La bella, trasparente e pubblica amicizia tra Giovanni Paolo II e Anna Tymieniecka

giovanni paolo ii donnaIn una sorta di eterno ritorno del futile e dell’inutile, capita sovente che alcuni media diano risalto a notizie che non sono né di attualità né significative. Un perfetto esempio si può trovare nella non-notizia di questi giorni relativa al carteggio e all’amicizia tra san Giovanni Paolo II e la filosofa polacca-statunitense Anna Tymieniecka, morta nel 2014. Un’amicizia durata decenni e segnata da scambi epistolari e incontri di persona.

Si tratta di un legame che è stato trasparente, mai nascosto e sempre avvenuto alla luce del sole. Ma la BBC lo ha recentemente riproposto con l’ammiccante titolo “Le lettere segrete di Giovanni Paolo II”. Lettere segrete che, si badi bene, sono conservate nella pubblica Biblioteca nazionale polacca e che sono state anche esaminate durante i processi per la beatificazione e santificazione del papa. Non per cercare indizi di chissà quale relazione impropria o illecita, ma per verificarne l’aderenza con la dottrina cattolica, come accade per tutti gli scritti dei candidati alla canonizzazione.

È al contempo triste e divertente notare come molti media abbiano parlato di “scoop”, “rivelazione”, “carteggio svelato”, “lettere segrete”, spesso evidenziando maliziosamente che la Tymieniecka era sposata. Sembra quasi di rivivere il colloquio manzoniano tra Attilio e il conte Zio, che con parole ambigue e mezze frasi getta fango sull’integerrimo fra Cristoforo.giovanni paolo ii donna 2

Tra i vari commenti, Greg Burke della sala stampa vaticana ha commentato: «Non c’è da meravigliarsi che Giovanni Paolo II ha tenuto strette amicizie con diverse persone, uomini e donne. Non c’è da sorprendersi per questa notizia». Similmente, la Biblioteca polacca: «Giovani Paolo II era circondato da amici ecclesiastici e laici coi quali era in stretto contatto. Questo circolo includeva anche Anna Teresa Tymieniecka, ma la relazione con lei non era né confidenziale né eccezionale». La stessa BBC ha poi precisato l’ovvio in un successivo articolo: «Non ci sono indizi che il papa abbia infranto il suo voto di celibato».

E dunque? Dov’è il fatto, dov’è la notizia? Il senso comune, come anche l’agiografia cristiana, evidenziano come possono tranquillamente esistere normali e pulite amicizie tra persone di sesso diverso, come ovviamente anche tra persone dello stesso sesso. Papa Francesco, intervistato a riguardo, ha semplicemente risposto: «Un uomo che non sa avere un buon rapporto di amicizia con una donna – non parlo dei misogini: questi sono malati – è un uomo a cui manca qualcosa. […] Un’amicizia con una donna non è peccato, un’amicizia. Un rapporto amoroso con una donna che non sia tua moglie, è peccato. Il Papa è un uomo, il Papa ha bisogno anche del pensiero delle donne. E anche il Papa ha un cuore che può avere un’amicizia sana, santa con una donna. Ci sono santi amici: Francesco e Chiara, Teresa e Giovanni della Croce». E si possono aggiungere anche don Bosco e Maria Domenica Mazzarello, Francesco di Sales e Giovanna Francesca di Chantal.

Dunque ancora, dov’è il fatto, dov’è la notizia?

Roberto Reggi

15 commenti a La bella, trasparente e pubblica amicizia tra Giovanni Paolo II e Anna Tymieniecka

  • Laura ha detto:

    Mi fa ridere il mondo….vogliono tanto liberarsi dai presunti tabù della dottrina cattolica, poi non sono nemmeno in grado di avere né di capire un’amicizia sana e profonda con una donna. Sono talmente pieni di tabù laici che passano il giorno a scandalizzarsi di tutto!

    • Andrea ha detto:

      Sarò il solito “fondamentalista cattivo” ma a me pare pura e semplice malafede.
      Viva Cristo Re

  • Luca ha detto:

    Non cooscevo questa storia che sembra effettivamente assurda e sopra le righe. Penso che celibato, astinenza, castità (mortificazione della carne, ascesi) facciano parte di quelle cose che un non credente non può capire. Non conoscendo, finisce probabilmente per giudicarle impossibili quando non addirittura cattive in sé. Che peccato.

    • Federico ha detto:

      Non sono cattive, ci mancherebbe. Ma da agnostico ti dico come vengono giudicate quando si mette da parte l’ilarità tipica del mondo ateo: contro la fisiologia umana. La libido, l’attrazione sessuale sono governati dal testosterone , non da Satana o dal male. Sono bisogni umani, e i sacerdoti sono umani. Metti il caso eccezionale di persona baciata dal dono della castità senza sforzo alcuno: apprezzabilissimo. Ma quanti sono ad esser in grado di farlo?

      • Boomers ha detto:

        Per questo la Chiesa chiede ai sacerdoti la castità, perché è impossibile ad un uomo se Dio non esistesse. E’ una potente e bella testimonianza al mondo. Molti la tradiscono, ma la maggior parte rimane tutta la vita felicemente fedele a Dio, questo è un grandissimo segno della Sua presenza, non certo dell’eroismo di quegli uomini.

