Le amnesie occidentali sui cristiani perseguitati

Asia Bibi 
 
di Pierluigi Battista*
*editorialista de “Il Corriere della Sera”

da “Il Corriere della Sera”, 20/10/14

 

Hanno condannato in Appello Asia Bibi, che perciò morirà in Pakistan, se la Corte Suprema confermerà il verdetto. È stata condannata per “blasfemia”. Una bugia: l’hanno condannata, ne ha scritto Monica Ricci Sargentini, perché è cristiana e si ostina a non convertirsi, come le intimano i suoi carnefici.

Quando verrà assassinata dallo Stato sulla base di un capo di imputazione orripilante, non ci saranno mobilitazioni, campagne d’opinione sui blog, hashtag, nastrini colorati, solidarietà internazionale. Infatti Asia Bibi è cristiana, e perciò la sua sorte non terrà il mondo con il fiato sospeso. Il mondo è indifferente alle persecuzioni che i cristiani stanno subendo per mano del fondamentalismo islamista. Ogni tanto ha un sussulto per le bambine rapite, stuprate e costrette a convertirsi dalle milizie di Boko Haram in Nigeria, quelle che vogliono chiudere le scuole con le bombe perché, dicono, “l’istruzione occidentale è un peccato”.

Ma la scrittrice nigeriana e cristiana Chimamanda Ngozi Adichie, che vive negli Usa e di cui Einaudi ha appena tradotto il romanzo Americanah, ogni giorno si informa con angoscia su una suora che viene ammazzata in Nigeria, o una comunità cristiana massacrata. Ogni giorno: non ogni tanto, distrattamente. Ogni tanto restiamo sgomenti per la sorte di Meriam in Sudan o per le carneficine di cristiani che l’Isis pratica a Mosul, i bambini sterminati, le chiese devastate, le famiglie costrette a scappare.

Ma poi ce lo dimentichiamo, e non ricordiamo che il mondo non fu scosso da nessuna indignazione quando i fanatici in Siria crocifissero “infedeli” in piazza. Facciamo finta di non accorgerci che nella moderatissima Arabia Saudita il possesso di un rosario è passibile di pena di morte, o di un po’ di frustate se la sentenza fosse clemente. Facciamo finta di non sapere che i cristiani in Pakistan sono torturati, umiliati, senza che questo possa minimamente interrogare la nostra coscienza ecumenica, pacifista e civilizzata. Facciamo finta di non ricordare che persino nell’Afghanistan buono, quello presidiato dai nostri soldati delle nostre missioni, è stato condannato a morte Sayed Mussa, reo di essersi convertito al cristianesimo.

Asia Bibi: e chi è mai? E chi si ricorda dei cristiani trucidati nella chiesa di San Domenico? Cristiani trucidati: ce ne sono ogni giorno. Noi ce ne accorgiamo solo ogni tanto.

23 commenti a Le amnesie occidentali sui cristiani perseguitati

  • Verbum Panis ha detto:

    E’ triste vedere quanto sia ipocrita il tanto “civile” mondo occidentale, capace di distinguere tra perseguitati di serie A e perseguitati di serie B. Tutti i perseguitati sono uguali. Tutti meritano la stessa attenzione e lo stesso rispetto. Almeno noi ricordiamoci nelle nostre preghiere dei nostri fratelli e delle nostre sorelle, che oggi, in quest’ora, in questo esatto momento forse, da qualche parte nel mondo, stanno soffrendo nel silenzio generale dell’umanità. Che possano trovare un po’ di pace, ascoltando la voce di Dio nel proprio cuore.

  • Mattia ha detto:

    Purtroppo però si deve rilevare che il mondo occidentale spesso può poco o nulla contro queste persecuzioni. Il problema non riguardo solo un singolo stato canaglia, ma una moltitudine: in Iraq e in Siria c’è l’Isis, in Pakistan Asia Bibi è stata condannata a morte, in Sudan Meriam ha risciato di fare la stessa fine, in Nigeria i Boko Haram fanno attentati, in Egitto i copti sono cittadini di seconda categoria, in Palestina Hamas vuole instaurare la Sharia, in Arabia Saudita non puoi pregare neppure in privato, in Iran non ne parliamo… E non si tratta solo di dittatori sanguinari dato che in Afganistah, come ricordato nell’articolo, Sayed Mussa è stato condannato a morte solo perché convertito al cristianesimo… E questo senza contare le persecuzioni di altri paesi come in Cina… Una soluzione per porvi termine a questo massacro purtroppo non riesco a vederla…

  • Menelik ha detto:

    Io faccio un commento volutamente cattivo:
    chi ha mai sentito parlare all’omelia domenicale delle persecuzioni contro i cristiani, alzi la mano.
    Io la mano non la posso alzare.
    Ho letto che il vescovo di Ferrara e Comacchio ha esposto fuori dalla chiesa lo stendardo con la N di Nazareno.
    L’unico che abbia avuto occasione di sapere.
    Altri?
    Interrogato il morto, nulla rispose.

