La conversione cristiana della liberal Kirsten Powers
- Ultimissime
- 11 Dic 2013
Un anno fa è toccato alla nota blogger americana Leah Libresco lasciare l’ateismo per convertirsi al cattolicesimo, con tanto di battesimo in diretta (la Libresco è stata recentemente e maldestramente citata da Piergiorgio Odifreddi pensando di usare alcuni suoi articoli a suo sostegno, probabilmente non informandosi su chi fosse l’autrice).
Un’altra delle conversioni più “rumorose” dal punto di vista mediatico è stata quella di Kirsten Powers, nota commentatrice di “Fox News”, collaboratrice di “USA Today” ed editorialista di “Newsweek”, di stampo democratico e atea per gran parte della sua vita. Almeno fino, secondo il suo racconto, al suo incontro personale con Gesù Cristo. La conversione (al cristianesimo evangelico) è avvenuta durante un viaggio nel 2006 e ne ha parlato lei stessa recentemente su “Christianity Today”.
«Se sette anni fa qualcuno mi avesse detto che avrei scritto per Christianity Today su come sono arrivata a credere in Dio, avrei riso ad alta voce», ha scritto la bella e giovane giornalista. Tutto è iniziato dal fidanzamento con un cristiano, proprio quando «deridevo i cristiani bigotti e anti-intellettuali, troppo deboli per affrontare la realtà». Eppure lui le diceva: “Pensi che si potresti mantenere una mente aperta in proposito?”, “Beh, naturalmente. “Sono molto open-minded!”, rispondeva lei. «Anche se non lo ero affatto. Mentre parlava, cresceva in me un conflitto. Da un lato rabbrividivo, dall’altro avevo un enorme rispetto per lui. Era intelligente, educato e intellettualmente curioso. Mi ricordo di aver pensato, se dice il vero io non sono nemmeno disposta a considerarlo?». Così ha provato a seguirlo in Chiesa, ascoltava i sermoni dotati di buon senso anche se si domandava «perché il pastore doveva rovinare una perfetta chiacchierata con queste sciocchezze su Gesù?». Talvolta il pastore sottolineava le debolezze strutturali dell’ateismo e dell’agnosticismo, così «mi sono resa conto che, anche se il cristianesimo non era la cosa vera, neppure lo era l’ateismo».
Nei mesi successivi, ha continuato, «ho cominciato a leggere la Bibbia. Il mio ragazzo pregava con me perché Dio si rivelare. Dopo circa otto mesi ho concluso che il peso dell’evidenza era dalla parte del cristianesimo. Ma non ho sentito alcun collegamento con Dio e francamente, mi sono trovata bene così. Ho continuato a pensare che le persone che dicevano di sentire da Dio o facevano esperienza di Lui stavano delirando. Nei miei momenti più generosi, ho permesso che stessero solo immaginando le cose che avrebbero fatto sentire loro bene. Poi, una notte, nel 2006, durante un viaggio a Taiwan, mi sono svegliata in quello che sembrava uno strano incrocio tra un sogno e la realtà. Gesù è venuto da me dicendomi: “Eccomi”. Sembrava così reale. Non sapevo cosa fare».
Tornata a New York «ho provato a spiegare l’esperienza come una sinapsi venuta male, ma ero persa. Il mondo sembrava completamente diverso, come un velo che era stato sollevato. Non avevo un briciolo di dubbio. Ero pieno di gioia indescrivibile. L’orrore della prospettiva di essere una devota cristiana è strisciato via quasi immediatamente. Ho trascorso i successivi mesi facendo del mio meglio per lottare lontano da Dio. E ‘stato inutile. Ovunque mi voltai, era lì. Lentamente c’era meno paura e più gioia. Il mastino del Cielo mi aveva inseguito e catturato, che fosse gradito da me o no». Ha tuttavia mantenuto alcune convinzioni progressiste in campo bioetico.
Questa la sua significativa testimonianza, lo stesso si può dire della conversione cattolica di un ex dirigente di Yahoo, Richard Riley, così come di quella di Mario Joseph, dopo essere stato un devoto islamico. Anche Abigail Cofre ha recentemente raccontato del suo avvicinamento al cattolicesimo dopo una vita passata nell’occulto e nell’esoterismo, mentre Joseph-Marie Verlinde priore di un monastero in Francia ha parlato del suo passato come insegnante di Yoga (“non esiste lo yoga cristiano, ma semmai ci sono cristiani che fanno yoga”, ha precisato). Un’ultima rumorosa conversione è stata quella di Holly Burkhalter, nota ex attivista di “Human Rights Watch” e “Physicians for Human Rights”.
La redazione
72 commenti a La conversione cristiana della liberal Kirsten Powers
preghiamo per un sempre maggior numero di conversioni
sia lode a te signore
inoltre oggi sono tesissimo per un esame che ho settimana prossima e ho pregato per farla passare. qualcosa tipo tre minuti dopo m è capitato sullo schermo matteo 6:34 sulle preoccupazioni del giorno e su come non dobbiamo temerle.grazie Dio
nella vostra pseduo galleria di esempi mancano gli altri però.. quelli che dal cristianesimo se ne vanno..
E’ vero, dimenticavo che per te è sempre una gara. Che triste vita, Maria…hai provato ad uscire dal tuo piccolo mondo?
Ci fai ora la tua pseudo-galleria? Sai che devi rispondere sempre muro contro muro, no? Non ti hanno insegnato così?
C’è un particolare, però, che dovrebbe farti riflettere: quelli che se ne vanno hanno capito ben poco di ciò che lasciano e molti non sono ben informati neppure su ciò che prendono.
…molti di essi non sono ben informati…
Che noia questi atei, sempre a parlare di Dio!
Se ti interessa leggiti di tutti quelli che passano all’islam e poi vanno a combattere una guerra che non è neppure loro.
mica si può mettere tutto, l’elenco di quelli lo trovi già su Repubblica
Ci puoi fare qualche esempio di persone con una vita vissuta da ” cristiano autentico ” e non semplicemente da ” Battezzato ” che abbia optato per l’ ateismo?
Tu te ne sei andato? e dove?
Alla convinzione che il nulla ha partorito l’universo e dunque al nulla stai tornando?
Auguri.
La porta larga è più comoda, e questo lo sappiamo già. Dicci qualcosa che non sappiamo!
.. inoltre non c’e’ scritto se e come ha risolto i suoi dubbi.. o derideva i cristiani per passare il tempo?
Quale sarebbe stata la “ragione” che avrebbe trovato e che prima non trovava?
