Grazie al Family Day, l’Italia diventa il faro d’Europa sul tema della famiglia
- Ultimissime
- 31 Gen 2016
Il giorno dopo la grande manifestazione del Family Day al Circo Massimo molti stanno giustamente analizzando la portata di quest’evento, politica e sociale. E’ stata una bellissima espressione di popolo, di difesa spontanea dell’ideale della famiglia.
Ci distacchiamo tuttavia un attimo dall’entusiasmo generale e manifestiamo un piccolo disagio, motivato da due elementi in particolare. Non riteniamo lungimirante aver calcato la mano sui “due milioni” di partecipanti: chi fa questo gioco è perché di solito i numeri non li ha davvero (pensiamo al Flop Gay delle piazze arcobaleno di qualche giorno fa). Invece, le immagini di ieri parlano chiare: una marea umana –composta anche da diverse persone omosessuali- si è alzata in piedi contro il ddl Cirinnà, che rappresenta il tentativo più riuscito finora della definitiva colonizzazione ideologica della famiglia, dopo divorzio e aborto.
Potevamo parlare di partecipazione esorbitante, di popolo italiano, di sterminata distesa di famiglie… le immagini -come già detto- parlano chiare e sono dalla nostra parte. Abbiamo invece ingenuamente dato occasione ai critici -che già non sono questo pozzo di intelligenza e maturità-, di spostare l’attenzione dall’evento in sé al numero dei partecipanti. Dimenticando che si tratta di un raduno unico nel suo genere, organizzato con le sole forze fisiche ed economiche degli organizzatori, nato dal basso in pochissimo tempo e senza l’aiuto di sigle, lobby, associazioni o politici. Oltretutto, avendo come principali avversari gran parte di stampa e televisione (con tanto di istigazione al pestaggio dei pro-family -definiti “fascisti”- da parte di Beatrice Dondi, giornalista dell’Espresso e dell’Huffington Post). Per questo è scattato l’interesse perfino dai media esteri -dalla BBC al Time– che hanno chiesto agli organizzatori che diavolo sta accadendo in Italia (oltre a vedere il simbolo della Manif pour tous conquistare le prime pagine dei giornali italiani).
Secondo motivo di disagio: il 30 gennaio 2016 è stato un giorno storico, usato però da molti come ennesima occasione di divisione, di attacco al Pontefice e ai vescovi italiani. Arrivando a sostenere (come ha fatto Antonio Socci) che Francesco odia la Chiesa italiana e tutti coloro che difendono la famiglia naturale. Invece la CEI ha pienamente appoggiato l’evento attraverso le parole del presidente, card. Bagnasco, mentre il suo vice mons. Galantino ha condiviso le motivazioni ma mostrato riserve sulla modalità di esprimerle attraverso la piazza. E’ dialogo interno, esattamente come avvenne nei confronti del comunismo: c’era chi preferiva lo scontro diretto e chi la via diplomatica, senza reale divisione sugli ideali (in questo caso, la difesa della famiglia).
Durissime critiche (quasi insulti) stanno arrivando a Papa Francesco perché non avrebbe parlato questa mattina del Family Day. Perché, Benedetto XVI ne parlò il 13 maggio 2007, giorno dopo il primo evento di questo tipo? E, Francesco, ha per caso parlato dopo la recente vittoria del referendum in Slovenia? No, ci fu un richiamo, pochi giorni prima, chiedendo ai cittadini sloveni di difendere la famiglia, esattamente come pochi giorni prima del 30 gennaio 2016 ha chiesto di non paragonare il matrimonio ad altri tipi di unioni (la caratteristica del ddl Cirinnà è proprio questa). Tant’è che il suo discorso è stato letto ieri dal palco e usato dall’Osservatore Romano per “benedire“, sempre ieri, il grande evento (senza dimenticare il suo incontro di un anno fa con la Manif pour tous Italia). Seppur, non va scordato, il Pontefice si riferisce sempre al mondo intero e mai alla singola realtà locale, come ha spiegato oggi il card. Camillo Ruini. Bellissima la sua risposta sulla presunta mancanza di modernità dell’Italia: «c’è anche un’altra modernità, nel vasto mondo e pure nei nostri Paesi. È la modernità che vediamo oggi al Family Day. Una modernità che fa nascere figli, contrastando la crisi demografica che si sta mangiando l’Europa. Una modernità che ha fiducia nel futuro e crede nei legami sociali. Senza di essa, anche la modernità oggi egemone avrebbe poche speranze».
Non lasciamoci dunque trascinare dalle diatribe sui numeri dei manifestanti, facciamo così il gioco degli oppositori. Non facciamoci trascinare dal tradizionalismo anti-papista nella divisione interna: chi alimenta insofferenza verso la Chiesa è chi si è già ormai estromesso da essa, guardandola non più come Madre ma come nemica. Il Papa richiama gli ideali e il popolo, che nella Chiesa da lui rappresentata si riconosce figlio, si organizza socialmente e politicamente per sostenerli e creare un mondo migliore. Per tutti.
