L’intervento di Vittorio Messori: «sull’islam giusta la prudenza di Francesco»
- Ultimissime
- 14 Apr 2015
In queste ore il mondo si sta confrontando con le dure e coraggiose parole di Papa Francesco nei confronti del genocidio armeno che hanno creato un conflitto diplomatico con la Turchia, così come nei giorni scorsi si è a lungo commentato l’appello che la direttrice (atea) dell’Huffington Post, Lucia Annunziata, ha rivolto alla sinistra italiana perché il Pontefice non sia lasciato solo nella difesa dei cristiani dalla persecuzione che stanno ricevendo in diverse aree geografiche. Eppure -sembra difficile crederci- c’è chi contemporaneamente continua ad accusare Papa Bergoglio di timidezza e pavidità nei confronti dei responsabili dei massacri cristiani in Medioriente.
Come stanno le cose? E’ molto semplice, Francesco condanna continuamente gli attentati (e i genocidi) ai cristiani, ma preferisce evitare di addossare le colpe all’Islam in generale o al mondo musulmano, come vorrebbero i suoi critici, parlando invece giustamente di “terrorismo religioso”. Esattamente come fece Papa Ratzinger che mai incolpò il mondo islamico nei suoi ripetuti interventi (come abbiamo dimostrato) a seguito dei diversi attentati ai cristiani che caratterizzarono anche il suo pontificato (il discorso di Ratisbona fu un’eccezione, come eccezione è stata per Papa Francesco la richiesta «ai leader religiosi, politici e intellettuali specialmente musulmani» perché «condannino qualsiasi interpretazione fondamentalista ed estremista della religione, volta a giustificare tali atti di violenza»).
Ci è sembrata molto significativa la pubblica presa di posizione di Vittorio Messori il quale, scrivendo dei cristiani perseguitati, ha criticato coloro che accusano di “silenzio” Papa Francesco: «in certi settori ecclesiali c’è malcontento verso papa Francesco, sospettato di reagire in modo tiepido, timido, a questa mattanza di figli della Chiesa di cui pure è pastore. Verità imporrebbe di riconoscere che il rimprovero non sembra giustificato: in effetti, qualcuno ha potuto compilare una sorta di antologia delle denunce al proposito del pontefice. E’ comunque curioso: proprio coloro che lodano (e giustamente) la prudenza di Pio XII verso coloro che seguivano il Mein Kampf, si lagnano della prudenza del suo attuale successore soprattutto verso coloro che seguono, fino alle estreme conseguenze, un altro libro, il Corano. Il realismo cattolico ha portato i papi a firmare concordati con Napoleone, con Mussolini, con Hitler, e con molti altri tiranni. E’ lo stesso realismo che li ha indotti poi a una Ost Politik che scandalizzava i puri e duri dell’anticomunismo, che ha portato Giovanni XXIII a negoziare con i sovietici il silenzio del Concilio sul comunismo in cambio di una mitigazione della persecuzione e che porta ora Bergoglio a non ignorare il problema, ma a muoversi con prudenza obbligata. Obbligata, certo, come fu sempre quella ecclesiale coi tanti persecutori della storia: non dimenticare ma, al contempo, tutelare le pecorelle minacciate dai lupi, cercando di porre limite alla loro ferocia o con trattati o, almeno, non eccedendo con la protesta pubblica. Facili, edificanti, virtuose le altisonanti denunce al riparo delle mura vaticane. Non altrettanto benvenute per chi debba poi, in lontani Paesi, subirne la conseguenze». Un esempio palese è l’immediata paura di vendetta subito percepita dalla comunità cattolica e armena della Turchia dopo le parole del Papa sul genocidio armeno, così come si evince dall’allarmismo di mons. Pelatre, vicario apostolico di Istanbul e Ankara.
Un intervento importante quello di Messori, anche perché molto stimato dai ratzingeriani e tradizionalisti, così come dal leader degli antipapisti Antonio Socci. Proprio quest’ultimo, gennaio scorso lo aveva difeso quando Messori manifestò delle perplessità verso alcuni aspetti del pontificato di Francesco (esposte con prudenza e rispetto, dunque assolutamente legittime), creando parecchie polemiche. Peccato che Messori criticò anche gli accusatori di Francesco, ecco cosa scrisse: «ho scelto, per quanto mi riguarda, di osservare, ascoltare, riflettere senza azzardarmi in pareri intempestivi se non addirittura temerari. Capo unico e vero della Chiesa è quel Cristo onnipotente e onnisciente che sa un po’ meglio di noi quale sia la scelta migliore, quanto al suo temporaneo rappresentante terreno. E a chi volesse giudicare, non dice nulla l’approvazione piena, più volte ripetuta – a voce e per iscritto – dell’attività di Francesco da parte di quel «Papa emerito» pur così diverso per stile, per formazione, per programma stesso?».
I “critici” di Francesco sono un piccolo micro-ambiente, ancor più ridimensionatosi nell’ultimo mese. Alcuni ci hanno scritto di aver aperto gli occhi anche grazie al nostro lavoro, erano semplicemente disinformati ed aprioristicamente fiduciosi verso alcuni giornalisti “tradizionalisti”. In realtà, ad aiutare queste persone a recuperare fiducia nel Pontefice, è stato sopratutto l’evidente sostegno manifestato da Benedetto XVI, tramite sue parole dirette e tramite frequenti interviste concesse ai media da parte del suo segretario personale, mons. Georg Gänswein, dove quest’ultimo non scorda mai di formulare aperto apprezzamento a Francesco e rispondere alle calunnie contro di lui (stasera andrà in onda una nuova intervista su Retequattro, al programma “La strada dei miracoli”, dove mons. Georg parlerà delle minacce ricevute da Francesco da parte dei fondamentalisti).
