Sessualità, chi frequenta la Chiesa è più soddisfatto della sua vita amorosa

FidanzatiSecondo una recente indagine scientifica, chi frequenta regolarmente la Chiesa è più soddisfatto della sua vita amorosa e sessuale, rispetto a chi non lo fa. Il beneficio dell’attivo coinvolgimento religioso con la positività della personale vita affettiva e sessuale, hanno scritto i ricercatori, «è in linea con precedenti studi che associano l’impegno religioso ad una migliore salute mentale, una maggiore soddisfazione di vita e migliori relazioni sessuali in generale». Abbiamo raccolto la maggior parte di queste ricerche in uno specifico dossier.

Il nuovo studio è stato pubblicato sulla rivista Applied Research in Quality of Life, ed è stata realizzata da due psicologi dell’Università di Porto, in Portogallo, Félix Neto e Maria da Conceição Pinto. Nell’ottobre 2013 avevamo informato di un’altra ricerca, questa volta americana, in cui si rilevava un tasso di sessualità più piacevole e più frequente tra le persone sposate che frequentano la chiesa almeno una volta a settimana, perché per avere un rapporto sessuale soddisfacente è necessario coinvolgere tutto noi stessi: fisicità, dimensione relazionale e spiritualità.

Riteniamo siano dati importanti, sopratutto perché riguardano una tematica di cui la modernità è ossessionata, cioè la sessualità. Queste indagini mostrano che non è affatto lo spirito libertino, come molti erroneamente credono, a portare una vera soddisfazione sessuale, anzi forse contribuisce ad esasperare gli istinti. Secondo uno studio pubblicato negli atti della “National Academy of Sciences”, di cui abbiamo parlato nel 2014, il benessere psico-fisico è infatti posto all’opposto dell’immediato piacere egoistico ed edonistico, il quale invece deriva dal «condividere attivamente i valori legati alla famiglia, alla cultura, e alla moralità». Chi beneficia davvero della sessualità è chi concepisce che il sesso non è soltanto sesso, ma è un dono, uno dei tanti strumenti dell’espressione amorosa della coppia.

I migliori amanti, ci dicono le ricerche, sono coloro che prendono sul serio la sessualità, che non giocano con il proprio corpo e con quello altrui, non usano i corpi e i genitali come meri oggetti di piacere. La Chiesa insegna che il sesso tra coniugi è un dono di Dio ed ha una finalità unitiva, non necessariamente legata a quella procreativa. Ovvero, è falsa la leggenda anticlericale che i cattolici facciano sesso solo per riprodursi. A tutti i fidanzati che frequentano i corsi prematrimoniali nelle parrocchie, viene infatti insegnato l’utilizzo dei metodi naturali per la regolamentazione della fertilità, che non vanno affatto definiti metodi contraccettivi (qui le differenze). Nel 1968, Paolo VI scriveva nell’enciclica Humanae Vitae: «La Chiesa è coerente con se stessa sia quando ritiene lecito il ricorso ai periodi infecondi, sia quando condanna come sempre illecito l’uso dei mezzi direttamente contrari alla fecondazione». Dietro la denigrazione mediatica di tali metodi, ci sono anche le multinazionali della contraccezione, come è stato suggerito. In realtà sono metodi, oltre che leciti per la morale cattolica, anche assolutamente efficaci come abbiamo già dimostrato, altri studi sono stati citati dalla dott.ssa Paola Pellicanò. Addirittura nel 2012 la Georgetown University ha inventato il Standard Days Method, dimostratosi efficace al 95%.

Nella relazione finale del Sinodo sulla Famiglia del 2015, si legge: «Per amore alla dignità della persona, la Chiesa rigetta con tutte le sue forze gli interventi coercitivi dello Stato a favore di contraccezione, sterilizzazione o addirittura aborto. Il ricorso ai metodi fondati sui ritmi naturali di fecondità andrà incoraggiato. Si metterà in luce che questi metodi rispettano il corpo degli sposi, incoraggiano la tenerezza fra di loro e favoriscono l’educazione di una libertà autentica».

