Se “l’amore è un diritto”, perché negare le nozze alle gemelle Decinque?

decinqueAnna e Lucia Decinque, 31 anni, sono due gemelle che condividono tutto nella vita, compreso il loro fidanzato di 32 anni, Ben Byrne. Una storia che è diventata pubblica e sta facendo crollare il castello delle già deboli argomentazioni a sostegno del matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Il trio, infatti, ha vissuto finora a Perth, in Australia, in casa della madre delle ragazze. Le due sorelle vivono costantemente assieme, hanno perfino speso 240.000$ in cosmetici e chirurgia plastica per assomigliarsi ancora di più. Poche settimana fa hanno annunciato la volontà di sposarsi e di avere una gravidanza in contemporanea attraverso la fecondazione in vitro.

I rapporti con fidanzati separati, hanno detto, avevano sempre fallito, «perché stiamo assieme 24 ore su 24, ogni singolo giorno, ogni minuto della nostra vita». Così il fidanzato Ben le tratta allo stesso modo e formano un trio felice. La domanda è: se la legge australiana sul matrimonio venisse modificata per consentire agli omosessuali di sposarsi, perché si dovrebbe vietare di riconoscere anche il matrimonio ad Anna, Lucy e Ben? Anche il loro è un amore sincero, desiderano impegnarsi gli uni per gli altri, risulterebbe discriminante e scandalosamente ingiusto non accogliere il loro “diritto d’amore”, secondo le parole che utilizza costantemente la propaganda Lgbt.

Si ripropone quindi la domanda che mette in crisi l’Arcigay: se “love is love”, perché l’amore di tre persone sarebbe meno dignitoso di quello di due persone dello stesso sesso, tanto da non dover essere riconosciuto dallo Stato? Se il matrimonio non si basa sulla complementarietà sessuale di un uomo e una donna, che si uniscono per creare un ambiente stabile e sicuro in vista dei figli, ma, come ci insegnano i teorici arcobaleno, solamente sull’amore e sul consenso di due adulti consapevoli, perché vietare l’istituzione dell’incesto tra due parenti, adulti e uniti anche dall’amore? E perché mettere limitazioni sul numero di coniugi? Se è possibile dare in adozione bambini ad una coppia di omosessuali, perché quel che conta “è l’amore e l’affetto che ricevono”, perché allora non darli in adozione a tre, quattro o dodici genitori, etero o omo che siano? A livello di quantità, garantirebbero molto più amore e affetto ai bambini, rispetto ad una coppia.

Tornando al caso delle gemelle Decinque e continuando ad utilizzare la retorica Lgbt, risulta fortemente ingiusto mantenere il vuoto legislativo sui diritti delle coppie poligamiche in tema di successione in un contratto d’affitto, di risarcimento del danno conseguente alla morte dei conviventi, di nomina dell’amministratore di sostegno ecc. L’uguaglianza significa dare anche a questo singolare ménage à trois la possibilità di sposarsi. Non è forse giunto il momento di abbattere qualunque limite -bigotto e conservatore-, sul matrimonio ed accettare le diverse strutture familiari? L’esperienza vissuta di Anna, Lucy e Ben suggerisce che la società ha bisogno di andare oltre l’antiquata egemonia diadica che stanno promuovendo gli attivisti gay nella loro campagna per il matrimonio tra due persone dello stesso sesso. Chi combatte per i diritti gay, perché non combatte anche per i diritti dei poligamici?

Questa è chiaramente una riflessione grottesca e volutamente satirica. Ma è l’inesorabile logica della spinta per il matrimonio omosessuale. O si abbatte qualunque limite oppure si mantengono i limiti attuali e si torna a riconoscere il matrimonio nel suo significato e scopo originale. Vie di mezzo non ce ne sono.

La redazione
(articolo inserito nell’archivio dedicato alla tematica sulle unioni omosessuali)

85 commenti a Se “l’amore è un diritto”, perché negare le nozze alle gemelle Decinque?

  • sara ha detto:

    Stiano tornando indietro…stiamo regredendo…di solito dopo la regressione c’e’ la demenza e dopo la demenza la morte.

