Ad essere discriminata è la famiglia naturale
- Ultimissime
- 19 Giu 2013
Per far sentire la voce delle famiglie sul tema dei diritti delle persone omosessuali a seguito degli interventi tutti orientati in un’unica direzione di Stefania Prestigiacomo (9 giugno), di Barbara Pollastrini (10 giugno) e di Ivan Scalfarotto (11 giugno) e ospitati dal “Corriere della sera”, il Forum delle Associazioni Familiari ha inviato una lettera, a firma del presidente Francesco Belletti, al direttore Ferruccio De Bortoli. La lettera (che pubblichiamo qui sotto) è stata respinta.
Gli interventi pubblicati dal Corriere erano tutti orientati a caldeggiare l’urgente riparazione di un ipotetico torto, subìto dalle persone omosessuali per i cosiddetti diritti civili negati.
In base a tali illuminati interventi, l’Italia, in quanto cattolica, impedirebbe l’avanzare della civiltà dominante del nord Europa, che ha concesso la gioia del matrimonio alle coppie omosessuali. Quasi che il nostro Paese sia una landa incivile e arretrata perché gli omosessuali non possono sposarsi. Anche la citazione del card. Martini appare strumentalizzata, per convertire alla più moderna fede omosessualista quella “parte reazionaria del popolo cattolico” che non l’ha ancora abbracciata.
Ma sono davvero negati, questi diritti? E quali? Il diritto ad amarsi? Il diritto a convivere? Il diritto a non avere i propri redditi assommati nel computo delle imposte? Il diritto a nessun obbligo giuridico di mantenimento verso alcuno? Sarebbe invece più serio evidenziare che oggi le coppie omosessuali hanno molti meno obblighi rispetto alle coppie sposate: possono avere due prime case senza problemi fiscali, sono trattate con inusuale riguardo da fisco, pubbliche amministrazioni, aziende, mass media, istituzioni. Anche la richiesta di estensione di strumenti come la reversibilità delle pensioni o la quota di “legittima”, in termini di eredità, sono connessi, nelle proposte in discussione oggi, come nuovi diritti, totalmente scollegati da quei doveri di reciprocità, di stabilità, di fedeltà, di assistenza e cura, che la famiglia invece esige. Il progetto di legge Galan per le “unioni omoaffettive”, per esempio, chiede tutto ciò, ma consente di sciogliere tale unione dopo soli tre mesi di separazione. Bell’impegno, per chi poi pretende reversibilità permanente della pensione!
Stupisce che questi “paladini” dei cosiddetti diritti civili siano gli stessi che rimangono drammaticamente e costantemente silenziosi di fronte all’urgenza di dare finalmente una mano alle famiglie che ogni giorno costruiscono l’Italia, curano i propri figli, li preparano ad essere cittadini di domani, assistono i propri anziani e disabili, garantiscono la coesione sociale, subiscono sistematicamente un fisco che penalizza i carichi familiari, mentre sono abbandonate nei loro bisogni, senza nulla in cambio che una quotidiana diffamazione, perché la famiglia pare solo il luogo della violenza.
È invece evidente a tutti che l’Italia ha retto alla crisi soprattutto grazie alle famiglie, che hanno saputo gestire di generazione in generazione i propri risparmi a beneficio dei figli e dei nipoti, sostenere i propri giovani disoccupati, accudire i propri figli disabili e genitori anziani. Altro che Italia arretrata, reazionaria, etc., Proprio sulla centralità della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna si fonda questa meravigliosa rete di solidarietà che tiene insieme il Paese.
Come opportunamente ricordava Francesco D’Agostino (Avvenire, 8 giugno) “il matrimonio non esiste per garantire la sensibilità dei coniugi, ma per consentire la costruzione di comunità familiari, alle quali la società (per mezzo dello Stato) affida i progetti intergenerazionali di convivenza”. Custodire i diritti individuali delle persone si può e si deve, con gli strumenti giuridici necessari. Attaccare la famiglia eterosessuale e genitoriale per questo è invece pessima scelta, che i movimenti di persone omosessuali per primi dovrebbero riconoscere come perdente. E anche il prezioso tema della lotta all’omofobia e a ogni discriminazione non deve essere brandito come un’arma per gli interessi di pochi, ma diventare terreno di confronto e di condivisione per il bene di tutti.
AGGIORNAMENTO 21/06/13
Il Corriere della Sera ha cambiato idea e ha pubblicato questa lettera a pag. 48 dell’edizione odierna.
198 commenti a Ad essere discriminata è la famiglia naturale
Il fatto è che i mass-media italiani sono quasi tutti in mano alle varie lobby, per cui non sono né imparziali né democratici…
Assolutamente vero.
Infatti anche Avvenire e l’Osservatore Romano siano in mano ad una lobby particolarmente antica e potente.
se è così potente sfugge perchè anche tutti gli altri media non siano soggiogati da essa ma anzi gli siano contro…
Una lobby in grado di impedire persino la discussione, in Parlamento, di certi temi, non mi pare proprio deboluccia.
“Una lobby in grado di bloccare la discussione…”
Sono i soliti pregiudizi anticlericali…
Impedisce? A me sembra che il suo giudizio sia tanto autorevole che politici credenti e non desiderano farlo proprio, legiferano in base alla loro coscienza.
L’anticlericale è un complottista immaturo, quasi ogni commento di Matyt lo dimostra.
Tutti legiferano in base alla loro coscienza.
In Italia, per quanto riguarda il matrimonio omosessuale, mi pare che una discussione seria in parlamento non ci sia stata.
Qual’è il problema? Nemmeno sull’abolizione della legge 194 c’è mai stata, e allora? Colpa del lobbysmo laicista e abortista?
Sì, ma almeno Avvenire ed Osservatore Romano lo dichiarano ESPLICITAMENTE di essere, rispettivamente, il quotidiano della CEI e quello della Santa Sede, quindi si sa a priori da che parte stanno.
Invece, Corriere della Sera ed altri giornali vogliono a tutti i costi apparire super partes, mentre, invece, leggendo certi articoli si capisce benissimo che stanno da una parte sola.
E’ tutto un discorso di onestà intellettuale e ipocrisia…
Ma tu hai mai visto un anticlericale da strapazzo che è onesto intellettualmente e non ipocrita? Rendiamoci conto qual’è la pseudocultura che è nemica della Chiesa e facciamo i salti di gioia, gli uomini pensanti saranno sempre dalla nostra parte il vero problema sarà quando l’ignoranza e l’incapacità di pensiero diventerà realtà nella maggioranza delle persone…solo allora saranno guai per la Chiesa e gente come Matyt potrà cantare vittoria.
Messi alle strette, partono gli insulti.
Bravi, dieci più.
anzi, bravO, visto che al contrario tuo, su questo sito esiste gente capace di sostenere una conversazione senza dover dare del minus habens o del criminale disonesto a chiunque.
Finché ti comporti da provocatore questo è quanto meriti, se vuoi una discussione rispettosa assumiti la responsabilità di quanto dici e smettila di fare il bulletto. Ai bulli li si chiama provocatori e non amanti del dialogo, indifferentemente se si offendono o meno.
Messi alle strette?? 😀
Altro motivo per non comprare il Corriere della Sera.
Io per il 22 e 23 giugno ho già preso da tempo alcuni impegni improrogabili, per cui non potrò essere personalmente presente al Family Day.
Però sarò lì col cuore e invito tutti coloro che sabato e domenica prossimi sono liberi da impegni a considerare di trascorrere quel fine settimana a Palermo (i voli da e per Palermo, tra l’altro, non hanno costi esorbitanti…).
Sembra che a Palermo spiri una brutta aria:
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-vescovo-che-sussurrava-ai-gay-6709.htm
Da quel che ho capito dopo un fugace sguardo all’articolo che tu hai linkato, emerge l’esistenza di alcune persone che, pur appartenendo alla Chiesa Cattolica, sono favorevoli al diritto per gli omosessuali di sposarsi (in altre parole, questi cattolici si sono arresi – perché di resa si tratta – alle richieste della lobby LGBT).
Non è una novità: queste persono sono i “cattolici adulti” ed uno solo di loro rischia di fare più male alla Chiesa (e alla società tutta) rispetto al male che le possofare tutti gli anticlericali dichiarati (Hack, Odifreddi, Veronesi, Augias, ecc…) messi assieme.
Questo maggior danno provocato alla Chiesa dai “cattolici adulti” rispetto agli anticlericali dichiarati accade perché, spesso, tali “cattolici adulti” occupano ruoli di rilievo nella comunità cristiana e sono perciò visti dagli altri come degli esempi da seguire e imitare: educatori, catechisti, operatori pastorali, se non addiruttura consacrati.
Una volta chi si diceva cattolico ma poi seguiva dottrine diverse da quella cattolica (cioè del Magistero) e insegnava agli altri a fare altrettanto era chiamato “eretico” (a differena dell'”apostata”, che è quel battezzato che pubblicamente rifiuta la propria Fede: cioè almeno l’apostata ha, a differenza dell’eretico, una maggiore onestà intellettuale).