A portare avanti questa sterile diatriba sono rimasti, almeno sui media ufficiali, soltanto sporadici giornalisti di Italia Oggi e, più insistentemente, il ratzingeriano Antonio Socci. Giusto per aggiornarsi: nei giorni scorsi il giornalista di Libero ha addirittura sostenuto che Papa Francesco si sarebbe pubblicamente scusato per essere stato complice del massacro dei cristiani a causa del suo silenzio. «E’ una drammatica ammissione», ha commentato. Socci si riferisce ad una semplice preghiera letta da Francesco durante la Via crucis nel venerdì santo dove, parlando a nome del popolo cristiano, ha invocato l’aiuto di Dio per la nostra conversione: «Nel tuo corpo scarnificato, squarciato e dilaniato, noi vediamo i corpi dei nostri fratelli abbandonati lungo le strade, sfigurati dalla nostra negligenza e dalla nostra indifferenza. Nella tua sete, Signore, noi vediamo la sete del Tuo Padre misericordioso che in Te ha voluto abbracciare, perdonare e salvare tutta l’umanità. In Te, divino amore, vediamo ancora oggi i nostri fratelli perseguitati, decapitati e crocifissi per la loro fede in Te, sotto i nostri occhi o spesso con il nostro silenzio complice».
Francesco, secondo Socci, si sarebbe dunque personalmente scusato attraverso queste parole per aver taciuto sui cristiani perseguitati. Eppure, subito dopo, il giornalista si è contraddetto precisando: «In seguito, anche grazie alle pressioni dei media, il papa ha parlato pure molte volte. I tifosi compilano pure un elenco di dichiarazioni di papa Bergoglio sui cristiani perseguitati, ma purtroppo sono quasi tutti interventi “innocui”, dove non si chiamano mai per nome i carnefici». Dunque: il Papa avrebbe taciuto e per questo si sarebbe scusato. Anzi no, in realtà ha parlato “molte volte” ma solo a causa della pressione dei media ed in modo innocuo, ovvero senza incolpare l’Islam in generale (cosa per altro giustissima dato che la comunità musulmana è alleata ai cristiani contro il terrorismo religioso). Non smetteremo mai di manifestare il dispiacere nel vedere uno scrittore cattolico tanto illuminato in passato quanto oggi impantanato in queste tesi ridicole.
Se si legge la preghiera di Francesco come un suo personale “mea culpa”, allora il Papa avrebbe anche ammesso di essere personalmente complice e responsabile dei «fratelli abbandonati lungo le strade», per non parlare di quando afferma: «Insegnaci che la Croce è via alla Risurrezione. Insegnaci che il venerdì santo è strada verso la Pasqua della luce; insegnaci che Dio non dimentica mai nessuno dei suoi figli e non si stanca mai di perdonarci e di abbracciarci con la sua infinita misericordia». Se Papa Bergoglio parlasse in prima persona, come sostiene Socci, allora sarebbe ancora più grave, per un Papa, l’ammissione pubblica di non conoscere le basi del catechismo cattolico, tanto da chiedere a Dio di insegnargliele. Ovviamente Francesco -come spesso usa fare chi guida una comunità religiosa (parroco, vescovo, pontefice)- ha semplicemente letto una preghiera a Dio caricandosi sulle spalle le invocazioni e il pentimento del popolo che è chiamato a guidare in quanto successore di Pietro, non ha chiaramente utilizzato il plurale maiestatico per manifestare le sue dirette mancanze e colpe in specifici episodi.
Ritornando a Messori, condividiamo completamente la sua analisi, non a caso proprio su questo sito web è apparso un mese fa un ragionamento molto simile. I più attenti si saranno accorti che sia Socci che Messori hanno citato un documento in cui sono state radunate le dichiarazioni di Francesco in vicinanza e sostegno ai cristiani perseguitati: si tratta del nostro dossier nel quale, per l’appunto, abbiamo dimostrato che il Pontefice interviene quasi ogni settimana in ricordo dei nostri fratelli massacrati, invocando la comunità internazionale a non restare indifferente.
La redazione
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59 commenti a L’intervento di Vittorio Messori: «sull’islam giusta la prudenza di Francesco»
Ottimo articolo, non conoscevo l’articolo di Messori e mi stupisco che non sia girato nemmeno sui social network. Riprendo comunque un mio vecchio commento aggiornandolo: Socci ha cercato di tirare dalla sua parte Sandro Magister che lo ha silurato smontando il complotto del Conclave invalido, poi si è giocato la carta di Benedetto XVI che però lo ha silurato parlando di stima verso Francesco e facendo più volte intervenire mons. Georg a criticare chi accusa Francesco.
Poi è iniziata la fase delle accuse sul presunto silenzio verso Asia Bibi, che però ha scritto al Papa (mica a Socci) ringraziandolo della vicinanza (e ha mandato suo marito ad incontrarlo il 16 aprile per ringraziarlo). I veggenti di Medjugorje hanno riferito un messaggio della Madonna che ha chiesto di pregare per il “mio amatissimo Santo Madre” (Socci infatti non parla più di Medjugorje) e oggi, infine, viene silurato pure da Vittorio Messori.
Ribadisco: disastro su tutta la linea, caro Antonio. Sono proprio curioso di vedere fino a che punto vuoi spingerti.
Grande papa Francesco che ha avuto il coraggio di chiamare col proprio nome “genocidio” lo sterminio degli armeni avvenuto un secolo fa ignorando le ignobili proteste di Ankara…. Per molti versi la situazione dei cristiani nella prima guerra mondiale è la stessa che c’è oggi in Medio Oriente…
Infatti la Turchia, che ha finanziato a pjene mani l’ISIS, credo abbia colto l’insidia, cioe’ che il riconoscimento del genocidio dei cristiani armeni nel 1915 sia solo l’inizio.
Il rischio e’ quello di dover riconoscere anche di aver avuto parte al genocidio dei cristiani siriani ed irakeni nel 2015 !
Per non parlare dell’attuale occupazione (e relativi abusi) di una porzione di Cipro
Non sono d’accordo. L’islam è un problema, l’islamizzazione del mondo è un problema. Per il resto appoggerò questo Papa fin a quando campa.
