Eva Illouz: «la rivoluzione sessuale ha ucciso l’amore»
- Ultimissime
- 04 Ott 2013
“…se mi fossi trovato tra quei popoli che si dice vivano ancora nella dolce libertà delle primitive leggi della natura, ti assicuro che ben volentieri mi sarei qui dipinto per intero, e tutto nudo.”. Montaigne già alla fine del 500 invitava gli uomini ad abbandonare le leggi morali occidentali, e quindi fondamentalmente cristiane, a favore delle leggi naturali degli uomini primitivi.
Giunti nel XXI secolo non siamo molto lontani dalla sua proposta. I mores ( i costumi quotidiani ) negli ultimi decenni si sono affrancati dalle regole comportamentali vigenti. La tendenza è ormai quella di permettere tutto ciò che l’uomo desidera: dai matrimoni omosessuali (si veda la Francia come ultimo esempio) alle inversioni di gender, dalle nozze poligame ai partiti per la liberalizzazione della pedofilia. Stiamo realmente esaudendo il desiderio di quel grande pensatore, stiamo permettendo che l’uomo, che grazie alla ragione aveva conquistato le più alte vette del sapere, si “depauperizzi”, si svuoti delle pur minime regole morali.
Ma siccome, come dice il proverbio, “le bugie hanno le gambe corte”, uno dei “traguardi” della modernità sta mostrando qualche iniziale crepa. Stiamo parlando della cosiddetta “rivoluzione sessuale”, scoppiata nel 68’, che tentò di liberare gli uomini del XX secolo dalla schematicità morale che fin da fine 800’ la società occidentale aveva instaurato. Sigmund Freud , come ha ricordato la storica Lucetta Scaraffia, fu il pioniere di questo cambiamento: il ricondurre ogni nostra frustrazione psichica e mentale alla repressione sessuale fu il primo grande impulso che questo “grande” pensatore diede alla “liberazione sessuale”. “… insisteva sulla naturale libertà sessuale dei primitivi, contrapposta alla morale repressiva in cui noi occidentali di matrice cristiana eravamo costretti a vivere.” Questa e altre scienze umane posero i pilastri sui quali fondare i cambiamenti che aleggiavano sulla cultura europea e americana.
Svincolando il rapporto sessuale dalla riproduzione si è tentato di rendere gli uomini liberi sul paino sessuale. Si credeva che in questo modo finalmente anche il sesso femminile sarebbe stato reso libero come quello maschile di ricercare il piacere nella vita sessuale. Ma il risultato è stato, se vogliamo, ancora peggiore: il libero amore è divenuto mercificabile, si è permesso agli uomini di strumentalizzare questo piacere tanto da farlo diventare una dei mercati più proficui dell’intero globo. La depauperizzazione della persona ha raggiunto abissi inimmaginabili: lo scopo dei giovani ormai è quello di realizzare una “conquista” che possa portare a quel temporaneo godimento, che poi lascia l’uomo ancora più insoddisfatto, ma nello stesso tempo insinua la concezione che ormai “l’altro da me” sia solo uno strumento, un “usa e getta” comodo per i miei desideri.
Ora questi sono fatti comuni e osservabili da chiunque. Ma è in arrivo in Italia un libro della studiosa israeliana Eva Illouz, “Perché l’amore fa soffrire”, il Mulino, che analizza da un punto di vista scientifico questo grande fallimento sessantottino. La studiosa esamina il rapporto amoroso eterosessuale dell’Occidente dagli inizi del 900’ fino ad oggi, come recensito da Massimo Introvigne. I dati confermano il crollo della morale tradizionale: il matrimonio è stato devastato da una parte dal divorzio, che ormai ha sfaldato ogni concezione tradizionale di famiglia, e dall’altra dall’introduzione delle coppie non sposate, che non mostrano alcun interesse verso la stabilità matrimoniale.