Cosa di preciso l’ha convinta?
Se aveva assunto una posizione contraria, imamgino che i sermoni li avesse già sentiti in passato..
Se ti do il numero la chiami? Così gliene parli direttamente, magari la convinci pure a tornare nella tua religione così anche oggi hai fatto la tua opera di proselitismo.
Comunque se si è convertita al cristianesimo certamente è una cretina, gli intelligenti, buoni e profumati sono tutti atei. Lo sappiamo.
Ti stimo profondamente ogni volta che leggo i tuoi commenti.
Anche tu Maria potresti trovarti un giorno nei suoi panni: prima critichi i cristiani e poi ti unisci per conversione.
ma io ho abbandonato la chiesa (virtualmente, perche praticamente e legalmente come sappiamo non si puo uscire) a “ragion veduta”..
magari anche a voi potrebbe accadere la stessa cosa..
“a ragion veduta”…questa è un fondamentalista dell’uaar, ora si capiscono tante cose.
Se il sito dell’uaar avesse chiamato il suo blog “razionalmente parlando” ora si sarebbe presentata come colei che abbandona la chiesa “razionalmente parlando”.
Pappagalli, altro che liberi pensatori!!
E per quale motivo l’hai abbandonata? per quale ragione concreta? perchè il positivismo insegna che etichettare tutto come invenzione popolare di 12 pescatori? o per ignoranza causata dai non approfondimenti/ perchè hai approfondito ma hai interpretato tutto alla tua maniera? “Illuminaci” come direbbero (approssimativamente) nel XVIII sec.
La Chiesa non è una banda, dove non si può uscire. Prova ad uscire dall’induismo o dall’islam e ti ritrovi la pena di morte alle calcagna.
Qualcuno ti sta minacciando di morte nel cristianesimo?
Beh,ora come ora (soprattutto dopo la mia prima esperienza ospedaliera) mi sento ancora più vicina a Cristo. 🙂
Io volevo fare una domanda se qualcuno è in grado di rispondermi lo ringrazio…mettiamo caso che ci sia un ateo che si converte al cristianesimo evangelico come nel caso qui dell’articolo, come dobbiamo ritenere questa conversione? Se è vero che la conversione avviene per grazia di Dio come è possibile che la grazia non abbia agito in maniera perfetta ma portando la persona alla confessione protestante e non cattolica? Grazie a chiunque mi saprà rispondere 🙂
Per esempio san Paolo quando ha avuto la folgorazione sulla via di Damasco si è convertito a Gesù sottomettendosi all’autorità di Pietro, non ha fondato una sua chiesa..è questo che non riesco a capire..
Per il semplice fatto che a Dio interessano le anime degli uomini piuttosto che le loro dispute dottrinali e le “etichette”. Paolo inolte non si sottomise all’autorità di Pietro, prova ne è il fatto che successivamente, in un altro passo, è scritto chiaramente che fu Pietro ad esser ripreso pubblicamente da Paolo (questo non significa che Paolo non venne istruito almeno inizialmente dagli altri discepoli o che non ne avesse stima), ma come lui stesso afferma:
“ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «io di Apollo», «io di Cefa» ed «io di Cristo». Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse crocifisso per voi?”
L’opera di salvezza l’ha compiuta e la compie Cristo, non gli uomini che al massimo possono solo esser operai nella mèsse. Quindi qual è il problema se questa persona è arrivata a Cristo tramite una predicazione o un fidanzato evangelico? possiamo noi mettere paletti a Dio o dirgli come agire?
“interessano le anime degli uomini piuttosto che le loro dispute dottrinali e le “etichette” così è quivale quasi a dire che una confessione vale l’altra. E allora che dobbiamo dire di uno che si converte all’islam o all’ebraismo, che anche qui l’una vale l’altra, anche se i fondamenti sono ben diversi? che dovremmo dire poi di chi si converte ad altre religioni?
Non cambiamo le carte in tavola per favore per tirare acqua al proprio mulino mettendomi parole “in bocca” che non ho mai detto.
Non intendo entrare in dispute dottrinali, già troppe ne ho combattute.
Lei può pure esser libero di credere che fuori dalla chiesa cattolica, in altre confessioni CRISTIANE, non vi sia salvezza. Io sarò invece sempre libero di credere che la salvezza non la compie una chiesa in particolare ma la compie Cristo secondo le parole degli stessi apostoli.
Quindi, io ritengo che chiunque riconosce Cristo come Sovrano e Dio incarnato, espiazione del peccato dell’uomo ed unico sacrificio gradito a Dio, è un cristiano indipendentemente dal fatto che si chiami ortodosso, protestante o cattolico. Crede nella risurrezione e nella vita eterna in Cristo? è questo che salva non lo dico io ma Gesù stesso.
Quindi ebraismo, islam, induismo o che altro non c’entrano proprio nulla è lei che li ha tirati in ballo.
O mi sta forse dicendo che per esser salvati occorra, oltre che credere nell’opera di Cristo, dichiararsi per forza cattolici romani e seguire il papa? perchè in tal caso lei sta semplicemente AGGIUNGENDO parametri per la salvezza.
Ovviamente io non intendo certo dire che per esser salvati basti alzarsi un giorno e dire “io credo” e continuare a fare una vita di peccato con gli stessi vizi di prima…il rapporto con il prossimo, il rapporto coi fratelli e delle guide, siano preti o pastori sono tutti elementi necessari ma si badi bene, non per la salvezza di per sè, ma per pascere il gregge e proseguire il cammino verso la mèta come definito dall’Apostolo Paolo.
Quindi ripeto ancora: lei è sempre libero invece di ritenere che solo in vaticano vi è salvezza, ma se lei crede autenticamente a Cristo e nella sua vita vive il vangelo per me è comunque un fratello. Lo stesso dicasi di altre chiese evangeliche, ortodosse o protestanti che pensano a loro volta che la salvezza sia una prerogativa interna unicamente alle loro quattro mura.
Come detto, e qui mi correggo affinchè non vengano nuovamente travisate le mie parole, a Dio interessano le anime che si salvano TRAMITE CRISTO, piuttosto che le dispute dottrinali.
Aggiungo: leggere la vita la biografia e in particolar modo il libro “Il Cristianesimo così com’è” di Clive Staples Lewis, esprimerebbe molto meglio che queste quattro righe il mio concetto. Glielo consiglio di cuore vivamente.