Infatti, il Corano,fonte dell’odio e dell’ ignoranza recita:
“Preparate, contro di loro (gli infedeli, cioè noi) tutte le forze che potrete [raccogliere] e i cavalli addestrati per terrorizzare il nemico di Allah e il vostro e altri ancora che voi non conoscete, ma che Allah conosce . Tutto quello che spenderete per la causa di Allah vi sarà restituito e non sarete danneggiati.( Sura ” Al Anfal” 8:60)
Combattete coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati. ( Sura “Al Tawba” 9:29 )
Questo è solo un piccolissimo assaggio degli orrori del Corano.
Il dialogo con l’ Islam è pertanto impossibile, non si può ” dialogaro” con un’ ideologia criminale.
Ci sono migliaia di musulmani che interpretano il Corano e non lo prendono alla lettera, affermare che è impossibile il dialogo con i musulmani è letteralmente controfattuale dato che in ogni grande diocesi ci sono ottimi rapporti con la comunità islamica, comprese iniziative comuni anche a favore della famiglia.
Cara Laura, posso solo raccomandarti di leggere il Corano. Poi vedrai tu cosa pensarne.
Laura, sono d’accordo che migliaia di musulmani non prendono il Corano alla lettera. E meno male! Il problema è quando vogliono prenderlo sul serio: o lsono obbligati a stravolgere il testo completamente- per adattarlo ai nostri tempi- o sono guai per chi musulmano non è o non vuole più essere.
Ci sono anche migliaia di cristiani che prendono la Bibbia alla lettera e si scontrano con il mondo scientifico…è intellettualmente sbagliato parlare dell’islam riferendosi solo ai gruppi fondamentalisti, bisogna aprire gli occhi alla realtà che è più ampia.
Il fatto che in ogni grande diocesi ci siano ottimi rapporti con la comunità islamica non stento a crederlo, visto che ingenuamente gli concediamo tutto…pertanto il cosidetto ” dialogo” è tutto nel loro interesse.
In poche parole: ci stiamo allevando una serpe in seno.
Quanto alla storiella dell’ interpretazione del Corano…
Vedi Laura, la questione di come si debba giudicare una religione oppure un’ ideologia non si limita solo alla discussione su come si debbano interpretare i testi sacri della prima o i “ manifesti” della seconda, ma bisogna focalizzare l’ attenzione sui pilastri etici su cui ambedue si poggiano.
E uno dei principi etici su cui si basa il Corano è la “ superiorità” del mussulmano su chiunque non lo sia ed il suo diritto- dovere di fare guerra all’ infedele al fine di eliminarlo o di ridurlo in condizione di sudditanza ( Dhimmitudine). A tal proposito ti sottopongo il famoso “Patto di Omar” uno dei quattro Califfi ortodossi che governò l’ Umma nel VII secolo) patto modellato proprio sui principi etici coranici e che venne stipulato fra il Califfo Omar e la comunità cristiana che dovette, sotto coercizione, sottoscriverlo in cambio della “ protezione”:
A noi cristiani è fatto divieto di:
1. Costruire “un monastero, una chiesa o un santuario per i monaci”;
2. “Riparare qualsiasi luogo di culto che necessiti di restauri”;
3. Usare questi luoghi “per scopi di inimicizia versi i Musulmani”;
4. “Nascondere spie contro i Musulmani nelle nostre chiese e nelle nostre case o occultare inganni [o tradimenti] contro i Musulmani”;
5. Imitare “gli abiti, i cappelli, i turbanti, i sandali, le acconciature, il modo di parlare, i soprannomi e i titoli dei Musulmani”;
6. “Cavalcare sulla sella, allacciare spade sulle spalle, procurarsi armi di qualsiasi tipo o portare queste armi”;
7. “Scrivere le nostre insegne in Arabo”
8. “Vendere liquori
9. “Insegnare il Corano ai nostri figli”;
10. “Rendere pubbliche le pratiche di Shirk” – cioè, di associare compagni ad Allah, tipo considerare Gesù figlio di Dio. In altre parole, le pratiche religiose Cristiane o di altri culti, saranno private, se non addirittura praticate di nascosto;
11. Costruire “croci all’esterno delle nostre chiese e ostentare le croci e i nostri libri in pubblico nelle fiere e nei mercati dei Musulmani” – ancora, il culto Cristiano non deve essere pubblico, dove i Musulmani possono vederlo ed esserne irritati;
12. “Suonare le campane nelle nostre chiese, eccetto che con discrezione, o alzare la voce recitando le nostre preghiere entro le nostre chiese, alla presenza di Musulmani, né alzare le nostre voci [in preghiera] durante i nostri funerali, o accendere torce durante le nostre processioni funebri nei quartieri dei Musulmani o nei loro mercati”;
13. “Seppellire i nostri morti vicino a quelli dei Musulmani”;
14. “Comperare schiavi catturati dai Musulmani”;
15. “Invitare nessuno allo Shirk” – cioè, fare proseliti, benché i Cristiani fossero già d’accordo;
16. “Ostacolare chiunque dei nostri compagni ad abbracciare l’Islam, se così decidesse”. Così i Cristiani possono essere oggetto di proselitismo, ma loro non possono diffondere la loro religione;
17. “Picchiare un Musulmano”.
E’ invece fatto obbligo di
1. Permettere ai Musulmani di riposare “nelle nostre chiese, sia di giorno che di notte”;
2. “Aprire le porte [delle nostre case di preghiera] per i viandanti e i passanti”;
3. Garantire vitto e alloggio per tre giorni per “quei Musulmani che vengono come ospiti”;
4. “Rispettare i Musulmani, alzarsi dai nostri sedili se decidono di sedersi al nostro posto
5. “Tagliare la parte anteriore della nostra capigliatura, indossare ovunque i nostri abiti tradizionali, allacciare cinture attorno ai nostri fianchi” – ciò per consentire ai Musulmani di riconoscere un non Musulmano ed evitare l’errore di salutarlo con As-salaamu aleikum, “La pace sia con te” che è il saluto di un Musulmano per un fratello Musulmano;
6. “Dare informazioni ai Musulmani ma evitare di disturbare la loro privacy nelle loro case”.
Non è difficile vedere come numerose di queste “ clausole” siano ancor oggi applicate in moltissimi stati islamici dall’ Egitto all’ Indonesia.
