Papa Francesco amato dagli anticlericali? Anche Gesù, molto più di lui

«Ha fatto in modo che non credenti, ebrei, protestanti guardassero alla Chiesa cattolica in modo nuovo, con interesse. Papa Francesco ha colto con precisione quanto secolare sia il mondo di oggi e quanto poco la gente sappia della cristianità. Il Papa è stato geniale nell’andare diretto al cuore del messaggio di Cristo: la misericordia, che solo Dio può dare». A parlare è il principale filosofo conservatore americano, Michael Novak, da sempre molto legato a Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

Non sfugge che i più entusiasti verso il pontificato del Papa siano proprio le persone più vicine ai suoi predecessori. Abbiamo riportato, ad esempio, i numerosi interventi del segretario personale di Benedetto XVI, padre Georg Gaenswein e quello del card. Camillo Ruini, nel quale ha definito «ciechi» gli attuali critici di Francesco. Sempre il noto filosofo cattolico, in un’altra intervista, ha elogiato (come ha fatto in precedenza anche Vittorio Messori), l’approccio del Pontefice in questi anni al tema dell’Islam: «non ha parlato del Medio Oriente in termini politici, per evitare la percezione di uno scontro fra la Chiesa cattolica e l’Islam, ma ha affrontato il problema delle persecuzioni dei cristiani in maniera molto forte, attraverso lo strumento della difesa dei diritti umani». Con poche parole, Novak, ha dunque risposto alle due principali accuse che in questi tre anni si è dovuto sorbire Papa Francesco. Abbiamo già risposto a quella legata all’Islam, oggi vorremmo replicare a chi fa notare che Francesco viene ampiamente elogiato dal mondo laicista e anticlericale.

L’accusa è ben sintetizzata in questa frase trovata sul web: «Come mai laici, atei, omosessuali, massoni, politici comunisti sono tutti dalla parte di papa Francesco? Si sono convertiti gli scalfari, i pannella, le bonino, le madonna, gli Elton John, i Fidel Castro, gli Obama ecc.?». La profondità delle obiezioni è quella che è, tuttavia contiene un aspetto di verità: verso Francesco esiste un insolito apprezzamento dal mondo anticlericale, un fenomeno di mitizzazione del suo pontificato, tuttavia, come abbiamo scritto nel nostro dossierin molti casi si tratta di una precisa strategia mediatica che tenta di onorarlo e incensarlo indipendentemente dal contenuto dei suoi pronunciamenti, censurando quelli scomodi, enfatizzando ogni suo intervento come “apertura” per porlo così in contrasto con i suoi predecessori e con la Chiesa stessa (secondo la logica: Francesco si, la Chiesa no). Lui stesso se ne è accorto: «Non mi piacciono le interpretazioni ideologiche, una certa mitologia di papa Francesco. Quando si dice per esempio che esce di notte dal Vaticano per andare a dar da mangiare ai barboni in via Ottaviano. Non mi è mai venuto in mente. Sigmund Freud diceva, se non sbaglio, che in ogni idealizzazione c’è un’aggressione. Dipingere il Papa come una sorta di superman, una specie di star, mi pare offensivo».

Una piccola parte di cattolici è effettivamente caduta nella trappola, credendo davvero che il Papa stia, abbia o voglia cambiare la dottrina cattolica, celebrare i matrimoni gay, eliminare la confessione, istituire le donne prete e far sposare i sacerdoti. Sono persone disinformate, che si lasciano trarre in inganno dai giornalisti tradizionalisti (Sandro Magister, su tutti). «Francesco è anche chiaramente un “conservatore”», ha commentato ieri il principale vaticanista estero, John L. Allen, «nel senso che in questi tre anni non ha contraddetto un singolo comma del catechismo. Ha detto “no” al sacerdozio femminile, “no” al matrimonio gay, ha definito l’aborto come il “più orribile” dei delitti, ha difeso il divieto del controllo delle nascite e su ogni altra questione controversa si è dichiarato un fedele “figlio della Chiesa.” In nessun modo ha ammorbidito il concetto di peccato. La sua rivoluzione è a livello della prassi pastorale, non della dottrina».

Tuttavia il Papa non rinuncia contemporaneamente a tendere continuamente la mano verso i più noti esponenti del mondo laico, sopratutto italiano, da Eugenio Scalfari a Emma Bonino. Come ha ben spiegato il vaticanista progressista Luigi Accattoli: «al Papa interessa interloquire con chi ha un ruolo dominante nella comunicazione di massa e nel dibattito culturale. Non si identifica con Scalfari, Pannella, Bonino, o con gli operatori dei media con i quali dialoga in aereo. Ma vuole mostrare alla comunità cattolica che è possibile parlare con loro. Anzi, che è necessario. Le interviste di Scalfari a Martini, la Cattedra dei non credenti, il dialogo di Benedetto con Pera o con Odifreddi, il Cortile dei Gentili avevano in fondo lo stesso segno». Eppure questo scatena le urla dei farisei odierni: «Bergoglio, dopo aver amorevolmente telefonato a Pannella, l’ha rifatto pure con Benigni e ieri è intervenuto anche sulla guarigione del medico Gino Strada»scrive scandalizzato Antonio Socci. La stessa tattica usata dai farisei per denigrare l’autorità di Gesù quando lo sorpresero mangiare a casa di Zaccheo: «Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori» (Lc 7, 33-34).

