superata dalla storia e dalla evidenza da almeno 50 anni. La dottrina, se vuole essere “nutriente”, deve farsi pastorale, altrimenti è lettera vuota, diventa pietra da scagliare contro le persone e ossessione idealizzata. E per questo si fa aggressiva e violenta. Affermare che “senza dottrina la pastorale è cieca” è un modo per riportare la questione a prima del Vaticano II e “cristallizzare” la Chiesa nell’era tridentina che è, malgrado tutto, solo UN’ERA, UN’EPOCA, della Chiesa, non è LA Chiesa.
Il merito di Francesco è di aver riaperto la relazione tra legge e coscienza, non quello di aver affermato la seconda contro la prima. Ma questo è un errore, e non risponde a realtà.
Anche il tono con cui spesso si parla della “società liquida” è direttamente trascritto dal registro apologetico più classico, nel quale la modernità viene confusa con il demonio. Oggi non si dice più “società moderna”, ma “liquida” per formulare lo stesso giudizio. Abbiamo mai pensato, ad esempio, che la società ha cominciato a diventare “liquida” quando ha riconosciuto una pari dignità a tutti i cittadini? Quando ha superato la schiavitù? Quando ha riconosciuto anche alle donne una pari dignità rispetto ai maschi e alle mogli rispetto ai mariti? Abbiamo mai sentito parlare del fatto che tutte queste grandi conquiste il mondo moderno ha dovuto farle quasi sempre (sottolineo QUASI, così non mi sentirò dire che la Chiesa già in passato aveva condannato la schiavitù, cosa che so) “nonostante la Chiesa cattolica”? E non sarebbe l’ora di ammettere le proprie responsabilità – come Francesco fa apertamente in AL e in altri contesti – e smetterla con questo paternalismo insopportabile verso tutto e verso tutti?
E questo paternalismo lo vediamo in chi accusa la Chiesa moderna di non essere più magistra ma solo mater. In chi l’accusa di non applicare la legge ma il relativismo, Qui, a me sembra, si va oltre il segno e si cade – mi si perdoni – quasi nel ridicolo. L’esperienza paterna deve far crescere figli coscienziosi. Per farlo occorre anche la legge, senza alcun dubbio. Ma l’uso della legge, se non si vuol essere padri-padroni, non è senza discernimento. Ad un figlio che rientra non alle 23, ma alle 2.40 del mattino, si chiede ragione, ma non si applica la “legge oggettiva”, mai. Può aver perso tempo a cantare, può aver avuto un incidente, può aver aiutato un compagno che si sentiva male, può aver litigato con la fidanzata…i casi sono molti, anche se la legge è una. Orienta al bene ma non è il bene. Ci sono casi in cui un figlio “deve disobbedire alla legge (paterna)” se vuole crescere in coscienza.
Da qui vediamo ad esempio l’inadeguatezza di alcune categorie dove si qualifica la contraccezione sempre e solo come “intrinsece malum”, basate tra l’altro spesso su una concezione non metafisica ma naturalistica del seme come principio attivo della vita senza la partecipazione della donna, cosa smentita dalla scienza.
Questo non è il più il tempo dell’esclusivismo, della violenza della Verità, ma è il tempo dell’inclusione. Non è più il tempo della Chiesa vista coke societas perfecta, è il tempo della Chiesa come ospedale da campo.
La Verità, se usata come un maglio, come applicazione oggettiva della Legge sempre e comunque, diventa una gabbia per l’uomo, lo strangola. La Verità invece accompagnata dalla Pastorale e applicata all’uomo, non fatta calare sopra l’uomo come un insieme astratto di norme dall’alto, è liberatoria e salva.
Voglio dire, cioè, che i giusti NO devono essere affiancati anche a dei SI quando il mondo propone qualcosa di buono. La Fede non deve diventare un pretesto per condannare il mondo sempre e comunque. Che poi boh, Papa Pio IX, lo stesso del Sillabo, poi fu colui che rapì Edgardo Mortara.