E per concludere, cara Laura,ancora una cosa: non farti abbindolare da chi vuol “venderti” l’Islam per una religione di pace; sono tutte balle, si tratta di “Taqiyya” cioè dissimulazione, un principio islamico legittimato dal Corano al fine di ingannare gli (ingenui) “infedeli”:
“I credenti non si alleino con i miscredenti, preferendoli ai fedeli. Chi fa ciò contraddice la religione di Allah, a meno che temiate qualche male da parte loro .Allah vi mette in guardia nei Suoi Stessi confronti. Il divenire è verso Allah ( Sura Al Imran 3:28 )”
“Quanto a chi rinnega Allah dopo aver creduto – eccetto colui che ne sia costretto, mantenendo serenamente la fede in cuore – e a chi si lascia entrare in petto la miscredenza; su di loro è la collera di Allah e avranno un castigo terribile.( Sura An-Nahl 16:106 )”
P.S: E’ deprimente constatare che, nonostante tutte queste cose, esistano persone che si vergognano delle…Crociate!!
Concordo con l’intervento molto completo.
Mi complimento Gladio.
Aggiungo che i pochi, ma tanto sbandierati, brani del Corano che sarebbero a favore del dialogo, mi lasciano dubbi.
Per esempio la sura che recita “Non vi e’ costrizione nella fede (o alcuni traducono “Non vi sia costrizione nella fede”). La retta via ben si distingue dall’errore” lascia dei dubbi.
Se dire che “non vi e’ costrizione nella fede” significasse che l’islam tollera ogni altra manifestazione religiosa, allora, prima di tutto, bisognerebbe cancellare decine di versetti del Corano che dicono l’esatto contrario.
Ma poi perché subordinare questa presunta liberta’ di fede, al giudizio di merito che “la retta via ben si distingue dall’errore” ?
Se tollero le altre religioni, non lo dovrei fare a prescindere dal fatto che esse sappiano discernere la “retta via” dall'”errore” ?
In realta’, come forse ho gia’ scritto, questo sbandierato versetto potrebbe essere piu’ compatibile con la pretesa islamica di essere la “religione naturale” per eccellenza (quella “retta via” che ben si deve riconoscere dall'”errore” !!!), cosicche’ parrebbe insinuarsi una sorta di “perversione” nei confronti di coloro i quali, praticando altre fedi o essendo agnostici, in malafede si porrebbero contro l'”evidenza naturale” della verita’ islamica.
Il significato di quel passo è molto semplice. La verità dell’islam sarebbe talmente evidente che se un non credente è in buona fede non può che convertirsi. Di contro se non si converte significa che è in mala fede e come tale può essere discriminato e perseguitato.
Evidenza naturale della VERITÀ islamica? Ovviamente so che il tutto era in chiave ironica ma questa me la segno. 🙂
Caro Massimiliano, non stavo scherzando.
Mi pare che la dottrina della naturalita’ dell’islam sia invece dottrina abbastanza consolidata tra i mussulmani.
L’islam dichiara di non essere una religione “nuova” ma, in quanto assoluta sottomissione a Dio, non sarebbe solo la vera rivelazione data ai cristiani ed ebrei e a tutti i profeti prima di loro, ma anche la vera unica “religione naturale”.
Fai una ricerca con Google con la chiave “islam come religione naturale” e vedrai.
L’origine delle tue perplessità sarebbe il 2:256, Sura al Baqara.
“Non c’è costrizione nella religione . La retta via ben si distingue dall’errore. Chi dunque rifiuta l’idolo e crede in Allah, si aggrappa all’impugnatura più salda senza rischio di cedimenti. Allah è audiente, sapiente”
E’ questo un versetto usato molto spesso dai musulmani per millantare un’ inesistente libertà di fede nell’ ambito della loro religione.
Per comprenderlo però è necessario analizzare il 9:29, il famoso ” versetto della spada”, un pilastro portante della teologia islamica.
“Combattete coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati”.
Qui, Allah in persona, impartisce ai musulmani l’ ordine di muovere guerra ( che vuol dire uccidere sacchegiare e stuprare) a Ebrei e Cristiani fino a che essi “non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati”.
Detta in breve: Allah, il “clemente e il misericordioso”, comanda che Ebrei e Cristiani siano umiliati attraverso il pagamento di un tributo e sottoposti ad un regime vessatorio ( di qui il patto di Omar ).
Come si può constatare non esiste alcun riferimento a conversioni coatte motivo per cui l’ autore del Corano può tranquillamente affermare che non esiste alcuna “costrizione nella fede…”
Non c’è che dire… veramente una “sottigliezza” satanica.
Tu proponi un interpretazione del versetto, basata su un sofismo che, per brevita’, sintetizzerei rozzamente con questa frase: “Non vi costringiamo a convertirvi, pero’ se non vi convertite vi combattiamo”.
Io invece intendevo interpretare il versetto con un concetto cosi’ esprimibile: “Se la retta via ben si distingue dall’errore, non puo’ esservi costrizione nell’accettare l’evidenza, quanto non potrebbe esservi ad accettare che il sole sorga ad est; la costrizione (o l’auto-costrizione) e’ semmai nel rifiutare questa verita’ evidente”
Questa era la mia personale interpretazione del versetto.
Buon divertimento 🙂
[Corano 2:191] “Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli da dove vi hanno scacciati: la persecuzione è peggiore dell’omicidio. Ma non attaccateli vicino alla Santa Moschea, fino a che essi non vi abbiano aggredito. Se vi assalgono, uccideteli. Questa è la ricompensa dei miscredenti.”