La posizione univoca ed ufficiale della Chiesa è soltanto quella espressa dal Papa (e Papa Francesco ha di recente bacchettato Hollande per la legge sui matrimoni omosessuali, dopo aver bacchettato la Kircner per lo stesso motivo quando era Arcivescovo di Buenos Aires) e tutti i cattolici hanno come dovere l’obbedienza al Papa, poiché il Papa – e solo lui – è in grado di esprimersi a nome di Cristo, di cui è il Vicario.
I giornali censurano la maggioranza degli italiani (che è dalla parte della famiglia naturale) e danno spazio solo alle minoranze che la pensano diversamente: questo è un modo scorretto di fare informazione, poiché, così facendo, si cerca di distorcere la realtà, in quanto si vuole far passare per minoranza coloro che sono la maggioranza e per maggioranza coloro che sono la minoranza.
Ma, mi chiedo, non esiste un codice etico per i giornalisti, codice in base al quale sanzionarli qualora assumano comportamenti che distorcono palesemente la verità dei fatti?
In Italia se non sei massone non fai carriera nel giornalismo
ma scusate (non è ironia, dico davvero), ma ve ne siete accorti soltanto adesso?
Sono almeno 40 anni che fanno così.
No no, delle “stravaganze” (chiamiamole così…) dei giornali ce ne siamo accorti da tempo.
Però in alcuni casi tali stravaganze diventano così colossali che è impossibile non dire nulla al riguardo.
Scusate, io la butto lì, ma i giornalisti: che gran brutta razzaccia di gente!
Sanno far solo killeraggio mediatico e basta.
Il fascismo ed il comunismo poi hanno proprio eretto pilastri nella loro mente.
Poi il popolino si lamenta dei politici; tutto sommato, sono ancora troppo rispetto a quello che ci meriteremmo.
E c’è ancora qualche rintontolito che pensa ancora alla destra e alla sinistra.
Per tutti quei cattolici che guardano con occhi benevoli il mondo omosessuale, riporto i versetti 26-32, cap.1 della lettera di S. Paolo ai romani:
“… Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura.
Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento.
E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d’una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno,
colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori,
maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori,
insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia.
E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.”
Mi preme sottolineare che la condanna non riguarda solo per gli omosessuali attivi, ma anche chi “…pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, …approvano chi le fa.”: i cattolici adulti sono avvisati…
Quindi per Lorenzo il Papa dovrebbe, in ossequio alle parole di San Paolo, chiedere ai cattolici di condannare a morte gli omosessuali e a severissime pene coloro che li appoggiano.
Potresti citarmi il passo in cui San Paolo invita a mettere a morte gli omosessuali?
Se fosse l’antico testamento invece di s. paolo cambierebbe qualcosa?
1. sì, cambia e di parecchio: le leggi dell’Antico Testamento erano pensate per uomini “dal cuore duro”, e inoltre erano valide per un particolare popolo con una particolare cultura.
2. non si risponde a una domanda con un’altra domanda 🙂
Quando capirai l’Antico Testamento potrai apprezzarlo ma, fino ad allora, piglialo semplicemente come la descrizione di un mondo le cui regole di vita sociale sono fortunatamente molto lontane dalle nostre.
Invece le regole di vita sociale all’epoca di San Paolo sono vicine alle nostre?
Se avessi una piccola infarinatura di cultura storica sapresti quali erano le regole di vita sociale all’epoca di San Paolo: ti dice nulla il termine “amore greco”?
Appunto. E ti sembra che oggi sia lo stesso?
No, oggi è molto peggio.
quindi altro che pena di morte allora!!!
@Roberto Dara
La morte di cui parlo io ed a cui allude S. Paolo non ha nulla a che fare con la morte come la intendi tu: è una cosa di gran lunga peggiore.
@Matyt
Provocazione semplicemente ridicola. Per me gli omosessuali possono fare quello che stracacchio vogliono, ma non pretendano cose che non stanno nè in cielo nè in terra, suvvia!
Saprai meglio di me che i greci e i romani praticavano l’omosessualità, eppure a loro non saltò mai in testa l’idea di equiparare sul piano legale l’unione tra uomo e uomo al matrimonio tra uomo e donna. Evidentemente un motivo ce l’avevano.
Del resto, la matrice del movimento omosessualista è la rivoluzione sessuale del 68, e i 68ini si facevano grosse risate di quelli che ancora perdevano tempo appresso a quel retaggio medioevale che era il matrimonio. Ancora oggi ci sono tanti omosessuali che non sentono alcun bisogno di contrarre matrimonio, che non avvertono il desiderio bruciante di indossare l’abito bianco, mettersi l’anello al dito e gridare al mondo “hey, guardateci, siamo sposati!”
E’ dunque proprio necessaria questa ossessione per i sacramenti statali?
Il cattolicesimo non è una religione ‘del libro’:
anche per questo serve la presenza della Chiesa, perché venga fornita un’interpretazione corretta delle Scritture.
La presente risposta vale anche per La Serra.
Non solo, la Chiesa è fondamentale per l’origine delle Sacre Scritture stesse oltre che per la loro corretta comprensione (il termine interpretazione, purtroppo, ben si presta anche ad errori). Questo è l’immane errore dei riformati: pretendere di tenere la Scriptura, frutto della Traditio ecclesiale, togliendo però la Sposa di Cristo; da ciò nascono tutti gli errori e le eresie protestanti. Difatti, alcun testo è di suo autoevidente, sia esso la Bibbia o le favole dei fratelli Grimm, e deve essere interpretato. A maggior ragione la Bibbia, che non nega mai ciò ma che anzi continuamente richiama al valore della trasmissione comunitaria del sapere cristiano, sapere precedente di almeno una quindicina d’anni la scrittura dei Vangeli (perlomeno dei Vangeli eccetto quello di San Marco). Il cattolicesimo infatti non si basa su una serie di regolette e norme etiche e morali scritte su un libro o su dei documenti, bensì dall’incontro con una Persona viva e reale, ovverosia Gesù il Cristo; da questo incontro poi discendono le altre cose. Anche la Chiesa, divina istituzione, procede dal Cristo e non il contrario.
Grazie per la precisazione. 😉
Figurati. 🙂
La Lettera dovrebbe essere contestualizzata al periodo. E’ notorio del resto che la Chiesa non condanna la omosessualità in quanto tale ma condanna l’agire omosessuale.
Allora che senso ha tirar fuori questa lettera di S.Paolo?
1° L’omosessualità è la logica conseguenza di un mondo che “disprezza la conoscenza di Dio” e non una conquista sociale.
2° Coloro che non condannano le pratiche omosessuali (non gli omosessuali), agli occhi di Dio sono assimilabili a coloro che praticano l’omosessualità.
Per i credenti in quel Dio tutto ciò può essere accettabile. Ma siccome nella società odierna ci sono tante persone che in quel Dio non ci credono, è inammissibile che si debba legiferare contro di loro in nome di un Dio che non è di tutti.
La società passa, Dio rimane!!!
E’ meglio cercare di piacere a Dio che non agli uomini.
Chi vuol cercare la morte non condannando, per rispetto umano, le pratiche (non le persone) omosessuali si accomodi pure.
Non mi pare che si possa accomodare pure, dal momento che vi battete allo stremo per impedire le leggi che consentano agli omosessuali di avere pari diritti.
Pari diritti per situazioni oggettivamente diverse?
Non esistono diritti che gli omosessuali non hanno, il matrimonio non è un diritto tant’è che tu non ti batti per i diritti dei poligamici che chiedono il matrimonio, per i minorenni che chiedono il matrimonio e per gli incestuosi che chiedono il matrimonio.
Ancora con questi stupidi paragoni, siete un disco rotto. Se il matrimonio è l’unione di due persone adulte consenzienti non vedo cosa c’entra parlare di poligamia o di minorenni. E comunque, se un giorno ci saranno persone che chiederanno di legalizzare la poligamia o un matrimonio tra consanguinei, io penso che non sarò tendenzialmente in disaccordo. Ma al momento non mi sembrano problematiche di particolare interesse generale. Sui minorenni invece penso che sarò contrario comunque.
Ancora: unione di due persone adulte e consenzienti e di sesso opposto.
Qualcuno arbitrariamente ha levato l’ultimo pezzo (operando un po’ secondo la neolingua di Orwell, tant’è che a suon di dai e dai sembra che quel pezzo non ci sia mai stato), non si vede perché allora non si possano levare anche gli altri, con la stessa arbitrarietà: il disco rotto sei tu, Dara.
Ma chi lo ha deciso che dev’essere per due sole persone? E perché vuoi discriminare chi ha 17 anni? Forse il loro amore è inferiore? Esistono già persone che chiedono il matrimonio e non sono gay: https://www.uccronline.it/2012/09/03/perche-accettare-le-nozze-gay-e-non-incesto-e-pederastia/
Come vedi hai dimostrato che le nozze gay distruggeranno il senso del matrimonio danneggiando anche gli omosessuali, tanto che non sarà nemmeno garantita la monogamia.
