L’uguaglianza di genere? E’ indottrinamento
- Ultimissime
- 25 Lug 2013
Non esistono e non sono mai esistiti maschi e femmine, queste sono solo categorie mentali e non naturali. Ecco in sintesi la nuova (si fa per dire, è nata negli anni ’80) paranoia dei vecchi sessantottini, chiamata “teoria del gender”, e i tentativi per indottrinare le popolazioni fin dalla tenera età sono attive da anni mascherate dietro a nobili intenti come la promozione della parità dei sessi e la lotta all’omofobia.
Il sesso biologico – secondo questa teoria – scompare per far spazio ai generi. Ma quanti sono i generi? Infiniti, dipende dalla fantasia del soggetto, dal cosa ci si sente essere oggi. L’Australian human rights commission (Ahrc) ha cercato di mettere dei paletti elencando 23 generi nei quali un soggetto ha la facoltà di riconoscersi (ma mettere dei limiti dovrebbe essere ritenuta una forma di discriminazione secondo questa mentalità!): uomini, donne, omosessuali, bisessuali, transgender, trans, transessuali, intersex, androgini, agender, crossdresser, drag king, drag queen, genderfluid, genderqueer, intergender, neutrois, pansessuali, pan gender, third gender, third sex, sistergirl e brotherboy.
Piegandosi a questa assurdità, ovviamente priva di alcun fondamento scientifico, ma cercando di salvaguardare anche la faccia dal ridicolo, la Corte d’Appello di Sydney ha recentemente conferito riconoscimento legale a coloro che per varie problematiche personali non si identificano né come uomo, né come donna vogliono appartenere ad un “sesso non precisato”. Evviva il relativismo più sfrenato…sai che soddisfazione, sai che conquista, si commenta ironicamente. All’università di Lipsia, invece, di apparire ridicoli non sembra preoccupare molto. Josef A. Käs, docente di Fisica, stufo delle interminabili discussioni sulla necessità di applicare l’”uguaglianza di genere” da parte dei suoi colleghi, per prenderli in giro ha proposto che anche i professori maschi avrebbero dovuto chiamarsi “professoresse”. Incredibilmente la proposta è passata e “buongiorno professoressa” dovrà essere detto a tutti i docenti, maschi compresi.
La prestigiosa filosofa Sylviane Agacinski, docente presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, ha spiegato che «la differenza sessuale è oggi rimessa in discussione e sottoposta a un tentativo di neutralizzazione», teoria che «tende a imporre l’idea che l’essere umano sia integralmente il prodotto della propria costruzione (sociale, culturale e tecnica): gli umani, sessualmente indeterminati o fluidi, sarebbero costretti a piegarsi a norme sociali di genere e a svolgere un ruolo sessuato». Eppure, ha continuato, «la diversità degli orientamenti sessuali non sopprime la dualità dei sessi: la conferma. Che si desideri l’altro sesso, o che al contrario non lo si possa desiderare, significa che i due sessi non sono equivalenti». Inoltre, «l’antropologa Françoise Héritier sottolinea giustamente che è la fecondità a fondare la distinzione maschile/ femminile. Dirò, nello stesso senso e in modo appena diverso, che la distinzione maschio/ femmina si basa sullo schema della generazione».
Il biologo evolutivo Michel Raymond dell’Institut des sciences de l’évolution di Montpellier e il saggista Nancy Huston in un articolo su “Le Monde” hanno scritto: «Nel mondo vivente (anche animale), maschi e femmine differiscono sempre biologicamente, anche in alcuni dei loro comportamenti. Quale forza misteriosa avrebbe cancellato le differenze nella nostra specie? Già al momento della nascita – e quindi prima di qualsiasi influenza sociale – maschi e femmine non hanno lo stesso comportamento. E come non riconoscere che il picco di ormoni della pubertà, che gli adolescenti umani condividono con i piccoli scimpanzé, ha una origine biologica e un marcato effetto sul comportamento?». Ed infine: «se continuiamo a ignorare ed abusare del mondo, rischiamo di compromettere le nostre possibilità di sopravvivenza. L’antagonismo tra natura e cultura è insostenibile».