[Corano 4:89] “Vorrebbero che foste miscredenti come lo sono loro e allora sareste tutti uguali. Non sceglietevi amici tra loro, finché non emigrano per la causa di Allah. Ma se vi volgono le spalle, allora afferrateli e uccideteli ovunque li troviate. Non sceglietevi tra loro né amici, né alleati.” [Corano 4:91] “Altri ne troverete che vogliono essere in buoni rapporti con voi e con la loro gente. Ogni volta che hanno occasione di sedizione, vi si precipitano. Se non si mantengono neutrali, se non vi offrono la pace e non abbassano le armi, afferrateli e uccideteli ovunque li incontriate. Vi abbiamo dato su di loro evidente potere.” [Corano 5:33] “La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l’ignominia che li toccherà in questa vita; nell’altra vita avranno castigo immenso.” [Corano 8:12]
“E quando il tuo Signore ispirò agli angeli: “Invero sono con voi: rafforzate coloro che credono. Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo [decapitateli], colpiteli su tutte le falangi!” [Corano 8:17] “Non siete certo voi che li avete uccisi: è Allah che li ha uccisi. Quando tiravi non eri tu che tiravi, ma era Allah che tirava, per provare i credenti con bella prova. In verità Allah tutto ascolta e conosce.” Altrimenti detto è l’assoluzione anticipata per un omicida, perché uccida un infedele in nome d’Allah. [Corano 9:5] “Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati. Se poi si pentono, eseguono l’orazione e pagano la decima, lasciateli andare per la loro strada. Allah è perdonatore, misericordioso.” [Corano 17:33] “E non uccidete, senza valida ragione, coloro che Allah vi ha proibito di uccidere. Se qualcuno viene ucciso ingiustamente, diamo autorità al suo rappresentante; che questi però non commetta eccessi [nell’uccisione] e sarà assistito.”
Dunque, secondo il Corano, esistono delle ragioni assolutamente valide, conformi al Diritto, per uccidere. [Corano 33:61]
“Maledetti! Ovunque li si troverà saranno presi e messi a morte [nella versione francese: “… uccisi senza pietà”]”. [Corano 47:4]
“Quando [in combattimento] incontrate i miscredenti, colpiteli al collo [decapitateli] finché non li abbiate soggiogati, poi legateli strettamente. In seguito liberateli graziosamente o in cambio di un riscatto, finché la guerra non abbia fine. Questo è [l’ordine di Allah]. Se Allah avesse voluto, li avrebbe sconfitti, ma ha voluto mettervi alla prova, gli uni contro gli altri. E farà sì che non vadano perdute le opere di coloro che saranno stati uccisi sulla via di Allah.”
b) Odio contro gli ebrei, i cristiani e gli infedeli
[Corano 5:51] “O voi che credete, non sceglietevi per alleati i giudei e i nazareni [versione francese: “… gli ebrei e i cristiani”],
essi sono alleati gli uni degli altri. E chi li sceglie come alleati è uno di loro. In verità Allah non guida un popolo di ingiusti.” [Corano 9:30] “Dicono i giudei: “Esdra è figlio di Allah”; e i nazareni dicono: “Il Messia è figlio di Allah”. Questo è ciò che esce dalle loro bocche. Ripetono le parole di quanti già prima di loro furono miscredenti. Li annienti Allah. Quanto sono fuorviati!” [Corano 5:14]
“Con coloro che dicono: “Siamo cristiani”, stipulammo un Patto. Ma dimenticarono una parte di quello che era stato loro ricordato.
Suscitammo tra loro odio e inimicizia fino al Giorno della Resurrezione. Presto Allah li renderà edotti su quello che facevano.” Negli Hadith, si può facilmente fare una “messe” di propositi anti-ebraici e anti-cristiani, a volte molto violenti, come
“Un gruppo dei Banu Israele (Figli d’Israele) si era perduto. Non so cosa gli sia capitato, ma penso che si siano trasformati in ratti.” (Detto d’Abu Huraira, Muslim XLII 7135 e Bukhari LIV 524).
c) Le 3 ineguaglianze fondamentali dell’Islam
L’islamico è superiore al non-islamico [Corano 3:110] “Voi siete la migliore comunità che sia stata suscitata tra gli uomini, raccomandate le buone consuetudini e proibite ciò che è riprovevole e credete in Allah.
Se la gente della Scrittura credesse, sarebbe meglio per loro; ce n’è qualcuno che è credente, ma la maggior parte di loro sono empi [versione francese: “… sono dei pervertiti”].”
L’uomo è superiore alla donna
[Corano 4:34] “Gli uomini sono preposti alle donne [versione francese: “… hanno autorità sulle donne”], a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l’insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande.”
Il padrone è superiore allo schiavo
L’Islam non ha ancora abrogato la Schiavitù, ancora praticata in Arabia Saudita e nel Sudan, dove la Tratta dei neri è ancora d’attualità, come l’attesta la testimonianza commovente di un sudanese nero e cristiano, di nome Simon Deng, ridotto in Schiavitù dal Regime arabo islamista di Khartoum, testimonianza raccolta dalla giornalista francese Caroline Fourest, che si può trovare sul sito Internet: http://www.occidentalis.com/article.php?sid=2738 (in francese). Se l’Islam non ha abolito la Schiavitù (lo può fare?) è semplicemente dovuto al fatto che il suo obiettivo è il Califfato mondiale dove i non-islamici avrebbero la scelta fra la conversione, la morte o, nel migliore dei casi, la Dhimmitude per le “genti del Libro” (ebrei e cristiani), che è uno statuto di sub-uomo
d) Pena di morte per colui che lascia l’Islam
“Ma senza alcun dubbio li avrei uccisi perché il Profeta ha detto: se qualcuno (un islamico) si allontana dalla sua religione, uccidetelo.” (Detto d’Ikrima, Bukhari LII 260). Voi ne conoscete molte, di religioni, che chiamano ad uccidere colui che desidera lasciarle?
5. MUHAMMAD (MAOMETTO), IL “BUON ESEMPIO”
Non possiamo finire senza parlare di questo simpatico “profeta” per questa simpatica “religione”. Qualche tratto del carattere di colui che qualsiasi buon islamico deve imitare, trovato negli Hadith o nel Corano:
Muhammad (Maometto) ha fatto:
“Quando l’apostolo di Allah ebbe tagliato i piedi e le mani di quelli che gli avevano rubato i cammelli e che ebbe loro levato gli occhi con dei chiodi riscaldati sul fuoco, Allah lo ammonì e rivelò: la punizione di coloro che fanno la guerra ad Allah e al suo apostolo e che li affrontano con tutte le loro forze per seminare la discordia sulla Terra, sarà l’esecuzione (per Decapitazione) o la Crocefissione.” (Detto d’Abu Zinad, Dawud XXXVIII 4357).