  • Max ha detto:

    Ti risponderanno – almeno a me succedeva cosi’ quando provavo a porre queste obiezioni nei siti dei quotidiani italiani “politically correct” – che gli Stati che hanno adottato il “matrimonio” gay rifiutano la poligamia, che la poligamia e’ nei paesi islamici più conservatori che negano i diritti alle donne, che nei matrimoni poligamici non si sa bene chi e’ sposato con chi (se uno lascia, gli altri che fanno?), che “ma come si permette di comparare l’amore per mia moglie con la poligamia?”, ecc.

    • sara ha detto:

      Max ma non hai ancora capito?…i sani saranno pazzi e i folli saranno sani…la Mia paura e’ Che a furia di scontrarmi con questa concezione finiro’ per crederlo anche io..

      Drammi a Parte..

      Certo Che bisogna riconoscere Che al Tipo gli va di lusso..

      • Dario* ha detto:

        “bisogna riconoscere Che al Tipo gli va di lusso..”
        Insomma… non credo che convivere con due squilibrate sia il massimo della vita dopotutto… 😉

        • sara ha detto:

          Perche’ Dario…pensi davvero Che il Tipo sia tutto sano?..;)

          • Dario* ha detto:

            Onestamente neanche un po’, direi che non c’è niente di sano in tutta la vicenda, inclusa la madre che li ospita in casa, i chirurghi che le hanno operate per farle somigliare di più l’una all’altra e tutti quelli che si presteranno a far avere loro la fecondazione in vitro congiunta 😉

            P.S. A proposito del fatto che utilizzeranno la fecondazione in vitro ci sarebbe da aprire un’ampia parentesi che confermerebbe il fatto che al tizio non va di lusso proprio per niente, e proprio in nessun senso 😛

  • Jvlivs ha detto:

    Matrimonio gay —> mercificazione bambini —> arricchimento agenzie
    mica sono scemi, che prendono decisioni a caso solo per “l’amore” i nostri governanti

  • Giulia ha detto:

    Un bel matrimonio poligamo, non vedo che problema ci sia.

    • Jack ha detto:

      A questo punto non dovresti vedere nulla di male nemmeno in un matrimonio tra 20 uomini e 1 donna. Come vedi se vuoi essere coerente devi accettare tutto il possibile, compresa la follia. Per lo meno ti salvi perché hai scelto la coerenza.

      • hicetnunc ha detto:

        c’è una bella differenza tra due uomini e una donna o 20, quello che fa la differenza è la gestibilità della cosa.

        un’altra questione è se la gestione del menage è “compartecipata” o imposta come può esserlo per i musulmani. Prima di vedere delle mostruosità dovunque non vi sia “stereotipia sociale” bene sarebbe valutare le singole situazioni

        perché allora non darli in adozione a tre, quattro o dodici genitori

        perché non un milione? perché aumentare il numero di x non è “sbagliato” perché lo è aumentare il numero di y.

        • hicetnunc ha detto:

          x e y sono entrambi maggiori di 1, uguali solo in quanto maggiori di 1.
          L’essere maggiori di 1 non annulla automaticamente la loro “capacità di [fare la] differenza” rispetto alla realtà considerata. Mentre x potrebbe essere gestibile y potrebbe non esserlo. E che cosa decide? Non una ragione basata sulla parziale o solo potenzialmente totale indifferenza di y e x!

        • Jack ha detto:

          Non capisco la risposta, perdonami. Chi decide la “gestabilità della cosa”? Chi è il discriminatore che decide che una coppia etero è gestibile e cinque gay che si vogliono sposare non lo sono? Se saltano i paletti perché sono discriminanti, allora non c’è più la strada e vale qualunque cosa perché anche un solo paletto risulterebbe discriminatorio.

          • hicetnunc ha detto:

            se vuoi costruire una strada su una pianura dove li metti i paletti? se incontri un fosso lì li metti, ma come indicazione, per rendere più sicura quella strada, per poter dire che la strada è collaudata, non per ostacolare la possibilità di percorerne di non collaudate o di costruirne altre e di renderle collaudate. Non si mettono paletti tanto per metterli tra le palette (dei cervidi)

            l’espressione piantare o fissare dei p. è talora usata con i sign. di «fissare i punti fondamentali, delimitare il campo per dirigere un orientamento, per dare un indirizzo», e sim.; anche, ma erroneamente, con il sign. di «mettere degli ostacoli, creare un impedimento».
            vocabolario treccani, cit.