Tutto questo è ormai risaputo, ciò su cui la Illouz ha messo luce è che la propagandata liberazione sessuale non ha realmente liberato l’uomo, e soprattutto la donna, anzi lo ha reso più disilluso e disperato. L’aspetto più affrontato dalla sociologa riguarda soprattutto il sesso femminile (la Illouz è femminista ), illusosi negli anni 60’. Bombardata dai modelli ideali creati dai mass media e dalle industrie dei cosmetici, la donna è sottoposta a incessante stress, nel tentativo di raggiungere quella bellezza ideale che il mondo d’oggi continua a comunicare.
Nonostante ci siano più possibilità, frutto dalla tecnologia, che permettano agli uomini di interagire e conoscersi, le donne non hanno smesso di desiderare i figli e di avere una famiglia. Solo che adesso sono gli uomini quelli che non la desiderano, anzi son quelli che hanno veramente realizzato la rivoluzione sessuale, trasformando il rapporto sessuale in merce di scambio. Così le donne rimangono bloccate nei loro desideri insoddisfatti, famiglia e figli, e per di più si sentono costrette a riconsiderare, adattandosi psicologicamente e fisicamente, sé stesse secondo i canoni del mondo, perdendo fiducia in se stesse.
Questo è il risultato a cui portano le ricerche della Illouz, che come femminista riconosce il fallimento dell’ideologia sessuale sessantottina. E’ nel dialogo, conclude l’intervista della sociologa al quotidiano La Croix, tra le diverse parti sociali, tra mentalità laiche e religiose, che si può tentare di realizzare la vera liberazione della persona. Tra le componenti tradizionali e quelle moderne si può tentare di svincolare gli uomini da queste sovrastrutture (siano sociali o psicologiche) e così permettere all’uomo e alla donna di essere se stessi, liberi.
11 commenti a Eva Illouz: «la rivoluzione sessuale ha ucciso l’amore»
Sigmund Freud! Per carità! Proprio lui. I suoi discepoli Reich (uno masturbatore compulsivo) e Kensey (con la scusa che era per studio ha abusato di bambini).
Qui c’è di più:
http://www.centrosangiorgio.com/piaghe_sociali/pornografia/pagine_articoli/la_promozione_sistematica_della_devianza_sessuale.htm
La Illouz ha ragione: uomini e donne sono così disperatamente affamati di amore (o almeno è quello che vorrebbero trovare) che finiscono per ricavarne solo sesso, convivenza che può essere interrotta quando si vuole. La ricerca del partner con cui invecchiare sta diventando obsoleta per chi crede di trovare conforto al bar, in discoteca o sulla spiaggia.
La società odierna offre più esperienze mordi e fuggi e alle prime incomprensioni (non parlo di una donna con il marito violento, in tal caso capisco perchè lei vuole andarsene), si finisce per dividersi, litigandosi il bambino, il cane e la casa come fossero un malloppo.
E poi incombono i problemi sessuali, derivati da stress non solo lavorativo.
ma poi, ma davvero Freud credeva che le persone legano qualsiasi pensiero al sesso? cioè, ci era o ci faceva? O.o? Capisco che è considerato il padre della psicanalisi, ma credo che (fortunatamente) questa si sia evoluta come disciplina rispetto a tali posizioni…
Si, fortunatamente col tempo gli psicologi si sono allontanati dalle idee “buffe” di Freud. Qualcuno ha persino psicanalizzato lo stesso Freud, trovando un uomo che col suo lavoro cercava di giustificare se stesso, anche a costo di “correggere” qualche suo studio (come quello di un uomo che Freud diceva di aver guarito, ma che si è scoperto essersi suicidato tempo dopo).
Eppure, nonostante sia passato un secolo da quando alcuni psicologi sostennero che i razzi non potevano volare in quando “simboli fallici”, qualche anno fa qualcun altro ha sostenuto che i panini del mcdonald vendono perchè ricordano “un seno”…
Viene da chiedere se abbiano mai visto realmente un panino (o un seno)…
Non ci vuole molto a capire che se c’era uno ossessionato dal sesso era lui…
E non tiriamo in ballo lo studio sulla coca (non cola), fatto provandola in prima persona. Come se uno per dimostrare che c’è un burrone ci si butta.