La redazione
(articolo inserito nell’archivio delle tematiche relative a fede e psicologia)

45 commenti a Sessualità, chi frequenta la Chiesa è più soddisfatto della sua vita amorosa

  • Nippur ha detto:

    Da qui risulta il contrario:
    http://www.corriereuniv.it/cms/2013/03/atei-e-agnostici-hanno-una-vita-sessuale-migliore-rispetto-ai-credenti/
    Cito questo link per fare prima.
    E si tratta di un campione decisamente più ampio.
    Dato che prima si parla di vita amorosa ma poi si ripiega sul sesso, se si parla di sesso non parrebbe così.
    Si può “fare l’amore” o fare del sesso. E’ chiaro che se si parla del primo, un legame garantisce necessariamente maggiore soddisfazione. Ma non dimentichiamoci che esiste il sesso.
    E se si parla in una scala di “piacere sessuale” si parla di sesso.

    • Boomers ha detto:

      Peccato che “il sondaggio” che citi non sia pubblicato su una rivista peer-review e l’autore dello studio, un ateo dichiarato, mostra chiaramente un conflitto di interessi nelle sue dichiarazioni intese a ridicolizzare i credenti. Quindi, riassumendo, non esiste alcuno studio contrario. 😉

      • Nippur ha detto:

        Accetto la prima obiezione e ti chiedo come fare a capire se gli studio hanno subito la revisione.Da cosa viene indicato per controllare meglio la prossima volta?
        Non accetto la seconda: se fosse così dovremmo necessariamente eliminare ogni studio condotto dai credenti che in qualche possa “sminuire” i non credenti o credenti di altre religioni. Non credi?

        • Boomers ha detto:

          Gli studi che affrontano la revisione sono dichiarati tali, vengono inoltre pubblicati su riviste specializzate. La seconda obiezione la ribadisco: il problema non è che l’autore è un ateo dichiarato, ma che presenta il suo studio facendo delle affermazioni nelle quali offende e ridicolizza i credenti, dimostrando quindi il vero intento nel redarre il suo “sondaggio”, primo comunque di valore scientifico.

    • lorenzo ha detto:

      Il sondaggio da te citato è stato fatto su persone diventate atee, persone, quindi, per le quali la fede era un semplice “optional” del quale poter benissimo fare a meno: non fa quindi testo.

      Esiste il sesso ed esiste il riempire la pancia, esite il cenone in famiglia ed esiste l’amore tra marito e moglie: se non ne capisci la differenza per non averla mai provata mi dispiace per te.

      • Nippur ha detto:

        Credo che salti alle conclusioni troppo in fretta, non credo ci conosciamo. In ogni caso conosco l’amore e conosco il sesso.
        So anche che si può fare del fantastico sesso con una persona che conosci poco o non ami (mi è capitato), se si parla di piacere sessuale. Se invece non sai scindere la cosa, a me dispiace per te 😉
        Perchè il tono di questo articolo serpeggia tra le 2 cose, come dice qui:
        “il benessere psico-fisico è infatti posto all’opposto dell’immediato piacere egoistico ed edonistico, il quale invece deriva dal «condividere attivamente i valori legati alla famiglia, alla cultura, e alla moralità». Chi beneficia davvero della sessualità è chi concepisce che il sesso non è soltanto sesso, ma è un dono, uno dei tanti strumenti dell’espressione amorosa della coppia.”
        Questo è un assunto non condiviso da tutti, me in primis.

        • @Nippur

          che bravo che sei a “scindere” le cose, quando serve ami e quando serve usi l’altro/a, contento tu.
          Ah, e il fatto che siate entrambi consenzienti non cambia nulla, sempre vi usate come oggetti per soddisfare un prurito o una solitaria frustrazione arrivata ad essere insostenibile, in pratica vi “dilaniate” a vicenda per sfogo, fate finta.
          Sappiate che in quel momento pensate di fare sesso ma in realtà cercate Cristo, l’unica acqua che non fa più venire sete.
          Finisco dicendo che ho fatto anche io questi errori, preghiamo il Signore Dio di non fare mai più finta ma di amare veramente, anima e corpo.

