«I bambini nasceranno in provetta, l’amore sarà solo un gioco»

Carl DjerassiSe in Italia la postazione più avanzata di “bioetica laica” è rappresentata dalla Consulta di Bioetica, i cui due responsabili sono divenuti internazionalmente famosi nel 2012 per aver sostenuto la legittimità dell’infanticidio (appoggiati e difesi dal presidente della Consulta, il filosofo Maurizio Mori), all’estero un chiaro esempio di “bioetica laica” è certamente rappresentato dal prof. Carl Djerassi, inventore della pillola contraccettiva orale nel 1951.

Sul “Telegraph” il chimico 91enne ha recentemente annunciato, augurandoselo, che nel 2050 il sesso diventerà esclusivamente ricreativo, un gioco perché i bambini saranno creati soltanto attraverso la fecondazione in vitro. La pillola diventerà obsoleta, ha affermato, augurandosi che uomini e donne sceglieranno di congelare i loro ovuli e spermatozoi da giovani, prima di farsi sterilizzare. Non ci saranno nemmeno più aborti perché nessun bambino sarà più pianificato o indesiderato. In questo modo, ha proseguito, «la separazione tra sesso e riproduzione sarà al 100%».

La rivoluzione sessuale e dei costumi ha prima scisso il sesso dall’amore. Era, dicevano, per la liberazione dell’uomo, per la sua felicità…ed invece, lo dicono gli studi, oggi gli uomini sono sempre più insoddisfatti della loro “libera” sessualità, anzi, in tantissimi casi ne sono schiavi. Le affermazioni del prof. Djerassi fanno trasparire, infatti, la comune insoddisfazione verso i risultati della “liberazione sessuale”, tanto che si sente la necessità di fare un passo successivo: scindere completamente la sessualità dalla procreazione. Forse, trattando il sesso soltanto come un gioco in cui si usa il corpo dell’altro per procurarsi soddisfazione immediata, si potrà rendere davvero l’uomo meno insoddisfatto? E’ quello che si augura il paladino della bioetica laica.

Eppure, ce lo insegna la Chiesa da secoli, il sesso perde completamente il potenziale di apertura all’altro e di comunicazione dell’amore nel momento in cui viene ricercato come forma egoistica e individuale di godimento. Giovanni Paolo II ha scritto: «Di fronte a una cultura che ‘banalizza’ in larga parte la sessualità umana, perché la interpreta e la vive in modo riduttivo e impoverito, collegandola unicamente al corpo e al piacere egoistico, il servizio educativo dei genitori deve puntare fermamente su di una cultura sessuale che sia veramente e pienamente personale: la sessualità infatti è una ricchezza di tutta la persona – corpo, sentimento e anima – e manifesta il suo intimo significato nel portare la persona al dono di sé nell’amore».

Per chi volesse approfondire, esiste un bellissimo documento intitolato Sessualità umana: verità e significato, realizzato dal Pontificio Consiglio per la Famiglia. In esso viene smontata la retorica su una Chiesa sessuofoba che proclamerebbe il sesso solo con fini riproduttivi, ed emerge invece il vero significato della sessualità: «La sessualità umana è un Bene […], ha come fine intrinseco l’amore, più precisamente l’amore come donazione e accoglienza, come dare e ricevere. Quando tale amore si attua nel matrimonio, il dono di sé esprime, tramite il corpo, la complementarità e la totalità del dono; l’amore coniugale diviene, allora, forza che arricchisce e fa crescere le persone e, nello stesso tempo, contribuisce ad alimentare la civiltà dell’amore; quando invece manca il senso e il significato del dono nella sessualità, subentra una civiltà delle “cose” e non delle “persone”; una civiltà in cui le persone si usano come si usano le cose. Nel contesto della civiltà del godimento, la donna può diventare per l’uomo un oggetto, i figli un ostacolo per i genitori». Infatti la donna-oggetto e i figli come impedimento alla propria felicità sono i risultati della rivoluzione sessuale a cui stiamo assistendo.

La bioetica laica, insoddisfatta dalla sessualità, banalizza il sesso trasformandolo sempre di più in un giocattolo, cercando finalmente di riuscire ad usarlo solo con uno scopo ricreativo. La Chiesa, al contrario, da sempre guarda alla sessualità come una importante responsabilità, desidera uomini maturi che trattino le cose con serietà, non come gioco. E non è un caso che, secondo recenti studi di cui abbiamo parlato, proprio i devoti cattolici siano coloro che sperimentano una vita sessuale più soddisfacente degli altri.

