La scienziata Gianotti è credente? Ecco la reazione antiteista
- Ultimissime
- 10 Feb 2015
Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo che ha avuto migliaia di visite in poche ore: si tratta delle dichiarazioni di Fabiola Gianotti, la scienziata più famosa del mondo oggi a capo del CERN di Ginevra, è il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle. Viene definita la “signora della scienza”.
Bene, la Gianotti intervistata alla trasmissione televisiva “Otto e mezzo” (video pubblicato sul nostro canale Youtube) ha scandalosamente ammesso: «Si, io credo in Dio. Non ci sono contraddizioni tra scienza e fede, l’importante è lasciare i due piani separati: essere credenti o non credenti, non è la fisica che ci darà una risposta. La scienza si basa sulla dimostrazione sperimentale e la religione si basa su principi completamente opposti, cioè sulla fede, tanto più benemerito chi crede senza aver visto».
Niente di eccezionale, l’esperienza di fede della Giannotti non vale di più o di meno di quella di un sacerdote, di un muratore o di un libraio. Oltretutto, tutti i più grandi uomini di scienza nella storia del mondo hanno fatto professione di fede, molti di loro avevano preso i voti religiosi (Mendel, Copernico, Lemaitre ecc.) e dicevano le stesse cose. Ma negli ultimi anni, condizionati dai secoli bui illuministi, la vulgata vuole che soltanto chi si professa ateo possa essere scienziato (e viceversa), perché i credenti in Dio non sono “razionalmente formati” (cfr. Odifreddi) per poter approdare alla laurea in materie scientifiche e ad intraprendere una carriera scientifica.
La Gianotti ha tolto per un attimo il velo dalla burla anti-teista e le reazioni non sono state molto contenute. Abbiamo fatto qualche screenshot -due o tre, giusto per rendere l’idea- come sintesi di quello che abbiamo letto su Facebook quando veniva condiviso il nostro articolo. In linea generale ci siamo divertiti molto, sopratutto per le reazioni isteriche. Peccato per i diversi insulti -anche sessisti- e le minacce che la dott.ssa Gianotti ha subito per queste parole. Tutto questo ci ha fatto anche capire quanto sia importante e vitale per questa cultura resistere nel sostenere la presunta dicotomia tra scienza e fede, tra scienziati e credenti. Possibile che non si riesca ad andare oltre? Ad intraprendere un confronto più maturo?
La redazione
100 commenti a La scienziata Gianotti è credente? Ecco la reazione antiteista
“Il lavoro di Maxwell ha cambiato il mondo per sempre.” Einstein
“Solo coloro che pensano a metà diventano atei, coloro che vanno a fondo con il pensiero e vedono le relazioni meravigliose tra le leggi universali riconoscono una Potenza creatrice” J.C.Maxwell, cristiano.
Il commento più divertente è quello dei “coproliti di dinosauro”, come se usare paroloni per dire scemate le rendesse automaticamente sensate… =P
Mi correggo, non “dinosauro” ma “brontosauro”, non vorrei mai che mi si accusasse di aver manipolato questa colta citazione =P
Che poi il “brontosauro” non esiste più, è stato riclassificato come “apatosauro”.
Me lo ha insegnato un prete che scava dinosauri in Argentina quando ero ragazzo.
Durante una serie di incontri organizzato in un patronato per avvicinare i ragazzi alla scienza.
Lo stesso patronato dove si ritrovava il circolo degli astrofili, per intenderci.
L’ironia.
LOL 🙂
E’ divertente soprattutto perché quel grande luminare del sapere scientifico ritiene che… la Gianotti, per le sue ricerche… riceva fondi solo dall’Italia 🙂 .
E 1 KONPLOTTO KATTOLIKO KONTRO NOI ATEI IL VATIKALIA KONTROLLA ANKE L’ACCIELLERATORE DEL CERN!!!!1!1!
Ominidi fascisti dalla tolleranza ballerina. Ecco perchè non uso facebook
Vedo soprattutto della insana maleducazione. A dir la verità il rispetto non dovrebbe essere solo figlio dell’educazione… Ma forse questo e’ un altro discorso…
Sono principalmente ragazzini ignoranti ed ineducati, secondo me.
Aggiungerei Umberto, con qualche marcata frustrazione
…aggiungerei anche adulti, se vai sul blog di Odifreddi trovi lo stesso tipo di commenti…
Sant’Antonio Abate nel deserto aveva profetizzato per i nostri tempi: «Verranno giorni in cui gli uomini diventeranno pazzi, e quando incontreranno uno che non è pazzo, gli diranno: Tu sei pazzo, perché non sarà simile a loro»!
SCIENZA e FEDE CATTOLICA hanno come fonte unica Dio Creatore, dunque non possono contraddirsi. Ma penso sia sempre importante sottolineare la parola «cattolica», perché se si tratta di fede induista, per esempio, scienza e fede induista certo che si contraddicono!