          • Nippur ha detto:

            Ma per favore! Faccio sesso con una persone perchè mi va, non cercare a tutti i costi di infilare la tua visione.
            “Ci dilaniamo a vicenda”? Io non uso nessuno, ci faccio del sesso. Io dò a lei, lei dà a me.
            E ti assicuro, in quei momenti tutto penso meno che a Cristo.

            • Boomers ha detto:

              Alzerei se possibile il livello dei commenti, dal mio/nostro punto di vista la sola distinzione tra sesso e amore è una mancanza di serietà nella vita affettiva e di rispetto per se stessi e l’altra persona. Confrontiamoci su questo e lasciamo stare i dettagli.

              • Nippur ha detto:

                Sarei d’accordo ad alzare il livello dei commenti se non trasparisse uno spiccato senso di superiorità e mancanza al dialogo.
                Secondo te il pistolotto di Aleudin aveva un significato o vuole soltanto darmi del povero miscredente?
                Così per capire…

                • ma chi ti ha dato del miscredente!?? quale superiorità!?? ti ho pur detto che faccio anche io i tuoi stessi errori, rilassati…

                  “L’ubriaco ama la sua bottiglia perché in essa cerca Dio, il sensuale ama il suo piacere perché in esso cerca Dio, l’avaro ama il suo denaro perché in esso cerca Dio. Dio però non è «in» ma «oltre» la bottiglia, il piacere, il denaro. Che Dio? Il Dio misericordioso che lo seduce proprio lì, nell’ultimo tentativo auto-inventato dall’uomo per essere tutt’uno con ciò che ama, salvo poi esserne fatalmente e dolorosamente respinto per insufficienza di eternità di quella briciola di bellezza. Forse proprio a quel capolinea abita Dio, per questo «pubblicani e prostitute» precedono chi si crede giusto, perché hanno toccato il fondo e oltre il fondo c’è il profondo, il sottosuolo teologico di Dostoevskij, cioè o la salvezza o la distruzione.

                  Alessandro D’Avenia”

                  • Nippur ha detto:

                    Lo dico con un sorriso : mai pensato che io non cerchi Dio, che non mi interessi?

                    • Si certo, diciamo tutti così e intanto continuiamo a cercare sensazioni ed esperienze per soffocare l’insopprimibile ricerca.

                      “In fondo l’erotismo non è che una ricerca folle e disperata delle profondità metafisiche dell’intimità.”

                      Se vuoi sorridere fai pure ma abbi almeno la coerenza di non accusare gli altri di sentirsi superiori.

                    • Nippur ha detto:

                      Visto che ti senti superiore? Non leggi neanche quello che scrivo.
                      La tua supposta ricerca di un dio padre non mi interessa, devo ancora ribadirlo?

                    • Superiorità: quello che sorride e dice agli altri “mi dispiace per te” non sono io.

                      Per quanto la ricerca di Dio: certamente c’è anche l’opzione mano sugli occhi e dire “la la la la la la” come i bimbi che non vogliono sentire e vedere.

                    • Nippur ha detto:

                      ok, è chiaro che non vuoi dialogare ma continui ad applicare i tuoi schemi mentali agli altri. Peccato…Ciao!

                    • Sicuro che sia io quello?

                      Non è che forse vieni qui a raccontarci del tuo stile di vita per rassicurare in primis te stesso e “intontire” il tuo cuore il quale invece anela a qualcosa di più profondo di qualsiasi esperienza sessuale etc. etc.

                      ?

                • andrea g ha detto:

                  Potrei sapere perchè ci tieni tanto a farci sapere come tu viva
                  il sesso? Alcune figure religiose hanno forse avuto un’importanza
                  (ai tuoi occhi sgradevole) piuttosto forte, nella tua vita?

