Ma gli uomini sanno davvero cos’è la Chiesa?

Piazza San Pietro 2In una recente catechesi Papa Francesco ha affermato: «Nelle precedenti catechesi abbiamo avuto modo di rimarcare più volte che non si diventa cristiani da sé, cioè con le proprie forze, in modo autonomo, neppure si diventa cristiani in laboratorio, ma si viene generati e fatti crescere nella fede all’interno di quel grande corpo che è la Chiesa. In questo senso la Chiesa è davvero madre, la nostra madre Chiesa – è bello dirlo così: la nostra madre Chiesa – una madre che ci dà vita in Cristo e che ci fa vivere con tutti gli altri fratelli nella comunione dello Spirito Santo».

E’ la Chiesa che genera, che è madre. Un messaggio chiaro e diretto a quanti pensano che “la chiesa si deve aggiornare”, “deve stare al passo con i tempi” e altre amenità tipiche da «progressismo adolescenziale», come ha ripetuto ancora il Pontefice criticando chi invita a «seguire i valori più accattivanti proposti dalla cultura dominante». Ma Francesco è intervenuto altre volte su questa tentazione (vito-mancusiana, diremmo): «lo spirito della mondanità anche oggi ci porta a questa voglia di essere progressisti, al pensiero unico». E’ «lo spirito del progressismo adolescente», secondo il quale, davanti a qualsiasi scelta, si pensa che sia giusto andare comunque avanti piuttosto che restare fedeli alle proprie tradizioni. «I profeti, in riferimento alla fedeltà, la chiamano adulterio, un popolo adultero. Gesù lo dice: “generazione adultera e malvagia” che negozia una cosa essenziale al proprio essere, la fedeltà al Signore». Adulterio però è anche il tradizionalismo chiuso, quello che antepone le norme e i codici all’avvenimento, che ha paura del futuro.

Progressisti contro tradizionalisti, alcuni pensano che la Chiesa deve aggiornarsi altri che debba rimanere com’è. Alcuni cercano disperatamente di portare la Chiesa nel XXI secolo, altri vorrebbero che rimanesse nel ventesimo. Alcuni pensano che la Chiesa dovrebbe essere moderna, altri la vogliono d’epoca. Un bell’articolo su “Patheos.com” ha riflettuto sui risultati di un sondaggio sul perché i cattolici smettono di andare a messa. Tre le ragioni principali: 1) Disaccordo con la dottrina della Chiesa sul controllo delle nascite, sul sacerdozio femminile e sull’omosessualità; 2) Troppi scandali interni alla chiesa; 3) Una sensazione di essere giudicati o non accolti.

Il problema, viene spiegato da padre Dwight Longenecker, un sacerdote cattolico (ex evangelico ed ex anglicano), è «il fraintendimento su ciò che la chiesa è. In primo luogo vediamo ciò che la chiesa NON è: la Chiesa cattolica non è un club sociale in cui ognuno dovrebbe sentirsi affermato. La Chiesa cattolica non è un’organizzazione che nutre gli affamati o ospita i senzatetto. La Chiesa cattolica non è un’associazione di persone simpatiche che vogliono rendere il mondo un posto migliore. La Chiesa cattolica non è una lobby di cittadini interessati a realizzare la giustizia sociale. La Chiesa cattolica non è un raduno di persone rispettabili che cercano di fare del bene. La Chiesa cattolica non è un gruppo di brave e oneste persone, moralmente rette, che si sostengono l’un l’altro nei loro comportamenti e atteggiamenti corretti. La Chiesa cattolica non è un posto per praticare bene la liturgia, apprezzare l’arte e l’architettura storica e produrre bella musica sacra. La Chiesa cattolica non è un’associazione che preserva antiche pratiche liturgiche, favorisce l’apprezzamento di lingue morte o organizza sfilata di moda dei paramenti liturgici antichi. La Chiesa cattolica non è un gruppo di studio della Bibbia o un gruppo di pressione per elevare gli standard morali tra i giovani, né un gruppo per cambiare gli atteggiamenti della società, o l’impatto economico, o la politica».