Il giornalista di Libero anche questa mattina ha riciclato il suo zibaldone di critiche catastrofiste: il Papa provocherà «un tragico scisma», la «situazione sembra precipitare ogni giorno di più», per colpa sua «l’umanità finisce nel baratro», «ha picconato la dottrina cattolica», Francesco «è il nuovo Lutero» e amenità varie. Socci si è anche inventato un metodo per valutare l’autenticità dei papi: «negli anni scorsi i pontefici (uomini santi), oltre alle opposizioni interne, hanno dovuto sopportare la durissima ostilità del mondo», ha scritto. «Hanno vissuto una vera Via Crucis. E questa è la prova dell’autenticità». Se le cose stanno così, occorre osservare che l’esistenza stessa del quotidiano stalking mediatico ai danni di Francesco da parte del mondo tradizionalista-lefebvriano -inesistente nei confronti dei suoi predecessori-, dimostrerebbe automaticamente la sua autenticità. Forti sono anche le opposizioni “esterne”, se pensiamo alle critiche dei vari Donal Trump e affini. Quindi sì, secondo i bislacchi parametri di Socci, Papa Francesco è autentico.

Ma lo stesso avviene da sempre anche per Gesù Cristo, per San Francesco d’Assisi, per Madre Teresa di Calcutta, note icone anche del mondo anticlericale. Gesù, in particolare, è diventato nei secoli il pupillo di atei, laicisti e anticlericali, ammirato da Nietzsche a Schopenhauer, mitizzato dai rinascimentali e dagli illuministi, strumentalizzato dai comunisti (“il primo comunista della storia”, dissero), esaltato dal mondo femminista (“il primo femminista fu Gesù Cristo”, dicono), strattonato dalla comunità Lgbt (“Gesù era inequivocabilmente e apertamente omosessuale”). Quante volte leggiamo e sentiamo accuse alla Chiesa e ai cattolici da parte dei loro feroci nemici, criticati per aver tradito il messaggio evangelico e sbiadito la luminosa figura di Gesù Cristo? Non è forse il leitmovie dei tanti Corrado Augias? E si sono mai convertiti tutti loro?

Prendiamo come esempio l’anticlericale Dacia Maraini che, sul Corriere della Sera, ha commentato gli attentati di Parigi accusato le religioni e il monoteismo di tutti i mali della storia. Salvo poi aggiungere: «Come fingere di non sapere che c’è stato Cristo, che ha contraddetto tutto quello che era considerato normale a quei tempi, ha introdotto la pratica dell’umiltà, del rispetto dell’altro, della povertà, dell’uguaglianza?». Gesù, quindi, adulato da chi combatte le religioni e non ha alcuna intenzione di convertirsi: anche il Messia allora non era autentico? Anche lui ambiguo? Oppure sono strumentalizzazioni, esattamente come avviene per Papa Francesco (e per san Francesco d’Assisi ecc.)? Gesù vanta uno stuolo di adulatori e cortigiani immensamente più vasto, servile e soffocante non solo di Papa Francesco, ma anche di Maometto, accusato di pedofilia per aver avuto una sposa bambina di 8 anni, per non parlare di Lutero, fondatore del protestantesimo, considerato un razzista e un antisemita. Se tutto si misura in termini di audience, i socciani dovrebbero quindi negare l’autenticità non solo al Papa, a causa dell’apprezzamento ricevuto dal mondo laicista, ma sopratutto a Gesù Cristo che subisce una imparagonabile ammirazione dai più grandi persecutori dei cristiani. Così come dovrebbero esaltare l’autenticità dei criticatissimi Maometto e Lutero.

Il vaticanista John L. Allen ha scritto pochi giorni fa: «C’è una convinzione profondamente radicata che Papa Francesco sia ostacolato dai vescovi conservatori arrabbiati con lui, sia in Vaticano che in tutto il mondo, e che alcuni di questi presunti nemici manovrerebbero contro di lui. In verità la stessa resistenza interna si è verificata anche nel pontificato di San Giovanni Paolo II e il contraccolpo interno subìto da Papa Benedetto XVI è stato molto più cattivo di quello oggi affrontato da Francesco: due autorevoli giornalisti italiani hanno pubblicato un libro intitolato “Attacco a Ratzinger” in cui sono state documentate le varie forze nella Chiesa, tra cui alcuni funzionari del Vaticano e vescovi di tutto il mondo, che non solo hanno criticato Benedetto, ma hanno sovvertito attivamente la sua agenda». Lo stesso, ha proseguito Allen, è accaduto a Papa Giovanni XXIII e Paolo VI. «Non esiste alcuna reale indicazione che il contraccolpo vissuto da Francesco sia superiore a quello dei suoi immediati predecessori».

Bisogna dunque decisamente ridimensionare le critiche interne a Papa Francesco, inferiori a quelle vissute da Benedetto XVI, e sottolineare che nemmeno l’obiezione sui suoi adulatori anticlericali ha alcun senso, poiché sono gli stessi che contemporaneamente ritengono “uno di loro” anche Gesù Cristo, strumentalizzandolo e mitizzandolo. Per quanto ci riguarda, ringraziamo devotamente il Pontefice per il bene che sta facendo, per questi tre anni di autentica guida della nostra Chiesa, custode della tradizione e àncora dell’unità dei cattolici. Ci auguriamo un lungo pontificato e auspichiamo la conversione dei pochi e confusi critici, che ogni Papa è evidentemente destinato ad avere al suo seguito.

La redazione
(articolo inserito nell’archivio dedicato a Papa Francesco)

43 commenti a Papa Francesco amato dagli anticlericali? Anche Gesù, molto più di lui

  • Ottavio ha detto:

    Auguri Papa Francesco! Grazie per questi tre anni!

  • Giovanni ha detto:

    Infatti, è la stampa schierata che rilancia solo le cosiddette “aperture” del Papa, e tace quando dice cose che stanno scomode agli anticlericali (no all’aborto e ai matrimoni gay, per esempio)

  • Silvia ha detto:

    I Papi sono tutti buoni a prescindere.

