Paternità responsabile, il card. Tuckson e Papa Francesco hanno ragione
- Ultimissime
- 29 Gen 2016
Gran polverone suscitarono le parole di Papa Francesco nel gennaio 2015 sulla paternità responsabile: «alcuni credono che per essere buoni cattolici dobbiamo essere come conigli, no? No. Paternità responsabile. Questo è chiaro e per questo nella Chiesa ci sono i gruppi matrimoniali, ci sono gli esperti in questo, ci sono i pastori, e si cerca. E io conosco tante e tante vie d’uscita lecite che hanno aiutato a questo». Parole pronunciate dopo aver valorizzato, ancora una volta, il coraggio di Paolo VI e della sua Humanae Vitae, che ripropose la tradizionale dottrina della Chiesa sulla sessualità.
E’ un caso specifico che abbiamo affrontato nel nostro dossier su Papa Francesco: certo, “non essere come conigli” è un’affermazione sui generis, da contestualizzare all’interno di un’intervista amichevole con i giornalisti sull’aereo papale, non sembra tuttavia aver offeso le famiglie con molti figli: il presidente delle “Famiglie numerose” italiane, Giuseppe Butturini, ha infatti elogiato l’intervento del Papa, concordando con lui sull’errore di una genitorialità irresponsabile. Lo stesso hanno fatto tante altre famiglie numerose, mentre Francesco Belletti, presidente del “Forum delle associazioni familiari” ha invitato ad andare al cuore delle parole del Santo Padre senza fermarsi «alle loro parti più ad effetto». Pochi giorni prima, proprio il Papa, aveva affermato che «ogni famiglia è cellula della società, ma la famiglia numerosa è una cellula più ricca, più vitale, e lo Stato ha tutto l’interesse a investire su di essa!». In altre occasioni ha invece precisato che «Se una famiglia generosa di figli viene guardata come se fosse un peso, c’è qualcosa che non va! La generazione dei figli dev’essere responsabile, come insegna anche l’Enciclica Humanae vitae del beato Papa Paolo VI, ma avere più figli non può diventare automaticamente una scelta irresponsabile. Non avere figli è una scelta egoistica. La vita ringiovanisce e acquista energie moltiplicandosi: si arricchisce, non si impoverisce!».
Papa Francesco, dunque, non volle in alcun modo offendere chi ha molti figli o, addirittura, legittimare la contraccezione come molti cattolici hanno sostenuto. Intende riprendere semplicemente quel che venne già spiegato da Giovanni Paolo II, quando smentì che quella cattolica è «un’ideologia della fecondità ad oltranza, spingendo i coniugi a procreare senza alcun discernimento e alcuna progettualità». I metodi naturali per la regolamentazione della fertilità sono la via lecita per una genitorialità responsabile.
Della stessa ha parlato recentemente anche il card. Peter Turkson: «anche il Santo Padre nel suo viaggio di ritorno dalle Filippine ha invitato le persone a una qualche forma di controllo delle nascite. La Chiesa non è mai stata contraria al controllo delle nascite e alla decisione delle persone di distanziare le nascite. Per cui sì, il controllo delle nascite può offrire una soluzione per il clima». La BBC ha riferito che il cardinale Turkson «ha tenuto a sottolineare che i metodi artificiali di controllo delle nascite come la pillola contraccettiva sono ancora inammissibili per la Chiesa», ma l’intervista ha suscitato confusione e ha provocato reazioni decise. Forti critiche sono arrivate in Italia da Riccardo Cascioli, direttore de “La Nuova Bussola Quotidiana”.
Effettivamente parlare di “controllo delle nascite” è controproducente e lo stesso card. Turkson, intervistato da Aleteia, ha riconosciuto che per il mondo anglofono “controllo delle nascite” in genere significa qualche forma di contraccezione artificiale, ammettendo la necessità di stare più attento a scegliere le parole. «In genere in un documento ecclesiale l’espressione usata sarebbe stata ‘paternità responsabile’. È questa l’espressione che viene utilizzata normalmente», ha precisato. «Quando ho usato l’espressione ‘controllo delle nascite’, quello che avevo in mente era l’insegnamento tradizionale della Chiesa sulla paternità responsabile, per cui dove nell’intervista della BBC si legge ‘controllo delle nascite’ si dovrebbe intendere ‘paternità responsabile».