            • Dario* ha detto:

              …e fu così che la pianura venne interamente devastata dal passaggio di veicoli a zonzo, sarai mica ambientalista? 😛

              • hicetnunc ha detto:

                proibire qualcosa, A, relativamente a un comportamento, B, non è per proibire B, è per proibire A relativamente a B, o, se preferisci, per limitare la componente del comportamento A nel comportamento B, perché A non è B, anche quando A altro non sia che “una misura” di B

                mettere limiti al possesso personale di droga A significa che la droga B non è proibita

                mettere come limite 1 al numero di coniugi non significa che la poligamia sia proibita, “non poligamia” non è come una riga di gesso per le galline

                ti chiedo perché quel limite dev’essere 1 e non 2? certamente non perché si deve confondere quello che si vuol proibire (A, quale possibilità “negativa” di B) con quello che di per sé non si vuol proibire (B) quando si giustifica la proibizione (A è negativo)

                in altre parole se si ammettessero almeno due coniugi a persona non vi sarebbe di per sé nessuno scollamento tra l’eventuale nuova norma e la necessaria giustificazione morale della stessa perché anche la nuova avrebbe alla base dei principi morali, magari meno rigidi ma non è detto meno razionali e morali

                rigidità non è sinonimo di moralità,

                poi nulla ci vieta di giudicare la monogamia l’unica soluzione auspicabile, ma non lo si giustifica dicendo che aprendo una finestra cade la casa

                • hicetnunc ha detto:

                  mettere “limiti al possesso personale di droga” (A) significa che “il consumo di droga” (B) non è proibito

                • Dario* ha detto:

                  Forse ti sfugge che c’è un’enorme differenza tra il proibire una cosa e l’istituzionalizzarla. Nessuno proibisce la stragrande maggioranza delle perversioni umane ma ciò non toglie che sia assolutamente sbagliato istituzionalizzarle. Prova a rifletterci

                  • Dario* ha detto:

                    mi correggo: tra il *non* proibire una cosa e l’istituzionalizzarla

                    • hicetnunc ha detto:

                      è istituita la libertà di farla

                    • Dario* ha detto:

                      Proprio no.
                      L’azione in questione è la convivenza (non proibita da nessuno quindi assolutamente libera)
                      L’istituzionalizzazione di certe convivenze utili allo Stato è il matrimonio, il fatto che esista il matrimonio non toglie assolutamente niente a tutte le altre forme di convivenza

                    • hicetnunc ha detto:

                      stai sviando dal mio ragionamento, che vale in generale, sia per il proibire sia per il non istituzionalizzare. Non parlo di poligamia ma dei ragionamenti usati per delegittimarla, in qualunque modo tu la intenda

                    • Dario* ha detto:

                      Non sto sviando proprio niente. Se vuoi un altro esempio: non ho bisogno di una legge esplicita che mi autorizzi a soffiarmi il naso e magari gli assegni anche un nome giuridico. Analogamente non c’è bisogno di creare leggi per legittimare in modo esplicito ciò che è già permesso

                    • hicetnunc ha detto:

                      infatti ho scritto “in qualunque modo tu la intenda” dunque anche come istituzione giuridica, che non può essere delegittimata dicendo che se si apre a due poi si apre a venti, se si apre all’incesto si apre al matrimonio con il cane, se si apre una finestra poi cade la casa, perché sono finestre senza infissi e la casa non ha muri…

                • sara ha detto:

                  E se scegliessi C?…

                  L’incognita mette in Crisi il RAGIONAMENTO LOGICO

      • Giulia ha detto:

        Quella si chiamerebbe poliandria ed anche in questo caso non vedo che problema ci sia.

        • Jack ha detto:

          Beh, grazie per la coerenza. La tua è l’unica posizione non contraddittoria: nulla è più un problema, tutto va legalizzato e riconosciuto dallo Stato, dalla coppia omosessuale alla poligamia, all’incesto fino al matrimonio tra uomo e animale, a patto che un veterinario dimostri che l’animale ha beneficio psico-fisico nel rapporto con l’umano con cui è coinvolto. Nulla è un problema perché se si tolgono i paletti perché ritenuti discriminatori, non può più resistere nemmeno un paletto altrimenti anch’esso sarebbe discriminatorio. Vai Giulia, portaci nel progresso!!