        • lorenzo ha detto:

          Utilizzo il paragone del riempire lo stomaco e del cenone in famiglia per spiegarmi meglio: posso benissimo riempirmi lo stomaco con del cibo al limite anche migliore di quello preparato per il cenone, ma vuoi mettere il piacere che da il condividere un pasto con i propri cari in serenità ed allegria?

          • Nippur ha detto:

            Per chiarirti la diversità di vedute, ci sono volte in cui ho mangiato benissimo da solo, senza sentire la mancanza di nessuno. Spero di essermi spiegato…

            • lorenzo ha detto:

              Riempire lo stomaco è un piacere.
              Mangiare bene da soli è un piacere.
              Mangiare bene con chi si ama è un piacere.

              Quale dei tre piaceri ritieni preferibile?

  • sara ha detto:

    Mag..chi frequenta la Chiesa..diciamo Che Dove c’e’ equilibrio c’e’ benessere..in tutto..e oggi e’ l’equilibrio Che manca…che poi per me Che Credo quello mi venga anche da un Credo personale e’ un discorso a parte, a mio avviso di altra portata. Ma credo che oggi l ‘insoddisfazione maggiore sia data paradossalmente dalla mancanza di sobrieta’ di una societa’ fortemente ipersessualizzata e fatta di legami labili e fragili e’ facile rischiare di non trovare la soddisfazione perche’ facilmente inclini a fallimenti amorosi e poca intesa sessuale..

  • sara ha detto:

    Poi volevo Dire a Nippur che forse il tuo modo di pensare porta all insoddisfazione di molte donne considerando che la sessualita’ per un uomo non e’ come per una Donna. E Credo che siano fortemente influenzabili…poi certo per carita’ per l uomo e’ piu’ una esigenza fisica dettata da un inpulso naturale, Che lo porta spesso a considerare ogni buco una trincea, e ovviamente per un uomo e’ piu’ facile trovare la soddisfazione perche’ meno emotivo e complesso di una donna. Ma ci sono gradi e intensita’ diverse. Solo piacere non sempre e’ sinonimo di soddisfazione, partendo dal presupposto che il desiderio di ogni uomo e’ sempre quello di essere amato cosi’ come per una Donna…che posso assicurarti , per auanto la si vogloa far passate per uguale all’uomo, sta da tutta un’altra parte e non per esaltarla, ma per definirne la diversita’ anche da quel punto di vista. Una Donna e’ piu’ facile che si senta usata rispetto ad un uomo e Lei e’ sempre alla ricerca di un solo uomo per la Vita…tanto e’ vero Che la stessa verginita’ per una Donna ha tutta un’altra valenza. il corpo non e’ una corazza..ogni atto fisico verso l altro..tocca corde fortemente emotive Che porta a legami profondi. Poi certo nella societa’ du oggi tutto viene banalizzato..e questo causa piu’ sesso du sicuro..ma forse anche piu’ insoddisfazione e senso di vuoto.

    • Licurgo ha detto:

      In realtà parlando dal punto di vista maschile e personale, ed essendo uno che in gioventù di rapporti fugaci ne ha vissuti qualcheduno, anche per un uomo il sesso fatto una o due volte con la stessa partner è molto meno appagante del sesso che matura mentre matura la conoscenza e l’intimità verso la persona…anche perchè, al di là del sentimento che è fondamentale, più conosci la persona, più comprendi la sua sessualità, e più il rapporto diventa piacevole.
      Sia con mia moglie, che con le altre due fidanzate che ho avuto, ho sempre vissuto un sesso migliore che nei rapporti fugaci.

  • Engy ha detto:

    questi sondaggi vanno proprio di pari passo, specularmente, con quelli dell’uaar e io mi chiedo sinceramente che senso abbia tutto ciò….
    quanto ai metodi naturali sui quali altre volte ho obiettato, non so, ma risulta davvero a qualcuno che chi li ha utilizzati (parenti, amici) sarebbero prontissimi a testimoniarne l’assoluta sicurezza??