Sia Papa Francesco che il card. Turkson hanno usato due espressioni poco felici, certamente curare la comunicazione è una grande priorità per la Chiesa intera. Ma chiunque capisce a cosa si riferiscono, bastava tenere in considerazione tutto il loro discorso e non soltanto i termini un po’ controversi che hanno scelto. I critici avrebbero dovuto ricordare l’importanza di una terminologia più appropriata (come è stato fatto su Lifenews ad esempio), non insinuare il dubbio che davvero Francesco e il cardinale ghanese volessero aprire alla contraccezione. Tutti dobbiamo migliorare nella comunicazione se si ha a cuore il bene di chi legge e quello della Chiesa.
La redazione
10 commenti a Paternità responsabile, il card. Tuckson e Papa Francesco hanno ragione
E inutile.. con uccr e inutile!!!
Paternità responsabile si..
Preservativo no..
Chi segue il falsario sa cosa ne pensa su argomenti tipo preservativi e altri peccati mortali!
Se per te usare il preservativo significa paternità responsabile allora sei completamente fuori strada
Secondo me, paternità responsabile significa sapersi fare carico dell’educazione e della crescita dei figli che si mettono al mondo. Stop. Due genitori che mettono al mondo quindici figli e li educano fino a farli diventare responsabili, sono genitori responsabili. Due genitori che mettono al mondo un solo figlio e poi divorziano, sono genitori irresponsabili.
E poi, mettere al mondo figli non c’entra niente con il clima.
Il card turkson sbaglia 2 volte: parla di controllo delle nascite, e mette in relazione il riscaldamento globale con l’aumento della popolazione. Vogliamo una Chiesa che non abbia paura di annunciare chi é Cristo, anche quando puó essere impopolare; non certo di climatologi improvvisati!
Credo che papa Francesco abbia effettivamente sbagliato a pronunciare le parole «alcuni credono che per essere buoni cattolici dobbiamo essere come conigli»: non ha tenuto infatti conto che molti suoi ascoltatori sono privi d’intelletto e razionalità.
Mi dispiace, ma il card. Tuckson ha sbagliato sia i modi sia il contenuto di ciò che ha pronunciato: asserire che il controllo delle nascite (in salsa cattolica, non dubito che intendesse l’uso dei metodi naturali e della paternità responsabile anziché di metodi immorali) serva per “offrire una soluzione per il clima” vuol dire non sapere di cosa si sta parlando. Purtroppo, questa tendenza nascente nella Chiesa di improvvisarsi, in seguito alla pubblicazione della “Laudato Sii”, ecologi porta solo a disastri: non sarà certo un numero alto, o basso, di esseri umani a favorire, o ad impedire, i cambiamenti climatici. Questo perché non ha neanche senso parlare di “cambiamenti climatici”: il clima oscilla e varia spontaneamente, ed illudersi che controllare la popolazione umana e ridurre l’impatto antropico significhi renderlo permanentemente stabile significa non guardare in faccia la realtà, cioè che già in epoca preindustriale ci sono state fluttuazioni climatiche notevoli e non dovute all’intervento umano. Quindi, il cardinale ha toppato due volte: prima durante l’intervista non ha ribadito la dottrina cattolica sulla paternità responsabile, secondo ha attribuito i motivi sbagliati (il clima anziché l’amore per la prole e la possibilità e disponibilità di mezzi materiali per allevarla) per metterla in atto.
P.S.: che significa “ha invitato a qualche forma di b.”?
Per la redazione di uccr.
Questo è il sito della BBC da cui sono stata tratta l’intervista:
http://www.bbc.com/news/science-environment-35040477
Non sarebbe il caso di riportare i concetti espressi dal card. Peter Turkson con più correttezza?
Mi sembra che i concetti espressi siano riportati correttamente, no?
Leggendo l’intervista come riportata dalla BBC non rilevo nulla in contrasto con l’insegnamento del Magistero.
Leggendo invece la frase così come riportata dall’articolo di uccr e senza ulteriori precisazioni, qualche perplessità sulla sua conformità all’insegnamento del Magistero mi sorge.
Se si parla di nascite in relazione alla ricerca di soluzioni per il clima (ammesso e non concesso che vi sia una qualche relazione tra incremento della popolazione e mutamenti climatici), allora mi sembra che l’espressione “controllo delle nascite” sia proprio l’espressione corretta, distante anni luce dal concetto cattolico di paternità responsabile.