Il Nobel per la pace Obama prende lezioni dalla Santa Sede

COMBO Barack Obama - Papa FrancescoE’ arrivata la giornata in cui Papa Francesco, nell’Angelus di domenica scorsa, ha chiesto di digiunare e di pregare in particolare modo «per la pace in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero». Invitiamo tutti, cattolici e non, a seguire questa proposta che culminerà in una veglia in piazza San Pietro dalle 19 alle 23, presieduta dal Santo Padre (si potrà seguire in televisione grazie alla diretta di TV2000).

Per chi non abita a Roma sarà possibile partecipare alla veglia tramite le iniziative delle varie diocesi organizzate dai vari vescovi. Un’iniziativa, quella di Papa Bergoglio, non di discontinuità con i pontefici precedenti ma di perfetta continuità come ha spiegato Alberto Melloni, riprendendo i Papi che hanno puntualmente alzato la voce in difesa della pace.

A seguire la richiesta di Papa Francesco non solo fedeli cattolici, centinaia di associazioni e movimenti ecclesiali ma anche tantissimi agnostici e non credenti di tutto il mondo, in Italia i più noti come Emma Bonino, Marco Pannella, Umberto Veronsi, Renzo Piano, l’associazione Articolo 21 ecc. Condivideranno questo gesto anche i leader di altre religioni, come il gran mufti di Siria, Ahmad Badreddin Hassou, che ha manifestato alla Santa sede il desiderio di essere in San Pietro, e ancora le le chiese evangeliche, i buddisti, gli ortodossi, i musulmani dell’Ucoii. Si parla di milioni di persone, tutti tranne il successore mediatico di don Gallo, don Paolo Farinella, il quale come al solito ha sbraitato: «Il digiuno lo fanno cani e porci. Io no».

Occorre subito capire il senso di questo digiuno, anche per rispondere a chi lo banalizza come ha fatto Vittorio Feltri. Non c’è nulla di simbolico e a nulla c’entra con quello in mente da Veronesi&Pannella. Che senso ha digiunare e pregare per la pace? Come può influire su chi ha la responsabilità politica? Come spiegato da Tommaso Scandroglio, una nota della CEI del 1994 intitolata “Il senso cristiano del digiuno e dell’astinenza”, si spiega che il digiuno è uno strumento potente di “implorazione dell’aiuto divino”, strumento che lo stesso Gesù ha adottato nel deserto per lottare contro il maligno. Papa Francesco ha ricordato con questo invito che la storia non è fatta solo dagli uomini, ma anche da Dio, se il digiuno è compiuto con il giusto spirito di contrizione, di carità e di abbandono a Dio, se esprime davvero un gesto di amore e di richiesta di aiuto, ecco che acquista efficacia, non solo simbolica – come lo sciopero della fame di Pannella – ma effettiva. Il digiuno vissuto così come la Chiesa insegna realmente acquista un valore spirituale così pregnante che può orientare le coscienze dei governanti. Il digiuno fatto dagli uomini e offerto a Dio, nella mani di Quest’ultimo diviene realmente un condizionamento verso il bene.

Mons. Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, ha aggiunto: «Il digiuno aggiunge alla preghiera una particolare sottolineatura di sacrificio: dà densità esistenziale ed etica a una preghiera che altrimenti potrebbe essere un po’ verbalistica e un po’ pietistica. La preghiera è una delle cose più impegnative, ma può essere vissuta in modo del tutto astratto se non ci si sacrifica in qualche cosa. Tutte le cose, anche le più grandi, possono essere affermate, ma in modo irrelato alla vita». Il fatto che tale invito venga rivolto anche a chi non è credente è «un’occasione fondamentale di ripensamento sulla propria identità di uomo, sulle esigenze che costituiscono il cuore umano, tra le quali una delle più fondamentali è certamente la pace, ma la pace non disgiunta dalla verità».

Oltre al digiuno e alla preghiera, la Santa Sede si è attivata anche in modo politico, non temendo nemmeno questa volta di essere accusata di ingerenza. Ha infatti mobilitato i nunzi in ogni parte del mondo e mons. Mamberti (neo ministro degli esteri vaticano) ha convocato gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede per favorire una soluzione diplomatica, ma anche per esprimere la più netta condanna delle armi chimiche e chiedere conto del loro uso agli eventuali responsabili.