«Naturalmente», precisa, «i cattolici potrebbero fare tutte le attività di cui sopra e molte altre, ma esse non definiscono la Chiesa e quando una di queste attività diventa il motivo per cui si guarda alla Chiesa, ecco che ne deriva subito una delusione nei confronti di essa. La delusione arriva perché le persone si sono fatte delle aspettative sbagliate: pensavano che la Chiesa fosse questo o quello. Il disastro segue poi la delusione perché essendo deluse lasceranno la chiesa e, di solito, inizieranno a colpirla per non essere quello che non è mai stata destinata ad essere».

La Chiesa, invece, è solamente il luogo storico in cui la verità di Cristo -l’annuncio della salvezza per ogni uomo- viene trasmessa agli uomini. Questa è l’unica cosa che conta, l’unica cosa di cui l’uomo ha bisogno. Finché la Chiesa resterà incollata all’annuncio cristiano senza cadere nella trappola del progressismo adolescenziale o del tradizionalismo impaurito, allora non sarà mai fuori moda e resterà l’unica istituzione che non si fa piegare, ferma sui veri valori dell’uomo. Un giorno, quando saranno stanchi e assetati, tanti uomini sapranno dove trovare un po’ di acqua fresca.

La redazione

37 commenti a Ma gli uomini sanno davvero cos’è la Chiesa?

  • Marco S. ha detto:

    Quello che e’ importante, e qui mi riallaccio anche al discorso che stavo facendo con Kosmos in altro thread, ora chiuso, e’ anche la chiarezza.

    La comunicazione ha anche una sua forma, indispensabile pero’ per veicolare la sostanza, perché ciascuno di noi ha in testa una propria concettualizzazione della realta’ e non puo’ essere quindi, contemporaneamente, nella testa dell’oratore.

    Quando nell’intervista a Scalfari, il Papa mi risulta affermi: “Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come lui li concepisce. Basterebbe questo per migliorare il mondo”, possiamo sperabilmente comprendere che alluda a concezioni di bene e male comunque compatibili con il diritto naturale, in un’ottica di cammino verso le verita’ cristiane, destinate a rivelarsi ai veri “cercatori” come le uniche perfette.

    Ma presa cosi’ alla lettera, con la frase del Papa, si potrebbe addirittura giustificare Adolf Hitler, che concepiva come un bene la soppressione degli ebrei !

    Forse Papa Ratzinger appariva piu’ noioso anche perché forse si rendeva meglio conto dell’ambiguita’ inevitabile del linguaggio umano, specie se non si fanno le dovute premesse.
    Sacrificare i fronzoli per l’immediatezza del linguaggio, senza pero’ sacrificare anche la solidita’ dei concetti, mi pare un genio che purtroppo, per ora, e’ morto con Papa Giovanni Paolo II.

    Poi, per l’amor del Cielo, magari non sono stato informato bene o magari va comunque bene cosi’.
    Potrebbero essere queste le cose da dover buttare in mare, per staccarsi dalla tradizione ed annunciare Cristo nel XXI secolo.
    In tal caso preferirei rimanere nel XX secolo.

  • Dario* ha detto:

    Quello che dice padre Dwight Longenecker è sacrosanto, però secondo me gli sfugge una cosa. Una cosa che, a seconda dei punti di vista, può sembrare la scoperta dell’acqua calda o una castroneria (entrambe le posizioni secondo me sono in torto, la prima perché tende ad essere troppo semplicistica, la seconda troppo miope).
    Liberissimi di dissentire col mio punto di vista ma, secondo me, alla base di tutti i malintesi c’è soltanto un contorto utilizzo della terminologia. Mi spiego meglio introducendo una distinzione che normalmente nella lingua italiana non si fa (si faccia caso alle maiuscole e minuscole):
    – chiesa: edificio sacro in cui si svolgono pubblicamente gli atti del culto
    – Chiesa: comunità cristiana, intesa come organizzazione, con i suoi organigrammi e le sue gerarchie
    – CHIESA: comunità cristiana, intesa come mistico corpo di Cristo sulla terra