  • giovannidb ha detto:

    Avete letto l’articolo di Scalfari oggi su Repubblica? In esso si mette in luce il rapporto molto stretto fra le due figure di Francesco e di Garibaldi : due grandi “rivoluzionari” . per Scalfari Francesco avrebbe messo insieme il risorgimento massone e anticlericale di Garibaldi col cupolone di San Pietro.
    chi ha orecchie per intendere intenda.
    E non dubito che gli “illuminati” dentro e fuori la Chiesa capiranno l’allusione.

    • claudia74 ha detto:

      Bisogna anche riconoscere che Scalfari nutre un vero sentimento di profonda amicizia verso Bergoglio, tanto da provarne commozione

      • simone ha detto:

        E’ pieno di atei e anticlericali che si commuovono per Gesù, e allora?

        • Orso56 ha detto:

          Premetto che le critiche di Socci sono spesso pretestuose e ingiuste. Non intendo quindi commentarle.
          Il problema però non sono gli anticlericali e gli atei.
          Il problema è l’ossequio degli uomini di Potere, quello vero.
          E Scalfari fa problema perché è un uomo di potere, di quel potere che ha sempre odiato i predecessori di Papa Francesco insieme al codazzo di ossequienti opinionisti (Melloni, Augias…). E continua a odiarli. Ma osanna Francesco. E’ lecito domandarsi perché?
          E Obama (God bless the Planned Parentood, il nobel per la pace che fa ammazzare la genet con i droni), Tim Cook, amministratore delegato della Apple, i capi di Google, che finanziano campagne antinataliste e che si vantano pure di avere fatto donazioni al Papa, la Banca Mondiale e il WWF che finanzia proiezioni animaliste di cattivo gusto su San Pietro fanno problema, non perché siano atei, ma perché rappresentano il potere che da sempre odia la Chiesa.

          • Ottavio ha detto:

            Quelle pretestuose e ingiuste sono le critiche di Socci, non certo quelle rivolte a Socci.

            In realtà da quando è stato eletto Francesco e da quando sono iniziati i rapporti tra lui e Scalfari se ci fai caso “Repubblica” ha placato decisamente il suo odio anticattolico, infatti tutte le notizie e le bufale anticlericali ora partono solo dall’Huffington Post e dal Fatto Quotidiano. Quindi è possibile che il Papa abbia voluto tendere una mano ai persecutori mediatici dei cristiani e io ho notato che c’è stato un risultato netto, tanto che oggi su Repubblica scrive Navarro-Vals e il mistificatore vaticanista Marco Ansaldo è stato defenestrato. Anche gli articoli sui discorsi del Papa sono veritieri e non si censurano più i suoi discorsi scomodi come invece è accaduto durante il primo anno di pontificato.

            Rispetto a Obama e agli altri potenti, tutti sono stati incontrati anche da Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, con tanto di regali, strette di mano e sorrisi. Benedetto XVI incontrò anche un dittatore accusato di genocidio, altro che! Sono rapporti che intrattengono i capi di Stato e vanno al di là della simpatia personale, per questo le critiche di Socci sono pretestuose (dato che stava zitto quando lo stesso accadeva con i predecessori di Francesco).

            • Marco N. ha detto:

              “…ho notato che c’è stato un risultato netto, tanto che oggi su Repubblica scrive Navarro Valls, e il mistificatore vaticanista Marco Ansaldo è stato defenestrato”. Veramente a me risulta che Ansaldo continua ad essere il vaticanista di Repubblica, tant’è vero che ha fatto la cronaca del viaggio del Papa in Messico. E’ vero bensì che in un certo senso era stato defenestrato, ma non certo da Repubblica; l’esclusione temporanea dalla sala stampa è stata iniziativa della Santa Sede, e Repubblica aveva pure protestato. Ammetto di non leggere spesso le pagine cartacee di Repubblica, ma almeno on-line non mi risultano recenti articoli di Navarro come commentatore. Ovviamente se Ottavio vorrà colmare la lacuna, magari con dei link, leggerò volentieri. In ogni caso mi pare che dedurre che cose come la “defenestrazione” di Ansaldo siano il bel frutto dell’azione di Papa Francesco su Repubblica, sia piuttosto nelle intenzioni / speranze di Ottavio che scrive (per carità, intenzioni che posso anche condividere) che nella realtà. Repubblica non mi pare granché cambiata.

              • Ottavio ha detto:

                Ansaldo è sparito per un po’ di tempo e poi è tornato, ma si è dato una bella calmata rispetto al passato, difficile ormai vedere bufale anticlericali partire da Repubblica. Anche Mancuso ha ridotto notevolmente i suoi interventi. Il tutto è dimostrato da uccr sempre attento a rispondere e smascherare gli articoli di Repubblica ed invece da parecchi mesi non si leggono più articoli di quel genere perché non c’è nulla da controbattere.

                Ti dirò di più, durante il dibattito sulle unioni civili ho addirittura visto la classica paginata su Repubblica con il doppio intervento, favorevole e contrario (intervistato da Paolo Rodari), adesso non ricordo i nomi però era una cosa che non era mai accaduta, solitamente si sarebbe spazio soltanto alla voce favorevole alle unioni civili.

                Certamente è merito del legame tra il fondatore di Repubblica e Francesco, non ci sono altre spiegazioni valide a mio avviso.