Lewis si è sempre definito anglicano e non un “papista” (come invece l’amico fidato Tolkien) e ha scritto opere a mio avviso di valore importantissimo come apologeta. O vogliamo forse scartarlo a priori perchè non era cattolico romano? In tal caso (e spero non sia il suo caso Dino) sarebbe un gran peccato perchè si precluderebbe delle letture davvero utili e profonde. La storia è piena di casi di personaggi protestanti che hanno dato un notevole contributo, se lei li vuole scartare a priori è giustamente libero di seguire le idee che preferisce, ma la redazione di UCCR mi pare di tutt’altro avviso considerando le svariate (e devo dire di fondamentale importanza) di citazioni e articoli a loro riguardo. Alvin Plantinga, Karl Barth, Francis Collins sono tre esempi di grande rilievo.
Caro Mattia concordo pienamente con lei, Dio guarda ai meriti di ciascuno di noi , alle nostre reali intenzioni di scegliere fra il bene ed il male, valuta cioè i nostri meriti e i nostri demeriti tenendo conto delle circostanze e degli ambienti culturali in cui , non per nostra scelta siamo nati e vissuti.Dio non è un rigido burocrate.
Pertanto propongo una piccola riflessione:
Che merito particolare hai tu, buon cattolico, che hai accolto la Buona Novella in virtù del fatto che sei nato e cresciuto ,per tua fortuna ( e solo per quella ) in terra cristiana, rispetto a quell’ altro che invece è nato e cresciuto, non certo per sua scelta, a Teheran o a Rabat e che è mussulmano?
Caro Gladio, leggo questo sito oramai da un paio di anni e sono intervenuto poche volte sbilanciandomi molto poco sulla mia confessione cristiana per evitare (forse guidato da paure infondate considerando che la maggior parte delle persone qui mi pare ragionevole e pacata) dispute dottrinali o barriere che precludano al dialogo. Fermo restando che io non sono qui per promuovere una confessione cristiana piuttosto che un’altra (prova ne è il fatto che non ho mai fatto interventi a riguardo) bensì per il notevole interesse che provo negli argomenti trattati. Le dico quello che ho affermato una volta sola in passato (per l’esattezza il Natale scorso per elogiare un articolo inserito dalla redazione definendolo un “capolavoro di teologia che dovrebbero legger tutti dai cattolici ai protestanti”, il quale riportava la riflessione di un sacerdote cattolico): io appartengo al ramo protestante, ma non amo davvero definirmi tale, preferisco la parola “cristiano” e io credo che la chiesa di Cristo non sia una chiesa umana ma, come Egli stesso afferma, sia l’insieme di tutti i credenti “e ne verranno da settentrionde e dal meridione”. Tanto è vero che il credo apostolico viene recitato anche durante le funzioni di culto protestanti.
Detto questo rispondo alla sua importante domanda che è tanto semplice quanto carica di riflessioni che ogni cristiano di ogni nazione dovrebbe porsi:
io non ho nessun merito, ho incontrato Cristo durante un periodo difficile, nel quale per usare le parole del nuovo testamento “ero sballottato qua e là”. Cercavo risposte ma le cercavo andando a tastoni, in mezzo a un mare di confusione religiosa, filosofie ecc ecc. Ma la Verità sappiamo, l’uomo non può trovarla. E’ Lei che si fa trovare e che si rivela all’uomo e la Verità non è una religione è una persona assieme all’opera che questa persona ha compiuto: la Croce, l’incontro con il Risorto.
Israele fu scelto per propri meriti? Giacobbe fu scelto per propri meriti? No, facevano parte del piano di Dio che è padrone della storia dell’uomo.
Non l’ha detto Gesù stesso nel vangelo di Giovanni che “senza di me non potete fare nulla” e ancora “non siete voi che avete scelto me ma sono io che ho scelto voi”?
Come scritto anche in risposta a Eli Vance, Dio non deve certo render conto a noi dei metodi che decide di usare per far giungere la possibilità di salvezza a chi per un motivo o per l’altro non ha potuto sentir parlare di Cristo. Ma si badi bene: questo non è sicretismo, io sono fortemente contrario al sincretismo (e credo anche voi) secondo il quale se io ho due religioni davanti vanno tutte bene…no. Se io davanti ho Cristo e la Buona Novella e in qualche modo la Verità mi è giunta davanti ho una sola scelta, accoglierla o meno. Diverso è il discorso di chi non l’ha mai conosciuta. Non vi sono molte parole spese a riguardo nelle sacre scritture, ma vi sono diversi esempi ed uno di quelli che amo maggiormente è quello della prostituta Raab citata addirittura come esempio di fede nella lettera agli Ebrei. Accolse in casa le spie israelite e venne salvata. O ancora Giobbe, non era ebreo, non era israelita. E Melchisedek che era “sacerdote del Dio altissimo” ma non era nemmeno lui israelita.
Nessuno credo, sarà giudicato per quello che “non sapeva” ma per come ha risposto alla rivelazione che Dio ha stabilito per lui.
Lewis stesso si domanda se non è ingiusto che una cosa grande salvezza sia rivelata solo ad alcuni e giunge ad affermare che le scritture dicono che nessuno si può salvare senza Cristo, ma non dicono che anche chi non ne ha sentito parlare non possa salvarsi tramite Lui.
Eppure, caro Mattia, Dio non ha fondato una chiesa protestante e oggi non esiste una Chiesa protestante ma migliaia e migliaia di piccole chiesa protestanti che continuano a dividersi avendo perso di vista il tronco principale, non a caso tu stesso definisci il “ramo protestante”.
Noi continuiamo a seguire Papa Francesco, secondo cui «ancora oggi qualcuno dice “Cristo sì, la chiesa no, io credo in Dio ma non nei preti”, si dice così? Ma è proprio la Chiesa che ci porta a Cristo e ci porta a Dio, è la grande famiglia della Chiesa, che ha anche aspetti umani, nei pastori e nei fedeli, ci sono difetti, imperfezioni, peccati». http://www.vatican.va/holy_father/francesco/audiences/2013/documents/papa-francesco_20130529_udienza-generale_it.html
Fuori dalla Chiesa e dalla successione apostolica ci sono verità parziali e la salvezza è una strada complessa.
Anzitutto consiglio di leggere il documento “Lumen gentium”, insieme ad altri, per avere chiaro che cosa dice il cattolicesimo a proposito della salvezza, dalle sua parole emerge una visione stereotipata e poco chiara sull’argomento, per fare la prova del nove, mi dica dove mai si è sostenuto che bisogna essere “papisti” per la salvezza, anche perchè vorrebbe dire che tutti i nati prima di Cristo non possono essere salvati(se invece era suo intento quello di allontanare il cattolicesimo da simili interpretazioni tanto di cappello e nulla da obiettare).