Occorre ora riflettere sul concetto di “guerra giusta”, cioè legittima, che non è contraddetta da questa posizione della Chiesa. Giovanni Paolo II si pronunciò a favore di interventi di polizia umanitaria «nelle situazioni che compromettono gravemente la sopravvivenza di popoli e di interi gruppi etnici», un «dovere per le nazioni e la comunità internazionale». La Chiesa non ha rivisto questa posizione anche se i suoi insegnamenti tendono a sottolineare che oggi le condizioni per una “guerra giusta” sono molto limitate, semplicemente come ha spiegato il vaticanista John Thavis, «per il Vaticano la situazione in Siria non pone le condizioni per giustificare un tale intervento. Anche perché un intervento militare contro il regime di Bashar el Assad sarebbe programmato come punizione o deterrente, ma non come l’avvio di un piano capace di porre fine alla sofferenza della popolazione civile». Mons. Mario Toso, segretario del Pontificio consiglio Giustizia e Pace, ha infatti detto: «La via di soluzione dei problemi della Siria non può essere quella dell’intervento armato. La situazione di violenza non ne verrebbe diminuita. C’è, anzi, il rischio che deflagri e si estenda ad altri Paesi. Il conflitto in Siria contiene tutti gli ingredienti per esplodere in una guerra di dimensioni mondiali».

Mentre anche il “Time” si è schierato contro Barack Obama, da Premio Nobel per la Pace a guerriero infelice, il comitato norvegese per l’assegnazione dei Premi Nobel sta pensando di ritirarglielo. Imbarazzanti le foto del Segretario di stato americano, John Kerry, fotografato a cena con con Bashar al Assad a Damasco. Perfino “Il Fatto Quotidiano” ha voltato le spalle ad Obama, quando fino a ieri lo elogiava come paladino dei diritti umani per essersi schierato per la distruzione antropologica del matrimonio, aprendolo alle coppie omosex. Bisognerebbe riflettere anche sulla posizione di Emma Bonino, sedicente militante per la pace ma poi troppo timida quando c’è da schierarsi contro la guerra, nascondendosi dietro all’Onu.

Tutte le grandi religioni sono fondamentali nel quadro dei rapporti internazionali e non sarà possibile nessuna pace senza il contributo delle varie chiese. Tuttavia, come è stato osservato, nonostante l’era della globalizzazione, il vero riferimento morale rimane per tutti la Chiesa cattolica e il Pontefice come capo della cristianità. Papa Francesco sa che il suo dovere è, grazie al potere spirituale a lui conferito come successore di Pietro,  di parlare al mondo intero come autorità morale, rivolgendosi alle coscienze di tutti i credenti e i non credenti.

 

Qui sotto l’Angelus di Francesco di domenica scorsa

La redazione

44 commenti a Il Nobel per la pace Obama prende lezioni dalla Santa Sede

  • Giacomot ha detto:

    Premio Nobel dato da massoni e che casualmente non sarà mai dato ad un Papa . Chissà perché !

    • Klaus ha detto:

      Però a Madre Teresa lo hanno dato e si sono anche presi una bella intemerata sull’aborto … forse avevano sottovalutato il personaggio

      • Laura ha detto:

        Madre Teresa è diventata suo malgrado un santino laico.

        • Klaus ha detto:

          Certamente l’hanno premiata per la sua azione benefica e non per la fede cattolica. Il premio però lo hanno dato alla vera Madre Teresa, nella quale i due aspetti non erano separabili, non al “santino laico”. Tanto è vero che si sono presi uno splendido discorso che certo non hanno gradito. E forse è anche per questo che ben difficilmente lo daranno di nuovo a un’altra personalità cattolica. Non mi sembra però che non potessero fare a meno di darglielo, sappiamo bene come la Beata sia stata anche oggetto di attacchi calunniosi che non voglio qui citare.

      • Giacomot ha detto:

        Sì ma a lei dovevano . Era obbligatorio , ma tanto come ha detto anche Laura ora è diventata anche un’icona laica , le hanno quasi tolto la sua cristianità .
        Mentre credo che dovrebbero darlo ad ogni Papa un premio del genere .

        • luca ha detto:

          magari anche ad Alessandro VI e Giulio II..

