Le contraddizioni della “cattolica” Laura Puppato
- Ultimissime
- 10 Gen 2014
Interessante il fenomeno in voga da alcuni anni di proclamarsi apertamente “cattolici” per poi essere liberi di contrastare la dottrina cattolica, senza il rischio di essere velocemente liquidati come militanti della fazione opposta. Il successo di questa operazione -si pensi alla notorietà mediatica di Vito Mancuso, di Ignazio Marino o Sandro Bondi- ha portato così alla “fase 2”: dichiararsi contrari all’aborto e poi difendere l’aborto, sostenendo la Legge 194.
Lo abbiamo visto recentemente commentando le dichiarazioni del cattolico e obiettore di coscienza dott. Nicola Surico, presidente uscente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) ed attuale Presidente dei chirurghi italiani, il quale ritiene che l’interruzione di gravidanza «si tratta pur sempre di interrompere una vita» ma «da cattolico non accetto che una legge non venga applicata». Per il cattolico Surico non è sacra la vita, ma è sacro applicare la legge che interrompe la vita.
Le stesse contraddizioni si riscontrano nella cattolica Laura Puppato, fenomeno emergente del Partito Democratico ma con già alle spalle una serie infinita di sconfitte elettorali che, ad una persona dotata di buon senso, suggerirebbero di ritirarsi dal mondo politico. Ha iniziato la carriera politica nel 2002 come sindaco di una cittadina veneta (eletta al secondo mandato con il 52,07%). Nel 2009 fallisce il tentativo di candidarsi alle elezioni europee, nel 2010 tenta allora di candidarsi alla presidenza della Regione Veneto ma i cittadini, ancora una volta, preferiscono qualcun altro. Un altro tentativo è stato nel 2012 quando si è candidata per guidare il centrosinistra italiano, ottenendo però il 2,6% dei voti e, ovviamente, piazzandosi ultima tra i candidati (dietro persino a Bruno Tabacci). L’ennesima performance è aver sostenuto con tutte le sue forze, nel 2013, la candidatura di Pippo Civati, il quale prevedibilmente è arrivato ultimo con il 14% di preferenze.
La Puppato ha quindi optato per aprire un suo blog su “Il Fatto Quotidiano” e recentemente ci ha regalato un articolo davvero interessante: «io sono contro l’aborto, per questo difendo la legge 194», ha scritto sfidando, da buon esponente politico, la legge della non contraddizione. Il motivo di tale posizione? La legge avrebbe dimezzato in 30 anni il ricorso all’aborto. Chi lo dice? La Puppato indica come fonte un articolo su “Repubblica” della femminista Maria Novella De Luca che si accanisce contro l’obiezione di coscienza e, tra un catastrofismo e un altro, spiega che nel 2013 si vivrebbe un «clima cupo degli anni antecedenti al 22 maggio 1978, quando finalmente in Italia l’interruzione volontaria di gravidanza diventò legale? E gli aborti iniziarono a diminuire, arrivando oggi ad essere il 53,3% in meno rispetto agli anni Ottanta». Chi sostiene questa correlazione? Nessuno, la De Luca non cita fonti.
Innanzitutto è curioso che la Puppato sia contraria all’aborto. Per quale motivo? Si può essere contrari all’aborto di un grumo di cellule? Ovviamente no, cosa ci sarebbe di moralmente riprovevole? L’unico motivo per essere contrari all’aborto è perché si accetta l’evidenza che l’embrione è un essere umano. Mette i brividi allora leggere che per la Puppato esisterebbe (quale legge lo stabilisce?) «il diritto della donna ad interrompere una gravidanza indesiderata» e dunque esisterebbe il diritto ad uccidere un altro essere umano.
Passiamo alla sua tesi: la 194 avrebbe dimezzato gli aborti. Non solo non esistono fonti a sostengo, ma è dimostrato che la diminuzione del numero di aborti è dovuta ad una serie molteplice di fattori: contraccezione, pillole abortive e del giorno dopo (che in caso di concepimento sono abortive); è diminuita la fertilità generale; aumentata la consapevolezza della drammaticità dell’aborto, permessa dal progresso della medicina ed è cresciuta l’attività dei consultori familiari come certificato recentemente dal Ministero della Salute («il ruolo positivo che tali servizi hanno avuto nella riduzione del rischio di aborto tra le italiane. Forse la riduzione del tasso di abortività tra le cittadine straniere osservato recentemente, come riportato nel capitolo sulla cittadinanza, può essere in parte imputabile al lavoro svolto da questi servizi», pag. 31); infine è anche grazie all’aumento costante del numero di medici obiettori di coscienza (anche questo dato confermato dallo stesso rapporto: «si osserva come l‟esercizio del diritto all‟obiezione di coscienza abbia riguardato elevate percentuali di ginecologi fin dall‟inizio dell‟applicazione della Legge 194, con un aumento percentuale del 17.3% in trenta anni, a fronte di un dimezzamento delle IVG nello stesso periodo», pag. 8). I dati, inoltre, mostrano che le interruzioni di gravidanza sono cresciute notevolmente già subito dopo il 1978: 68.000 aborti nel 1978;187.752 nel 1979; 220.263 nel 1980, 224.377 nel 1981; 234.377 nel 1982. Poi c’è stata una diminuzione del numero ma non è pensabile che sia merito della Legge 194 dato che, proprio tale legge, è stata la causa di un progressivo aumento subito dopo la sua emanazione.