Quello che non condivido è la banalizzazione delle differenze fra le religioni cristiane: un chiamato da Cristo desidera per amore soprattutto conoscere quale è la verità sui Sacramenti (e ci sono differenze fra le varie), conoscere la verità su ciò che nella storia ha rivelato di sè (idem) quali sono le offese a Dio e al proprio cammino di santità, cioè peccati (idem), aggiungo anche la necessità di una guida sull’esempio del Nuovo Testamento, ove gli apostoli difendono la fede dalle interpretazioni personali e fungono da pastori, e chiedersi se l’intento di Dio è quello di costituire una Chiesa autentica e incarnata visibilmente nei secoli di cui il credente fa parte o piuttosto il girovagare degli stessi credenti dietro umane figure carismatiche che secoli o millenni dopo forniscono la loro interpretazione sui temi suddetti, piu meno comprendenti anche il sincretismo. Si chieda anche se le divisioni dottrinali che si sono succedute nei secoli siano volute da Dio in quanto tali e se ciò trova riscontro nel Vangelo. Per cui trovo che l’argomento non merita di essere preso sottogamba spostando l’attenzione sul paragone con le religioni non cristiane.
Buongiorno a lei Eli.
Per evitare di impergolarsi in discorsi senza fine, cercherò di esser sintetico nel darle le risposte alla questioni da lei sollevate. Anzitutto vorrei dire che concordo con lei sul fatto che non sia un bene girovagare saltando da una figura carismatica all’altra, soprattutto tra quelle che nascono e crescono come funghi in questi periodi ove tutti possono improvvisarsi “guide spirituali”, ma si badi bene che tali personaggi sono presenti tanto nel protestantesimo quanto nel cattolicesimo (in quest’ultimo credo in minor quantità essendo una confessione cristiana che comunque si riconduce ad un unico vescovo ovvero quello di Roma).
Ma non vedo però cosa c’entri questo con le confessioni storiche, ortodossi, anglicani, protestanti che altressì hanno scritto pagine e pagine di importanti opere teologiche.
In secondo luogo, è lei che comunque ha dimostrato di non aver letto con attenzione quello che io ho scritto che era tutto in risposta alle affermazioni di Dino, riferendomi all’affermazione secondo la quale bisogna esser “papisti” per esser salvati. Ad onor del vero, non sono io a sostenerlo che sto dicendo l’esatto contrario ovvero che la salvezza si opera tramite Cristo. Sostenere che la salvezza sia preclusa solamente all’interno di una chiesa specifica (e ripeto come già scritto che lo fanno sia alcuni cattolici che alcuni evangelici, soprattutto nelle forme più settàrie) sia un grave errore dottrinale.
Non capisco infine perchè mi si rivolge dicendo che l’argomento non è da prender sottogamba facendo il paragone con religioni non cristiane quando io stesso ho specificato in risposta a Dino che non stavo proprio parlando di tali religioni ma rimanevo nell’ambito di discussione fra diverse confessioni cristiane.
Il mio intento non era nè quello di accusare il cattolicesimo di escludere certe categorie dalla salvezza ovvero i non “papisti” (termine che ho preso in prestito da Lewis e che non aveva nessun fine offensivo o denigratorio), nè tantomeno quello di affermare un cristianesimo all’acqua di rose. La mia era una semplice risposta al Sig. Dino che (se ho capito bene ed in caso contrario mi scuso) che affermando ““ così è quivale quasi a dire che una confessione vale l’altra” pare voler egli stesso più o meno velatamente affermare che vi è una confessione che salva mentre altre no quando io sto semplicemente cercando di dire che non è la confessione a salvare ma il rapporto del Credente con il Cristo risorto. Questo ovviamente per chi è stato raggiunto dal vangelo. Sul discorso “nati prima di Cristo” o “persone che non sono state raggiunte dal vangelo” ci sarebbe da scrivere un intero capitolo a parte ma mi limito a dire che io non ritengo affatto che tali persone non siano salvate o meglio, che non abbiano l’opportunità di farlo. L’antico testamento è pieno di esempi di fedeli citati anche nell’epistola agli Ebrei.
Se avese letto ciò che ho messo fra parentesi, la prima in particolare, avrebbe capito che piu’ che critica nei suoi confronti la mia era una richiesta di chiarimento sul suo pensiero, per quanto riguarda la salvezza nel cattolicesimo.
Per figure carismatiche intendevo chi introduce, stravolgendo la cristianità e la teologia che l’ha preceduta, novità teologiche e da l’avvio a nuove forme di religione cristiana o scismi, ripeto: è certo che tutto ciò sia voluto da Dio? non sto parlando degli elementi comuni ma delle differenze, naturalmente.
Per quanto riguarda quindi le altre religioni cristiane cio’ che nel suo messaggio non aveva messo in evidenza le ripeto che non era l’aspetto salvezza, ma i singoli aspetti dottrinali: è evidente che su temi sensibili cui ho accennato c’è chi predica il vero e chi il falso, non mi si venga a dire che sono tutte uguali tout court, pertanto, ve ne sarà una che contiene la pienezza della rivelazione e altre no, cioè che si fondano in buona sostanza sulla rivelazione divina ma non a livello integrale. A meno che non ci si voglia tuffare in funamboleschi sincretismi, che nulla avrebbero di rivelazione divina in quanto tentativi intellettuali umani.
Ci siamo capiti ora, e penso di poter affermare di condividere la maggior parte del suo pensiero. In particolar modo ponendo attenzione su quanto da lei giustamente fatto notare: figure carismatiche che INTRODUCONO nuovi elementi estranei al cristianesimo, sincretismi vari ecc ecc.
Per quanto riguarda invece l’aspetto dottrinale della altre confessioni cristiani, essendo io, come specificato in risposta a Gladio, non cattolico romano, è chiaro che a mio avviso non è la chiesa di Roma che detiene la verità assoluta sui SINGOLI aspetti dottrinali (ci tengo a metterlo in maiuscolo perchè non sto parlando del fondamento basilare su cui si costruiscono le varie confessioni cristiane). Ma la stupirò dicendo che nemmeno la chiesa protestante è quella che detiene tali verità e nessun altra. Perchè? perchè sempliceente l’uomo è fallibile, perchè Paolo stesso afferma che ora “vediamo come in uno specchio”, perchè Giacomo stesso afferma “siano in pochi a far da maestri perchè manchiamo TUTTI in molte cose”. Questo sia chiaro, è ben lungi dal dire che allora non serve nessuna istituzione cristiana e possiamo darci tutti al cristianesimo fai da te. Ma su questo penso sia bene fermarsi qui in quanto io non voglio convincere lei, che ha giustamente le proprie convinzioni riguardo alla sua confessione cristiana di appartenenza.