        • andrea g ha detto:

          Questa soddisfazione adolescenziale di dire contro “gli adulti”
          da cosa nasce?
          Ma forse hai davvero 14 anni?

    • sara ha detto:

      E Chi ha detto che ci sia un problema?

      • hicetnunc ha detto:

        religiosamente il problema esiste per quelle religioni che proibiscono la poligamia, per quelle che non la proibiscono il problema non esiste

        • sara ha detto:

          Ironia…la Mia e’ Pura ironia.

          Non so hice…a livello personale, sinceramente,dimmi la verita’ senza dover trovare cavilli ovunque…cosi’, a pelle ti chiedo:

          La promisquita’ e’ Amore?..perche’ di questo si tratta.

          E tu potresti ben dirmi:” e Che te ne importa a te saranno fatti loro..”

          E metti caso Che dopo essersi riconosciuti come ” famiglia polylove” pretendessero figli?..sinceramente…
          Come vedresti tutto questo?..

          Io Credo che la Religione qui possa anche non centrarci molto..basterebbe solo un po’ di buonsenso..anche solo per difendere i deboli..sempre e solo i deboli, perche’ devi ammetterlo: VIVIAMO NEL MONDO DEI FORTI.

          • hicetnunc ha detto:

            dimmi la verita’ senza dover trovare cavilli ovunque…..basterebbe solo un po’ di buonsenso.

            senso comune o buon senso? anche confonderli è un cavillo?

            pretendessero figli?..sinceramente…
            Come vedresti tutto questo?..

            non ho una risposta! o forse questa: “dipende!” ma solo se non mi si costringe a quest’altra: “chi sono io per giudicare?”

            • sara ha detto:

              Non conosci il mondo abbastanza per vedere di Cosa e’ fatto?..o vivi in un mondo parallelo e preferisci non insozzarti le mani e far scomodare altri?.

              • hicetnunc ha detto:

                non ti capisco

                o forse capisco che per te se il mondo è pieno di matti si deve fare dell’intera società un manicomio, dimmi se sbaglio:

                anche i sani di mente devono sacrificarsi per quei matti… tutti devono accettare di prendere sedativi, di non uscire da soli, di andare a letto con le galline o in alternativa diventare guardiani…

          • Dario* ha detto:

            Porta pazienza Sara, per fare e per capire l’ironia serve una mente più brillante della media, non tutti hanno questo dono 😉

            • sara ha detto:

              Io invece Credo che Hice( scusa Ma oramai ti chiamo cosi’…) sia molto Intelligente ma che faccia la parte dell’ ottuso..;)

      • Giulia ha detto:

        Allora tutti d’accordo e quest’articolo è inutile.

        • sara ha detto:

          Cara Giulia, puoi sempre pigiare OFF in alto a destra.

          • Dario* ha detto:

            Dipende, magari usa un PC 😉
            Il concetto comunque resta valido: Giulia, il web è assai vasto, se non ti va di leggere gli articoli di UCCR nessuno ti obbliga a farlo, vatti a leggere qualcos’altro no? 🙂

    • lorenzo ha detto:

      Ti piacerebbe che tua madre andasse a letto contemporaneamente con quattro o cinque mariti?

      • Giulia ha detto:

        Se fossero tutti consenzienti non vedo che problema ci sarebbe.

        • Dario* ha detto:

          Quindi, se tutti sono consenzienti, per te sono leciti anche gli atti sessuali che prevedono il rischio (o la certezza) di morte di uno o più dei partecipanti?

        • lorenzo ha detto:

          Contenta tu di avere una madre simile…

        • Jack ha detto:

          Qui si parla di istituire ufficlamente la poligamia e l’incesto equiparandola al matrimonio, non se “piace” o “non piace”. Giulia ha già detto che tutto è lecito e tutto dev’essere reso lecito, le nozze gay, le nozze poligamiche, le nozze incestuose, le nozze tra semplici amici, le nozze tra uomo e animale (a patto il “via libera” di un veterinario qualificato) ecc. La risposta è stata data…

          • hicetnunc ha detto:

            Giulia ha già detto che tutto è lecito e tutto dev’essere reso lecito

            non sembra che l’abbia detto

            • Gianfranco ha detto:

              Beh! ha detto che il problema non esiste. E poichè invece il problema esiste in quanto c’è un divieto di tutte le legislazioni occindentali alla poligamia, la conseguenza è che la sig.ra Giulia, se fosse coerente, dovrebbe essere favorevole alla legalizzazione delle unioni multiple per evitare la sussistenza del problema.
              Ciò non mi scandalizza assolutamente. Questo perchè il pensiero debole e il relativismo non può non portare a ciò e già in tanti ambienti radical chic americani e europei (in Francia e in Italia) si teorizza, cioè la cancellazione dell’istituto matrimoniale a favore di accordi commerciali.
              La Chiesa Cattolica è un obiettivo da demonizzare in tanti modi e demolire mediaticamente proprio perchè è vista come l’ostacolo più grande verso questa strada. Tuttavia questi signori non hanno fatto i conti con la realtà che è ben diversa dalle loro aspettative e gli ostacoli sono anche altri: la cultura islamica (molto forte e prescrittiva), il terrorismo e l’immigrazione non sono gestibili con il pensiero debole imperante semplicemente perchè questo non ha risposte decise e convincenti e quindi popolari. L’azione del Santo Padre poi è totalmente spiazzante e per l’ennesima volta la Chiesa non si fa trovare impreparata. Io sono fiducioso e ricordiamoci del cantico della Madre di Dio: “Ha disperso quelli che erano superbi nei pensieri del loro cuore”.

      • hicetnunc ha detto:

        il piacere non è un criterio molto usato nelle questioni relative alla religione

        • Dario* ha detto:

          e non dovrebbe esserlo neppure per quanto riguarda le questioni legislative/legali se è per questo…

        • lorenzo ha detto:

          Piacere ovviamente inteso come balsamo per cuore e mente e che non lascia alcun retrogusto amaro in bocca…

  • lorenzo ha detto:

    Meglio pecore superficiali che pecore infernali!!!

  • hicetnunc ha detto:

    stasera iris (un canale del digitale terrestre) trasmette Vicky Cristina Barcelona, un film sull’amore fra tre persone

    • sara ha detto:

      Anch’io stasera Giro un film…il Mio solito copione..solo che pochi lo conoscono perche’ non ho Chi me lo produce…eppure la trama la scrivo da anni:

      La Mia Vita.

      • hicetnunc ha detto:

        potresti scrivere di amare due uomini senza conseguenza negative?

        • sara ha detto:

          No e Credo sua per quello Che mi mancano i produttori…

          Sono fuori Moda:)

          • hicetnunc ha detto:

            se non riesci nemmeno con la fantasia allora l’autore di quel film ha fatto uno sforzo di fantasia che potrebbe esserti utile, comunque si parla di semplice “convivenza amorosa” non di istituzionalizzazione della poligamia, come dice l’abbeceDario, la quale però viene spesso “bocciata” argomentando contro la bontà della convivenza di più persone che si amano, e forse solo per mancanza di fantasia

            • sara ha detto:

              Questa era la trama del film?

            • Dario* ha detto:

              La pochezza dei tuoi argomenti viene messa in ulteriore evidenza dal fatto che senti il bisogno di storpiare il mio nome tentando vanamente di offendermi, non avendo di meglio da scrivere se non attribuirmi cose senza senso che non ho affermato (visto che quel film non l’ho visto né ho intenzione di vederlo dato che Woody Allen proprio non lo digerisco). O sei un bambino che gioca a fare l’adulto o mi fai piuttosto pena credimi 😉

              • hicetnunc ha detto:

                io non ho mai intenzione di offendere alcuno dunque posso al massimo essere che un adulto che gioca a fare il bambino…

                tu hai affermato, là sopra, la distinzione tra proibire e non istituzionalizzare e io mi riferivo a quello. AbbeceDario significa che quello che fai tu, più o meno, è fraintendere quello che dico attaccandoti al significato delle parole, cioè al significato ristretto che le stesse devono avere, come se fosse impossibile pensare alle cose se mancano le parole. Come Dan, che mi ha dato anche del relativista linguistico

        • Giulia ha detto:

          Hicetnunc, non sanno dove aggrapparsi… le tue sono le uniche parole sensate.