    • IlGiustiziere ha detto:

      L’unico metodo che dà l’assoluta sicurezza è l’astinenza ASSOLUTA e PERPETUA: in letteratura scientifica, ci sono casi di gravidanze giunte nei modi più assurdi. I metodi naturali sono però un buon metodo, se applicati correttamente.

  • IlGiustiziere ha detto:

    Non capisco l’obiettivo del post.
    Dimostrare che i credenti fanno sesso meglio dei non credenti? Sarebbe da adolescenti brufolosi.
    Convincere i non credenti a convertirsi per fare sesso meglio? Spero proprio di no.
    Convincere qualcuno che i credenti non sono repressi sessuali? Del tutto inutile, ché tanto ognuno crede di essere un grande “amatore” e che gli altri son sempre un gradino al di sotto per qualche motivo, e questo vale sia per i credenti sia per i non credenti.

    E secondo me qui c’è anche un grave errore pastorale della Chiesa: aver smesso di parlare di Dio, di persona e di peccato e aver cominciato a parlare di sesso, di cui si sa ancora molto molto poco, con statistiche e varie.

    Non so fino a che punto la leggenda anticlericale possa essere definita falsa. Prima che uscissero fuori i metodi naturali per la regolamentazione della fertilità, che si faceva? Diciamo piuttosto che anche all’interno della Chiesa c’è stata una virata…

    • Vincent Vega ha detto:

      Per Il giustiziere (della notte? 😉 )

      ” Non so fino a che punto la leggenda anticlericale possa essere definita falsa. Prima che uscissero fuori i metodi naturali per la regolamentazione della fertilità, che si faceva? Diciamo piuttosto che anche all’interno della Chiesa c’è stata una virata…”

      Qua sono d’accordo con te, una “virata” c’è sicuramente stata dalla sessuofobia di un tempo. E meno male!

  • Max ha detto:

    Out of topic

    https://giulianoguzzo.com/2016/04/05/offendere-gesu-sport-da-conigli/

    Qualcuno vuol venire in questo blog a dare una mano? abbiamo tra i commentatori un tenace difensore del libero “pensiero”…

  • Vincent Vega ha detto:

    Concordo con l’articolo, specie con questo punto

    “Riteniamo siano dati importanti, sopratutto perché riguardano una tematica di cui la modernità è ossessionata, cioè la sessualità. Queste indagini mostrano che non è affatto lo spirito libertino, come molti erroneamente credono, a portare una vera soddisfazione sessuale, anzi forse contribuisce ad esasperare gli istinti. Secondo uno studio pubblicato negli atti della “National Academy of Sciences”, di cui abbiamo parlato nel 2014, il benessere psico-fisico è infatti posto all’opposto dell’immediato piacere egoistico ed edonistico, il quale invece deriva dal «condividere attivamente i valori legati alla famiglia, alla cultura, e alla moralità». Chi beneficia davvero della sessualità è chi concepisce che il sesso non è soltanto sesso, ma è un dono, uno dei tanti strumenti dell’espressione amorosa della coppia.”

    La Chiesa, dopo molti secoli (come dimostra anche l’esportazione apostolica Amoris laetitia) ha finalmente riscoperto il ruolo della sessualità sana legata all’amore, dopo molti secoli in cui è stato più o meno demonizzata (basti pensare a Sant’Agostino che diceva ai mariti e alle mogli “se dovete abbassarvi a quell’atto fatelo con dolore”. È sicuramente un ottimo progresso questo degli ultimi decenni.

    • Kosmo ha detto:

      Insomma decidetevi una buona volta voi francescolatri.
      O Bergoglio ha cambiato la dottrina, o non l’ha cambiata.
      Non si può affermare allo stesso tempo che è in continuità (quando vi fa comodo) con i papi precedenti, e contemporaneamente, gridare al “finalmente!” ha cambiato.