Ti interessano e ti eccitano soltanto i gay, delle donne discriminate dalla poligamia non te ne frega nulla, tanto meno del divieto di un minorenne di veder riconosciuto il suo amore. Solo i gay, gli altri si ammazzino pure.
Se io credo che il matrimonio è l’unione indissolubile di un uomo ed una donna, perchè non posso chiedere che venga rispettato quello che penso?
Cosa centra la normalizzazione culturale di una perversione con il matrimonio?
Che sia una perversione lo pensi tu. Nemmeno la Chiesa pensa questo, dato che considera gli omosessuali persone come gli altri ma con una condotta disordinata che, se credenti, non devono compiere atti sessuali. La stessa cosa la Chiesa lo pensa per i rapporti prematrimoniali o per l’uso dei profilattici, che tu magari consideri perversioni, non saprei, ma che sono invece consentiti dalla legge anche se i cattolici non lo fanno.
La nostra civiltà sta regredendo… I cattolici devono capirlo; arriveremo ai tempi di Sodoma, in cui l’uomo per stupida viltà costruì una società sul vizio e su una falsa verità.
Che dispiacere, veramente.
Stento a riconoscere nell’attuale quotidiano il Corriere della Sera che mi piaceva. Fino a pochi anni fa era un giornale che mostrava equilibrio e liberalismo nei suoi articoli, ospitando opinioni diverse. Da uno-due anni a questa parte, gran parte dei suoi articoli sono a senso unico. Per non parlare dei commenti degli articoli, blog e forum. Li’ pullulano users che fanno lunghe discussioni e contro-repliche a tutti coloro che ancora non sono d’accordo con “matrimoni” tra persone dello stesso sesso. Alcuni dicono di “sentirlo come un dovere; anche se cio’ comporta lunghe ore al computer ed il ricevere insulti”. Leggete per credere..
Gia’ da qualche mese non compro e leggo piu’ il quotidiano di Via Solferino e continuero’ a non farlo, sperando che questo mio piccolo sforzo aiuti a far si’ che qualcosa cambi in futuro. In fondo, era gia’ successo negli anni ’70 che il Corsera, sotto la direzione di P. Ottone, si fosse “uniformato” alla cappa di clima radical-chic di quegli anni. Montanelli ne usci’ disgustato e fondo’ il suo Giornale per questo. Dopo una decina d’anni il Corriere torno’ ad essere quello che era stato prima, per fortuna.
Continuero’ a dare un’occhiata agli articoli di Beppe Severgnini ed di Galli della Loggia. Sono tra quelle voci (ci sono ancora, per fortuna) del Corriere che ancora, l’hanno detto esplicitamente ed hanno “litigato” con certi lettori per questo, si dicono contrarie a matrimoni tra persone dello stesso sesso.
“fino a pochi anni fa”?
Dimentichi quando il Corriere RIFIUTO’ di pubblicare opinioni favorevoli alla legge 40 per andare in edicola SOLTANTO con editoriali favorevoli all’abrogazione (mediante referendum).
E’ che leggo il Corriere da 20 anni, Kosmo…
Ma converrai che la situazione negli ultimissimi anni sembra essere peggiorata piu’ rapidamente.
Se lo leggi ad 20 anni, allora ti sarai accorto di come i direttori dei giornali si mettevano d’accordo per attaccare questo o quello (preferibilmente della DC) con l’avviso di garanzia=morte politica
http://www.tempi.it/linciucio-tra-i-giornali-non-e-una-vecchia-storia-dei-tempi-di-mani-pulite-ce-anche-oggi#.UcHDVOf0Hh4
A quanto pare, il Corriere è tornato ostaggio degli intellettualoidi radical chic. E una delle caratteristiche peculiari di suddetti intellettualoidi è proprio il complesso di inferiorità nei confronti del nord Europa toccato dalla rivoluzione protestante e dalle varie rivoluzioni liberal degli ultimi tempi. Lo dice proprio Scalfarotto
E’ un complesso di inferiorità che applicano un po’ in tutti i campi, non solo in campo etico e morale, ma anche economico e politico, tanto per fare un esempio http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2012/9/6/IDEE-Cosa-ne-sapeva-Lutero-dello-spread-/318239/
Ottima lettera, bene han fatto anche, e soprattutto, a citare l’articolista de “l’Avvenire” che ha spiegato alla radice il Matrimonio e la Famiglia come Istituzioni e non come capricci!
Le coppie etero hanno il diritto di sposarsi, ed anche la possibilità di non farlo. Quelle omo hanno solo la seconda.
Quali sarebbero quelle discriminate?
Le coppie gay hanno diritto di sposarsi solo in un mondo che gira alla rovescia ed a me un mondo che gira alla rovescia non piace.
Alla rovescia rispetto a te. Un osservatore solidale con il mondo, direbbe che sei tu ad andare alla rovescia…
Un osservatore solidale con il mondo direbbe anche l’inferiorità della donna esiste solo in un mondo alla rovescia a causa dellla, purtroppo, totale diffusione del fenomeno.
E’ la maggioranza dei costumi che decide cosa è giusto o sbagliato? Siamo rimasti a queste argomentazioni preistoriche?
La maggioranza degli esseri umani è etero. Fare le leggi solo a tutela della maggioranza, o a sfavore delle minoranze è sbagliato.
Appunto l’articolo si chiede: ma dov’è questo sfavore alle minoranze?
Nel fatto che non possono sposarsi?
Questo le sfavorirebbe? E in cosa, visto che l’unica cosa che si ottiene di fatto è lo svuotamento di significato del matrimonio?
Prova a elencare una serie di motivi razionali per cui converrebbe stipulare un matrimonio anche tra omosessuali.
Gli stessi motivi per cui le coppie etero si sposano.
Cioè la garanzia di un’unione stabile per i figli che verranno?
Ma tu sai cos’è il matrimonio? Il problema è che la risposta è no…
“Ma perché gli omosessuali non possono avere figli? Perché la natura umana ha privato di questo diritto gli omosessuali?”
Ecco i pensieri che Ugo La Serra non ha il coraggio di fare…
Moltissime coppie etero non possono avere figli, eppure nessuno si sogna di impedirgli di sposarsi.
La sterilità è una malattia (curabile) e mi spiace che tu continui a paragonare l’omosessualità ad una malattia…evidentemente sta emergendo quanto pensi davvero, al di là del politicamente corretto.
Pare che Madre Natura in primis non voglia, tant’è che non ha dato a nessun onosessuale la capacità di procreare. E questa è scienza, non religione. Non si parla di qualche omosessuale ma di tutti con lo stesso problema tecnico.
Dì a Madre Natura che è omofoba, tanto ci manca solo questo.
Il matrimonio non è una cosa naturale, ma una delle possibili forme di organizzazione sociale, infatti non è presente in tutte le culture. E, in culture diverse assume forme e definizioni diverse. Poligamia, poliandria, temporaneità nel matrimonio sono forme abbastanza diffuse.
Il matrimonio è quindi un istutuzione umana, propria della cultura occidentale, e, non strettamente legato alla fertilità.
L’omosessualità invece è una variante naturale della sessualità umana, ed anche di diverse altre specie animali. È presente negli esseri umani indipendentemente dalla cultura di appartenenza.
Ci sono culture umane che non conoscono il matrimonio, ma conoscono benissimo l’omosessualità.
Quindi, per tornare alle tue parole, cosa “vorrebbe” madre natura?
“Quindi, per tornare alle tue parole, cosa “vorrebbe” madre natura?”
Ugo io apprezzo il suo tono pacato ma non esiste solo l’amore spirituale ma anche quello fisico, parliamoci chiaro. Siamo fatti in maniera tale che l’organo maschile e quello femminile siano complementari, cosa che non avviene in un rapporto omosessuale. La sessualità voluta da Madre Natura è più che evidente che sia eterosessuale perché procrea e continua la specie.
Resta il fatto che l’omosessualità, in natura, esiste.
Il sesso in natura, non ha solo funzione riproduttiva, ma anche di coesione sociale. Da questo punto di vista, l’omosessualità funziona benissimo.
Guarda, ad esempio, come funzionano i gruppi sociali nei bonobo, o negli altri primati.
Ed è tutta opera di “madre natura”.
E, gli scimpanzé ed i bononbo, non si sposano.
In natura esiste anche l’ex omosessualità (nei pinguini), eppure gli ex gay oggi sono ritenuti inesistenti.
E’ ovvio che in natura esiste tutto e il contrario di tutto, di certo non ci vuole una laurea per capire che se fossimo tutti omosessuali non esisterebbe più nessuna natura, che ha proprio la sua caratteristica nell’evoluzione della specie.
In ogni caso un omosessuale lo è soltanto nella testa, il suo corpo continuerà a comportarsi da eterosessuale essendo progettato per l’incontro con una sessualità complementare. Basta aprire un qualsiasi libro di anatomia-fisiologia per impararlo.