          • Gianfranco ha detto:

            E’ sensato sostituire una aggregazione sociale, la famiglia, esistente in quasi tutte le culture da millenni con un mero contratto commerciale sessuale tra individui? Se riesci a fondare culturalmente tale affermazione, magari convincendo dei partiti politici che avranno la maggioranza assoluta che introducono queste novità legislative (in Italia a livello costituzionale) allora le tue saranno parole sensate da prendere in considerazione. E per quanto mi riguarda saranno aspramente combattute. Fino ad allora saranno solo delle obiezioni radical chic da salotto e completamente avulse dal sociale.

            • hicetnunc ha detto:

              io non sono ho dato giudizi di sorta sulla questione ho commentato un ragionamento contenuto nell’articolo e alcuni commenti

              io posso pensare male della masturbazione, ma altrettanto pensar male di chi dice che fa diventare ciechi

              • Dario* ha detto:

                Certo che non hai dato giudizi perché il modo migliore per attaccare le posizioni degli altri è quello di non prendere posizione, questo permette di:
                – continuare ad attaccarli anche se cambiano idea
                – non essere vulnerabile ad eventuali “contrattacchi”
                il primo punto però è sintomo di malafede mentre il secondo di debolezza

                • hicetnunc ha detto:

                  io ho preso posizione, ma contro una cosa o posizione specifica dunque mi sono reso vulnerabile su quello, solo che non sono stato contrattaccato sulla posizione che ho preso ma su quella che non ho preso, da chi mi attribuisce intenzioni e idee che non ho espresso

                  perché pensi questo Dario*? perché la posizione che ho attaccato io per te è irrilevante al punto di esserti invisibile, perciò la vedi irrilevante anche per me, dunque devo avere un doppio fine, quello di attaccare altre idee per te più importanti: ti comporti da complottista!

              • Gianfranco ha detto:

                Stai svicolando. Un giudizio ce l’hai solo che non lo sai fondare culturalmente. Sei a favore delle convivenze pluriamorose ma poichè non riesci a giustificarle, cerchi di smontare gli argomenti di chi giustifica storicamente, culturalmente e giuridicamente il matrimonio tra un uomo e una donna. Per i cattolici il matrimonio è un sacramento però questo non significa che non sappiamo dargli delle solide basi giuridiche e storiche. Il fondamento delle nozze gay o la poligamia (in occidente almeno) è giuridicamente irrilevante: l’amore. Di questo hictenunc sei consapevole: tuttavia stai in guardia. Il relativismo in una società come quella attuale è destinato ad essere spazzato via perchè non da soluzioni, ma solo problemi. Una volta dissolto il matrimonio con cosa lo sostituisci? Con un contratto? Con nulla non è possibile. La conseguenza immediata è la creazione di strati della popolazione che si impoverisce perchè non più tutelata. La famiglia oltre a diritti (poche in verità) tutela il più debole (il portatore di handicap, la moglie casalinga, i figli minori) che in un contratto poliandico o tra omosessuali lasciano il tempo che trovano, perchè tutelano solo i più ricchi. E qui, mi dispiace per voi atei, la Chiesa c’è e ci sarà. Il paracadute dello sfascio continueremo ad essere noi e non lo Stato o l’UAAR o qualche ONG LGBT. Perchè come sappiamo che come figli di Dio abbiamo il dovere di occuparci dei più deboli altrimenti non ci guadagneremo il Paradiso.
                Potrei aprire altri fronti dove il pensiero debole sta andando a cozzare di brutto (integrazione degli immigrati, tutela delle minoranze ecc.) però andrei troppo off topic.

                • hicetnunc ha detto:

                  ti sbagli non sono a favore della poligamia, diciamo che non sono nemmeno contro perché non ho una posizione a riguardo. Dico solo che non è attaccabile dicendo che se ne sposi due allora ne puoi sposare anche venti, come non è attaccabile il matrimonio gay dicendo che se sposi una persona del tuo stesso sesso allora va bene anche il tuo cane o il tuo gatto

                  se pensi che l’amore è l unico fondamento possibile di tutto ciò che non è unione tra uomo e donna è perché hai stabilito che l’unico fondamento valido per il matrimonio è allevare figli e allora forse è questo che si deve dire (allora devi essere contro le adozioni per i gay e contro la madre surrogata, come Vincent Vega), senza parlare di caduta libera dei costumi, mettendo insieme matti che si sposano il cane e persone che si amano esattamente come marito e moglie se non di più

                  il matrimonio combinato che c’è in India potrebbe andar bene per salvare il matrimonio?

