Suore femministe e suore autentiche: sai chi perde vocazioni?

SuoreMolti avranno seguito in questi due anni la vicenda delle suore “liberal” statunitensi, commissionate dalla Santa Sede -da Benedetto XVI e da Papa Francesco poi-, per il loro allontanamento dalla dottrina dal magistero della Chiesa cattolica. Queste religiose sono riunite sotto la “Leadership Conference of Women Religious” (LCWR), che rappresenta quasi l’80% delle 57 mila religiose americane.

Dopo una notifica dell’ex Sant’Uffizio a suor Margaret Farley, tra le esponenti di spicco del LCWR e nota sostenitrice della masturbazione, del divorzio e del matrimonio omosessuale (giustificando il tutto secondo la dottrina cattolica), la vicenda si è fatta decisamente seria nel 2012 quando la Congregazione per la Dottrina della fede ha deciso di commissariare tutta la LCWR dopo una visita apostolica che ha confermato le preoccupazioni. Nel documento si parla infatti di seri problemi dottrinali, tendenza ad andare “oltre la chiesa” e “oltre Gesù”, rifiuto del sacerdozio maschile e del celibato sacerdotale, posizioni in contrasto sui temi eticamente sensibili (aborto, eutanasia, divorzio, unioni omosessuali ecc.) e una prevalenza di tematiche femministe radicali incompatibili con la fede cattolica. Senza contare l’appoggio incondizionato e palese per la politica di Barack Obama, con tanto di comizi in suo sostegno. Inutile dire che i media si sono evidentemente schierati dalla parte delle suore “ribelli”.

Tuttavia nell’aprile 2013 scorso Papa Francesco ha confermato sia la valutazione critica formulata dalla Congregazione sulle suore americane della “Leadership Conference of Women Religious”, sia il programma in corso per “rimetterle in riga”. Non solo, le ha anche bacchettate pubblicamente nel maggio 2013 durante un discorso tenuto alle Superiori Generali (fra cui le americane): «La vostra vocazione è un carisma fondamentale per il cammino della Chiesa, e non è possibile che una consacrata e un consacrato non “sentano” con la Chiesa. Un “sentire” con la Chiesa che trova una sua espressione filiale nella fedeltà al Magistero, nella comunione con i Pastori e il Successore di Pietro, Vescovo di Roma, segno visibile dell’unità. L’annuncio e la testimonianza del Vangelo per ogni cristiano non sono mai un atto isolato o di gruppo, è una dicotomia assurda pensare di vivere con Gesù senza la Chiesa, di seguire Gesù al di fuori della Chiesa, di amare Gesù senza amare la Chiesa». Ed ancora: «accettando che l’obbedienza passi anche attraverso le mediazioni umane. Ricordate che il rapporto autorità-obbedienza si colloca nel contesto più ampio del mistero della Chiesa e ne costituisce una particolare attuazione della sua funzione mediatrice». Parole che hanno evidentemente scosso la LCWR: «Speravamo, alcune di noi, che Papa Francesco sarebbe stato molto, molto diverso da Papa Benedetto. Probabilmente pensare così era solo una pia illusione», hanno affermato.

Molto bella la lettera che ha scritto a loro Costanza Miriano, da anni impegnata in un dialogo con il femminismo: «Care suore americane, siate più ambiziose per favore! Abbiate più fantasia, puntate più in alto. Smettetela di cercare di assomigliare agli uomini, rendetevi conto di quale bellezza vi è stata regalata, anzi, magari non la mortificate con i tailleurini: se dovete rifiutare l’abito, tiratevi un po’ a lucido, sennò scoprite la meraviglia di vestirvi come vuole il vostro ordine, solo per gli occhi del vostro Sposo». Il Vaticano tuttavia sta cercando da tempo di tendere una mano alle suore femministe, proponendo incontri e dialoghi di chiarimento che sembrano portare dei frutti. Proprio in questi giorni in Vaticano è stato presentato il rapporto finale sulla vita religiosa femminile negli Usa e tra le varie associazioni invitate c’era anche la LCWR. Durante l’evento è stata ribadita «l’ammirazione, la stima e la gratitudine della Santa Sede per ciò che le suore statunitensi hanno fatto, fanno e faranno».