Sul concetto di “natura” comunque, è bene ripassarsi quel che a-theòs=a-éthos dice: https://www.uccronline.it/2013/05/28/le-nozze-gay-spiegate-ai-miei-figli-eta-media-nove-anni/#comment-120503
La questione degli ex gay non è la loro esistenza o meno, ma il fatto che, alcuni vogliono usare la loro esistenza come pretesto per “dimostrare” che essere gay è una “malattia curabile”, il che è una bufala colossale.
Esistono gli etero, i gay, gli ex gay, gli ex etero. Ma dovrebbe esistere anche il rispetto per le scelte, le preferenze e gli orientamenti sessuali propri ed altrui.
Dipenderebbe dal fatto che nel corso dell’infanzia alcune situazioni, esperienze e iniziative sono state premiate, disincentivate o punite. Schematizzando vi sono quattro diverse possibilità:
Ostilità verso la madre: negli omosessuali maschi, a causa del loro timore-odio verso al madre -che viene sentita come troppo severa, dominante o punitiva- diventa difficile costruire una sorta di “ponte” tra la figura materna e le altre figure femminili in generale. Le figure di sesso femminile possono essere rifiutate o temute, cosicché la pulsione erotica viene convogliata verso il sesso maschile. Nell’omosessualità femminile la mancanza di empatia o il risentimento verso la madre ostacolerebbero l’accettazione di un ruolo femminile nei confronti dei maschi.
Forte legame affettivo con la madre: un legame affettivo troppo intenso con la madre blocca la maturazione emotiva, sociale e sessuale. Così per i maschi l’unica figura femminile apprezzabile diventa la madre, mentre le femmine vedono solo nelle donne la possibilità di un legame affettivo. Alcune vicende -la guerra, il divorzio dei genitori, ma soprattutto la cosiddetta assenza affettiva del padre- possono esasperare un legame affettivo madre-figlio. In sostanza, in questo caso, l’omosessualità dipenderebbe dall’impossibilità di uscire dal primo rapporto d’amore cioè dal mantenimento di un esclusivo e inalterato legame con la madre.
Ostilità verso il padre: nei maschi ciò ostacolerebbe l’assunzione di un ruolo maschile, in quanto essi non si riconoscerebbero nel proprio padre, cioè in una figura che nell’infanzia essi hanno rifiutato. Nelle femmine un forte rifiuto od ostilità verso la figura paterna può essere alla base di una successiva ostilità verso i maschi anche a causa di violenze subite dagli stessi.
Carenze della figura paterna: la presenza di un padre debole (ad es. per la forte dominanza della madre) o la sua assenza (ad es. per un divorzio) può far sì che i maschi non lo prendano a modello e sviluppino degli atteggiamenti passivi.
Queste ‘mancanze affettive’ faciliteranno il ripiegarsi in se stessi o a rivolgersi verso i propri simili, ossia verso persone del proprio sesso. Naturalmente questo proviene da esperienze fatte nella vita e che difficilmente portano un bambino ad amare un altro bambino del proprio sesso , anche perché non avrebbe neanche sviluppato i propri organi dediti alla riproduzione ,infatti le uniche emozioni degli infanti sono rivolte a chi li aiuta a sopravvivere .
Nel caso di un maschio c’è bisogno di una madre non troppo aggressiva o ‘maschiona’ se mi passi il termine per far si che non si imponga troppo sulla figura del padre ,se poi questo padre mettiamo caso che va in guerra c’è ancora più bisogno di una madre che sappia dare importanza alla figura del padre pur non destabilizzando la propria . In pratica tra la figura della madre e del padre non deve esserci asimmetria pur rispettando i diversi ruoli di maschio e di femmina che il figlio prenderà come esempio .
se il figlio in questo caso maschio non accetta la figura del padre ,per svariate possibilità che ho spiegato e che non a forza centrano con la presenza o l’assenza di un padre ,sarà portato a quasi amare quella della madre e quà entriamo nella teoria del complesso d’edipo (non credo ci sia bisogno di spiegartelo) e in pratica dipenderebbe da un imperfetto superamento di questo e, quindi, dal rifiuto del proprio ruolo sessuale maschile o femminile ,in questo caso maschile .
Altri psicologi che ne parlano sono : Dr. Roberto Marchesini — Dr. Giancarlo Ricci: http://orientamentosessuale.blogspot.ch/ — Dr. Carlo Conti: http://www.spiritoepsiche.it/terapia-riparativa/ — Dott. Daniele Solazzi che ha dato anche il numero sul blog mi sembra http://www.psicheederos.blogspot.it/ Dott. Giovanni Castaldi
Psicologo, Psicoterapeuta.Studio professionale in Piazza Oberdan 2, Milano.http://www.disturbipsichici.it/chi-siamo . Dott Joseph Nicolosi http://it.wikipedia.org/wiki/Joseph_Nicolosi ,http://josephnicolosi.com/
Non si nasce non nessun orientamento sessuale orientato da nessun gene o cose del genere http://www.trueorigin.org/gaygene01.asp — è scientificamente provato che e’ null’altro che un’emozione inconscia che da seguito poi a tutte le sue manifestazioni corporee: http://www.imbasciati.it/upload/brochure3.pdf.
Le ragioni per cui si è omosessuali, psicologiche o genetiche, non cambiano il fatto che, se uno è, e vuole restare etero, omo, bisex o altro, ha tutto il diritto di esserlo e di farlo.
Inoltre, sebbene la faccenda non sia ancora del tutto chiarita, pare esistere una predisposizione genetica: http://www.plosone.org/article/info:doi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0002282
infatti nessuno impedisce a nessuno di fare quello che vuole. Diverso è l’approvazione in ambito civile di questi comportamenti.
Ad esempio a nessuno è impedito di avere una relazione a 3 o più; altra cosa è l’approvazione o riconoscimento in ambito giuridico o civile di queste relazioni multiple.
Ugo quel PARE sottolinealo e fatti un tatuaggio per comprenderlo bene . Infatti si parla di ipotesi basate sull’aria fritta e sta tranquillo conosco ma conosco anche articoli che parlano del fatto che sono completamente infondete . Quindi io mi ritrovo a dare ascolto a quello che studio di psicologia e a quello che fa mia madre (la psicologa psicoanalitica) . Che ci posso fare le cose le sò e in qualche modo le devo pur far sapere . Comunque SÌ è ovvio che siamo tutti liberi di voler restare etero , omo ecc ecc … ma è anche vero che non bisogno educare i bambini facendogli credere che si ci nasce (senza avere prove alcune) ! Ti pare giusto far passare per normali delle cose che sono causate da traumi e vari che ho gia scritto ? No , non credo che tu lo trovi giusto (o almeno lo spero) . Per il resto per me va benissimo riconoscere le coppie di fatto tra gli omo ma far passare una coppia omo per una coppia etero NO per favore ! Comprì ?
E comunque predisposizione non significa predestinazione:
ci possono essere predisposizioni all’alcoolismo, al gioco d’azzardo e, perché no, al raptus omicida…
Spero che tu non voglia liquidare tutti con un ‘poverini non possono farci niente’.
io conosco solo casi di ex gay minacciati e a cui si è impedito di parlare perfino in una chiesa. Dove sarebbe il rispetto in questi casi mi sfugge.
Quante coppie gay conosci a cui è stato consentito di sposarsi?
conosco anche musulmani a cui in Italia è impedito di sposare più donne secondo le loro tradizioni e quindi?
A quante persone poligamiche è consentito sposarsi in Italia? A quanti minorenni è consentito sposarsi?
Domenico, a quanti musulmani è stato impedito di sposarsi più donne in Italia? Quanti? Per favore cita le cifre. Noi sappiamo che esistono migliaia di omosessuali che vorrebbero sposarsi, almeno tanti quanti si sono sposati in Spagna e si stanno per sposare in Francia. Ora dicci per favore quanti musulmani vorrebbero fare un matrimonio poligamico, lo hanno chiesto e gli è stato rifiutato. Grazie.
Esistono tanti incestuosi che vorrebbero fare altrettanto, tanti minorenni e tanti poligamici…ma a te di loro non te ne frega nulla, questo dimostra che l’argomento “discriminazione” è soltanto retorica usata come grimaldello, se fosse discriminazione varrebbe per tutto e non solo per gli iscritti all’Arcigay.
Ma come Dara? Non eri tu quello che sosteneva che bisognasse tutelare tutte le minoranze?
Allora i numeri contano, dopotutto….
Pensa te che ci sono una marea di gay che vogliono usare la loro esistenza per “dimostrare” che gay si nasce il che è una bufala colossale.
Tu rispetti gli ex gay? Aiuteresti un gay ad uscire dall’omosessualità? Non credo, perché non tu non rispetti le scelte e gli orientamenti sessuali propri ed altrui.
Ah gli animali: grandi maestri di vita.
Potremmo mangiare anche noi i nostri figli per mandare la moglie in calor, oppure uccidere il partner dopo aver consumato il rapporto.
Come ti è stato già fatto notare, in natura esiste tutto (anche il male).
Qui con ‘natura’ si intende l’essenza dell’essere umano.