Le auguro una buona e serena giornata anticipandole i miei migliori auguri di uno splendido Natale, il più possibilmente lontano dal (non)significato odierno che il consumismo gli attribuisce, e più vicino ai valori autentici della semplicità e dell’umiltà della mangiatoia.
Per introdurre intendevo la semplice novità, per esempio rifiutare gli aspetti del cristianesimo già stabiliti e consoni alla tradizione cristiana, non riguarda per esempio i dogmi che sono la semplice solennità di un’affermazione di una verità già accettata dalla chiesa da periodi molto precedenti, oppure esposti per dipanare le eresie, naturalmente ho inteso dove vorrebbe andare a parare.
Sulle Scritture lei osserva 1Cor 13,12, le faccio notare che si sta facendo un proemio alla risurrezione dei morti 1Cor 15 la cui conocenza dell’esatteza dei modi è preclusa, sarebbe come dire come sarà esattamente il Paradiso, impossibili dirlo sulla terra prima della risurrezione. In Gc 3,2 e intero capitolo si mette in guardia contro l’abuso del parlare di chi non è animato dalla sapienza che viene dall’alto, (in altri passi per esempio si cita la diversità dei carismi tra cui la scienza, non intendendo ovviamente quelle naturali ma qulle dell’economia divina), per cui il sostenere che sia voluta da Dio quanto ho sostenuto prima,cioè la divisione su temi dottrinali (va bene il dire che si crede in Cristo, principio di conversione, ma dare attuazione a questo richiede in un secondo momento anche certezza e coesione sui temi Sacramenti, morale, teologia ecc), continua a rimanere estranea al mio pensiero.
Comunque riconosco che sviluppare per intero questi temi esce sicuramente a cio’ che questa sede si prefigge, ricambio pertanto gli auguri di Natale sottoscrivendo in pieno quanto ha detto su questo.
“Lei può pure esser libero di credere che fuori dalla chiesa cattolica, in altre confessioni CRISTIANE, non vi sia salvezza. Io sarò invece sempre libero di credere che la salvezza non la compie una chiesa in particolare ma la compie Cristo secondo le parole degli stessi apostoli.”
Gesù disse:” «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».”
Qui c’è una chiara allusione alla Santa Eucarestia. Stai dicendo come fanno tutti i cristiani all’acqua di rose, che possiamo anche non fare la comunione, l’importante è credere in Gesù? O magari si può anche non fare la confessione tanto noi diciamo tutto direttamente a Dio? Ma ti rendi conto di che stai dicendo implicitamente?
Temo che i protestanti si facciano la stessa domanda su chi si fa cattolico.
Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare…
Stai scimmiottando Dante per tuo personale interesse o perché ne condividi il pensiero?
Vedi un po’ tu: omnia munda mundis… e suppongo viceversa 😉
Ho letto il tuo dialogo con Eli Vance di qualche giorno fa e l’ho apprezzato, davvero. A tratti ho ritrovato anche parte delle mie opinioni. Ma, come ho scritto sotto, per me il momento in cui si dice “ciò che vale per uno, non vale per un altro”, o qualcosa di simile, non è il punto di arrivo di un’adagiata indifferenza, ma il punto di partenza di una faticosa ricerca: quindi, provo almeno a indovinare qualcosa sul tuo conto… tu, pur non condividendo in toto il pensiero di Dante, non hai citato strumentalmente quei due versi per accusare i cattolici di subire acriticamente qualunque evento tirando in ballo il volere di Dio, come ritiene qualche sempliciotto (e anche Margherita Hack, pace all’anima sua), ma solo per criticare l’adesione aprioristica e incondizionata alla dottrina da parte di alcuni di essi, mettendo in mostra allo stesso tempo la tua preparazione culturale. Ho indovinato? Mah… 🙂
Grazie Daphnos 🙂 Direi che è una buona descrizione. Ma forse c’è di più.
Sottoscrivo totalmente la frase di Dante e non solo in parte. E la sottoscrivo nello spirito la primissima risposta data sul tema da chi per primo ha postato su questa notizia che condivido. La notizia di una conversione è una notizia di gioia, per il cristiano, perché si presume che chi è convertito ora stia meglio di prima.
Semmai criticavo chi pensa che diventare protestante sia una conversione a metà, come se si potessero fare classifiche dei cristiani in base alla loro ortodossia.
Ho in grandissima stima il cattolicesimo e i cattolici in generale, ma non quei cattolici che fanno del loro essere cattolici un mero fattore identitario riducendo il cattolicesimo a una forma di tifo calcistico.
PS
Quanto alla preparazione culturale, beh, la citazione era abbastanza facile e scolastica…
Siamo nuovamente d’accordo per un’alta percentuale. Naturalmente il considerare la fede un mero fattore identitario è sintomo di immaturità, anche se vivendo non in una grande città ho poca cognizione pratica di questo fenomeno ma non escludo esista, discorso ben diverso per chi si conforma ai temi espressi dalle fonti della Rivelazione in ambito cattolico: Tradizione, Sacra Scrittura e Magistero e che finisce per essere etichettato come “fanatico, estremista” o epiteti meno sgraziati per il solo fatto di essere coerente. Due tendenze, tifo e etichettature indebite che sono di intralcio. Giusto Mah?
Direi di sì. Il fanatismo non sta certo nell’avere delle idee precise e nel professarle, né nell’umana convinzione di “possedere” verità assolute. Sta piuttosto nel non riconoscere al proprio interlocutore la dignità di interlocutore e la dignità delle sue idee. Il fanatismo sta nel richiedere la conversione inginocchiata a un magistero, anziché nel portare avanti un dialogo razionale sulle idee, e in un certo senso negare quel che disse BXVI a Ratisbona. E poi, per il cristiano, forse sta anche nella convinzione di possedere la verità quando in realtà si è posseduti da essa. Ti confà come risposta 🙂
Fanatismo è andare contro Ratisbona, da come l’ho scritto pare il contrario 🙁
Mi “confaceva” anche la precedente, avevo solo appuntato la tendenza da evitare che è quella del considerare “tifo” chi è coerente ( non riferendomi direttamemnte a te, non penso tu pensi questo) cioè chi nello specifico giunge dopo sua riflessione a considerare la razionalità e il senso cristiano a condividere la fede cattolica, perchè quella dell’ idea dell’inginocchiamento irrazionale o meglio l’idea della dimensione dell’inginocchiamento è un luogo comune sovrastimato, anche spiritualmente pericoloso perchè si tratta di un azzardato giudizio da parte di chi giudica in merito al cammino di fede del prossimo.