Come sottolineato da “Il Timone”, è anche emerso un dato interessante: le suore della “Leadership Conference of Women Religious” (LCWMR) hanno un’età media di 74 anni e solo il 9% degli istituti può vantare almeno 5 novizie in formazione. Accanto ad esse esiste anche il Council of Major Superiors of Women Religious (CMSWR), che rappresenta il 20% delle religiose americane, nato proprio perché la LCWR era considerata su posizioni troppo divergenti dal magistero e dalla dottrina cattolica. Nonostante avvertano anche loro la crisi vocazionale, all’interno delle 125 comunità che si riuniscono nel CMSWR, quasi il 20% delle suore (ossia circa 1.000) sono attualmente in fase di noviziato e l’età media è 53 anni, «ben al di sotto del trend generale e questo è motivo di meraviglia e gratitudine», come ha spiegato nella conferenza stampa in Vaticano la loro presidente, madre Agnes Mary Donovan. Suor Mary è anche la superiora di una delle più belle e recenti realtà religiose sorte negli Usa, le Sisters of Life, suore della vita.

Le suore “femministe” stanno dunque inevitabilmente subendo la stessa sorte di molte congregazioni protestanti: negando la propria identità e aprendosi agli idoli del mondo per sperare di ricevere più attenzione ed essere meno “segno di contraddizione”, si sono ritrovate ormai in via d’estinzione. Proprio questa mattina il Santo Padre ha invitato gli evangelici luterani all’attenzione sulle «questioni relative alla dignità della persona umana all’inizio e alla fine della sua vita, così come quelle attinenti alla famiglia, al matrimonio e alla sessualità, che non possono essere taciute o tralasciate solo perché non si vuole mettere a repentaglio il consenso ecumenico finora raggiunto. Sarebbe un peccato se, su tali importanti questioni legate all’esistenza umana, si verificassero nuove differenze confessionali». Al contrario, le religiose autentiche sono libere dai condizionamenti delle mode e delle ideologie, rimangono fedeli alla Chiesa anche se certamente è una posizione scomoda e difficoltosa, ma proprio per questo si scoprono feconde, sanno generare nuove vocazioni. Non a caso Papa Francesco ha invitato le religiose ad una «castità “feconda”, una castità che genera figli spirituali nella Chiesa. La consacrata è madre, deve essere madre e non “zitella”».

 

Qui sotto un video sulle “Sisters of Life”

La redazione

19 commenti a Suore femministe e suore autentiche: sai chi perde vocazioni?

    • Katy ha detto:

      La Giansoldati (fidanzatina di Italo Bocchino) come al solito scrive sciocchezze (tant’è che non cita nemmeno un documento o una frase di Francesco), la LCWR risulta ancora sottoposta a commissariamento da parte della Congregazione per la dottrina della fede.

    • minstrel ha detto:

      Cvd Blas. Come dicevo sul blog, ho ti fidi o ti (af)fidi.

      • Blas ha detto:

        No minstrel, la scelta non é ti fidi o ti affidi, ma come lo fai. Tu lo fai ciecamente. Allora per te i FFI “non sentono cum ecclesia” e nelle LCWR riconosci “un alto valore al ruolo esercitato dalle suore in ogni campo”.
        Io invece, col beato Newman e col Papa emerito prima brindo alla mia coscienza e poi al Papa. Dopotutto, per fare il bene basta seguire la propia coscienza. Francesco dixit.