L’ultima cosa su cui abbiamo riflettuto è che le critiche che ci vengono rivolte hanno sempre una base di verità. La maggior obiezione ad ogni manifestazione pubblica del mondo cattolico è, infatti, che al suo interno, perfino tra i responsabili delle singole manifestazioni, vige una contraddizione tra il dire e il fare. Tra l’ideale che si afferma e la capacità di viverlo. Nello specifico, quanti cattolici spesso sono i primi a divorziare, a risposarsi, a convivere, a negare con la loro stessa esperienza di vita il valore della famiglia. Molti hanno partecipato, e qualcuno anche organizzato, lo stesso Family Day. Il mondo non capisce che siamo un popolo di peccatori, che la Chiesa stessa si basa sulle fondamenta di uno che tradì tre volte Gesù Cristo. Per chi ci guarda, il tradimento dell’ideale che vogliamo affermare è il più grande ostacolo all’adesione del cammino cristiano. Eppure, sappiamo bene che non c’è reale contraddizione, che si può capire e difendere un valore e non avere in sé la forza di viverlo in prima persona. Vediamo il bene ma compiamo il male, dice San Paolo parlando del peccato originale. L’uomo è fatto così, non deve essere una giustificazione questa, ma nemmeno una sorpresa. Non scandalizziamoci perciò di queste critiche -seppur miopi e sbagliate-, ma usiamole per sforzarci a dare la stessa intensità che abbiamo messo nella bellissima piazza di ieri anche nella nostra vita personale, per essere testimoni della bellezza e inviolabilità della famiglia con la nostra stessa vita, prima che con le parole o le manifestazioni.
Alle leggi sbagliate il popolo deve rispondere anche con le piazze, questo è quel che non capiscono coloro che dubitano di questa modalità di manifestare le proprie contrarietà. Ma queste leggi arrivano perché noi per primi, dal ’68 in poi in modo palese, abbiamo contribuito a corrompere l’ideale della famiglia con il nostro disimpegno quotidiano verso essa (politici “cattolici” compresi). Se l’oceanico evento di ieri non ci spronerà a tornare con più vigore nel testimoniare il valore della famiglia laddove viviamo, fianco a fianco con gli altri uomini, allora sarà servito a poco. Rimanderà l’equiparazione legislativa tra unione e famiglia, magari (si spera), ma non permetterà all’Italia di essere davvero il faro morale dell’Europa su questo tema. Tuttavia, l’assenza di una corruzione legislativa della società naturale -così la famiglia viene definita nella nostra Costituzione- e la presenza di un popolo che si è alzato per difenderla, ci inorgoglisce ugualmente e ci porta a dire, come fa il card. Ruini, che siamo noi ad esprimere la vera modernità.
Sulla famiglia l’Europa deve cambiare, ce lo chiede l’Italia.
La redazione
57 commenti a Grazie al Family Day, l’Italia diventa il faro d’Europa sul tema della famiglia
Complimenti. Ho partecipato con entusiasmo al Family Day e condivido ogni singola sillaba di quello che avete scritto Bravi!
Eh, purtroppo si leggono su siti cattolici diversi insulti contro il papa: in sostanza gli danno del traditore. Non capiscono che questo sul Family Day è un silenzio-assenso: silenzio perchè Francesco vuole una chiesa attiva e responsabilizzata a tutti i livelli, i laici non devono attendere i vescovi per muoversi (così come i vescovi non devono attendere la Santa Sede) su questioni riguardanti le proprie nazioni, quindi il papa e Bagnasco hanno voluto evitare interventi che potessero far dire ‘allora è una iniziativa del Vaticano/della CEI’. E l’assenso sta nel fatto che il Family Day si è mosso in linea con l’insegnamento di sempre della Chiesa, ribadito sia da Bagnasco che dal pontefice, che quindi non possono disapprovare chi difende la famiglia naturale.
Poi io non so se dietro le quinte della CEI ci sono stati o meno dei veri nemici e critici di questa iniziativa, vescovi che si sono accodati solo quando sembrava chiaro che l’iniziativa sarebbe stata un successo, forse le cose potevano pure gestirsi meglio e capisco che dopo il maggior interventismo ecclesiale degli ultimi decenni, il cambio di rotta introdotto da Francesco può essere difficile da digerire, ma stiamoci attenti prima di sparare contro il papa. La realtà è più complessa delle apparenze.
e dimmi un’altra cosa… Anche l’annullare improvvisamente tutte le messe in Vaticano e anche quelle prenotate regolarmente tempo prima dagli organizzatori del Family Day corrisponde al volere “una chiesa attiva e responsabilizzata a tutti i livelli” ? E in che modo?
Ma chi lo ha detto che Francesco ha annullato la messa per gli organizzatori del Family Day? Dove sta scritto?
Gabriele, tutto giusto quel che dici, tutto corretto, però, però…un salutino, anche solo un semplice ” buon pomeriggio ” non avrebbe fatto dispiacere a tante semplici persone che si sono sobbarcate spese e affrontato disagi al solo scopo di combattere, per quel che è possibile, ( e qui, , ragazzi miei , si sta combattendo a mani nude )un ‘ ideologia satanica che sta travolgendo tutto e tutti.
Un’ideologia satanica?
Il silenzio del Papa sul Family day è stato assordante. Papa Ratzinger disse che quando i lupi vogliono aggredire il gregge, il pastore caccia il bastone per difenderle. Mi sento un'”orfana” in balia dei lupi.
Veramente il papa non solo non ha fatto nessun accenno sul family day durante l’angelus domenicale, ma ha anche detto che nessuna condizione umana esclude dalla misericordia di Dio. Mi sembra un po’ troppo ottimista il vostro articolo…..
Puoi farmi per favore un esempio di una condizione umana che escluderebbe dalla misericordia di Dio?
…a me sembra che, consciamente o meno non importa, ci si dimentichi di una cosa :
prima della misericordia c’è il pentimento. Nessun peccato è imperdonabile… tranne il ritenere di non avere nulla di cui farsi perdonare (o simmetricamente, il ritenere il proprio peccato più grande della misericordia di Dio)
Ma dove sta scritto che il Papa doveva parlare del Family Day? Lo capisci che è un evento laico e non religioso? Lo capisci che non puoi paragonarlo al Giubileo della misericordia? Il Papa parla al mondo non all’Italia! E’ sufficiente che abbia parlato a sfinimento del valore del matrimonio uomo e donna, perfino qualche giorno prima del Family Day… ma quando la finirete con questa storia?
perchè il naufragio dei “migranti” sono un evento religioso?