Prendo atto che non stimi Papa Francesco, il quale chiaramente non la pensa come te: «Ancora oggi qualcuno dice “Cristo sì, la chiesa no, io credo in Dio ma non nei preti”, si dice così? Ma è proprio la Chiesa che ci porta a Cristo e ci porta a Dio, è la grande famiglia della Chiesa, che ha anche aspetti umani, nei pastori e nei fedeli, ci sono difetti, imperfezioni, peccati»
http://www.vatican.va/holy_father/francesco/audiences/2013/documents/papa-francesco_20130529_udienza-generale_it.html
Lo stesso dice il Concilio Vaticano II fortemente sostenuto dal card. Martini, il quale afferma: «Solo per mezzo della cattolica Chiesa di Cristo, che è lo strumento generale della salvezza, si può ottenere tutta la pienezza dei mezzi di salvezza. In realtà al solo collegio apostolico con a capo Pietro crediamo che il Signore ha affidato tutti i beni della Nuova Alleanza, per costituire l’unico corpo di Cristo sulla terra, al quale bisogna che siano pienamente incorporati tutti quelli che già in qualche modo appartengono al popolo di Dio»
Tuttavia, coloro che oggi nascono in comunità sorte da scissioni «la Chiesa cattolica li abbraccia con fraterno rispetto e amore. Giustificati nel Battesimo dalla fede, sono incorporati a Cristo e perciò sono a ragione insigniti del nome di cristiani e dai figli della Chiesa cattolica sono giustamente riconosciuti come fratelli nel Signore».
http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p123a9p3_it.htm
La successione apostolica non è indifferente, il supermercato delle religioni è utopia sentimentale.
Dal basso della mia ignoranza oso dirti Mc 9,38-43.45.47-48 risponde abbastanza bene all’opera svolta (o presunta tale, sta storia di una tipa che vede Gesù mi puzza…) dal fidanzato e dai predicatori evangelici, per quanto ne ho capito. Ma è un’opinione personale (però zitto eh, non si sappia in giro che non abbiamo nulla contro evangelisti, luterani, ebrei… i razzisti dobbiamo per forza risultare noi, mica chi ci odia per partito preso!)
Ma chi ti ha detto che il suo percorso sia finito così? Io lo vedrei come un avvicinamento alla Verità. Anch’io sono un convertito ma non sono entrato subito nella Chiesa, mi sono avvicinato per approssimazione, lentamente, prendendo anche strade che potrei reputare di per sé sbagliate ma che sono state il tramite con cui sono stato chiamato.
Chiamala grazia, chiamala dono di Dio…. la conversione è alla portata di tutti. Questo dono viene fatto a ciascuno di noi, c’è chi se lo prende e chi no.
Secondo me nel profondo tutti (gli stessi atei) sanno che se esiste un credo da seguire, è quello cattolico. Gesù ha promesso le persecuzioni per chi si avvicinava alla verità e i cattolici sono i più perseguitati di tutti, cosa che onestamente non vedo più di tanto negli ortodossi o i protestanti. La gente secondo me non s’accosta al cattolicesimo per paura perchè richiede più responsabilità, più impegno e più obbedienza.
Nei commenti ad un post di qualche giorno fa mi è stato spiegato che Dio non si manifesta agli uomini per non vuolare il principio del “libero arbitrio”. Premesso che la spiegazione non mi convince, stando così le cose perchè per alcune persone fa eccezione? Perchè per la Powers (o Manzoni o san Paolo) c’è una inequivocabile manifestazione divina che porta alla conversione e per gli altri no?
Mah, per me la Powers ha visto il diavolo sinceramente.
Questa tua risposta rivela il baco nascosto nell’ultima domanda dell’intervento di Guido… 😉
Non ho capito, scusami.
L'”esperienza” di Gesù della Powers è dubbia, hai detto, tanto da sospettare l’intervento del diavolo. A me personalmente ricorda quella altrettanto dubbia di Bob Dylan.
Ma non sarebbe necessario rifarsi a casi specifici, lo hanno fatto notare molti nostri amici ai vari Guidi che si sono affacciati da queste parti negli ultimi anni. Di fatto, non è importante sapere se l’esperienza mistica di una determinata persona sia autentica o meno, ciò che è realmente importante è l’effetto che ha sulle persone. Siamo cristiani, e crediamo che dai frutti si riconosca l’albero; tuttavia, anche se fossimo più prudenti, e ammettessimo per ipotesi che possano maturare buoni frutti anche da alberi non buoni, penso che non sarebbe lo stesso un problema. Mi spiego meglio e voglio essere drastico: ricordando Gesù che invitava gli apostoli a non fermare gli esorcisti esterni al loro gruppo, secondo me una persona che ritiene di aver avuto un’esperienza mistica e si converte autenticamente comportandosi secondo il Vangelo, può aver avuto anche solo un’esperienza illusoria e falsa, ma incontrerà lo stesso il favore di Dio, visto che la conversione che ci è richiesta è di sostanza, non di forma.
Quindi la Powers potrà anche aver ricevuto l’esperienza dal diavolo in persona… ma se ciò la migliorerà, dovremmo tutti gioirne lo stesso (ovviamente il mio è un assurdo, non occorre ricordare che dal male viene solo il male 😉 ). In fondo, non sei la sola a sospettare la presenza del diavolo in queste cose: per molti protestanti, ad esempio, le stesse apparizioni mariane sono manifestazioni del demonio progettate per indurre in tentazione i credenti. Ciò conferma ancora di più il mio discorso… hai voglia a ritenere diaboliche quelle manifestazioni! Se davvero è Satana che interviene a Medjugorje, sta facendo davvero un pessimo lavoro, visto che laggiù più che in ogni altro luogo al mondo si respirano la fraternità, l’amore e la fede, senza contare il fatto che fioccano conversioni, vocazioni e persino guarigioni fisiche.