Il fatto è che – si sia atei o credenti – la mancanza di intelligenza e l’incapacità di pensare si nota sempre. In questi momenti è evidente.
Si sia atei o credenti – la mancanza di intelligenza e l’incapacità di pensare si nota sempre. In questi momenti è evidente.”
Sono d’accordo.
Volevo scrivere “commenti”, a dire il vero.
L’universo (= verso l’uno) è la prova dell’esistenza di Dio, e della trinità, mentre il nulla professato dagli atei e in cui strenuamente credono, non solo porta alla deificazione del nulla stesso, ma è contradditorio, perché sia il passato lascia la sua traccia, sia il futuro è contenuto nel tempo presente, come il frutto è già nel seme. Il Nulla non esiste, è solo un’idea umana, dovuto alla consapevolezza del suo essere limitato.
Come diceva Luis Pasteur “Poca scienza allontana da Dio, molta scienza avvicina a Dio”.
Lo stesso Galilei in fondo si definiva teologo, prima ancora che scienziato, ed infatti diede il suo contributo anche all’esegesi biblica, come ampiamente documentato nelle sue lettere. Nelle scienze si arriva alla conclusione seguendo un processo triadico (osservazione, sperimentazione, conclusione), e in filosofia (tesi, antitesi,sintesi), e in matematica (Ragioniamo su Pitagora), e su di esse si fonda la razionalità umana.
In Ultimo vi esorto: Restate saldi nella fede, arriverà il consolatore:
“Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me … Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” (Gv 15,18-20)
Pace e Bene
E come fa l’universo essere è la prova dell’esistenza di Dio? Al limite è la prova dell’esistenza dell’universo stesso.
La creatura ed il creato, sono la prova dell’esistenza del creatore, non di sé stessa.
Il figlio vivendo dà testimonianza, della sua stessa vita, ed insieme dell’esistenza del padre.
Un frutto anche se marcio,dà prova dell’esistenza dell’albero, senza il quale il frutto stesso non avrebbe vita.
Pace e Bene.
Come temevo, nessuna prova scientifica ma solo fede.
Abbiamo discusso su questo blog giusto l’altro giorno della prova ontologica di Kurt Gödel… se ti interessa c’è un libro curato (pensa te) da Odifreddi che si intitola “la prova matematica dell’esistenza di Dio”
Qui puoi trovare la rigorosa dimostrazione logico-matematica, buona lettura:
http://www.maat.it/livello2/Godel-02.html
…ti basta come prova scientifica?
La prova di Godel non è scientifica ma logica.
Perché la logica non sarebbe scienza?
La logica è una disciplina filosofica, quindi non è scienza. Ci sarebbe poi la logica matematica, che non è però quella utilizzata da Godel per formulare il suo discorso tautologico e circolare, discorso infatti che è stato discusso e contraddetto in molte sue parti. Niente scienza quindi.
Scusi, ma davvero si aspetta una prova scientifica dell’esistenza di Dio?
No, però vedo che qui qualcuno aveva la pretesa di fornirmela…
Eppure Giacomo ha parlato di “prova” e non di “prova scientifica”. Evidentemente se fossi meno imbevuto di scientismo sapresti che esistono prove ed argomenti filosofici, pro e contro.
Vogliamo smettere di giocare ai piccoli scienziati, dato che non hai nemmeno una laurea?
per la cronaca, Goedel era un matematico, non un filosofo, ed ha vinto la medaglia Field. Per molti (odifreddi compreso) é il più grande logico di tutti i tempi.
La logica matematica è scienza pura invece, in base al tuo ragionamento, i teoremi di incompletezza, la teoria dei giochi, la macchina di Turing, l’architettura di Von Newmann, etc, sarebbero disquisizioni filosofiche…
Ecco, ti informo che i computer del cern ed i relativi esperimenti senza tali disquisizioni non esisterebbero.
Tu mi sa che confondi la scienza sperimentale con la scienza in generale… Quello che chiedi immagino sia una prova sperimentale… Ma la scienza va oltre gli esperimenti (come dimostrano Goedel e lo stesso Higgs).
P.S.
…il fatto che da qualche parte tu abbia letto che la dimostrazione di Goedel è fallata, non implica che lo sia.
Ci vuole molto coraggio a dire che uno come Goedel cade in una tautologia. Quindi, gentilmente, ti prego di fornirci una dimostrazione della confutazione. Grazie.
Parlate di tautologia come se fosse una brutta parola quando in realtà significa semplicemente che un’asserzione è sempre vera, ma non necessariamente vuol dire che sia anche priva di informazione. Se scrivo “la luce bianca è scomponibile in raggi di luce colorati” è una tautologia ma non per questo è una frase stupida.