        • luca ha detto:

          Magari lo si può fare anche retroattivo per Alessandro VI e Giulio II..

          • domenico ha detto:

            esattamente quello che penso quando ammiro le opere di Michelangelo, Raffaello e di tutta la Roma rinascimentale.

            • controinformato ha detto:

              temo non ci sia un nobel per l’arte

              • controinformato ha detto:

                e per il mecenatismo

              • domenico ha detto:

                L’arte è connessa con la pace poichè unisce i popoli. Basta leggere la costituzione dell’Unesco, l’agenzia Onu che si intessa della difesa del patrimonio artistico e culturale dell’umanità:
                “Che le guerre nascono nell’animo degli uomini ed è l’animo degli uomini che deve essere educato alla difesa della pace.”.

                E lo spirito dell’uomo si rivela proprio nella produzione artistica e chiunque favorisca questa produzione artistica è meritevole di riconoscimento.

  • Matteo ha detto:

    (Il decalogo di Don Fabio Bartoli)
    Voglio digiunare perché:

    1) Perché con la pancia piena si dorme un sonno pesante e senza sogni (anzi spesso si fanno incubi strani)
    2) Perché voglio testimoniare che ho fame di Giustizia e di Pace più che di cibo
    3) Perché non voglio essere unito ai miei fratelli Siriani solo a chiacchiere
    4) Perché la pace nasce dalla cultura dell’incontro e non c’è incontro se non c’è dono e non c’è dono se non c’è rinuncia
    5) Perché riconosco anche in me quell’avidità insaziabile che fa di me un potenziale assassino
    6) Perché voglio chiedere perdono a Dio di aver trascurato per tanto tempo i miei fratelli Siriani
    7) Perché si può essere uniti solo nel digiuno e non nella sazietà, perché la sazietà rende egoisti
    8) Perché certi demoni si vincono solo con il digiuno
    9) Perché i miti possiederanno la terra ed il digiuno rende miti
    10) Per unirmi al sacrificio di Gesù che ci ha salvati tutti

  • Antony ha detto:

    Che figuraccia i signori di Stoccolma!!!

  • Sebastiano ha detto:

    Segnalo che il link alle berciate di (tale) don Paolo Farinella non funziona.
    Mettetelo a posto che mi faccio quattro risate.

    • Sebastiano ha detto:

      Letto adesso. Che dire, non fa neanche ridere.
      Non partecipa al digiuno perché è contro Berlusca, non c’è che dire: una logica stringente e nel pieno solco della tradizione (la sua e di chi lo ha preceduto).
      E, nel suo insieme, mi ricorda tanto la parabola del fariseo e del pubblicano.
      Miskinu.

  • Max ha detto:

    Uhm, quell’articolo di Giovanni Panettiere sul Fatto Quotidiano e’ quasi incredibile, per il quotidiano che lo “ospita”…

  • nicola ha detto:

    C’è un leitmotiv nelle cosiddette guerre mediorientali, la persecuzione con consegunete scomporsa delle antichissime minoranze cristiane, sia cattoliche che ortodosse. I ferocissimi dittatori che i paladini del razzismo etico hanno combattuto, combattono o intendono combattere avevano tutti un grave peccato sulla coscienza, erano tolleranti nei confronti di tali minoranze. Dall’estroverso Gheddafi che non aveva niente da ridire sulla presenza del nunzio apostolico a Tripoli al ferocissimoSaddam Hussein che addirittura aveva un vicepremier e ministro degli esteri un cattolico (aldeo Tarek Aziz).
    Ora scopriamo che in Siria esisteva un comunità cattoilica di rito siriaco a Manula praticamente distrutta non da Assad, che in qualche modo ha cercato di difenderla, ma da estremisti fra i quali combattenti ceceni (se non ricoro male, amici di Pannella e della Bonino).

