Ricordate l’adolescente gay suicida? Non era omofobia

OmofobiaVi ricordate Roberto, l’adolescente omosessuale suicidatosi quest’estate gettandosi dal terrazzo di casa? Ricordate l’immediato sciacallaggio delle associazioni gay e della maggioranza dei quotidiani su questa tragedia spacciandola per omofobia, prima ancora di accertare le cause? Ne avevamo parlato anche noi.

Bene, ovviamente anche questa volta l’omofobia non c’entrava nulla: la Procura di Roma ha infatti chiesto l’archiviazione del fascicolo perché ha accertato che la vittima non ha deciso di togliersi la vita a causa di episodi di bullismo e omofobia, ma per un disagio esistenziale non generato dall’ambiente esterno.

Mentre la notizia sul “suicidio perché deriso in quanto gay” è rimbalzata su ogni organo d’informazione, l’archiviazione del caso è stato riportato in un trafiletto a pagina 16 soltanto dal quotidiano “Libero”. Nell’articolo si ricorda giustamente che l’insistente strumentalizzazione dei casi tragici come quello di Roberto, contribuisce a far si che gli omosessuali si sentano appartenenti ad una categoria da osservare ossessionatamene. Inoltre, il continuo e ossessivo spauracchio sull’omofobia  usato per ogni caso e per chiunque osi dire qualcosa di contrario alle associazioni LGBT renderà sempre più insensibile la popolazione verso tali episodi, anche quando si dimostreranno reali (esistono i casi veri, da condannare ovviamente con tutte le forze, fortunatamente sono pochissimi tanto che l’Italia è stata classificata dal Pew Research Center come l’ottavo Paese al mondo per miglior accettazione degli omosessuali). Lo insegna la nota favola di Esopo chiamata “Al lupo! Al lupo!”.

Per questo «i nemici più pericolosi dei gay italiani, spesso, sono i gay stessi», come ha scritto Domenico Nardo sul gay-friendly “Fatto Quotidiano”. Da questo punto di vista, un nemico dei gay italiani è Nichi Vendola, che subito dopo il suicidio di Roberto ha abusato della sua morte per accusare la classe dirigente a chiedere «perdono per le vittime dell’omofobia e per aver consentito che l’odio per le diversità diventasse lessico ordinario della contesa politica». Un altro che ha malamente approfittato di questa tragedia è stato Flavio Romani, presidente di Arcigay, anche lui accodatosi allo sciacallaggio sulla morte di Roberto dicendo che «è ai ragazzi e alle ragazze come questo quattordicenne che bisogna pensare quando si dibatte dell’omofobia». Altri sono Fabrizio Marrazzo, Paola Concia e Franco Grillini,, che puntualmente con le loro dichiarazioni strumentalizzano in chiave politica la vita e le difficoltà degli omosessuali. 

Non è la prima volta, ovviamente, che si verifica questo tipo di sciaccallagio su fatti tragici subito usati dalla lobby gay per accusare gli italiani di omofobia: ricordiamo il caso del giovane Andrea (gennaio 2013) che però non era affatto omosessuale, il tentato suicidio del sedicenne di Roma (maggio 2013) che però lui stesso ha spiegato non essere motivato dall’omofobia ed infine il recente attentato al liceo Socrate noto istituto gay-friendly, rivelatosi invece una vendetta per una bocciatura.

Esistono anche, non solo in Italia, numerosi omosessuali che si fanno appositamente male da soli per poi accusare la società di essere omofoba, ricordiamo il caso di Joseph Baken, quello di Alexandra Pennell, la coppia di lesbiche del Colorado e il caso di Charlie Rogers.  Sono altri che urlano “al lupo, al lupo”, senza ricordarsi purtroppo il brutto finale della favola. Chi è davvero interessato a chi vive una situazione di omosessualità?

La redazione

135 commenti a Ricordate l’adolescente gay suicida? Non era omofobia

  • Li ha detto:

    Perchè non sono sorpresa?

    La gente si sta davvero scocciando di questo gaysmo da politically correct, e se continua così la vedo male per i gay: ha proprio ragione Domenico Nardo!

    Ormai non possono neanche più considerarsi dei diversi: tutto questo gay friendly li sta rendendo sempre più parte della società, conformi.

    La trasgressione non è più essere gay, ma essere cristiani: basta guardare che succede nel mondo.

    • Salvatore Benvenuti ha detto:

      La principale trasgressione,oggi, non è essere gay, bensì essere cristiani, soprattutto cattolici. Vero!

      • Sergio Liuzzo ha detto:

        Scusate ma….chissenefrega della trasgressione ? Se una persona e’ gay o cristiana “per trasgressione”, mi sembra non possa essere presa sul serio ne’ per la sua dedizione ai valori cristiani, ne’ per le sue rivendicazioni in tema di diritti omosessuali.

        • Salvo ha detto:

          Salvatore intendeva probabilmente dire che oggi essere cristiani significa andare contro-corrente, mentre fino a ieri erano gli omosessuali a divertirsi nello scandalizzare la società.

          Il rispetto non è invece una rivendicazione omosessuale, ma è una rivendicazione umana…non bisogna mai difendere gli omosessuali come fossero una categoria protetta, dimenticandosi di tutte le altre minoranze discriminate. Bisogna difendere tutti, non solo alcune categorie.

  • lorenzo ha detto:

    Perché meravigliarsi se i gay mentono?
    Non è forse loro padre il primo dei bugiardi?

    • Alèudin ha detto:

      lorenzo il tuo commento, sempre che abbia compreso correttamente, non aiuta per niente nè noi nè loro nè nessuno, anzi forse sì, aiuta quel “padre della menzogna” che hai stoltamente chiamato in causa.

    • Max ha detto:

      Lorenzo, se ho capito bene, stai straparlando.

    • lorenzo ha detto:

      @ Alèudin e Max
      Ribadisco e confermo quello che ho scritto.
      Vi faccio pero notare che ho parlato di gay e non di omosessuali.
      Omosessuale: persona che ha ben determinati problemi di natura sessuale e non li nasconde.
      Gay: omosessuale che indossa una maschera gioiosa ed addossa alla società tutte le cause dei suoi problemi.

      • Alèudin ha detto:

        allora spiegaci chi sarebbe il loro padre.

        • Raffaele ha detto:

          Da una prospettiva superficiale è vero: i padri di figli omosessuali sono dei traditori e bugiardi. Usano il figlio per regolare il rapporto coniugale con la moglie, investono il figlio del ruolo del bravo bambino che deve far felice la madre, invece di liberarlo nel mondo, di dargli una struttura con cui iniziare la Vita. Questo è ciò che è avvenuto nella mia famiglia, come in moltissime famiglie di ragazzi omosessuali che ho conosciuto. Detto ciò che, pur nella crudezza, è la verità dei fatti, a mio avviso non bisogna dare alcuna colpa a quei padri, che come ogni persona hanno fatto ciò che sono riusciti, ciò che anche loro hanno ricevuto, incontrato nel loro percorso di Vita, messo in atto meccanismi di sopravvivenza del branco. Il vero traditore e bugiardo è chi invece di sorreggere questi uomini e far rifiorire in loro quell’autentico istinto paterno che ogni uomo porta nel cuore, li schiacciano e si pongono come educatori attraverso perverse teorie del genere. Questi padri traditori e bugiardi sono uomini feriti, italiani che arrivano al suicidio perchè si sentono delle nullità, sentono di non valere niente agli occhi del figlio. I veri traditori sono quelli al governo, non chi ha assorbito nella propria identità e nella propria famiglia i soprusi del vertice, a vedere distrutta l’azienda del proprio padre e vedere nel proprio figlio il vuoto di un futuro che non è riuscito a proteggere. I veri traditori sono coloro che per creare un nuovo ordine mondiale sono disposti a distruggere intere economie nazionali nonchè intere culture. Sono quelli che investono affinchè l’omosessualità e la transessualità possano essere condizioni sempre più numerose, in quanto perfettamente funzionali con il loro progetto, nonostante siano evidenti sintomi del malessere dell’umanità.
          E’ necessario andare all’origine dei temi sociali per evitare di farci la guerra tra di noi, tra quelle persone che hanno come primo valore il bene comune, il desiderio di costruire una civiltà in cui gli individui sono connessi tra loro nel cuore della propria interiorità.

        • lorenzo ha detto:

          Il padre dei gay, per loro libera scelta, è satana: non sono forse i gay quelli che sostengono che Dio non ha creato l’Uomo maschio e femmina?
          E se mentono sulla stessa natura umana che difficoltà hanno a farlo, pro domo sua, su delle tragedie esistenziali?

          • Paolo Viti ha detto:

            Questa generalizzazione non è la posizione del Catechismo, della Chiesa cattolica e di Papa Francesco, la cui visione sull’omosessualità e sugli omosessuali è perfettamente contenuta qui (articoli 2357-2359): http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a6_it.htm

            E’ una tua personalissima convinzione che non aiuterà certamente nessuno e non contribuirà al dialogo con nessuno.

            • lorenzo ha detto:

              2357⇒…Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, [Gen 19,1-29; Rm 1,24-27; 1Cor 6,10; 1Tm 1,10] la Tradizione ha sempre dichiarato che “gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati” [Congregazione per la Dottrina della Fede, Dich. Persona humana, 8]. Sono contrari alla legge naturale… In nessun caso possono essere approvati.
              (le lobbi gay sostengono invece che le ralazioni omosessuali sono un atto d’amore in pefetta armonia con la legge naturale)

              2359⇒ Le persone omosessuali sono chiamate alla castità…, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana.
              (le lobbi gay invece sostengono che le persone omosessuali hanno addirittura il diritto di avere dei figli)

              Afferma papa Francesco: «… Se una persona è gay e cerca il Signore con buona volontà, chi sono io per giudicarlo? Il Catechismo della Chiesa cattolica insegna che le persone gay non si devono discriminare, ma si devono accogliere. Il problema non è avere questa tendenza, il problema è fare lobby…».
              Papa Francesco parla di gay ma fa riferimento a quelli che il Catechismo chiama omosessuali: sempre l’art. 2357, infatti, afferma che “l’omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un’attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile.”
              Gay è invece una modalità, di origine americana, di definire gli omosessuali tendente a far passare l’idea che praticare una sessualità contro natura sia una cosa bella ed apportatrice di serenità, di allegria e di gioia di vivere.