L’estate scorsa ha fatto scalpore la scelta di un padre, Nils Pickert, di indossare la gonna per solidarietà al figlio di 5 anni che si troverebbe meglio vestendo abiti femminili. Lo ha fatto perché «voglio insegnare a mio figlio l’uguaglianza di genere». E’ semplicemente incapacità ad educare, optando per una più comoda neutralità educativa. Esattamente come il cantante Robbie Williams che ha recentemente dichiarato che se sua figlia, che oggi ha 9 mesi, cominciasse a drogarsi la aiuterebbe a prendere le migliori droghe e le assumerebbe assieme a lei.
Eppure Marcello Tempesta, docente di Pedagogia generale presso l’Università del Salento ha chiaramente spiegato: «nel processo di crescita armonica della persona un rilievo decisivo ha quella componente del nostro essere in cui si rivela il suo strutturale essere in relazione: l’identità-differenza sessuale. Si tratta di una realtà oggi “terremotata”, messa pesantemente in discussione da un mainstream sempre più diffuso, che sta facendo artatamente diventare sensibilità corrente e senso comune ufficiale (come dimostrano fiction e canzoni, dichiarazioni di star hollywoodiane e di celebrati maîtres à penser) la filosofia del Gender». Imporre queste ideologie nei luoghi educativi porta ad una inquietudine: «Davvero al centro di certe pubbliche prese di posizione c’è la preoccupazione per i bambini, o non piuttosto i desideri degli adulti di voler (ad ogni costo) vedere legittimati dalla forza della legge i propri desideri ed i propri stili di vita?» si è chiesto il pedagogista. La scuola non può essere «neutra rispetto alla verità dell’umano», ma deve continuare ad insegnare «la fecondità della differenza sessuale, paradigma di una relazione capace di produrre novità reale».
Dale O’Leary, scrittrice e grande esperta di femminismo definisce la teoria del gender come «la rivoluzione sessuale come lotta di classe», le cui origini sono nel marxismo. Giuseppe Bonvegna, ricercatore in Storia della filosofia presso l’Università Cattolica di Milano, commentando l’ultimo libro di Mario Binasco, psicoanalista, afferma: «Checché ne dica il bigottismo fintamente moderno dei cantori dell’ideologia del gender, i quali non possono non finire per considerare l’attività sessuale come un qualcosa di non umano, paradossalmente proprio per un eccesso di arbitrio “umano”: sostenere, infatti, (come fa la “gender theory”) una non dipendenza dell’elaborazione dell’identità sessuale dal possesso reale di determinati organi sessuali significa sostenere che il corpo non è più un riferimento e una “pietra d’inciampo” reale da cui dipende la complessa “sessuazione” (termine lacaniano usato dall’autore) degli individui, e si può pensare di trattarlo in modo del tutto arbitrario come un mero oggetto di consumo». Si tratta, ha continuato Bonvegna, «di un materialismo finto e contraddittorio, portato avanti con le armi mediatiche di una posizione culturale (il relativismo) che si propone come tollerante, ma la cui origine è tutt’altro che “di larghe vedute”, in quanto, come quella dello stesso materialismo, risiede nella pretesa di certa ragione moderna di stabilire cosa è reale e cosa non lo è».
L’origine di questa teoria antirealista nasce da «un’idea di libertà ridotta ad arbitrio assoluto, materialismo ed idealismo hanno rappresentato il presupposto affinché quel riduzionismo potesse dar vita all’ideologia del gender, la quale, non a caso, condivide con materialismo e idealismo l’incapacità di tenere conto della vera natura del corpo umano vivente. Una libertà assoluta non farebbe problema, se non fosse che l’uomo scopre se stesso solo nel tu, cioè nell’altro da sé, in un rapporto che non significa annullamento della propria personalità nell’altro, proprio nella misura in cui l’altro mi costituisce restando altro da me. L’uomo di oggi, invece, confligge con la realtà materializzando i rapporti (non solo sessuali) perché ha paura dell’altro». Il vero problema della teoria omosessuale o quella del gender, infatti, è proprio la paura della diversità. Si promuove «l’indifferenza, alludendo ad un umano androgino. Mentre si esalta la differenza, in fondo la si teme e la si nega», ha spiegato ancora il pedagogista Tempesta.