        • Dario* ha detto:

          La coscienza per essere retta va educata ed allenata altrimenti ciascuno l’addomestica secondo il proprio comodo

        • Marco S. ha detto:

          Beato Lei sig.Blas, che riesce a “brindare” alla Sua coscienza !
          Chi ha nella sua coscienza un severo censore, di norma non ha molta voglia di fare brindisi ad essa…

  • minstrel ha detto:

    O senza acca, ‘cidenti!

  • Li ha detto:

    suore pro masturbazione e omosessualità? Non ci avevo davvero pensato, però se ci sono preti non mi stupisco.
    Leggendo l’articolo mi tornava in mente quest’altro:

    http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3529

    Quante altre divisioni e nuove congreghe si creeranno? L’argomento è semplice: Dio, l’amore e l’umanità. Perchè bisogna farla sempre così complicata?

    L’America (e il mondo) ha davvero bisogno di conversioni, di aprire gli occhi. Tutta sta new age, la liberalizzazione sessuale e le ideologie schiaccianti di politici senza speranza fanno presto ad intrufolarsi nel cuore dell’uomo quando si trova in difficoltà. E le suore pare non facciano eccezione.

    OT: in un topic ho detto che non avevo ancora 30 anni. Ho sbagliato, volevo dire 40. /OT

  • ADOLFO ha detto:

    SIETE OSSESSIONATI DAL SESSO .

    • Li ha detto:

      Non siamo ossessionati dal seso, è che troppo spesso la vita politica e sociale viene mischiata con il sesso, e la Fede viene messa da parte. Che c’è di male nel dire alle persone di risvegliare le loro coscienze e non farsi ossessionare dal sesso?

      Non siamo nè bacchettoni con il sesso, nè sessuomani. Nella vita bisogna imporsi dei paletti, delle regole o tutti i principi e i progetti rischiano di sbandare. La Bibbia ci ha dato delle buone basi per imparare e la preghiera aiuta.

      Qui si parla di ricerca di Amore, quello che ci ha insegnato Dio. Il più è riuscire a seguire gli insegnamenti: siamo tutti peccatori, imperfetti ma creature di Dio, che lo si accetti o no.

      Tornando all’argomento…..
      Tanti anni fa mi capitò di andare con un’amica ad un incontro da alcune suore nel Veneto. Cos’abbiamo trovato? Che purtroppo la preghiera veniva mescolata con esercizi new age. Non so se se ne sono accorte, ma al ritorno l’abbiamo detto alle suore della mia città che ci hanno suggerito quel ritiro. Non ho idea se abbiano cambiato, ma è talmente facile scadere in altro che non c’entra con Dio…!

    • gladio ha detto:

      Un’ affermazione così concisa e lapidaria presuppone inequivocabilmente una profonda conoscenza dell’ argomento.

      Potrebbe, signor Adolfo, usarci la cortesia di giustificare in termini semplici, chiari ed esaustivi questa Sua opinione ?

      La attendimo con ansia per un profiquo scambio di opinioni.

    • Laura ha detto:

      Si, tanto quanto tu sei ossessionato dall’approfondire le tue affermazioni apodittiche.

    • Dario* ha detto:

      A casa mia sarà più facile che siano quelli che propinano la masturbazione ai bimbi ad essere ossessionati dal sesso piuttosto che quelli che vorrebbero che avessero un’infanzia serena…

    • andrea g ha detto:

      Cos’è sto bisogno di scrivere in maiuscolo?
      In Rete è un pò l’equivalente di urlare.