          • lorenzo ha detto:

            Tu invece si che sai bene dove aggrapparti…

          • sara ha detto:

            Hai ragione Giulia,
            ma vedi, non e’ un problema Mio se Basaglia ci ha ” aperti al pubblico”..

            Ed eccoci qui a infettare anche la rete..ma in realta’ e’ necessario sapere Che UCCR non e’ quello Che sembra..

            Come in ogni follia esso rappresenta la ghettizzazione di una piccola categoria:

            U= Usciti
            C= Con
            C= Carenze
            R= Razionali

            E quindi a questo punto le domande Che mi sorgono spontanee sono 2:

            1. Se sei qui dovresti sapere della nostra misera condizione e quindi volontariamente decidere di conformarti..

            In caso contrario:

            2. Perche’ mi Discrimini?

          • hicetnunc ha detto:

            grazie Giulia! (una che mi capisce)

          • andrea g ha detto:

            Tu invece a cosa ti aggrappi?

  • Vincent Vega ha detto:

    Io sono contrario al matrimonio gay, perché la società non può reggere se si indebolisce la famiglia tradizonale, che è ciò che manda avanti la società.

    Se due omomosessuali che vivono insieme vogliono vivere secondo la legge dell’amore si occupino di tanti bambini handicappati che ci sono in veri centri, facciano volontariato e si occupino degli anziani.

    In questo modo dimostreranno amore, e Dio li perdonerà per la loro vita sessuale disordinata. Ma l’utero in affitto non è espressione di amore, ma solo di grande egoismo.

    Aggiungo che il matrimonio tra uomo e donna è l’unico sul quale si fonda la società, perciò non può esserci nessuna parificazione con quello omosessuale, a rigor di logica.

    Per finire, un conto è dare un riconoscimento alle unioni (unioni, non matrimoni) omosessuali, un conto è permettere loro l’adozione di minori.
    Su questo sono irrevocabilmente e risolutamente contrario, perché :

    1) NON ESISTE IL DIRITTO AD AVERE UN BAMBINO (e sono ugualmente contrario agli etern che utilizzano l’utero in affitto, che per me dovrebbe essere un crimine mondiale, considerato tale da tutte le nazioni).

    2) Invece esiste il diritto del bambino ad avere un padre e una madre, e a non essere strappato dai suoi genitori.

    • Vincent Vega ha detto:

      Ho scritto

      “e sono ugualmente contrario agli etern che utilizzano l’utero in affitto, che per me dovrebbe essere un crimine mondiale, considerato tale da tutte le nazioni).”

      Volevo dire gli etero che utilizzano l’utero in affitto, che è semplicemente inaccettabile. Posso accettare che lo Stato riconosca un’unione omosessuale, ma non posso accettare per nessuna ragione che tale coppia possa reclamare un diritto verso un altro essere umano di strapparlo dai suoi genitori, come fosse merce.

      Punto.

      Più sopra ho scritto “veri centri” volevo scrivere vari.

      • hicetnunc ha detto:

        sono le nuove linee guida o i nuovi (quanti sono?) comandamenti? sempre interessante leggerti almeno ti fai capire e non ti esponi mai a facili obiezioni per cui rinuncio per mancanza di tempo

    • sara ha detto:

      Ciao Hice,

      Il Bianco non e’ un colore perche’ e’ Pura luce.
      Il Nero e’ l’assenza di colore.

      Ogi colore ha il suo tono puro.
      Se inizi a mischiarli tutti Cosa succede?
      Succede Che si torna all’origine:

      Il NERO: Assenza di colore.

      Il matrimonio tra uomo e Donna e la loro forma di unione e’ il Colore dal tono puro.

      Il resto e’ deducibile..

  • Marco ha detto:

    L’articolo é volutamente provocatorio. E candidamente ne ammette tale essenza.
    Ma proprio per questo vorrei pure aggiungere che se la ragione fondante a sostegno del matrimonio gay e’ questo amore, allora perché non riconoscere l’amore tra una persona ed il suo cane o animale? Pure una sentenza di un tribunale ha riconosciuto questo sentimento tra persona e animale (seppur per finalità risarcitorie).

  • Butch Coolidge ha detto:

    Tranquilli tranquilli che arriveremo a essere definiti pedofobi, necrofobi

    L’amore è tutto ma non tutto è amore