            • Orso56 ha detto:

              Ottavio contento lei…
              se il consenso di Melloni, Augias, Kung che usano il Papa contro la Chiesa non le fa problema…
              Comunque ricordo che quando i predecessori di Francesco hanno incontrato i potenti gli hanno detto il fatto loro. Ancora ho davanti Giovanni Paolo II che alza la voce in pubblico con Tony Blair che stava iniziando la tragica avventura in Iraq…
              Spero che Papa Francesco sia intervenuto con questi signori anche su qualche problematica non politicamente corretta tipo Global Warming.
              Fidel Castro però si è pure convinto che il Papa la pensi come lui. E anche Obama. E anche Scalfari.
              E continuano a dire e fare le stesse cose.

              • Ottavio ha detto:

                Orso contento te…io sto difendendo il mio Papa, come sempre ho fatto. Tu invece lo stai attaccando. Ad essere contento sono ovviamente io, non certo tu.

                Va bene, Francesco è lo stuoino dei potenti ed è un fan di Obama, Fidel Castro e Scalfari. E tu? Ancora cattolico? Con quale coerenza?

                • Beatrice ha detto:

                  Ci sono fior di Santi che hanno attaccato il Papa e ti assicuro che erano cattolici al 100%, molto più di te e di me. L’infallibilità del Pontefice funziona solo quando parla “ex cathedra”, in tutti gli altri casi può sbagliare come tutti gli esseri umani e storicamente i Papi hanno sbagliato molte volte. L’adulazione cieca e indiscriminata lasciamola alle dittature e ai loro sistemi propagandistici.

  • Andrea ha detto:

    Al di fuori dell’ambito dell’infallibilità, la critica costruttiva è legittima e spesso necessaria, per una sacrosanta correzione fraterna.
    Nel caso del giornalista di Libero, purtroppo, si tratta molto spesso di pura calunnia smentita dai fatti.
    Ad esempio, oggi, il titolo del suo articolo è “Lutero in affitto”: come si fa’ a sostenerlo quando è ben nota la predilezione per il rosario e la distribuzione della famosa “misericordina”. Da quando in qua i protestanti hanno questa devozione per la Vergine?
    Da quando è cominciato quest’attacco, molto spesso senza fondamento, al Pontefice, MAI il nostro eroe s’è scusato per i suoi deliri. Al contrario, censura inesorabilmente, chi, per esempio, sulla sua pagina Facebook, si permette d’osservarlo.
    Ho provato pure a scrivergli privatamente e quando s’è degnato di rispondere, ho ricevuto solo insulti (sarei un ignorante di fronte a cotanta saggezza).
    E’ proprio vero quanto afferma il professor Tonino Cantelmi (presidente degli psichiatri e psicologi cattolici italiani): se la malattia del secolo scorso è stata la depressione, quella della nostra epoca è il narcisismo.

    • Marco S. ha detto:

      Adesso Antonio Socci attende il Papa all’ennesimo varco, questa volta quello dell’Esortazione post-sinodale del prossimo 19 marzo.
      Ovviamente si prevedono “cose turche”, con la rottura degli indugi in una Chiesa ancora sospesa tra una rottura radicale della Tradizione e la paura di consumarla.

      Magari mi sbagliero’, ma ho tanta paura che anche questa volta ci sara’ un “parto della montagna” (o per chi ama piu’ il mare, “un buco nell’acqua”), seguito da un poco edificante silenzio, in attesa di creare l’ennesima nuova attesa di epifania di un “eresiarca” veramente improbabile.

      Capisco che sia difficile fare marcia indietro dopo aver assunto queste posizioni gravi verso il Papa, ma forse bisognerebbe aver la forza di farlo, senza disperare della comprensione e della misericordia dei fratelli nella Fede. Quelle del Papa mi pare siano gia’ venute.

      Anche perche’ lo stesso Vangelo di oggi ricorda a tutti noi che solo chi e’ senza peccato potra’ permettersi di lanciare la prima pietra.
      Io la pietra l’ho gia’ lasciata cadere a terra.

      • Vauro ha detto:

        Dite benissimo, Andrea e Marco. Socci sta profetizzando catastrofi da anni, ha scritto fiumi di inchiostro contro il sinodo che avrebbe dovuto distruggere la famiglia cattolica e invece non è successo assolutamente nulla, anzi tutto è stato confermato. Ora lui dice che è il merito delle preghiere. Purtroppo contro il complottismo non si può nulla, avete mai fatto ragionare i complottisti dell’11 settembre? Se il governo degli Stati Uniti rispondono alle loro tesi allora è perché hanno paura di loro, se non rispondono è perché hanno da nascondere qualcosa.

        • Liberio ha detto:

          Uno che scrive sui quotidiani lo squalifico a priori come intellettuale e leggendolo devo resistere ogni volta alla tentazione di peccare per un attacco d’ira. Predicozzi se ne sentono troppi da ogni parte, lo si ammetta.

    • santo ha detto:

      Socci non era cattivo. Era emarginato pure dai conservatori. Che oggi lo sostengono. Bergoglio può’ essere pure il 666 (che invece era CESARE NERONE!) (commento Bibbia di Gerusalemme). Ma se non lo fosse? E’ lecito giudicare? O cercare Dio. L escatologia non e’ stata mai chiarita e escono i Savonarola. Si sta cercando di non criticare RATZIMGER che e’peggio di Celestino V. Pure Maciel e’ servito a Dio. Perche’ prendersela SOLO con Bergoglio?