  • Dario* ha detto:

    Vorrei proseguire con questo post la discussione iniziata in un altro articolo con Giorgio, non vogliatemene se sono fuori tema =)

    L’impressione che hai avuto su ciò che ho scritto è sbagliata, non intendo il battesimo come secondario, il paragone con la tracheotomia non riguarda tanto la sua rarità quanto il fatto che salva la vita.
    La Bibbia non tratta esplicitamente un sacco di cose, ad esempio parla di Gesù che si fa battezzare nel Giordano ma non dice lo stesso degli apostoli o dei discepoli. Se ci fai caso, nei Vangeli donne e bambini vengono spesso sottintesi e liquidati con poche parole, ad esempio “circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini”. Questo non significa che donne e bambini non siano importanti (anzi all’opposto, Gesù stesso ha detto di lasciare che i bambini vadano a Lui) ma che per la cultura dell’epoca, la cultura di chi scriveva, importava parlare degli uomini adulti ed il resto veniva di conseguenza.
    Tu sostieni che il battesimo debba essere coincidente con la conversione ma ciò è una tua considerazione perché, al pari del battesimo dato ai bambini, non è scritto da nessuna parte. Nel Vangelo non c’è scritto che il cielo fosse azzurro e l’erba fosse verde, le cose che per chi scriveva erano ovvietà sono state tralasciate, per questo è importante che la Scrittura venga integrata con la tradizione altrimenti questi vuoti possono essere riempiti a piacimento da chiunque legga.
    Il fatto che i primi discepoli battezzassero o meno i bambini non è tra l’altro così importante, la Chiesa è guidata dallo Spirito Santo ed alcune cose sono state introdotte in seguito, mano a mano che il messaggio del Vangelo veniva via via approfondito. Alcune delle prime comunità cristiane circoncidevano i bambini fino a che non è stato stabilito che non fosse necessario essere circoncisi per essere cristiani. A questo serve il magistero degli apostoli, che è stato tramandato nei secoli e he ha portato all’attuale magistero della Chiesa.
    Prevengo una tua possibile obiezione dicendo che S.Paolo non era un Apostolo inteso come uno dei 12 eppure è uno dei padri della Chiesa e che ha obiettato diverse cose allo stesso S.Pietro. Il messaggio del Vangelo è immutabile nei secoli ma il magistero della Chiesa si è evoluto aderendo sempre meglio a quel messaggio. Siamo uomini limitati e testoni, alle volte ciò che non capiamo noi lo capiscono le generazioni che seguono. S.Pietro non aveva inizialmente capito cose che invece aveva capito S.Paolo e le ha accettate ed avallate in seguito (e questa è storia della primissima comunità cristiana, non è una mia considerazione.

    Il concetto di battesimo non è affatto ben illustrato nelle scritture, nelle scritture lo nominano e cominciano le prime considerazioni ma per sviscerarne alcuni significati più profondi sono serviti nei secoli i vari padri della Chiesa. Lo stesso concetto di peccato originale, su cui concordiamo, non è esplicitmante scritto in questi termini nella Bibbia. Il Nuovo Testamento è piuttosto corto, non si può pretendere che svisceri ogni dettaglio di ogni cosa. Nei Vangeli è esplicitamente scritto che Gesù abbia compiuto molti più miracoli di quelli riportati e non tutto ciò che ha detto è stato scritto. E’ ovvio che le cose scritte siano solo quelle fondamentali e non ci sono le descrizioni dettagliate di ogni cosa. D’altra parte neanche nella più completa enciclopedia mai stilata troverai i dettagli di ogni cosa, la realtà è troppo vasta per essere contenuta esaustivamente nei libri. Per questo il protestantesimo è zoppo, perché riempie gli spazi vuoti tra le righe delle Scritture con le idee più o meno illuminate dei vari interpretatori. Le Chiese cattolica ed ortodossa invece si rifanno a tutto ciò che nella tradizione è stato trasmesso in un primo momento solo oralmente.

    Il battesimo non è solo una purificazione simbolica, è ANCHE una purificazione simbolica ma è SOPRATTUTTO una purificazione spirituale. Un simbolo è solo una pratica esteriore, una sorta di rappresentazione teatrale mentre nei sacramenti oltre alla simbologia c’è la sostanza spirituale. Il fatto che la salvezza sia donata anche a chi non è stato purificato non significa che questa purificazione sia una cosa da poco.
    Sul fatto della morte, il battesimo toglie la macchia del peccato ma le conseguenze rimangono. Se un padre dice al figlio di non giocare col fuoco e questi gli disubbidisce, da fuoco alla casa e si brucia, il padre lo può ben perdonare del fatto che gli abbia disubbidito ma la scottatura resta.