      • Luca ha detto:

        Grazie federico. Per un credente quello che tu duci “sforzo” é una questione non marginale. “Senza sforzo alcuno” non sembra avere molto senso, il senso almeno in una certa misura sta proprio nelle sforzo che ti costa. E’ uno sforzo sopportato in nome di una fede in qualcosa di più grande. Un sacerdote non si sposa mica perché gli piace soffrire o perché sia un eunuco ma perché il suo amore é già dedicato alla Chiesa, perciò in modo molto concreto al popolo di Dio che lo corconda (e spesso lo ricambia male). Dopodiché siamo tutti uomini e nessuno é perfetto. E’ per questo che la Chiesa conosce il sacramento della Riconciliazione, altro aspetto che i non creedenti faticano a capire e sul quale le ironie si sprecano inutilmente.

        • Federico ha detto:

          La tua e quella di Boomers sono ottime risposte, che prevedono però l’atto di fede. Se la capacità di vivere in castità è un dono di Dio e non una predisposizione fisico/psicologica del soggetto, sarebbe meraviglioso. Ma come ha ammesso anche Boomers, molti sacerdoti (ma sicuramente in minoranza) non la rispettano, e qui viene la classica critica anticattolica che avrete sentito milioni di volte: reprimere la sessualità crea dei mostri. Io sono in parte d’accordo, ma se davvero la castità è dono insindacabile di Dio ad alcuni, allora il concetto di repressione per loro non esiste… ma qui torniamo ancora alla fede.

          • Dario* ha detto:

            Se non riescono proprio a rimanere casti possono sempre chiedere di essere “spretati”, è prevista una procedura ben precisa in tal senso. Nessuno chiede loro di essere dei repressi

  • Klaus B ha detto:

    Omnia munda mundis, omnia immunda immundis …

  • Max ha detto:

    Il guaio e’ che nel documentario della BBC dicono che la donna si era chiaramente innamorata di Karol Wojtyła…

    • Dario* ha detto:

      Anche se non italiani, sempre di giornalisti si tratta… (non aggiungo altro per non correre il rischio di offendere qualcuno di quei pochi che praticano il mestiere con coscienza e correttezza)

      • Max ha detto:

        Me lo son voluto sorbire tutto, per capire esattamente cosa si diceva. I punti fondamentali:

        – Queste lettere sono state comprate dalla Biblioteca e li’ sono rimaste, non sono state analizzate durante il processo di canonizzazione, che e’ andato di corsa. C’e’ un enorme “affetto popolare” nei confronti di Wojtyła in Polonia, e tutto cio’ che andrebbe contro la sua immagine e’ malvisto. La BBC ha dovuto insistere per avere le lettere dalla Biblioteca ed ha avuto solo quelle di Wojtyła alla donna, non quelle della donna a Wojtyła;

        – La donna, ad un certo punto, anche se non lo ammette mostra di essersi innamorata di Wojtyła;

        – Wojtyła men che mai mostra di aver rotto il voto di celibato, ma diede a lei un suo pettorale con una immagine sacra e non interruppe la corrispondenza anche quando le lettere di lei si erano fatte molto affettuose. Fra le cose che si sono dette durante il documentario a proposito, “e’ tipico di alcuni sacerdoti avere queste “storie” con donne sposate, perché non possono procedere oltre”.

        • Dario* ha detto:

          Ti ringrazio di averlo guardato ed averne riportato il contenuto, almeno sappiamo di cosa si tratta esattamente senza doverci sprecare del tempo sopra. La mia posizione comunque non è cambiata di una virgola dal mio post precedente 🙂
          Non avendo modo di appurare i fatti in prima persona, e quindi dovendo fare un “atto di fede” in qualcuno, trovo più degno di fiducia Giovanni Paolo II di qualsiasi giornalista sulla faccia della terra (presente, passato e futuro). Sono disposto a cambiare idea solo se messo di fronte a fatti, non a chiacchiere riportate da chicchessia (specie se poi ha molto da guadagnarci nel riportarle).
          Tra parentesi, alla BBC conoscono perfettamente il polacco? Non è che poi verrà fuori che avevano frainteso come quando in Italia tempo fa hanno accusato un medio-orientale di omicidio salvo poi ritrattare perché i suoi SMS erano stati tradotti male?

          • Max ha detto:

            Non so se alla BBC conoscano il polacco, anche se “sarebbe logico”* aspettarsi di si’. Ma le dichiarazioni sull’innamoramento della donna sono state fatte da piu’ persone, in particolare da chi ha conosciuto la donna e ne ha curato la collezione di lettere.

            *trattandosi di BBC, poi, l’ipotesi di qualche bias anticattolico non e’ fuori luogo (vedi il celebre documentario di 10 anni fa), anche se non e’ stato dimostrato in questo caso.

  • Dom ha detto:

    Questi sono veri e propri infami, nel senso più vero del termine! Cioè, spiegatemi, ci si attacca a tutto pur di attaccarlo! Ma che vergogna! Anzi, che pena! Da fastidio il gran rumore che ha fatto sia in vita che in morte! Ha fatto inginocchiare davanti a sé i potenti del mondo, le lobbie, le varie massonerie, i sultano di quest’Europa laicista… e ora? LO SI INFAMIA E LO SI CRITICA.
    Tutti bravi a giudicare….! 🙁