La redazione

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34 commenti a «I bambini nasceranno in provetta, l’amore sarà solo un gioco»

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  1. ettore ha detto

    Orribile previsione, terrificante. Bioetica laica ossia annichilimento totale, aridità assoluta. Nascituro non più persona, non più stupore, misterioso dono dell’amore di Dio, ma un numero, normalizzato, un semplice codice a barre. E gli adulti? Cibernetici.
    Vita meccanica, non più emozione, non più preoccupazione, non più sentimento,senza
    poesia. Abbiamo ancora 35 anni per difenderci, per respingerla.

  2. francesco ha detto

    La gvavidanza nella donna modevna è out. E poi pavliamoci chiavo, ma quale donna vuole diventave obesa pev colpa di un mavmocchio. Uh.
    [Cit. di un genio]

  3. EquesFidus ha detto

    Vecchie cariatidi antiumane, forse avverranno le sventure che augurano al resto dell’umanità ma sicuramente non vivranno abbastanza a lungo per vederlo; e, in ogni caso, non bisogna dar loro credito più che a colui che ispira tali osceni deliri.

    • Menelik ha detto in risposta a EquesFidus

      Non temete, lasciateli giocare come eterni bambinoni.
      Loro credono di liberarsi eliminando i crocefissi, ma si stanno costruendo una croce che pesa come un macigno, e già si vedono le conseguenze nel tessuto sociale.
      Vogliono anche alcune droghe libere: per forza, sanno già che serviranno, perché una vita programmata come una minestrina insipida, o sballi in continuazione a canne e funghi, o all’età della ragione ti tagli le vene per lungo, o dai di matto, o ti metti a fare il terrorista.
      O riusciranno ad arrivare qua i daesh, e ci faranno la pelle a tutti, come a Mosul.

  4. Marco S. ha detto

    E naturalmente tutto diventera’ un business.
    Perché in queste cose io vedo sempre una lunga scia di bava che parte da Wall Street : )

    • Li ha detto in risposta a Marco S.

      Wall Street e Logge Massoniche.

      Si vede che ste mummie saranno fan di Aldous Huxley. Chissà perchè tirano sempre fuori Brave New World.

      Farsi sterlizzare? Ma che siamo cani? Comunque in giro per il mondo già lo fanno, ma non per i fini ricreativi, ma per tarpare certe razze tra sui l’africana e asiatica.

      Mah! Certo c’è da augurarsi che non accada quanto pronosticato.

      ancora con sta storia del Chiesa sessuofoba? Il cristianesimo ha dato valore alla donna, alla complicità moglie-marito di una sessualità più dolce, sincera. Significativa.

      La cosiddetta “libertà” sessuale invece richiede il prendere e il dare a seconda di quanto si è soddisfatti. Bah!
      Ditemi voi dov’è l’amore in un “gioco” sessuale sadomasochista, dove uno è lo schiavo e l’altro il padrone. 🙁

      • Marco S. ha detto in risposta a Li

        Sono d’accordo Li.
        Ridurre il sesso a gioco, vale tanto quanto dire ridurre il partner a giocattolo.
        Il progetto di mercificazione dell’uomo, la cultura dello scarto, stanno avanzando, finche’, come tutte le stronzate umane, anch’esso arrivera’ al capolinea.

        • Enrico ha detto in risposta a Marco S.

          Sono sempre più sicuro che questo capolinea di cui tu parli sarà la fine dei tempi, l’attimo in cui il Signore tornerà glorioso sulla terra per fare, scusate la perifrasi poco evangelica, “piazza pulita”, essendo pianto e stridore di denti. Dio ce ne scampi…

      • Menelik ha detto in risposta a Li

        Riguardo all’ultima frase che hai scritto, non fare di tutta l’erba un fascio.
        Una coppia che funziona, affiatata, in cui c’è stima e fiducia l’uno dell’altra, c’è una dialettica sessuale…diciamo…a tinte forti.
        Secondo me c’è sesso molto più “osè” e appagante in una coppia stabile e duratura, dove davvero si trascorre la vita insieme, che in unioni temporanee solo per fare quattro salti sul letto, e quando hai svuotato le ghiandole, arrivederci ai suonatori.
        I termini “schiavi e padroni” in un gioco sessuale hanno valore solo simbolico relativamente a quel momento, di fatto sono marito e moglie con i figli che si sono levati di torno per un giorno intero, finalmente liberi di far scricchiolare il letto.
        Mi sono spiegazzato?