I rom che taccheggiano sugli autobus a Roma sono un evento religioso?
Il naufragio dei migranti è una tragedia umana, non si può paragonare al Family Day. E non mi sembra che il Papa abbia parlato dei rom che taccheggiano i romani…resta il fatto che non aveva alcun motivo per parlarne, seppur abbia comunque voluto prendere posizione chiara pochi giorni prima come è ricordato nell’articolo.
No, Gennaro, il Family Day non è un argomento religioso , difendere la famiglia non è affare che riguarda la religione ,dedicare del tempo all’ ” ora di guardia” ( e sono state milioni) non c’entra niente con la religione, impedire la pratica dell’ utero in affitto è cosa del tutto estranea alla religione come lo è affrontare insulti e scherni accompagnati da bestemmie mentre si legge un libro in silenzio in mezzo alla piazza, per cui… tutto a posto caro Gennaro, avanti così…
E infatti la CEI si è pronunciata poiché quanto accade in Italia è di sua competenza, smettiamo di vedere il Papa come il capo della CEI! Non interviene nei fatti locali, a meno che si tratti di grandi tragedie. Esattamente come Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
In realtà Benedetto XVI ringraziò l’impegno dei partecipanti al Family Day nel suo discorso del 24 maggio 2007 all’assamblea generale della CEI, dicendo:
« la recentissima manifestazione a favore della famiglia, svoltasi per iniziativa del laicato cattolico ma condivisa anche da molti non cattolici, è stata una grande e straordinaria festa di popolo, che ha confermato come la famiglia stessa sia profondamente radicata nel cuore e nella vita degli italiani. Questo evento ha certamente contribuito a rendere visibile a tutti quel significato e quel ruolo della famiglia nella società che ha particolarmente bisogno di essere compreso e riconosciuto oggi, di fronte a una cultura che si illude di favorire la felicità delle persone insistendo unilateralmente sulla libertà dei singoli individui. Pertanto ogni iniziativa dello Stato a favore della famiglia come tale non può che essere apprezzata e incoraggiata.»
Qui il discorso completo: https://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2007/may/documents/hf_ben-xvi_spe_20070524_cei.html
Quindici giorni dopo il Family Day, non il giorno dopo. Vedremo se Francesco riterrà opportuno parlarne nei prossimi giorni, trovo sfinente questo continuo confronto e gara tra pontefici e pontificati diversi.
la mia voleva solo essere una rettifica all’articolo, ora infatti hanno aggiunto la data
“Non riteniamo lungimirante aver calcato la mano sui “due milioni” di partecipanti: chi fa questo gioco è perché di solito i numeri non li ha davvero”
Sono stati gli stessi organizzatori ad affrettarsi a sparare i “2 milioni” !
Segno evidente di nervosismo.
E’ ovvio che sia sato controproducente anche perche siete stati smentiti da qualunque testa nel giro di poche ore, e adesso tutti sanno che la partecipazione è stata minima.
“una marea umana –composta anche da diverse persone omosessuali- si è alzata in piedi contro il ddl Cirinnà, che rappresenta il tentativo più riuscito finora della definitiva colonizzazione ideologica della famiglia
[…]
Dimenticando che si tratta di un raduno unico nel suo genere, organizzato con le sole forze fisiche ed economiche degli organizzatori, nato dal basso in pochissimo tempo e senza l’aiuto di sigle, lobby”
Parlare di famiglia “voluta da Dio” non è forse la quinta essenza dell’ideologia?
Raduno dal basso?? Una macchina imponente con attrezzature degne della RAI per riprese aeree, organizzata MOLTO in anticipo con il supporto del Vaticano sarebbe dal basso e senza lobby??
Dov’erano gli omosessuali? Manifestavano contro se stessi? Altre bugie vero?
Evento “oceanico” 300mila persone?
Il bisogno di dichiarare pubblicamente che eravate per forza in tanti è istintivo.
Avete detto di non essere contro nessuno ma siete contro le famiglie gay.
Avete detto di non essere contro i diritti delle persone ma siete contro il diritto di una persona di formare una coppia stabile nella vita, riconosciuto diritto umano dell’individuo.
Avete letto dal palco la lettera del rabbino capo e invece era falsa, lui stesso ha dato la smentita.
Avete detto che l’utero in affito è un’aberazione quando nel DDL è prevista la Step-child Adoption e nient’altro.
Avete detto TANTE bugie.
Ma oggi i vescovi dichiarano battaglia contro il Parlamento e se la legge passerà si rivolgeranno direttamente al Presidente della Repubblica.
Il Conconrdato non sancisce l’indipendenza dello Stato Italiano?
Ecco l’ultima bugia: avete detto che la chiesa non fa MAI ingerenza nello Stato VERO?
La violazione del pur vergognoso Concordato è per voi una prassi.
Putroppo spesso i politici si sono resi autentici zerbini davanti al Vaticano, in qualunque altro Paese sareste immediatamente denunciati.
Pietro, la famiglia e’ una sola padre,madre e figli. Penso sia la stessa dove tu sei cresciuto.
Non ho capito l’ultima parte del tuo ragionamento: per non essere zerbini del Vaticano dovremmo essere sempre su posizioni opposte alla Chiesa?
Redazione, è sempre il solito troll Shiva101 (si riconosce dal suo “stile” di scrittura e dalle solite accuse miste a minacce); per cortesia, potreste bloccarlo ed eliminare i suoi commenti?