Ora, posso capire che lo facesse in buona Fede (dato che pensava che, in quanto Ebreo, quel bambino fosse destinato alla dannazione eterna se non convertito. All’epoca non c’era il concetto di oggi, che anche un non cristiano può salvarsi), nondimeno una Fede che legittima teologicamente certi comportamenti aveva bisogno di una riveduta, senza dubbio. Non per “calare le braghe di fronte al mondo” ma perché certe cose erano obiettivamente impossibili in un paese civile.
http://www.vittoriomessori.it/blog/2014/04/29/bologna-1852-il-mio-santo-rapitore/
Ho letto l’articolo di Messori, tuttavia continua a sfuggirmi in che modo le cose li riportate giustifichino il rapimento di un bambino dalla sua famiglia.
L’unica giustificazione è che quel Papa pensava fosse necessario per la sua salvezza, probabilmente, che non è una giustificazione legale ma “morale” (nel senso che sono certo che l’abbia fatto in buona Fede) tuttavia è e rimane un’assurdità, e sono ben felice che la mia Chiesa non possa più compiere atti del genere.
Dico di più, qualora (cosa impossibile ma tant’è) la Chiesa riacquistasse il potere temporale di un tempo e riprendesse ad usarlo “mani militari” contro chi “dissente” in qualche modo io sarei tra i i primi a combattere questo tradimento di Cristo. Ribadisco che Gesù disse “date a Cesare quel che è di Cesare e date a Dio quel che è di Dio”. La Chiesa deve essere il sale della terra, non fare diventare tutto sale.
Un piatto senza sale è insipido, ma un piatto fatto di solo sale è immangiabile. Tu pensa che, in altre epoche, per cose che ho scritto negli scorsi giorni sarei stato perseguitato. Sarebbe divertente se succedesse anche oggi, solo che qualcuno rischierebbe seriamente di entrare in casa mia in piedi ed uscirne coi piedi in avanti.
“Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza.” (Benjamin Franklin)
– La Chiesa, anche allora, proibiva il Battesimo dei bambini di famiglie non cattoliche.
– La Chiesa, anche oggi, suggerisce che il Battesimo venga amministrato ai bambini in pericolo di morte, anche contro il volere dei genitori.
La colpa è quindi:
– Della legge che stabiliva, nello Stato della Chiesa, che un battezzato non potesse essere educato in una famiglia di non battezzati ma che a 17 anni lo stesso potesse tornare, se lo desiderava, a vivere in famiglia?
– Della famiglia Mortara che, trasgredendo la legge, assunse una domestica cattolica?
– Della domestica che battezzò il bambino ritenuto in punto di morte?
– Di Edgardo Mortara che dopo i Battesimo si riprese e campò fino a 82 anni?
Caro Lorenzo,
” Della legge che stabiliva, nello Stato della Chiesa, che un battezzato non potesse essere educato in una famiglia di non battezzati ma che a 17 anni lo stesso potesse tornare, se lo desiderava, a vivere in famiglia?”
This one. Legge palesemente antidemocratica e, più francamente, incivile, degna di uno stato islamico moderno. Lo dico in piena scienza e coscienza.
Negli ultimi due secoli la Chiesa non si è fatta portatrice di una sola battaglia per l’ottenimento di un qualche nuovo diritto civile.
Ideologizzato LGBT. O tempora! O mores!
Capisco che per voi sia una verità scomoda da accettare…
Se per diritti civili intendi qualcosa come l’eugentica, beh allora ha fatto benissimo ad opporsi
Capisco che per te sia qualcosa difficile da capire. La retorica buonista sessantottina del resto ha annichilito bene gli animi degli europei
La pratiche eugenetiche sono proibite nella laica Europa quindi che stai a dire?
Ma il punto è proprio questo, non è certo grazie a voi se sono proibite, ma è grazie a chi a suo tempo, contro tutti, ha espresso il dissenso. Io sono il primo a criticare la mia Chiesa, quando serve, caro Flavietto bello di papà, tuttavia non c’è dubbio che in questo caso sia stata sale della terra.
Vuoi forse dire che quando fu redatta la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea il Vaticano fece pressioni od ottenne che le pratiche eugenetiche rimanessero proibite? Fonti per favore.
Devi sentire una necessità irresistibile per raccontare meogne, prima quella dei bambini depressi assassinati dallo stato olandese ed ora quella dell’eugenetica proibita grazie alla Chiesa.
Il fatto che noi cattolici ci stiamo opponendo alla riduzione in schiavitù dei bambini, o per meglio dire al ritorno al diritto di famiglia romano, quando potevano essere liberamente soppressi o venduti dal detentore della patria potestà?