La cattolica Puppato non è solo divorziata ma si è anche risposata, auto-escludendosi dai sacramenti. Forse è per questa lontananza dal cattolicesimo che non conosce la parole chiare di Papa Francesco che se pochi mesi fa ha parlato contro la condanna a morte di bambini attraverso l’aborto, nel 2012, da arcivescovo di Buenos Aires, ha attivamente contrastato la legalizzazione dell’aborto: «Rispetto alla regolamentazione dei casi di aborto non punibili da parte delle autorità amministrative cittadine di Buenos Aires, prendiamo atto una volta di più della deliberata intenzione di perseverare sulla strada della limitazione ed eliminazione del valore supremo della vita, e della volontà di ignorare il diritto dei bimbi a nascere. Nei confronti di una donna in stato di gravidanza dobbiamo sempre parlare di due vite, le quali debbono entrambe essere preservate e rispettate, poiché la vita è un valore assoluto. Il diritto alla vita è un diritto umano fondamentale. L’aborto non è mai una soluzione. Occorre ascolto, vicinanza e comprensione da parte nostra per salvare tutte e due le vite», proteggendo la salute della donna e del bimbo.
Andrebbe anche ricordato, alla cattolica Puppato, che il card. Bergoglio ha anche presieduto il comitato di redazione della versione conclusiva dell’“Aparecida Document”, il quale non consente l’accesso all’Eucarestia per i cattolici che favoriscono l’aborto. Politici compresi.
87 commenti a Le contraddizioni della “cattolica” Laura Puppato
giusto per evidenziare un errore nel testo, nell’ultima riga: “non acconsentisce” nè sbagliato, penso sia corretto “non acconsente”, forse ancora meglio “non consente”.
Grazie.
consentire
[con-sen-tì-re]
(consènto; si coniuga come sentìre)
Essere d’accordo su qualcosa con una o più persone…
“Non consente” o “non legittima” credo siano le forme verbali più appropriate al contesto.
Grazie a te!
L’incoerenza regnante tra i cattolici che si ostentano tali sdolcinatamente ha un sapore pressoché controverso: anche una persona atea intelligente può arrivare a comprendere che il cattolicesimo (dall’atto del battesimo attraverso la stessa opera di Dio) attribuisce non tanto uno status burocratico di appartenenza alla Chiesa e (si spera almeno per semplice conseguenza) adesione alle sua dottrina, quanto una vera e propria dimensione di Figli di quell’unico vero DIo che ci permea attraverso la sua Parola dalla quale la stessa Chiesa ha tratto gli stessi insegnamenti magisteriali per il bene dell’umanità. Va da sé che nel momento in cui non si fa ciò che è bene, si fa ciò che non è bene, dunque, traendo spunto da questo articolo, se la Parola di DIo condanna l’aborto in quanto omicidio, non può sicuramente configurarsi come positiva la pratica di abortire in maniera del tutto libera.
Tutto questo significa semplicemente che all’atto del battesimo (dopo il quale possiamo, non spudoratamente come la Puppato, dichiararci “cattolici”) non ci è dato il potere di costruire ognuno una religione con il proprio dio e la propria dottrina, attingendo dai vari elementi sociali, religiosi e morali (anche opposti) della propria tradizione tutto il budjet per reggere questa personale forma di credenza, bensì siamo chiamati a vivere in quella stessa prospettiva per la quale siamo stati creati, per la quale moriremo/risorgeremo e attraverso la quale sappiamo di poter operare in bene e per il bene, non attribuendo alla religione (e alla nostra pseudo-appartenenza)il solo ruolo di illuminare la semiretta adiacente al breve segmento della nostra vita.
Non provo particolari simpatie per Roberto Cota (così come, in genere, non provo particolari simpatie per i leghisti) e, anzi, penso che anche lui abbia la sua bella fetta di responsabilità in merito allo scandalo delle “spese pazze” (effettuate da Consiglieri ed Assessori della Regione Piemonte col denaro dei cittadini).
Però ha avuto, in questi 4 anni, almeno un grosso pregio: ha fatto tutto il possibile per tutelare la vita umana nella fase del concepimento (sia opponendosi, per come ha potuto, all’aborto, sia favorendo la costituzione in Piemonte di una rete di assistenza socio-economica concreta verso le madri in difficoltà, in modo da aiutarle a tenere il bambino).
Oggi il TAR ha annullato il voto del 2010: magari è vero che nel 2010 ci furono delle irregolarità nello scrutinio dei voti (questa è la motivazione della sentenza, contro la quale Cota ed i suoi faranno ricorso), così come, magari, è vero che anche Cota è tra coloro che hanno usato i soldi pubblici per le proprie spese private. Però mi viene il sospetto: non è che la politica anti-abortista di Cota ha dato fastidio a qualcuno, e questo qualcuno oggi è riuscito a far fuori Cota col pretesto, forse falso, delle irregolarità in sede di scrutinio? Il sospetto mi viene sia perché Mercedes Bresso, la sfidante di Cota nel 2010, è una che non ha mai nascosto il suo essere pro-aborto sia perché in questo periodo il PD, di cui la Bresso fa parte, sembra voler dare al Governo una piega nettamente laicista (coppie di fatto, matrimonio “egualitario”, liberalizzazione della cannabis, legge antiomofobia), quindi si cercano di “eliminare” i politici, come Cota, che ritengono sacri ed inviolabili valori importanti quali vita e famiglia.
Chissà come stanno davvero le cose…
La Bresso dichiara: “Sono contenta della sentenza, ma sono passati 4 anni: il DANNO ormai è fatto”. Forse – e spero vivamente di essere smentito dai fatti – la militante abortista Bresso valuta come un danno il fatto che Cota in questi 4 anni si sia impegnato nella via della tutela della vita umana dal concepimento e nell’aiuto socio-economico alle madri in difficoltà, garantendo a sempre più bambini il diritto a nascere ed a vivere. Se la Bresso definisce un danno queste cose, io le definisco, all’opposto, un grosso bene.