Detto questo, in un certo senso avete ragione sia tu che Danilo semplicemente perché la logica è inefficace in campi come questo e la lacuna sta negli assiomi iniziali perché proprietà come l’onnipotenza non sono descrivibili logicamente in quanto portano a contraddizione (l’onnipotenza è impossibile logicamente, ma questo è ovvio perché se fosse una cosa comprensibile logicamente sarebbe anche alla portata dell’uomo). In definitiva, se dai per buoni gli assiomi iniziali la dimostrazione è buona, ma per farlo hai comunque bisogno di un atto di fede in quegli assiomi.
Bravo Dario. Esattamente come la scienza moderna che deriva da un atto di fede.
Tieni, divertiti: http://pellegrininellaverita.com/2015/01/16/logika-2/
Godel era un grandissimo matematico (sebbene uno che si lascia morire di inedia perchè ha paura di essere avvelenato non ha proprio tutte le rotelle a posto) però questo suo ragionamento non è neanche lontanamente assimilabile ad esempio a quello della macchina di Turing. Comunque lo stesso Godel lasciò traccia dei suoi dubbi su degli appunti che furono resi pubblici dai suoi eredi.
Riguardo invece la confutazione il discorso è un po’ lungo perchè bisognerebbe innanzitutto capire perchè Godel non specifica in base a quale parametro una proprietà possa essere positiva. Andrebbero anche definiti con esattezza i concetti di “essenza” e di “esistenza” (Kant?) ed infine ci sarebbe la questione di non poco conto che il Dio del quale Godel tenta di dimostrare l’esistenza sarebbe immanente e non trascendente, quindi lontano dall’idea di Dio presentata dalle maggiori religioni.
Ti ringrazio Minstrel, ho trovato interessante l’articolo. Comunque sia mi sa che non c’è logica umana (che sia aristotelica, booleana o altro) con cui si possa dimostrare l’esistenza o la non esistenza di Dio.
D’altra parte la stessa matematica (scienza esatta per antonomasia) si basa su atti di fede come ad esempio per ciò che riguarda la cardinalità dei numeri naturali e cioè che siano il più piccolo insieme induttivo. Il caposaldo su cui si basa la matematica è dimostrato essere indimostrabile (cioè si è dimostrato che non si possa dimostrarlo). Ma, senza spingersi tanto in la, quotidianamente anche il più+ scettico tra gli scettici compie inconsapevoli atti di fede: crede a ciò che ha imparato quindi si fida di chi glielo ha insegnato, crede nell’immutabilità delle leggi fisiche quindi si fida dell’ordine dell’universo, se è sano di mente crede nell’esistenza della realtà, si fida dei propri ragionamenti, ecc.
Una cosa pero’ – non manca una frase ” l’importante è lasciare i due piani separati” nel testo accanto l’immagine sopra? Forse e’ il caso di metterla, per completezza e onde evitare occasioni di critica facile.
Le reazioni isteriche come queste – per definizione – non sono razionali!
Nella “Gaudium et Spes”, al n° 36 si legge:
Perciò la ricerca metodica di ogni disciplina, se procede in maniera veramente scientifica e secondo le norme morali, non sarà mai in reale contrasto con la fede, perché le realtà profane e le realtà della fede hanno origine dal medesimo Dio.
Anzi, chi si sforza con umiltà e con perseveranza di scandagliare i segreti della realtà, anche senza prenderne coscienza, viene come condotto dalla mano di Dio, il quale, mantenendo in esistenza tutte le cose, fa che siano quello che sono.
A questo proposito ci sia concesso di deplorare certi atteggiamenti mentali, che talvolta non sono mancati nemmeno tra i cristiani, derivati dal non avere sufficientemente percepito la legittima autonomia della scienza, suscitando contese e controversie, essi trascinarono molti spiriti fino al punto da ritenere che scienza e fede si oppongano tra loro.
Commenti totalmente da condannare.
uè, ma Uomo/Ragione è tornato tra noi, che bello.
Dite, RagioneVivente, a quali commenti vi riferite?
confrontando i commenti di questa pagina con quelli di facebook mi ricordo perfettamente il motivo per cui non sono iscritto a questo social network. La differenza vale 2000 di sviluppo scientifico e intellettuale
Anni
L’affermazione “Non ci sono contraddizioni tra scienza e fede, l’importante è lasciare i due piani separati”, non lascia forse a intendere che quando si mettono i due piani in relazione possono cominciare dei conflitti?
No, semplicemente non si Può cercare Dio come si cerca un vaccino e non si può cercare un vaccino come si cerca Dio.
Sono i metodi ad essere diversi.
In realtà poi si scopre che il metodo scientifico non è altro che relazionarsi con il Creatore studiando le leggi che ha impresso dall’inizio a tutto ciò che esiste.
