A Natale nasce la Salvezza che ogni uomo, da sempre, attende

NataleNel farci gli auguri nel 2012 abbiamo creato un dossier storico smentendo la leggenda che il Natale sia una festa pagana solo in seguito cristianizzata e dimostrando, anche, che il 25 dicembre è la vera data storicamente esatta della nascita di Cristo, come rilevano gli studiosi oggi. Nel 2013 abbiamo invece dato spazio ai risultati di una importante indagine sociologica americana, la quale ha mostrato come -dopo oltre 2000 anni e per soli tre anni di vita pubblica-, Gesù Cristo risulta essere il personaggio più noto, la figura più contemporanea nella società e anche sul web.

Una figura storica che ha sconvolto e sconvolge la vita di miliardi di persone, una presenza tanto percepibile che a lui hanno dedicato la vita milioni di uomini. Solo una Presenza ha la forza di cambiare radicalmente e in modo costante la vita, non certo un’illusione. Una presenza attesa anche da chi cristiano non è, eppure non può fare a meno di rimanere abbagliato da quell’Uomo e vuole trarre anche per lui un insegnamento di vita. Lucio Lombardo Radice, il celebre matematico e dirigente comunista italiano diceva: «non sono credente, ma da Gesù proviene un’idea-forza che promana da un’eccezionale figura d’uomo comparsa in una lontana provincia del grande Impero antico» (V. Messori, “Ipotesi su Gesù”). Il laico Corrado Augias ha guardato al presepe come «un messaggio di pace e fratellanza», e lo stesso ha fatto ieri l’anticlericale Ferruccio Sansa. Il filosofo Remo Bodei ha osservato che la vita di Gesù porta «il messaggio che ciascuno può risollevarsi dopo ogni caduta, riformulare e ricominciare da capo la propria vita. In conformità con la buona novella, per cui “il vecchio è distrutto” e “tutto diventa nuovo”, anche l’antica figura del destino appare sconfitta. Non solo per chi crede, questa idea della resurrezione rinnova simbolicamente la vita: i suoi strappi vengono ritessuti, l’ostilità svelenita, l’angoscia placata».

Cosa denota questa ammirazione, questo bisogno di festeggiare la nascita e la vita di Gesù anche per chi è lontano dall’esperienza cristiana? E’ l’attesa, anche inconsapevole, di una salvezza«In un mondo dove l’uomo è così solo e quindi così cedevole, prigioniero di chi si presenti più forte di lui, in questo mondo rimane, al fondo, intatta l’attesa della salvezza». Per questo, «l’attesa di Cristo, per usare i termini cristiani, rimane inevitabile. L’attesa della salvezza è inevitabile, salvezza dalla debolezza, salvezza dalla menzogna in cui la ragione decade. Ma questo può avvenire soltanto in un certo modo: questa salvezza deve venire» (L. Giussani, “In cammino”, Bur 2014, p. 44).

La salvezza deve venire, non la produciamo noi: «Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1,14). «In queste parole, che non finiscono mai di meravigliarci, c’è tutto il Cristianesimo!», ha commentato Papa Francesco. E ancora: «Da quando Gesù è entrato nella storia, con la sua nascita a Betlemme, l’umanità ha ricevuto il germe del Regno di Dio, come un terreno che riceve il seme, promessa del futuro raccolto. Non occorre più cercare altrove! Gesù è venuto a portare la gioia a tutti e per sempre. Non si tratta di una gioia soltanto sperata o rinviata al paradiso: qui sulla terra siamo tristi ma in paradiso saremo gioiosi. No! Non è questa ma una gioia già reale e sperimentabile ora». Non occorre più cercare altrove, annuncia Francesco a tutti gli uomini che cercano questa salvezza personale, la gioia della salvezza è già sperimentabile qui e ora! Siamo cristiani per il qui e ora, non per il poi! La risposta all’infinito del nostro cuore è tutta in quel Fanciullo, la cui nascita festeggeremo tra due giorni. Lo testimonia anche l’inconsapevole speranza e attesa di chi ancora non lo ha riconosciuto.

La redazione UCCR augura a tutti voi e alle vostre famiglie un S. Natale e un felice anno nuovo. L’aggiornamento al sito web riprenderà il 5 gennaio 2015, ricordiamo la richiesta fatta ieri: chi desiderasse aiutarci a tradurre i nostri articoli in lingua inglese per una diffusione oltre i confini nazionali può contattarci a: redazione@uccronline.it

 

Qui sotto una bellissima metafora di come la Salvezza possa arrivare anche in una indaffarata cittadina in provincia di Vicenza.

La redazione

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