John Lennon il pacifista, ma picchiava il figlio e tradiva la moglie
- Ultimissime
- 17 Feb 2015
Se l’oncologo Umberto Veronesi sosteneva che «l’etica laica è migliore di quella religiosa» e contemporaneamente tradiva e umiliava la moglie, «fuori e dentro le mura domestiche» (come ha scritto la donna nel libro “Il cuore, se potesse pensare“, Rizzoli 2013), il cantante John Lennon invocava un pacifismo laicista sperando in un mondo «senza religione», senza la violenza della religione. Poi però, da laico, tornava a casa, picchiava il figlio, consumava droghe e tradiva la moglie.
Sono infatti spuntate le carte della causa di divorzio con la prima moglie, Cyinthia, redatte nel 1968 dagli avvocati di lei e basato sulla testimonianza di una collaboratrice domestica, Dorothy Jarlett, che viveva in casa della coppia, un’abitazione piena di «bustine di marijuana sparse qua e là».
Lo ha confermato lo stesso figlio, Julian: «Parlava e cantava d’amore, ma a me non ne ha mai dato», ha affermato. Fu «un cattivo padre. Ed io non riesco a diventarlo per colpa sua. La parte più oscura del mio carattere mi viene decisamente da papà. Quando divento troppo aggressivo, so che è la sua eredita». D’altra parte lo stesso Lennon dichiarò pubblicamente nel 1980 che «Julian fu un figlio non previsto. Che venne fuori da una bottiglia di whisky». Una ferita profonda lo lacerò quando lesse queste parole, racconta oggi Julian.
Non sorprende molto che gli idoli delle masse non sappiano poi mantenere le promesse («Gli idoli delle genti hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono» Salmo 114,5), bisognerebbe sempre riflettere e dubitare sui simboli di pace, di giustizia, di bontà che il mondo ci propone e, se possibile, evitare sempre di uniformarsi, di conformarsi al pensiero unico.
Eppure anche John ebbe modo di ritrovarsi, come abbiamo già raccontato. Qualche mese prima di morire assassinato rilasciò infatti un’intervista dicendo: «La gente ha sempre avuto l’immagine che io fossi un anti-Cristo o un antireligioso. Ma io non lo sono. Oggi sono un uomo più religioso. Sono cresciuto cristiano e solo ora capisco alcune delle cose che Cristo diceva attraverso le parabole». La sua compagna Yoko Ono reagì infatti male, come riporta il critico musicale Julián Ruiz in un articolo su “El Mundo”.
Ella nascose per 30 anni l’ultima canzone di Lennon, intitolata “Help me to help myself” (registrata un mese prima di morire) perché era la confessione del fatto che «in quei giorni Lennon si era avvicinato a Cristo e voleva frequentare la Chiesa».
La redazione
33 commenti a John Lennon il pacifista, ma picchiava il figlio e tradiva la moglie
Non sapevo della conversione di Lennon, mi fa molto piacere!
Solito errore che facciamo: amare l’umanità invece di amare chi ci sta accanto o incontriamo, uno alla volta, come fosse l’unico.
Sottoscrivo: non è nient’altro che amare il famoso “prossimo” evangelico, che sia un parente o un amico stretto.
L’infanzia di Lennon spiega molte cose, comunque già nel 1966 affermava
in un’intervista: “La gente pensa che io sia contro la religione, ma non è così.
Sono una persona molto religiosa”
http://it.wikipedia.org/wiki/John_Lennon#Infanzia
Questo articolo e’ davvero interessante grazie. C’È sempre una grande dicotomia tra il dire ed il fare. Raro trovare la coerenza. Uno dei massimi esponenti dell’amore universale che tratta male moglie e figlio, musulmani che seguono l’islam (che in arabo significa pace) e poi imbracciano i fucili, preti che dall’altare decantano le virtù cardinali e teologali e poi riversano sui bambini le loro frustrazioni. Forse bisognerebbe parlare un po’ meno … Ed amare un po’ più
No davvero: Islam significa “sottomissione”, non “pace”; e lasciamo stare i preti pedofili, ché c’è stato un periodo in cui sembrava ne fosse pieno il mondo quando, in realtà, si trattava quasi sempre di mistificazioni volte ad ottenere cospicui risarcimenti in denaro.