              • Paolo Viti ha detto:

                Tutto questo non c’entra nulla, infatti, con la tua affermazione poco sopra secondo cui “Il padre dei gay, per loro libera scelta, è satana”, generalizzazione e semplificazione totalmente inutile che raggiunge il solo scopo di raggelare i cuori nei confronti tuoi e dei cattolici tutti, altro che scaldarli come insegna Papa Francesco.

          • Sergio Liuzzo ha detto:

            Poi si dice che su questo sito non si esprimono posizioni omofobe……….

            • Giuseppe ha detto:

              Più che altro è il sonno della ragione…

            • lorenzo ha detto:

              Quindi, secondo te, affermare che le pratiche omosessuali conducono alla morte è una posizione omofoba?
              Come a dire che mettere in guardia i fumatori sui danni del fumo significa odiarli: complimenti per il tuo modo di ragionare.

            • Paolo Viti ha detto:

              Purtroppo Sergio e Giuseppe hanno questa volta ragione (eviterei l’ennesimo spauracchio dell’omofobia che non si può più sentire!!) e dimostrano come questi giudizi (sono solo di alcuni, caro Sergio, mai generalizzare) non fanno altro che allontanare, creare equivoci, distrarre e confermare i pregiudizi di chi è di idee differenti.

              Papa Francesco ci sta dicendo: continuiamo a “combattere” per le nostre idee, ma mettiamo al centro la misericordia e non la condanna o il giudizio sprezzante.

      • Paolo Viti ha detto:

        Distinzioni artificiose e facilmente equivocabili, non è così che si espone la visione cristiana sulla sessualità.

        Che non sia utile a nessuno lo dimostra che hai distratto dal tema proposto dall’articolo, che merita ben più attenzione delle tue accuse.

        • lorenzo ha detto:

          Che la visione cristiana della sessualità sia quella che hai in testa tu non spetta a me giudicarlo: la visione cattolica dela sessualità è però quella che si evince dalla lettura del il Catechismo della Chiesa Cattolica.

          A proposito poi del tema dell’articolo, se non te ne sei accorto, le lobby gay, menti oggi e menti domani, hanno fatto breccia anche nel cuore di molti cattolici: hai mai sentito parlare della lobby gay in Vaticano?

          • Paolo Viti ha detto:

            Appunto, nel Catechismo non esiste alcun affermazione sull’origine satanica dell’omosessualità o sulla menzogna come caratteristica principale dei gay, basta leggerlo: http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a6_it.htm

            La lobby gay è un altro discorso, composta sopratutto (statistica docet) da etero. Il primo ad accusare la lobby gay è Papa Francesco nel famoso discorso sull’aereo.

            Impariamo allora a distinguere le questioni e sopratutto domandiamoci se sono è davvero utile urlare certi giudizi totalmente personali.

            • lorenzo ha detto:

              Quindi, secondo te, quella determinta cultura che va sotto il nome di cultura gay e che afferma la bellezza dele pratiche omosessuali non ha rifiutato Dio e si è scelta satana per padre?
              Cosa bev diversa sono invece gli omosessuali che non si lasciano ingannare dal politicamente corretto e che vivono il proprio stato in modo conforme agli insegnamenti della Chiesa.
              Chi sottovaluta gli avvertimenti del medico riguardo ai pericoli per la propria salute, rischia la vita; chi sottovaluta gli avvetimenti della Chiesale riguardo alle pratiche omosessuali, rischia la vita.

              • Paolo Viti ha detto:

                Esiste una lobby ed esistono le persone, i tuoi commenti sull’omosessualità sono talmente superficiali e generalizzanti che non si distinguono mai le cose generando facilmente (forse appositamente) equivoci.

                Questa mancanza di prudenza (apposita?) non aiuta nessuno ma genera soltanto divisioni e polemiche, come quelle generate dal tuo commento. Ancora una volta l’ossessione per certe battaglie poco cattoliche ci distrae dal tema principale, ben più meritorio.

                • lorenzo ha detto:

                  E quali sarebbero, secondo te, “certe battaglie poco cattoliche”?
                  Quelle di far credere alle persone che si può tranquillamente fare sesso contro natura e vivere?

                  Ricordi quel passo del profeta Ezechiele che afferma: “Se io dico all’empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distoglier l’empio dalla sua condotta, egli, l’empio, morirà per la sua iniquità; ma della sua morte chiederò conto a te.
                  Ma se tu avrai ammonito l’empio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la sua iniquità. Tu invece sarai salvo.” (Ez33.8,9)

                  Non spetta a noi giudicare i cuori delle persone omosessuali o gay che siano, come non spetta a noi separare il loglio dal grano: se però, a causa del nostro parlare politicamente corretto le persone non conoscono la differenza tra l’essere loglio o essere grano, ne saremo responsabili.

                  E questo, secondo te, ci distrae dal tema principale?
                  Non è forse vero che la menzogna ha per padre il diavolo?

                  • Paolo Viti ha detto:

                    Tutti sanno cosa pensa la Chiesa sull’omosessualità e nessuno è mai sceso a compromessi.

                    Saremo responsabili se il nostro parlare è talmente duro, distaccato e inflessibile che allontanerà ancora di più i fratelli, confermandoli che chi li accusa sta sbagliando giudizio. Sei davvero sicuro che il tuo parlare possa aiutare qualcuno? La storia dimostra invece che li si allontana e basta, contribuendo al loro rifiuto per la proposta cristiana.

                    Probabilmente tu eri uno dei farisei che si stracciava le vesti quando Gesù ha scelto di non condannare Zaccheo da sotto l’albero per il suo comportamento, non gli ha detto che rubare era scegliere Satana come padre e non gli ha detto: “Empio tu morirai”. Ha invece scelto di abbracciarlo e mangiare assieme a lui, inutile che ti ricordi che Zaccheo ha poi cambiato vita, donando tutto ai poveri.

                    Tu da che parte vuoi stare? Gesù o i farisei? Sicuro che vuoi accusare Gesù di aver parlato politicamente corretto e aver fatto credere a Zaccheo che si può tranquillamente rubare e vivere?

                    • lorenzo ha detto:

                      Non è forse un parlare duro affermare “che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. Se dunque il tuo occhio destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo. E se la tua mano destra ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo.(Mt5.28-30)”?

                    • Paolo Viti ha detto:

                      Questa è un’ammonizione ad un comportamento (desideri e atti impuri, in questo caso), esattamente come è un comportamento l’omosessualità praticata che il Catechismo condanna chiaramente.

                      Le tue (continue) condanne e il tuo (continuo) parlare duro invece sono ed è verso gli individui.

                      Con Gesù che abbraccia Zaccheo o con i farisei che si scandalizzano e lo condannano? Con chi stai, lorenzo? Andiamo avanti a citazioni evangeliche fino a quando prima di rispondere?

                    • lorenzo ha detto:

                      Come potrei parlare contro gli individui omosessuali se taluni miei amici lo sono? Quello che sigmatizzo sono i loro comportamenti sessuali.
                      Per tua informazione io condanno anche la convivenza eppure ho parenti molto stretti che convivono: credi forse che li ami di meno?

            • francesco ha detto:

              Beh numerosi santi tra cui Santa Caterina da Siena parlano dell’omosessualità come depravazione satanica (ovviamente la pratica omosessuale)

              • Paolo Viti ha detto:

                Mi piacerebbe leggere qualcosa. Se anche fosse vero non credo che i pensieri di Santa Caterina siano il riferimento morale dei cattolici, esso è il Catechismo all’interno del quale non c’è alcun accenno a tale semplificazione e generalizzazione.

                L’omosessualità praticata è certamente un peccato ma arrivare a dire che i “gay sono figli di satana” ce ne vuole. Mi chiedo ancora che senso abbia continuare ad ossessionarsi con tali questioni (sappiamo tutti cosa dice il Catechismo rispetto l’omosessualità!) anche quando l’articolo parla di altre cose.

                • lorenzo ha detto:

                  Gay, in inglese, significa gaio allegro, giulivo, festoso, giocondo…
                  Possibile che non ti passi nemmeno per la testa che utilizzare la parola gay per definire gli omosessuali e manipolare le notizie come riportato nell’articolo sia frutto della stessa mente?

                  Cosa dice invece il Catechismo al riguardo?
                  “presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni… gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati… In nessun caso possono essere approvati.”

                  Che poi i “gay sono figli di satana” è semplicemente una tua deduzione: sono e saranno sempre dei figli Dio, anche se hanno scelto di avere satana per padre.

                  • Paolo Viti ha detto:

                    Fatico a confrontarmi con chi ha questo rancore e vive l’omosessualità degli altri come qualcosa di vita o di morte. Queste condanne generalizzanti non aiutano nessuno, non aiutano gli omosessuali, non aiutano chi la pensa diversamente da noi e non aiutano nemmeno tra di noi.

                    Il Catechismo parla di “relazioni omosessuali” e “atti di omosessualità”, come giustamente riporti. Non parla e non condanna affatto i gay, nemmeno se questo termine se lo sono appositamente scelti i militanti omosessuali perché traducibile con termini di allegria e felicità. Dice invece che queste persone vivono una prova e per questo vanno aiutate da noi fratelli.