Muhammad (Maometto) ha fatto:
“L’apostolo di Allah ha lapidato a morte una persona della tribù dei Banu Aslam, un ebreo e sua moglie.” (Detto di Jabir Abdullah, Muslim XVII 4216).
Muhammad (Maometto) diceva e faceva:
“Quando l’apostolo di Allah aveva intenzione di condurre una spedizione per saccheggiare (Ghazw o Ghazwa in arabo, ciò che in francese si traduce con “Razzia” – nel caso del Profeta un tale Saccheggio costituiva un aspetto della Jihad) egli impiegava una formula equivoca per far credere che andava in un’altra direzione.” (Detto di Ka’b ibn Malik, Bukhari LII 197). “Ti interrogheranno a proposito del bottino. Di’: “Il bottino appartiene ad Allah e al Suo Messaggero”. Temete Allah e mantenete la concordia tra di voi. Obbedite ad Allah e al Suo Messaggero, se siete credenti.” [Corano 8:1].
Questo e’ il credo volgare e sacrilego inventato di sana pianta da quel delinquente di Maometto! Che porti i miei saluti a Satana ora 😉
Le crociate sono state necessarie per difendere il santo sepolcro e la cristianità. Senza le Crociate oggi saremmo tutti assoggettati alla FALSA religione dell’altrettanto FALSO E SACRILEGO profeta Maometto, che ha millantato di aver ricevuto da uno degli arcangeli più importanti del Signore una rivelazione che contraddice quella di Gesù, in primis il suo essere Dio fatto uomo.
I musulmani pacifici ingannati da Maometto non hanno colpa, ma l’eredità di Maometto ha ingannato milioni di persone. Che l’inferno se lo tenga stretto 🙂
In questo blog abbiamo gia’ avuto modo molte volte di esaminare come la storiografia moderna abbia rivalutato moltissimo la tesi delle crociate come reazione ad una aggressione islamica, contrapponendola alla tesi marxistoide prevalente nel XX secolo, delle crociate come aggressione proto-coloniale dall’Europa.
Va tenuto conto che sono state guerre, avvenute in un ambito politico e diritto internazionale molto diverso dal nostro, nelle quali, come in tutte le guerre, non sono mancati anche crimini.
Mi pare pero’ si riveli sempre piu’ innegabile la loro origine difensiva.
Mi pare quindi inutile ribadire, proprio in questo blog, questa interpretazione.
E invece è SEMPRE utile ribadirla, visto che la propaganda marxista è ststa talmente efficace che persino nella mia famiglia, dove sono tutti cattolici da sempre, siamo cresciuti con l’idea dei cristianacci cattivacci brutti, cattivi e pelosi che ammazzavano i bei moretti musulmani per ordine della perfida Chiesa 🙂
Solo recentemente, negli ultimi anni, ho scoperto la verità.
Quindi dissento, è SEMPRE bene ricordarla questa cosa. Sono tre soli che la propaganda marxista ci spala letame addosso, basta vedere le migliaia di video sul web pieni di falsità MAIUSCOLE (che io provvedo a sbugiardare OGNI volta che me ne capita uno sotto mano).
Caro Marco, LA VERITÀ non viene mai ribadita troppo spesso. Anzi, sono le BALLE ad esserlo. Ricorda la massima di Goebbels, il ministro della propaganda del terzo Reich “una bugia, ripetuta abbastanza a lungo, diventerà una verità “.
A parte il fatto che credo proprio che ora Goebbels si stia pentendo, e molto, delle malefatte compiute nella sua miserabile vita (dalla lettera ai Romani: “MIA è la vendetta, disse il Signore, sono io che ripagherò”), quella è una grande verità.
Quindi no, la ribadiro’ ogni volta che ci sarà bisogno, sopratutto in favore di chi legge e magari conosce poco il sito e si è fstto ingannare dalle falsità anticlericali :).
Tre secoli, non tre soli.
Fatto non fstto.
Stata non ststa.
A chi mi dirà come disattivare il correttore automatico sarò grato in eterno 🙂
Scusa Massimiliano, ma anzichè protrarre all’ infinito questa situazione di belligeranza con la tua atrezzatura informatica, non ti sarebbe più comodo caricare il tutto su un carretto, rovesciarlo nel cortile del ferrivecchi e comprare delle apparecchiature nuove? 🙂
Ahahah hai ragione 🙂
Caro Massimiliano, se permetti tu e la tua famiglia eravate stati un po’ precipitosi, poiche’, come gia’ e’ stato fatto notare piu’ volte anche in questo blog, la Chiesa Cattolica (che pure ha ritenuto di chiedere scusa per molti altri errori del nostro passato), non ha mai incluso tra essi le crociate, lasciando aperto il giudizio solo a livello del male eventualmente imputabile a singoli partecipanti.
E’ chiaro che una revisione critica ed autocritica per l’indubbio male rappresentato da quelle guerre, non potrebbe che essere contestuale e reciproca, tra il mondo islamico ed il mondo cristiano.
In caso contrario, per i cristiani sarebbe ingiusto, antistorico e quindi inaccettabile, offrire scuse unilaterali al mondo islamico.
Purtroppo la cronaca di questi anni ci evidenzia quanto i tempi siano ancora immaturi per questa contestuale e reciproca richiesta di scuse.
Se solo penso a quante discussioni ho avuto quando chiedevo a dei musulmani a proposito del Patto di Omar: “scusa ma protezione da chi, da cosa?”
La questione di pagare una tassa per avere la “protezione” mi richiama altri contesti 🙂
Da ateo, io direi che certe idee mal si coniugano con il concetto di democrazia. Come dice Fabrizia, basta leggere il Corano, per capire che un’interpretazione pacifica può essere solo tirata per i capelli. Ci sarà sempre qualche testa calda che si muove alla jihad, perchè effettivamente questo si chiede. Fosse per me, cambierei molte leggi, anche sull’immigrazione, e farei un massiccio ostruzionismo alla costruzione di moschee, etc. Tutto questo senza toccare i mussulmani buoni, ovviamente, che dovrano pagare senza colpa le misure restrittive rese necessari dai loro numerosi fanatici colleghi di culto
Ma tu non eri agnostico? ora sei diventato ateo?