Dopo la guerra alla gravidanza tramite l’aborto e al matrimonio tramite il divorzio e la sua equiparazione ad altre relazioni diverse di tipo romantico, stiamo per passare alla fase finale: la guerra contro l’identità sessuale. La Dottrina Sociale della Chiesa, come spiega Claudio Gentili, direttore de “La Società”, è l’unica voce autorevole rimasta coerente con un’antropologia rispettosa della verità dell’uomo e del valore sociale del tema della vita che riguarda, non solo chi sarà chiamato a vivere, ma anche chi la vita la sta vivendo.
La redazione
32 commenti a L’uguaglianza di genere? E’ indottrinamento
Domani, 26 luglio, il Parlamento sarà chiamato a discutere la legge anti-omofobia.
Se la legge in questione avesse come vero obiettivo quello di combattere l’odio e le violenze, fisiche e/o verbali, contro gli omosessuali, sarei il primo firmatario.
Il problema è che la legge non è condivisibile perché mira a ben altro: in parole povere, la legge è concepita in maniera tale non tanto da difendere gli omosessuali dalle aggressioni (peraltro molto meno numerose di quello che ci fanno credere) ma piuttosto da tappare la bocca, pena la multa, a chi si dichiara contrario ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, a chi dice che l’unica famiglia è quella fondata sul matrimonio uomo-donna, a chi dice che un bambino per crescere bene ha bisogno di un padre e di una madre e non di due padri o due madri, a chi dice che i rapporti omosessuali sono contro la natura umana, a chi dice che si nasce (e quindi si è per tutta la vita) maschi o femmine (e non transgender), a chi dice che esistono padri (di sesso maschile) e madri (di sesso femminile) e non “genitori A e B”, ecc…
Cioè la legge anti-omofobia in calendario impedirà, se approvata, agli italiani di esprimere la loro opinione contraria su matrimoni ed adozioni gay.
In Francia, in base alla legge anti-omofobia, la polizia sta multando, se non addiritura arrestando, gli inermi e pacifici manifestanti della “Manif pour Tous”, l’associazione formata dai contrari alla legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, legalizzazione recentemente approvata in Francia.
Comunque i partiti politici italiani favorevoli ad una legge anti-omofobia impostata nella maniera che ho descritto sono: PD (salvo qualche eccezione), SEL e M5S. I contrari sono: PdL (anche qui con qualche eccezione), Lega Nord, UdC (con qualche eccezione) e Scelta Civica (con qualche eccezione).
Cosa possiamo fare noi, “semplici” cittadini? Parlarne pubblicamente e denunciare le problematiche di questa proposta di legge e, intanto, firmare on-line questo appello:
http://www.lanuovabq.it/it/sottoscrizioneCampagnaRaccoltaFirme.php
E’ proprio scientifica quanto il Leviatano della Bibbia,solo che almeno si sà che il Leviatano è pura simbologia,alcune persone quindi pretendono tale bizarra teoria “scientifica”,chiedo loro quindi, per correttezza ,che il Leviatano diventi un fatto scientifico benchè io non lo abbia mai visto.Oppure si potrebbe dire che la balena è il Leviatano un pò come si potrebbe dire che un uomo è una donna, è una donna è un’uomo.Ci sono precisamente 44 tipi di leviatano senza averne mai visto uno,erano 44 balene che si divertivano a imitarne la voce XP (Il link sulla facina è per i sostenitori del gender 😉 )
“è la fecondità a fondare la distinzione maschile/ femminile… la distinzione maschio/ femmina si basa sullo schema della generazione”.
ma proprio per qst va eliminata: http://www.associazionelatorre.com/2011/07/unesco-omosessualita-e-controllo-demografico/
Avete dimenticato i sexless (asex) che si diramano in questi 9:
sex-positivi: sostengono che chiunque abbia il diritto di scegliere se partecipare a un’attività sessuale, purché si faccia attenzione che essa sia sicura e consensuale;
anti-sessuali: credono che il sesso debba essere evitato a qualunque costo
semi-sessuali: provano attrazione sessuale solo nel caso in cui instaurino un forte legame emotivo con qualcuno;
grey-A: appartengono a una zona grigia e non possono o non riescono a dichiararsi asessuali a tutti gli effetti;
aromantici: non provano (o provano poca) attrazione romantica verso gli altri;
eteroromantici: provano attrazione romantica verso soggetti dell’altro sesso;
omoromantici: provano attrazione romantica verso soggetti del loro stesso sesso;
biromantici : provano attrazione romantica verso soggetti di ambo i sessi;
panromantici: provano attrazione senza preoccuparsi del genere sessuale.