“Voglio sapere COME Dio creò questo mondo.Non sono interessato in questo o quel fenomeno, nello spettro di questo o quell’elemento. Voglio sapere i Suoi pensieri, il resto sono dettagli.” Albert Einstein
No Danilo, perché la scienza si occupa del come e quando, mentre la fede Chi e perché; in questo senso l’una non deve intervenire nel campo dell’altra e unendole abbiamo una visione completa del mondo
I compartimenti invece non sono così stagni, non è infatti un caso che moltissimi scienziati abbiano abbandonato la religione a cui sono stati educati grazie alle riflessioni scaturite dalla conoscenza scientifica che hanno acquisito.
ci sono anche tantissimi casi opposti da questo punto di vista. La verità è che non esistono conoscenze scientifiche che possano rispondere alle domande che da sempre sono poste sotto l’area della religione, è solo possibile che uno scienziato interpreti una conoscenza scientifica oltre quello che è l’ambito al quale questa può riferirsi applicandola alla sfera soprannaturale invece che a quella della realtà sensibile
C’è religione e religione: mi sai dire un solo motivo per cui uno scienziato dovrebbe, per coscienza, abbandonare la religione cattolica?
…tipo lui?
http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=266&id_n=13301
Il 95% dei membri onorari (quindi gli scienziati più prestigiosi) dell’Accademia americana delle scienze si si sono dichiarati atei o agnostici, quindi fai un po’ tu.
Accidentoni… 🙂
Ma ci sono stati anche tanti credenti tra i premi Nobel per materie scientifiche:
https://www.youtube.com/results?search_query=nobel+who+believed+in++God+Леонид+Радченко
Qui c’e’ una buona raccolta di materiale a riguardo:
http://nobelist.tripod.com
Se ben ricordo anche Newton era credente e scriveva addirittura trattati di teologia, con il medesimo impegno che dedicava alla fisica.
ricordi bene… Preferiva essere considerato un teologo, più che un fisico…
…pensa te che nel ‘600 il 99% degli scienziati dichiarava che il sole girava attorno alla Terra… La scienza non si fa a maggioranza…
“Non è infatti un caso che moltissimi scienziati abbiano abbandonato la religione a cui sono stati educati grazie alle riflessioni scaturite dalla conoscenza scientifica che hanno acquisito.”
Che ci siano casi del genere, non c’e’ dubbio. Ma in termini relativi, questa affermazione non sembra essere vera:
“Does Science Lead to Atheism? No” http://pandasthumb.org/archives/2009/07/post-29.html
“The myth of godless universities” http://www.theatlantic.com/education/archive/2014/08/the-myth-of-the-godless-university/375950/
Come dice M. Young, l’autore del primo articolo:
“It is hard to say, but it seems more likely that skeptics or freethinkers, who may be already inclined toward disbelief in God, are more likely to become scientists or, perhaps, science teachers.”
Max, perdio! siamo in Italia!
Qui si parla italiano!
Ai limiti del grottesco…
Blaise Pascal: “Questa è la fede: Dio che si rivela al cuore e non alla ragione”.
Beh, io da agnostico sono molto d’accordo con lei: “Non ci sono contraddizioni tra scienza e fede, l’importante è lasciare i due piani separati: essere credenti o non credenti, non è la fisica che ci darà una risposta. La scienza si basa sulla dimostrazione sperimentale e la religione si basa su principi completamente opposti, cioè sulla fede, tanto più benemerito chi crede senza aver visto”. Non mi sembra che parli di prove razionali inconfutabili, e di possibilità di arrivare a Dio con dimostrazioni e ragionamenti. E non credo che non sia in grado di comprendere la Somma Teologica perchè non abbastanza intelligente ed onesta. Ai credenti che mi rispondono così, non ho proprio nulla da obbiettare.
Le solite semplificazioni inutili e provocatorie. Risparmiatele.
Inutile e provocatorio è il tuo intervento, non entri nel merito se non per accusare in modo vago, e sbagli il bersaglio dei tuoi strali: io potrò anche starti antipatico, ma il virgolettato è della Dott. Gianotti. Ma mi rendo conto sia più facile così.
E cosa ci entro a fare nel merito se poi -quando risulterebbe necessario- rifiuti il confronto “dialettico filosofico” quando proprio questo è il terreno su cui bisognerebbe dirimere certe questioni? Ma allora che ci vieni a fare qua? A renderci edotti circa la tua opinione di agnostico inamovibile? Se è così, grazie tante, ma la tua posizione è chiara dal primo intervento che hai portato su questo blog e non credo sia produttivo continuare a ribadirla ogniqualvolta ne senti il desiderio.
PS. Non è vero che mi sei antipatico (nemmeno ti conosco), questo tipo di interventi, volutamente semplicistici, invece sì.
