La misera conclusione politica di “Disgrazio” Marino

Ignazio MarinoNon se ne poteva davvero più di vedere l’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, indossare la fascia tricolore, rincorrere la papamobile in piazza San Pietro, montare lesto sul predellino per strappare a Francesco qualche foto con lui. Poco prima di registrare illegalmente in Comune le nozze gay contratte all’estero, oltretutto.

Non se ne poteva più di vederlo girare in bicicletta con lo zainetto sullo spalle per far credere di essere “tra la gente, uno qualunque”, quando contemporaneamente si lamentava per lo stipendio troppo basso (4500€ al mese!). Oltretutto, secondo le accuse, in due anni avrebbe speso 259mila euro per rappresentanza e viaggi, attualmente è indagato per peculato e la Procura sta valutando se aggiungere alle accuse anche il reato di dichiarazioni false rese ai pubblici ministeri. Si vedrà, la presunzione d’innocenza vale anche per lui.

Non se ne poteva più di un sindaco interessato esclusivamente alla sua immagine e così poco a quella della città, abbandonata quando è in difficoltà per farsi le vacanze americane, alla quale ha cercato di infliggere fino all’ultimo -dopo aver presentato le dimissioni da sindaco-, dei dispetti pur di perseverare «nel suo progetto narcisistico». «Certi casi politici sono casi umani», ha commentato Pierangelo Buttafuoco.

Sono poche le cose che ci si ricorda della sua amministrazione, la principale è quando nel giorno in cui terminava il Sinodo sulla Famiglia, nel 2014, Marino scelse di annunciare l’istituzione del registro per le coppie gay. Una provocazione che ha umiliato Papa Francesco, dicono i suoi collaboratori. Così come quando ha dato il patrocinio al Gay Pride negandolo alla Marcia per la Vita, benedetta invece da Papa Francesco. Ha negato appalti al Forum delle Associazioni familiari del Lazio, ha negato la sala comunale ai difensori della famiglia esponendo però la bandiera Lgbt alle finestre del Campidoglio, appendendo lucine arcobaleno per la città per festeggiare il Natale. Nei primi 8 mesi da sindaco ha smontato tutte le buone pratiche sulle politiche familiari, arrivando anche ad affermare: «Sono fortemente attirato da qualunque sostanza stupefacente ma non ne ho mai utilizzata nessuna, perché ho paura da un punto di vista medico: penso che possano fare male. Se però guardo i Rolling Stone diventa difficile spiegare ai figli che non le devono prendere». Non si possono nemmeno dimenticare i parcheggi gratis della sua Panda rossa, caso che ha tenuto banco per mesi e la militanza contro le scuole paritarie romane, alle quali ha aumentato la tassa sui rifiuti del 600% e superbollette.

Dopo essere stato bocciato da 8 romani su 10, la batosta tremenda è arrivata dalle parole di Papa Francesco sull’aereo alla fine del suo viaggio negli Stati Uniti: «io non ho invitato il Sindaco Marino. Chiaro? Io non l’ho fatto. Ho chiesto agli organizzatori, e neppure loro l’hanno invitato. Lui è venuto, lui si professa cattolico, è venuto spontaneamente». La vibrazione di quel si professa cattolico non lo avrà fatto dormire per settimane. Il Papa si riferisce al tentativo di Marino di volerlo incontrare a tutti i costi durante il viaggio del Pontefice negli Stati Uniti. Come se non bastasse, mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia molto vicino a Papa Francesco, pensando di parlare con il premier Matteo Renzi (era uno scherzo, in realtà), ha affermato: «Certo che Marino si è imbucato. Ha cercato di sfruttare questa situazione, e questo fa imbestialire il Numero Uno. Nessuno l’ha invitato. Il Papa era furibondo. Quando stava lì ha insistito per vederlo e questo ha fatto scocciare il Papa. Probabilmente Marino aveva qualcosa da farsi perdonare a Philadelphia, poi sta cercando in ogni modo un appoggio, ma con il nostro non funziona».

Infine, dopo aver annunciato responsabilmente le sue dimissioni, le ha ritirate senza alcun motivo: non erano cambiate le condizioni politiche né tanto meno il giudizio negativo su di lui del suo partito, il Pd. Una mossa ridicola, nel totale disinteresse della città, soltanto per il non voler uscire di scena in un modo così misero. «È come se Marino giocasse a fare il “marziano” e il suo obiettivo fosse solo quello di stupire e di proteggere la sua immagine. Ma dietro quel gioco, ci sono le sorti di una comunità intera», è stato osservato. L’Osservatore Romano ha commentato: «sta assumendo i contorni di una farsa la vicenda legata alle dimissioni del sindaco di Roma. Al di là di ogni altra valutazione resta il danno, anche di immagine, arrecato a una città abituata nella sua storia a vederne di tutti i colori, ma raramente esposta a simili vicende». Su “Avvenire” stessi toni: «la mossa disperata e ardita di un sindaco narciso, forse un po’ troppo pieno di sé». La giunta comunale si è poi dimessa facendo decadere automaticamente il sindaco, che nel frattempo si era barricato nei suoi uffici.