Tre secoli, non tre soli.
Fatto non fstto.
Stata non ststa.
A chi mi dirà come disattivare il correttore automatico sarò grato in eterno 🙂
Ho replicato il commento, sorry. Beh Freezer, la fede nel nulla è irresistibile 🙂
Cosa c’è di meglio che vivere una vita senza senso per poi diventare cibo per vermi insieme ai propri cari?
Te la senti davvero di biasimare chi rifiuta l’evidenza in nome di una così nobile e bella speranza? 🙂
Vedi Sophie, quello che dice l’articolo, brevemente, verso la fine è sacrosanto ed è il punto più importante, a mio avviso: l’ascolto dei Cristiani nel MO e altrove. A parte le polemicucce opache di noi Italiani, che abbiamo spesso la presunzione di essere bravi, molto bravi, ma nel mondo molto pochi ci filano e nessuno ci legge, quello che conta, secondo me, in questo clima è, fondamentalmente anche se non esclusivamente, il pensiero delle Chiese locali. Sono loro in prima linea, non noi. Ho vissuto, come volontario, in alcuni Paesi africani dove vi sono stati eccidi, alcuni dei quali MAI nominati in occidente. Ti assicuro che la vita, per i Cristiani perseguitati di laggiù era (ed è)spesso durissima. L’islam è un problema, è vero. L’Islamizzazione non la vedo così drammatica, nonostante la violenza. Ma noi, assieme ai nostri fratelli del MO, siamo Cristiani, e sappiamo molto bene che al mondo la violenza vince una battaglia ma non la guerra. Dovremmo sostenere di più i Cristiani dell’Irak, della Siria, dell’Egitto, ecc., a mio sommesso avviso. Che il Signore ci benedica tutti. E quando dico tutti, intendo dire tutti. Anche chi, oggettivamente, è in situazione di gravissimo debito.
Mi permetto di dire una cosa: giusto non condannare in toto l’Islam, ma ATTENZIONE: i fanatici dell’Isis vanno combattuti con OGNI mezzo, non oossiamo più stare a guardare i nostri fratelli massacrati. I cristiani (io per primo) devono essere pronti, all’occorrenza, a dare la vita per proteggere i propri fratelli dal fanatismo islamico.
Gesù, proprio lui, disse “se non hai una spada vendi il mantello e comprala”, e io sono ovviamente d’accordo. È ora di finirla. Massimo rispetto per i musulmani moderati, che nessuno li tocchi con un dito ne li discrimini, ma per i fanatici io invoco solo repressione senza alcun tipo di compromesso, NON POSSIAMO continuare a lasciar sterminare i nostri fratelli nella fede.
Sicuramente prego anche io che Dio possa essere misericordioso persino con i fanatici islamici, ciò non toglie che se continuano così abbiamo il DOVERE di accelerare le pratiche per l’incontro con il Creatore. Non è vioenza, e’ autodifesa. La legittima difesa e’ ammessa sia dalla Chiesa che dal catechismo.
Qua la mano, Massimiliano!
Sulla faccenda isis e boko haram e compagni di merende, la penso come te, e l’ho già scritto parecchie volte, anche su Tempi.
Ciao. Guarda, la violenza e’ sempre “extrema ratio” ma ripeto, se si tratta di difendere la propria vita o quella di un innocente (e non è che quelli dell’Isis li puoi stendere a calci e pugni, anche se un decimo dan ti svuotano un ak47 nello stomaco) e’ l’unica cosa da fare.
Con quella gente lì, purtroppo, non c’è altra strada che sradicarli come erbacce. È brutto da dire ma la realtà non sempre è bella. Poi magari il Signore li perdonerà, ma intanto sono fuori dalle scatole e non possono fare più del male a nessuno.
Basta ricordare cosa fece il profeta Elia ai seguaci del demone Baal, ed erano ben meno pericolosi di questi fanatici. Questa gente non è diposts ne al dialogo ne ai compromessi, non è vendetta, e’ solo impedire che facciano altro male.
Lo ripeto: REPRESSIONE SENZA COMPROMESSI.
E purtroppo, fino a che sulla terra ci sarà l’ Islam ( uno dei capolavori del demonio )sorgeranno sempre Isis, Boko Haram, Shabaab e quant’ altro
Gladio, in passato le ho già detto che il suo spirito era in armonia con il suo nickname. Ha ragione in toto, e’ ora di scendere dalla turris eburnea e sfoderare IL GLADIO 😉
Non ce l’ho coi musulmani moderati (che esistono, e’ innegabile) ma quei fanatici non permettono ne dialoghi ne compromesso.
Tra l’altro, se un musulmano analizzasse CHI ERA E CHE PERSONA ERA MAOMETTO (che millanta di aver ricevuto dall’arcangelo Gabriele la vera rivelazione che contraddice in toto il messaggio di Gesù definendolo un semplice profeta, quando poi nel Corano c’è scritto di prestare fede alla Bibbia e la Vangelo, pazzesco) dubito rimarrebbe islamico.
L’Islam non è alteo che una storpiatura del cristianesimo, adattato alle menti primordiali e violente degli arabi di quel tempo.
Sono d’accordo.
La prudenza nelle dichiarazioni dovrebbe potersi abbinare ad altre opzioni diplomatiche, silenziosamente efficaci; altrimenti la prudenza non puo’ avere che il nome di resa, dhimmitudine, consegna al martirio di molti nostri fratelli che, in quanto tali, sono pur sempre persone che Dio ci ha affidato.
Confesso di essere rimasto orripilato dalla dichiarazione di Ban Ki Moon (ovvero dell’ONU) che riprende il Papa dicendo che ha esagerato definendo “genocidio” quello contro gli armeni, perche’, secondo un’inqualificabile logica, sarebbe solo un “atroce delitto”.