Non rispondete alle sue provocazioni e non dategli corda, per favore; grazie.
Io sono italiano.
Tu sei italiano.
Tanti di noi italiani sono contro il ddl Cirinnà.
Pochi di voi italiani sono a favore del ddl Cirinnà.
Non approvare il ddl Cirinnà è democrazia.
Approvare il ddl Cirinnà è totalitarismo.
Posso sapere chi di questi organizzatori?
Perchè a me sembra che gliela abbiano messa in bocca altri.Addiritura è talmente palese che hanno proveduto a radoppiare la sparata su un milione.Giusto per far cacciara i giorni seguneti e spostare i dibattiti dal tema alla presunta falsità dei numeri sul family day,è ovvio che nessuno dice che sono due milioni,infatti Tutta Roma ha 2,9 mil di abitanti come dire che in una data ora erano tutti al Circo massimo.
Ma il punto è nessuno lo ha mai affermato,lo avete inventato voi per attribuirlo a terzi e fare cacciara mediatica.
“E’ ovvio che sia sato controproducente anche perche siete stati smentiti da qualunque testa nel giro di poche ore, e adesso tutti sanno che la partecipazione è stata minima.”
Vabbe’ l’hanno sparata grossa sia quelli che hanno detto che eravamo due milioni, sia quelli che hanno detto che eravamo 70.000: l’ordine di grandezza, sia della moltiplicazione che della divisione, e’ il medesimo.
Come del resto l’hanno sparata grossa in altri casi analoghi, pochi giorni fa.
Tutte le “teste” hanno comunque convenuto che e’ stata una manifestazione imponente che, del resto, ha riempito il Circo Massimo.
E’ questo quello che conta.
“Avete detto di non essere contro nessuno ma siete contro le famiglie gay.”
Piu’ propriamente i manifestanti sono contrari a considerare “famiglie” unioni che non ne integrano i presupposti, pur meritando rispetto e tutele individuali che, in gran parte, gia’ ci sono e andrebbero solo riordinate.
Si aspetti almeno l’approvazione della Legge Cirinna’ nella sua integrita’, poiche’ per ora il concetto di “famiglia gay” nel nostro ordinamento non sussiste.
“Avete detto di non essere contro i diritti delle persone ma siete contro il diritto di una persona di formare una coppia stabile nella vita, riconosciuto diritto umano dell’individuo”
Falso.
Tutti possono formare coppie stabili con chiunque: dipende solo dalla loro pazienza e dalla loro volonta’, non dallo stato che, semmai, decide quali unioni stabili intende incoraggiare, in quanto idonee a perseguire anche importanti finalita’ sociali, e quelle che si limita a rispettare.
“Avete letto dal palco la lettera del rabbino capo e invece era falsa, lui stesso ha dato la smentita.”
Non ricordo la lettura della lettera del Rabbino Di Segni, anche se va osservato che, all’inizio della manifestazione, sono passate le immagini del “Family Day” di giugno e per un istante i partecipanti hanno creduto fossero gia’ relatori che parlavano in diretta (anch’io ci sono cascato come un boccalone, ma poi ho visto sullo schermo T-shirt e bermuda e qualcosa non mi tornava: vabbe’ l’inverno tropicale…)
Nel meeting di giugno, se ben ricordo, vi era stata anche una lettera di adesione della comunita’ ebraica, mi pare proprio del citato rabbino. Non vorrei che qualcuno ci sia cascato come me….
Sull’ingerenza della Chiesa sarei d’accordo, se in questo caso non fosse invece lo stato ad ingerirsi gravemente in una materia etica ed antropologica che non gli appartiene, in quanto vuole modificare le fondamenta di un istituto che la stessa Costituzione considera anteriore allo stato medesimo, limitandosi a riconoscerlo nell’art.29.
E su questa materia la Chiesa ha almeno altrettanto voce in capitolo dello stato.
Lo stato non e’ onnipotente e se lo e’ si puo’ scegliere se chiamarlo follia, dittatura o entrambi.
Ancora una volta bisogna ripartire dall’Abc della natura,per cercare di far capire che cosa sia la famiglia.Ognuno nella sua vita privata ha diritto a fare quello che vuole,ma NON si puo’ equiparare il rapporto omosessuale a quello eterosessuale,basta prendere in mano un libro di anatomia e fisiologia della riproduzione ,endocrinologia, per capire cosa vuol dire eterosessualita’ e conseguente famiglia basata sulla naturalita’,cioe’ uomo,donna e bambino.Il bambino che nasce e’ il prodotto di un incontro spermatozoo-ovulo e non l’abbiamo voluto noi personalmente e’ la vita che e’ cosi’.L’adozione di un bambino del partner dello stesso sesso,che biologicamente e’ suo,sappiamo tutti che cos’e’, vuol dire utero in affitto all’estero e poi portare il bambino qui.Rispondendo al sig.pietro silvio,occorre illustrare cosa sia l’utero in affitto? In generale la fecondazione assistita oggi molto usata,anche per eterosessuali, e’ fonte di guadagni immensi, produce l’80-90 per cento di distruzione di embrioni,oltre ai rischi per la salute della donna,che deve essere bombardata di ormoni proprio per avere a disposizione piu’ ovuli ,tenuto conto dell’alta percentuale di fallimento della FIV. La fecondazione assistita inoltre,puo’ indurre una selezione umana ,tramite: la scelta del donatore,la scelta della donna a cui viene introdotto l’ovulo fecondato e l’analisi del dna dell’embrione ,eliminandolo se portatore di malattie genetiche,anche solo portatore.In pratica oggi si puo’ realizzare quello che voleva fare un omino con i baffetti diversi decenni fa,selezionare una razza umana,anche se non e’ semplice,per i motivi sovraesposti. Curioso che proprio i compagni progressisti sostengano questa anche se di nascosto e senza approfondire troppo.DEtto questo trovo che le lobbi gay oggi sono sostenute da una forte campagna mediatica basata sulle menzogne, Sulle menzogne di tutto: la famiglia e’ uomo,donna e bambino come e’ nella nostra natura genetica,maschio e femmina esiste nella realta’ non nella fantasia,apra un libro di anatomia. Qundi insegnare i bambini ad essere in armonia col proprio corpo e’ sacrosanto, purtroppo siamo stati talmente condizionati da una influenza decennale negativa che ci sembra quasi strano dire queste cose.La manifestazione di sabato si e’ riappropriata di questi valori,del resto come si potrebbe negare la realta’ fisica?In ogni caso i bambini hanno bisogno: di una mamma e un papa’,hanno bisogno di essere partoriti dalla stessa mamma che poi li allevera’, li educhera’ e li riconoscera’,fatte salve le traversie della vita.NO alla omogenitorialita’,no alla ideologia gender comunque mascherata,no all’introduzione della pornografia nelle scuole,con quel famoso libretto “w l’amore” ecc..riesce a capire queste cose?