Questo è un vanto!
Si finge che i “nuovi diritti” siano “gratuiti”, in realtà si traducono sempre in un peggioramento di qualità della vita, diritti e garanzie di chi è troppo giovane per votare, sparare e, soprattutto, gestire patrimoni.
Il tutto a prescindere dal fatto che l’aver impedito a voi liberal-radical-capital-razzisti di continuare a castrare impunemente la gente è stata una bella battaglia che la Chiesa ha portato avanti nel campo dei diritti civili… questa, la battaglia contro la discriminazione razziale e quella contro la schiavitù (che grazie a voi “arcobaleno” tra poco dovremo riprendere).
Totale almeno tre per chi è abbastanza onesto da ammettere la verità.
Viva Cristo Re
Potresti leggere la Rerum Novarum o le altre encicliche sociali. Certo che se poi i diritti civili sono quelli del liberalismo (fare quello che si vuole) allora l’ostilità è inevitabile.
Fammi esempi concreti di diritti civili concessi in questi due ultimi secoli dove la Chiesa ha svolto un ruolo attivo. Il suffragio universale? No. L’abbassamento della maggiore età? No. Uguaglianza tra sessi? No Diritto al divorzio? No. Uguaglianza tra religioni? No… nessun diritto civile pervenuto, alla Chiesa è sempre andato bene che non cambiasse nulla.
E il diritto alla vita?
Viva Cristo Re
Ma è chiaro, il diritto alla vita lo decidono loro chi ce l’ha. Hanno perfino deciso che all’89esimo giorno dal concepimento uno è un “grumo di cellule” mentre magicamente, al 90esimo giorno, diventa una persona, dibattere con la superstizione ateista è tempo perso. Più facile ottenere qualcosa dibattendo con un animista della Papuasia. Sono più avanti.
Si sono autoconvinti (gli ateisti) di essere su un direttissimo che li conduce al
nulla, e x ciò non riescono a sopportare chi invece è certo della Vita Eterna-
Sono inevitabilmente tristi-
Ultimo paese europeo ad abolire la pena di morte. La Chiesa è arrivata tardi anche in quello.
Flavietto bello di papà. LOL 😀
Curioso il favoritismo: alle religioni l’8xmille senza tetto di spesa, con ridistribuzione delle preferenze non espresse e possibilità di produrre profitti, a tutte le altre associazioni, istituzioni, università, ospedali, fondazioni, onlus, cooperative sociali, partiti politici… niente di tutto questo e percentuale del 5 o il 2xmille.
E per fortuna che il cristiani predicano l’uguaglianza tra le persone!
L’8×1000 era un accordo bilaterale con il quale la Chiesa accettava che lo stato italiano non restituisse quello che le aveva sottratto “manu miltari” e che si era impegnato a restituire, pur solo in minima parte: se lo stato italiano avesse infatti dovuto tener fede ai patti sottoscritti in precedenza sarebbe in bancarotta.
Poi lo stato italiano, che come è noto non sa nemmeno cosa sia il mantener fede alla parola data ed ai patti sottoscritti, ha fatto diventare l’8×1000 un “benevolo” finanziamento alle religioni.
Caro Lorenzo, purtroppo in Italia c’è tanta gente che ignora la storia. Peccato. Grazie di ricordarla.
Siete così in torto che le vostre difese sono a dir poco ridicole, se l’8×1000 fosse una compensazione di guerra lo prenderebbe solo il Vaticano e non il resto delle confessioni religiose e poi comunque quella compensazione riguarderebbe il Regno d’Italia e non lo Stato Italiano, che è un’entità diversa. Sarebbe come se l’Italia dovesse pagare oggi le compensazioni per le invasioni dell’Impero Romano ai paesi di mezza Europa. La verità è che la Chiesa vive di privilegi e tradisce così il suo mandato ma a voi questo fa un baffo. Pecunia non olet.
Io sono per l’abolizione istantanea del concordato, se vuoi saperlo.
ο.ε.δ.: le tue competenze brillano a tal punto che per leggere il tuo commento ho dovuto mettere gli occhiali da sole…
Anatoli ma i libri di scuola se non i saggi o le riviste specializzate o anche una semplice enciclopedia le vuoi aprire o no? Ti è stato spiegato ma non ti è chiaro. Non è che siccome a te non sembra logica (dal tuo punto di vista) un dato ciò non è vero.