  • PaxVobis ha detto:

    Ottimo articolo

  • sara ha detto:

    Sinceramente non ho capito bene l ‘ intento di questo articolo…che il Papa sia autentico e vero secondo dottrina a me poco importa..ci sono stati papi neri e papi binchi nella storia..tutto e’ servito per il grande disegno di Dio…del Papa mi preoccupo poco…la chiesa ha tanta feccia ma una cosa mi consola e mi fara’. Restare fedele pure fosse l ‘ anticristo stesso…il fatto che le porte degli inferi non prevarranno su di essa , indipendentemente da chi ne e’ a capo…e quindi io di conseguenza daro’ la mia fedelta’ e obbedienza incondizionata…perche’ nel bene e nel male se si obbedisce si e’ sempre nella giusta strada…

    • Liberio ha detto:

      Vero. Molti ecclesiastici invece sembrano preoccupati più del giudizio dell’opinione pubblica che del giudizio di Dio. Nemmeno avessero le elezioni un giorno sì uno no…

  • IlGiustiziere ha detto:

    Per un giornalista che si occupa di Chiesa, non ci sarebbe notizia più “interessante” di un Papa che contraddice la Tradizione della Chiesa o che viene dichiarato eretico, dando magari la notizia in anteprima o avendo previsto il tutto in un editoriale. E così talvolta, in certi giornalisti cattolici, il giornalista prende il sopravvento sul cattolico, che invece dovrebbe essere certo che questo mai accadrà in virtù della promessa di Cristo.

  • Beatrice ha detto:

    Nell’articolo dal titolo “La diplomazia di Francesco. La misericordia come processo politico”, pubblicato sul numero del 13-02-2016 di “Civiltà cattolica”, padre Spadaro dice: “Questa dinamica libera e fluida della diplomazia di Francesco si è verificata in maniera peculiare negli Stati Uniti, dove i suoi discorsi non hanno offerto alcuna sponda per confermare l’identificazione del cattolicesimo con le categorie […] etiche quali pro-life e pro-choice. […] non dando alcuna legittimazione per definire una legge dello Stato intrinsece malum, né intrinsece bonum” (pag. 215).” Spadaro è uno degli uomini più vicini all’attuale Papa e nella rivista che dirige ne interpreta molto spesso il pensiero. GianPaolo Salvini, direttore de “La Civiltà Cattolica” dal 1985 al 2011 e tuttora suo “scrittore emerito”, intervistato da Filippo Rizzi su “Avvenire” ha detto: “Ogni direttore ha il suo stile e padre Antonio Spadaro, già molto noto e fervido di iniziative, grazie alle vicende dell’attuale pontificato ha in qualche modo riportato il nostro periodico a quello che era ai tempi di Pio XII: la ‘rivista del papa’.” Dopo l’ultimo sinodo Spadaro scrisse sulla sua rivista: “circa l’accesso ai sacramenti il sinodo ordinario ne ha effettivamente posto le basi, aprendo una porta che invece nel sinodo precedente era rimasta chiusa”. Il problema di questo Pontefice non è che piace alle persone sbagliate, il problema è il motivo per cui piace: parla pochissimo dei temi scottanti e quando ne parla lo fa in modo ambiguo, ma insiste tantissimo sugli argomenti politically correct, dall’immigrazione al surriscaldamento globale. Dice tutto e il contrario di tutto mandando in confusione chi lo ascolta, invece Gesù era di una chiarezza estrema e non evitava affatto gli argomenti scomodi (vedi divorzio) o i toni duri. Inoltre andava dai peccatori solo per convertirli, non certo per aumentare il suo prestigio sociale, ammiccando alle persone giuste, dagli intellettuali radical chic più alla moda ai politici più apprezzati dall’intellighenzia. Capisco che eguagliare Gesù è difficile, ma forse qualche sforzino in più questo Papa potrebbe farlo! Invece di pensare solo a piacere a tutto il bel mondo che conta, pensasse un po’ più a piacere a Dio!

    • Enza ha detto:

      Sappiamo tutti che, non a tutti possiamo piacere, E così e anche per il Papa o per qualsiasi sacerdote che dir si voglia. Ma io non ho visto finora gli anticlericali andare verso un confessionale e pubblicamente dire: mi sono pentito e voglio avere una vita nuova in Cristo. Sì perché e a Cristo che bisogna guardare e non il Papa. Ogni battezzato ha la facoltà di evangelizzare e portare a Gesù le persone, non è esclusiva del Papa, sapendo però che lui è a capo di tutta la Chiesa cattolica, io non riesco a capire perché si faccia chiamare vescovo invece che papa. Sicuramente molte sue affermazioni mi hanno parecchio confusa, sino a desiderare ancora un Papa come Benedetto.
      Gesù certamente andava dai peccatori ma lui aveva la possibilità di leggere nei cuori, infatti con Zaccheo, Matteo e altre persone, è lui che sì è autoinvitato, ma questi subito l’hanno seguito convertendosi.
      Nel nostro mondo ateo o sinistroide non vedo alcuna conversione pur elogiando e applaudendo il nostro Papa e questo mi dispiace davvero tanto

      • santo ha detto:

        Io non ci vado a confessarlo perche’ mi e’ impedito. Mia moglie emerita fu abbandonata dal marito, abbiamo un figlio e siamo sposati in comune. Posso fare la comunione spirituale senza confessarsi, pero’. Sono un protestante emerito?

      • sara ha detto:

        Non credo Enza. Siamo chiamati all obbedienza al papa cosi’ con come un monaco al suo superiore. Senza una guida verso la perfezione ci perderemmo nella nostra stessa superbia…e’ necessario obbedire e sottostare..essere servo come cristo. La tu
        A e’ una spiritualità fai da te. Come al market..prendi quello che ti serve o ti conviene. Non funziona cosi. Sappi che sei chiamata ad obbedire a Pietro e ad ogni cosa la chiesa esprima perche’ sta scritto: ” tutto quello che legherai in questa terra sara’ legato nei cieli e tutto ciò che scioglierai in questa terra sara’ Sciolto nei cieli.”