        • Li ha detto in risposta a Menelik

          Tu dici bene, possono essere marito e moglie con figli in quel momento. Ma quando poi è un 24/7 (24 h. su 24, 7 gg su 7), che cos’è? E’ un genere di “amore” che non concepisco. E per fortuna non sono tutte così le persone, ma con la donna sempre più dominante, l’uomo sempre più femminilizzato…cosa dobbiamo aspettarci?

          non sono un’esperta di parafilie se ve lo chiedete, mi sono solo documentata perchè la mente umana è una jungla davvero affascinante. E anche inquietante, a volte.

          Credo che questa ricerca di tipologie sessuali così varie non porti a nulla. se qualcuno le pratica, non vado certo a bastonarlo per impedirglielo (e va a finire che ci prende gusto!). Un Amore sano è un Amore autentico.

          Vi ricordate di loro?

          https://www.youtube.com/watch?v=bRlhCPl-G6o

          La frase che dice lei “lui non stava con me, ma con il mio corpo” la dice molto lunga.

        • Marco S. ha detto in risposta a Menelik

          E ovvio che il sesso ha anche una dimensione unitiva che non puo’ prescindere dal darsi reciprocamente piacere.
          Se una coppia sposata si sente piu’ unita, se si sente “piu’ coppia”, facendo giochetti sadomaso, “chi sono io per giudicarla ?”
          Anche i mattacchioni possono formare delle famiglie felici 🙂

          Temo pero’, caro Menelik, che la maggioranza delle coppie di sposi italiani, purtroppo, i giochetti sadomaso tenda piu’ a farli fuori dal letto, con risultati catastrofici per la tenuta delle loro unioni e con grandi sofferenze per gli eventuali figli.

      • Emanuele ha detto in risposta a Li

        Huxley era un genio… Aveva predetto tutte queste cose quasi cento anni fa..

        • Dario* ha detto in risposta a Emanuele

          A quanto riferito da una trasmissione televisiva che non citerò perché non merita pubblicità, sembrerebbe che più che un genio fosse solo invischiato con la gente che queste cose le programma ormai da decenni. Essendo la trasmissione priva di autorevolezza tendo a ignorare tutto ciò che afferma ma vedi mai che per una volta ci abbiano visto giusto? 😉

          • Emanuele ha detto in risposta a Dario*

            sì, Huxley è sempre stato ambiguo, da un lato Il nuovo mondo sembra saggio critico (critica del Fordismo, la riserva di uomini “veri”, etc.), dall’altro pare elogiare alcuni aspetti, come poi ha fatto in saggi successivi.

            Non si capisce se Il nuovo mondo sia un incubo o un sogno dell’autore (in questo è molto diverso da 1984).

            Comunque, come Orwell, non toglie che abbia anticipato molti temi sociali di grande attualità ed urgenza… In questo vedo la sua “genialità”.

            • Dario* ha detto in risposta a Emanuele

              Su questo sono d’accordo, ma non dimenticare di citare anche Robert Hugh Benson con il suo racconto “Il padrone del mondo” =)

        • Li ha detto in risposta a Emanuele

          Beh, un genio della scrittura, forse. Purtroppo si dava un po’ troppo all’LSD. E ispiratore di scientology (dianetica per gli italiani). Il mondo nuovo è del ’32, E ritorno al mondo nuovo, un saggio, lo scrisse nel ’58. Questo però non lo conosco. Chissà che altre cose avrà predetto. Predetto per modo di dire, perchè temo fossero pianificate.

  5. gladio ha detto

    Infanticidio legalizzato, congelamento di embrioni (ovviamente selezionati in base alle caratteristiche richieste dal ” committente”), sterilizzazzione di massa…

    Un tale angosciante scenario solo fino a ieri sarebbe stato interpretato come il parto del delirio di una mente malata ( o indemoniata ), mentre ora viene presentato da autorevoli oltrechè stimati, applauditi, richiesti , corteggiati
    ( e anche profumatamrnte pagati) esponenti del mondo scentifico, come un modello su cui plasmare un’ idilliaca società del futuro.
    Se poi aggiungiamo quel che già c’è :aborti, uteri in affitto, eutanasia sia senile che infantile…
    A volte , riflettendo su queste cose , la domanda che mi pongo è se la seconda guerra mondiale sia stata veramente vinta dalla “parte giusta ” oppure tutti quei milioni di morti che dalle spiagge della Normandia ai deserti Africani passando per le steppe della Russia non siano serviti ad altro che a scacciare un demonio per insediarne un altro. Mah…