Anzitutto il regno d’italia è stata festeggiata, dovresti ricordarla anche tu 5 anni fa per i 150 anni dell’unità d’Italia (che peraltro all’epoca non era nemmeno totalmente unita). Che Dal Regno d’Italia all’attuale repubblica ci sia continuità, basti pensare che alcune leggi del regno sono tutt’ora in vigore come leggi dello Stato Italiano. La Chiesa poi a cui i sldi farebbero gola ha accettato di Sua sponte (e non sono sicuro che non abbia sbagliato politicamente a concederlo) l’idea che le religioni diverse potessero ricevere finanziamenti (certamente pensando cmq di averne la parte maggiore).
La Chiesa non ha più privilegi di qualsiasi altra religione e/o organizzazione no profit. Falso che “viva” di privilegi anche se taluni potrebbero essere valutati per tali sebbene in termini di servizi rende allo Stato Italiano ben più di quanto non riceva. Il singolo prete potrebbe tradire il mandato? E’ praticamente certezza statistica. Lo fa la Chiesa? E’ oggettivamente insostenibile come posizione.
Si può ridurre l’8×1000? Si, certamente. Si può abolire? Di nuovo si. Conviene farlo? Allo stato italiano credo di no. Farlo poi perchè voi antiecclesiastici possiate criticare meno la Chiesa è l’unica cosa che mi spinge a sperare che il Concordato duri a lungo…
Dell’impero romano posso ridordarti solo che non era l’Italia ne l’Italia si è mai proclamata come entità statuale giuridica diretta erede dello stesso impero (peraltro non avrebbe potuto). Le insegne militari romane sono “passate” giuridicamente sotto il sacro romano impero caroligio prima e germanico poi e sono rimaste in mano al Kaiser fino 1860.
“se l’8×1000 fosse una compensazione di guerra lo prenderebbe solo il Vaticano e non il resto delle confessioni religiose”
Infatti lorenzo ha scritto “Poi lo stato italiano, che come è noto non sa nemmeno cosa sia il mantener fede alla parola data ed ai patti sottoscritti, ha fatto diventare l’8×1000 un “benevolo” finanziamento alle religioni.” … lei li legge i post?
“e poi comunque quella compensazione riguarderebbe il Regno d’Italia e non lo Stato Italiano, che è un’entità diversa”
Tanta ignoranza del diritto e della storia è a dir poco monumentale … giusto per dirne una ripassi la storia del risorgimento, con l’assunzione del debito pubblico degli stati pre-risorgimentali da parte del neo-nato Regno d’Italia, si informi sul quanto sta avvenendo in Ucraina a proposito del debito pubblico (nemmeno gli Ukronazi contestano la validità dei debiti pre-maidan nei confronti della Russia), poi passi a considerare cosa accadrebbe se ad una nazione bastasse cambiare “ragione sociale” per annullare il debito pubblico.
Imparare a portare avanti le conseguenze logiche di un’affermazione, sapendole estendere a situazioni paragonabili, è uno strumento di pensiero che le sarà utilissimo per l’esame di maturità, come del resto il mio precedente consiglio sul dizionario. Li applichi e ne trarrà grande soddisfazione.
L’8×1000 non è una compensazione ma un sistema di finanziamento, infatti esiste in diversi paesi e pure la Corte dei Conti ha detto che è un sistema ingiusto che premia le confessioni religiose e penalizza le altre istituzioni o associazioni.
Bravissimo, queste tue parole confermano quanto ho scritto sopra: “Poi lo stato italiano, che come è noto non sa nemmeno cosa sia il mantener fede alla parola data ed ai patti sottoscritti, ha fatto diventare l’8×1000 un “benevolo” finanziamento alle religioni.”
Mai sentito parlare dell’Accordo di Villa Madama del 1984 nel quale la Chiesa prese atto che lo stato italiano non sarebbe mai stato in grado di rispettare i patti sottoscritti più volte al ribasso?
Lo sapevi che per attuare quell’accordo venne “furbescamente” approvata la legge n.222 del 20 maggio 1985?