Ugo, c’è in ballo la libertà. In Francia non si può più dire “marito e moglie” ma “coniuge 1 e coniuge 2”. Non più “mamma e papà” ma “genitore 1 e genitore 2” Sempre in Francia i sindaci che si rifiutano di celebrare le unioni gay vengono multati ed arrestati. Non voglio che gli Italiani si riducano come i francesi, ci sono già tanti problemi. http://www.nocristianofobia.org/sindaco-francese-obietta-sullunione-gay-rischia-tre-anni-di-carcere-e-45mila-euro-di-multa/
A scuola hanno abolito anche la festa della mamma e quella del papà.
Ma siamo proprio sicuri di non discriminare nessuno così facendo?
anche in italia ?
Ci manca poco…
forse in qualche asilo, possibile?
Qualcuno trova la notizia?
Trovata:http://www.fanpage.it/il-bimbo-ha-due-mamme-all-asilo-viene-abolita-la-festa-del-papa/
Ah ecco , mi sembrava strano che anche in italia la moda della dittatura omosessuale non fosse venuta anche nelle scuole .
AIUT !
I sindaci che non vogliono celebrare i matrimoni omosessuali in Francia è giusto che vengano multati e/o arrestati, si chiama abuso di atti di ufficio o omissione di atti di ufficio, un reato che esiste dappertutto. Sul resto, la nostra lingua ha spesso mutato le sue parole in seguito a cambiamenti della società, non ci vedo nulla di scandaloso.
http://www.tempi.it/francia-manif-pour-tous-nicolas-condannato-a-quattro-mesi-di-prigione-perche-manifestava-contro-il-matrimonio-gay#.UcMGbXUjxQI Quindi sei d’accordo anche con questo ! Complimenti !
La filosofia di Dara è molto semplice: l’importante sono i gay, degli altri chi se ne frega?
Come volevasi dimostrare pur di tutelare i capricci omosessuali si è disposti a mandare al gabbio centinaia di persone (sai quanti sono i sindaci obiettori??) e padri di famiglia, colpevoli di andare contro la legge giacobina. Anche la pedofilia fino a ieri era una malattia, oggi per l’APA è solo un lieve disturbo e tra poco seguirà il corso di normalizzazione dell’omosessualità…i tempi cambiano.
Il matrimonio oggi non e’ discriminatorio: possono infatti sposarsi uomini di qualunque etnia/paese con donne di qualunque etnia/paese.
L’unione affettiva tra coppie dello stesso sesso e’ possibile, ma e’ un’altra cosa. In fondo non capisco ‘sta questione di definizione. Per parlare di un leone abbiamo una parola, per parlare un insieme di leoni abbiamo un’altra parola…
Il problema non è il nome. Se vuoi, possiamo chiamare l’unione tra omo “pasta e fagioli” se ti piace. L’importante è che ne scaturiscano uguali diritti ed uguali doveri.
Ma tra i doveri del matrimonio, secondo la Costituzione, i genitori biologici devono occuparsi dei figli. Eppure tu mi insegni che nessuna coppia omosessuale potranno essere genitori biologici di un bambino.
Lo Stato ha interesse a salvaguardare i diritti della famiglia in quanto luogo unico e ideale per la cresciuta e la custodia delle future generazioni di cittadini, chi non ha questi criteri può unirsi in unioni libere ma che lo Stato non ha giustamente interesse a tutelare.
In ogni caso i diritti e i doveri delle coppie omosessuali sono già garantiti dal sistema legislativo attuale: https://www.uccronline.it/2013/04/17/non-ce-alcun-bisogno-di-riconoscere-le-coppie-di-fatto/ e https://www.uccronline.it/2013/06/11/unioni-civili-per-omosessuali-risposta-a-maurizio-belpietro/
Ed invece in UK un nutrito gruppo di etero ed omo sta spingendo forte proprio perche’ si chiami “matrimonio” anche l’unione tra uomo ed uomo e donna e donna. Anche se le civil partnerships danno gli stessi diritti del matrimonio, compresa l’adozione.
Bene. Perche’ limitarsi a due contraenti allora? Se 3, 4, n persone vogliono mettersi insieme per un progetto comune di vita, affermando diritti e doveri nei confronti gli uni degli altri, perche’ impedirglielo?
E dov’è il problema?
Ha notato che nessuno di quelli che propongono – anzi, vogliono con tenacia – il matrimonio tra persone dello stesso sesso combattono per abolire il numero dei contraenti, e quindi avere il matrimonio a 3, 4, n?
Segno che anch’essi fanno qualche distinguo. Bene, lo facciamo anche noi. Il matrimonio e’ tra uomini e donne.
La differenza è che un gruppo vuole che vengano riconosciuti dei diritti a tutti, un altro invece vuole tenersi quei diritti tutti per se.
Ma perché allora vuoi privare il matrimonio ai minorenni? Se devi aprirlo a tutti vuol dire proprio TUTTI, anche tra uomo e animale perché il loro amore non è certo inferiore a quello tra te e il tuo compagno. Lo sai, vero?
Un’altra domanda: perché dici che il matrimonio dev’essere aperto a tutti e non vuoi che due amici si sposino per vivere assieme, godendo dei diritti a loro garantiti?
Non e’ il caso di arrivare agli animali, ma il resto della tua risposta e’ corretta.
Non è lui che ci arriva, ci ha già pensato qualcun altro: ora basta solo aspettare che i tempi ‘siano maturi’…
Ti vorrei far notare che l”uguali doveri’ è fisiologicamente impossibile.
Spiegami perché?
Leggi la parte dei doveri relativa al matrimonio tradizionale.
Gli unici doveri dei coniugi sono verso l’altro coniuge. E quindi?
Verso i figli niente?
Ugo La Serra non conosce la Costituzione, esattamente come Stefano Rodotà.
I doveri del matrimonio sono verso il partner e verso i figli, matris-munia, doveri della madre; patris-munia doveri del padre.
Solo chi è ignorante sul matrimonio può sostenere le nozze gay, ogni giorno me ne convinco sempre più.
I doveri verso i figli ce li ha chiunque abbia figli, non solo le coppie sposate nei confronti dei figli della coppia. Esistono già moltissime coppie di omosessuali che vivono con i figli che hanno avuto in precedenza, e hanno gli stessi doveri di qualsiasi persona che ha dei figli. I doveri verso il coniuge invece nascono dal consenso coniugale contratto con il matrimonio, e se non c’è matrimonio quei doveri non ci sono. Gi omosessuali che si sposano vogliono anche assumere quei doveri.
Ai quali però non corrisponde una crescita equilibrata del bambino, che per di più è costretto a non conoscere uno dei suoi veri genitori…
Ma se l’adozione gay in Italia è vietata, come può la Costituzione riferirsi all’adozione e al matrimonio gay?
In ogni caso ti ringrazio per aver smentito Ugo La Serra, che probabilmente è andato a leggersi gli articoli. E questo dimostra che non sapete nemmeno coordinarvi per rispondere…
Rispetto al tuo delirio, noto con dispiacere che chi invoca diritti per i gay vuole toglierli poi ai bambini, i quali nascono solo dall’unione tra un uomo e una donna, alla facciazza tua 😉
Il matrimonio non è previsto per gli omosessuali, così come la guida di un aereo non è prevista per i ciechi. Nessuna discriminazione, soltanto impossibilità ad equiparare forme differenti per non violare il principio di eguaglianza.
1) Il matrimonio non è un diritto.
2) Se fosse un diritto tanti, anzi troppi, sarebbero i discriminati: gay, incestuosi, poligamici, minorenni ecc.
3) Il matrimonio è qualcosa previsto solo per persone con determinate caratteristiche, così come pilotare un aereo è solo per persone dotate di una buona vista. Negare l’accesso ai ciechi non è discriminazione.
Se il matrimonio non fosse un diritto, non sarebbe un diritto né per le coppie etero né per quelle omo. Mentre mi risulta che per quelle etero sia invece un diritto, al quale nessuno può opporvisi (art. 112 cc). Mentre per quelle omo non è un diritto.
Quindi, quali coppie sarebbero discriminate, quelle etero, o quelle omo?
Infatti il matrimonio non è un diritto né per omo né per etero, tanto meno l’adozione. L’articolo citato tratta della celebrazione del matrimonio da parte dell’ufficiale dello stato civile e nulla dice del matrimonio inteso come diritto a sé stante.
Infatti lo Stato non può nemmeno negare l’adozione ad una coppia idonea ma ovviamente questo non porta a legittimare un diritto all’adozione perché non si possono avere diritti sulle persone.
Ps.
Come mai non ti preoccupi della conseguente discriminazione di tutte le altre relazioni sessuali e ti ossessioni solo con i gay? Anche tu sei fissato con loro come Roberto Dara?
Probabilmente non ti è chiaro il concetto di diritto. Per legge nessuno può impedire ad una coppia, in possesso dei requisiti di legge, di contrarre matrimonio. Più diritto di così…
L’adozione invece, differisce da matrimonio dal fatto che deve esistere anche l’adottando. Una coppia che, in possesso dei requisiti di legge, voglia adottare qualcuno, potrebbe restare a “mani vuote” a causa dell’assenza di un adottando.