    Dati questi 3 termini, vado a mettere in evidenza alcune errate interpretazioni molto comuni (per non dire la norma): dal punto di vista di una persona esterna alla Chiesa/CHIESA, esistono solo le prime due interpretazioni semantiche del sostantivo in questione e questo da adito a innumerevoli fraintendimenti. Dal punto di vista dei cristiani, nella stragrande maggioranza dei casi, si tende a sovrapporre o confondere il secondo ed il terzo concetto. Anche nel caso del padre di cui sopra è evidente come si riferisca al terzo concetto assumendo che il secondo non esista (infatti la sua serie di NON sono proprio ciò che definisce piuttosto bene il secondo concetto). Come si può pretendere che due individui si comprendano senza mettere in chiaro che stanno parlando di due cose diverse? L’uomo della strada interpreterà le frasi di padre Longenecker come quelle di un visionario mentre quest’ultimo potrebbe finire col frustrarsi perché la gente non capisce di che stia realmente parlando.
    Il problema di fondo è che i concetti che ho elencato esistono tutti e tre e sono pure piuttosto disgiunti tra loro. Se non si fa prima chiarezza su questo non si arriverà mai da nessuna parte. Non dico che sia facile beninteso, il terzo concetto è una cosa di cui è difficile definire i contorni per uno che la vive, impossibile per chi non ne ha familiarità

    • Licurgo ha detto:

      Da esterno al cristianesimo e al cattolicesimo (ma non sono ‘nemico’ della fede), dico che forse, secondo il Longenecker, è dalla CHIESA, come dici tu e dal capire cosa sia, che scaturiscono tutte le nobili attività, che tu dici fanno parte della Chiesa ma, a detta del sacerdote, non definiscono cosa sia la CHIESA nella sua sostanza.
      E’ forse proprio dal vangelo che derivano le attività associative morali che il sacerdote ha elencato ‘Cercate il Regno di Dio e la sua giustizia e il resto vi verrà dato per di più’, e che, per chi crede, assumono un valore più cogente di una massima umana in virtù della morte e resurrezione di Gesù.
      Poi, appunto, da esterno penso che sia un vulnus di chi insegna la dottrina nelle parrocchie non spiegare queste differenze semantiche: per essere cristiani e cattolici non è necessario essere teologi, ma bisognerebbe essere sempre un minimo preparati per ‘rendere ragione della propria Fede’.

      • Klaud ha detto:

        Certo sarebbe auspicabile che chi crede lo faccia con cognizione di causa; ma ti sei mai chiesto quale sarebbe la realtà attuale della chiesa, o Chiesa, senza il condizionamento effettuato fin dall’infanzia? Quanti da adulti consapevoli aderirebbero?

        • Panthom ha detto:

          Per non parlare del condizionamento politico, ideologico o anche quello antireligioso e anticristiano (o omosessuale/femminista/animalista/comunista/fascista) effettuato fin dall’infanzia. Vero Klaud? Tu se non sbaglio ne sai qualcosa a proposito di condizionamenti. Oppure pensi ancora di essere l’unico che è riuscito ad emanciparsi?

          Peccato debba arrivare il solito asino a rovinare una discussione interessante, come quella tra Dario e Licurgo!

          • Klaud ha detto:

            Penoso attacco ad personam, rispondi nel merito: il Papa ha detto che non si diventa cristiani da sé e io ho detto la mia opinione.