    (P.S.: E’ ANCHE COLPA NOSTRA, SVEGLIAMOCI E APRIAMO GLI OCCHI, CHE LA BOCCA SERVE ANCHE PER URLARE, NON SOLO PER MANGIARE).

    Adesso chi sono gli unici che potranno salvare i cristiani in Medio Oriente?
    Gli eserciti occidentali, con i loro cacciabombardieri, e i lanciarazzi che noi Occidentali abbiamo fornito ai Peshmerga. Speriamo almeno hanno la testata all’uranio impoverito, così sono più efficienti !!!!!!!!!
    E’ finita l’era del pacifismo e del buonismo di facciata, questa è l’era delle scelte.

    • gladio ha detto:

      Non possiamo certo aspettarci dai nostri parroci le omelie domenicali sulle persecuzioni dei cristiani quando vescovi e cardinali se ne vanno a zonzo per le strade di Anversa in Belgio a braccetto di caproni barbuti e inturbantati, come avvenuto in occasione del recente raduno interconfessionale in quella città ,ed uno di queati caproni era nientepopodimenoche l’ Iman della grande moschea di Laohre! (Il quale Iman si sarà certamente distinto per essersi prodigato in favore della povera Asia Bibi…)

      Ma mai possibile essere più coglioni? non si potrebbe spedirli tutti quanti, vescovi e cardinali, a ” dialogare”a Mosul o a Raqqa anzichè mantenerli per giorni nella tranquillità delle nostre ” sale congressi” a parlare di aria fritta?

    • Sophie ha detto:

      Guarda sinceramente il prete della mia parrocchia, che tra l’altro è il vice del Vescovo, ne ha parlato di questi martiri. Uno dei pochi. Sono fiera di lui. Però riconosco che c’è adesso fra tantissimi sacerdoti un’ insopportabile “calabraghismo” verso due ideologie: islamica e sodomitica.

    • EquesFidus ha detto:

      Ma ciò che conta è il dialogo, mica il Cristo, macché. Anzi, non sai che se il Nazareno fosse vissuto oggi non avrebbe mai detto di non essere venuto a portare la pace ma una spada e di andare e non peccare più; avrebbe detto che bisogna accogliere tutti e che anche il peccato va bene purché ci siano “elementi di positività” (?) nelle condizioni peccaminose (grazie al tubo, un essere umano che sia Satana in persona credo sia mai esistito nella storia dell’umanità)? E intanto ci facciamo fregare e mettiamo in cantina la logica e l’ascolto della Scrittura, con questi discorsi innalzati a nuovo idolo, in cui il “dialogo” ormai è divenuto “Dialogo”, idolo per (parte de) la Chiesa del XXI secolo. Dirò di più: secondo me la Chiesa è cominciata a decadere non per il Concilio Vaticano II (come dicono, erroneamente, molti tradizionalisti), ma quando ha cominciato ad impicciarsi delle altre religioni invece che a pensare ad annunciare il Vangelo ed a crescere nella Fede. Una volta si sapeva che extra ecclesiam nulla salus, che era un dovere per questo motivo predicare il Vangelo a tutti i popoli e battezzarli e chi non lo faceva o era apostata amen, gli si diceva che rischiava l’eterna dannazione e fine. Ora invece tra semi di verità (proposizione teologicamente corretta), dialogo, patti, alleanze e chi più ne ha, più ne metta sembra che sia meglio essere protestanti che cattolici, o che ci si salvi sempre e comunque grazie a un Cristo compagnone che ha fondato tutte le religioni del mondo, non solo la Chiesa. Che Dio ci aiuti.