    • EquesFidus ha detto in risposta a gladio

      E’ l’ultima tentazione da parte di Satana, il ringhio che viene dell’abisso: l’uomo è fatto ad immagine e somiglianza di Dio, pertanto non può essere completamente corrotto e può essere salvato in virtù del sacrificio del Cristo. Pertanto, l’ultima astuzia del demonio è questa: siccome non riuscirà mai ad avere tutti gli uomini sottomessi al suo volere, allora la soluzione è distruggere il vecchio uomo e crearne uno nuovo. Una creatura apparentemente perfetta ma dietro la cui perfezione si nasconde la più totale oscenità diabolica e l’incapacità di saper distinguere il bene dal male. Questo è l’ultimo gioco dell’Avversario e dei suoi, più o meno inconsapevoli, servitori, i quali adesso hanno purtroppo (quasi) i mezzi per riuscirci: tra uteri in affitto (prossimamente direttamente uteri artificiali), manipolazioni genetiche, fusioni uomo-macchina (anche queste in arrivo), più la solita schiera di “diritti” (meglio sarebbe oscenità) per eliminare gli indesiderati e i legami sociali (statalismo assoluto, divorzio, “matrimoni” di ogni genere, aborto, eutanasia), questa gente crede davvero di poter trionfare contro Dio ispirata dal loro padrone. Ma non prevarranno: tutto finisce prima o poi, finiranno anche queste idiozie ammantate di progresso.

      • Emanuele ha detto in risposta a EquesFidus

        Hai ragione, mi hai fatto tornare a mente questo passo dell’Apocalisse:

        [La seconda bestia] Per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti della terra dicendo loro di erigere una statua alla bestia che era stata ferita dalla spada ma si era riavuta. Le fu anche concesso di animare la statua della bestia sicché quella statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero la statua della bestia. Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. “

        E tutti questi esperimenti disumanizzanti che citi tu, non sono forse inquietantemente simili al tentativo di costruire questa statua animata?

        • Sophie ha detto in risposta a Emanuele

          Mi spiegate qualcosa di più su questo marchio per cortesia?

          • Emanuele ha detto in risposta a Sophie

            …purtroppo non so aiutarti. So che ci sono varie leggende metropolitane a riguardo.

            La più curiosa vede il 666 nascondersi nei codici a barre, senza i quali praticamente non si può commerciare. Se ci fai caso, all’inizio, metà e fine del codice ci sono due stanghette sottili alle quali non corrisponde alcun numero. La configurazione delle stanghette è simile alla cifra 6, codificata appunto con due linee sottili. Quindi in tutti i codici a barre ci sarebbe il 666!

            In realtà le tre coppie di linee non sono cifre, ma servono per allineare il lettore laser. Sono infatti leggerente diverse dal 6.

            Resta curioso che per far funzionare il codice si siano scelti tre simboli molto simile alla cifra 6… Potrebbe essere frutto del caso o di qualche buon tempone…

            Dubito che ci sia lo zampino di satana, sia perché il marchio, secondo l’apocalisse, dovrebbe essere sulle persone e non sulle cose sia perché presto i codici a barre saranno sostituiti dai QR code (li trovi sui biglietti di trenitalia e nelle pubblicità sui giornali), più efficienti e dove l’allineamento è fatto con quadratini concentrici bianchi e neri.

            • Sophie ha detto in risposta a Emanuele

              Perchè penso che questi marchi siano in senso metaforico, del tipo a chi non si piega all’ideologia dominante sarà impedito di muoversi secondo la volontà di Dio?

              • Emanuele ha detto in risposta a Sophie

                …può darsi, ci vorrebbe un esegeta…

                Comunque, che gli uomini siano marchiati, nel bene e nel male, e già successo. Pensiamo alla stella gialla imposta dai nazisti agli ebrei o al codice tatuato ai prigionieri dei campi di concentramento. In epoche passate, i prigionieri venivano marchiati a fuoco.

                Vi sono poi tatuaggi e cicatrici che in alcune culture rappresentano l’appartenenza a tribù o caste (es. Maori o aborigeni).

                Potrebbe essere anche un simbolo da indossare… Si pensi ai marchi di moda, se li indossi sei “in” altrimenti in certi locali neppure puoi entrare.

                Potrebbero essere futuri gadget tecnologici, si pensi alla carta di credito (o magari futuri smartphone?) che con l’abolizione dei contanti diventeranno sempre più necessari per comprare e vendere. Tali strumenti sono spesso inaccessibili agli emarginati e poveri, creando, di fatto, “caste” di potenti e di esclusi… Del resto la venerazione del dio denaro è molto simile alle descrizioni apocalittiche…

                Insomma, credo che le ipotesi siano molteplici, ma si torna al senso che dici anche tu: prima di tutto serve una mentalità succube della bestia, i simboli possono essere anche superflui. Il marchio sarebbe quindi nel cuore dell’uomo da dove, come dice Gesù, vengono tutte le malvagità.

