I costi della Chiesa? Il Vaticano porta guadagno allo Stato italiano
- Ultimissime
- 09 Ott 2014
I costi della Chiesa? Le spese non tengono conto dei ricavi, ben superiori. Una voce importante è quella del turismo religioso che, solo nel 2014, si quantifica in 5 miliardi di dollari.
Certamente la presenza del Vaticano in Italia comporta dei costi (qualche fanatico li quantifica come 6 miliardi all’anno) per le casse dello Stato. Tuttavia occorre conteggiare anche i ricavi, i quali superano di gran lunga le spese. Secondo una recente inchiesta, realizzata da Giuseppe Rusconi e pubblicata nel volume “L’impegno – Come la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno“, la presenza della Chiesa cattolica in Italia fa risparmiare almeno 11 miliardi di euro l’anno.
Occorre infatti considerare il diffuso impegno nel sociale, per non parlare del risparmio che permettono le scuole paritarie, il risparmio derivato dalla sanità ospedaliera, dal volontariato, dalle comunità di recupero dei tossicodipendenti, da iniziative come il “banco alimentare”, la lotta all’usura, i prestiti di speranza, gli aiuti ai terremotati, gli oratori e le attività ricreative parrocchiali ecc.
Una grande voce è quella riguardante poi il cosiddetto “turismo religioso”. Secondo la Coldiretti e l’Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), nel 2014, per la prima volta dal Giubileo del 2000, il turismo religioso nella città di Roma e nei santuari è risultato valere più di 5 miliardi di dollari, unica voce in crescita in una fase di profonda crisi (soprattutto nel comparto balneare). I visitatori cattolici, infatti, rappresentano l’1,5% dei flussi turistici complessivi nel nostro Paese e, per giunta, essi appartengono ad ogni fascia d’età: il 41,4% di chi viaggia per fede ha fra i 30 e i 50 anni.
L’effetto-Bergoglio sul turismo italiano è stato evidentemente il fenomeno dell’ultimo anno: il 4% dei vacanzieri presenti in Italia nel corso dei ravvicinati ponti primaverili è infatti in qualche modo legato a un viaggio religioso e ha visitato e continuerà a visitare non solo Roma e Assisi ma anche altre mete legate alla presenza di santuari come Padova, Pompei, Loreto, Oropa, San Giovanni Rotondo e Cascia.
La redazione
3 commenti a I costi della Chiesa? Il Vaticano porta guadagno allo Stato italiano
Riguardo al turismo religioso, cioè i pellegrinaggi, posso testimoniare che una risposta come quest’anno non l’avevo mai vista negli anni precedenti.
Nei mesi estivi abito in un paese lungo la via Francigena, che passa sotto le finestre di casa mia.
Vedo tutte le estati frotte di pellegrini, ogni giorno, a piedi, in bicicletta.
Inconfondibili, molti di loro hanno la conchiglia sullo zaino.
La scorsa primavera ho partecipato a due pellegrinaggi notturni in Veneto, ed in entrambi mi hanno detto che il numero dei pellegrini effettivi è stato superiore a quanti si erano iscritti, sollevando problemi logistici comunque brillantemente risolti.
Il prossimo anno vorrei andare al pellegrinaggio Macerata-Loreto.
Poi dicono che il cristianesimo è in crisi.
Secondo me della crisi c’è, ma passeggera, e dovuta ad errori di gestione del passato.
A giudicare dall’affluenza ai pellegrinaggi come ho potuto constatare, si direbbe che c’è molta domanda di spiritualità, specialmente nei giovani, ma non solo.
Perché uno non si incammina per un pellegrinaggio allo scopo di fare sport, con tutte le manifestazioni puramente sportive che ci sono.
Il pellegrinaggio implica sport, ma è soprattutto ansia di risposte che la religione sola è in grado di fornire.
Il cristianesimo non è in crisi proprio per niente, sta solo cambiando il modo di vivere la religiosità cristiana, ma non è in crisi.
Modo pittoresco per “difendere” una verità che, di per se, sarebbe evidente: quantificare solo una voce di ricavo e basare tutto su quella. E’ un….menù un poco povero e per nulla scientifico.Ma perché non è possibile essere un poco più professionali?
Ciao Giovanni…cosa intendi per quantificare solo una voce di ricavo? Mi sembra che vengano citate più voci e in particolare ci si soffermi sul turismo religioso. Tempo fa ci si soffermava sul risparmio per lo Stato grazie alle scuole paritarie cattoliche, per non parlare degli ospedali privati e così via. Perché non riesci ad essere un poco più professionale?