Mentre la risorsa “matrimonio” non è una risorsa unica e/o finita e limitata. Lo stato può erogare matrimoni a qualunque coppia ne faccia richiesta…
Il matrimonio non è un diritto, come non è un diritto l’adozione. Per contrarre il matrimonio, infatti, occorrono determinati criteri e requisiti di legge, tra i quali la complementarietà dei sessi, la maggiore età e la monogamia.
E’ un diritto solo di chi ha requisiti giusti. Gli omosessuali, i minorenni, gli incestuosi, gli amici, i poligamici ecc. non hanno i giusti requisiti per accedere al matrimonio. Non è discriminazione, altrimenti sarebbe discriminante vietare ad un cieco di guidare un aereo.
Un cieco non può guidare un aereo perché altrimenti muore insieme agli eventuali passeggeri. Una coppia omosessuale che chiede di sposarsi invece non procura danni a nessuno, quindi il loro diritto deve essere garantito al pari delle coppie etero. La maggiore età è richiesta per poter essere sicuri che il consenso sia espresso liberamente. La monogamia è attualmente richiesta perché il matmonio deve essere tra due persone, ma nulla vieta che in futuro possa cambiare.
Come al solito non sei abbastanza maturo da capire gli esempi (che vergogna parlare con questa gente!!)
Il divieto di accesso dei ciechi alla guida dell’aereo spiega che esistono dei criteri per accedere a determinati ruoli. Il criterio per accedere al matrimonio è la complementarietà dei sessi in vista della filiazione, il matrimonio (“matris”) è nato per questo.
Come ti permetti a discriminare i 17enni ritenendoli incapaci di prendere decisioni libere? Perché solo in futuro potrà cambiare il divieto di poligamia? Come vedi la storia si ripete: a te interessano ed eccitano soltanto i gay, gli altri possono anche ammazzarsi.
Perché, qualcuno gli impedisce di convivere sotto lo stesso tetto?
Mi pare che già abbiano dei benefici riconosciuti, mentre le famiglie oggi sono massacrate e tartassate come nemmeno nei periodi più bui della storia.
La mancanza di lavoro, la difficoltà a tenerlo per chi ne ha uno, le cifre ridicole degli assegni famigliari, la necessità per una famiglia con figli a poter disporre di un’abitazione di dimensioni adeguate, il maggior consumo di soldi per mandare avanti una truppa di 4-5 persone con le esigenze dei figli che richiedono cifre di cui un numero progressivamente di famiglie può disporre.
Il modello sociale che si è creato nel secondo dopoguerra, millantato come progresso, ha dato un enorme contributo a scardinare le famiglie e renderne la vita difficile.
Tanti giovani guardano ancora al matrimonio, o per lo meno ad una relazione duratura, ma non possono permetterselo, perché a trent’anni sono ancora in alto mare, non hanno niente di definito su cui costruire un piano per un futuro inizialmente a due, poi a quattro, cinque.
Oggi famiglia = povertà, mentre restare single = maggiori possibilità, anche di trovare lavoro.
Hai idea di quante donne giovani non vengono assunte perché se si prendono incinte poi stanno a casa in maternità?
E’ questo sistema che porta a questo stato di cose.
Gli omosessuali sono COMUNQUE favoriti rispetto ad una famiglia con figli.
Quei pochi soldi che riescono a raggranellare, se li possono godere, mentre una famiglia ha da spendere tutto nel mantenimento senza concedersi lussi.
Da’ retta, i singles fanno una vita di lusso rispetto alle famiglie con figli, se sono singles omosex, poi, è il top.
Vogliono sposarsi? Vedrai quanti si sposeranno quando potranno…son mica scemi !
Questa incertezza sociale e finanziaria così diffusa è contraria alle famiglie.
Spremute fiscalmente dallo Stato-Comuni-Regioni, poi…..
Nessuno obbliga gli etero a sposarsi. Possono farlo o non farlo. Mentre gli omo sono “obbligati” a non sposarsi. E questa è una discriminazione.
Perché il matrimonio, come insegna la Costituzione, è un istituto previsto soltanto per la coppia di sesso complementare con lo scopo di una stabilità in vista della filiazione. I ciechi non possono guidare gli aerei, e questa non è discriminazione.
Anche i poligamici sono “obbligati” a non sposarsi, anche i minorenni ecc. Eppure tu mi sembri fanatico solo dei gay. E questa è discriminazione.
La costituzione italiana non parla di sesso complementare. E nemmeno il codice civile.
Riguardo i figli, la costituzione invece sancisce l’uguaglianza tra figli indipendentemente dallo stato civile dei genitori, cioè l’esatto contrario di ciò che affermi.
A rigor di leggi vigenti un matrimonio tra persone dello stesso sesso non è proibito e/o sanzionato. La cassazione e la corte costituzionale però, hanno stabilito che, anche in assenza di divieti, una simile fattispecie deve essere espressamente prevista dalla legge. È principalmente per questo motivo che si rende necessaria la legislazione in merito. Che, se approvata, non cambierebbe assolutamente nulla riguardo i diritti/doveri delle coppie etero.
Per cui mi chiedo: perché accanirso contro la concessione di un diritto che non lederebbe nessun diritto preesistente? Gelosia?
Chissà che avranno voluto dire i padri costituenti con quel ‘famiglia naturale‘.
Poi perché (come già dissi) se non esiste la Verità (come sembri sostenere) la Costituzione dovrebbe avere più valore della carta igienica?
Chissà poi perché parlano del dovere verso i figli, anche se nati fuori dal matrimonio. A che serve ad una coppia omosessuale tale dovere? A nulla, perché per la Costituzione il matrimonio gay è vietato, esattamente come l’adozione gay.
Dai Ugo, provaci ancora…
Come tutti i costituzionalisti sanno le nozze gay sono anticostituzionali, in quanto i Padri costituenti hanno previsto per il matrimonio la complementarietà dei sessi e la naturale apertura alla filiazione (“società naturale”). Infatti appena sotto la definizione si parla del diritto verso i figli.
Lo ha capito anche Massimo D’Alema, eppure La Serra sembra più sotto di lui. http://www.iltempo.it/cronache/2011/09/13/d-alema-la-costituzione-non-prevede-il-matrimonio-gay-1.52167
Certo. La morale: ognuno per sé e Cristo per tutti.
L’importante è annientare la famiglia a partire dal concetto stesso.
La famiglia ha da sparire dalla società umana.
Mi sfugge il meccanismo secondo il quale consentire agli omo di sposarsi toglierebbe qualcosa alle coppie etero.
Entremmo tutti in un matrimonio gay. In cui non importa piu’ che la coppia naturalmente abbia una prole, creando la generazione futura.
*La coppia che contrae matrimonio.
Cioè, gli etero diventeranno tutti gay? Tutti smetteranno di riprodursi?
Ovviamente non e’ questo. Ma se il matrimonio verra’ considerato come un’unione “genderless”, anche il mio matrimonio, attualmente fondato sull’unione tra sessi diversi, cambiera’ di significato.
Aprire alla nozze gay significherà smantellare il fondamento giuridico del matrimonio.
Se si apre alle nozze gay per coerenza occorre equiparare tutte le altre relazioni tra uomini, se tutto diventa matrimonio allora niente è matrimonio.
Una istituzione ha senso soltanto se determina il criterio di accesso, se tutti potessero guidare gli aerei allora non ci sarebbe più nessun aereo intatto.
Verrebbe considerata esemplare e normale una cosa che auspicabile non è.
Tutto qui? I cultori dello scandalo non potrebbero più scandalizzarsi, pena il ridicolo?
Se non hai nessun interesse per il giusto e per lo sbagliato….
È sbagliato non riconoscere i diritti altrui.
I diritti ce li hanno già e per di più senza doveri.
L’hai letto l’articolo?
(Questo senza tenere conto del fatto che ci si gonfia la bocca della parola ‘diritti’ senza riuscire a portare una singola argomentazione razionale che non possa essere facilmente confutata)
Ovviamente il motivo definito da LawFirstpope è uno dei tanti.
Quello fondamentale è l’esistenza stessa del matrimonio, a cui verrebbero inesorabilmente tagliate le fondamenta.
Si è solo uno dei tanti, da qualche parte ne menziono anche altri (tra cui quello delle fondamenta che dici tu 😉 ).
Il discorso è sostanzialmente corretto, ma diventerebbe perfetto se integrato da alcune premesse, ossia:
1) la discriminazione degli omosessuali deve essere bandita;
2) la libertà di instaurare relazioni omosessuali deve essere ampia come quella eterosessuale;
3) la tutela della famiglia costituisce un presidio – e non un ostacolo – contro le discriminazioni ai gay.
1) Cosa intendi per discriminazione degli omosessuali? Perché poi solo quella rivolta a loro? Forse i calvi e gli obesi possono essere discriminati a volontà per il fatto di essere calvi e obesi?