Bell’articolo. E’ sempre bene ricordare come sono andate le cose. Illuminante in questo senso, e precisamente su questi temi, è l’opera teatrale di Paolini “Ausmerzen” (la trovate su youtube).
Però c’è anche da dire che l'”ondata eugenetica” montata fin dall’800 in tutto l’occidente è crollata solo dopo la seconda guerra mondiale, dove i cittadini stremati sono stati costretti a riflettere su cos’era l’eugenetica.
Speriamo di non dover subire un’altra guerra per riuscire a risolvere le nuove ideologie.
Hai toccato un tasto delicato, evocando la guerra: a volte penso che senza un grande evento traumatico – che però non mi auguro – l’uomo difficilmente potrà tornare a riscoprire certi valori che disgraziatamente ha scartato. Che cos’altro potrebbe riportarci alla solidarietà, all’onestà, al senso del dovere, alla famiglia, consentendoci di riconoscere il male che c’è nell’andazzo del mondo di oggi?
Cosa fare?
..e se avesse avuto ragione un tale tanti anni fa dicendo “andate e annunciate il vangelo a tutti i popoli”?
Il male c’è sempre stato nel mondo, e oggi non è certo superiore al passato, anzi. Oggi il mondo non è peggiore del tempo nel quale il 99,99% delle persone viveva una vita da bestie da soma, più che uomini, e non è migliore di un tempo nel quale i cristiani, pur se mossi da intenti nobili (come difendere la propria Fede) erano capaci di atrocità come quelle commesse durante l’assedio di Costantipoli del 1204.
Il mondo di oggi non è il mondo perfetto, ma da lì a denigrarlo come peggiore rispetto al passato……… Beh, io ci andrei piano.
Non so Vincent. Forse hai ragione.
Riguardo le bestie da soma ti consiglio di leggere “la vittoria dell’occidente” di Stark, in cui si racconta come la schiavitù, intesa come quella egizia (tanto per capirsi, il poveraccio in mutande che trascina il cubo di pietra) in occidente, grazia alla chiesa che di fatto l’ha sempre condannata (salvo casi singoli), ha fatto si che le società, non potendo più usufruire di schiavi, si ingegnassero e cominciassero a cercare alternative (progresso tecnologico) per migliorare il lavoro. Fermo restando che la schiavitù è continuata ad esistere, anche in regni che si definivano cristiani (probabilmente adulti 😉 )
Inoltre anche ai giorni nostri purtroppo la schiavitù esiste ancora. Vedi africa subsahariana, india ecc
Mi domando inoltre, come verremo valutati noi (o meglio il nostro tempo) fra 300 anni quando i nostri discendenti guarderanno questi 2 secoli e vedranno decine di milioni di morti fatti a causa di ideologie atee (nazismo e comunismo) che si proclamavano a difesa della libertà e dei deboli (tedeschi dei sudeti, lavoratori ecc) salvo poi, nella pratica, fare l’esatto opposto? Davvero è paragonabile alla presa di Costantinopoli? ..senza voler sminuire atti criminali di guerra, se ci sono stati (mi informerò, grazie per la “soffiata”)
E “auguriamoci” che la scienza scopra nel prossimo futuro che le persone siano tali solo da dopo il parto. Altrimenti come faremo a spiegare le centinaia di milioni di aborti legali in tutto il mondo?
Caro Umpalumpa, infatti nazismo e comunismo sono le piaghe più grandi della storia, ma i tanti morti che hanno fatto li hanno fatti perché avevano i mezzi. Non credo che Vlad III di Valacchia fosse migliore di Hitler, Stalin e Pol Pot ad esempio, anzi.
Riguardo all’aborto hai perfettamente ragione (e no, la vita umana inizia al concepimento, le idee che vogliono giustificare l’aborto sono false, punto), naturalmente, così come hai ragione sul fatto che la schiavitù; purtroppo, esista ancora.
Ma la soluzione non è certo rimpiangere un passato dove la mortalità infantile, la violenza famigliare e la schiavitù erano diffusi anche in Occidente, ma semmai cercare di costruire un futuro migliore anche per quelle persone.
Ah ok Vincent. Allora avevo frainteso. Concordo nel non idealizzare i bei tempi che furono e nel cercare di migliorare il futuro.