Voleva essere il moralizzatore che “aggiornava” l’etica della Chiesa inadeguata e anacronistica rispetto alle sensazioni dei cittadini romani. I quali, però, dopo l’umiliazione subita in questi due anni da parte della sua amministrazione, hanno risposto mandandolo a casa e affibbiandoli tre soprannomi: sotto-Marino all’inizio, Ignaro Marino poi e, alla fine, Disgrazio Marino.

 

Qui sotto un divertente video sull’ex sindaco di Roma

 

La redazione

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16 commenti a La misera conclusione politica di “Disgrazio” Marino

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  1. δ'v ha detto

    Ora però ci sono i ragazzi del movimento 5 stelle che concorrono ed “ereditano” le proposte etico-morali di Marino al Campidoglio, tra le quali i matrimoni ed adozioni agli omosessuali.

  2. Enrico ha detto

    Marino sarà pure una brava persona, ma come politico è egoista, come credente è immaturo, come amministratore è incapace. Si creda, per carità, alla sua onestà, ma quando questa non coinvolge anche la sfera intellettiva (e nel suo caso quella spirituale), è come se fosse un corpo senza testa: un cadavere mozzato.

    • Fabrizia ha detto in risposta a Enrico

      Come fa Marino a essere una brava persona? Non era stato costretto a scappare a gambe levate dall’università americana dove lavorava, per una storiaccia di fatture presentate due volte per il rimborso? (P.S. Ma come sono felice che abbiate riaperto il sito! UCCR mi mancava moltissimo!)

  3. Salvatore ha detto

    Ringrazio l’UCCR per avermi rinfrescato la memoria presentandomi un elenco abbastanza dettagliato delle minchionaggini (evito altri termini) dell’ex sindaco Marino. Confesso che, a seguito di quanto sta accadendo attualmente in Vaticano, le di lui gloriose gesta erano finite nel mio dimenticatoio.

  4. Boomers ha detto

    “Si professa cattolico” …………………e qui chiudo 😀

    • Sophie ha detto in risposta a Boomers

      Ahahahahahah il “Si professa cattolico” non s’affronta! 😀

    • gladio ha detto in risposta a Boomers

      Del resto, caro Boomers non so quale personaggio pubblico sul globo terracqueo non si presenti con la premessa di “essere cattolico”…il Califfo Al Baghdadi,forse…per ora…

    • Vincent Vega ha detto in risposta a Boomers

      Non crediate che la maggioranza dei cattolic italiani sia diversa da Marino eh. Secondo le statistiche il 90 per cento e oltre degli italiani sarebbe cattolico ma “stranamente” sono favorevoli all’aborto in maggioranza http://vivalamamma.tgcom24.it/2012/11/il-60-degli-italiani-e-favorevole-allaborto-e-voi/ all’eutanasia, molti non credono in diverse Verita di Fede e potrei andare avanti a lungo. La maggioranza degli italiani è cattolica nella stessa misura in cui Bin Laden era un portatore di pace, purtroppo la Chiesa ha perso la sua autorità morale sulle persone, e i frutti si vedono.

      • Raffaele Vargetto ha detto in risposta a Vincent Vega

        L’autorità morale l’hanno persa certi uomini di Chiesa, alti prelati. Il cosiddetto cattolicesimo di Marino è anche il risultato dell’inquinamento modernista della Chiesa, per cui uno può dirsi tranquillamente cattolico e pensare e agire in modo diametralmente opposto. Questo vale sia per i personaggi di rilevanza pubblica, sia per la gente comune che si professa cattolica. La rettitudine teologale della fede, cioè l’ortodossia è andata perduta in larghi strati della Chiesa, in alto e in basso. Al contrario coloro che si “ostinano” ad essere fedeli a tale rettitudine vengono perseguitati, a cominciare dall’interno della stessa Chiesa. E’ una verità, questa, che risulta indigesta ma è la verità.

  5. Jack ha detto

    Video divertentissimo!

  6. Marco ha detto

    Comunque non dimentichiamo che nel territorio di Roma, lo straniero è l’extracomunitario Bergoglio, non l’italianissimo Marino.

    • lorenzo ha detto in risposta a Marco

      Tanto per precisare: il Vaticano è uno stato estero non appartenente alla UE…

      • Discepolo ha detto in risposta a lorenzo

        Il Vaticano è uno stato estero il cui capo , con poche telefonate alle persone “giuste” ha fatto pesanti pressioni per far fuori un sindaco italiano a lui non gradito, come riportato dalla stampa. Vi sembra così giusto, anche se il sindaco è un idiota come Marino?
        con che diritto Bergoglio, capo di uno stato estero, ha chiesto la testa di Marino?

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