Che posso dire…in uno di questi mi trovo e ci ho riflettuto parecchio, vagliato i miei atteggiamenti nella vita. Ho vissuto normalmente(non dal punto di vista modaiolo sessuale). La chiesa non la rinnego e la seguo.
Posso dirvi una cosa? Io non chiamerei uno di questi generi, ma caratteristiche. Cos’abbiamo per dirci maschi o femmine? beh, finchè non si va a Casablanca…si capisce.
Penso che molto dipenda da come viviamo la vita. Sapete quando un uomo si sveglia e dice da oggi sono gay? Non penso sia un gender, ma un qualcosa che uno vuole provare nella vita. Solo che a volte ci si rende conto tardi della scelta sbagliata.
Chi dovrebbe preoccuparsi davvero del gender penso siano gli ermafroditi. Ma chi nasce con il corpo già impostato?
Certo che non conoscevo dal punto di vista biologico tanta diversità.Mi sto domandando se pensare di avere comportamenti sessuali come una mantide religiosa implichi un “gender” simile,in tal caso ci sarebbero problemi con il matrimonio specialmente per il sesso maschile.:P
scherzi!? la mantide religiosa in quanto tale è omofoba e presto partiranno delle campagne di sterminio di tale insetto.
Però quando hanno saputo che la femmina decapita il maschio e lo mangia dopo l’accoppiamento le femministe sono insorte per difendere la povera bestiola e propongono di cambiarle nome in mantide secolare così da accontentare il movimento gay.
Insomma siamo in una fase di stallo.
E’ proprio così,imaginati una Femen che si sposa con un qualche cristiano o un qualche credente,alla prima notte di nozze stà tu tutto li pimpante e lei che intanto comincia a versare benzina alla motosega,o a ataccare la presa di uno smiriglio o qualora la benzina sia assente e ci dovesse essere un blackout per sicurezza,una bella sciabola economica pratica e parzialmente indolore.
Quindi per salvarti dovresti usare la tecnica del mimetismo animale,tipo la foto dell’articolo,lo vedi che la teoria del gender è “scientificissima.”
che ci siano cristiani bigotti va beh…..ma che sia tanto cretino da sposare una femen…..
Bhè ovviamente è pura imaginazione come la teoria del gender.Ovvero come dire che se i miei occhi sono castani e penso un genere di occhi blu allora sono blu,anche se allo specchio li vedrò sempre castani.
Certo che la razza umana é molto strana. E’ talmente “evoluta” da cercare l’annullamento dei connotati oggettivi di maggioranza di fatto eliminando i connotati oggettivi di minoranza a favore di un improbabile concetto di uguaglianza a priori (tirato fuori chissà da dove…). Risultato: viene meno il “possibile” (ma franco se conseguito) rispetto che ognuno deve avere verso il diverso, proprio perché diverso oggettivamente, a favore di un tanto “sicuro” (quanto falso) rispetto verso il soggettivamente diverso, in quanto prodotto di una innaturale imposizione a priori.
Ragazzi che casino!
Per questo a volte ci si confonde le idee. Lo dico a voi. Come faccio a definirmi etero se non provo nessun attrazione o amore per uno? So di non essere lesbica, ma non ho alcun attrazione ed è per questo che ho pensato (a lungo) trovando le mia personalità negli asex.
A volte mi sveglio e durante il giorno ci penso, altre vivo la mia vita, la spiritualità che Dio ci ha dato e chi se ne frega del gender.
Niente sesso, gente. Sarà per questo che mi sento diversa (e ne sono felice) ma non mi pongo il problema? Se dovrò metter su famiglia, sposarmi ok, ma non sono il tipo he cerca. Sono nata nel secolo sbagliato.
Chi se ne frega del sesso. Sono asessuale. E un gay mi disse che devo farmi curare. Comodo dopo esser stati nel DSM per lungo tempo. Quand’è che i prepotenti impareranno?