Che il papa Francesco e la linea “galantino siano stati platealmente se non contro almeno tiepidi col Family Day lo dimostrano molte cose. nessun accenno del papa ne’ all’angelusdi domenica ne’ in nessuno occasione al family day e alle centinaia di migliaia di famiglie cattoliche radunate a Roma. nessuna benedizione, nessun pensiero .
L’Osservatore Romano non ha fatto cenno dell’evento.
infine pare che alcuni fedeli giunti a Roma per il family day si siano visti negare di celebrare delle messe in san pietro .
diciamo che l’appoggio papale non è stato particolarmente “entusiasta”
http://tradtiocatholica.blogspot.it/2016/01/il-tradimento-dei-chierici-e-il-fumo-di.html
Che siano stati rifiutati dal Papa sono le solite balle di Socci, a cui credono solo i suoi discepoli. Nessuna fonte, nessuna conferma, nessuna smentita…lo dice soltanto Socci, ormai inattendibile su tutto.
1) Il Papa ha invitato a non paragonare il matrimonio alle altre unioni quattro giorni prima del Family Day (discorso letto dal palco e che tutti hanno collegato all’evento).
2) L’Osservatore Romano ha benedetto il Family Day il giorno stesso, usando oltretutto le parole del Papa: http://www.osservatoreromano.va/it/news/un-giorno-la-famiglia
3) E’ una bufala che il Papa avrebbe cacciato gli organizzatori del Family Day (raccontata da Socci, persona inattendibile).
4) Il Papa ha incontrato un anno fa i portavoce italiani della Manif pour tous: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.479298112212128.1073741848.273967302745211&type=1
Ha detto oggi Papa Francesco che “Il terrorismo delle chiacchere dentro la Chiesa è come una bomba”: che Dio abbia pietà dei terroristi bombaroli…
Le fonti sono certe quanto il blog:non esistono,non trovate o non pervenute.
Non rimane che un racconto,il cui anteposto è “C’era una volta”.
Rispondendo all’articolo, anche secondo me sono stati commessi troppi errori, ingenui ma fatali in quanto nel mondo di oggi la comunicazione è tutto, è soprattutto immagine, è dire poche parole ma giuste, invece ho assistito a tante ospitate TV, per farsi notare, senza badare al fatto che erano imboscate belle e proprie, non ultima ieri sera su la7 dove la Miriano è stata praticamente travolta dal solito Sgarbi+coppia omosex-maschi con figli da utero in affitto dal Canada+i due conduttori contro, 5 contro una. Come a dire: “sbranatemi pure!!!”
gli errori secondo me:
– NON si è parlato con una sola voce, ma le varie “anime” della manifestazione hanno ciascuno espresso la loro posizone, spesso radicale, ed è sembrata bigotta, o quantomeno sgraziata e perdente. Bisognava controllare le interviste! O quantomeno avvisare i dimostranti!
– NON è passato il fatto che la manifestazione non fosse contro i diritti civili delle coppie ma piuttosto contro l’equiparazione delle unioni al matrimonio e delle conseguenze per le milioni di famiglie contro le migliaia di unioni che la legge vorrebbe tutelare, soprattutto sul piano dell’Etica e della cittadinanza.
– Non è stato detto che la differenza tra unioni e matrimonio è il fine del rapporto, cioè appunto la procreazione( fine del matrimonio) e che quindi con l’adozione del figliastro si introduceva con la Cirinnà una falsa distinzione che aveva quindi profili di incostituzionalità.
– Si è scelta la linea forte, massimalista, contro tutta la legge “in toto” invece di puntare alla sola abolizione dell’articolo 5 della step-child adoption, che doveva essere presentato come il “cavallo di troia” per l’utero in affitto in Italia, che è poi il vero cardine della vertenza, obiettivo raggiungibilissimo che però ora vedo svanire perchè il governo si dovrà porre con autorevolezza e dovrà votare la legge in toto.
– NON si è avuto il coraggio di dire che l’utero in affitto è sbagliato sempre, anche per gli eterosessuali, perchè anche in questo caso prevalica la volontà individuale sul diritto del bambino. Di fatto ciò è apparso come una vera discriminazione degli omosessuali che addirittura hanno rivendicato il diritto di poterne usufruire come gli eterosessuali.