                    Questa mancanza di sensibilità e questi discorsi completamente controproducenti mi portano a credere che anche tu in questo momento non stai scegliendo Dio come padre.

                    • lorenzo ha detto:

                      Sul fatto che vadano aiutati siamo perfettamente d’accordo.
                      Io però ritengo sia dannoso sottacere pubblicamente la realtà.
                      Tu invece ritieni sia preferibile non puntualizzare troppo.
                      Conoscevo un sacerdote che era molto amato dai giovani per la sua apertura sui problemi degli omosessuali: ora non fa più il prete.

                    • Paolo Viti ha detto:

                      Io ritengo che si debba mettere al centro la misericordia e non il continuo ossessionarsi su come gli altri devono vivere.

                      A me non interessa nulla che un omosessuale diventi eterosessuale, a me interessa che incontri Gesù Cristo. La vita ricomincia da qui.

                      Tu continui ad allontanare gli omosessuali da Gesù Cristo sperando che le tue sprezzanti ammonizioni e correzioni ossessive magicamente li aiutino a convertirsi….ma è mai accaduto?
                      No, mai…prendiamone atto con coraggio. Non è questa la strada, questa è la strada per allontanare gli omosessuali dalla Chiesa, compresi tutti quelli che non si sentono abbracciati. Anche di questo dovremo rendere conto.

                    • a-theòs=a-éthos ha detto:

                      Lorenzo nella sostanza ha PIENAMENTE ragione ed eventualmente lo si può riprendere solo riguardo ai modi; tu, Paolo, hai sostanzialmente TORTO e hai ragione sui modi.

                      Il perché è presto detto.
                      1) Bisogna trovare sempre un modo caritatevole di richiamare alla verità (e questo è ciò che corrisponde ad una benevola interpretazione della posizione di Paolo), ma la verità è SEMPRE molto dura, per chi la rifiuta. E non venirmi a dire, caro Paolo, che, pur non potendo noi giudicare della dannazione o salvezza di alcuno, non siano evidenti i segni dell’indurimento nel peccato da parte di moltissimi di coloro che si dicono gay (che non coincidono con tutti coloro che si dicono omosessuali).

                      2) Le parole della Sacra Scrittura sono prive di orpelli stilistici riferibili al “politicamente corretto”, che invece oggi è una religione. Tu, Paolo, sei talmente esagerato nel sottolineare la necessità di “modi” che non urtino, che sembri cadere appieno nel politicamente corretto e sarebbe ora che te ne rendessi conto. Quando affermi: “A me non interessa nulla che un omosessuale diventi eterosessuale, a me interessa che incontri Gesù Cristo”, significa che hai capito poco o nulla, perché, se è vero che un male può essere occasione di salvezza, come già ti feci notare, nessun vero direttore spirituale può sensatamente sostenere che, in presenza di una condizione di non integrità della propria natura (come nel caso di chi, anche incolpevolmente, abbia tendenze omosessuali), non si abbia il preciso dovere morale di cercare la guarigione. Se non capisci queste cose veramente elementari, fraintendi tutto e, tu sì, rischi di fare un gran male, aggiungendo male al male.

                      3) E’ totalmente falso che Lorenzo si riferisca agli individui, nel senso di una condanna certa alla dannazione di chiunque. In realtà, come da lui stesso affermato, egli intende riportare le chiare e non politicamente corrette parole dei testi sacri.

                    • lorenzo ha detto:

                      Io credo invece che il tuo modo di rapportarsi con gli omosessuali sia per lo meno inappropriato: parlare in generale non è la stessa cosa che parlare a tu per tu.
                      Quando la misericordia diventa liceità, non è più amore.

                • a-theòs=a-éthos ha detto:

                  Tutti i peccatori in quanto peccatori sono figli di Satana, avendo volontariamente abbandonato Dio. C’è però una gradazione nella gravità dei peccati, in relazione al grado di perversione della propria natura, che i diversi peccati comportano e in questo senso l’omosessualità praticata è uno dei peccati peggiori; di conseguenza non è per nulla errato dire che l’omosessualità praticata consegna maggiormente di altri peccati nelle mani di Satana.

      • Salvatore Benvenuti ha detto:

        A quanto pare succede pure a lei di essere frainteso.

        • lorenzo ha detto:

          Allora siamo in buona compagnia: di papa Francesco hanno detto che ha aperto ai gay…

  • nullapercaso ha detto:

    Si tratta di un dramma umano comunque, poi un giornale razzista e xenofobo come libero non è degno di essere approfondito, e, comunque il fatto di essere gay non aiuta a vivere sereni in questa società, non si sceglie di essere eterosessuali, come non si sceglie di essere gay.

    • Kosmo ha detto:

      E come mai adesso non ‘Bisogna sempre dialogare e confrontarsi con chi non la pensa come noi‘ come hai detto nell’altro post? https://www.uccronline.it/2013/10/22/se-manifesti-contro-laborto-finisci-accoltellato/#comment-134964
      Ancora con questa palla che ‘non si sceglie di essere gay‘?
      Non si sceglie neppure di venire al mondo, se è per questo…

    • Giacomot ha detto:

      Ehy scrivendo certe cose non porti onore all’ideologia gender che predica di poter scegliere come si vuole il proprio orientamento per qualsiasi cosa .
      Comunque è vero che non si sceglie, ma è anche vero che gli omosessuali hanno una condizione di malessere interiore (come appunto molti ammettono sia davanti ad uno psicologo sia in pubblico liberamente) , e infatti molti casi di suicidio avvengono anche (se non soprattutto) per questo come ha dimostrato spesso questo sito e Tempi.it con prove vere e obbiettive non opinabili .
      Non vedo ,comunque, come mai tu ti debba confutare da solo quando prima hai detto che bisogna sempre confrontarsi con chi la pensa diversamente . E poi fammi un pò vedere come hai preso certe conclusioni da un certo giornale .

      • Kosmo ha detto:

        Il solito “cattolico da ‘la Repubblica’“…

        • Giacomot ha detto:

          Speriamo di no ,anche se è vero che ne conosco un sacco di cattolici che lodano ‘la Repubblica’ (un giornale che si permette di stravolgere quello che il Papa dice chiaramente se senza importarsi di fare correzioni e che fa tante altre cose,ma credo che questa basti). Chissà come mi risponde …

      • Giacomot ha detto:

        Anzi aggiungo che si diventa omosessuali . È meglio che lo sottolinei SI DIVENTA OMOSESSUALI , tanto per scusarmi di non averlo scritto prima e per farlo rimanere impresso nella mente .

        • Paolo Viti ha detto:

          Ma a chi e a cosa interessa tutto questo? La Chiesa o il Catechismo si sono mai occupati della genesi dell’omosessualità? E cosa ne ricaviamo quando giungeremo ad una soluzione? Nulla, assolutamente nulla…si nasce o si diventa…ma a che serve domandarselo??

          Sono battaglie completamente inutili, spesso rancorose, di retroguardia.

          • Giacomot ha detto:

            Capisco cosa vuoi dire e non credo di avere rancori . Voglio solo sottolineare un aspetto psicologico niente di più .

            • Paolo Viti ha detto:

              Si lo capisco, ma ora che lo hai sottolineato? A quali conclusioni arriviamo? E’ meglio diventare che esserlo? E’ meglio esserlo che diventarlo? Perché dovrebbe interessarci saperlo? Questo è quello che chiedo…perdiamo tempo e rendiamo il dibattito pieno di rancore, polarizzando le posizioni. Lo capiamo?

              • Giacomot ha detto:

                Non voglio nulla di tutto cio tranquillo . Voglio solo mettere le cose in chiaro per mettere le cose in chiaro per mettere le cose in chiaro xD . Magari è vero , ora che mi ci fai pensare ,che non va bene farlo , ma alla fine non è che voglio chissà cosa ..lo faccio in buona fede , credo ,anche se ammetto che certe volte sono un pò avventato …

                • Paolo Viti ha detto:

                  Benissimo, ovviamente non era un’accusa rivolta a te ma è un genere di discorsi che da quando c’è Papa Francesco capisco essere davvero controproducenti.

                  Come avresti risposto se uno sulla tematica sull’aborto avesse ricordato che la maggioranza di chi si dice cattolico è favorevole, compresa la contraccezione? Avrebbe anche lui messo le cose in chiaro, ma avrebbe favorito un punto di incontro? No, probabilmente molti gli avrebbero risposto bruscamente (forse anche tu e anch’io, giustamente). Si capisce l’analogia?

                  • Giacomot ha detto:

                    Credo che non si possa essere perfetti , ma anche che naturalmente si debba aspirare ad esserlo ma ,almeno quà sulla terra, non lo sarò mai . Quindi se qualche volta sono un pò avventato è vero che sbaglio e me ne rendo conto (l’ultima volta me lo sono anche confessato ed è questo che vuole la Chiesa che ce ne rendiamo conto e potrei dire anche da soli con l’aiuto della fede) , ma alla fine in certe occasioni è certe volte inevitabile e te ne rendi conto anche tu . Naturalmente non giustifico nulla ma almeno un pò di comprensione .
                    La Chiesa vuole sì che non portiamo rancore o altro , ma comprende e per questo accoglie (e perdona) ,cosa più importante ,vuole che ricerchiamo la Verità. Se certe teorie avvicinano alla Verità rendimi felice di condividerle senza nessuna traccia di rancore ma con pura felicità di condivisione , sia di pensieri (giudizi per esempio in merito all’articolo) che di teorie psicologiche (in passato ho scritto un sacco anche su queste).E come ho detto più giù , non voglio imporre nulla a nessuno , solo far notare che se qualcuno vuole uscire da una certa situazione può farlo ,o si dedichi alla castità . Non credo che fare ciò che la Chiesa mi dice di fare sia sbagliato .
                    <>
                    (Luca 6,41)
                    Questo per dirti che hai ragione a farmi notare un certo comportamento ma insistendo rischi di andare dalla parte del torto e di creare divisioni e incomprensioni all’interno dello stesso blog/sito (non sò la differenza xD ) .
                    Non prenderla come un’offesa quindi .