Quindi … L’islam e’ tutto cattivo ed i preti tutti buoni? D’accordo. Ognuno e’ libero di leggere i fatti come vuole.
Comincia con lo studiarti il Corano e la Sunna, poi vedi se non ti dai una regolata…altro che le solite fregnacce sui preti!
Il corano va al massimo letto in raffronto al vangelo o alla Bibbia. Non certo alla summa. Io credo siano tre libri splendidi. Circa le solite fregnacce sui preti … Ripeto … Ognuno e’ libero di guardare i fatti come vuole. I fatti rimangono quelli che sono a prescindere dalla faziosità di chi li osserva.
Scusa Luca, ma il tuo commento fa sorgere il dubbio che tu sia completamente all’ oscuro di cosa sia il Corano e di cosa sia la Sunna.
E’ pacifico che il Corano non va letto in raffronto alla Sunna, in quanto quest’ ultima è il compendio del Corano, è la raccolta dei detti, delle sentenze e degli atti del Profeta. E’ la fonte a cui ci si ispira nei casi di controversie nell’ interpretazione del Corano e fa parte del ” Canone ” islamico.
Il Corano, tanto per schiarirci le idee prima di fare dei paragoni fuori luogo con altri testi sacri non è come la Bibbia che è scritta da uomini, con tutti le loro pecche ed i loro pregiudizi dovuti al contesto storico, culturale e antropologico in cui vivevano. Il Corano é scritto da Dio, è Dio fatto libro, pertanto incontenstualizzabile ed immutabile nei tempi.
Quello che tu definisci un libro splendido è innanzitutto un manuale di istigazione all’ odio ( non c’è Sura che non contenga una maledizione )verso gli appartenenti ad altre religioni; tanto per farti un’ esempio il buon musulmano, in guerra, può prendersi tutti i piaceri che vuole con le donne degli ” Infedeli” con la benedizione di Allah. In poche parole può violentare tua moglie e ridurre in schiavitù i tuoi figli lo stesso giorno che ti ha ammazzato e può farlo con tutta tranquillità di coscienza perchè ciò costituisce una ricompensa di Allah ( chi sia l’Allah del Corano non è ben chiaro, le opzioni sono due : o è l’ alter ego di uno psicopatico criminale o è il demonio rivelato sotto mentite spoglie ).
La Sunna è ancora peggio.
Pertanto ti rinnovo l’ invito ad approfondire l’ argomento prima di impegnarti in commenti avventati
Ottima replica, Gladio
Scusami. Pensavo il tuo fosse un errore di battitura. Pesavo avessi scritto per errore Sunna invece di Summa. Ora mi e’ chiaro. Non ho letto la Sunna (non sapevo nemmeno della sua esistenza). Mi documento. Grazie. Circa i commenti avventati … Non so perché in questo blog avete l’abitudine di offendere il vostro interlocutore. Non sei il primo. Mah! Probabilmente sarà scritto in qualche codicillo del catechismo.
Non so che concetto hai tu di “offesa” ma non credo , (anzi, ne sono sicuro ) che valutare per
” avventato ” il commento di un interlocutore possa ritenersi tale, giusto o sbagliato che sia il
“rimprovero “.
PS: La freddura sui ” codicilli del catechismo” potevi risparmiartela, non credi? 🙂
Ok. Ho capito che non era tua intenzione offendere. E’ che frasi come “ti dai una regolata”
Ok. Ho capito che non era tua intenzione offendere. E’ che frasi come “ti dai una regolata” … “solite fregnacce sui preti” … Ecc… Io non credo facciano emergere il necessario e giusto rispetto per l’interlocutore. Ma ho capito che e’ un tuo limite espressivo, senza volontà di offendere. Ok.
Luca,
Gladio ti ha fatto semplicemente notare che non sei preparato sull’argomento che tu hai introdotto e in cui tu ti sei avventurato
Nemmeno l’ invito a ” darsi una regolata” credo sia da ritenersi un’ offesa.Ma ho capito che e’ un tuo limite comprensivo. OK 🙂
Dove sono le offese?
Ma da nessuna parte, ovviamente.