Mah, quello dell’aborto secondo me è una questione secondaria. Io mi preoccuperei di più della questione dal punto di vista politico. Che i partiti raccolgano firme false per far entrare alcune liste non è una novità, ma una consuetudine talmente radicata che, stante inequivocabile la condanna del fatto, non mi provoca più alcun fastidio, almeno in confronto ad altri episodi di malaffare ben più inquietanti. Dico questo non solo perché anche una lista della Bresso è sotto inchiesta per lo stesso motivo (almeno così mi risultava), ma perché, anche se viziati nella forma, quei voti sono VERI. Vale a dire che i 27.000 voti raccolti dalla lista “Pensionati per Cota” sono usciti dalle urne, non dai gazebo. A riprova di questo, nell’altra contemporanea elezione che mi provocò un autentico godimento, quella del Lazio, i giudici esclusero il PdL per un ritardo di qualche minuto nella presentazione della lista, perciò il centrodestra dovette puntare su una “Lista Polverini” che decisamente non aveva lo stesso impatto visivo del più famoso simbolo del PdL (e del più altisonante nome posizionato sotto ad esso). I sinistrati già godevano al pensiero di aver messo fuori gioco le vecchiette indottrinate da Canale5 a votare solo B. perché nelle urne non avrebbero riconosciuto il simbolo da barrare (la loro parodia dell’elettore di centrodestra è talmente simpatica che finiscono per ritenerla vera), invece la Bonino prese una batosta memorabile, e ripensare a quei giorni mi fa sempre tornare il sorriso. Che poi la Polverini si sia rivelata quel che è, dal mio punto di vista di non elettore del centrodestra -almeno finora- è ancora meglio!
Voglio dire che quella delle liste è una formalità, ovviamente da rispettare, ma è indiscutibile che i voti Cota li abbia presi tutti. Ovvio che chi perde si attacca a tutto, e fa bene. Ma, correndo il rischio di passare per un nostalgico sentimentale, quei tempi sono ormai passati. Io mi preoccuperei per le prossime elezioni, non per il remake di quelle del 2010, perché vedrai che ci saranno tutti i ricorsi possibili e si arriverà alla scadenza regolare del mandato. Lì bisognerà vedere a che punto sarà giunta la commedia grillesca nel ritenersi portatori di idee originali e concrete, la farsa piddina nello scimmiottare rinnovamento, e la tragedia del centrodestra nel perdere il più possibile la sua identità liberalconservatrice, oltre che i suoi elettori, per cambiarla in non si sa bene cosa. Ovviamente la farà da padrone il mainstream dell’antipolitica (non necessariamente grillina) che farà prevalere la forma ai contenuti. Io la vedo bigia per la nostra Italia.
Secondo me tutti i politici, nessuno escluso, di destra, di CENTRO e di sinistra, dovrebbero evitare di dichiararsi cattolici e meno che mai cristiani sia “apertamente” che nel “nascondimento”. Fu proprio quel buon cristiano di Ronald Reagan a dare la migliore definizione di politica che conosco:
“I have also learned that politics, which is often called the world’s second oldest profession, has a great similarity to the first.”
Credo che la Puppato sia una cattolica vera e trovo lamentevole l’intento di quest’articolo nel cercare di demolirla più per il fatto di non essere sempre uscita vincente da tutte le battaglie elettorali (cosa tra l’altro assolutamente normale per qualsiasi politico) che per quello che pensa. Dico che è una cattolica vera perchè ha coscienza che le convinzioni altrui meritano lo stesso rispetto che si ha per le proprie e che una legge come quella sull’aborto attiene alla madre, non ai rappresentanti di qualsivoglia partito, religione, setta, lobby o ideologia. Poi si potrà discutere sui termini legali dell’aborto o fino a quale settimana permetterlo ma credo sia fuori discussione riconoscere alla madre la possibilità di tale scelta, dato che un embrione non è un bambino, sebbene taluni continuino a ripetere il contrario. Se poi queste stesse persone vogliono anche proibire la pillola del giorno dopo, allora vien da dire che lo stesso diritto spetterebbe a chi magari reclama lo status di essere vivente non solo all’ovulo fecondato ma anche allo spermatozoo o all’ovulo prima della fecondazione, perchè non si può dire che sia vita in divenire un germoglio ma non il seme.
Spero quindi che la Puppato continui per il suo cammino e che continui a dimostrare quella tolleranza e quella capacità di ascolto che sicuramente manca alle gerarchie vaticane.
Sei il suo segretario?
Forse non ti è chiara una cosa caro troll (e molto probabilmente neanche a me che ogni volta mi viene la tentazione di rispondere a certi ignoranti) .
Essere cattolici significa essere completamente immersi nella concezione cattolica della realtà . Non puoi esserci a metà , o solo fino al tallone o come ti piace . No , essere cattolici non significa far contenti le lobby che vogliono l’aborto o i matrimoni tra formiche e uomo . Solo l’ateismo ammette il relativismo etico e morale , non il cattolicesimo . O si accetta la verità ,venuta dall’osservazione della realtà che tutti noi prima di arrivare davanti a questo pc siamo stati nel grembo di una donna e ci siamo sviluppati da li , oppure si fanno solo opinioni , falsità , dimostrazioni di ignoranza .Non puoi dirti cattolico e ammettere l’omicidio perché è una scelta della madre .
Non so se ti è chiaro il concetto che la fase embrionale di noi umani è ,come palesato in modo elementare dalla semplice parolina magica ”fase”, una fase evolutiva , di crescita , che ha l’uomo . Fa parte della sua vita , della mia e della tua . Quindi l’aborto è un omicidio in quanto consiste nel terminare una vita (che ha già i primi contatti ,passatemi il termine, con il mondo esterno e soprattutto la madre e la sua psiche) che si trova in una fase di sviluppo precedente alla nostra . E questo è innegabile , a meno che non ammetti l’omicidio , o per meglio dire , il controllo della vita o della morte da parte dei genitori sul bambino in qualsiasi momento della sua vita .