In sostanza il family-day di quest’anno è stato monopolizzato dalle forze di opposizione al governo e da esse strumentalizzato, questo ha spinto la chiesa ad essere cauta sull’appoggio diretto.
Devo dire: sono deluso.
AH dimenticavo, su la7 contro la Miriano c’era pure Crocetta! Quindi 6 contro una!!! per la serie:”crocifiggetemi!”
Concordo con te, tranne che su un aspetto: la guerra è mediaticamente persa a prescindere. Il fatto di giocare 1 contro 6 oggi è la regola: o lo accetti oppure rinunci del tutto ad esprimere il tuo parere. Alla faccia della democrazia! Nella lista degli errori aggiungerei che farsi rappresentare da personaggi come Adinolfi espone a critiche in parte comprensibili e sin troppo facili.
Concordo su Adinolfi! Sempre in cerca di visibilità, lo trovi in tutte le salse.
La guerra mediatica è persa… ma se una vittoria memorabile si ricorda, una sconfitta memorabile non si scorda! Rimane come una cicatrice che qualcuno indicherà sempre per ricordarti che hai perso!
Meglio rinunciare se non si ha possibilità di vittoria, soprattutto valutare prima!
Caro Graziano, trovo condivisibili alcune tue considerazioni, ma non sono d’accordo con le tue conclusioni.
In politica si combatte per vincere, si fanno calcoli, ci si rassegna ai compromessi: ma qui non stiamo parlando dell’articolo 18.
La verita’ puo’ vincere o puo’ perdere, ma resta sempre se stessa.
Combattere pubblicamente, magari con qualche errore, pero’ per le idee che si ritengono giuste e benefiche, contro le idee che si ritengono ingiuste e che non tarderanno a produrre i loro effetti perversi, resta comunque una testimonianza, un segno di speranza, un modello ed un riferimento politico, per tutte le persone di buona di volonta’ di oggi e di domani.
L’inerzia e la desistenza, in queste battaglie, credo siano comunque perdenti.
Le centinaia di migliaia di persone che erano al Circo Massimo, tra le quali mi onoro di essere stato, hanno dato questa testimonianza e, ne sono profondamente convinto, si sono assicurate il posto giusto sulla scena della Storia: nessuno in futuro potra’ accusare questa parte di Italia di “silenzi” !
Comunque vada non credo ci dimenticheranno (anche perche’ non gliene daremo modo ! 🙂
1963:96,81% aventi diritto votanti.
2013:72,25% aventi diritto votanti.
1909:62,7 % aventi diritto votanti.
1861:57,2 % aventi diritto votanti.
I politici moderno sono degli sprovveduti la benzina l’hanno gia preparata senza nemmeno accorgervene.Roba che stiamo tornando ai livello di votanti di quando non esisteva la democrazia.
I politici vogliono vincere,a prescindere dal come,con qualunque mezzo anche il peggiore, ma la politica moderna proprio cosi ,ha gia perso.Sono decenni che non riscono più a invertire la tendenza,con questo ritmo cosa succederà fra 20 anni?Che avranno gia bruciato il parlamento,perchè siete come quelli che giocano con la benzina,e non c’è mass media che tenga quando scopierà,perchè scopierà sapete già che Renzi è salito al potere senza voto solo perchè sapevate che tra gli ultimi superstiti che votano,non potevate garantire nessuna governabilità visto che i dati erano spaccati in due.
In realtà a mettere su un grafico le curve dei non votanti,sembra di vedere un elettrocardiogramma di uno che sta per andare all’altro mondo,le sue pulsazioni si abassno sempre di più vediamo quand’è che finiscono in linea retta.
Pensare di contrastare le unioni civili facendo leva sul solo art.5 significa accettarle. Oltretutto è un errore strategico ben più grosso di quelli che tu denunci:
1) Così facendo si accetta l’80%, che istituzionalizza il matrimonio gay (anche se lo chiama con altro nome)
2) Vengono ampiamente ridotti i “margini di trattativa”: se io propongo 0 e l’altro 100, si arriva suppergiù a 50; ma se io accetto 80 dell’altro senza neppure discutere, è già bene se finirà a 90 in favore dell’altro.
In pratica suicidarsi tra gli applausi del pubblico.
Michele, ti faccio presente che ad oggi, domani si vota in senato, le sole modifiche accettate sono, forse, che la step-child adoption venga giudicata prima da un giudice del tribunale dei minori e non sia automatica…altro che 50%.
Qui stiamo parlando di politica e non di patate al mercato. Se tu poni un politico davanti ad una scelta netta lui non potrà cedere su tutto il fronte, ma nemmeno alla metà, soprattutto se sta al governo! Gli devi dare una via di uscita non lesiva dell’immagine, che gli permetta di “accontentarti”. Come tutti qui oltretutto ammettono e scrivono, andandolo a dire pure in TV, è che i diritti civili gli omosex già cell’hanno! Citando anche i riferimenti legislativi!
ALTRO AUTOGOL!
Se già cell’hanno ‘sti diritti civili cosa c’è di male a concederghieli tutti insieme con una sola legge? penserà l’italiano medio! E’ sembrata una risistemazione legislativa! Ma pensate quando si parla in TV???
Ripeto, bisognava ottenere l’abrogazione dell’articolo 5, il parlamento (infatti la maggioranza che si sta prefigurando,dietro il voto segreto, è trasversale) avrebbe accettato di buon grado di abrogare un solo articolo salvando capra e cavoli (faccia e opinione pubblica), i massimalisti della legge Cirinnà sarebbero rimasti isolati e disarmati, gli omosex avrebbero incassato una legge che gli avrebbe risparmiato qualche grana burocratica, si sarebbero accontentati.