Che abbiano fatto quei disastri solo per i mezzi che possedevano, non lo so. Sicuramente i mezzi li hanno aiutati e hanno centuplicato gli effetti. Però, quando chiesero a Solženicyn com’erano stati possibili i decenni di comunismo in Russia lui non citò i mezzi e/o le scoperte tecnologiche, ma rispose “Gli uomini hanno dimenticato Dio, perciò tutto questo è accaduto”. Ha richiamato la causa, non i mezzi che hanno moltiplicato gli effetti.
http://le-citazioni.it/autori/alexandr-isajevic-solzenicyn/?q=161217
Riflettondoci sopra con un po’ di calma ci si accorge che è proprio vero. Molto più terra terra, per me povero ignorantone, si potrebbe dire (riguardo ai mezzi ecc) che “la potenza è nulla senza controllo”
D’altra parte non cadiamo nell’estremo opposto, pensando che il semplice scorrere del tempo comporti un miglioramento della condizione umana universale. Preferirei abitare nella Venezia del 500 piuttosto che essere un paria indiano di oggi o essere un ebreo nella germania del 1930. Però, i veneziani di oggi stanno meglio rispetto ai loro concittadini del 1.500, visto che se si prendono il morbillo guariscono tranquillamente, hanno l’acqua corrente in casa, elettricità, gas, sistema scolastico e sanitario ecc ecc. La loro condizione non è l’ottimo, ovvio. Il paria del 2016 sta forse meglio di quello del 1500? Come mai? dipende forse dalle “radici” (cit. GPII) della società indiana rispetto a quella europea?
Inoltre .. pensandoci, accettando la tua tesi secondo cui il male c’è sempre (concordo) ed è sempre uguale (non concordo), solo che ora è più evidente a causa dei mezzi a disposizione, allora lo scorrere del tempo non potrà fare altro che peggiorare la situazione, visto il costante (quello si) progresso della conoscenza umana. O no?
Per Umpalumpa
“Inoltre .. pensandoci, accettando la tua tesi secondo cui il male c’è sempre (concordo) ed è sempre uguale (non concordo), solo che ora è più evidente a causa dei mezzi a disposizione, allora lo scorrere del tempo non potrà fare altro che peggiorare la situazione, visto il costante (quello si) progresso della conoscenza umana. O no?”
Paradossalmente invece credo che questo abbia portato ad una stasi. Ad esempio, io sono uno di quelli convinti che senza lo spauracchio delle bombe atomiche la guerra fredda tra Usa e Urss sarebbe diventata presto molto “calda”. Probabilmente raddoppiando i morti causati dalla seconda guerra mondiale (che sono stati 50.000.000).
È davvero un paradosso, ma d’altronde a chi converrebbe iniziare una guerra che porterebbe alla distruzione dell’intera umanità? A nessuno.
Ripeto, paradossalmente è più difficile, molto di più, che scoppi una grande guerra quando ci sono mezzi di distruzione di massa sempre più potenti, perché una guerra viene mossa sempre per convenienza, ma una grande guwrra oggi produrrebbe solo perdenti. Nessuno inizia una gara che porterebbe chi vince a perdere comunque.
Riguardo a questo
“La loro condizione non è l’ottimo, ovvio. Il paria del 2016 sta forse meglio di quello del 1500? Come mai? dipende forse dalle “radici” (cit. GPII) della società indiana rispetto a quella europea?”
Ovvio che è cosi. Ma cristianizzare la società è stato un processo lungo e difficoltoso. Il cattolico ultra credente del 1200 spesso era capace di efferratezze che oggi nessuno, o quasi, di noi riuscirebbe a replicare. Credo che la società col tempo sia diventata, volente o nolente, più Cristiana, ed è il motivo per cui l’occidente ha fatto i passi in avanti che ha fatto, mentre le teocrazie orientali vivono ancora come nell’età del bronzo.
Perciò penso che la società sia migliorata eccome, dove è penetrato il cristianesimo. Il fatto che oggi siamo più sensibili al male, al punto da tendere a pensare che la società di oggi sia “colma di male” è perché abbiamo una coscienza cristiana che è penetrata nei secoli. Un tempo era normale per un proprietario terriero avere schiavi e trattarli come bestie senza sentire nessuna contraddizione tra ciò e la propria Fede cattolica.