2) Da quando esiste un divieto ad essere omosessuali?
3) Non vedo alcun legame tra il tutelare la famiglia e le discriminazioni gay…
@ Phantom
1) Le discriminazioni vanno eliminate in blocco. Tutti siamo uguali e, dunque, abbiamo il diritto di essere e di esprimerci come vogliamo, nel limite del rispetto del prossimo. Ciò vale per calvi, obesi, secchi, omosessuali, mangiatori di banane, coloro i quali preferiscono camminare all’indietro, dormire di giorno, pregare Dio, mangiarsi le unghie…insomma, tutti coloro che appartengono al genere umano.
2) Nemmeno nel fascismo esisteva. Ma la realtà sociale non sempre è conforme alle norme giuridiche. Quindi, bisogna intervenire a livello educativo.
3) La famiglia dovrebbe insegnare ai figli il rispetto per la libertà sessuale e, dunque, lottare contro l’omofobia.
1) Completamente d’accordo, per questo una legge contro l’omofobia è discriminatoria verso tutte le altre minoranze discriminate.
2) Non capisco perché non insegnare ed educare anche tutte le varie forme di relazioni sessuali degli uomini, dalla poligamia all’incesto ecc. Forse il loro è amore di serie B? Perché non intervenire a livello educativo garantendo ai poligamici di avere libertà di instaurare relazioni omosessuali?
3) La famiglia insegna il rispetto verso tutte le minoranza, se lottasse solo contro l’omofobia (come fa Ugo La Serra) discriminerebbe tutte le altre minoranze.
Phantom
1) Ok.
2) L’incesto presenta profili di illiceità, la poligamia (laddove si intenda pluralità di matrimoni), anche. Ove, invece, per poligamia si intenda avere rapporti con più persone, senza essere sposati, allora sì, ritengo giusto insegnare il rispetto.
3) Ok.
Un fratello ed una sorella di 80 anni non possono avere figli, e credo nemmeno avere rapporti sessuali. Sarebbe lecito farli sposare?
No.
Perchè no?
Sulla base di cosa parli di ‘profili di illiceità’?
Ordinamento giuridico.
Il quale può essere tranquillamente mutato, ma per farlo bisogna essere fuorilegge e quindi sostenere posizioni ‘illecite’.
E quando le unioni omosessuali non erano neanche lontanamente previste?
Non ho capito.
Un ordinamento giuridico dispotico potrebbe vietare anche l’eterosessualità, se è per questo, ma, in tal caso, entrerebbe in conflitto con norme costituzionali. Idem per l’omosessualità.
Anche le norme costituzionali possono essere cambiate.
Appunto. Se però è morale solo ciò che la legge positiva consente (come sembra sostenere cornacchia) per modificarlo bisogna sostenere posizioni illecite e immorali (e forse anche penalmente perseguibili).
C’è un chiaro ‘bug’ in questo processo di evoluzione democratica.
Appunto, l’ordinamento giuridico dovrebbe essere modellato secondo valori universali scibili tramite la ragione; se non si tiene conto di questo, il tempo (hai mai sentito dire da molti politici venditori di ideali al miglior offerente l’espressione “I tempi non sono ancora maturi?”) permetterà ogni cosa, anche quelle che tu per ora condanni come ‘illecite’ (e con questo ti faccio notare che una volta anche l’omosessualità era ritenuta tale).
Se non si tiene conto di questo, l’ordinamento giuridico è solo una serie di norme comportamentali stabilite a tavolino e per di più sempre valide, qualunque esse siano (e a questo proposito ritiro fuori il tedesco coi baffi, sul quale però si glissa sempre).
Tutte cose che ormai ti ho detto in più di un’occasione.
La strategia di farsi passare per vittime paga.
… non avrei mai pensato che si arrivasse a tanto. Mi sembra di vivere un incubo. Naturalmente sottoscrivo tutto in difesa della famiglia naturale e riconosco di non essere stato particolarmente attento alla gravità di questo stravolgimento antropologico ad opera di un ideologia storicamente fallimentare sin dal principio. Se ne parla da secoli biblici e lo si ripropone in tante forme di epoca in epoca minando la base su cui le società crescono e si sviluppano. Penso alle vittime che derubate della loro autentica identità s’illudono di aver conquistato l’eden interiore: è solo questione di tempo tutto arriverà ad una metastasi per cui solo autentici martiri della pace potranno risanare questa piaga convertendo cuori all’Amore autentico che solo il Creatore offre attraverso suo Figlio. Chiedo scusa a tutti della mia assenza ingiustificabile, d’ora innanzi ogni mia preghiera sarà una richiesta di conversione di cuori traviati ed illusi, ogni azione un gesto di disinteressato amore verso queste vittime, ogni parola un consiglio come vincere se stessi con umiltà… ogni mio respiro ogni battito del cuore una lode al Signore, ogni mia lacrima un regalo a Maria….
Una volta riconosciuto il diritto di sposarsi agli omosessuali, allora si dovrà riconoscere anche il matrimonio per i poliamoristi e per le gattare che amano alla follia i loro gatti. Non preoccupatevi, ci arriveremo…
quasi…
http://ca.news.yahoo.com/blogs/daily-buzz/karl-lagerfeld-declares-love-cat-marry-legal-173633201.html
mi sembra che gesù cristo sia stato più misericordioso di quanto non l siate voi
Dal Vangelo secondo San Matteo:
“32 Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33 chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
34 Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. 35 Sono venuto infatti a separare
il figlio dal padre, la figlia dalla madre,
la nuora dalla suocera:
36 e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.
37 Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; 38 chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. 39 Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.”
Parole del Cristo, non certo mie. Basta con questa storia del Cristo mollaccione e poveraccio, quando nei Vangeli e nella Traditio è tutt’altro! La Scriptura in generale ed il Vangelo in particolare sono un inno a condannare il peccato ma non il peccatore, tuttavia ciò non comporta lo stare zitti dinanzi a tutto ed al non giudicare le azioni anziché le persone. Dio è caritatevole e misericordioso, è vero, ma è anche giusto ed un Padre severo. Dio non vuole una accettazione passiva di ogni iniquità, bensì di combattere il male con il bene, accogliendo e perdonando il peccatore ma non facendolo più peccare. Inoltre, sono stanco di questi giudizi riguardo alla Misericordia (che non è un mero “passare sopra” le colpe del prossimo, bensì una virtù che mira a correggerlo e correggersi alla luce della Carità di Dio e del Suo perdono) dei cattolici; non sta forse scritto “Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.” (Lc 6,24) Pertanto, prima di sparare giudizi su quanto i cattolici siano (poco) misericordiosi, si ricordi che questi giudizi lo sono assai poco. La carità cristiana, infatti, non procede da un amore vano e vago del prossimo, bensì anche dall’essere odiati da esso pur di correggerlo e farli comprendere le sue colpe. Il Figlio di Dio non lo misero in croce per caso, lo misero in croce perché, pur di continuare a testimoniare la Verità che Lui era e che non può rinnegare sé stessa, non abnegò e che infastidiva vasti strati della popolazione giudaica (scribi, farisei e sadducei in primis). Non era simpatico a tutti, anzi come grida l’indemoniato nella sinagoga di Cafarnao: ” «Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!».” (Lc 4, 34). Ahimè, temo però che dire certe cose a certuni, verità ben evidenti a chiunque conosca un minimo le Scipturae ed il Magisterium, sia come gettare le perle ai porci…
Non avrei saputo usare parole migliori.
Chi vorrebbe un Gesù ‘volemose bbene’ dimentica sempre l’aspetto della conversione, che Egli sempre domandava (e domanda) ai peccatori.
Esattamente, conversione che tra l’altro procede dal riconoscersi peccatori, quindi antitetica alla superbia di credersi piccoli dei.
Vede Giovanna, Gesu’ disse anche altre cose rispetto a “amore per tutti”. Non era un hippie.
Hai presente san Giovanni il Battista, quello che rompeva le scatole ad Erode perché non licet etcetera etcetera?
Se poi vai a vedere bene nemmeno Gesù era il Gesubbuono di cui tanti parlano…
Bella scoperta.
Ma avete visto come i media italiani (googlenews compreso, che a mio parere è diventato il primo “giornale” italiano. Quanti lettori ha ogni giorno? pensateci) hanno trattato le manifestazioni francesi in difesa della famiglia? hanno partecipato milioni di persone e ne hanno parlato marginalmente. Quanto le femen fanno le loro irruzioni in pacifiche manifestazioni, come vengono descritte?
Da anni ormai, il corriere ha abbracciato, dietro una maschera di tranquillità borghese, una linea editoriale profondamente laicista.
E’ notizia di qualche mese fa che a Milano sono state aggredite delle persone che periodicamente si ritrovano fuori da un ospedale e pregano per gli aborti che vi si praticano. Neanche una parola nei media, però del pinguino gay il corrierone c’ha fatto 2 pinguini così.