                    • Giacomot ha detto:

                      ” Perchè guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?”
                      (Luca 6,41)
                      *deve stare nel scusate ma me ne ero scordato di questo pseudo bug …

                  • a-theòs=a-éthos ha detto:

                    Si capisce solo che sei profondamente confuso. Stai affermando delle cose veramente assurde. L’uomo è un animale razionale e INFATTI non trovi militante e ideologo gay che non tenti di giustificare teoricamente la propria situazione di vita e le proprie scelte errate.

                    Solo una domandina: come fai a spiegare perché è sbagliato ritenere che sia moralmente lecita la pratica omosessuale, senza studiare l’eziologia della questione, sotto ogni punto di vista (psicologico, etico-filosofico, etico-teologico)?

                    E tanto per darti un esempio di come si può rispondere, avendo riflettuto sulle cause almeno un poco: non si può “essere” omosessuali

        • Max ha detto:

          Non ne sono cosi’ sicuro. Infatti anche il Catechismo (che pure non vuol essere un testo scientifico) ricorda che l’origine dell’omosessualita’ e’ sconosciuta. Puo’ essere dovuta a fattori familiari, o qualcosa di innato, non lo sappiamo.

          • Max ha detto:

            Catechismo della Chiesa Cattolica, intendo.

          • Giacomot ha detto:

            Solo perchè è ritenuta sconosciuta non significa che non debba trovare una Verità . Fin’ora la psicologia ha aiutato moltissimi omosessuali (tanto che si stima che ora gli ex sia più degli altri) ad uscire da questa loro situazione . Ora non mi si venga a dire che per me gli omosessuali non devono essere omosessuali .La Chiesa infatti mette davanti due strade : o la conversione o la castità . Naturalmente in tutti e due i casi bisogna comunque essere consapevoli dei propri atti , infatti non mi si venga neanche a dire che credo che i rapporti sessuali etero siano limpidi e quelli omosessuali siano fogne . Tutti e due gli atti sessuali sono peccati , specie se oziosi e non fatti per utilità . E spero di essere stato chiaro .

          • a-theòs=a-éthos ha detto:

            Appunto, non si tratta di un testo scientifico.

            Ciò che un Catechismo può dire con autorità è che l’omosessualità è un male, in quanto contrario alla natura umana, ed è anche un peccato (ossia un male morale), se per di più è agita.

  • Nullapercaso ha detto:

    Non si sceglie no.

    • Kosmo ha detto:

      ah! Se lo dici tu! c’è da crederci…
      Ma allora, se non si sceglie, come mai esistono ex-gay?
      Aspetto la risposta tipica “gay-represso”…

      • Nullapercaso ha detto:

        Prova ad immaginare di voler avere un rapporto con qualcuno del tuo stesso sesso, se non ti va, se non è dentro di te scritto, ti repelle.
        Io ho letto delle cose interessanti su repubblica e ho letto fesserie su avvenire, come viceversa d’altronde.
        Ma libero e il giornale sono terribili, non da cristiani comunque, da qualunquisti e da razzisti camuffati, oltre che giornali di regime (personale) .

        • Panthom ha detto:

          Non entro nel merito della scelta o della non scelta che non c’entra nulla con l’articolo.

          Se hai il coraggio di dire che la notizia riportata da “Libero” è falsa dillo chiaramente, te ne assumi le responsabilità. Secondo hai assunto un atteggiamento profondamente immaturo rifiutando di prendere in considerazione una notizia riportata da un quotidiano che ti è poco simpatico, sopratutto quando poi scrivi che “bisogna dialogare con chi non la pensa come noi”: https://www.uccronline.it/2013/10/22/se-manifesti-contro-laborto-finisci-accoltellato/#comment-134964

          Lascia perdere questi moralismi a cui evidentemente non credi e abbi la maturità di stare di fronte alla notizia riportata nell’articolo. Possibilmente senza scappare.

          • nullapercaso ha detto:

            Non è giusto riportare una notizia falsa, è corretto rettificare notizie date e risultate false.
            Vorresti sostenere che “libero” è meglio di altri in questo campo?
            Ti ricordo pure il fratello maggiore “il giornale” con il “metodo boffo” è una questione di stile.
            Troverei corretto da parte di chicchessia, riportare sempre e tutte le notizie, in modo oggettivo e descrittivo, volendo, aggiungere a parte, l’ opinione.

            • Panthom ha detto:

              Sono d’accordo, infatti il caso contenuto nell’articolo dimostra che il 99% dei quotidiani (Repubblica e Corriere in testa) hanno riportato falsità, mentre soltanto Libero ha aspettato e riportato la verità hai suoi lettori: l’omofobia non c’entra nulla.

              Come si concilia questo tuo ultimo commento con gli insulti di razzismo a chi in questo caso è stato l’unico a riportare la verità dei fatti? E’ da cristiano il tuo comportamento?

              Si può essere di destra o di sinistra, ma l’ideologia politica non deve mai prendere il sopravvento sulla razionalità.

              • Nullapercaso ha detto:

                La destra non è compatibile con il cristianesimo.

                • Salvatore Benvenuti ha detto:

                  Neppure la sinistra, e da un po’ di tempo pare non lo siano neppure alcune zone del centro. Sbaglio?

                • Sophie ha detto:

                  Eppure la storia insegna che è sempre stato il comunismo a perseguitare i cristiani.

                • Paolo Viti ha detto:

                  Destra, sinistra, compatibilità col cristianesimo…perdiamo tempo anche qui ragazzi, esattamente come sopra! A nessuno interessa e a nessuno è utile tutto questo! L’articolo oltretutto parla di altro!

                • francesco russo ha detto:

                  Booooom!
                  Guarda che è un po’ presto per i botti di capodanno 😉

              • Sophie ha detto:

                Scusa Paolo ma hai finito di bacchettare tutti? Dì qualcosa tu no invece di stare sempre là a riprendere…

                • Paolo Viti ha detto:

                  No, non ho finito purtroppo…ci tengo troppo a questo blog per vedere come alcuni suoi commentatori scadano in argomenti tanto inutili e controproducenti al blog stesso.

            • Kosmo ha detto:

              l’ IPOCRISIA di farsi il santo dicendo “bisogna dialogare con chi non la pensa come noi” e poi arrogarsi il diritto di distribuire patenti di dignità a chicchessia è tipico dei “cattolici con repubblica sotto braccio”.

            • Penultimo ha detto:

              Non è giusto riportare una notizia falsa, è corretto rettificare notizie date e risultate false.
              Vorresti sostenere che “libero” è meglio di altri in questo campo?
              Ti ricordo pure il fratello maggiore “il giornale” con il “metodo boffo” è una questione di stile.
              Troverei corretto da parte di chicchessia, riportare sempre e tutte le notizie, in modo oggettivo e descrittivo, volendo, aggiungere a parte, l’ opinione.

              Prova ad immaginare di voler avere un rapporto con qualcuno del tuo stesso sesso, se non ti va, se non è dentro di te scritto, ti repelle.
              Io ho letto delle cose interessanti su repubblica e ho letto fesserie su avvenire, come viceversa d’altronde.
              Ma libero e il giornale sono terribili, non da cristiani comunque, da qualunquisti e da razzisti camuffati, oltre che giornali di regime (personale) .

              Sono discorsi partistico ideologici.Non me ne può fregar de meno chi riporta una notizia:o una notizia è Vera o una notizia è Falsa.Se è la notizia riportata è Falsa devono rispondere del perchè hanno detto menzogne.

              1)C’è stato di fatto scicallaggio puoi dimostrare il contrario nei casi di inerenza,o ti apelli all’ideologia di partito?Ovvero puoi dimostrare nei fatti che tali persone erano omosessuali:si/no?

              Se si voglio capire perchè sui fatti non a ipotesi inconcludenti sui fatti.Le ipotesi non sono fatti,il fatto è che “esistono parecchi casi di strumentalizzazione dell’omofobia”,tanto che vergognosamente in parlamento stavano addiritura tentando con un’emendamento sulla legge di introdurre il REATO DI OPINIONE,che è una cosa INCIVILE e da REGIME.Un conto è non usare un linguaggio violento verso una parte sociale,altroconto è proibire per legge anche solo di discutere sulla tematica.

              2)Al di là delle beghe di questo o di quel politico,non mi interssano.Pochissime persone in italia si fidano di una magistratura incopetente capace di protarre processi su banalità per anni e anni senza mai concluderli.

              a)Non puoi dimostrare con i fatti che quelle persone erano omosessuali quindi tenti la solita tiritera da Berlusconi,libero travaglio.Ma ne FREGO non sono inerenti ai fatti sono il solito scontro sociale inconcludente.

              b)Non esiste nessuna rivelanza in discussione:hanno fatto gli “avvoltoi di retorica” e non hanno dato smentita.Questa si chiama DISINFORMAZIONE.

              d)”Libero o Reppubica” non è inerente ai fatti .Il fatto non può che essere sempre e solo uno:o tali casi sono stati usati in modo strumentale e propedeutico a un’ideologia o non sono statii usati in maniera strumentale,le due cose per logica non possono verificarsi contemporaneamente come dice un banale libro di matematica per liceo al secondo capitolo sul calcolo delle proposizioni.

              Quali sono quindi le ragioni serie -non politico/ideologiche -che ti spingono ad affermare la controtesi rispetto all’articolo:

              Inerenza:Caso di Roberto,Andrea,sedicenne di Roma,Liceo Socrate. SECONDO QUALI RAGIONI SAREBBERO QUESTI INDICATI CASI DI OMOFOBIA e che quindi manderebbero in contraddizione l’articolo?