Sappi che una vita [umana] si può chiamare tale solo se lo spermatozoo arrivato all’ovulo concepisce nuova vita ,appunto . Se non ti fosse chiaro lo spermatozoo e l’ovulo se non riescono a concepire non sono nulla , sono appunto spermatozoo e ovulo . Ti sembra una magia che dall’unione dei due si crei magicamente un processo di sviluppo evolutivo chiamato vita ? Buon per te , un po di ingenuità non fa male a nessuno .
Domande sparse per Manuel:
1) In cosa si differenzia una cattolica vera da una cattolica falsa?
2) Se l’embrione non è un bambino, che cos’è? Il neonato è un bambino? E il feto a 8 mesi? Chi è un bambino, quali criteri occorrono per esserlo?
3) La cattolica Puppato sa che i suoi sostenitori insultano le gerarchie cattoliche? Riesce a porsi due domande sul suo operato da cattolica e di chi sia la rappresentante?
Ps
La Puppato non continuerà a far nulla, domani prenderà la sua pensione d’oro e farà tanti saluti all’impavido Manuel, sostenitore della casta.
1) Un cattolico vero è quello che rispetta le idee e le scelte altrui, esattamente come vuole che siano rispettate le proprie. Un cattolico vero è quello che ascolta il proprio intelletto e la propria coscienza e che non si tira indietro anche qualora pensasse che è lo stesso Papa in errore.
2) Un bambino è colui che non ha ancora raggiunto la pubertà o che non ha compiuto i dieci anni. Prima della nascita si chiama feto e solo pochi istanti dopo la nascita (eh si, “dopo” la nascita…) si chiama bambino, non lo dico io ma i libri scientifici.
3) Questo devi chiederlo a lei. Da parte mia posso solo dirti che, da persona democratica quale mi considero, credo fermamente che nessuno debba essere esente da critiche.
Ti do un’altra possibilità .
1)Che il cattolico rispetti scelte altrui è scontato , ma a quanto pare un ateo può anche non farlo , e così hai semplicemente elevato il cattolico ad un livello umano molto più alto , ma non è questo il punto . Rispettare le scelte altrui non significa permettere agli altri di uccidere vita , come anche tu non vuoi morire neanche la vita umana che si trova nella fase embrionale vuole . Un cattolico è un cattolico vero se usa l’intelletto e ama .Una è la conseguenza dell’altra azione . Amare vuol dire dire sempre la verità . La verità viene dall’osservazione oggettiva della realtà e la verità è quella che anche ogni ginecologo presente sulla faccia di questa terra sa . L’embrione è vita ed è innegabile . Il cattolico vero è quello che sa ascoltare ed accogliere le parole del Papa in quanto stessa definizione di cattolico , il cristiano che segue la Chiesa fondata da Cristo tramite Pietro .
2)Esattamente un bambino è colui che non ha raggiunto la pubertà , non c’è cosa più esatta . Sai come si chiama questa ? Fase evolutiva . E guarda caso anche il feto ha l’appellativo di fase evolutiva , questo dato dal nostro intelletto che appunto capisce che visto che ogni uomo è in una continua fase evolutiva , il ciclo di vita , diviso in tappe e una di queste tappe è quella del concepimento e dello sviluppo embrionale . Se non fosse vita questo sviluppo non avverrebbe mai e non lo dico io ma la scienza .
3)Bene , e allora perché non critichi chi un uccide un essere vivente umano che si trova in una determinata fase di sviluppo ?
1) Se mi posso intromettere… non ha risposto alla domanda sui requisiti per essere “cattolico falso”; vedrà che dopo rientriamo nell’oggetto dell’articolo (abbia fede).
2) E’ bravo il nostro Manuel. Sa tutto di embrioni, feti, neonati, bambini, ecc…; forse qualche “insicurezza” su quel che comincia ad essere un “inizio” e che già all’ “inizio” ha già tutto per essere considerato “fine”. Ma dai, continui così, vedrà che col tempo…
3) Non occorre chiedere niente alla Puppato; per quanto ignavia ed equilibrio una persona ci metta dopo qualche decennio di vita pubblica é difficile continuare a nascondere quel che si é veramente e quello in cui si crede veramente.
1) La dicotomia “vero-falso” o “buono-cattivo”… la lascio alle persone che amano i radicalismi e i fanatismi, io preferisco parlare di un vero cattolico e di un cattolico un po’ meno vero o di qualcuno che non ha capito il messaggio di cui si dovrebbe fare portatore. Quello che tu intendi per “cattolico falso” non so cosa voglia dire, forse è colui che che contraddice le due definizioni che ho dato più sopra a Katy.
2) Capisco che qualcuno confonda volutamente l’embrione con il bambino per far capire che esiste continuità tra le diversi fasi dello sviluppo della vita, però non è corretto, ne scientificamente ne linguisticamente. Credo quindi che se si vuole essere credibili bisogna innanzitutto fare buon uso delle parole.
3) Per questo punto ti rimando a quanto ho già scritto prima, sempre in risposta a Katy.
1) Leggo
e allora questa asserzione
ti fa cadere in contraddizione . Ergo ciò che dici è fondamentalmente errato , è un castello di sabbia distrutto da te stesso .
Sappi comunque che se non sai distinguere ciò che è vero da ciò che è falso allora ti informo che puoi essere definito un ignorante ,un incoerente in quanto è una posizione assoluta dire che nessuno è esente da critiche (e questo è tutto da vedere), e ciò che dici non deve essere preso in considerazione e non provare a prendere qualsiasi tipo di decisione , che nelle decisioni bisogna fidarsi di se stessi e degli altri per sapere cosa è bene e cosa è male . Insomma la tua è una situazione problematica , mi dispiace .