Pazzesca la rivoluzione sessuale hippie si accompagnava sovente con droghe.
Non è vero, in realtà, che tra i Popoli così detti “primitivi” non vi sia una Morale sessuale, anzi spesso i loro codici in detta materia sono estremamente rigidi: di alcune tribù Austro-Aborigene od Amerinde non si è addirittura ancora compreso pienamente il funzionamento dei rapporti famigliari ed intersessuali tanto essi sono asfissiantemente normati.
La “liberazione sessuale” è un’invenzione dell’anarcoidismo sessantottino e basta. Se diceste ad un Masai o ad un Ma-Ori cosa combinano certi giovani oggi sarebbe quasi certamente di stucco…
Un masai non so, ma i maori si sono civilizzati di più, tanto che fanno anche gli attori. Neanche un indigeno australiano rimane più di stucco ormai. L’era tecnologica viaggia da parte a parte, così le usanze si adeguano.
La rivoluzione sarà sessantottina, ma desade e compari già pensavano di controbattere la morale. E non dimentichiamo quanto ci hanno lavorato quelli della scuola di francoforte (che gira e rigira spunta il nome di freud).
E quanti simboli fallici hanno inserito nei cartoni animati a suo tempo! Già negli anni ’40!
Pue essendo ateo concordo con l’analisi della studiosa israeliana. L’esagerata libertà sessuale, ha portato moltissimi problemi di varia natura.
Oggi, soprattutto per un maschio il matrimonio è poco conveniente. Le donne abituate come sono a “concedersi tutto” lo faranno anche dopo il matrimonio. Il povero marito si troverà quindi a dover passare buona parte dello stipendo per i figli e la la moglie (con nuovo compagno)..spesso anche l’abitazione viene data alla donna….cornuto e mazziato!!!
Per legge la casa è la dimora dei figli, dato che i figli sopratutto sotto i 10 anni vengono assegnati sempre alla madre, è il padre, anche se proprietario, a dover fare le valigie. E se la madre porta in casa il nuovo compagno non credo si possa opporre nessuno. Questa è la legge.
Utimamente arrestano un sacco di amanti, di partner sposati, che vorrebbero raccontare la verità alla parte tradita. Non capisco la nostra legge, il reato non lo ha commesso chi non ha rispettato il giuramento matrimoniale? E dire la verità non dovrebbe essere una virtù? Se l’adultero paga per far star zitto chi vuol rendere pubblica la cosa non commette reato di corruzione ? Ed invece arrestano per ricatto chi vuol dire la verità. Roba da pazzi, il mondo è al rovescio. Se cerchi di scoprire se il tuo partner ti mette le corna ti arrestano per violazione della privacy.
Con queste premesse è già chiaro che il Fuorilegge è uno ed uno solo il “Matrimonio”, meglio sposarsi solo in Chiesa, sempre che sia possibile, almeno avrà un senso reale e non sarà solo una farsa.
Ma forse si da importanza più del dovuto al 68 e ai sessantottini spesso essi sono stati giovani cresciuti negli oratori, la cui evoluzione si sviluppa con serie confusioni mentali, giovanotti quasi sempre con una situazione familiare agiata, che non conoscono il reale sudore quotidiano, e che appena fanno qualche lavoretto manuale, diciamo per meno di un mese durante le vacanze scolatische estive, si sentono degli operai provetti investiti di un dovere morale di protezione e guida nei confronti della massa operaia che non ha la fortuna di frequentare le scuole superiori e l’università e quindi a lor parere bisognosa di essere presa per mano. Purtroppo i danni che questi privilegiati(tanti oggi sono dirigenti pubblici) hanno creato ai veri lavoratori sono enormi, hanno annacquato il cervello della gente comune, con droga e sesso, anche perchè mentre loro in generale tranne pochi, son riusciti a controllarsi nelle devianze, la gente comune che ha seguito il loro credo ne è stata travolta e stravolta.