Per carità, nemmeno tu mi sei antipatico, un po’ di più i commenti tranchant. Vengo qui principalmente per leggere, e so benissimo che Dio non lo trovo con strumenti razionali. E’ una posizione con cui sono concorde con i cattolici che ho avuto accanto di persona. Infatti non vengo qui con quell’intento. Guarda, io penso a Dio molto più della metà delle persone che conosco che vanno a messa. E’ un tema che mi ha sempre interessato da morire, come non potrebbe? So bene che mi viene naturale chiudere tutte le porte, ma d’altro canto, so anche che persone irremovibili come me, d’un tratto hanno cambiato completamente idea, e vita. Questo mi fa veramente riflettere. Ecco perchè continuo a sbatterci la testa. Se Dio veramente esiste, spero che almeno apprezzerà i miei sforzi di capire come arrivare a lui.
Complimenti Umberto,
Una delle poche persone Agnostiche veramente aperta
Certo, ma a mio avviso è possibile cambiare posizione se ci si rende conto che le porte della Fede sono tenute aperte dalla ragione. Diversamente (per come la vedo io, sia chiaro, magari sbaglio), se dal punto di vista razionale Dio lo si considera un’impossibilità, beh, nemmeno se vedessi i morti resuscitare…
Nel tentativo di stemperare i toni, vorrei fare una precisazione. Io credo (senza prove 😉 ) alla tua buona fede, anche perché se non sbaglio abbiamo già parlato qualche tempo fa. Tuttavia il tuo intervento, se letto da un altro punto di vista, può apparire esattamente così: la Gianotti ha detto che chi crede lo fa perché non ha prove, quindi chi crede ha torto, e anzi dicendo che è tanto migliore, secondo i criteri della fede, chi crede con il minor numero di prove a disposizione, intende dire che tanto più uno crede, tanto più ha torto: io sono d’accordo con questi credenti, perché confermano essi stessi di avere torto, e io posso bearmi di essere tanto più bravo di loro, anche di quelli intelligenti che avrebbero la possibilità di leggere gli scolastici ma non lo fanno perché sanno già che hanno torto.
Che qualcuno reagisca male, ci può stare, purtroppo…
Ma magari fosse così, Daphnos: una lettura come quella da te proposta la stopperesti subito, al primo passaggio (totalmente ingiustificato): credi senza prove -> hai torto. E invece il messaggio che si vuole far passare con certi commenti (ma mica solo di Umberto eh) è tutt’altro, decisamente più insidioso.
Che poi questo avvenga in buona fede (perchè magari si è intimamente convinti della bontà delle proprie idee) lo concedo tranquillamente, ma ciò non rende meno perniciose certe posizioni.
Io ho l’accortezza di non esporre mai i miei dubbi a fedeli con una fede che mi pare debole ed una scarsa preparazione. L’ultima cosa che vorrei è far perdere la fede ad una persona che parla con me per aiutarmi e mostrarmi una cosa buona per lei, per condividerla con me. Mi rendo conto che su internet tutti possono leggere, quindi se alcuni miei messaggi possono apparire perniciosi o confondere fedeli poco convinti, censurateli tranquillamente, posso capire.
Nessuna censura è richiesta, non ce ne è bisogno: ci sarà sempre qualcuno che interverrà per rendere ragione della propria fede.
Beh, mi spiace che sia interpretabile in questo modo. Siccome mi equivocate spesso, ed in più di uno, è evidente che mi esprimo molto male, e me ne dolgo. Daphnos, io non farei mai un discorso tanto supponente da parlare di torto e di ragione di uno schieramento (da buon agnostico relativista). Io ho messo l’accento sui piani differenti dei due strumenti “scienza” e “fede”, ove per fede si intende qualcosa di cui io NON ho esperienza personale! Non faccio discorsi qualitativi, e poi la scienza è limitata, come mai potrebbe rispondere a certe domande? Io ammetto la possibilità che fede sia effettivamente uno strumento di conoscienza di Dio, ma non posso saperlo perchè io non ne ho esperienza. Va meglio così? La polemica, io la metto quando alcuni mi dicono che le prove sono evidentissime a chi si prenda la briga di leggerle e comprenderle. E lì rispondo: “eh no, moltissimi credenti, come la Gianotti, ammettono che non è una questione di superficialità, ignoranza, o malafede. Serve una spinta diversa dalla fredda ragione”.
…umberto,
non mi hai mai risposto a proposito di Goedel… Dai tempi di Tommaso sono passati un bel po’ di anni…
Prometto attenta lettura, che come sai richiede tempo, nella frenetica vita quotidiana. Non mi dimentico di chi si rende la briga di scrivermi qualcosa.