Rispondendoti, l’80% di una persona non è una persona…è un cadavere senza la testa!
Rimango deluso!
Graziano “Se già cell’hanno ‘sti diritti civili cosa c’è di male a concederghieli tutti insieme con una sola legge? penserà l’italiano medio! E’ sembrata una risistemazione legislativa! Ma pensate quando si parla in TV???”
“Rispondendoti, l’80% di una persona non è una persona…è un cadavere senza la testa!”
Forse devi focalizzare due punti:
1) Poiche’ i diritti delle unioni civili ci sono gia’ (come ha dimostrato Sacconi, proponendo di riordinare quanto gia’ c’e’ in un’impressionante Testo Unico), il “quid novi” della Legge Cirinna’ e’ solo ed esattamente l’art.5, nonche’ il richiami agli impegni prettamente matrimoniali e alla reversibilita’ delle pensione.
2) Anche solo approvare la Legge Cirinna’ mutilata’ dell’art.5, per il fatto di creare un’istituto para-matrimoniale riservato ad una parte della popolazione, introdurrebbe una violazione del principio di uguaglianza, perche’ il legislatore ammetterebbe di trattare in mnaiera diversa, situazioni che con la nuova legge considera uguali..
I benefici dell’art.5 verrebbero quindi gradualmente integrati dai giudici per via giurisprudenziale.
L’idea di riferire per legge il nuovo istituto all’art.2 della Costituzione, quando di fatto emula un altro istituto regolato dall’art.29, mi pare una penosa “foglia di fico” per tranquillizzare di chi ci ancora vuole ancora credere.
Graziano, sui diritti ti ha già risposto MarcoS: ci sono già diritti riconosciuti (e alcuni deputati/senatori hanno proposto un Testo Unico delle convivenze). Il ddl Cirinnà però fa copia-incolla degli articoli del Cod. Civ. che parlano di matrimonio, quindi istituzionalizza come unione civile quello che è un matrimonio mascherato.
La tua proposta invece è: ok unioni civili, no adozioni, per evitare una sconfitta memorabile. E questa è peraltro l’ultimo tentativo di mediazione proposto oggi da Alfano, respinto dalla Cirinnà che ha detto che questa soluzione è già quella moderata. Insomma, si calano le braghe per arrivare a guadagnare (forse) un’unghietta e invece (giustamente!) l’altro si sente ancora più forte visto che ti vede aver ceduto già sull’80% del ddl. E poi l’autogol sarebbe di chi si oppone? Come vedi la tua posizione non evita affatto, anzi agevola, la sconfitta su tutto il fronte.
Cosa doveva fare NCD quindi? Minacciare la crisi di governo se il PD si fosse imputato sul testo così com’è.
Potresti obiettare (democristianamente) che il senso di responsabilità impone di tenere in piedi il governo: rispondo che alle elezioni si va comunque dopo il referendum costituzionale di ottobre, sia che vinca il sì (non ha senso tenere per un altro anno e mezzo in vita il Senato così com’è adesso), sia che vinca il no (Renzi si dimetterà).
Alla Churchill: “Potevano scegliere (i “dialoganti”, ndM) fra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore e avranno la guerra (persa, va da sé, sempre ndM)”
Che belle queste notizie…
La7 che fa tutta una serie di trasmissioni contro il Family Day con la Miriano che si fa crocifiggere, Youmedia che si accoda…
(sono ironico, tanto per evitare fraintendimenti…)
La mafia gay è troppo potente, la legge si farà secondo me. Pronti al referendum abrogativo.
Io ho la sensazione che ci sarà un “torpore cattolico” anche in questa faccenda, così come fu per il divorzio e l’aborto, ovvero che quando furono promulgate quelle due “leggi”, non si fece né si è più fatto nulla per indire il referendum abrogativo ( che io sappia )
Il bello è che ammesso che facciano il referendum abrogativo, sarà per togliere solo la stepchild adoption!
Veramente i referendum abrogativi ci furono in entrambi i casi, ed entrambi furono persi. Non capisco a cosa ti riferisci affermando che non si fece nulla.
Ah ok, non lo sapevo, tutto qui. Allora speriamo che, nel malaugurato caso passasse questo ddl, un eventuale referendum abrogativo, questa volta, possa essere vincente.
Francamente anch’io non riesco a capire perché questa grossa ostilità dei mass-media alla manifestazione. Certe trasmissioni non riesco a vederle perché mi danno la nausea. Per esempio sulla trasmissione di LA 7 già menzionata si parlava di diritti di una coppia di omosessuali conviventi con due figli avuti da uteri in affitto e schifato ho cambiato canale. Qualcuno mi sa dire di che diritti si parlava? Forse dovremmo pagare più tasse per riconoscere detrazioni per familiari a carico a tali famiglie, una sorta di incentivo alle famiglie omosessuali a prendere uteri in affitto?