    • Leonardo ha detto:

      Non sono d’accordo Beatrice, la visione del mondo manichea, dove tutto è o bianco o nero non è la visione né di Gesù né dello Spirito Santo. Non voglio entrare nei dettagli, ma pensa solo a questo: gli esegeti si sforzano da secoli di trovare armonia nella parola di Dio, tra cui vi sono anche alcuni detti d Gesù che si dice sono solo apparenti contraddizioni giustamente. Ma ciò cosa significa, significa che la stessa Verità non si contraddice se la analizzi da punti di vista differenti! Anzi esiste sempre una chiave armonizzatrice e quella è sempre l’amore o la misericordia. Io in papà Francesco leggo proprio questo, non leggo contraddizioni, semmai, giustamente, da i giusti principi perché poi sia la nostra coscienza a decidere, guai al cristianesimo moralista che indica filo per segno come decidere, preferisco quello che lascia anche la libertà di imparare dall’errore e mi pare che la storia d’israele e quella cristiana antica e moderna ci fa conoscere proprio questo volto di Dio!!!

      • Beatrice ha detto:

        La Chiesa oltre a essere “mater” e a offrire carità e misericordia, deve anche essere “magistra”, ha cioè l’obbligo morale, e non moralistico, di fare da guida al fedele nel corso della sua vita. Parlando di Chiesa come ospedale da campo, cosa me ne faccio io di un medico che mi dice che sto bene quando in realtà ho il cancro? La Chiesa ha come scopo primario quello di indicare la via che porta alla salvezza dell’anima e se non fa questo fallisce il suo compito. Se io mi trovo davanti a un bivio e il Papa mi dice scegli quello che vuoi per lasciarmi la libertà, quando sa benissimo che una strada mi porta in fondo a un burrone e l’altra a destinazione, non fa certo il mio bene. Dio nella Genesi è vero che lascia l’uomo e la donna liberi, però dà loro un’indicazione morale precisa: “potete mangiare tutti i frutti che volete tranne quelli dell’albero della conoscenza del bene e del male”. L’origine di ogni male sta proprio lì, nella scelta dell’uomo di ergersi a Dio e di scegliere autonomamente cosa è giusto e cosa è sbagliato. Dostoevskij ne “I fratelli Karamazov” scrive: “Se Dio non esiste, tutto è permesso!” E ha ragione: da qui nasce la dittatura del relativismo (forse non si è capito ma sono una fan di Ratzinger!). Io penso che avesse ragione San Giovanni Paolo II (altro Papa che stimo tantissimo) quando nella Veritatis Splendor sosteneva che esistono atti intrinsecamente cattivi, che sono sbagliati sempre, come l’omicidio di un innocente nella pancia di sua madre o come la pedofilia. Poi è ovvio che bisogna sempre distinguere tra peccato e peccatore e rispettare la dignità di ogni essere umano, anche nel caso di gravi delitti. Ma se la Chiesa tace sull’aborto, o peggio ancora dice cose ambigue, stai sicuro che nessun altro dirà mai la verità e ho letto storie strazianti di donne in preda alla depressione perché costrette a elaborare un lutto (nessuno però le aveva avvisate di questo pericolo, dicevano loro che non era un bambino quello che avevano in pancia ma solo cellule senza forma). Sempre Wojtyla ha usato un’immagine molto bella a proposito del percorso di fede di ognuno di noi: non si tratta di abbassare la montagna per facilitare lo scalatore, ma di aiutare lo scalatore a salire gradualmente sulla montagna fino a raggiungere la vetta, e questa è la legge della gradualità, che è ben diversa dalla gradualità della legge. Io i discorsi di questo Papa, invece, li trovo molto fumosi e ambigui, tanto che alla fine mi chiedo sempre: sì va beh, ma in concreto che devo fare? Poi vado a leggere il Vangelo e lì è tutto chiarissimo: non per niente Gesù rende lode a Dio perché ha rivelato quelle cose ai semplici e le ha nascoste ai sapienti! Poi io non sono né una teologa, né una filosofa, ma mi fido di come la Chiesa ha interpretato per 2000 anni il Vangelo e sinceramente non credo che lo Spirito Santo sia incoerente e abbia cambiato idea solo adesso! Concludo, a proposito della Comunione ai divorziati risposati, citando la mia omonima nella Divina Commedia (perché secondo me i grandi poeti riescono a raggiungere Verità nascoste agli altri esseri umani): “Alto fato di Dio sarebbe rotto, se Lete si passasse e tal vivanda fosse gustata sanza alcuno scotto di pentimento che lagrime spanda”. Al di fuori della Verità non c’è la Carità, c’è solo la falsità e sappiamo tutti chi è il padre della menzogna!

        • Vincent Vega ha detto:

          Papa Francesco ha parlato eccome dell’aborto, e del fatto che sia un grandissimo male. http://www.aigoc.it/index.php/articoli/72-papa-francesco,-no-ad-aborto-ed-eutanasia-“la-vita-umana-è-sempre-sacra”.html#.VueNH4bYOrU

          L’argomento dei divorziati risposati è complessissimo e scottante, io personalmente su questa questione condivido la prassi dei cristiani ortodossi (che, lo ricordo, non sono eretici, a differenza dei protestanti, e hanno come noi la successione apostolica), con la possibilità di benedire le nuove unioni.
          Quello è davvero un argomento scottante, però pensiamoci un attimo: se oggi una/o viene lasciata/o dal marito/moglie magari a 30 anni è de facto condannato a stare solo per il resto della vita, o al massimo a vivere con qualcuno ma come fratello e sorella.