Tutto sommato, io mi ritengo abbastanza pragmatico. Certo, ciò che ho detto non deve essere considerato né un elogio dell’insipienza (cioè che per me sia indifferente sapere quali siano le cause delle conversioni, in verità sono molto interessato), né tantomeno un’apologia del relativismo, ovvero, non penso affatto che sia del tutto impossibile stabilire la volontà di Dio. Ammetto di comprendere le basi del relativismo, che sono anche all’origine, probabilmente, della domanda di Guido, e di muovermi spesso in base a quelle, ma per me sono un punto di partenza, non di arrivo, come invece accade per un agnostico. E guardando le cose da quel punto di vista, posso comprendere bene sia l’errore da lui commesso, sia lo spirito che lo muove! L’errore che commette è, ovviamente, quello di parlare di “manifestazione inequivocabile” di Dio. Tale manifestazione non può esistere, semplicemente perché tutto può essere messo in discussione. Se si fosse manifestato solo nel passato, piangerebbe per non averlo visto e dubiterebbe che si sia manifestato davvero; se si manifestasse solo ad alcuni, protesterebbe perché non è tra questi; se fosse tra questi, crederebbe di aver avuto un’allucinazione, e ciò sarebbe confermato dal fatto che non tutti l’hanno avuta; se si manifestasse tramite una guarigione miracolosa, direbbe che è troppo rara per essere credibile; se gli si fa notare che tali guarigioni sono numerose, direbbe che sono troppe e troppo regolari per essere considerate frutto di una volontà specifica; se fosse accessibile continuamente e in modo misurabile come un pannello dell’autostrada, sarebbe niente più di un fenomeno fisico, quindi non sarebbe Dio… e così via. Ci manca solo che qualcuno abbia la pensata di denunciare Dio a qualche tribunale internazionale in quanto, rivelandosi solo ad alcuni, non sarebbe democratico… Però ciò che conta davvero è l’atteggiamento. Se davanti alle conversioni ci si pone con animo pregiudizialmente scettico, si mostra solo la sconsiderata paura di aprirsi a una nuova possibilità. Io credo, sinceramente e senza pretese, che ciò che ci viene richiesto sia di accostarci a questi fatti con la prudenza delle serpenti e la semplicità delle colombe, perché con un po’ di umiltà, di coraggio e anche di riflessione, tutti possiamo arrivare a Dio senza passare attraverso esperienze mistiche, quelle che i nostri detrattori cercano in tutti i modi di ridicolizzare senza comprendere, né attraverso imposizioni dispotiche, quelle che gli stessi affermano di volere per comportarsi secondo il Vangelo, ma sempre guardando alla cosa con timore.
Io penso sinceramente, ma potrei sbagliarmi ovviamente, che se fosse stato davvero Gesù si sarebbe dovuta avvicinare alla Chiesa cattolica. Ho il difetto di non girarci intorno alle cose ma per me l’unica via è il cattolicesimo, mi pare strano che la Powers invece sia evangelista. Ma può essere pure che fosse veramente Gesù e la signora si avvicinerà alla Chiesa piano piano, non lo so…
Sarei curiosa di sapere che rapporto ha con la Chiesa cattolica.
Ti capisco. Io non sono meno cattolico di te, e non mi sento attratto dal alcun tipo di sincretismo, però, come ho detto, ho avuto un altro approccio alla critica di Guido: non positivo, ma relativo.
forse la cosa potrebbe essere più semplice di quello che sembra.
Dio chiama, ma poi ognuno risponde a suo modo.
In fondo non succede così anche nella vita di tutti i giorni?
Probabilmente alla Power è venuto prima il tarlo, il dubbio che forse le sue posizioni atee non erano così fighe come pensava lei e soprattutto che forse le posizioni opposte non erano poi così peregrine.
Poi un avvicinamento di tipo razionale.
Poi probabilmente l’esperienza mistica – di cui non ho ragione di dubitare – ci sarà stata. che sia per autosuggestione o vera poco importa.
ha sentito una chiamata e ha risposto come meglio ha creduto/potuto.
attraverso la realtà che conoscevameglio, probabilmente quella del ragazzo con cui stava.
non ne carie una questione teologica ma solo esponenziale e prettamente umana.
Hai detto praticamente ciò che penso io, e suppongo anche la maggior parte di noi. Solo che non sono intervenuto sulla questione generale, ma solo perché era stata messa molta carne al fuoco su questioni collaterali! Prima Guido accusava Dio di essere ingiusto, perché si fa vedere solo ad alcuni, e di violare il libero arbitrio; al che giova ricordare che non tutti hanno gli stessi talenti evangelici e le stesse possibilità, che la quasi totalità dei credenti non si crea in alcun modo un problema solo perché tali esperienze non le ha mai avute, e che esistono persone che hanno queste esperienze ma rimangono ugualmente scettiche. Poi l’amica Sophie suggeriva che un’esperienza autentica di Cristo conduce solamente al cattolicesimo, perciò se l’esperienza mistica è vera può essere solo opera del diavolo. Io sostenevo che, pur essendo cattolico io stesso e perciò ritenendo il cattolicesimo la dottrina più vicina alla verità, non è necessario ipotizzare l’intervento diabolico in ogni cosa che non riguarda strettamente la Chiesa; se infatti io mi dovessi mettere nei panni del diavolo in persona e dovessi cominciare a lavorare contro la Chiesa cattolica, non mi prenderei certo la pena di convertire un’atea strafottente e libertina al protestantesimo americano! Il motivo è semplice: i protestanti americani sono di un’altra pasta rispetto a quelli europei, molto più coesi e attivi nelle comunità e di conseguenza molto meno attaccabili dal lassismo liberal, inoltre sono molto vicini ai cattolici sui temi sensibili… io diavolo avrei provato a mantenerla nella chiusura mentale piuttosto che rischiare un qualunque cambio di rotta. Per questo ricordavo il monito di Gesù agli apostoli: meglio lavorare per noi sotto altre insegne che dichiararsi dei nostri e non lavorare affatto. Quanto all’autenticità dell’esperienza, non sono nelle condizioni di dire niente; penso solo che se la cosa la migliorerà, ci avrà guadagnato in ogni caso.
Sul resto, hai già detto tutto tu 😉
Scusa Sophie, evangelista proprio no. Semmai evangelica o evangelicale. 😉
Ops sorry, non me ne sono accorta. Ieri i miei nipotini mi hanno stordita! 😀
Cosa che non si dice è che alla Fox hanno una politica: vuoi lavorare per noi? Devi essere ateo. Se non è discriminazione quella? Prevedo che la licenzieranno.