      • Vincent Vega ha detto:

        Il cambiamento è stato lento ma costante, dalla Casti Connubii del 1930 fino ad oggi. Non è un cambiamento del dogma, che ovviamente non si può cambiare (e ci mancherebbe altro), ma della pastorale.
        Quello che mi piace, personalmente, è che alla morale del divieto si è sostituita la morale del FARE.

        Leggi l’esortazione, leggila tutta, poi mi dici cosa ne pensi, ok? 😉

        • Kosmo ha detto:

          E tu l’hai letta tutta, vero?
          Quindi in poche parole:
          1 – NON e’ stato Francesco a “sdoganare” l’Eros (visto che il cambiamento sarbbe cominciato secondo te dal 1930).
          2 – Il CAMBIAMENTO c’è stato (parole tue)
          3 – Quindi i papi di adesso la pensano diversamente dai papi precendenti (sempre secondo la tua opinione)
          4 – Quindi prima SBAGLIAVANO i papi precedenti (sempre secondo te).
          5 – E chi ti dice che non sbagli pure Francesco?

          • Vincent Vega ha detto:

            1) Dal 1930 sono cominciati i piccoli cambiamenti progressivi, perché nella Casti Connubi si è vista un’accettazione implicita perlomeno dei metodi naturali.
            2) Certo, c’è stato eccome. Prenditi un qualsiasi manuale di teologia morale (o leggi questo sito https://perlamaggiorgloriadidio.wordpress.com/2012/09/28/la-polluzione-volontaria-masturbazione-e-un-peccato-mortale-come-la-fornicazione-e-il-vizio-conduce-allinferno-peccati-impuri-anche-nel-matrimonio-distinzione-tra-mortali-e-veniali/ e ne avrai conferma).

            Cito da quel sito

            “Per polluzione notturna s’intende quella soltanto che avviene nel sonno. Se il sonno è imperfetto, la polluzione può essere semi-volontaria, e non ne conseguirebbe che un peccato veniale. Se poi il sonno è perfetto, la polluzione non è in modo alcuno volontaria, e non ne deriva peccato: non potrebbe essere peccaminosa se non nella sua origine. E’ certo che quegli il quale predispone una cosa colla intenzione che da essa derivi una polluzione durante il sonno, per esempio, giacendo in letto in un dato modo, coprendosi ben bene, palpeggiandosi, ecc., pecca mortalmente.”

            3) Su alcuni punti certamente. Ed è anche normale, non tutto è un dogma irreformabile.

            4) Alcuni hanno sbagliato su alcune tematiche si. Ovviamente non parlo del Magistero infallibile, distinto dal Magistero ordinario.

            5) Ho fiducia nella mia Chiesa che, col tempo, comprende sempre più Dio, permettendoci di incarnare il Vangelo OGGI, e non trasformare la religione Cattolica in uno sterile e barocco insieme di moralismi prescrittivi e leggi da usare come un maglio contro “il mondo”.

            Tutto li. Buona giornata.

    • giovannidb ha detto:

      La sessualità sana e santa dentro il matrimonio non è mai stata condannata dalla Chiesa. la sessualità come tale non è mai stata condannata dalla Chiesa ma veniva condannato solo l’uso distorto, la LUSSURIA che sta al sesso come una passione smodata e autodistruttiva sta al vero amore.
      ma perchè molti cattolici sembrano sempre pronti a fare proprie acriticamente le tesi degli anti-clericali? perchè questo continuo avallare leggende nere create ad arte da chi odia la Chiesa?
      I nostri nonni o bisnonni che erano anche cristiani autentici, erano forse dei repressi sessuali?
      Ma credete davvero che il sesso lo abbia scoperto il ’68 e che la Chiesa, indietro di 200 anni come disse il card. martini, abbia dovuto affannosamente mettersi alla pari col mondo alzando inni alla “gioia del sesso”?
      e’ vero piuttosto il contrario . ad una società decadente come la nostra, ad una cristianità morente e affetta da complesso di inferiorità verso il mondo, si addice un sesso compulsivo, vuoto, e in fin dei conti frigido. Un sesso da statistiche appunto.
      Penso che nella Roma dei papi del Rinascimento il sesso fosse ben più gagliardo e focoso…Come scrisse acutamente Chesterton le avventure di un cristiano vero sono le avventure di un UOMO VIVO.