  • nicola ha detto:

    La Chiesa Cattoilica ha un ruolo, una valenza, un prestigio che va ben oltre lo stretto ambito spirituale. Per dirla con parole più semplici anche moltissimi non credenti guardano alla Chiesa Cattolica come bussola, come riferimento e, in molti casi, ne sono attratti. La chiesa Cattoica, secondo me, non dovrebbe ignorare questo fatto. Coloro che vogliono limitare al solo stretto ambito spirituale la Chiesa Calloci non fanno un buon servizio alla Chiesa. Ebbene, moltissimi di questi non credenti ( o quasi) sono disgustati dalla persecuzione ignobile, infame,…a cui sono soggetti credenti cristiani di comunitù ortodosse o cattoiliche di altri riti le cui origini risalgono ai pri secoli della diffusione del cristianesimo. Si indichino nuove crociate al grido di ‘Dio lo vuole’ che vadano nelle zone a rischio non a lanciare bombe e missili ma ad aiutare i legittimi governi laici e tolleranti dei cristiani a combattere i nuovi barbari sgozzatori alleati dei razzisti etici occidentali.

  • a-ateo ha detto:

    Scomparsa di millenarie comunità Cristiane, apertura di spazi enormi ad Al Quaeda, nessun avanzamento di spazi democratici, enorme ingrandimento del debito pubblico americano, decadimento dell’immagine dell’America, amplificazione del rischio di una esasperazione del conflitto medio-orientale con il coinvolgimento di Iran ed Israele…
    Mi piacerebbe sapere per gli interessi di “CHI” lavora O(s)bama, il cosiddetto Nobel (avventatamente preventivo) per la Pace…Non certo per gli interessi del suo Paese, o dell’Occidente, ancor meno per gli interessi dell’intera Umanità…
    E da dove trae il suo “diritto” di fare il poliziotto del mondo intero: dalla fallimentare esperienza Egiziana? Dall’esperienza Bushiana delle inesistenti “pistole fumanti” Irachene? Dai “successi” mietuti sul territorio afgano?

    • nicola ha detto:

      Proprio questo è l’inganno. La ‘democrazia’ non è la panacee di tutti i mali. Spesso viene usato per giustificare i veri crimini contro l’Uomo.
      I non democratici per i razzisti etici sarebbero dei subumani su cui lanciare bombe e missili finchè non si convertono al loro verbo. Ad ascoltare le dichiarazioni di Kerry si resta basiti. E ancora di più si resta sconcertati da come i giornali e i notiziari TV le riportano.

  • a-ateo ha detto:

    Una notizia di questa mattina…
    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/09/08/Siria-ong-ribelli-conquistano-Maalula_9265071.html
    I ribelli sono gli amici di Obama e Maalula è il nome della antica città Cristiana dove ancora si parla Aramaico, la lingua parlata con ogni probabilità da Gesù ai suoi tempi.

  • domenico ha detto:

    comunque dite quello che volete ma ho notato che i giornali e televisioni proprio non ci riescono a presentare Obama come il ‘cattivo’ che vuole la guerra; in certi servizi il cattivo sembrava Putin che non voleva cedere alle richieste di Obama!

  • EquesFidus ha detto:

    Barack Obama è un presidente debole e sciatto, una perfetta marionetta per le lobby e i gruppi di potere che ne hanno finanziato l’ascesa (come la potente lobby gay e la massoneria). A costui, che ha mandato più droni a spiare in Medio Oriente del suo predecessore e ha dato inizio ad una guerra (la prossima, e con ogni probabilità sarà mondiale, non è ancora iniziata) è stato dato il premio Nobel per la Pace, indicando che razza di latrina questo riconoscimento sia diventato e come la società secolarizzata abbia una visione distorta e grottesca anche della pace stessa.

  • victor ha detto:

    Mi spiace, ma tutto il can can intorno a questa veglia non mi è affatto piaciuto.
    Penso che Obama stia facendo la cosa giusta, dolorosamente necessaria. Intendiamoci, è pure giustissimo che il Papa richiami alla pace in quanto tale, senza stare a fare calcoli di opportunità geopolitica che non gli competono (se non lo fa lui, chi lo farà?) Ma molti di quelli che si sono “uniti” al suo digiuno l’hanno fatto per vigliaccheria, non per volontà di pace.

    Tra quelli che si ripetono “non è affare nostro, e costa troppi soldi” e quelli che pensano ma non osano dire “speriamo che vinca Assad”, non mi sarei sentito a mio agio a partecipare a questa manifestazione. Purtroppo.