…figurati, da padre di famiglia ti comprendo… 🙂
Sinceramente codesti commentatori mi hanno deluso. Mi aspettavo sì commenti da fanatici frustrati, ma in fondo c’è modo e modo di fare dietrologia: è al soldo del Vaticano, è una venduta, è alla ricerca di finanziamenti… che noia, che prevedibilità! Nessuno di loro si è accorto che nel video, quando alla domanda della Gruber la Gianotti risponde “sì, io credo”, subito dopo fissa lo sguardo, per qualche secondo, verso qualcosa che si trova fuori dallo schermo, in basso alla sua sinistra? Per giunta, cambiando improvvisamente espressione del volto? Ecco, da questi geni di Facebook mi aspettavo qualche acuta osservazione al riguardo, del tipo “Cosa sta fissando? Chi c’è là dietro? C’è forse il cardinal Bagnasco che la sta minacciando con una pistola? Oppure c’è il cardinal Bellarmino che sta prendendo appunti per processarla e metterla al rogo come strega?”. Niente da fare, l’originalità di questi signori si ferma ai… coproliti. Peccato.
Ps Qualcuno sa spiegarmi il significato di un così particolare uso delle virgole nel secondo commento? Sì, quello in cui ci si lamenta della scarsa intelligenza degli altri 🙂
Ha preso ripetizioni di punteggiatura da Totò (cfr. video) =P
Ahah! Possibile. Ma forse ho svelato l’arcano. Può darsi semplicemente che scrivesse da un tablet Samsung, in cui il punto interrogativo si trova sullo stesso tasto “touchscreen” della virgola, ma deve essere abilitato con il maiuscolo 🙂
Comunque uno di questi giorni, quando avrò più tempo, vorrei provare a riprendere con te il discorso sul fanatismo islamico iniziato nei giorni di Charlie Hebdo, anche se sarà probabilmente off topic. Era uno scambio di opinioni interessante, e spero che gli amministratori del sito ce lo concedano.
Ho provato a rileggere il secondo commento sostituendo mentalmente le , con ! ma mi sembra persino peggiore… =P
A proposito del fanatismo islamico: per quanto mi riguarda volentieri, comunque il terrorismo è talmente di attualità in questo periodo che non mi stupirebbe un articolo non troppo off-topic rispetto ai nostri commenti 😉
In merito ai ragli Facebookiani:
Non c’ è che dire… dall’ insieme dei commenti è scaturita una sinfonia che è un inno alla razionalità e, soprattutto, all’ intelligenza.
Soggetti più che idonei a tenere una “lectio magistralis” all’ università ” La Sapienza ” ( ma solo in quella ).
La maggior parte dei miei conoscenti ed amici sono atei o agnostici, ma non immagino nessuno di loro così incattivito e con l’unico scopo di imporre le loro idee insultando o schifando il prossimo, addirittura in questo caso una scienziata di fama internazionale. Vivono e lasciano vivere, le idee son personali.
Comincio seriamente a pensare che l”ateo da tastiera” che abita la piattaforma internet e prolifera in modo sempre più aggressivo sia un qualcosa che va poco più del troll o del disturbatore/insultatore virtuale. Ma nella vita vera.. agnellini.
Straquoto Andrea,
Anche per quel che mi riguarda conosco diversi atei che non hanno nella militanza anticlericale o nel livore dell’offesa alla persona, la loro unica arma
Semplicemente non credono
La vera scienza conduce a Dio, la scienza di falso nome si oppone alla verità e,quindi, a Dio, essendo una costruzione ideologica che non rispetta il processo di conoscenza autentico che parte dal dato sensibile, dalla realtà quale si manifesta all’uomo, per essere accolto dall’intelletto umano. La falsa scienza persegue il processo opposto: non parte dal dato sensibile, ma da una elaborazione della mente umana che non vuol tener conto della realtà, così come è stata voluta dal Creatore. In conclusione, con la scienza di falso nome, l’uomo si mette al posto di Dio, con le conseguenze, sul piano morale, che sono sotto gli occhi di tutti.
…ma quanti ricercatori avranno retto con una fede così certà?
a partire dal liceo, parlando di fede e ragione si finisce per esere denigrati, accusati di oscurantismo, di essere favorevoli al processo di Galileso e via dicendo. All’università la situazione peggiora e, se ti dichiari credente, come minimo se bollato come Ciellino (quindi automaticamente amico dei corrotti…). Poi c’è il dottorato, spesso in ambiti internazionali dove per un un malinteso politically correct ogni riferimento religioso e bandito. Infine, c’è la comunità scientifica, i dipartimenti, etc.
…insomma, per rimanere credenti, sercono virtù eroiche!
…scusate i refusi… mi chiamano per cena….
“i credenti in Dio non sono “razionalmente formati” (cfr. Odifreddi) per poter approdare alla laurea in materie scientifiche e ad intraprendere una carriera scientifica.”
Questa legalmente parlando è discriminazione. Si potrebbe portare tranquillamente in tribunale quel parassita.