              Ci sono?Dimostra che sussistono.
              Non ci sono?E allora sono davanti a casi di pura e semplice disinformazione e scicallaggio giornalistico a scopo politico ideologico.

              • Penultimo ha detto:

                Vorrei altresi scusarmi di avere scarsa IMMAGINAZIONE.

              • Nullapercaso ha detto:

                Pensi veramente che il tuo lungo post meriti risposta ?
                Io non so se sei cristiano ma te non frega nulla dei fatti, schizzi odio ad ogni parola, sai esattamente di che cosa parlo e sai esattamente che un problema esiste.
                I miei giudizi sui suddetti giornali me li sono fatti negli anni, e, se hai una coscienza onesta sai di cosa parlo, non nego che certi giornali non menzionino ciò che non fa loro comodo, ed è sbagliato.

                Non so cosa hai capito ma io non ho contestato questo articolo, ho contestato il fatto da parte dei giornali di non riportar notizie corrette, di tutti i giornali.

                • Penultimo ha detto:

                  Non penso sia possibile sprizzare odio,giachè non conosco la forma molecolare/chimica dell’odio.Tu affermi che a me non me nè frega dei fatti non me ne fregasse non ti chiederei quali sarebbero le presunte ragioni,in ogni caso a me non mè ne frega dell’ideologia politica che è un conto non dei fatti in discussione che sono un’altro paio di maniche.Se ho una coscienza onesta non implica che sia conoscibile/inconoscibile da altri uomini,l’unica implicazione da te esposta qui quale sarebbe? .Il fatto che tu implichi nomi di giornali non implica a)Che nel liceo Socrate c’è stato un caso di omofobia come raccontato,b)Che Roberto aut (inclusivo) Andrea fossero vittime di omofobia come raccontato,nè che lo stesso sedicenne di roma lo fosse come raccontato.Ho detto RACCONTATO ma sarebbe più propria la parola INVENTATO,salvo non si dimostri che lo erano in piena coerenza ai precedenti articoli.

                  In particolare:

                  Il fatto che i giornali INVENTINO dei veri e propri casi di omofobia in inerenza a quanto espresso,diviene di per se stesso un fatto,salvo ovviamente dimostrazione contraria sui casi sudetti che rende come tu stesso affermi:

                  “non nego che certi giornali non menzionino ciò che non fa loro comodo, ed è sbagliato.”

                  Appurato quindi che tali fatti sono stati inventati semplicemente nè prendo atto e domando:Perchè hanno avuto la necessità di inventare quindi di mentire su tale tematica?

                  Il fatto non dipende infatti da come questa o quella ideologia lo racconta ma di come esso si trova nella realtà.

                  Poi che i giornali inventino non giustificherà mai perchè si inventino favole,pensando che le persone che li leggono sia manipolabili sempre e comunque.

                  Concludo quindi con il fatto in quanto fatto sull’inerenza:

                  Non c’è stato nessun caso di omofobia rispetto ai sogetti coinvolti alcuni giornali se li sono inventati per appagare il proprio credo ideologico facendo quindi disinformazione,che non è tollerabile in una società civile che reclama di essere INFORMATA non DISINFORMATA.

    • lorenzo ha detto:

      Nessuno sceglie, di norma, di rompersi una gamba: nessuno si sognerebbe però di affermare che la gamba non è rotta.

  • Li ha detto:

    Prendiamo i carcerati: quelli che si dedicano al sesso omosex all’interno dell’edificio non lo fanno per scelta, ma per sfogare i propri istinti. I più quando escono riprendono le loro esperienze etero.

    Per riflettere:
    http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2916

    • Paolo Viti ha detto:

      Benissimo….e questo cosa c’entra Li?? Ma perché ci incastriamo su cose completamente inutili? Lo fanno per scelta…e allora? Non lo fanno per scelta…e allora? Dove vogliamo arrivare con queste cose?

      • Li ha detto:

        Esprimevo solo il mio parere come tutti: non credo che gay si nasca. Chi è d’accordo con me bene, chi non è d’accordo è libero di pensarla come vuole. Niente rancore.

        • Paolo Viti ha detto:

          E’ davvero un parere completamente disinteressato oppure nasconde dell’altro? Non è che ritieni più scomodo se si nascesse gay? E perché? Arriviamo al dunque, altrimenti non capisco di cosa ci preoccupiamo e interessiamo a queste cose.

          • Penultimo ha detto:

            Non è scientificamente possibile nascere gay,come non scientificamente possibile affermare di nascere buoni,come non è scientificamente possibile nascere cattivi,come non è scientificamente possibile nascere di destra come non è scientificamente possibile nscere di sinistra,come non è scientificamente possibile nascere di centro,come non è scientificamente possibile abdurre da una scelta etica un criterio scientifico.

            Non è possibile scientificamente in quanto non puo’ l’asserto essere dimostrato secondo criteri scientifici vigenti inerenti alla metodologia della scienza.

            Dubito che abbia qualcosa da nascondere,piuttosto non è che è la tua domanda a essere retorica confondendo l’atto di nascere che ha implicazioni di sviluppo embrionale,accrescitivo eminentemente quantitativo/biologico/materiale e scelte etiche con teorico politiche che non sono mai scientifiche per deffinizione?

            Ma se tu pensi che si nasca omosessuali prego puoi anche dimostrarlo scientificamente?Quindi con tutti i criteri inerenti al metodo.

            Per esempio mi dimostri come fai a sapere tramite un’ecografia in che senso un bambino sarebbe omosessuale?E mi dimostri uno studio scientifico condotto su neonati che abbia correlazioni sull’omosessulità?

            Mi interessa quindi quanto affermi o presumi di sostenere

            “nascesse gay”

            Sicomme nascere è un atto biologico materiale,prego dimostra pure in che senso scientificamente nasce come omosessuale o non è che nascondi una fantasia che non ha senso ma che spacci per assunto che non puoi dimostrare?Se lo affermi presumo che puoi dimostrarlo.

            Sai dimostrarlo con tutti i criteri?Bene
            Non lo sai dimostrare?Allora è un luogo comune che si “nasce gay” ovvero una credenza infondata.

            • Perplesso ha detto:

              Penultimo, premesso che trovo la questione che uno nasca o non nasca gay interessante quanto il trovare una definizione precisa del colore del marmo di Candoglia, credo che Paolo Viti volesse solo capire dove volesse andare a parare Li, cosa che, confesso, non è del tutto chiara neppure a me.
              Detto ciò vengo al sodo: il fatto di ripetere l’avverbio “scientificamente” più e più volte in una frase può essere rassicurante per chi la pronuncia, ma non trasmettere alcuna sensazione di “scientificità” a chi legge. Anzi, semmai, offre la sensazione opposta. Tanto più che imponi al tuo interlocutore Paolo Viti un onere della prova a cui sembri sottrarti.
              Ma il problema è ancora più in là. Come te ho qualche perplessità pure io che si nasca gay (però non ho le prove né per affermarlo né per negarlo, quindi la considero una semplice “credenza”), ma ho ancora molte più perplessità sui sottointesi che ci sono in questo discorso, ovverosia che vi sia una “natura” umana che compare così predeterminata alla nascita e che tutto il resto sia prosecuzione o deviazione.
              Fossimo che ne so, pesci o scarafaggi, potrei anche concederti questo sottointeso, tuttavia vuoi perché il nostro testone è già di per sé abbastanza grosso da impegnare il canale del parto al suo limite consentito, quindi nasciamo più prematuri di altri animali, vuoi perché al buon Dio è piaciuto di affidarci il destino di comprendere e dominare il mondo, credo che l’unico elemento che descriva l’uomo nella sua interezza sia la sua plasticità (mai letto Pico della Mirandola, sulla dignità dell’uomo?) e che, onestamente, qualsiasi cosa si possa vedere in una ecografia abbia lo stesso rapporto con l’uomo adulto che una foto di New York scattata cento anni fa possa avere con quello che è New York oggi.
              Cordialità

              • Penultimo ha detto:

                Dunque semplicemente non si nasce omosessuali.Non la reputo inutile.

                Penultimo, premesso che trovo la questione che uno nasca o non nasca gay interessante quanto il trovare una definizione precisa del colore del marmo di Candoglia, credo che Paolo Viti volesse solo capire dove volesse andare a parare Li, cosa che, confesso, non è del tutto chiara neppure a me.

                Suppomgo che si riferisse al fatto che l’omosessualità non è un fattore scientifico ma bensi socio culturale.Che dipende da una pluralità di fattori relativi come per esempio la cultura,l’educazione o il vissuto familiare ecc.Ora nascere è un fattore indipendente dalla cultura o dall’educazione,soltanto dopo intervengono quei fattori sociali,culturali e di vissuto familiare.

                Detto ciò vengo al sodo: il fatto di ripetere l’avverbio “scientificamente” più e più volte in una frase può essere rassicurante per chi la pronuncia, ma non trasmettere alcuna sensazione di “scientificità” a chi legge. Anzi, semmai, offre la sensazione opposta. Tanto più che imponi al tuo interlocutore Paolo Viti un onere della prova a cui sembri sottrarti.

                E molto semplice l’ausilio dell’avverbio scientifico,lo uso in quanto è stata usata la parola nascere.Se è nato omosessuale dovrei identificare un parametro materiale che mi dica qualcosa su tale condizione.Proprio perchè nascere è un atto materiale non ideale/filosofico,o tale fattore sussiste tale da poetrlo affermare o tale fattore non sussiste tale da non poterlo affermare.