          Cioè, in buona sostanza, io sposandomi sancisco la mia vocazione matrimoniale, benissimo, dopodiché se scopro di aver sbagliato tutto e mia moglie se ne va di casa con l’amante per non tornare più la mia vocazione diventa monastica, perché per tutto il resto della mia vita sarò condannato a stare solo o comunque a vivere come fratello e sorella, come se avessi 80 anni, perché se mi rifaccio una vita sono ufficialmente in peccato mortale (ergo passibile di dannazione) ed escluso dai sacramenti.

          Che dire….. Queste cose mi lasciano parecchio dubbioso, e in questo specifico caso credo che gli ortodossi abbiano ragione.

          • Vincent Vega ha detto:

            Poi è possibilissimo che io stia sbagliando eh, in effetti questo è un argomento molto spinoso, è il rischio di fare affermazioni errate è alto.
            Diciamo che certe cose mi sembrano legate ad un ideale molto bello ma, spesso, irraggiungibile.

            Per fortuna che, come insegna la prima lettera di Pietro “la carità copre molti peccati”.

            • sara ha detto:

              Ragazzi io credo esista un foro interno, una coscienza. Certo che più c’è formazione interna e più Si percepisce il peccato a livello intrinseco , senza che nessuno te lo dica. E per formazione si intende l’esercizio nei sacramenti e la preghiera. Poi ci sono quei peccati per cui la chiesa si e’. Sempre espressa, a parte con enormi e vaste argomentazioni, non ha fatto altro che riportare in larga scala cio’ che e’ già contenuto nei 10 comandamenti e nel vangelo di Cristo che parla di Amore, come puro dono di se’ verso il prossimo. Secondo tale ragionamento quindi c’è poco da sbagliare Nella vita, anche se un Papa si esprime poco su determinate questioni, un comportamento morale se vuoi puoi facilmente reperirlo. Anche considerando il fatto che chi vuole davvero seguire Cristo son Dell ‘ide
              A ch’egli non mancherà certo di farsi trovare mettendo al tuo cammino persone giuste che ti guidino a lui. Per cui io credo alla Chiesa sempre obbedienza, chiunque sia il Papa e qualsiasi cosa dica, se vuoi salvarti davvero io credo che Dio ci ha dato ogni mezzo per farlo sta a noi. Per cio’ Che riguarda la pastorale sui divorziati risposati io non sono prete, ma se volessi davvero salvarmi e mi trovassi in una simile situazione sarebbe molto facile. Farei esattamente ciò che mi direbbe il prete Dell mia parrocchia, sapendo per certo che nel bene e nel male , ripeto, l ‘ obbedienza e’ sempre la strada giusta…

            • Beatrice ha detto:

              Gesù Cristo non è solo un ideale, ma è talmente reale da farsi toccare ogni volta che ci accostiamo all’Eucaristia. I martiri non sono morti per un ideale come fecero i rivoluzionari francesi nel 1789, ma sono morti per Fede, perché hanno creduto davvero alle parole di Cristo e le hanno messe in pratica, erano convinti non di morire ma di rinascere a una nuova vita nel Regno promesso da Gesù. La via che porta al Paradiso è solo la via della Croce, è una via dura, difficile, faticosa, tutta in salita, in cui si cade spesso, ma per fortuna non siamo soli a percorrerla, Cristo è lì di fianco a noi pronto a tenderci la mano ogni volta che capitomboliamo o ci perdiamo nella selva oscura dei nostri peccati o ci facciamo sviare da affascinanti sirene dal canto melodioso. Tutto dipende da quanta Fede si ha in Gesù e in tutto quello che ha detto. Kierkegaard affermò: “Cristo non vuole ammiratori, ma discepoli. Non sa che farsene di chi lo loda, vuole che lo si segua”.

    • Marco S. ha detto:

      Sin dall’inizio del pontificato di Papa Francesco, molti osservatori hanno rilevato che la sua cifra sembrava essere lo sforzo di portare il messaggio cristiano al maggior numero possibile di persone.
      Parliamo di persone che vivono nel XXI secolo, non nel XVII, un secolo dove ormai si sono propagati e consolidati nel mondo tutta una serie di errori, di pregiudizi, di politically correct, di costumi sbagliati, se non perversi, sostenuti da ragionamenti spesso non eccedenti la profondita’ dei 140 caratteri.

      Papa Benedetto aveva un eloquio profondo, lucido ed impeccabile, tanto che i suoi discorsi potevano essere dati alle stampe nel momento in cui erano pronunciati, anche quando parlava “a braccio”.
      E te credo: l’ex Card.Ratzinger e’ uno dei piu’ grandi teologi contemporanei…
      Il Suo fascino ha conquistato molti intellettuali agnostici, tanto che con il Suo pontificato e’ nata l’inedita figura del cosiddetto “ateo devoto” (che meglio sarebbe definibile appunto come “agnostico devoto”, per evitare un assurdo ossimoro).

      Pero’ la gente piu’ umile e meno colta forse faticava a seguirlo, lasciandosi condizionare maggiormente dai pregiudizi piu’ superficiali che la solita stampa antipapale diffondeva a piene mani, trovando nei tratti nazionali tedeschi del pontefice del terreno fertile per la calunnia e l’irrisione.

      Papa Francesco non e’ un intellettuale come Papa Benedetto ed il suo parlare e’ piu’ diretto, semplice e quindi gradito alla gente meno colta in materia religiosa o filosofica.
      Talvolta il Suo linguaggio raggiunge vette di singolare forza ed incisivita’, talvolta appare invece piu’ contradditorio, in alcuni rari casi e’ sembrato esserlo decisamente troppo….