    • EquesFidus ha detto:

      Si rischia solo la Terza Guerra Mondiale, altro che le tensioni con la Corea del Nord e il suo dittatore-ragazzino o le follie di Assad. Inoltre, i ribelli sarebbero questi briganti, che non solo hanno (probabilmente) perso il controllo di armi chimiche ma che hanno anche assaltato il villaggio di Maaloula al grido di “Allah akbar” e “morte ai crociati”: http://www.asianews.it/notizie-it/Maaloula,-cristiani-in-fuga-dal-villaggio-dove-si-parla-la-lingua-di-Ges%C3%B9-28942.html. Obama vuole una seconda Libia evidentemente (se non peggio), vuoi mettere il piacere di veder annientare i cristiani in favore di ribelli estremisti e jiahadisti? Se è vero che quello di Assad è un regime, vero è che anche l’intervento militare statunitense ha dei neppure troppo celati interessi economici: in fondo, perché avviare una campagna militare con un costo di svariati miliardi di dollari e con quelo che sarà un costo altissimo di vite umane? Solo per “esportare” quell’oscenità che è la democrazia liberale, oppure per avere (in caso di vittoria) sicuri tornaconti economici a medio-lungo termine e per poter avviare una nuova epoca colonialista, con un sicuro appoggio nel Medio Oriente grazie agli amichetti jiahdisti (di giorno condannati, di notte finanziati ed appoggiati neppure troppo nascostamente)? Ci sono svariate testimonianze che indicano che i fautori della “primavera araba”, quelli che manifestavano contro Assad, sono stati sostituiti anche stavolta da jihadisti ed estremisti islamici di varia natura provenienti da tutto il mondo arabo (e non solo), a tal punto che non hanno neppure il supporto di buona parte della popolazione indigena che li vede come una massa di selvaggi e di fanatici, perché insistere con la fandonia che Assad stia bombardando la popolazione civile quando questi cosiddetti “ribelli” sono i primi ad assaltare pacifici villaggi?

      • victor ha detto:

        Beh, se per te la democrazia liberale è “un’oscenità”, penso che non abbiamo nulla da dirci. Ma comunque….. ah ah ah, la “Terza Guerra Mondiale”. Siamo seri, nessuno voleva morire per Danzica, figurati per Damasco. Al massimo bisognerebbe dare alla Russia qualcosa per compensarli della loro base navale (che in realtà dubito molto possano perdere.)

        Gli islamisti sono arrivati appunto perchè abbiamo aspettato fino ad oggi prima di fare qualcosa. Sostenere i democratici, specialmente con mezzi politici e diplomatici finchè è possibile, serve proprio a tenere lontani gli islamisti, che purtroppo generalmente sanno combattere meglio.

        • EquesFidus ha detto:

          Beh, se per te la democrazia liberale è “un’oscenità”, penso che non abbiamo nulla da dirci.

          Sì, la democrazia liberale è oscena, dato che è perfettamente relativista: chiunque (non certo la popolazione) dotato dei giusti mezzi d’informazione ed economici può plagiare la volontà del popolino, illudendolo di avere scelto e convincendolo a votare le cose più anticristiane.

          Ma comunque….. ah ah ah, la “Terza Guerra Mondiale”. Siamo seri, nessuno voleva morire per Danzica, figurati per Damasco. Al massimo bisognerebbe dare alla Russia qualcosa per compensarli della loro base navale (che in realtà dubito molto possano perdere.)

          Sì, c’è il rischio della Terza Guerra Mondiale, anche e soprattutto viste e considerate le alleanze ed i partner commerciali di Stati Uniti e Siria. Insisto, questa operazione quasi sicuramente sfuggirà di mano a Obama, con tutte le conseguenze del caso, generando di fatto una Libia all’ennesima potenza.

          Gli islamisti sono arrivati appunto perchè abbiamo aspettato fino ad oggi prima di fare qualcosa. Sostenere i democratici, specialmente con mezzi politici e diplomatici finchè è possibile, serve proprio a tenere lontani gli islamisti, che purtroppo generalmente sanno combattere meglio.