    • Marco S. ha detto in risposta a gladio

      Le due guerre mondiali sono state due formidabili operazioni di distruzione dell’Europa cristiana.
      Basti pensare cos’era nel mondo l’Europa del 1914 e cosa era diventata 31 anni dopo.
      Non esisteva una “parte giusta” intesa in senso cristiano, ma solo una parte “meno sbagliata”.

      • Menelik ha detto in risposta a Marco S.

        Non esageriamo, però.
        Se nel 39-40 fosse prevalsa la linea pacifista, chissà quanti anni ancora sarebbe andato avanti il nazismo.
        In quanto al fascismo, penso che avrebbe fatto la fine come Franco, cioè probabilmente Benito sarebbe morto nel suo letto, e ci sarebbe stato un passaggio graduale dal fascismo alla democrazia senza guerre civili. Ci sarebbero solo voluti alcuni decenni.
        Ricordo che le ricerche sull’energia nucleare in Germania erano parecchio avanti, e se Fermi non fosse riparato in America, l’atomica l’avrebbe avuta Hitler e la Germania nazista sarebbe stata padrona di non meno di metà Europa, e con la tecnologia nucleare.

        • Marco S. ha detto in risposta a Menelik

          Caro Menelik, io cerco di non esagerare, ma tu magari di non semplificare troppo.

          E ovvio che quando ho parlato di “parte meno sbagliata”, intendevo alludere agli Alleati.

          La storia comunque non inizia nel ’39 ’40 ed il nazismo, come il fascismo, non nascono dal nulla, ma nascono anche da delle ingiustizie.

          Le potenze vincitrici nel 1918 erano ormai in buona parte asservite alla finanza americana che, non a caso, proprio in quegli anni vede Wall Street diventare la principale piazza finanziaria del mondo.

          Anziché prendere atto del disastro europeo, che vedeva gia’ il nostro continente catastroficamente ridimensionato, rispetto a quello che era stato anche solo quattro anni prima, si scelse la strada del “vae victis” di scaricare sul popolo tedesco i costi della guerra.
          Cosi’ come quella di scaricare gli impegni assunti verso una potenza minore come l’Italia nel Patto di Londra, in nome di un idealismo peloso wilsoniano, che non si applico’ in altri casi.

          La risposta giusta sarebbe stata quella che poi si sarebbe avuta 30 anni dopo, dopo un’altra carneficina ed un altro cumulo di macerie, quella di Adenauer, Schuman e De Gasperi di una messa in comune delle risorse del carbone e dell’acciaio.
          Cose concrete, non l’aria fritta della Societa’ delle Nazioni.

          Il popolo tedesco pago’ con dieci anni di miseria e di iperinflazione, che ancor oggi gli instillano quella sorta di paranoia, di cui non si sono ancora del tutto liberati.

          Nel ’29, da Wall Street, s’irradia nel mondo la piu’ formidabile truffa della Storia, quando pochi rubano a tantissimi.
          Il presidente degli USA Hoover, non precisamente un outsider rispetto a questi poteri, ma forse ancora dotato di un barlume di moralita’, scandalizzato si lascera’ scappare una frase inquietante, che forse dice molto piu’ di tanti studi e bla-bla-bla: “Ci sono delitti peggiori dell’assassinio…”

          Si potrebbe poi provare ad esaminare lo stretto legame tra i banchieri di Wall Street e l’Unione Sovietica, una Storia che e’ ancora tutta da raccontare e che riserva molte sorprese a coloro che credono ancora che le guide dell’URSS puntassero ad applicare “Il Capitale” di Karl Marx e non al potere “tout court”.
          In realta’ i capitalisti monopolisti sono i piu’ feroci avversari del libero mercato e quindi l’alleanza con l’URSS era piu’ naturale di quanto potesse sembrare, con buona pace di dell’icona barbuta del comunismo.
          Anche l’euroburocrazia, tutto sommato, e’ un loro prodotto.

          Premesso questo contesto, in esso sorgono i regimi fascisti, sfruttando in maniera criminale i timori ed il malcontento dei rispettivi popoli, timori e malcontento non privi di qualche giustificazione, come penso di aver chiarito.