Oggi è diverso, anche perché come ho detto le nostre coscienze sono “plasmate” da 2000 anni di cristianesimo. Oggi nessuno di noi, anche qualora dovessimo combattere per la nostra Fede, sarebbe capace di certe atrocità che i nostri avi, cattolici come noi, fecero nel 1200.
Scusa Germano, ma per riscoprire i valori di cui parli non è necessaria una guerra: basta avere un cervello e ricordarsi di accenderlo.
In linea di principio hai perfettamente ragione. Tuttavia quel che si vede in giro non è molto confortante: mi pare che molti, troppi cervelli siano, più che spenti, drogati. Dall’individualismo, dall’arrivismo, dal relativismo, e si potrebbe continuare con altri “ismo” ancora.
La società mi sembra in preda ad un’isteria dettata dalla ricerca del piacere, del denaro, del potere. E un isterico, alle volte, lo si recupera con un sonoro ceffone.
Non voglio affermare che in passato la società fosse perfetta, ma ricordo che i miei genitori, nati negli anni ’30, mi raccontavano che ai tempi della loro gioventù – e guarda caso era il dopoguerra – le persone erano più solidali, non c’era l’invidia di oggi; bastava poco per divertirsi; le persone lavoravano cantando; i vicini di casa erano considerati come parenti. Fai il raffronto con l’oggi e dimmi se vedi la possibilità che si riesca a riaccendere i cervelli.
Grazie Germano. Ma per quanti ceffoni mi venga voglia di distribuire a destra e manca, non mi va proprio che per – svegliare il cervello di certi deficienti – si debba subire una guerra mia figlia, che il cervello lo tiene sempre acceso. Dobbiamo semplicemente tenere duro e non farci sommergere dalla marea vociante di quelli che il loro cervello lo hanno portato all’ammasso.
Ma certo. Quello che esprimevo non era una speranza, ma un timore. Teniamo duro!
Guarda Germano, mi fa piacere per i tuoi genitori, tuttavia la mia bisnonna che era bambina negli anni ’20 ha avuto una esperienza ben diversa. Io non sono affatto sicuro che un tempo le cose fossero migliori. La violenza, la mortalità infantile, per malattie, la povertà vera, la violenza brutale anche in famiglia, un tempo erano incredibilmente più frequenti di oggi.
Purtroppo fa parte del dna cattolico essere conservatore (infatti mi sto chiedendo come faccia a conciliare la mia Fede con il mio spirito libero), ma non dovremmo dimenticarci queste verità.
Se non si è provato cosa significa lavorare in fornace ad 11 anni per 10 ore al giorno e cibarsi solo di acqua e pane raffermo vedendo un mezzo uovo come un pasto al grand hotel ed essere stati costretti a sposarsi con una persona che non si amava perché ciò era stato deciso da altri direi che è rischioso guardare al passato con questa nostalgia.
Cerchiamo piuttosto di costruire un presente ed un futuro migliori.
Un grazie all’entusiastico Umpalumpa, alla determinata Fabrizia, all’analitico Vincent. Il mio innato pessimismo, a quanto pare, con gli anni va peggiorando.
Però, nei miei interventi, credo che qualche granello di verità ci sia.
Ora bando alle ciance: mi devo preparare per il matrimonio di mio nipote, oggi pomeriggio. Una nuova coppia cristiana!!!
Scusate, posso dare un suggerimento OT?
E’ chiaro che l’utente Anatoli non mostra critiche e riflessioni mature, intelligenti e documentate, come per esempio mi pare facciano altri agnostici ed atei come Umberto, Steve, ed anche Nippur. Gli piace punzecchiarci con i soliti luoghi comuni anticlericali, senza sviluppare i propri argomenti piu’ di due-tre righe. Forse in fondo non ci crede nemmeno lui. E’ piu’ che altro una richiesta di attenzione, come direbbe uno psicologo.
Ignoratelo, anche quando diventa fastidioso. Non rispondete ai suoi messaggi. Vedrete che od andrà via o si sforzerà di dire cose piu’ sensate.
Dici bene, Max-
Credo che UCCR compia un’opera buona lasciando sfogare
queste tristi persone.
Il loro infantile e tetro ateismo è una testimonianza dell’orrore
di una vita senza DIO-