      • Vincent Vega ha detto:

        Beh Giovanni, forse dovresti leggerti il contra Faustum, dove Sant’Agostino dice che i mariti e le mogli che usano i metodi naturali dentro il matrimonio (che tra l’altro all’epoca puoi immaginare l’efficacia che avessero, te lo sognavi il metodo Billings) diventano rispettivamente adulteri delle proprie mogli e baldracche dei propri mariti. Oppure quando diceva “abbassatevi a quell’atto con dolore”.

        E guarda che io ho difeso e difendo sempre la Chiesa contro le leggende nere errate storicamente (tipo le cifre dell’inquisizione, le crociate, e così via) ma sulla sessualità è semplicemente INNEGABILE che siamo stati molto sessuofobi.

        Sui nonni avrei da raccontartene. La mia bisnonna è morta a 91 anni nel 2006, io avevo 17 anni perciò ho fatto in tempo a conoscerla bene, e mi raccontava le storie del camicione da notte col buco, sistema usato tra l’altro anche da alcuni gruppi odierni http://www.4minuti.it/provincia/nuovi-puritani-sesso-s-buco-lenzuolo-0055620.html

        Perciò insomma, dobbiamo dire la verità, solo negli ultimi decenni abbiamo riacquistato un rapporto sereno con la sessualità come cristiani. E ripeto qua come altrove che mostri come Freud li abbiamo prodotti noi, con la nostra morale del divieto secondo la quale era peccato mortale anche una polluzione notturna. Ad ogni esagerazione ne corrisponde un’altra uguale e contraria.

      • Vincent Vega ha detto:

        Anche questo sito cattolico http://it.aleteia.org/2016/04/06/riscoperta-eros-chiesa-morale-sessualita/ conferma che la morale sessuale della Chiesa, prima del Concilio Vaticano II, è sempre stata riduttiva e repressiva, contrapponendo Agape ad Eros vedendo Eros come frutto del demonio.

        Per fortuna che negli ultimi decenni le cose sono cambiate e stanno cambiando sempre più.

      • sara ha detto:

        Io sono d’accordo con Giovanni.

      • Vincent Vega ha detto:

        Per Giovanni

        “Penso che nella Roma dei papi del Rinascimento il sesso fosse ben più gagliardo e focoso…”

        Nella Roma dei Papi del rinascimento i fedeli erano gravati da una sessuofobia soffocante, mentre proprio alcuni Papi indegni, quelli si, hanno fatto sesso gagliardo e focoso, lasciandosi dietro svariati figli. E che ci siano stati Papi indegni non è un’opinione mia, ma un fatto, anche se per i tradizionalisti un certo Borgia era meglio di San Giovanni Paolo II.

    • Vincent Vega ha detto:

      Esortazione, non “esportazione”.

  • sara ha detto:

    A ogni tempo la sua Chiesa. E menomale.

    Evidentemente per quel tempo servivano quelle vedute sulla sessualita’..chi crede Che la Chiesa e lo spirito sia statico si Sbaglia di grosso. Cosi’ come Chi crede che la Chiesa abbia trattato in modo sbagliato una tematica come la sessualita’.

    Forse Chi afferma cio’ non conosce bene la dottrina e il catechismo della chiesa cattolica a riguardo ..se la conoscesse la prenderebbe a ridere e come retrograda rispetto ai tempi attuali.

    Temi come verginita’ castita’ ecc ecc non sono superati. L’unica Cosa superata e’ Che un tempo si tendeva a parlare meno di sesso solo perche’ considerato un fatto privato. Oggi se ne parla perche’ la societa’ ti impone di conoscerlo prima ancora di ciucciare latte materno…

    La Chiesa si muove nonostante la sua dottrina non muti lo spirito si manifesta e ad ogni tempo ispira la sua sapienza.