            • Dario* ha detto:

              Klaud, fatti un favore, smettila di limitarti a prendere mezze frasi dette da qualcuno ed a rigirarle come più ti aggrada e comincia ad usare la testa per comprendere che il mondo non è composto da imbecilli con l’unica eccezione di te unico sano di mente. Comincia ad entrare nel merito delle discussioni invece di limitarti a rigirare qualche piccolo pezzetto di frittata che è alla portata della tua dialettica (N.B. dialettica, non comprensione perché tu non ti sforzi di comprendere, critichi solo per partito preso)
              Vuoi un esempio? Il post di Phantom in parte ti criticava ed in parte diceva cose su cui riflettere. Tu ovviamente ti sei limitato a ribattere alle prime ed hai ignorato le seconde.
              Magari sei in buona fede e non te ne sei accorto, allora rispondi a me a questo:
              Come la metti con tutti gli altri indottrinamenti a cui i bambini sono soggetti?
              Come mai, se fossimo davvero tutti così condizionabili, non la pensiamo tutti esattamente allo stesso modo?
              Come mai tu, che pure hai subito il presunto indottrinamento, hai una visione diametralmente opposta a quella di molti utenti di questo sito?

              • Klaud ha detto:

                1) Un condizionamento non ne giustifica altri.
                2) In un certo senso si può dire che le differenze tra individui siano minime. Come i giapponesi agli occhi di un occidentale. Agli occhi di un alieno saremmo tutti più uguali di uno sciame di api.
                3) Non ho ‘subito’ l’indottrinamento: ci sono passato attraverso…

                In quanto alla visione diametralmente opposta non dovrebbe meravigliarti, dai ‘mi piace’ sotto i commenti di quelli dell’altra parrocchia, direi che qui siano la maggioranza dei visitatori.

                Capisco che posizioni a voi contrarie diano fastidio (e perché poi?) ma si può sempre rispondere educatamente.

                • Panthom ha detto:

                  Ribadisco che gli asini lascino le loro sciocchezze nei forum anticredenti.it permettendo almeno in questo contesto un confronto “più alto”.

                  Capisco però che l’indottrinamento degli anti-teisti è talmente forte da non poter essere controllato, in parte quindi sei giustificato. Ora però torna a picchiare i cattolici da dove sei venuto.

                  • ChicoMalandro ha detto:

                    Io non capisco la necessità di questi puerili attacchi personali, rispondere nel merito non sarebbe più facile?

                    • Panthom ha detto:

                      Ma quale merito? Come si fa a dialogare con una persona indottrinata e impossibilitata ad andare oltre i pregiudizi antireligiosi inculcatigli fin dall’infanzia come Klaud?

                    • ChicoMalandro ha detto:

                      Phantom, mi sembra che Kaud abbia semplicemente detto che sarebbe auspicabile credere con cognizione di causa e senza condizionamenti. Tu invece, a parte gli insulti, cosa hai apportato?

                    • Panthom ha detto:

                      Appunto…come si può credere che tutto derivi dal Nulla grazie al dio Caso, come tu e Klaud avete imparato da piccoli? E continuate a ripetere questa favola senza alcuna minima cognizione di causa. Non sarebbe auspicabile credere alle vostre favole con cognizione di causa e senza condizionamenti? Due asini ancora una volta cercano di imporre le loro favole agli altri, accusando gli altri di essere manipolati mentali. Peccato, questo articolo parlava di altro.

                    • Klaud ha detto:

                      Phantom, come volevasi dimostrare: non hai capito un tubo ma però ti scagli a testa bassa contro il bersaglio sbagliato. Io ho parlato del metodo, non della sostanza. Leggi Dario, che ha colto il senso.

                    • Panthom ha detto:

                      Il tuo indottrinamento ti porta ad affermare che l’educazione cattolica sarebbe condizionamento dal quale non ci si può liberare e chi è cattolico lo è senza cognizione di causa, determinato completamente dalla sua educazione. Chi afferma questo è un asino indottrinato.