L’essere cattolici falsi , ma più precisamente , di facciata , consiste nel dirsi cattolici ma essere contro il cattolicesimo stesso . Dirsi relativisti ma fare decisioni che si prendono per assolute . Un po come te insomma . Infondo vi assomigliate . A questo punto potrei anche pensare che siete la stessa persona .
2)Non hai dimostrato né demolito nulla .
3)Allora ti rimando a ciò che già ti ho scritto prima .
Comunque non credo risponderò più dopo questa ad un troll ignorante e incoerente . Mi scuso se mi sono dato da fare solo perché pensavo che Manuel potesse essere stato dotato della vergogna .
Penso anch’io che Manuel sia un troll. Il sospetto mi è venuto quando dice che si vuole fare credere che “esiste continuità fra le diverse fasi dello sviluppo della vita” e che ciò non è corretto. Non so se lui pensi di essersi sviluppato a corrente alternata, tipo: adesso mi sviluppo, adesso no; adesso mi sviluppo, adesso no…
1) quello che tu intendi per “cattolico falso” non so cosa voglia dire…
Prova a dire allora cosa é una “persona falsa” (nel senso comune della frase)… forse arriviamo al risultato senza girarci intorno tanto.
2) Capisco che qualcuno confonda volutamente l’embrione con il bambino per far capire che esiste continuità tra le diversi fasi dello sviluppo della vita, però non è corretto, ne scientificamente ne linguisticamente…
Dal mio punto di vista l’unica cosa che mi pare di capire, invece, é solo il continuo tentativo di girare intorno al problema senza affrontarlo. Ma forse Giacomot ha ragione…
3) Per questo punto ti rimando a quanto ho già scritto prima, sempre in risposta a Katy.
Va bè… lo ripeto: non occorre chiedere niente alla Puppato; per quanto ignavia ed equilibrio una persona ci metta, dopo qualche decennio di vita pubblica, é difficile continuare a nascondere quel che si é veramente e quello in cui si crede veramente.
Beppina, in italiano per “persona falsa” s’intende normalmente chi opera con inganno e opacità. Non credo sia questo il caso di chi, generalmente in buona fede, semplicemente commette errori.
Riguardo le altre due questioni non capisco invece perchè continui a scrivere le stesse cose, se già ognuno ha detto come la pensa.
Beppina, in italiano per “persona falsa” s’intende normalmente chi opera con inganno e opacità. Non credo sia questo il caso di chi, generalmente in buona fede, semplicemente commette errori.
Vabbè, l’aiuto io: una persona, secondo il comune sentire si dice falsa quando é caratterizzata soprattutto dal fatto di dire cose (per convenienza) che non pensa e fa cose/non fa cose (per convenienza) che in realtà non vorrebbe fare/vorrebbe fare. Insomma, presenta sistematicamente una discrasia fra quello che é e quello che vuole che le persone pensino di lei (la “maschera” di pirandelliana memoria se vogliamo). Se estendiamo il concetto al termine “cattolica falsa” abbiamo il risultato cercato nel post di ieri.
Beppina, se l’italiano non è un’opinione, concorderai che il contario di “vero cattolico” non è “persona falsa”, ma semmai “cattolico non vero” o se preferisci “cattolico in errore”.
Mi dispiace ma la tua polemica, oltre che inutile, è sbagliata: dividere il mondo nettamente in due, tra buoni e cattivi, tra solamente giusto e solamente sbagliato è proprio delle persone che finiscono sulla strada del radicalismo perchè non sono riusciti a rapportarsi con la complessità della vita.
Mi dispiace ma la tua polemica, oltre che inutile, è sbagliata: dividere il mondo nettamente in due, tra buoni e cattivi, tra solamente giusto e solamente sbagliato è proprio delle persone che finiscono sulla strada del radicalismo perchè non sono riusciti a rapportarsi con la complessità della vita.
Guardi che io non sto facendo alcuna polemica e soprattutto non esprimo giudizi su paventate classazioni della popolazione del mondo. Tento di capire, tento di argomentare, tento di rapportarmi e confrontarmi con lei in rapporto a sue affermazioni sulla Puppato (e su altro) che rimangono scritte sopra. Confronto che, a quanto sembra, non può esserci, se non altro per una sua non trascurabile capacità di “svicolare” e “girare intorno” ai discorsi; atteggiamento del resto che caratterizza, su livelli molto più evoluti, anche la nostra cara “cattolica” Puppato.
Cara Beppina, però ben capirai che l’hai menata in lungo e largo per estorcermi il significato di quello io che considererei il contrario di un buon cattolico. Mi sembra che la mia prima risposta già chiarisse il mio punto di vista, se però vuoi farne una discussione semantica, oltrettutto sbagliata anche dal punto di vista grammaticale, fai pure ma io preferirei parlare del tema del post, cioè la libertà d’opinione riguardo un tema delicato come l’aborto.
beppina ti rendi conto che parli con un troll ?
Dal mio punto di vista non posso che prendere atto dell’impossibilità di discutere con chi non riesce ad aver di “franco” neanche un banale scambio di opinioni. Probabilmente sul “tema” troll ho ancora molto da imparare… Chiedo venia.
Se è quella la tua definizione di cattolico, capisco benissimo perché tu abbia definito cattolica vera la Puppato.
Detto però tra noi, la tua definizione di cattolico fa acqua da tutte le parti.
Secondo me un vegetariano vero è colui che abita in una casa modesta e non litiga con i vicini. Me l’ha detto Manuel, lui va forte con le definizioni!
Ovviamente non era la definizione di cattolico, ma due motivi per cui credo che la Puppato sia una buona cattolica.