Peccato che il Corano non venga letto, dagli stessi Islamici, come dici tu, proprio perché l’ermeneutica ne impone la lettura assieme alla Sunna; in altre parole, l’interpretazione coranica secondo l’Islam non può prescindere da quest’ultima. Dire che bisogna raffrontarlo ai testi sacri cristiani è sbagliato, proprio perché non è così che viene letto nel mondo islamico; in altri termini, è come voler leggere un libro di cucina alla luce di un trattato di storia, le due cose c’entrano poco assieme.
Caro Luca, io sono molto felice di avere letto il Corano, ormai parecchi anni fa. Dopo il Corano ho letto il Vangelo. È stato come trovare una fontana d’acqua nel deserto. E sono finalmente ritornata a casa.
Non lo metto in dubbio. Come non metto in dubbio che ci sia gente che abbia fatto il percorso indietro. O chi, avendo letto entrambi, ha potuto gustare la saggezza di tutti e due e i loro limiti
Non ho detto questo (ma la gente li legge i miei interventi?), solo che le cose non stanno affatto come dici tu: ad esempio, che Islam vuol dire pace (e non è vero, in arabo vuol dire sottomissione, poi che ci siano, come dice Licurgo,improbabili radici che indicherebbero ciò non cambia il significato della parola) e che il mondo non è affatto popolato da preti pedofili (i quali ci saranno anche, ma sono molto pochi e non capisco cosa c’entrino in questo discorso). Se poi a questo ci si aggiunge la sviolinata all’Islam e a John Lennon come uno dei massimi esponenti dell'”amore universale” (della lussuria sarebbe più corretto), capisci che chi deforma i fatti non sono io.
Credo tu abbia ragione: Sono io a deformare i fatti. Non ho capito bene dove e come lo avrei fatto, ma e’ certamente così.
Risparmiati la tua ironia da quattro soldi, hai scritto delle cose che non hanno alcun senso, quale il significato della parola “Islam” e la solita reprimenda anticlericale contro la Chiesa. Non mi interessa se leggi il Corano comparandolo con la Bibbia, Topolino o quello che vuoi tu, mi interessa però che vengano esposti i fatti, non i luoghi comuni; per quelli c’è fin troppo spazio sul web
Hai ragione: Ho scritto cose senza senso e ripreso luoghi comuni. Grazie per aver esposto i fatti nell’unica vera maniera.
Alcuni dicono che Islam indichi la via della pace perchè nella radice del termine, che appunto vuol dire ‘sottomissione’ nel senso dell’Uomo a Dio, ci sarebbe la stessa radice di Salam, pace. Ma è un’ipotesi che, a quel che ricordo di aver letto, è piuttosto controversa tra gli studiosi, mentre in parte del mondo islamico è una convinzione abbastanza radicata.
Non è coerente neanche mettersi a parlare di amore e poi dal pulpito appiccicare etichette.
E quale pulpito? Ho solo detto che forse – prima di fare discorsi (da parte di chiunque: Dei preti, dei musulmani, dei figli dei fiori, da parte mia e tua)- converrebbe allineare la propria vita a quanto si predica. Oppure … Che e’ la strada migliore a mio avviso… Operare e contemporaneamente tacere
John Lennon si drogava. Non l’avrei mai detto.
Bravo, adesso lo sai, ringrazia uccronline.
Dall’articolo sopra:
“Non sorprende molto che gli idoli delle masse non sappiano poi mantenere le promesse («Gli idoli delle genti hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono» Salmo 114,5), bisognerebbe sempre riflettere e dubitare sui simboli di pace, di giustizia, di bontà che il mondo ci propone e, se possibile, evitare sempre di uniformarsi, di conformarsi al pensiero unico.”
E’ una frase scritta per criticare la condotta di Lennon, però calza a pennello anche per Gesù e il cristianesimo.
Se per Gesù intendi l’immagine edulcorata e falsa che viene data da molti oggi e per cristianesimo intendi la maggior parte delle forme protestanti ed il cattolicesimo adulto hai perfettamente ragione.
Di contro il Gesù che e’ realmente esistito e’ tutto un altro discorso, le promesse fatte le ha mantenute, le mantiene e le manterrà e dubitare di Lui non e’ un atto molto razionale.