      • Dario* ha detto:

        Secondo me dovresti provare a leggere la storia di S.Francesco d’Assisi, lo scrivo senza polemica

        • EquesFidus ha detto:

          La conosco bene; infatti il santo non si fece scrupoli a rispondere a tono al sultano, e non andò là per allearcisi o, peggio ancora, per criticare i crociati bensì per evangelizzarlo. Evangelizzazione che riuscì, col battesimo del sultano sul letto di morte; pertanto, non vedo dove ci siano le differenze con ciò che ho letto prima. Anzi, San Francesco non si fece scrupoli di dirgli che le Crociate erano giuste e che il giudizio di Dio pendeva anche su di lui. Tutta un’altra cosa rispetto alla melassa modernista che ammorba la Chiesa, per cui ormai non si capisce più dove stia la Verità e perché annunciarla, e questo non per colpa del Concilio Vaticano II ma di una sua parodia (un “Concilio mediatico”, come disse Benedetto XVI) buonista e modernista, prima propagandata dai media e poi da quei prelati che hanno deciso, in maniera più o meno criptica, di apostatare la Santa Chiesa per farsi belli agli occhi del mondo. Insisto, il problema è che diversi alti prelati (e non solo, anzi anche parte del clero secolare e dei laici ci mettono del loro) hanno cominciato a pretendere di parlare ai pagani ed agli eretici non per spiegare loro gli errori, bensì per confermarli nell’errore, mettendo bocca su questo o quell’aspetto delle altre religioni (Islam ed ebraismo in primis) che non competono loro. Tra fratelli minori, fratelli maggiori, zii, cugini, nonni e chi più ne ha, più ne metta non si riesce più a capire dove si trovi la Verità tutta intera e perché evangelizzare, o meglio lo si capisce solo andando direttamente alla fonte, altrimenti tra documenti e grattacieli di carte, testi ed attestati non ci si raccapezza; personalmente, penso che, se invece di pensare a trovare scusanti per ciò che fanno gli altri, si pensasse di più a pregare, a vivere il cattolicesimo e ad evangelizzare invece che stare a perdersi in verbosità che non portano da nessuna parte, si sarebbe già risolto un grosso problema che affligge la Chiesa post-sessantottina; che poi, deriva dal modernismo e dall'(ab)uso incontrollato del politichese ecclesiastico, che nel tentativo di fare diplomazia riesce solo a provocare ambiguità e confusioni, totalmente contrastanti con la chiarezza espositiva dei Vangeli. Ma questa, ripeto, è una mia opinione, magari sbagliatissima.

          • Dario* ha detto:

            Qual’è la tua fonte per dire che il sultano si fece battezzare in punto di morte? A me non risulta affatto che questo avvenne, anzi.
            A parte questo, S. Francesco andò dal sultano disarmato e cercò di portarlo alla conversione attraverso il dialogo e l’esempio. E’ andato incontro agli islamici con amore fraterno, non con la spada.

            • EquesFIdus ha detto:

              Fonte non ricordo, mi sembra la Legenda Maior ma non sono sicuro, può darsi che mi sia sbagliato. In ogni caso, San Francesco non ebbe timore di dire pane al pane e vino al vino, esattamente il contrario del politichese clericalmente corretto che ammorba sempre più la Chiesa su questa faccenda.

              • Dario* ha detto:

                Io sono contrario al politically correct quanto te però il guardarsi dal ritrattare questioni di fede e/o annacquare l’annuncio del Vangelo non implica l’approcciare chi la pensa diversamente con arroganza e desiderio di prevaricazione. Gli apostoli che io sappia annunciavano Cristo risorto, non minacciavano le fiamme dell’inferno

                • EquesFidus ha detto:

                  Infatti nessuno lo ha mai fatto; solo che si sapeva perché si stavano facendo determinate cose (la salvezza dell’anima del proprio prossimoin primis, ad esempio).

  • Li ha detto:

    E non ci sono parole per definire le porcate di sti…mi sale la bile e linko l’articolo, va’!

    http://erebmedioriente.tumblr.com/post/98879396356/iraq-christina-la-bambina-cristiana-finita-nellharem

    Chissenefrega dei cristiani e intanto la Danimarca riaccoglie i suoi arabi andati a combattere la jiad. Quanto mi mancano i vichinghi dei secoli passati! 🙁

    http://www.tempi.it/danimarca-linea-soft-terroristi-tornati-dalla-siria-niente-prigione-ma-posti-di-lavoro-califfato#.VEaqtldqOuo

    • Menelik ha detto:

      Infatti, ho scritto che mi vergogno di quel tipo di Europa.
      E considerate che non sono di destra, e non voterei spontaneamente la Le Pen figlia.
      Ma di fronte a notizie che traboccano di infamia come quella dalla Danimarca, è talmente incontenibile l’iracondia che voterei la Le Pen figlia, aprendo una parentesi alle mie idee politiche.
      In quanto al primo link che hai messo, quella della bambina cristiana rapita dal pedovecchiaccio afghano, prego Dio affinché il pedovecchiaccio possa fare la finaccia che merita: una scarica di piombo in pancia.
      Glielo auguro di cuore.
      E nessuno mi venga a dire che sarei poco cristiano a causa delle mie posizioni…belligeranti.
      Perché di ipocriti pacifisti falsi ne abbiamo le scatole stracolme.