La famiglia è uomo e donna, e i bambini devono avere 2 genitori di sesso diverso. Come può un bambino capire il punto di vista del padre se suo padre è un trans con mentalità femminea di base?
Questo casino mi ha portato a volte a desiderare definirmi neutra. I riflettori non sono per me, ma questi pensieri volevo condividerli con voi.
Perchè nonostante queste domande non affogo nel mare del dilemma umano? Perchè non siamo soli, e pregare è sempre utile. Ringrazio per l’educazione religiosa che ho avuto.
P.S. Se volete collocarmi a tutti i costi mettetemi tra i Grey-A.
Ciao Li, ho letto con molto interesse le tue riflessioni e ci tengo a farti presente che, pur non conoscendoti e non potendo condividere attivamente i tuoi stati d’animo (il mezzo internet purtroppo è una barriera invalicabile al contatto umano), ne’ io ne’ -suppongo- la maggior parte degli utenti del sito abbiamo intenzione di giudicarti o tantomeno, come hai scritto tu, collocarti a tutti i costi. Ho molto apprezzato che tu ci abbia raccontato la tua eesperienza.
Quanto al “farti curare” che hai ricevuto, non ti abbattere (anche se sono sicuro che tu non te la sia presa). Il comportamento di quelle persone, diffuso anche nei blog, che reagiscono con frasi fatte del tipo ‘fatti vedere da uno bravo’ non è semplicemente prepotente, ma profondamente stupido nonché pericoloso, poiché in alcuni casi nasconde il germe dell’intolleranza: tu non sei come me, perciò tu sei malato. E secondo me c’entra poco il fatto che chi te lo ha detto fosse gay. Era semplicemente stupido, e aggiungo: non sono convinto che l’orientamento sessuale sia qualcosa di immutabile, ma purtroppo la stupidità lo è 🙁 .
Non sono abbattuta, ma purtroppo me la sono presa proprio perchè me l’ha detto uno che fa parte di quella schiera di gente affetta dal vittimismo acuto del politicamente corretto. E il rispetto?
Sinceramente non capisco perchè anche i gay asex vogliano farsi annettere dal movimento lgbt se li hanno trattati come dei malati mentali.
Il vero problema della teoria omosessuale o quella del gender, infatti, è proprio la paura della diversità. Si promuove «l’indifferenza, alludendo ad un umano androgino. Mentre si esalta la differenza, in fondo la si teme e la si nega», ha spiegato ancora il pedagogista Tempesta.
Questa frase spiega tutto. Il movimento lgbt pensa che noi cristiani abbiamo paura del diverso? Loro temono persino chi non fa sesso (o ne fa poco) perchè gli porta via clienti dal gruppo e non rispetta la cosiddetta libertà sessuale.
Ho raccontato qui un po’ dellamia storia, ma non ho problemi a dirla ad altri (senza gli sbandieramenti tipici lgbt, per carità!).
Che dite voi, se non ci si sente attratti da nessuno non per scelta (a volte scherzando dico che mi sposerò in casa di riposo!), ma perchè è la vita,perchè si è così che tipo di etero sono se l’attrazione da me provata e sempre stata minima o nulla? Alcuni cosiddetti asex mettono anche su famiglia, leggete i 9 tipi e lo vedete.
Io davvero non so dove collocarmi. Non per una questione religiosa.
sicuramente non sbagli nel rivolgerti al Signore e ad invocare lo Spirito Santo.
Ai gender dico: ben lieta di essere diversa. Già lo sono come disabile
Più di 500 persone a protestare contro la legge sull’omofobia.
Sarebbe stato meglio se fossero state 5000.
Ma si sa, fin quando non gli tolgono il calcio…
La legge la faranno passare pure con 5000. In Italia comandano gli omosessuali. Tutto mi sarei aspettata nella vita: dittatura fascista, nazista, comunista, ambientalista…. ma mai omosessuale!
http://cosechedimentico.blogspot.it/2009/06/il-gioco-della-lippa.html
http://cosechedimentico.blogspot.it/2009/06/il-gioco-della-lippa.html
Ho visto ora che l’ha scritto 2 volte, non my fault.. 🙂
su questo non c’è alcun dubbio. Anche se fossero state 50 milioni.