          No, sono arrivati per via degli interessi della Lega Araba e delle organizzazioni di fanatici jihadisti (non ultima al-Qaida e le sue diramazioni), che vedono nelle rivolte e nelle democrazie liberali un ottimo modo per imporre la sharia. Costoro ci guadagnano col caos, e anziché affrontare questi briganti specializzati nell’arte di massacrare i cristiani e i cittadini inermi (o quantomeno non interferire quando il governo locale li prende, giustamente, a cannonate) gli USA preferiscono sostenerli per mere ragioni di opportunismo economico e politico. Basta con questa storia che gli statunitensi guerreggino per “esportare” la democrazia, non li ho mai sentiti parlare di invadere (perché di questo si tratta) il Myanmar, se è per questo. Il motivo è semplice: la Siria ha un’ottima posizione strategica su tutto il Medio Oriente, il Myanmar invece è molto più povero, non ha una posizione strategica notevole né tantomeno le grandi riserve petrolifere della prima. Il punto è che Obama, nonostante Nobel ed idiozie liberali varie, non è il Messia ma soltanto un presidente debole e guerrafondaio.

        • andrea g ha detto:

          Sei un pannelliano doc?

        • Giacomot ha detto:

          Victor ma leggiti !
          Questa scesa in campo di Obama molto probabilmente porterà ad una Terza guerra mondiale. Pensa vicino c’è Israele (e sappiamo che tensioni ci sono con Israele ) , in mezzo c’è la Russia e chi è che da i rifornimenti di armi ad Obama ? I Fratelli Musulmani . Ecco io credo che solo se Obama si schiererà a favore dell’islamizzazione di quel bel posto ammazzando tutti i cristiani potremo evita la terza guerra mondiale . Ma in ogni caso la guerra non va fatta !
          FATE LA PACE NON FATE LA GUERRA !

    • nicola ha detto:

      Incredibile, lanciare bombe e missili che certo portano morte e distruzione sarebbe un atto responsabile!!!! Per scopi geopolitici, riconosci, che ora si esplicano con la caduta del governo Assad!!! Ma chi ti ha indottrinato?

    • Mattia ha detto:

      Perché se Obama bombarda Assad fa una cosa giusta, mentre se Bush ha bombordato Saddam ha fatto una cosa sbagliata?

  • victor ha detto:

    "Oggi, lo sappiamo, la Siria fa da ring per una lotta geopolitica regionale all'ultimo sangue. In tutto questo le Chiese non hanno saputo reagire in tempo e i cristiani si trovano ora intrappolati nelle zone di guerra e semplicemente tendono a lasciare il Paese.
    Purtroppo il regime siriano è stato abilissimo nell'utilizzare un certo numero di ecclesiastici, uomini e donne, per propagandarsi in Occidente come l'unico e ultimo baluardo in difesa dei cristiani perseguitati dal terrorismo islamico.
    Questa operazione di manipolazione dell'opinione è riuscita a discreditare in gran parte lo sforzo rivoluzionario siriano, sul terreno e all'estero, agli occhi dei cittadini di mezzo mondo, e ha quindi potuto ottenere una paralisi della diplomazia e della politica europee che in definitiva non fa che rafforzare i gruppi più estremisti e indebolire la società civile."

    – Padre Paolo dall’Oglio. Uno che per i Siriani era disposto a rischiare la vita, lo ha fatto, e forse l’ha persa.

    • nicola ha detto:

      La Bonino è la sacerdotessa del razzismo etico e tu ne sei un chierichetto.
      In Siria esiste un solo gionalista occidentale sul fronte della guerra e racconta altro. Racconta che le minoranze cristiane non subivano persecuzioni dal governo Assad. Raccontano che le persecuzioni sono iniziate con l’entrata in Siria di gruppi armati provenintidalla Ceceni, dal Pakistan, dalla libia,ecc
      Anche il Papa dice questo, e lo diceva anche Benedetto xyi nella sua omelia a Beirut. Il Papa sa benissimo chi sono i colpevoli, e lo sapava anche Benedetto xvi. riascolta l’omelia….

    • domenico ha detto:

      ecco, la Chiesa complice del regime di Assad… questa mi mancava proprio.

      • nicola ha detto:

        Capisco, vorresti la Chiesa complice degli ‘sgozzatori di cristiani nel nome di dio’ o dei loro amici occidentali.

        • Mattia ha detto:

          I cristiani erano discriminati anche ai tempi di Saddam, Gheddaffi e Assad. In siria per esempio è vietato per legge che il presidente della reppublica sia un non musulmano. Il problema che è con la vittoria dei jhadisti i cristiani passerrebbero dalla padella alla brace…

          • nicola ha detto:

            Una bella differenza fa l’essere discriminati (il che non risulta, almeno per quanto riguarda Saddam) e l’essere sgozzati. Ho l’impressione che confondeete i due piani anche nell’uso dei sostantivi:’regime’ cosa significa? Che non è una democrazia di tipo anglosassone?