      Quello che importante e’ che, malgrado i ripetuti allarmi in senso contrario, Papa Francesco non ha mai affermato nulla meno che ortodosso, con buona pace di chi ha preannunciato scismi e devastanti, atrocissime, eresie.
      Penso quindi che bisogna lasciarlo svolgere il Suo apostolato, nell’ambito del quale anche Lui potra’ trarre insegnamenti dalla Sua stessa esperienza.
      Nessuno nasce “imparato” e mi sembra che Papa Francesco con il tempo stia dando una forma sempre piu’ convicente al Suo particolare pontificato.
      E solo alla fine di esso si potranno trarre le somme: gli storici della Chiesa potranno giudicare l’albero dai frutti.
      Noi non possiamo ancora.

  • giovannidb ha detto:

    Papa Francesco piace agli anticlericali perchè è anticlericale lui stesso. Non lo dico io , lo ha detto lui stesso
    pubblicamente. Bergoglio ruicicla tutti i più vecchi clichè e luoghi comuni dell’anticlericalismo massone dell’800:
    che i preti siano tutti attaccatin solo ai soldi, che i cardinali siano tutti carrieristi, che la Curia sia un covo di vipere, che i fedeli cristiani una manica di bigotti dalla faccia triste.
    ci credo che piaccia agli anticlericali! praticamente è dalla loro parte contro la Chiesa cattolica.

    • Ottavio ha detto:

      Ecco un tipico lettore di Antonio Socci, convinto che Francesco abbia detto di essere anticlericale 😉

      Ma come puoi dire che non ci sia un problema di soldi nella chiesa quando è pieno di notizie su veri scandali finanziari? Come puoi dire che non ci sia carrierismo? Come puoi dire che i cristiani oggi non siano addormentati peggio degli altri uomini? Papa Francesco è un toccasana perché ha reso pubblici i mali della Chiesa, quelli che hanno fatto dimettere Benedetto XVI il quale ha detto che ci voleva qualcuno più giovane e forte che potesse governare una situazione del genere.

      Chi denuncia e sistema le cose che non vanno non è contro la Chiesa ma è il suo miglior alleato, Antonio Socci è troppo infantile per capirlo, lui vive di azione-reazione ed è incapace di leggere le cose in profondità, non a caso si addormenta con le sue profezie da quattro soldi, peggio di Nostradamus.

      • sara ha detto:

        Condivido pienamente…

      • Orso56 ha detto:

        Pur confermando che non condivido le critiche di Socci (spero stavolta di essermi spiegato: non condivido la maggior parte delle critiche che Socci fa al Papa) mi infastidisce questo usarlo come spauracchio: parli come Socci, sei un lettore di Socci… e che sarà! manco fosse chissà chi!
        Le dirò anche che l’attacco ad personam , in genere, nasconde una argomentazione debole.

        Comunque che in giro ci sia una corte di adulatori che pesca a piacere le parole del Papa e le manipola e le utilizza come dice giovannidb per riciclare i soliti insulti, spesso inventati, mi sembra evidente.
        Riguardo all’esito di questo stravolgimento da parte della corte delle parole del Papa, ho l’impressione che il risultato finale, nel popolo cristiano, nella sua capacità di giudizo, non sia proprio un toccasana.
        Di fatto consiste in una accentuazione dell’invidia sociale, spesso da parte di gente con la pancia piena, indirizzata contro la Chiesa, unita a una idolatria non del Papa ma di questo Papa, e un disprezzo o un compatimento per i suoi predecessori.
        Domenica scorsa mi trovavo in casa di due persone anziane, buone, cattoliche, praticanti, nell’insieme con pensioni dignitose. Non so come ad un certo punto è scattata un’invettiva contro il Cardinal Bagnasco, perché, come ex ordinario militare, percepisce, legittimamente, una pensione di 4000 euro lordi. E giù a dire che è inutile che il Papa dia il buon esempio tanto poi i cardinali sono tutti carrieristi attaccati ai soldi.
        Le sembra che questo sia segno nel popolo cristiano di una consapevolezza della situazione reale della società e del mondo? O piuttosto di un vittimismo sterile e di un pauperismo (tra l’altro) falso?
        Un altro esempio, dalla vita reale. Qualche mese fa, durante una iniziativa di volontariato, ero con tre persone anche loro, buone, cattoliche, praticanti. Il Papa era tornato dall’Africa e aveva detto che in mezzo ai poveri si era sentito a casa. Sa come è stata interpretata questa bellissima frase da queste buone persone? Certo, i pericoli sono in Vaticano dove deve temere per la sua stessa vita. E giù contro Bertone e via con Marcinkus dietrologie ecc.
        E’ chiaro che il Papa non è responsabile di questa deriva ma questa deriva esiste e mi sembra ben più pericolosa delle critiche di Socci, perché questa deriva è utilizzata dal potere contro la Chiesa. Non vorrei che il successore di Francesco, spero fra molti anni, sia misurato sulle scarpe che indossa, sull’abitare a Santa Marta e su altri aspetti secondari. Ai cristiani serve che li confermi nella fede.

        • Panthom ha detto:

          Quello che racconti è proprio la nuova strategia adottata dei media anticlericali: non possono contrapporsi frontalmente a Papa Francesco, perderebbero loro. Allora cosa fanno? Usano Francesco per opporlo alla Chiesa, lo descrivono come un solitario progressista in guerra contro i cardinali conservatori che lo vogliono uccidere. La cosa buffa è che al posto di capire che si tratta di una strategia ben studiata, persone sciocche come Antonio Socci e Sandro Magister ci cascano in pieno e cominciano la loro battaglia contro Papa Francesco perché la stampa anticlericale lo esalta, convincendosi che sia così perché il Papa è davvero un progressista laicista che “vuole vendicarsi sui vescovi” (parole di Socci).

    • Vincent Vega ha detto:

      Quante cazzate…
      Meno male che Ottavio è intervenuto risparmiandomi l’agonia.