Il giornalista Craig James è stato licenziato da Fox sport proprio per questo. La notizia è vecchia e qui la fonte:
http://www.nocristianofobia.org/stati-uniti-presso-la-fox-sport-nuovo-caso-di-discriminazione-religiosa/
La Fox, notoriamente vicina ai Repubblicani, che fa cosi’…
L’articolo ripropone quello che io ritengo un errore di fondo della redazione di questo sito, mettere sullo stesso piano l’adesione di tipo cattolico al cristianesimo e l’adesione di altro tipo. L’adesione di tipo ‘cattolico’ è molto più radicale, infinitamente più radicale di altri tipi di adesione che abbonano, ad esempio, negli USA ove è diffuso un tipo di cristianesimo fai da te.
Si ha l’impressione che più che la fede interessa la collocazione geopolitica. Questa impressione è confermata nell’elenco degli scienziati credenti : non c’è un musulmano e, suppongo, ci sono pochissimi ortodossi, invece ci sono ebrei non cristiani. Più che una collocazione di fede sembra che prevalga il criterio della collocazione geopolitica.
Mussulmani scienziati pochini sono, perché per l’islam è allah che decide se un corpo cade oppure no perciò è inutile capire se esistono leggi sistematiche quando ogni evento è esclusiva proprietà della divinità di turno.
Al contrario di ortodossi ce ne sono di più, ma la repressione nei loro confronti è stata molto maggiore, un po’ quello che si vuole fare adesso nell’Europa occidentale imponendo il punto di vista “laico”. Esempio notevole Pavel Florenskij, scienziato e sacerdote ortodosso, inventore, tra l’altro, anche di un sistema per ovviare al ghiaccio sulle rotaie dei treni, morì in un campo di concentramento perché secondo l’opinione di qualcuno chi crede non ha diritto di esistere, né tanto meno di parlare di scienza.
Ebrei non cristiani.
Beh, se mi chiami scienziati un Sigmund Freud che scrisse un trattato sulla coca dopo essersene spippata un bel po’ (a fini scientifici,ovvio!) e che lasciò la sua famiglia a morire in Germania…
Dulcis in fundo di Freud: il 23 settembre 1897 venne iniziato “nella comunità fraterna” della Loggia Massonica del B’nai B’rith di Vienna, un anno dopo la fondazione.
oppure parliamo di Kinsey, quello del rapporto Kinsey sulla sessuologia dei bambini che di sicuro non ha abusato dei suoi pazienti (sarcasmo!),…
Sono contenta per lei, ma…definire Dio con un appellativo così particolare (seppure l’abbia usato come modo per dire che Lui non mollava…) non è un po’ animalesco? Boh! Voi che dite o è solo una mia impressione?
Capisco però che è all’inizio, e ha molto da dire, da testimoniare e grazie ancora a Dio che c’è anche quando siamo così ciechi da non vederlo!
E non dimentichiamo che oggi si festeggia la Madonna di Guadalupe.
Bene.
Dovrebbe essere un’occasione per ricordare i Cristeros, come si è arrivati alla guerra cristera, e la scure della censura che è riuscita a bloccare la diffusione della pellicola in Italia, e cercare di sapere chi si è dato da fare per imporre la censura, e col fiancheggiamento di chi.
La verità fino in fondo, affinché non sia tutto insabbiato.
Ho letto ieri su No Cristianofobia che nello Stato dell’Oklahoma, di fianco ad un monumento sulle Dodici Tavole della Legge, è stato daro il permesso di realizzarne un altro dedicato a satana, chiesto dalla locale sezione della church of satan. Si legge che l’autorizzazione è venuta con l’appoggio determinante di un parlamentare sedicente cristiano.
Scrivete su Google “Oklahoma monumento satana” e avrete ampia documentazione al riguardo.
Ma….io mi chiedo una cosa:
cercherò di scriverla facendo uno sforzo di volontà per moderare il linguaggio, impresa improba per un caratteraccio come il mio, ma hanno emesso la scomunica latae sententiae per chi votava PCI, e se quel parlamentare fosse cattolico (non l’ho ben capito), magari nessuno dice niente e fa niente da Roma.
Un operaio della Società Montecatini che spaccava sassi di mercurio otto ore al giorno col martello pneumatico tra le braccia, si trovava una bella scomunica della quale lui non ne comprendeva la ragione, e quel gentile signore dell’Oklahoma che ha gentilmente concesso il permesso agli eredi spirituali di La Vey e Aquino di erigere un bel monumento a satana, non viene scomunicato.
Lo dico alzando le braccia in segno di resa e con le lacrime agli occhi e i denti stretti da una sana rabbia che mi tiene in vita, ma…vuoi vedere che con alcuni cristiani Odifreddi aveva ragione riguardo all’etimologia ??????????
La pellicola la si può vedere con Youtube. Internet è spesso una gigantesca pattumiera, ma anche qualcosa di buono si mette.
http://www.filmgarantiti.it/it/edizioni.php?id=28
E c’è anche Eduardo Verastegùi, coprotagonista de The butterfly circus. La sua conversione mi pare di averla già postata.
Beh , non è così semplicistica la cosa.
Pio XII aveva fulminato con la scomunica il comunismo ed i suoi complici in un momento storico particolare;
Erano imminenti le elezioni politiche del 1948, in lizza per il potere c’ era un Partito Comunista particolarmente forte ed agguerrito , un partito legato a doppio filo a Giuseppe Stalin e che si era radicato in vaste aree d’ Italia.
Ricordiamoci bene che intere regioni (Toscana ed Emilia -Romagna in primis ) avevano, si può dire , voltato le spalle a Cristo ( e ancora le voltano).
Erano in corso, proprio in queste zone, le varie operazioni di “pulizia politica” ( i Desaparecidos non li ha avuti soltanto l’ Argentina), prova generale per le purghe vere e proprie che, in caso di una vittoria comunista, si sarebbero estese a tutto il Paese.
Così non è stato;gli italiani hanno potuto godere di un lungo periodo di libertà e di prosperità ,anche quelli del Centro Italia che,a voler essere cattivi si sarebbero meritati il tenore di vita del cittadino medio sovietico ( Sveglia alle cique ed in coda per ore per la razione di patate).
Così non è stato, grazie Pio XII!!
“Il mastino del Cielo” wow, qualcuno dovrebbe dirlo alla redazione di PapalePapale!
Intanto è stato dichiarato inammissibile il ricorso proposto dal giudice che voleva togliere il crocifisso dalle aule giudiziarie…
http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%204/2006/200605051/Provvedimenti/201305830_11.XML
Ricorso proposto troppo tardi…
Ahimè, per uno che si converte, subito altri mettono i bastoni fra le ruote. 🙁
Restiamo forti, e preghiamo.
http://www.nocristianofobia.org/oklahoma-via-libera-per-un-monumento-a-satana-a-fianco-dei-dieci-comandamenti/