            • Mattia ha detto:

              La democrazia anglosassone comporta dei notevoli vantaggi rispetto ai regimi come quello di poter criticare il governo senza temere ritorsioni fisiche. Comunque Saddam aveva posto a partire del ’90 alcune leggi di stampo islamico come l’adozione di nomi musulmani o la limitazione del commercio di alcolici…

    • Ugo ha detto:

      Samaan Daoud: “Ti ho conosciuto da tanti anni, dal 1988, avevo in quel tempo 18 anni. All’inizio mi piacevano tantissimo le tue nuove idee sulle religioni. Mi piaceva la tua apertura verso gli altri, il tuo modo di fare, la fondazione di Mar Musa…Allora, Paolo, ti prego: Abbi pietà del popolo siriano, particolarmente dei cristiani rimasti, e non commerciare col loro sangue, perché noi non ti abbiamo nominato delegato o portavoce dei cristiani della Siria”. Cerca la lettera completa.

      • Ugo ha detto:

        A Paolo Dall’Oglio

        Non so come chiamarti, ti chiamo Padre? Non so. Perché , secondo me il prete è un uomo che ha messo la sua vita al servizio della pace, dell’amore, e della riconciliazione.
        O ti chiamo Monaco? Pure non so, perché secondo me il Monaco è un uomo ascetico, cerca il volto di Dio negli altri.
        Secondo me, e secondo tanti altri siriani, in particolare i Cristiani della Siria, non sei più un uomo di Dio. Ma sai perché?
        1- perché stai cercando la tua gloria terrena, non altro.
        2- perché hai cambiato la tua vocazione da uomo di pace, ad un uomo che chiama alla guerra.
        3- invece di cercare di trovare una soluzione pacifica della crisi siriana, hai iniziato a concentrarti ed a mettere tutta la tua energia per portare l’intervento Nato ed armare i ribelli che tu chiami Partigiani, perché i cannibali sono diventati partigiani, secondo te.
        Per tutto questo, noi cristiani della Siria, crediamo che Gesù Cristo è Dio di pace non di guerra, è Dio di amore non di odio, Dio di gioia non Dio che ama il sangue.
        Basta accusare gli altri religiosi cristiani della Siria che “sono disonesti e sono stati creati dal regime” .. Non giudicate per non essere giudicati!
        Basta dire che sei l’unico religioso che alza la sua voce contro il regime! . Ma non sei stato per più di 30 anni sotto la protezione del regime?
        – Paolo, te lo dico con tanto dispiacere: hai perso tutti i tuoi punti, hai perso, e lo dico con tanta amarezza, l’amore della maggioranza Cristiana.
        – Secondo te l’intervento della Nato è la migliore uscita dei siriani?
        – Bombardare le città principali (Damasco-Homs-Tartus-Lattakia-Aleppo) dove vive il maggior numero dei cristiani con questo intervento che invochi, è la soluzione migliore?
        Vuoi distruggere quello che è rimasto della Siria?

        Ti ho conosciuto da tanti anni, dal 1988, avevo in quel tempo 18 anni. All’inizio mi piacevano tantissimo le tue nuove idee sulle religioni. Mi piaceva la tua apertura verso gli altri, il tuo modo di fare, la fondazione di Mar Musa…

        Allora, Paolo, ti prego: Abbi pietà del popolo siriano, particolarmente dei cristiani rimasti, e non commerciare col loro sangue, perché NOI NON TI ABBIAMO NOMINATO DELEGATO O PORTAVOCE DEI CRISTIANI DELLA SIRIA.
        Ti prego, torna alla via recta, ascolta la tua coscienza Cristiana che chiama all’amore e alla pace.
        Tieniti lontano dalle idee Jihadiste estremiste, e lascia i salafiti ed i fratelli musulmani, … o vorresti essere uno di loro?

        Il tuo fratello in Cristo.
        Samaan Daoud

    • andrea g ha detto:

      Se sei un ardente seguace di Giacinto Pannella si può
      comprendere la tua adorazione per il liberalismo.
      Va beh.