          Una ventina d’anni dopo, per fortuna beninteso, questi regimi vengono sconfitti, pero’ da quegli stessi poteri che, direttamente ed indirettamente, avevano gia’ contribuito a crearli.

          E la Storia continua….

        • Marco S. ha detto in risposta a Menelik

          Faccio un intervento a parte sulle questioni particolari, che comunque mi paiono stimolanti.

          1) Mussolini che “muore nel suo letto”.

          “Se Mussolini avesse evitato di trascinare l’Italia in guerra”, e’ un argomento che ritengo discutibile gia’ nella premessa.

          Non ti sei mai chiesto come mai la quasi totalita’ delle questioni, inerenti all’intervento italiano nella II Guerra Mondiale, non vertono tanto sul “se” quanto sul “come” ?
          Non si imputa tanto la fascismo di aver trascinato l’Italia in guerra, quanto di averla trascinata impreparata militarmente.

          Mussolini non e’ stato, come Franco, il pacificatore, dopo una devastante guerra civile che aveva colpito un po’ tutte la famiglie spagnole.
          Mussolini fu colui che aveva preso il potere in un paese vittorioso, ma in crisi politica ed economica, promettendo di rilanciarlo e di farlo diventare una grande potenza.

          Certo, se nel 1940 Mussolini fosse riuscito a tenere fuori l’Italia dalla guerra e resistere al potere tanto da vedere la sconfitta della Germania, gli italiani gli avrebbero probabilmente dedicato una sua statua colossale, a mo’ di Colosso di Rodi, a cavallo della bocca del porto di Ostia.

          Ma non pochi italiani, come sempre polemici, gli avrebbero comunque addebitato la sconfitta della Germania, per non essere sceso in guerra al suo fianco, quando era il momento opportuno.

          Perché, caro Menelik, a noi italiani piace atteggiarci a scassoni, ma siamo invece molto nazionalisti e molto ambiziosi.
          Wilson diceva che, in diplomazia, gli italiani hanno denti piccoli ma uno stomaco molto grande.
          Un giudizio forse ingeneroso, ma credo non del tutto immeritato.

          2) La Germania nazista potenza atomica.

          Mah, mi pare difficile fare ragionamenti sul cosa sarebbe successo con Fermi al servizio dell’Asse.

          Dovremmo pero’ ipotizzare anche un Fermi nazista, perché senza la sua fattiva collaborazione, era come se non ci fosse stato (anzi molti sostengono che lo stesso programma nucleare nazista sia stato volutamente sabotato dagli scienziati che vi partecipavano, nascondendo al regime le sue reali potenzialita’ di sviluppo).

          Inoltre Fermi non era un Archimede che, praticamente da solo, inventava e costruiva marchingegni vari e assortiti: se Fermi ha potuto concepire e realizzare il primo reattore nucleare (la famosa “pila atomica”)e’ perché aveva alle spalle le risorse di una potenza come gli Stati Uniti, che lavoravano per lui a pieno regime.

          Risorse che il progetto nucleare tedesco non aveva, ne’ probabilmente non poteva avere, con il paese in guerra e sottoposto al blocco navale britannico.

          Comunque, anche con queste scarse risorse, nel 1945 gli scienziati tedeschi erano quasi arrivati a realizzare un reattore nucleare.
          Quindi questo reattore non e’ stato solo un colpo di genio di Enrico Fermi, come la lampadina di Edison, ma e’ stato un risultato conseguito con l’impiego massiccio di materie prime rare, ricercatori, tempo e denaro.

          Tutto cio’ premesso, per quanto detto, quando gli americani sganciavano la prima bomba atomica su Hiroshima, i tedeschi non erano ancora arrivati ad avere un reattore nucleare, il che significava un ritardo di almeno tre anni che, nell’economia di quella guerra, durata sei, mi pare un’abisso.

          Spero di aver dimostrato che, per fare ipotesi storiche su questa materia, le variabili sono veramente troppe.
          Si puo’ dire comunque con certezza che alla Germania non sarebbe bastato avere Enrico Fermi, per conseguire un vantaggio decisivo nella corsa al nucleare.
          Ne’ che quella potenza, ipoteticamente priva di Enrico Fermi, avrebbe avuto necessariamente preclusa la strada del reattore nucleare.

          • Piero ha detto in risposta a Marco S.