– Un cattolico, proprio perché ama tutti come fratelli, comprende le idee e le scelte altrui e le rispetta in funzione del loro essere conformi alla Verità.
– Un cattolico ausculta la propria coscienza ed il proprio intelletto e cerca di renderli conformi, spesso senza riuscirvi, alla Verità.
Per questi due motivi non credo che la Puppato non sia una buona cattolica.
Beh… se tu credi di essere il solo conoscitore della Verità, allora buon per te….
Esiste la Tradizione, il Magistero e la Scrittura per conoscere quale sia la Verità; la Puppato li ignora o li elude, ergo non aderisce alla Verità rivelata, c’è poco da discutere.
Ti puoi anche erigere a giudice supremo, ma le tue saranno comunque opinioni, valide come quelle di chiunque altro, con la differenza che una come la Puppato non usa i toni saccenti, definitivi e inquisitori della maggioranza delle persone che qui commentano.
Sbagliato: queste non sono opinioni, questi sono fatti. Puoi darmi del saccente quanto vuoi e nasconderti dietro la cortina del tuo trolling anticattolico per sempre, ma non puoi cambiare la verità (con la V maiuscola). Se si è cattolici si aderisce alla Verità rivelata, se non lo si è non lo si fa, c’è poco da discutere o da filosofeggiare.
Attento a riempirti la bocca di parole più grandi di te perchè finiranno col sovrastarti.
Bravo Eques , bisogna essere chiari .
Grazie per l’avvertimento, manuel, ma non ne ho bisogno (o forse era una minaccia)? So perfettamente che se un domani si affermasse una legge contro l’omofobia o simili sarebbe solo una questione di tempo prima di finire in galera, ma questo non mi tapperà la bocca, perché sta scritto “vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre”. Dei tuoi avvertimenti (voglio essere buono e considerarlo in buona fede) non so che farmene, dato che so perfettamente qual è la posta in gioco e cosa siete disposti a fare.
«Che cos’è la Verità?»
«Io sono la Via, la Verità e la Vita.»
…In lui era la Vita e la Vita era la Luce degli uomini;
la Luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta…
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di Verità…
*
Per questi due motivi non credo che la Puppato sia una buona cattolica.
o, se preferisci
Per questi due motivi credo che la Puppato non sia una buona cattolica.
Grazie per le risposte.
1) Quindi basta rispettare le idee e le scelte altrui per essere cattolico? Tu sai chi sono i cattolici veri perché te l’hanno insegnato a scuola? O perché sei cattolico?
2) Mi spieghi scientificamente cosa succede tra l’istante prima della nascita e l’istante dopo? Si trasforma in bambino nel canale? Perché la legge 104 vieta di abortire dopo i 90 giorni?
3) Esatto, nemmeno Laura Puppato. Eppure tu vuoi impedire che la si critichi.
Ti rispondo solo alla seconda domanda perchè sulle altre due mi sembra di essere già stato sufficientemente chiaro: non conosco il motivo per cui sui libri di scienza si dice che si chiama feto dall’ottava settimana a poco dopo la nascita. Anch’io mi sono chiesto cosa significasse quel “poco dopo”… Forse il momento in cui comincia a respirare solo? Forse quando viene reciso il cordone ombelicale? Sinceramente non so…
Questa è una domanda che deve porsi l’antropologia.
La scienza non ha niente a che vedere con la definizione di “uomo”, così non ha niente a che vedere con la definizione di “bello” o “tiramisu”.
Di embrioni si parla in botanica e in zoologia, e all’interno di questa seconda disciplina si parla anche di embrione umano. E’ quindi un termine perfettamente scientifico.
Un embrione umano non è forse un essere umano?
Se non lo è, cosa intendi allora per essere umano?
Ottimo, ora abbiamo scoperto che l’aggettivo qualificativo “umano” significa “essere umano”. Allora avevo ragione io quando dicevo che uno spermatozoo umano è un essere umano… 😉 E secondo il tuo ragionamento anche un organo “umano” è un “essere umano”… 🙂 Ma per favore…
Più continuate ad arrampicarvi sugli specchi e più dimostrate la palesità del vostro errore. Cominciate ad usare le parole per quello che significano e sarete più credibili.
Stai opinando su argomenti scientifici , che rivelano già la verità , e stai addirittura cambiando la realtà !
Ragazzi ignoratelo per favore che se no gli date solo quello che vuole .
Lo zigote è una cellula e la cellula, per tua informazione, è la più piccola struttura che può venire chiamata essere vivente: lo zigote è quindi un essere vivente.
Lo zigote ha inoltre la caratteristica di avere un suo DNA e, quello ottenuto dalla fecondazione dell’ovulo di una donna con lo spermatozoo di un uomo ha un DNA umano: è uno zigote umano.
Se allora un organismo monocellulare come lo zigote umano può essere correttamente definito un essere vivente umano, perché un organismo pluricellulare come l’embrione non può essere definito essere umano? E non venirmi a dire che essere umano, essere vivente umano ed essere umano vivente sono cose diverse.
Riguardo poi all’essere umano ed ai suoi organi, non mi dirai che non vedi la differenza tra il tutto ed una sua parte, tra un DNA originario ed indiviso ed una sua replica?
E’ evidente che non hai seguito il discorso che è partito da chi diceva che “la scienza non ha niente a che vedere con la definizione di uomo“.
E quindi, essendo l’embrione un termine scientifico per indicare un ben determinato periodo della vita umana sottesa tra il concepimento e la morte, ti sembra giusto affermare: “si potrà discutere sui termini legali dell’aborto o fino a quale settimana permetterlo ma credo sia fuori discussione riconoscere alla madre la possibilità di tale scelta”?