L’amore anche quando si tratta di “amore sessuale”, è qualcosa che va oltre il sesso, qualcosa di molto più profondo ed in genere chi sa essere profondo è raro possa amare veramente più di un partner e comunque non sente certo l’esigenza di volare di fiore in fiore e di far quante più conquiste possibili. Mentre al contrario coloro che rincorrono il sesso facile, hanno parecchie difficoltà ad amare realmente, sono persone anche affabili, con buona dialettica, ma non sanno comunicare senza parlare, non sanno trasmettere energia affettiva positiva, internamente son tristi e vuoti, cercano di riempire tali vuoti con azioni materiali che durano l’intervallo del rapporto fisico ma poi c’è soltanto il nulla davanti a loro. I vari luoghi comuni, ho tradito con il corpo ma non con la mente, son solo scuse puerili di adulti immaturi(i bambini spesso son più maturi dei grandi).
Il divorzio di per se non è il male di tutti i mali, in certi casi può essere la salvezza dei figli. Il male è la superficialità con cui ci si sposa, lo si fa per moda, perchè piace avere a fianco un partner da sfoggiare alle feste come una bella macchina(e come le macchine lo si cambia), non ci si sposa con l’obbiettivo di metter su famiglia, tant’è che i figli nascono col lumicino ed in tarda età. Relativamente alla mercificazione del sesso, sino al 1958 erano ancora in funzione le case chiuse, oggi le si vogliono riaprire nelle maniere più svariate, diciamo che in certe città ci sono già con i quartieri a luci rosse, a volte intineranti, ora hanno proposto anche i box del sesso e nelle scuole si distribuiscono gratuitamente ai 14 enni i preservativi, ossia si fa istigazione al sesso, a mio avviso commettendo anche reato penale, in quanto l’educazione dovrebbe essere di esclusiva pertinenza dei genitori, ma nessuno si oppone eppure certi partiti dovrebbero, ma l’ipocrisia impera.
Questa è la società attuale, speriamo le nuove generazioni siano migliori di quelle del 68 attualmente dominanti anche se in decadenza per raggiunti limiti d’età, a mio avviso gli under 50 son già molto meno contagiati(almeno ideologicamente) dal 68 rispetto alla fascia 70-50 enni, soltanto che purtroppo i costumi non sono facili da cambiare ci vorrano almeno altri 20-30 anni affinchè le nuove generazioni riescano a creare dei nuovi modelli.
Avrei detto : « la rivoluzione sessuale (con la complicità dei mass-media e internet) non ha ucciso ma banalizzato e degradato «l’amore »…
L’immagine alienante che certi adolescenti e giovani hanno dell’ « amore » è quella trasmessa da telenovelas, certi giochi elettronici, ma soprattutto film e immagini pornografiche nauseabondi trasmesse dai mass-media/internet, ridotte a volgari, per non dire esecrabili, comportamenti sessuali…. L’ « amore », il vero, deve essere re-inventato !
Un giorno una persona mi ha chiesto : “Tu credi a l’amicizia o “amore” tra uomo e donna? ”
Chiesi cos’è l’amore ? Quale sarebbe la sua definizione? Chi puo’ definirlo e su quali ragionamenti razionali si basa?…… Mi azzardai comunque a rispondere che è una questione di maturità psicologica. Tra due persone psicologicamente immature, è (statisticamente) impossibile che possa svilupparsi una sincera amicizia (intesa come forma di rispetto bilaterale), base sulla quale poter costruire sentimenti affettivi profondi o “amore”.
Tra un uomo immaturo e una donna immatura che simpatizzano, vi è più spesso che possiamo immaginare, delle attrazioni instintive erotiche delle quali non sono necessariamente coscienti, che sovente vengono confuse con ”amore”….
P.S. -Gioire (inteso olisticamente) è bene, ma gioire delle gioie dell’altro (o altri) è ancora meglio…