Tanto piu’ che qui non e’ questione di numeri, cioe’ se gli armeni trucidati sino stati “solo” 500.000 o siano stati 2 milioni (il dato storico prevalente e’ 1.200.000)
L’ONU stessa definisce infatti il concetto di “genocidio” con riguardo alle intenzioni, piu’ che agli effetti, e lo definisce come segue: “Gli atti commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso”.
Evidentemente, al di la’ dei numeri, lo sterminio degli armeni e’ stato “genocidio” a tutti gli effetti e mi pare grave e molto preoccupante che l’ONU lo rinneghi, andando contro alla sua stessa definizione di “genocidio”.
Il fatto che l’ONU abbia in buona sostanza preso le parti della Turchia, oltre a mettere ancor piu’ in pericolo la vita dei cristiani in Medio Oriente, forse ci spiega a chi veramente alludeva il Papa, quando parlava di cristiani sterminati nell’indifferenza “del mondo”.
E’ una situazione inquietante, perché se i cristiani, come gruppo etnico-religioso, non possono fare affidamento nemmeno sull’ONU, su chi potranno fare affidamento, se non su loro stessi ?
E ovviamente su Dio
Eppure il falso profeta Bergoglio e dalla parte dei musulmani..
Ma voi fate notizie che vuole il mondo!
La verità e un altra e molti di voi la sanno!
Anche Gladio la sa, ma preferisce tacere.
https://gloria.tv/media/bzcUm51dNxG
Rimanete nella verità!!!!
Ma come, Bergoglio non era l’anticristo? Adesso l’avete retrocesso a falso profeta? Com’è sta storia?
Molto semplicemente il Santo Padre e’ un gesuita, sono i migliori studiosi di teologia al mondo, vite intere dedicate alla ricerca teologica, ma sono anche “vecchie volpi”.
Il Santo Padre, per dire, non è arretrato di un millimetro sulle questioni più importanti per la fede, nonostante i laicisti pensassero di avere un Papa uotraprogressista che magari avrebbe accettato matrimoni gay o sperimentazioni sugli embrioni, aborti e altre abominazioni del genere.
Il Santo Padre e’ molto intelligente, si accattiva le persone ma sa bene cosa è importante e non arretra di un millimetro.
Ma quando c’è da stoccare stocca! Eccome.
Va beeeeene !
Carissimo Gino
Il fatto di “camuffarsi” con nickname sempre diversi ( Andu, Andy e mille altri)non rende assolutamente i tuoi commenti più intelligenti.
Tanto per farti un esempio, Gino, un somaro, per quanto si travesta, è sempre identificabile come tale anche se in testa porta il cappello del re.
P.S: Dal momento che ci esorti a “rimanere” nella verità vuol dire, per logica, che nella verità già ci siamo, sei convinto?…o no…
NON rimanere nella coglioneria!
Quoto Gladio.
Mi è venuto un dubbio.. Sei Antonio Socci per caso? 🙂
Guardate qua. Questi animali vanno macellati come le luride bestie che sono e gettati nell’inferno da cui non avrebbero mai dovuto venire vomitati.
Guardate http://gloria.tv/media/PusaPYCEw7d.
Questa gente DEVE MORIRE. Non è questione di cattiveria, ma di difendere degli innocenti! Cacciamoli all’inferno insieme a Satana, Behemot, Lilith, Astaroth e quelle bestie immonde simili a loro!
Vi giuro che ho pianto leggendo quelle cose. Li voglio vedere morti quegli animali. Non sono persone, sono bestie, e vanno trucidati come bestie! Non mi pento di ciò che sto dicendo, quei luridi animalepi devono morire, altrimenti continueranno a fare queste porcate.
Che un certo islam abbia un rapporto perverso con il sangue, mi pare lo si possa constatare in molto luoghi in cui viene celebrata la festa islamica del sacrificio.
Non so pero’ quanto tempo si conservi liquido il sangue imbottigliato, quindi penso che quei farabutti avranno poco da divertirsi (a meno di miracoli, tipo quello di San Gennaro, vescovo e martire anche Lui)
Credo anch’io che essere nati uomini non e’ solo un privilegio, ma impone anche una responsabilita’ connessa con le nostre superiori capacita’ intellettive e spirituali.
Spesso dimostrano piu’ capacita’ d’amare gli animali, che certe persone.
Non vedo perché costoro debbano avere un destino migliore di quelle povere creature.
Il sangue dei martiri andrebbe recuperato in tutti i modi possibili, per impedirne la profanazione e per custodire una reliquia di quelle coraggiose e sante persone.
Il punto, oltre a ciò che hai detto, e’ che questa gente va fermata. Ad ogni costo.
Ti stai rendendo simile a loro con queste idee, riflettici
Tu hai anche ragione, forse ho esagerato, ciò non toglie che non si può continuare così.
Purtroppo questa gente non può essere fermata con le buone. E la legittima difesa è ammessa, anche ovviamente deve esserci in palio la vita. Non è che puoi ammazzare qualcuno per un furto, chiaramente.
Ma questa gente qua ti sgozza o ti svuota degli ak47 nello stomaco, non puoi ragionarci.
Riguardo al sito che hai linkato, in fondo all’articolo c’era un link che mandava a quest’altra pagina: http://gloria.tv/media/73WnVg49unk
Se l’attendibilità del sito è questa io non lo considererei una fonte affidabile, seppure non mi stupirebbe il fatto che l’articolo sulle torture possa riferirsi a fatti reali
Non mi ci far pensare guarda. Veramente, mi ha fatto diventare cattivo.
Direi che a mettere in luce quanto l’islam sia una religione di pace e tolleranza ci abbia pensato la freschissima questione dei cristiani uccisi in quanto tali pure su di un barcone trasportante rifugiati. Semplificando un po’: stai scappando dalle persecuzioni, stai per chiedere asilo ad un paese cristiano e perseguiti i cristiani (che come te scappano e che hanno anche molto più titolo di te di chiedere asilo all’Italia) anche durante il viaggio? Per di più quando sei quasi arrivato! Quando si dice “sputare nel piatto in cui mangi” non si arriva a tale bassezza, bisognerebbe coniare un nuovo modo di dire. Tra parentesi qui non si parla solo di disumanità, qui si parla anche di stupidità acuta