Sei veramente convinto che chi ha nelle proprie mani la vita di un altro essere umano possa deciderne, a capriccio, anche la sorte?
Si parla di “embrione”, ma non si può dire se l’embrione sia uomo oppure altro senza categorie filosofiche.
Certo, una discussione del genere non può essere abbordata solo dal punto di vista scientifico, perchè appunto non vi è accordo su quello che dovrebbe essere il momento in cui la vita deve cominciare ad essere tutelata, c’è chi vede questo momento in un punto, chi dopo o chi prima ancora… capirai però che non è corretto chiamare “bambino” un embrione, soprattutto quando si stanno usando argomenti prevalentemente scientifici per supportare una determinata tesi.
Nessuno si sogna di chiamare bambino un embrione, come nessuno si sognerebbe di chiamare adulto un adolescente: embrione, bambino, adolescente, adulto… sono semplicemente fasi successive e concatenate di una medesima vita umana che inizia col concepimento e finisce con la morte.
Strano che tu non l’abbia notato, perchè io ho letto più volte “uccisione di un bambino” fin dal momento della fecondazione. Ma si sa, quando si è annebbiati da battaglie ideologiche spesso non ci si rende nemmeno conto delle parole proferite.
Uccisione di un essere vivente inequivocabilmente umano ti suona meglio?
Aggiungerei che non si è mai sentito una gestante affermare: “l’embrione che porto in seno” o esclamare emozionata “l’embrione ha scalciato!” o ancora “aspetto un embrione”; è vero invece che ogni donna sa sin dal primo momento di essere “madre di un bambino”, spesso intuendolo anche prima che il test di gravidanza lo confermi.
Strana cosa quando l’osservazione della realtà dissolve le “vetrofanie” ideologiche che ci appiccichiamo davanti agli occhi.
Puppato chi??
LOL 🙂 🙂 🙂 !!!
Cmq, questo commento strepitoso di Manuel mi può essere utile a verificare una cosetta che ho visto in questi giorni… vorrei capire chi si diverte a spolliciare i troll. Attendo impaziente conferme di questa statistica.
semmai Puppato A CHI? (E Daphnos mi capirà!!!)
Credo che in redazione non ci siano toscani… un simile commento ti sarebbe costato il ban a vita e oltre 🙂 🙂 🙂 !!
😀 Effettivamente neanch’io sapevo chi fosse. Ma guardate, le persone sono piene di contraddizioni e fin qui ok. Il problema non è quando si espongono sul web nei forum, ma è se le butti in politica mostrando così la tua incapacità di decidere (o è pro o è contro!). Mah!
Essendo tu solo un embrione cresciuto, perché la tua soppressione dovrebbe dipendere da quanto tempo sei venuto al mondo?
Il “seme” è , per la precisione , proprio l’ovulo fecondato : ovulo e spermatozoo sono solo metà seme ciascuno. Personalmente, penso che l’aborto verrà abbandonato con il progredire della scienza e della consapevolezza . Come abbiamo abbandonato tortura e pena di morte. Diventa ogni giorno più difficile negare che noi tutti esseri umani abbiamo avuto inizio come embrioni: dall’unione proprio di quell’ovulo lì con quello spermatozoo lì sono nata proprio io. Se fossi stata abortita, non sarebbe stato abortito un grumo di cellule ma proprio io. Probabilmente, cominceremo a calcolare la nostra età dal momento del concepimento, e non da quando usciamo dal ventre di nostra madre.
Io infatti farei proprio così .
Nessuno nega che la vita cominci sin dallo stadio embrionale, quello che dico è che se non si usano i termini e le parole corrette è facile cadere in errore o contraddizione. E’ per questo motivo che se ognuno è libero di ritenere quando cominci la vita (e che questa vada quindi preservata), è giusto lasciare lo stesso spazio anche a chi credesse che gli spermatozoi siano vita e che tra uno spermatozoo ed un ovulo appena fecondato ci sia ben poca differenza. Lo spermatozoo non può sopravvivere solo, dirà qualcuno, ma la stessa cosa vale per l’ovulo fecondato…
Aggiungo che personalmente non mi dispiaccio per la dispersione e morte (anche forzata) del seme ma è per far capire che non si può imporre agli altri una determinata opinione, perchè appunto il concetto di inizio vita è opinabile. E’ giusto quindi lasciare la libertà di scelta ad ognuno. Mi sembra tra l’altro che in Italia il termine per effettuare l’aborto è più breve che in altri paesi, credo quindi che vi sia maggiore prudenza che altrove.
E’ per questo motivo che se ognuno è libero di ritenere quando cominci la vita
è giusto lasciare lo stesso spazio anche a chi credesse che gli spermatozoi siano vita e che tra uno spermatozoo ed un ovulo appena fecondato ci sia ben poca differenza
Lo spermatozoo non può sopravvivere solo, dirà qualcuno, ma la stessa cosa vale per l’ovulo fecondato…
personalmente non mi dispiaccio per la dispersione e morte (anche forzata) del seme
perchè appunto il concetto di inizio vita è opinabile.
E’ giusto quindi lasciare la libertà di scelta ad ognuno.
Benvenuto troll!
E quindi visto che per i nazisti gli ebrei non erano “persone” era giusto, anzi giustissimo lasciarli ammazzare come capponi.
Ma come vi vengono queste idee?
Così appecoronati al potere da farvi perdere il lume della ragione?