                    • Dario* ha detto:

                      Offendersi reciprocamente non porta a nulla se non al proprio danno

                • Dario* ha detto:

                  1) Ben detto, peccato che tu invece li giustifichi tutti meno uno. Fai distinzione poi tra condizionamento ed istruzione, se insegni a leggere ad un bambino non è condizionamento. Io sono contrario a tutti i condizionamenti, anche quelli religiosi, il fatto è che non tutto ciò che tu consideri condizionamento lo è davvero

                  2) Quindi stai intrinsecamente ammettendo che il condizionamento è una cosa praticamente insignificante. I giapponesi a loro modo sono meno religiose al mondo (sicuramente tra le più lontane dal cristianesimo), se tu stesso dici che le differenze sono minime non ti sembra di vedere una tempesta in un bicchier d’acqua?

                  3) Quindi a ben vedere non si tratta di indottrinamento ma di influenzabilità di una persona, se uno è influenzabile si farà influenzare da qualsiasi cosa. Tu puoi anche essere passato attraverso una qualche forma di indottrinamento, non ti conosco e non posso giudicare, ma:
                  – punto primo, non doveva essere un gran indottrinamento se ci sei passato illeso (prova a confrontare con i campi di rideucazione dei regimi che tu probabilmente ammiri in quanto atei e poi ne riparliamo)
                  – punto secondo, anche se sono stati commessi torti nei tuoi confronti non puoi generalizzare all’intero universo cristiano ciò che tu puoi aver subito. Certo che parlando così vagamente si parla di aria fritta, se te la senti prova ad esporre qualche esempio concreti di condizionamento e discutiamone in concreto. Puoi escludere di aver male interpretato le azioni o le parole?

                  Detto questo, distinguiamo: la superstizione indottrina, la fede insegna. Tra i cristiani esistono persone di fede ed esistono semplici superstiziosi (o varie sfumature delle due cose), non puoi imputare al cristianesimo in sé quanto spacciato per fede dai secondi

                  Se la critica è rivolta a me, indicami dove sono stato maleducato

                  • Dario* ha detto:

                    [..] i giapponesi a loro modo sono TRA LE CULTURE meno religiose [..] (un pezzo della frase lo devo aver cancellato inavvertitamente

        • Dario* ha detto:

          Ti dirò, anche all’interno del tuo trollaggio c’è del vero. Sarebbe davvero auspicabile che chi crede lo facesse con perfetta cognizione di causa. Sarebbe proprio bello. Purtroppo però è nella natura umana avere dei difetti, accontentiamoci di sforzarci a dare il meglio, consci che perfetti non lo saremo mai.
          Per quanto riguarda il fatto del condizionamento, può anche marginalmente influire per certi individui particolarmente influenzabili ma di sicuro è una gran cavolata in senso assoluto. Hai mai sentito parlare di satanisti convertiti al cristianesimo? Ti garantisco che ce ne sono e neanche pochi (se non ti fidi posso fare anche esempi concreti), sono condizionati anche loro? Quando hai a che fare con gente che prima non credeva e poi comincia a credere non puoi più tirare in ballo le belle fanfaluche che usi come alibi per non interrogarti seriamente. Erano stati indottrinati anche loro durante l’infanzia secondo te? Data l’incoerenza di alcuni tuoi fili logici non escludo che tu lo possa anche pensare ma io sono convinto che tu abbia l’intelligenza per arrivare a comprendere come stanno realmente le cose, è solo che hai paura di abbandonare i tuoi stereotipi

          • Licurgo ha detto:

            Per me quella del condizionamento è una teoria che poteva valere nelle società rurali fino agli anni ’50 e ’60, in cui la persona viveva completamente dentro la famiglia allargata e aveva poco più della parrocchia e dell’oratorio come luoghi e stimoli.
            Nella società urbana industriale e post industriale, con le mille voci e i mille luoghi che si frequentano sin da piccolo, mi pare un po’ obsoleta.

            • Dario* ha detto:

              Casi di condizionamento (parlo in generale, non specificatamente di religione) si verificano anche ai giorni nostri, certo che in generale sono facilmente evitabili con un po’ di buon senso, tutto sta ad individuarli perché alcuni sono subdoli

        • Sophie ha detto:

          A me invece sono stati i professori fin dall’infanzia a farmi il lavaggio del cervello con ateismo ed anticlericalismo pensa un pò. Non so di quale condizionamento parli da parte della Chiesa, nè mi risulta che punti una pistola alla testa. La Chiesa si limita solo a consigliare, se i suoi consigli danno fastidio evidentemente è perchè ha fatto agitare l’Inferno.