                Certo che impongo l’onere della prova:

                Gli allieni esistono
                Gli omosessuali nascono omosessuali
                I cattivi nascono cattivi
                I buoni nascono buoni
                Le persone di sinistra nascono di sinistra
                Ecc

                Sono tutte asserzioni fino a prova contraria non aventi senso (perchè tutte riconducibili a petizioni di principio).Ora tu dici che io dovrei dimostrare il loro not ovvero la negazione di tale eventualità,ma semplicemente non ha senso che lo faccia poichè eqwuivale all’arcinota fallacia ad ignorantiam:

                “Gli alieni esistono proprio perchè nessuno ha potuto dimostrare che non esistono”mentre è sempre del tutto opposta:

                “Gli alieni non esistono in quanto nessuno nè ha mai dimostrato l’esistenza”

                Spetta quindi sempre a chi afferma dimostrare la fondatezza del suo argomento,io semplicemente non ho la necessità di dimostrare la “non esistenza degli alieni”.

                Quindi non è che io mi sottrago all’onere della prova al contrario non posso essere sottoposto a nessun onere delle prova,perchè non sostengo l’affermazione.

                Nel caso specifico:

                Non posso dimostrare che si nasca omosessuali (onere delle prova).

                ovverosia che vi sia una “natura” umana che compare così predeterminata alla nascita e che tutto il resto sia prosecuzione o deviazione.

                Questo è un’altro discorso che pare semplicemente affermare una probabilità più netta al di là di questioni etiche.Che non si è omosessuali alla nascita ma che soltanto dopo in seguito a una pluralità di fattori si scelga o si diventi omosessuali.

                qualsiasi cosa si possa vedere in una ecografia abbia lo stesso rapporto con l’uomo adulto che una foto di New York scattata cento anni fa possa avere con quello che è New York oggi.

                Appunto non è riscontrabile nulla dall’ecografia il che significa che non posso affermare che la qual cosa sia possibile.

                ho le prove né per affermarlo né per negarlo

                No semplicemente non hai prove per affermarlo,mentre per negarlo non sono necessarie come non è necessario negare:

                “Esiste un universo parallelo dove i puffi esistono”

                E una invenzione ovvero una fantasia,semplicemente priva di senso non è che è impossibile affermarla o negarla quindi potrebbe essere vera.

                • Perplesso ha detto:

                  Premesso che come ho detto prima, sono più propenso a credere, come te, che per ogni essere umano sia assai importante l’influenza dei primi anni di vita, non stiamo parlando di marziani né di ufo, quindi evitiamo paradossi che hanno una valenza dialettica e polemica utile a prevalere in una lotta in cui non si cerca la verità, ma sviano il discorso, se è la verità che cerchiamo.
                  Di fatto in parte l’uomo è tabula rasa, in parte no. Non so se si nasca buoni o si nasca cattivi, ma certo si nasce con un carattere ereditato dai genitori che è un dato per così dire genetico (cosa che salta all’occhio alle madri fin dai primi mesi) e per chi ha un pessimo carattere la strada per diventare buono anziché cattivo è molto più in salita che per chi nasce con un buon carattere. Non si può quindi scindere del tutto ambiente e inclinazione.
                  Qualsiasi affermazione sulle caratteristiche con cui noi nasciamo andrebbe affrontata in maniera più approfondita di quello che è stato fatto in questi post. Poi se a te bastano da solo le idee espresse sopra e pensi che possano racchiudere il mondo così com’è, chi sono io per dirti di non coccolarti le tue convinzioni? Nessuno, ma almeno non stupirti che il mondo, là fuori, non si rivela sempre coerente con loro. Cordialità.

                  • Penultimo ha detto:

                    Di fatto in parte l’uomo è tabula rasa, in parte no. Non so se si nasca buoni o si nasca cattivi, ma certo si nasce con un carattere ereditato dai genitori che è un dato per così dire genetico (cosa che salta all’occhio alle madri fin dai primi mesi) e per chi ha un pessimo carattere la strada per diventare buono anziché cattivo è molto più in salita che per chi nasce con un buon carattere. Non si può quindi scindere del tutto ambiente e inclinazione.

                    Acciderbi e quindi mi sai dire quale parte del codice genetico mi dico “buono” o “cattivo”.Quindi si sciende perfettamente.No non è un fattore genetico.Quindi “cosi dire” è un’invenzione cosi nata spontaneamente ora aut e dimmi un libro di genetica dove c’è scritto che le condizioni etiche sono iscritte nei geni ancora meglio visto che lo affermi dimostralo razionalmente.Nascere con un buon carattere,nemmeno questa è fondata prego dimmi il frammento di codice genetico che secondo te dice che ha o non ha un buon carattere.Anche questo quindi non dipende dal fatto che ci nasca,fino a prova contaria.No io scindo corretamente una fase della vita di un neonato che non sa nemmeno che cosa è il carattere come io te possiamo intendere.

            • Paolo Viti ha detto:

              Bene, ora che grazie alla tua riflessione abbiamo dimostrato scientificamente, logicamente e razionalmente che non si nasce gay…cosa cambia? Cosa siamo giustificati a fare o a dire? A cosa ci è utile questa informazione preziosissima?

              Gay si diventa, lo dicono anche tanti omosessuali…dunque? Sopratutto, cosa c’entra con l’omofobia e il ragazzo suicida?

              Ragazzi…quanto tempo perdiamo dietro a battagliette retoriche su questioni completamente inutili per noi cattolici?

              • Penultimo ha detto:

                Dubito che sai distinguere tra retorica e logica.

                Ci serve a affarmare che come è possibile che diventi omosessulale visto che non ci nasce è anche possibile che non lo sia più,dupende dalla sua volontà.

                Mentre nell’altra ecco cosa ti ritrovi si le argomentazioni retoriche:

                L’omosessuale nasce tale quindi non è possibile che cambi scelta in quanto sarebbe un fatto materiale biologico,non decide la tua volontà.

                • lorenzo ha detto:

                  L’omosessuale non “nasce tale”.
                  L’omosessuale nasce maschio o femmina.

                  • Penultimo ha detto:

                    The World Psychiatric Association’s Program on Psychiatry for the Person is founded on the World Health Organization’s recognition that health is a state of physical, mental, social, and spiritual well-being, rather than merely the absence of disease. The WHO definition of health indicates a holistic perspective that a human being cannot be reduced to a material body alone. The whole person is comprised of physical, mental, and spiritual aspects.

                    Significa cioè che non puoi ridurre l’essere umano all’aspetto materiale,e cioè non puoi dimostarare che essere omosessuali dipende da fattori genetici comportamenteali.

                    E questo cosa c’entra stai forse dimostrando la cosa X)) o stai postando un nulla assoluto?Non ti sei nemmeno preso la briga di leggerlo.

                    • Penultimo ha detto:

                      Significa l’esatto opposto “non puoi prendere il discorso dell’omosessualità sul piano materiale scientifico ergo non puoi dimostrare che è un fatto di carattere ereditario genetico in quanto non puoi ridurre quella sfera alla sfera materiale”

                      Ed è molto semplice perchè,perchè il progetto genoma umano praticamente che ciascun gene non stà in rapporto 1:1

                    • Penultimo ha detto:

                      @Perplesso

                      altro che buona lettura,leggi tu prima di postare.

                    • Perplesso ha detto:

                      Ammetto che è un po’ complicato quando si postano tanti post sapere dove viene postato il proprio post (neppure io in questo caso sono certissimo di dove finirò per postare), ma se non posti al posto giusto in risposta ai miei post e per rispondermi ti rispondi da solo rischi che io non legga la tua risposta.

  • Daniele ha detto:

    Però, come al solito, i principali (e non) quotidiani italiani (“La Repubblica”, “Il Corriere della Sera”, “Il Fatto Quotidiano”…), a suo tempo molto rapidi nel dire che si trattava d’un caso d’omofobia, non hanno ancora pubblicato (e penso non pubblicheranno) la notizia che l’omofobia non ha avuto nulla a che vedere col suicidio di quel ragazzo.

    Comunque la lobby LGBT strumentalizza tutto ed usa due pesi e due misure, all’occorenza.
    Un esempio: un ragazzo eterosessuale a scuola non arriva alla sufficienza? Nessuno della lobby LGBT si sognerebbe di dire che non dovrebbe essere bocciato. Ma se, percaso, il ragazzo che va male a scuola (e che quindi viene bocciato) fosse omosessuale, allora la lobby LGBT andrebbe su tutti i giornali e su tutte le tv a dire che la scuola ha discriminato un ragazzo omosessuale (e che quindi, per “riparare”, è necessaria la legge anti-omofobia, che bisogna che fin dagli asili vengano diffusi libri di favole in cui si parla di due maschi o due femmine che si amano, che bisogna dare il matrimonio e l’adozione alle coppie dello stesso sesso, ecc…).

  • Nullapercaso ha detto:

    Leggi apposite come contro il razzismo, le donne, gli omosessuali sono pensate per ovviare ad un problema acuto.
    Secondo me se si applicassero seriamente quelle esistenti, non ce ne sarebbe necessità.
    C’è da dire comunque che anche applicandole non si toglie nulla a nessuno.

    • Ottavio ha detto:

      Leggi apposite vanno applicate contro ogni discriminazione (non solo alcune), su questo siamo tutti d’accordo.

    • Harry Burns ha detto:

      quindi siccome le leggi che già esistono (la violenza è sempre condannata dalla legge e i futili motivi sono aggravanti) chiare e semplici spesso non sono ben applicate lei sposa l’idea che farne di nuove (quindi ridondanti) e talmente specifiche da risultare a volte partigiane sia la soluzione? umh.. geniale non ci avevo pensato…

  • Vale ha detto:

    Qualcuno mi sa linkare una notizia di un caso di omofobia in Italia assolutamente accertato dalla polizia e dalla procura di una qualsiasi città italiana?