Sono i cosiddetti “catto-progressisti” che ci vuoi fa’
No. Non è la stessa cosa. Uno spermatozoo o un ovulo, da soli, non genereranno mai la vita. Puoi gettare via vagonate di sperma o di ovuli e non terminerai mai nessuna vita. Ma quando un ovulo e uno sperma si uniscono e diventano embrione, allora quell’embrione lì dopo 9 mesi sarà quel bambino lì e non un altro. Noi tutti che siamo qua a scrivere abbiamo cominciato ad essere noi come embrioni. Non si tratta di pensare così o di pensare cosà. Non si tratta nemmeno di essere atei o cattolici o buddisti. Non c’entra niente quello che posso pensare io o che pensi tu. È così e solo così che tutti noi (atei,cattolici, buddisti, neri, rossi,a pallini) cominciamo l’avventura della vita.
…e aggiungo. L’embrione non può vivere solo. Giusto. Non può vivere solo l’embrione di un giorno, di due settimane, il feto di 4 mesi o di 6 o di 8 e neanche può vivere solo il bambino di un giorno o di un anno, o di due . mi sembra. Quando è che un essere umano diventa capace di provvedere da solo a sé stesso?
E il concetto di inizio vita non è opinabile. Per quei pochi che ancora opinano, diventa sempre più difficile arrampicarsi sui lisci vetri della scienza.
No cara Fabrizia, come lo spermatozoo ha bisogno di un ovulo per generare vita, così un ovulo fecondato avrà bisogno dell’utero per generare quella stessa vita. Come vedi, il timeline dell’inzio della vita umana si può collocare in diversi momenti…
e tu hai bisogno di ossigeno per vivere… quindi neanche tu sei vivo.
Kosmo ma stai seriamente dando retta a uno che dice che lo spermatozoo o l’ovulo da soli sono vita ? Che non ha capito cosa è vita umana ?
Mi meraviglio che la Redazione non sia intervenuta .
Eppure è così evidente! Io, Fabrizia, ho avuto inizio quando quello spermatozoo e quell’ovulo si sono incontrati. Che poi sia necessario l’utero, e l’aria e l’acqua e pure la Terra e il sistema solare e la galassia mi pare altrettanto evidente e pacifico.
E non è l’ovulo fecondato che genera la vita. L’ovulo fecondato è già l’inizio di un nuovo essere vivente.
Forse la Puppato si considera cattolica perché battezzata in tenera età (negli anni ’50 nel paesino vicino a Montebelluna dove é nata probabilmente ricevevano il battesimo il 99,999999999999999% dei neonati e considerando che i neonati potevano essere qualche decina all’anno…). Non entro nel merito delle sue qualità di politico (non me ne intendo e quindi non ho titolo per azzardare alcun ragionamento..) ma se vogliamo parlare della sua fede “esternata pubblicamente” negli ultimi decenni e soprattutto delle scelte etiche da lei intraprese nel frattempo (sia private che pubbliche)… non so dove possano saltar fuori le “contraddizioni” paventate dall’articolista. Al limite quel che salta fuori é la più o meno indubbia capacità il tener i piedi su diversi ed inconcigliabili appoggi…
Tutti questi atti di Fede nella stessa area politica hanno un tempismo un pò sospetto, in un momento in cui il PD ha deciso di trattare temi etici caldi e sapendo di poter andare incontro alle defezioni di alcuni elettori, i vertici del partito hanno evidentemente fatto il tentativo di esporre i pochi dirigenti cattolici con il chiaro tentativo di tenersi ancorati con l’elettorato cattolico-progressista( se così possiamo chiamarlo, il termine non mi piace molto ). Inutile dire che ad un cattolico attento questo tentativo risulta non solo patetico, ma anche dannoso
Il tempismo è sospetto anche per altri motivi… guarda un po’ chi siede sul trono di Pietro (o meglio, guarda come stanno dipingendo colui che siede sul trono di Pietro) 😉 !
L’aborto è il sussurro di un bambino che dice:” Ti ho voluto bene mamma”.
Bella frase. Mi sembra di averla già sentita ma non ricordo dove.
Bisogna che la Puppato prenda esempio da Manila:
http://www.prolifenews.it/notizie-dal-mondo/manila-contro-laborto-un-rifugio-per-neonati-e-ragazze-madri/
Chissà perché mi ricorda la slave railroad…
http://it.wikipedia.org/wiki/Underground_Railroad
Io sono contro l’omicidio volontario e contro le rapine quindi chiedo di abolire il codice Rocco che le proibisce.
Io invece sono contro le armi, quindi voglio un bazooka e un AK-47 per quando passeggio fuori. 😀
P.S. Non dimenticate anche la scorta di granate.
Ha ragione e consideri anche un fatto: col proibizionismo lei rischia di comprare bazooka diffettosi e pericolosi liberalizzando avrebbe bazooka dotati di tracciabilità e più sicuri.
Signor Dabergamo, non mi dii del lei! 😀
Solo due cose:
1) il web è pieno di sedicenti cattolici, atei per lo più o indifferenti, che si dichiarano cattolici per “adescamento”, farsi passare per cattolici dissidenti in modo da trascinare e alimentare tra i cattolici stessi opinioni contrarie alla Chiesa in tema di aborto e matrimoni/adozioni gay. La regia di tutto è sempre la stessa. Esche per i boccaloni.
2) la Puppato fa parte della “scuderia” di Civati, il che dice tutto. E’ in atto una lotta all’interno del PD tra i vecchi e nuovi ex-DS a loro volta ex-PCI, e gli ex-DC. Gli ex-DS hanno fatto la parte del leone nel PD, e col pleciscito pro-Renzi sono messi alle corde. Questo spiega molte cose.
Come ultimo ci mettiamo la tempesta che sta attraversando Belusconi, ed il quadro è fatto.
Cattolici da adescamento? Questo termine mi mancava, ma ricorda molto il modo di fare dei testimoni dei Geova.
la 194 andrebbe fatta a leggere a scuola, così sarà chiaro una volta per tutte che l’aborto non è un diritto inalienabile.
Povera Puppato, se il suo miglior sostenitore è Manuel è davvero messa male.