            La Germania aveva GIA’ un prototipo di ordigno “nucleare” (adesso si sarebbe chiamata “bomba radiologica”), simile a quella che ha fatto esplodere la Corea del Nord qualche anno fa. E l’ha sperimentato due volte, come testimoniato da Romersa.
            Inoltre aveva bombardieri a reazione (unica nel teatro di guerra) e progettava ( e realizzava) bombardieri a lungo e lunghissimo raggio per bombardare la costa Est degli Stati Uniti. Il bombardiere trategico stealth B-2 (ed altri) derivano dal prototipo “ala volante” dei fratelli Horten. Se non sono stati messi in produzione e ribaltato le sorti della guerra era, non solo per il continuo martellamento dei bombardieri inglesi e americani, ma anche per le gelosie e ripicche dei comandi tedeschi che spingevano ognuno per il proprio progetto, per addossarsi i meriti della vittoria.
            E, aggiungo io, anche qualche mano piu’ “dall’alto”, visto che almeno fino alla battaglia di El-Alamein le forze dell’Asse erano largamente superiori nel teatro europeo e nordafricano.

            • Marco S. ha detto in risposta a Piero

              1.Bomba A nazista.

              Non credo che si possa dire che la Germania avesse gia’ un “prototipo di ordigno nucleare”.
              Un conto e’ essere arrivati a definirne il principio, un conto e’ realizzare un arma effettiva, suscettibile d’impiego operativo.

              Questo perché, prima di tutto, la Germania non aveva ancora costruito i reattori o gli impianti, necessari per produrre l’indispensabile materiale fissile, partendo comunque da un’enorme quantita’di uranio 238, per essa di dubbia disponibilita’.
              Ne’ si puo’ pensare che se lo possa essere procurato in altro modo: chi glielo avrebbe fornito e come ?

              Romersa era un giornalista scientifico che, come noto, dichiaro’ di aver assistito in Germania all’esplosione di un ordigno nucleare sperimentale, verso la fine della guerra.
              Cos’abbia visto Romersa, credo pochi siano in grado di stabilirlo.
              I piu’ benevoli mi pare ipotizzino che abbia assistito ad un tentativo disperato di provocare “artigianalmente” una fissione nucleare con il poco materiale fissile a disposizione.
              Tenendo conto che lo scoppio di bomba atomica e’ un fenomeno che indubbiamente si fa udire e vedere, parrebbe strano che sia stato solo Romersa a sentire il bisogno di parlarne.
              Poi ci sono anche i critici malevoli, ovviamente, ma ci fermiamo qui.

              2. Luftwaffe 1946

              Riprendo il titolo di una vecchia serie di modelli aerei in plastica della Dragon, che presentava un’ipotetica “Luftwaffe 1946” infarcita di caccia tutt’ala Horten Ho 229 e bombardieri tutt’ala Arado Ar 555, da far invidia all’US Air Force della Guerra del Golfo, con i suoi F 117 o B 1.
              Nei disegni sulle scatole, gli Horten guizzavano agilissimi e micidiali in mezzo a spaventose formazioni di bombardieri americani B 32 Dominator, facendone strage, mentre gli Arado sfrecciavano terribili su New York, addirittura sfiorando l’Empire State Building !

              Tu dici “se fossero stati messi in produzione….”
              Non dici mica poco, credo te ne renda ben conto.
              Tutte le forze aeree della Seconda Guerra Mondiale avevano i loro progetti.
              Persino la marina imperiale giapponese aveva nel cassetto il suo bombardiere che, sempre sulla carta, poteva raggiungere gli Stati Uniti dal Giappone.
              Stava nel cassetto, pero’, non sulla linea di volo di qualche sua base.
              Mi pare una differenza non da poco.

              Certo nel lungo periodo (quindi ben oltre anche all’ipotetico “1946” della Dragon), poteva avvenire di tutto ma, come diceva Keynes, “nel lungo periodo siamo tutti morti”.

              Giustamente tu fai notare che non basta avere le armi nucleari, ma bisogna avere anche i vettori per portarle sul suolo nemico, se necessario superandone anche le difese aeree.
              E’ tutto sommato una critica che puo’ valere ancor oggi per taluni stati poveri, che pero’ hanno voluto lo stesso avere, ad ogni costo, “la bomba”.

              E’ strano pero’ che, anziché rimarcare il primato tedesco nella tecnologia delle V2, dalla quale, molti anni dopo, con la miniaturizzazione delle testate, si sarebbe in effetti pervenuti ai missili balistici intercontinentali ed all'”equilibrio del terrore”, ti lanci in una discutibilissima lode delle capacita aero-strategiche della Luftwaffe.

              La Luftwaffe era un’eccellente forza aero-tattica, ma le sue capacita’ strategiche erano molto limitate.