          • Dario* ha detto:

            Anche io la vedo alla stessa maniera riguardo alla stragrande maggioranza agli insegnanti che ho avuto a scuola ed adesso la situazione è pure peggiorata. Ciò nonostante non ho perso la fede quindi vuol dire che non si trattava di semplice indottrinamento perché “chiodo scaccia chiodo”, indottrinamento scaccia indottrinamento precedente

        • Franceschiello ha detto:

          Probabilmente Klaud pensa che senza il “condizionamento effettuato dalla Chiesa fin dall’infanzia”, la Chiesa cesserebbe di esistere. In realtà il “condizionamento” in questione fa più male che bene alla Chiesa. A tal proposito, linko un articolo assai interessante http://www.aleteia.org/it/religione/articolo/tre-motivi-per-cui-i-cattolici-abbandonano-la-chiesa-5305680885972992

      • Dario* ha detto:

        Mi fa sempre piacere trovare gente con cui si può dialogare, che siano cristiani o meno, e tu, per quel che posso evincere dal tuo post, hai capito molte più cose di tantissimi che si definiscono cristiani.
        Il problema del non capire la differenza tra Chiesa e CHIESA purtroppo non è solo una sterile quisquilia teologica (magari lo fosse) ma intacca pesantemente i credenti nella loro fede. Mi spiego meglio, quando un cristiano (o più in generale un individuo) non ha ben chiaro la differenza tra Chiesa e CHIESA finisce inevitabilmente per attribuire, più o meno in parte, tutte le storture e gli scandali della Chiesa alla CHIESA. Se uno non ha ben chiara la differenza diventa più facile perdere la fede. Peggio ancora se uno subisce delle ingiustizie, più o meno gravi, da parte della Chiesa. Ripeto, non è una sottigliezza da teologi, nel bene o nel male incide profondamente nella vita dei credenti

        • Licurgo ha detto:

          Sono d’accordo, e infatti non consideravo la distinzione che tu poni come una sottigliezza teologica, ma il fondamento (CHIESA) che poi porta alle soluzioni aggregative di cui detto (Chiesa), e appunto penso che ai cattolici, anche quelli più digiuni di teologia, ciò andrebbe spiegato bene dai catechisti.

  • ChicoMalandro ha detto:

    klaud ha perfettamente ragione, i condizionamenti esistono, eccome… altrimenti non si spiegherebbe perchè in Giappone si segue una religione, in India un’altra e in Italia un’altra ancora. Nessuno in realtà è libero di scegliere, in quanto tendenzialmente segue quanto gli hanno insegnato ed infatti solo le persone più curiose e più coraggiose sono quelle che riescono a formarsi un’idea propria, anche andando contro quello che gli hanno trasmesso i propri genitori o i propri educatori.

    • Flavio ha detto:

      L’articolo parla di ben altro! In Giappone si usa anche fare l’inchino quando ci si saluta, in India si usa dividere la società in strati sociali, in Italia si segue prettamente una dieta mediterranea. E allora? In Giappone c’è una fortissima presenza cristiana, così come in India e in Italia ci sono tanti buddhisti italiani e appartenenti ad altre religioni.

      Ognuno è libero di seguire quello che gli è stato insegnato o no (tu primi scrivi che non si è liberi di scegliere e poi dici che si può formarsi un’idea propria). In tema religioso lo si evince dai numerosi atei che emergono da famiglie cattoliche e numerosi cattolici che emergono da famiglie atee o agnostiche o anticlericali (come la mia).