    Un’altra considerazione sul fatto che sia ragionevole il fatto di battezzare i bambini. Se un padre o una madre vogliono fare del male ai loro figli sono liberi di farlo, Dio lascia all’uomo anche la libertà terribile di uccidere i propri figli. Ora, se Dio è buono, e noi sappiamo bene che lo è perché Gesù ce l’ha rivelato, tantopiù permetterà ai genitori di fare del bene ai propri figli. Nel primo caso non è il bambino a voler morire ma subisce il male che gli viene inferto, nel secondo caso non è il bambino a desiderare il battesimo ma riceve in dono la scelta che i suoi genitori fanno in sua vece. Ricordiamoci che il battesimo non implica la salvezza, anche un adulto può farsi battezzare e poi andare alla dannazione. Il bambino battezzato, crescendo avrà bisogno di accettare la salvezza e convertirsi ma in nessun luogo è scritto che le cose debbano avvenire simultaneamente. La vita del cristiano è un continuo convertirsi. Tutti noi sbagliamo, ci pentiamo e torniamo sulla Via, innumerevoli volte nel corso della vita. Se fosse salvato solo chi, una volta convertito e battezzato da adulto, non sbagliasse più, il Paradiso sarebbe piuttosto disabitato non trovi? Un sacco di santi stessi non vi troverebbero dimora. S.Paolo stesso ammette (dopo essere stato battezzato ed essersi convertito) di commettere azioni che non vorrebbe commettere. Stando al tuo ragionamento un bambino non dovrebbe poter ricevere doni fino a che non abbia raggiunto un’età in cui se ne renda conto, un dono per definizione è qualcosa che ricevi e che gli altri scelgono per te, in questo senso il battesimo è un dono. Se ci fai caso i bimbi vivono di doni, senza doni (vestiti, cibo, amore, …) nessun bimbo sopravvivrebbe più di qualche ora.

    Mi soffermo un altro po’ sulla questione del simbolo. I cristiani che sono morti martiri non lo hanno fatto in virtù dell’atto di bruciare un po’ di incenso o di non sputare su una croce ma in virtù di ciò che questi simboli rappresentavano spiritualmente. S.Paolo dice che non c’è niente di male nel mangiare la carne offerta agli idoli, tanto gli idolo non esistono, quella carne quindi è comunissima carne però nel mangiarla si da scandalo agli altri perché il mangiarla rappresenta un riconoscere tali idoli. Ci sono due cose che vanno separate, l’azione in sé e le ripercussioni spirituali che tale azione sottintende. Se un cristiano accendeva dell’incenso a livello tangibile stava anche ripudiando Dio a livello spirituale ed è la seconda delle due cose che i cristiani si sono rifiutati di fare a costo della vita. Analogamente nel battesimo c’è un’azione esteriore che è il contatto con l’acqua ed una spirituale che è l’affidamento a Dio. Quando ti sposi indossi un anello ma l’anello in se non è che un pezzo di metallo (più o meno prezioso), il vero valore è ciò che rappresenta.

    L’unica cosa realmente necessaria alla salvezza è il sacrificio di Gesù e la sua accettazione, i sacramenti sono una sorta di canali con cui la Grazia di Dio viene riversata nella vita di ognuno. In particolare il battesimo è un po’ come ricollegare il cordone ombelicale attraverso cui siamo collegati a Dio e che è stato tagliato dal peccato originale.