              L’unico bombardiere quadrimotore dell’Asse, che raggiunse la piena operativita’, arrivando a compiere missioni in pur ridotte formazioni, fu il Piaggio P 108 dell’italiana Regia Aeronautica.
              Il che mi pare sia tutto dire.

              Tu parli del primo bombardiere a reazione tedesco, il bimotore Arado Ar 234.
              Parliamo di una macchina con un’autonomia di volo di 1600 Km (che in condizioni di combattimento si possono tranquillamente ridurre del 30%)ed una capacita’ di carico di 2 tonnellate.
              Certo l’Arado volava a 700 Km/h, cioe’ un 50% in piu’ di un Boeing B 29 Superfortezza, che pero’ aveva una capacita’ di carico di 9 tonnellate.

              Per inciso, la bomba atomica “Little Boy” pesava 4 tonnellate.
              Mi pare che questi numeri definiscano gia’ la questione sui vettori nucleari della Luftwaffe.
              L’Arado Ar 234 era una macchina idonea al supporto tattico o di teatro, ma privo di ogni capacita’ strategica e quindi, a maggior ragione, di essere un vettore nucleare, almeno con le tecnologie ottenibili all’epoca.

              La chiudo qui, per evitare un esagerato intervento tecnicistico.

              Buona serata.

              • Piero ha detto in risposta a Marco S.

                E infatti ci sono testimonianze di abitanti locali che hanno visto e sentito qualcosa di strano.
                Oltre ad alcune analisi sui siti che hanno confermato l’esposizione a radiazioni dei luoghi.
                La storia la scrivono i vincitori, e non e’ detto che i vinti non avessero qualcosa da dire. Non dimenticare che i vincitori hanno TRAFUGATO progetti, mezzi e materiali, tra cui un primo reattore atomico, costruito con materiale fissile proveniente (mi sembra) dalla Cecoslovacchia occupata.
                Romersa e’ piu’ che attendibile.
                Le Wunderwaffen non erano una pia speranza o una patetica illusione, quelle promesse da Hitler a Mussolini.
                Certamente l’opzione nucleare non era la sola, ne’ l’unica conseguita, anzi, aveva avuto finanziamenti molto minori a tutto vantaggio dei capi-progetto che avevano migliori entrature militari e politiche.
                E infatti, se i progetti (e relativi prototipi, non dimentichiamo l’impennata di avvistamenti UFO negli USA immediatamente dopo la fine della guerra) avessero ricevuto l’approvazione dall’alto, la guerra avrebbe avuto un altro corso. Comunque mi riferivo ad altri progetti, per esempio il Me262 e l’ala volante Ho 229.
                La bomba di Hiroschima pesava si’ 4 tonnellate, ma doveva distruggere un’intera citta’.
                Credo che nell’ottica tedesca armi del genere potessero essere utilizzate piu’ in maniera tattica, piu’ che strategica.

                Ma stiamo andando pericolosamente OT.
                Dico solamente infine che non crediate che Hitler sia stato un pazzo con lo scolapasta in testa e che parlava con le sedie. Era un lucido politico che ha applicato in Germania e in tutta Europa semplicemente le piu’ “avanzate” (per l’epoca) ideologie moderniste, che oggi sono state semplicemente ri-proposte in un’ottica piu’ “pietista” e mediatica.
                Ditemi voi le differenze tra il regime attuale e quello di Hitler, avanti!
                Se Hitler fosse morto da bambino, il suo posto sarebbe stato preso da qualcun altro che avrebbe portato avanti le stesse idee malate, sarebbe cambiata soltanto l’etichetta.

  6. Emanuele ha detto

    grande San Giovanni Paolo II! A scuola dovrebbero far le sue catechesi sulla Teologia del corpo, altro che quelle cavolatee gender!

  7. Marco Marinozzi ha detto

    Tutti questi progetti e slogan mi ricordano quelli che venivano presentati con squilli di tromba in URSS. Ricordo che al posto di una chiesa (non ricordo quale) a mosca si voleva erigere un monumento magnifico e grandioso, come progettato e studiato dal partito. Peccato che la conformazione del terreno e la struttura progettata troppo pesante impedisse la realizzazione di quel “magnifico” progetto e così il partito ha dovuto piegarsi alla realtà. Per quanto possano riuscire ad avvicinarsi a questo deprorevole progetto ci sarà sempre la rivoluzionaria libertà dell’individuo di usare il sesso per il suo scopo originario (quindi la riproduzione) e non come parco divertimenti. Di fronte alla libertà dell’uomo il potere ha sempre perso, avverrà anche in questo caso.

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