      “Chi va contro” l’educazione ricevuta è un idiota, il vero libero pensatore non è chi si oppone all’educazione ma chi la riscopre, giudicando quel che c’è di bene e quel che c’è di male. Ovviamente anche tu come Klaud saresti uno di quelli coraggiosi liberi pensatori che è riuscito ad opporsi a tutto quanto gli è stato insegnato. Quando avrai dei figli ricordati di non insegnare loro nulla, falli vivere allo stato brado, altrimenti da grandi ti accuseranno di averli manipolati.

      Ma vi accorgete almeno di quello che scrivete?? Povero mondo…

    • Panthom ha detto:

      Niente…è arrivato anche l’avvocato dell’asino. Ma perché appena inizia un confronto autentico arrivano i somari a riversare le loro tesi adolescenziali????

    • simone ha detto:

      “Nessuno in realtà è libero di scegliere”…ammazza che tesi, ammazza che zappata sui piedi. Dunque nemmeno tu libero di scegliere: anticattolico perché indottrinato fin da piccolo? Sembra di si. La differenza? Se la tua tesi è vera, tu sei indottrinato contro miliardi di persone, noi siamo indottrinati ad amare Qualcuno.

      • ChicoMalandro ha detto:

        Quando citi una frase di un’altra persona, citala per intero, altrimenti capisci le cose a metà.

    • Dario* ha detto:

      Nei tuoi errori si nasconde la risposta al tuo stesso post:
      – in Giappone non si segue una sola religione, è infatti usanza che una persona cambi religione più volte nel corso della propria esistenza
      – in India convivono diverse religioni ed un sacco di credi differenti all’interno delle religioni principali (ti sei andato ad impegolare proprio sullo Stato peggiore che potessi scegliere)
      – in Italia? Descrivimi la situazione italiana dal tuo punto di vista, poi io ti dirò il mio e ne possiamo discutere pacatamente.

      Mi dispiace per te ma, se è vero che uno può essere leggermente più propenso a seguire ciò che gli è stato insegnato, è pur vero che chiunque può formarsi un’idea propria se ha l’intelligenza per farlo. Avanti, i pecoroni saranno sempre pecoroni a prescindere dal pastore ma se tu mi vieni a dire “cristiani = pecoroni” allora mi dispiace ma hai dei paraocchi grandi come una casa

    • gladio ha detto:

      Hai perfettamente ragione Chicomalandro ( ma che razza di nomme è ? mi ricorda la publicità del Merendero : mamma mamma lo sai chi c’è…)

      ttp://www.youtube.com/watch?v=kH8Hallsagc

      La specie umana ha il difetto di essere una specie intelligente, motivo per cui è portata per natura a fornire alla propria prole un’ educazione; in poche parole noi diamo ai nostri pargoli quelle ” dritte” che, a nostro avviso, dovrebbero essere finalizzate, a torto o a ragione, al loro bene. e ciò,indubbiamente , costitusce una ” manipolazione”.

      Pertanto il mio consiglio è quello di portare nelle Sunderbunds Gangetiche i tuoi figli appena nati e di affidarli alle cure dell’ orso Balloo e della pantera Bagheera.

      Li terrai così al riparo da ogni sorta di manipolazione umana.

  • Li ha detto:

    Cosa prendono oggi gli uomini? Dal buddismo prendono l’idea di pace interiore. Ma lo è davvero? Dall’islam il falso senso di sicurezza tipo punizione per chi sgarra, ma così salta anche la possibilità di esporre la propria opinione. Dei cinesi non c’è bisogno di dire: prigioni come i lager coreani.
    L’ebraismo tende proprio come l’islam a privilegiare chi segue la religione.

    Solo il cristianesimo dice amatevi gli uni gli altri e molto altro.

    E poi ci sono i mix:

    http://en.wikipedia.org/wiki/Happy_Science

    • Sophie ha detto:

      Io ho avuto modo di parlare con dei buddisti. Il buddismo è una religione molto subdola e satanica che si basa sul pensiero che l’uomo è come Dio ed è Dio di se stesso. Cioè il motivo per cui fu cacciato Lucifero dal Paradiso.