    La questione di Maria preservata dal peccato originale è un altro discorso su cui si potrebbero scrivere volumi su volumi (ed alcuni l’hanno pure fatto). Io non sono preparato a discuterne in modo più approfondito di tanto (non ho mai fatto studi teologici, esegetici o altro) però ti posso, analogamente al battesimo, dire ciò che so o sono convinto di sapere. Per il resto mi affido anche io a chi è venuto prima di me ed a cui le cose sono state in qualche modo rivelate (in fondo in fondo la vita è un atto di fede, tu decidi solo in chi riporla ma in qualcuno lo devi pur fare, anche gli atei più convinti a modo loro fanno atti di fede giornalieri nei confronti di qualche scienziato o pensatore o altro).
    Innanzitutto c’è da ribadire un concetto. I primi cristiani si sono trovati difronte ad un evento di portata talmente enorme da non poterlo capire interamente (probabilmente se ci fosse la possibilità di chiedere ai primi cristiani di spiegare dottrinalmente la transustanziazione sono convinto che ci guarderebbero via male, nel senso che sono problemi che i fedeli si sono posti in seguito). Neanche noi dopo duemila anni possiamo addentrarci nel mistero di Dio più di tanto (ovviamente) ma abbiamo avuto più tempo per digerirlo e, con l’avanzare dei secoli, alcune parti sono state per così dire digerite per noi da gente particolarmente ispirata ed illuminata che sono i santi. In funzione di ciò alcune cose che i primi cristiani non avevano ancora pienamente chiare sono state via via definite meglio dalla Chiesa.
    Faccio un’altra parentesi: tutto ciò che scrivo deriva dall’assunzione che la Chiesa sia nei secoli guidata dallo Spirito Santo e questo trova fondamento nella frase di Gesù che dice che resterà sempre con noi anche dopo che Lui sarà tornato al Padre.
    Il concepimento senza macchia di Maria nasce innanzitutto dalla considerazione che Dio per incarnarsi abbia preso carne non corrotta dal peccato originale, e la carne a Gesù l’ha fornita Maria. Per il resto si entra in ambito un po’ troppo “tecnico” per quanto concerne le mie conoscenze (c’è gente che passa la propria intera esistenza a studiare e dibattere cose come questa, non è il mio caso), per cose come questa mi affido al fatto che considero il Papa guidato dallo Spirito Santo in fatto di questioni dottrinali. Alcuni punti su cui si basa il concetto si troverebbero nel passo in cui l’arcangelo Gabriele la saluta definendola “piena di grazia” o negli scritti di alcuni padri della Chiesa come S.Agostino. Personalmente sono tecnicismi per cui non ho interesse, io ci credo in virtù del magistero della Chiesa e per via delle apparizioni che sono avvenute in tal senso.
    Per quanto riguarda il fatto che sulle Scritture non se ne faccia esplicita menzione, ripeto che ci sono tante cose che sulle Scritture non vengono menzionate, specialmente per quanto riguarda le figure femminili. Per Maria c’è sempre stata venerazione nella Chiesa, fin dagli inizi, eppure nei Vangeli di lei si fa ben poca menzione. A quei tempi la cultura era incentrata sulle figure maschili e parlare di donne per alcuni era persino scandaloso, questo non toglie l’importanza che le figure femminili abbiano ricoperto e ricoprano tutt’ora nella storia della Chiesa e più in generale dell’umanità.

    (scusami ma non mi metto a rileggerlo, se ci sono degli errori o parti incomprensibili ne riparleremo poi ;))

  • Li ha detto:

    altro esempio di come si tende a soppiantare il gesto cristiano in favore di un nulla o qualcosa di negativo. E’ grave.

    http://www.losai.eu/bologna-luminarie-massoniche-natale-ma-non-e-subliminale-e-voluto/

    • Dario* ha detto:

      Qualcuno dovrebbe spiegare a chi ha scritto l’articolo che il subliminale è sempre voluto, casomai dovevano scrivere che è evidente ed in bella mostra perché di solito il subliminale è nascosto =P