    Lo chiedo da vero interessato (senza malizia!) a tutti…

  • geminitolk ha detto:

    Io credo che la risposta a tutto questo l’abbia data papa Francesco:”Chi sono io per giudicare un gay?”.

    • Li ha detto:

      Io credo che la risposta a tutto questo l’abbia data papa Francesco:”Chi sono io per giudicare un gay?”.

      Però non se persevera nel suo atteggiamento lussurioso. E non dirmi che è impossibile perchè tra gli asex ci sono anche dei gay.

      Tra un po’ ci diranno di prendere i ragazzi da piccoli: assisterli nel loro cambio di sesso come è successo a Manuel/Lulu.

      Finiremo così, e l’onu sta lavorando per questo:

      http://www.tempi.it/in-francia-i-militanti-del-gender-chiedono-trattamenti-ormonali-e-autodeterminazione-per-i-bambini-trans#.UmbDXVMxjUs

      Che tristezza!

      • Roberto Dara ha detto:

        Invece Papa Francesco ha voluto includere tutto, compresi gli atteggiamenti lussuriosi. Nel dire “chi sono io per giudicare” ribadisce che l’unico giudice è Dio, e nessun uomo può arrogarsi questo diritto, almeno a livello di giudizi sull’animo e sulla coscienza. Chi, anche qui, si arroga il diritto di giudicare i gay per la loro omosessualità, lo fa in contrasto con la dottrina. Diverso è il discorso sul giudizio su alcune azioni, quando queste risultano dannose per gli altri, dove il giudizio umano invece ha la sua inevitabile importanza.
        In sostanza e ad esempio: è corretto giudicare negativamente le adozioni da parte di coppie omosessuali se si ritiene che queste siano dannose per i figli, ovviamente dimostrandolo, mentre non è corretto opporsi ai matrimoni o alle unioni omosessuali, perché queste non creano danni a nessun altro, rimanendo quindi un fatto privato e di coscienza per il quale l’unico a giudicare deve essere Dio.

        • Paolo Viti ha detto:

          Caro Roberto, mi diverte sempre vedere gli atei che si affannano a spiegare ai cattolici come interpretare al meglio la dottrina cattolica e le parole di Papa Francesco.

          Ovviamente è tutto sbagliato quello che dici, non essendo tu credente e non dovendoti occupare di queste cose. Papa Francesco giudica i matrimoni omosessuali come violazione delle legge di Dio e parla di “invidia del Demonio”: http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2013/3/15/PAPA-FRANCESCO-Il-matrimonio-gay-E-frutto-dell-invidia-del-Demonio-La-lettera-del-2010-alle-carmelitane/373117/

          Ovviamente va giudicato tutto perché l’uomo è capace di giudizio: va giudicato il peccato, cioè l’omosessualità e vanno giudicate -anche politicamente, come insegna Papa Francesco- le unioni gay e le adozioni gay. Non va giudicato invece il peccatore, cioè chi ha comportamenti omosessuali e eterosessuali che violano la dignità e la legge naturale.

          Roberto devi ancora dimostrare come possa esistere una morale laica senza contraddirti, occupati di quello e lascia ai cattolici l’impegno di ascoltare e vivere le parole del Pontefice, quando vorremo un mediatore tra Dio il Papa e noi fedeli ti verremo a cercare.

        • Giacomot ha detto:

          Eccoti !
          Paolo io a questo mi riferivo poco fà , me l’aspettavo in momento del genere un’intervento del genere .

    • Paolo Viti ha detto:

      Non ha certo risposto alla questione avanzata dall’articolo, cioè alla propaganda mediatica su notizie false per scopi ideologico-politici.

      Se non vogliamo strumentalizzare la parole del Papa dobbiamo citare tutto il discorso, subito dopo questa famosa frase infatti aggiunge: “Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla? Il catechismo della Chiesa cattolica dice che queste persone non devono essere discriminate ma accolte”. E’ il Catechismo che lo dice, non Francesco!

      Ancora una volta, comunque, non ci occupiamo del tema dell’articolo.

      • geminitolk ha detto:

        Appunto. È quello che ho scritto io. Può essere lo stesso per un etero di buona volontà. Mica solo al gay serve la volontà. Semplicemente si riferiva alla condizione generale di peccato da sempre presente nell’uomo.

        • Paolo Viti ha detto:

          Esatto, ma questa corretta precisazione non compariva nel tuo commento però 😉

  • Sergio Liuzzo ha detto:

    Leggendo l’articolo mi sembra di capire che il ragazzo non sia stato vittima di bullismo o violenza omofoba..ma questo non significa che non possa aver percepito l’omofobia dell’ambiente intorno a lui. Sono due cose diverse.

    Qui si riporta un sondaggio del Pew Research… Il FRA (Agenzia europea per i diritti fondamentali) quest’anno riporta che “l’80% degli omosessuali afferma di aver subito atti di bullismo a scuola; il 26% afferma di aver subito aggressioni verbali o fisiche durante gli ultimi 5 anni, in vari luoghi. In Italia, poi, negli ultimi 12 mesi la percentuale sale addirittura al 54% del totale, cui si affianca anche un 34% di intervistati che lamentano atti di discriminazione sul lavoro, in ufficio o in fabbrica http://www.corriere.it/esteri/13_maggio_18/offeddu-europa-gay-bersaglio-di-violenze_f71ac742-bf7c-11e2-8488-31b62b590305.shtml ).

    La percentuale delle aggressioni riportate dal FRA riguardano un sondaggio su 93.079 gay dei 27 Stati europei. Le statiostiche del PEW RESEARCH invece si riferiscono a 37,653 individui (quasi 1/3 degli intervistati del FRA) di 39 paesi.

    • Paolo Viti ha detto:

      Mi sembra che andare a cercare la percezione dell’omofobia nell’aria sia un modo per non affrontare il problema: e tutti gli adolescenti che si suicidano perché sono etero? No, chiudiamo il capitolo con coraggio senza complottismi e fidandoci della magistratura.

      Come saprai non sono accettate da nessuno le statistiche in cui le “minoranze affermano che”. Qualsiasi omosessuale militante avrebbe interesse a dire di essere stato vittima di bullismo omofobico…non sono credibili come testimonianze quelle che non si basano su dati certi e fatti accertati.

      Il Pew Research invece si basa su dati di violenze vere, accertate dagli organi giudiziari e arriva ad una conclusione precisa. Mettere in dubbio l’attendibilità di questo ente di ricerca mi sembra un tentativo poco maturo, identico a chi vuole cercare la “percezione dell’omofobia” nell’ambiente che frequenta.

      • Sergio Liuzzo ha detto:

        >>Il Pew Research invece si basa su dati di violenze vere, accertate dagli organi giudiziari

        Scusa ma l’articolo l’hai letto ? Non mi sembra proprio. Ho dato un’occhiata al sito del Pew Resarch e da nessuna parte della indagine si parla di una analisi delle “violenze accertate dagli organi giudiziari”. L’intero studio si basa semplicemente su una domanda
        “Should society accept homosexuality”. “dovrebbe, la societa’, accettare l’omosessualita’ ?” Punto

        Personalmente mi sembra un po’ pochino per stabilire il tasso di omofobia di una intera nazione (soprattutti considerando il campione piuttosto ristretto preso in esame). Moltissimi omofobi, ad una domanda cosi’ generica, direbbero infatti di non aver nulla contro gli omosessuali…I problemi sorgono quando si chiede loro “che reazione avresti vedendo due uomini che si baciano” o quando si chiede loro cosa pensano delle relazioni omosessuali..

        >>non sono accettate da nessuno le statistiche in cui le “minoranze affermano che”.

        Questi erano i risultati di una agenzia ufficiale dell’Unione Europea..se l’Unione Europea secondo te e’ nessuno…………..

        • Paolo Viti ha detto:

          Hai ragione, mi confondevo con un’altra ricerca. Il Pew si basa sul grado di accettazione dell’omosessualità e di conseguenza è relativo il tasso di omofobia (almeno per chi ritiene che non accettare l’omosessualità sia un comportamento omofobico).

          Bisogna intendersi sul termine omofobia: io non approvo le relazioni omosessuali, tuttavia interverrei immediatamente in difesa di un omosessuale se lo vedessi aggredito e sono il primo a condannare qualunque manifestazione di odio nei loro confronti. Questo fa di me un omofobo? Per molti lo sarei comunque, ma io non mi sento tale.

          Se leggiamo così il termine omofobia (cioè violenza esplicita, non opinione diversa) allora si capisce perché il Pew ha letto una realtà reale.

          Che in Itali non vi sia inoltre alcun allarme omofobia lo mostra l’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), dove nel 2012 hanno chiamato 135 persone che dicevano di essere state vittime di omofobia. Un numero non alto (anche se solo uno sarebbe da condannare), sopratutto in quanto sono solo denunce senza alcuna verifica precisa da parte delle autorità.

          L’agenzia dell’UE fa le statistiche che vuole, ma nessun organo professionale prende come valide le testimonianze personali se c’è in gioco un conflitto di interessi. E’ l’abc che si impara nelle facoltà di Sociologia e Statistica.

          • Sergio Liuzzo ha detto:

            Mi sa che ti sei confuso dui nuovo
            >> Se leggiamo così il termine omofobia (cioè violenza esplicita, non opinione diversa)
            Non sta scritto da nessuna parte che il termine omofobia indichi “violenza esplicita”. Questa e’ la tua definizione.
            SAPERE.IT Omofobia = ripudio senza logica e ragione dell’omosessualità in ogni sua forma; tale odio non viene spiegato perché è causato esclusivamente da un pregiudizio e rende l’omofobia paragonabile a una qualsiasi forma di razzismo.
            HOEPLI.IT Omofobia = Avversione ossessiva per gli omosessuali e l’omosessualità
            “Ripudio” ed “avversione” non vogliono dire necessariamente violenza. Per quel che mi riguarda non approvare le relazioni omosessuali vuol dire di fatto rigettare gli omosessuali (perchè è proprio la natura delle loro relazioni che li definisce) ed è una forma di omofobia.
            >> nessun organo professionale prende come valide le testimonianze personali se c’è in gioco un conflitto di interessi.
            Questa è ovviamente la tua opinione.