Il punto è che se non gli tolgono il calcio, agli italiani puoi anche far digerire che devono sottoporsi ad una seduta…ehm… omo… ci siamo capiti (del resto è quello che fa il governo da 50 anni alle persone oneste).
In Italia la rivoluzione si fa solo per un rigore non dato.
Quindi speriamo negli arbitri e/o guardalinee.
Eppure, nonostante tutti i presunti “intellettuali” che si sono destreggiati negli anni con intrecci di parole e ragionamenti astrusi e tutti i “liberal-progressisti” in giro oggi, gira e rigira….. rimangono sempre il pisellino e la patatina..!!!!!! 😉
Io ho sentito dire che l’unica cosa che in Italia potrebbe far scattare una rivoluzione sarebbe la chiusura di Youporn. E penso sia vero.
E’ il otivo per cui Grillo vuole il wifi libero e gratuito! 😉
Condivido,d’altro canto è secolore la cosa,anzi millenaria,è una forma evolutiva dall’homo romanus (Panem et circenses) all’homo italicus (va bhè ci siamo un pò involuti prendetela anche questa a prova scientifica).Di mezzo ci stà la Chiesa e il rinascimento e isecoli bui in cui Voltaire incolpò la chiesa dei secoli del bacillo di jersin,che si riscontrò anche in cina dove la chiesa era comunque colpevole.Gia è vero che per giustificare l’illuminismo si doveva necessariamente chiamare il periodo precedente “secolo oscuro”,mica perchè era “oscuro”,ma perchè alcuni dei “lumi” (ovviamente al di là dell’ironia l’illuminismo ha apportato dei benefici,che ovviamente non ci sarebbero stati,senza elaborazioni precedenti dei secoli oscuri o senza lumi per logica),la trovata di meketing retorico era comunque geniale come a dire:”Se il mio secolo è quello della luce tutto il resto era necessariamente tenebra e oscurità” oppure come avrei fatto a promuovere la mia filosofia luminare che si doveva oporre alla tenebra?Semplice mi invento che tutto era tenebra e oscurità.
@Aleudìn: dico il rosario ogni giorno per tanti motivi non solo personali e perchè pregare è importante quanto respirare.
E quale momento migliore di far passare una di queste leggi capestro se non quando la gente è in ferie o quasi?
Per chi non conoscesse le tattiche gay dell’inganno ve le ripropongo:
http://www.alleanzacattolica.org/indici/articoli/marchesinir327.htm
Dovrebbe esserci un articolo anche su uccr.
Che disfatta per l’uomo l’appagamento sessuale della pornografia. Ha contribuito a rendere l’omosessualità un altro modo comune per fare sesso agli occhi della gente.
Tremerò ancora di più quando caveranno anche la pedofilia dal DSM, perchè anche loro si considerano di certo un gender e vorranno vedere i loro diritti al pari degli altri.
http://www.prolifenews.it/notizie-dal-mondo/no-allaborto-e-alla-sperimentazione-embrionale-dei-gorilla-pero/
Tanto per rimarcare la loro “tolleranza”:
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2013/07/no-aborto-e-noi-ti-profaniamo-la-cattedrale/
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=8KMNJ0HA2Uc
“Voi non volete pari diritti, volete di più” Approvo!
Beh,a questo punto, se il sesso ,che è,biologicamnte parlando, una strategia riproduttiva adottata da gran parte degli esseri viventi, viene catalogato non come una reltà scentifica ma come una categoria mentale, possiamo tranquillamente estendere questo concetto anche all’ appartenenza alle singole specie viventi, animali o vegetali che siano.
Pertanto anche l’ appartenenza alla specie “Homo sapiens, sapiens”, tanto per fare un esempio, non dovrà più essere considerata una realtà oggettiva , ma una condizione soggettiva variabile da individuo a individuo:
Chi si sentirà umano, chi scimpanzè , chi pantegana, chi quercia, chi carota e chi, perchè no, anche finocchio…
A questo punto, signori miei, anche la Terra è piatta ed il sole compie il suo quotidiano tragitto trainato da un carro di fuoco.
Ecco, cari amici, queste sono le persone che tuonano contro l’ oscurantismo della Chiesa!