A mio parere tutta sta propaganda mediatica non è neanche tanto frutto delle lobby, ma del mondo frequentato da giornalisti, vip e starlette di tv e giornali. Si tratta di gente che ama spendere (e ne ha le possibilità), è sovrastimolata da un ambiente in cui girano dei gran pezzi di ragazzi e ragazze, in cui essere sempre al massimo e su di giri è una necessità ed aiutarsi con le droghe una pratica diffusa; in questo contesto i confini morali si assottigliano, la famiglia tradizionale e la fedeltà matrimoniale sono viste come una cosa repressiva, vecchia e da sfigati. I matrimoni, quando ci sono, durano il tempo dell’infatuazione, poi si cambia; il sesso è metro e misura del proprio successo; i piaceri guidano le scelte; in questo ambiente, per noia o per affinità di interessi, nonchè per sensibilità artistiche, inevitabilmente ci sono anche molti omosessuali, che frequentano e stringono amicizie con gli opinion leader, se non lo diventano loro stessi. Ebbene, dato questo quadro di riferimento, è evidente che parlare di matrimonio tradizionale, di fedeltà per tutta la vita, di paternità/maternità come impegno e non come diritto (non è forse vero che tutto o quasi può essere comprato?) è semplicemente lunare, assurdo, quasi nmmeno concepibile. Per cui i conduttori finto imparziali non è che siano in malafede; loro anche si sforzano di essere super partes, ma non ci riescono, perchè il loro mondo di riferimento è troppo diverso. Sarebbe come per noi essere imparziali in una discussione tra sostenitori delle armi libere e sostenitori della necessità di limitarne la diffusione: la nostra cultura, molto diversa da quella “pioneristica” americana, trova semplicemente “barbara” l’idea che ognuno si compra l’arma che vuole ed in caso si faccia giustizia da sè. In un simile dibattito l’europeo medio si potrebbe anche sforzare di essere imparziale ma difficilmente ci riuscirebbe. In altre parole intravedo nei media – usando un concetto economico – una sorta di adverse selection: il mondo dei media attrae, per le sue caratteristiche, un’umanità che con le istanze di chi ha partecipato al family day avrà sempre ben poco a che spartire e ne parlerà quindi più male che può, indipendentemente dalle azioni (che pure esistono) delle lobby. E’ uno scenario sconfortante, ma penso sia vicino alla realtà.
Concordo.
SE qualcuno si domandasse di tanto infatti: ma i media lavorano per i soldi e per formare qualcuno rispetto a chi li paga o per desiderio di informare dire il vero imparziale a qualcuno,forse comprenderebbe che:a chi li da l’osso loro venerano.
Nota differenza tra formare la società e informare.Formare è plasmare e mettere parti di fatti con invenzioni proprie, informare e darti i fatti nudi e crudi.I media come i giornali non informano,ma formano a seconda delle esigenze di chi li finanzia,ovvimente non vorrete dirmi che la7 o rai 3 o rete quattro sono persone ligie al dire il vero piuttosto che lavorare per chi li paga.
Come dire un sistema di potere vuole informarti piuttosto che formarti:la tv non è che il millenario circenses per intrattenere.E intrattenimento e distrazione di massa,nè più ne meno come per gli antichi romani lo era il Colosseo.
Da che mondo e mondo l’arte più grande è:venderti i MIEI interessi some se fossero i tuoi interessi.
E pensi che ai sudetti gliene freghi qualcosa dai matrimoni omosessuali?Sono pagati perchè c’è tutta un ideologia dietro che è l’ultraliberismo che forma e plasma la società nei suoi dogmi.
Dunque perchè questo sarebbe il progresso?Gia ma che ragiona sul progresso non puo razionalmente dedurre niente:infatti che significa “progresso”?Significa ad analizzarlo che cio che si dice e diverso da un avvenimento del passato,e psicologicamente cio che sussiteva in passato srebbe ingiusto deprecabile e da trogloditi,ma questo è fallace infatti questo non è logicamente necessario ma solo eminentemente retorico.
E questi argomenti idioti il bello è che sono gli stessi argomenti che usavano fior fiore di propagandisti anche in vecchi regimi,alla faccia del “progresso”,l’argomento sul progresso non vuol dire che questo razionalmente e logicamente:assolutamente niente.In effetti c’è solo una cosa che fa “progresso” la pubblicità,bhè non vuol dire certo che la pubblicità sia la manna della verità assoluta o che qualunque variazione in un sistema porti a eventi positivi piuttosto che negativi,o magari sarebbe un progresso inaudito,se si lasciassero perdere le cavolate sul progresso che non c’è,che non esiste,si chiama in realtà cambiamento,ma un cambiamento non implica la necessità morale,e la parte ancora più delirante e autocontradditoria è che un relativista etico,affermi il progresso addiritura come “giusto” assoluto.
Il progresso non è che la medesima cretinata ripetuta un numero di n esponenziale volte a suon di lavaggio del cervello,per far passare il progresso delle mie finanze mica delle tue.
Bello questo intervento! Condivido in pieno!
Anche il Time e la Bbc sono al soldo della mafia gay: Bbc scrive di decine di migliaia di partecipanti mentre il Time almeno scrive di centinia di migliaia. Sono veramente ciechi e disonesti a non credere ai due milioni scesi in piazza a difesa della famiglia tradizionale.
Ps: a scrivere non è stato il Times (o The Times) che è un quotidiano britannico bensì il Time (settimanale americano). La resistenza contro la mafia gay è arrivata negli Usa!
…Lui si è presentato come vescovo di Roma, una specie di “principe tra pari”… Almeno sia conseguente…
La Conferenza Episcopale Italiana (CEI) è l’assemblea permanente dei vescovi delle diocesi italiane.
Il vescovo di Roma è vescovo di una diocesi italiana.
Dal 2007 la CEI è presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco.
Quando il cardinale Angelo Bagnasco parla ufficialmente parla a nome di tutti i vescovi delle diocesi italiane, vescovo della diocesi di Roma compreso.
Queste sono emerite minchiate Emanuele, leggi qui: https://www.uccronline.it/2015/03/17/e-francesco-risposta-alle-obiezioni-antipapiste/#desacralizzazione
A tutti quelli che temono l’approvazione di quella porcata chiamata “nozze gay” ed a quelli che reputano sia un diritto umano vivere da porci, vorrei ricordare che Cristo vince sempre.