L’Arcigay e le sue contro-manifestazioni poco mature
- Ultimissime
- 23 Mar 2014
Sono passati sei anni da quando l’Arcigay dichiarava di voler bloccare Sanremo per poter impedire al cantante Povia di cantare la famosa canzone “Luca era gay ma adesso sta con lei”. Nonostante questo non sono migliorate le sue manifestazioni -lo si è visto anche nella recente campagna di boicottaggio dei prodotti Barilla-, confermando purtroppo il diffuso pregiudizio sugli omosessuali come persone poco mature. «I nemici più pericolosi dei gay italiani, spesso, sono i gay stessi», ha scritto il blogger Domenico Naso sul “Il Fatto Quotidiano”.
I nuovi nemici dell’Arcigay si chiamano “Sentinelle in piedi” (www.sentinelleinpiedi.it), ovvero un movimento spontaneo di cittadini che da mesi mette in atto una serie di proteste silenziose (leggono un libro in piedi) in numerose piazze italiane, con grande seguito sui social network (un video delle loro manifestazioni più sotto). E’ possibile manifestare silenziosamente e rispettosamente contro l’ideologia Lgbt? Ovviamente no, infatti militanti dell’Arcigay hanno preso l’abitudine di disturbare la pacifica manifestazione con scherni, grida, slogan e spesso insulti.
E’ successo recentemente a Cremona, dove sono scese in piazza 400 “Sentinelle” (pagina Facebook), in piedi, silenziosamente con un libro in mano, intenzionati a difendere la famiglia. A pochi passi il presidente nazionale dell’Arcigay, Flavio Romani, ha radunato un centinaio di persone che hanno contro-manifestato sdraiandosi a terra e facendo rumore. Romani si è scagliato contro le «decine e decine di manichini che manifestano a favore del disprezzo e della discriminazione». Quelle stesse, secondo Romani, «che sono pappa e ciccia con la destra più fanatica». Non sono mancati insulti al vescovo di Cremona, Dante Lafranconi, e al presidente della Provincia, Massimiliano Salini, reo di aver revocato -dopo un voto all’unanimità del consiglio provinciale- l’adesione dell’ente alla “Re.a.dy”, la rete di Pubbliche amministrazioni impegnate a diffondere la cultura Lgbt.
Anche a Trento, il 28 febbraio, le “Sentinelle” erano scese in piazza in duecento. Anche in quel caso hanno dovuto subire l’immatura contro-manifestazione degli attivisti dell’Arcigay che si sono buttati a terra davanti a loro. Ognuno manifesta come riesce. Intanto dall’ultimo resoconto disponibile del 5×1000 è emerso che soltanto 350 persone in Italia hanno destinato all’associazione gay diretta da Flavio Romani le loro firme, perdendo oltretutto quasi la metà dei sostenitori del 2011.
Qui sotto una delle tante manifestazioni delle “Sentinelle in piedi”
La redazione
3 commenti a L’Arcigay e le sue contro-manifestazioni poco mature
quanto sono ridicole ste associazioni gay: sembrano tanti bambini che per provocare fanno casino, i dispetti o qualcosa che dovrebbe dar fastidio agli altri. Ma una tavola rotonda senza insulti, violenze verbali varie e provocazioni sessuali, no?
E’ naturale che molti gay siano contrari a tutto questo gaysmo: mette in cattiva luce la figura dell’omosessuale, e la mostracon il solito clichè della “checca isterica”. Vorrei tra l’altro dirvi che questo termine l’ho appreso proprio da un gay che per scherzo si definiva così. Da quello con cui ho litigato.
comunque, è assurdo che le sentinelle in piedi non possano manifestare tranquillamente. E’ una cosa tirannica!
chiedo scusa, ma perchè voi gayfriendly e gay non fate un minuto di silenzio per ricordare chi sta peggio? Ecco qua: Roberto Berardi, in carcere nella Guinea per furto.
http://www.imolaoggi.it/2014/03/22/italiano-detenuto-in-guinea-equatoriale-aiutatemi-qui-mi-frustano-video/
Prima che peccare di sessualità, voi peccate di arroganza ed egoismo.
ditemi un po’ se qualcuno di voi a ricordato che l’altro ieri era una giornata dedicata ai Down. Che vi frega, solo del vostro giardinetto? Volete tanto rispetto, ma ne date agli altri?
Tra i gay che conosco una parte ha lavorato in ambito sociale o sanitario, ma se hanno fatto anche del volontariato non mi risulta.
conosco tante persone con handicap e non li vedo certo in compagnia di disabili (quanto mi scoccia questo termine: mi sembra quasi significhi incapaci!).
datevi da fare: il mondo non è lì solo per voi!
“Conosco tante persone con handicap e non li vedo certo in compagnia di disabili..”
Con quel li intendo i gay.
Nel 2006 (o giù di lì) è nato Handygay, contro la discriminazione dei gay disabili.
Questo articolo invece è dell’anno scorso:
http://ilreferendum.it/2013/11/28/gay-e-disabili-quando-anche-la-comunita-lgbt-discrimina/
Ho bazzicato per la rete, e ho trovato qualche notizia su associazioni prodisabili gay, ma a essere sincera non mi convincono: se questa gente si dovesse battere per una cosa sola (il gay) lasciando fuori il disabile, allora sarebbe ipocrita.
Io vivo nella mia città e giro con un’amica in carrozzella. Vedo un mucchio di barriere architettoniche e strade e marciapiedi che sembra di camminare sulla Luna. Cos’ha fatto l’arcigay per sistemare?
Ad ogni rattoppo stradale è anche peggio!
Dove sono le battaglie mature dei gay? Sono contro la religione che dice che peccano, ma non contro lo stato che non aiuta i disabili? La mia mentalità di disabile e appartenente al gender asessuale è disgustata.
Ecco perchè mi chiedo persino se una coppia gay sarebbe in grado di essere responsabile con un bambino disabile. Uno con la spina bifida, o chi lo sa.
I miei genitori hanno pianto quando hanno saputo la diagnosi Io no, perchè mi sono sempre sentita diversa in qualche modo.
Al momento la situazione sembra ferma, e continuerò a dire la mia a favore di nascita, famiglia tradizionale, educazione religiosa e quant’altro.
Grazie Dio che mi hai dato una visione un po’ più ampia.