Peccato per lui che io una laurea in materie scientifiche ce l’abbia e sono comunque credente, ma lasciamolo a crogiolarsi nelle sue illusioni, cos’altro gli resta? =P
Che schifo di gente che ha commentato il video… invece che stimarsi per un’italiana che ha raggiunto un tale livello, fra cui persino una copertina del Times, mettono il loro odio discriminatorio e razziale davanti a tutto.
Al pari di chi criticava Obama, quando fu eletto, per il colore della pelle.
Si capisce chiaramente che il livello mentale (e mi auguro anche effettivo) di tali persone non superi i 15 anni, ma anche sapere di avere una gioventù così non è di buon auspicio. Spero sia solo una piccola parte, e che la nuova generazione non sia composta solo da vermi che strisciano sulle tastiere.
HEHEHEHEHEHE Mi è piaciuta la battuta su face book su Margherita Hak (donna) unica che (ha le palle) in questo paese…è una ammissione inconsapevole di NON NORMALITA’
Vorrei vedere la partner del simpaticone che si e’ permesso di definire la prof.ssa Gianotti “un cesso epocale”.
Tanto cosi’, per farmi un’idea dei suoi gusti in fatto di donne 🙂
Non si escludono sorprese….;)
…no, lui è circondato da bellissime donne super eccitate, ogni sera una diversa… Peccato che non possano saltare di qua dal vetro dello schermo del PC
E’ significativa la rabbia maligna che emerge nei commenti ateistici.
Chi si chiude alla Verità, comincia già qui a sperimentare “pianto
e stridore di denti” (Mt XXII,13).
Non entro nemmeno qua nel merito del dibattito.
A me sembra, e preciso che parlo da teista ma da non credente in nessuna religione specifica tanto per non essere accusato di propaganda, che in quei commenti vi sia anche una serpeggiante attitudine razzista: considerare gruppi umani intellettualmente un po’ inferiori perchè credono in quel che tu non credi (oppure, se si desse, viceversa)e dunque non sarebbero capaci di studiare le Scienze con la dovuta impostazione, è un pendio molto grave, che ha già in sè l’idea di ghettizzazione.
Le persecuzioni del novecento contro noi ebrei -qua dico noi, perchè, seppure non creda nella religione dei miei padri nè in altre, come vicinanza ai perseguitati, anche della mia famiglia, rivendico orgogliosamente l’origine della mia avventura terrena dal mondo culturale e religioso ebraico, non la rivendico con orgoglio però quando Israele commette nefandezze attaccandosi all’ebraismo- sono sempre state condite col dileggio e la denigrazione, mascherate da satira, anzi sono venute dopo anni di dileggio e denigrazione che ne hanno preparato l’humus.
Per carità, non dico che si arriverà a tanto, è che questi commenti, magari fatti da gente che si proclama relativista, hanno pericolose simpatie, magari inconsce, coi totalitarismi.
Speriamo che non sia cosi’, caro Licurgo.
Forse un astio contro la “metafisica” ed il desiderio frustrato di sentirsi superiori basta a comprendere questi commenti, almeno per la maggior parte.
Forse hai ragione, ma la mia impressione è leggermente diversa. Me ne rendo conto almeno leggendo i commenti di alcuni utenti, ad esempio, del “Fatto Quotidiano”, testata che attira le simpatie di alcune categorie di persone che a vario titolo si ritengono ingiustamente incomprese. Le perle di saggezza dello screenshot qui riportato sono più o meno dello stesso tenore di altre, analoghe, che si leggono su quelle pagine virtuali: forse queste sono addirittura più leggere e meno demenziali.
A tal proposito, credo che la massima espressione artistica in tal senso si sia raggiunta qualche mese fa, durante la visita pastorale del Papa in Albania, quando Francesco auspicò la fine delle incomprensioni tra cattolici, ortodossi e musulmani, condannando le persecuzioni di Hoxa: cominciarono a piovere commenti di ogni tipo, c’era chi diceva che i cattolici quella persecuzione se la sono meritata visto che hanno condannato Galileo, chi rimproverava al Papa di non aver chiesto scusa per Giordano Bruno, chi acclamava il grande statista rosso e rimpiangeva la carenza di politici di tale spessore al giorno d’oggi, e così via. E a quelli che facevano notare che perseguitare una persona per la propria fede è una forma di razzismo, veniva risposto: NO! Non è razzismo. Razzismo è perseguitare una persona per il proprio colore della pelle, o per la propria appartenenza etnica, o per il proprio orientamento sessuale. Oppure, aggiungo io, nel tuo caso, è razzismo uccidere un ebreo, benché non religioso, per questioni puramente genealogiche. Invece, perseguitare un uomo per la propria fede religiosa è giusto e doveroso, perché uno può benissimo scegliere di smettere di essere cattolico, mentre non può scegliere di non essere più nero, albanese, ashkenazita o gay.