            • francesco russo ha detto:

              “Questa è ovviamente la tua opinione.”

              no, non è una opinione. E’ una di quelle situazioni in cui il problema di self-reporting è particolarmente accentuato perché il conflitto di interessi è più evidente. Il che suggerisce di prendere con cautela quei numeri. Nel caso del PEW research center, invece, il conflitto di interessi non è così evidente, anche se questo, ovviamente, non elimina il problema. Inoltre, un altro vantaggio cruciale del sondaggio del PEW reserarch center è che permette di confrontare l’accettazione dell’omosessualità in due istanti di tempo distinti, il che mitiga considerevolmente il problema di self-reporting.

            • Paolo Viti ha detto:

              Ripudiare senza logica e ragione l’omosessualità non è il nostro caso, dato che continuamente spieghiamo le ragioni della nostra posizione, in modo razionale e logico.

              Tu non sarai d’accordo, ma questo non significa che non ci siano ragioni motivate dalla nostra parte. Io ad esempio ritengo violenza, perché completamente pregiudizievole, la tua discriminazione verso chi la pensa diversamente da te, anche se questa definizione non è presente su Sapere.it

              In ogni caso rimaniamo sulla realtà: non esistono più di dieci episodi di omofobia accertati, dove i violenti sono stati incriminati. Questo dimostra che il reato di omofobia serve solo per violentare l’opinione di chi la pensa diversamente, anche se esprime il suo giudizio in modo rispettoso.

              Ti ripeto che tu stesso hai dimostrato come non possono essere prese sul serio testimonianze personali dove il testimone ha tutto l’interesse per prendere una posizione rispetto ad un’altra. Ce lo ha spiegato tu qui: https://www.uccronline.it/2013/10/22/ricordate-ladolescente-gay-suicida-non-era-omofobia/#comment-135064

              • Sergio Liuzzo ha detto:

                Ribadisco che la lettura del termine “omofobia” esclusivamente come “violenza fisica” e’ una interpretazione tutta personale. Seguendo la stessa logica, consideri atteggiamenti razzisti solo le violenze fisiche o pensi che si possano definire tali qualsiasi atteggiamenti, pensieri che esprimono una forma di DISCRIMINAZIONE ?

                Per quanto riguarda quello che ho scritto sopra, non aveva nulla a che fare con le “testimonianze personali”…bensi’ con il senso dei sondaggi in relazione alle domande che vengono poste. Il sondaggio del PEW CENTER e’certamente affidabile, ma molto limitato nei suoi risultati a causa della domanda che e’ stata posta.

                • Paolo Viti ha detto:

                  Esiste una forma di discriminazione anche verbale, certamente.

                  Esiste infatti la querela per diffamazione, ma anche in questo caso non ho mai letto di qualcuno condannato per aver discriminato verbalmente un omosessuale (tanto meno per averlo picchiato). Sarò disinformato ma sul web si trovano soltanto denunce e nessun accertamento. Forse mi puoi aiutare tu?

                  In Italia non esistono più di dieci episodi di omofobia come violenza fisica e più di dieci episodi di condanna da parte di un tribunale per omofobia come violenza verbale. Se mi sbaglio saprai certamente correggermi citandomi 11 casi di questo tipo (se sono centinaia o migliaia non avrai certo difficoltà, vero?)

                  Ogni indagine ha la sua limitazione, tuttavia se si critica il sondaggio del Pew Center (senza peraltro riuscire a portare nemmeno un caso di violenza omofobica accertato dalla magistratura!!) a maggior ragione si devono criticare il 99,9% dei sondaggi alla discriminazione verso gli omosessuali, dato che si basano su testimonianze degli stessi.

                • domenico ha detto:

                  ” o pensi che si possano definire tali qualsiasi atteggiamenti, pensieri che esprimono una forma di DISCRIMINAZIONE ?”

                  penso che esistano tante forme di discriminazione dovute per esempio all’aspetto fisico, al peso, al carattere. Ci sono ricerche che dimostrano che se uno è basso, grasso, timido ha meno possibilità di trovare lavoro e i ragazzi con queste caratteristiche (che hanno spesso una componente genetica immodificabile) sono le maggiori vittime di bullismo. Eppure non è mai sembrato necessario creare un reato o una terminologia specifica per combattere queste discriminazioni.

      • Sergio Liuzzo ha detto:

        Per farti un esempio…Se negli anni 70 avessi chiesto, alla popolazione bianca del Sud Africa “Dovrebbe, la societa’, accettare la popolazione di pelle nera?” moltissimi avrebbero risposto “certamente”. Si sarebbe ottenuta una risposta ben diversa se si fosse chiesto
        “I neri dovrebbero sedere sugli stessi sedili dei bianchi?”
        “E’ accettabile che bambini neri frequentino le stesse scuole dei bianchi?”
        ” E’ accettabile che una persona di colore sposi una persona bianca?”

        E cosi’ via. Avevo qualche amico in Sud Africa e tutti dicevano di non essere razzisti..ma quando gli ponevi queste domande ricevevi delle risposte molto diverse.

        • Paolo Viti ha detto:

          Esattamente come andare a chiedere alla comunità omosessuale se si sentano discriminati dalla società. Hai proprio mostrato perché non è possibile prendere per vere le testimonianze personali su cui è basta la ricerca che hai citato tu.

          Rispetto all’indagine del Pew, occorre intendersi per omofobia…paragonarla al razzismo verso i neri credo sia un’esagerazione decisamente offensiva per chi è stato davvero vittima del razzismo etnico. Non esiste nulla di simile in Occidente…non prendiamoci in giro per favore.

        • domenico ha detto:

          “Avevo qualche amico in Sud Africa e tutti dicevano di non essere razzisti.”
          Bravo, infatti lo dicevano a te. Non sai quale risposta avrebbero dato se fossero stati contattati da un sondaggista che non solo era a loro sconosciuto e garantiva l’anonimato ma che tiene conto nei calcoli finali anche della desiderabilità sociale.

    • domenico ha detto:

      ma come puoi comparare la ricerca del Pew Forum, uno dei più importanti istituti americani ed internazionali che applica una metodologia scientifica per le sue rivelazioni soprattutto nella scelta del campione che deve essere rappresentativo di ogni nazione, con un sondaggio on line dove chiunque poteva andare a rispondere (gay e non gay) e senza controllo affermare quello che voleva?
      I sondaggisti seri scelgono il proprio campione. I questionari on line lasciano il tempo che trovano.

      • Sergio Liuzzo ha detto:

        Aridaje…..Scusate ma le ricerche/gli articoli li leggete ??? Dove sta scritto, nella ricerca del Pew, che hanno scelto un campione non-gay ? Dice semplicemente “adulti 18+”…

        • domenico ha detto:

          infatti era una ricerca sull’accettazione dell’omosessualità nella società generale. Il questionario on line era rivolto invece solo alla comunità LGBT ma ovviamente non c’è alcuna prova che solo membri di tale comunità abbiano risposto rimanendo validi ovviamente tutti gli altri dubbi sui questionari on line.

  • beppina ha detto:

    Pensare che la caratterizzazione legislativa del termine omofobia e la conseguente definizione di quello che può essere reato o meno (come si sta preannunciando) possa modificare le convinzioni etiche e antropologiche di gran parte della popolazione é probabilmente un errore. I vari gays friendly se ne possono fare una ragione. Basta vedere cosa é cambiato nei paesi cosidetti (in)civili che ufficializzano alternative alla famiglia tradizionale, matrimoni (non le unioni civili) fra omosessuali, la pedagogia gender, ecc… ecc… In Italia stessa, nei Comuni dove esistono i registri civili delle unioni fra omosessuali, le coppie registrate si contano con le dita della mano; nei paesi dove é permesso il matrimonio omosessuale la percentuale di omosessuali che si sposa in proporzione é più bassa della percentuale di coppie uomo-donna che si sposano (già di per se bassa). Che dire poi della qualità della vita in alcuni quartieri dove la comunità gay assume significatività statistica non trascurabile (es. San Francisco), dove sono “al massimo” i diritti acquisiti e dove la cosidetta omofobia dovrebbe esistere solo nell’ambito di qualche rarefatta comunità carbonara di chissà quale setta pseudo religiosa? Un concetto amplificato e distorto del termine omofobia può migliorare la condizione degli omosessuali?.. mah staremo a vedere. Dubito che migliaia di anni di antropologia umana si possano cambiare per decreto.

    • Sergio Liuzzo ha detto:

      >>Che dire poi della qualità della vita in alcuni quartieri dove la comunità gay assume significatività statistica non trascurabile (es. San Francisco), dove sono “al massimo” i diritti acquisiti e dove la cosidetta omofobia dovrebbe esistere solo nell’ambito di qualche rarefatta comunità carbonara di chissà quale setta pseudo religiosa

      Si, che dire ? Che l’omofobia praticamente non esiste !

      • Vale ha detto:

        Se l’omofobia esiste esisteranno dei casi di omofobia accertati anche dalla polizia e dalla magistratura.

        Ho chiesto poco sopra almeno un link ad un caso di omofobia accertato dalla magistratura e nessuno mi ha risposto nel merito (solo un link con una denuncia)…caro Sergio vorresti aiutarmi? Vorrei convincermi dell’esistenza di atti di omofobia accertati dalla magistratura…grazie.