      • Dario* ha detto:

        Non lasciare che l’indignazione, il dolore e la rabbia (giustificati e leciti beninteso) ti portino fuori strada, teniamoci stretti alla nostra Ancora, Cristo Gesù, tanto più stretti quanto più il mare diventa burrascoso

      • Li ha detto:

        Menelik, non ti criticavo mica. 😉

  • Zjuganov ha detto:

    Semplicemente sono vittime prive di valenza politica.

    In Siria si è cominciato a parlare dei crimini perpetrati dai rivoltosi contro le minoranze solo nel momento in cui hanno ampliato le proprie ambizioni e le hanno allargate oltre l’orizzonte dell’abbattere Assad (obiettivo funzionale alle petro monarchie del Golfo con il tifo di Usa e Israele).

    L’Is ora è come un cane che morde la mano al suo padrone.

    Leggendo semplicemente Wikipedia in italiano ho appreso che gia 2 pakitani ci hanno rimesso la vita per essersi mossi a favore di Asia Bibi:
    – Salmaan Taseer, governatore dello stato del Punjab, assassinato da estremisti islamici
    – Shahbaz Bhatti, ministro (cattolico) delle minoranze religiose.

    Non sono credente perché non riesco ma spero con tutto me stesso che possa salvarsi.

    Saluti

  • Sophie ha detto:

    Ave o Maria, piena di grazia. Il Signore è con te, tu sei la benedetta far le donne ebenedetto il frutto del tuo seno Gesù. Santa Maria Madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

  • Marco S. ha detto:

    Eh no, adesso basta !
    La conferma della condanna a morte in appello della sig.ra Asia e’ una cosa che grida vendetta al cospetto di Dio, sia per la falsita’ delle accuse, sia per gli assurdi ed ondivaghi tempi “indiani” del processo di appello, sia comunque per l’assurda gravita’ della pena, in proporzione ai presunti reati contestati.

    In qualunque paese civile, che pretende di far parte della comunita’ internazionale, un reato come quello a lei contestato si sconta semmai con una multa o una breve detenzione di qualche settimana, volendo essere duri.

    Con questa sentenza il Pakistan entra dunque a vele spiegate nel novero degli stati-canaglia, insieme alla Germania nazista ed alla repubblica dei pirati della Tortuga.

    Comunque c’e’ ancora il ricorso alla corte suprema che mi pare l’ultima opportunita’ per la sig.ra Bibi, ma anche per il Pakistan.
    Mi terro’ in contatto con siti tipo Asia News o Avvenire per vedere come contribuire.
    Sophie mi pare abbia gia’ cominciato subito nel modo migliore con una preghiera.

    Ai critici della chiesa italiana ricordo che il quotidiano dei vescovi italiani mi pare sia stato l’unico che, in tutti questi anni, ha mantenuto viva l’attenzione per questo caso, anche quando, non succedendo nulla di eclatante, per gli altri giornali era finito nel proverbiale “dimenticatoio”.

    Ricordo anche che la chiesa cattolica in generale e la diocesi di Islamabad in particolare, mi risulta si siano fatte carico delle spese per fornire alla signora la migliore difesa possibile.

  • Sophie ha detto:

    Letto ieri sera il discorso del Papa. In un mondo e soprattutto in un’Italia di bambine violentate e buttate dal balcone, di bambini obesi in fin di vita per quello che viene definito solo un gioco, di gente cui viene tagliata la testa la cui durata è di 15 secondi per morire (interminabile)e molto altro ancora…. Francesco se ne riesce dicendo che l’ergastolo è eccessivo. La misericordia senza giustizia è solo buonismo. Sono la prima che quando il Papa ha ragione lo dice apertamente ma adesso butto la spugna e mi rifiuto di stare lì ogni volta a scervellarmi per capirlo, mi sono stufata. Da ora in poi non seguo più i suoi discorsi mi dispiace.

    • Li ha detto:

      Non capisco neanch’io. Comunque no, ergastolo a chi lo merita. Se no qui va a finire che dobbiamo migrare noi verso lidi migliori. 🙁

      Altre persecuzioni cristiane? Guardate un po’ come si danno da fare anche in Cina contro la Chiesa, o in Francia accusando Lejune, vero padre della trisomia21 solo perchè contrario all’aborto.

      Persecuzioni anche velate o grossolane, sempre persecuzioni sono. E accusano che non è vero, ma appena tocchi “le loro cose” quelli di sinistra, sti comunisti, fanno subito le vittime. Bello schifo!