Pertanto credo che per comprendere bene il pensiero di questi individui non sia corretto evocare termini propri della cultura politically correct, come l’accusa di razzismo, o quella di sessismo paventata nell’articolo stesso di UCCR. Il politically correct, verso il quale provo una considerevole insofferenza, corre il rischio di nascondere la reale essenza del pensiero di una persona. L’avversione verso la fede religiosa di questi individui, secondo me, non ha radici nel razzismo (che ha carattere comunitario) ma nello spirito totalizzante che purtroppo è inestirpabile dall’animo umano (e quindi ha carattere individuale), quel sentimento che ti impedisce di capire che altre persone hanno le TUE stesse facoltà e le TUE stesse possibilità di interpretare il mondo secondo le proprie categorie, indipendentemente dalla correttezza delle stesse. Vogliamo chiamarlo “razzismo intellettuale”? Facciamolo. Però non credo che abbia la stessa origine del razzismo che hai descritto nel tuo commento.
Ops… ho scritto Hoxa invece di Hoxha 🙁 . Non è una svista da poco, visto che la pronuncia cambia di molto. Chiedo venia.
Sì, Daphnos, forse razzismo è un termine errato, anche perchè, come dici benissimo, è comunitario mentre qua siamo a una forma di solipsismo che peraltro si da molto nel virtuale e poco nella realtà concreta. Forse si potrebbe chiamarlo suprematismo, ma in ogni caso, al di là del termine, ci siamo capiti. Grazie! 🙂
Lo diceva già San Paolo e dai suoi tempi poco o niente è cambiato: la scienza gonfia, la carità edifica. Inutile discutere troppo con chi è chiuso al dialogo, inutile perdere tempo quando la posta in gioco è tanto alta; ci pensa Dio a sistemare queste cose. Noi VIVIAMO quello che cristianamente, cattolicamente dovremmo vivere e nessuno potrà, a quel punto, più zittirci se non con quell’infantile ironia che è sempre l’atteggiamento del perdente che, poverino, già soffre di suo a causa della sua perdita. Tutto il resto sono chiacchiere.
Perché non riesco a credere che nel 2015, con la possibilità per chiunque di informarsi seriamente su ciò di cui si parla, ci sia ancora un sacco di gente che crede che religione e scienza siano incompatibili e che soprattutto scambi la scienza per una religione e non un metodo di indagine di per sé stesso inutile (perché che senso ha studiare il funzionamento o la fenomenologia di qualcosa se a propri decidi che non c’è un senso più alto da ricercare? Ma a quel punto fatti buddista, saresti un ateo sicuramente più coerente)… eppure è così!
Esatto Luca concordo con te,
Purtroppo nella realtà spesso la Fede di una persona viene “Pesata” e quella di uno scienziato, per taluni pesa molto di più di quella di una Mario Rossi qualunque!
Non bisogna cercare lo scienziato che crede e usarlo come giustificazione della propria fede, quasi si avesse paura di manifestarla senza un supporto caduco (come siamo tutti noi umani) per rassicurare noi stessi che non siamo scemi – bisogna più semplicemente sbattersene dello scienziato, persona come tutti che caga, mangia e dorme, e VIVERE la fede. Basta, per carità! Ma di cosa abbiamo paura? Il mondo è pieno di cagnolini che abbaiano e non mordono. Come si fa con i cagnolini, non bisogna continuare a girargli attorno dandogli l’occasione di continuare ad abbaiare. Non possono farci male, sono cagnolini chiusi in un recinto puzzolente, possono al più stordirci col loro chiasso. Capita inoltre che qualcuno di loro a forza di abbaiare e grattare sulla rete finisce per uscire dal recinto.
Mi sembra che l’articolo abbia spiegato che la fede dello scienziato vale tanto quanto quella di qualunque altro uomo, tuttavia essendo un cavallo di battaglia del laicismo è sempre utile rispondere sullo stesso campo.
Mi piacerebbe ogni tanto leggere tuoi commenti meno prevenuti sugli altri, non dico che dovresti almeno leggere e capire gli articoli, ma almeno essere disponibile ad abbandonare il pregiudizio. Non è dando il solito colpo al cerchio e alla botte che risulti più tollerante e democratico, quasi sempre prendi cantonate talmente grosse che risulti proprio l’opposto.
A dire il vero è la prima volta che commento su questo sito, non so a chi ti riferisci.
Ho controllato i commenti di altri post ed effettivamente c’è un altro Luca, quindi è meglio che aggiunga una lettera da ora in poi per evitare confusione
Ottima scelta 😉
Fortunatamente l’ateo itagliano medio sfoga abbastanza la sua frustazione tra facebook e youp**n. Almeno ciò li rende meno pericolosi per strada. Sparute manifestazioni della loro potenziale violenza a parte (es. quando si riuniscono nei centri sociali)