Per inciso io sono stradaccordo nel pensare che ogni giornale, più o meno esplicitamente, decida una linea editoriale. Però rifiutare di pubblicare una lettera di un’organizzazione così rappresentativa come il Forum delle associazioni familiari lo trovo, probabilmente legittimo, ma sicuramente pericoloso.
Ricordo che la famiglia è tutelata dalla Costituzione italiana.
ps: piccola curiosità. Sapete qual è il 4′ punto fondamentale del programma politico di “democrazia atea”? Cancellare la postilla costituzionale dell’art. 29 “…fondata sul matrimonio”. Chissa come mai? 😉 Forse perchè la Costituzione (e non il corriere, con tutto il rispetto) prevede un solo tipo di famiglia e ne prevede una particolare tutela rispetto a qualsiasi altro tipo di gruppo umano, dall’unione poligamica alla spa?
Mi risulta ancora impossibile riuscire a capire come una minoranza possa discriminare una maggioranza, ma transeat.
sul Corriere neanche una lettera hanno potuto pubblicare! dove sarebbe questa maggioranza? dove la vedi? dove la senti?
Minoranza di persone, ma maggioranza nell’apparato mediatico.
Quando hai in mano trasversalmente la maggior parte degli organi di stampa puoi far passare tutto quello che vuoi, anche le boiate più strampalate.
A questo aggiungi l’enorme disponibilità economica, e se due + due fa quattro….ma lo sapevi anche te, è che fai finta di non saperlo.
…e in più anche una strategia comunicativa all’avanguardia, frutto delle più moderne tecniche di marketing.
La chiesa, invece, per troppi decenni è rimasta nelle mani di matusalemmi che hanno concentrato anatemi su cazzate perdendo di vista il nemico principale, permettendo in tal modo che all’interno della sua struttura potesse prosperare e farsi strada un contro-potere che adesso sta tentando di dettare legge su tutto il corpo della Chiesa.
Questo, in sostanza, risulta anche dalle ultime dichiarazioni di Bergoglio.
Decenni di errori, adesso sono maturati, e la Chiesa, con i suoi 100.000 morti ammazzati all’anno, passa per carnefice ed i carnefici per vittime.
La Chiesa passa per una multinazionale di affaristi privi di scrupoli e la massoneria, invece, per una minoranza progressista attenta al bene dell’umanità e che opera per la promozione dell’uomo.
Lo so che con questa frase mi attirerò le critiche di molti, ma Bergoglio (per lo meno così ho letto in una intervista qualche giorno fa): non è più l’era dei teologi questa.
Questa è l’era della grande comunicazione di massa, in cui il messaggio deve essere semplice, lineare, ed essere diffuso il più possibile.
Se si capisce questo, ci si può salvare, se ci si ostina a ripetere una formula fallimentare, si affoga con venti secoli di storia dietro.
Ecco come stanno le cose, in modo molto più drammatico di quanti siano disposti a credere.
Per fortuna Bergoglio viene “dai confini del mondo”, prima di diventare gesuita ha vissuto una vita produttiva con le storie che hanno tutti e non è “nato” nei seminari senza sapere niente di quel che c’è fuori.
Ho letto un’intervista di un suo nemico, gesuita spretato che lo odia, ripete le stesse cazzate della dittatura di Videla, ma quel che ritengo importante, è che alla fine questo demonio afferma che Bergoglio è astuto, ha la capacità di mostrarsi amico e invece magari è tuo nemico, sa vincere le simpatie e superare le resistenze, è un personaggio “pericoloso”…per loro.
Per noi è l’uomo che ci voleva.
Credo anch’io e probabilmente anche Ratzinger se ne è accorto (di qui il suo ritiro).
Puoi anche togliere il probabilmente.
Ratzinger, comunque, ha tutt’altro che rinunciato alla sua missione e sta collaborando attivamente con Bergoglio.
Non è fuori scena Ratzinger.
Lui ha sperimentato sulla sua pelle il killeraggio mediatico, e adesso è un prezioso collaboratore di Bergoglio.
Secondo voi, alla luce delle ultime dichiarazioni sulla lobby e su “vediamo cosa si può fare”, il fatto che Bergoglio abbia la sua residenza a santa Marta, è per pura questione di immagine, o…..una prevenzione?
Strano che, in questo caso, si sostenga l’idea che la maggioranza possa opprimere la minoranza, quando i diritti umani, al contrario, sono universali.
Opprimere la minoranza?
E in cosa sarebbero oppressi?
Siamo a Teheran, forse?
La famiglia è oppressa.
Oppressa dal fisco, dall’abbandono delle istituzioni, con l’eccezione della chiesa, e da ciò che possiamo tutti vedere: oggi, se vuoi fare strada, non devi avere famiglia, se hai famiglia, soffri finanziariamente e sei al margine.
e quale sarebbe in questo caso il diritto umano negato?
Stai facendo il furbetto qui:
noi diciamo che la Verità esiste a prescindere e che non dipende dal numero di persone che la sostengono, non che la minoranza ha sempre ragione.
I diritti umani sono si universali, ma non per questo ogni desiderio costituisce di per sé un diritto: tutti le argomentazioni a favore del matrimonio dei gay sono facilmente confutabili, mentre non mi risulta (come l’articolo spiega) che ci sia alcun diritto tra quelli reclamati che i gay non abbiano già.
E’ una battaglia puramente ideologica: la Chiesa dice cose scomode, dà fastidio, per 2000 nessuno è riuscito ad affossarla e ora si tenta di colpirne il suo fondamento, svuotandolo di significato: la famiglia, “piccola Chiesa”.
Ho letto un articolo di Monsignor Luigi Negri questa mattina sulle sconfitte dei cattolici in politica e sulla scissione fede-cultura nei cattolici che mi sembra triste ma azzeccatissimo. Le posizioni da noi sostenute su vita e famiglia sono logicamente corrette (e da questo punto di vista questo sito fa un lavoro eccezionale e straordinario), ma com’è possible vincere questa battaglia se:
1) Abbiamo contro tutti i mass-media che fanno disinformazione e martellano a senso unico (il corrierone è solo uno dei tanti esempi)
2) Molti nella Chiesa, invece di sostenere quelli che resistono contro tutto e tutti mettendoci la faccia sponsorizzano la parte avversa (si veda l’ex primate del Belgio, il vescovo di Ragusa, Piero Marini e soprattutto gli ineffabili vescovi siciliani che, invece di incoraggiare il family day, lo bacchettano). Ora di fronte a questo che si può fare? E’ proprio qualcosa di utopico pensare che il Papa possa richiamarli all’ordine ricordando loro Genesi, Levitico, il Vangelo, S. Paolo e soprattutto il Catechismo che dovrebbe essere la loro bussola e che non mi sembra contempli l’approvazione delle unioni gay? Confesso che certi uomini di Chiesa, compresi certi Vescovi mi lasciano senza parole: l’attacco del Corsera me l’aspetto, la “pugnalata” alle spalle da parte dei miei vescovi (poiché, al di là del politically correct di questo si tratta, e così l’hanno letta tutti gli organizzatori del gay pride) proprio no! Coraggio amici siciliani, siete comunque nel giusto, andate avanti!
Brendan O’Neill, su Spiked, chiarisce perche’ il cercare di ridefinire il matrimonio per includere gli omosessuali non e’ simile alle lotte per i diritti civili degli uomini di colore o delle donne in un ottimo articolo, che invito a leggere:
http://www.spiked-online.com/site/article/12273/
Qui un estratto:
“The fact is that marriage is not simply about co-habitation or partnership; it is not even simply about having an intense relationship. It has historically been about much more – about creating a unit, with its own rules, that is recognised by the state and society as a distinctive union often entered into for the purpose of raising a new generation. Yes, some couples enter into it for other reasons – for companionship, larks, a party or whatever – but we are not talking about individuals’ motives here; we are talking about *the meaning of an institution*. Collapsing together every human relationship, so that everything from gay love to a Christian couple who want to have five kids is homogenised under the term ‘marriage’, benefits no one. It doesn’t benefit gay couples, whose ‘marriage’ will have little historic depth or meaning, and it doesn’t benefit currently married couples, some of whom may feel a corrosion of their identity.”
Ecco la risposta.
La comunità gay contro Anna Oxa perchè non vuole cantare al gay pride di Padova vicino al cimitero.
Non se ne può veramente più di persone come Roberto Dara o Cornacchia! RIPETETE SEMPRE E SOLO LE STESSE QUATTRO BANALITA’ ASSOLUTE e ogni volta vi vengono risposte più o meno le stesse verità, alle quali NON SIETE IN GRADO DI RISPONDERE, ma la volta dopo fate finta di non avere mai sentito alcuna risposta. Smettetela. Cosa serve tutto ciò, se non ad una pura provocazione? Siete solo dei forsennati ideologi, incapaci di imparare dalle porte che prendete regolarmente in faccia. Infatti non sietem MAI stati in grado di dare una risposta minimamente razionale; eppure continuate ogni volta da capo, come nulla fosse. Astenetevi dal venirci a prendere in giro!
Quoto: prima di aprire nuove questioni (che poi sono vecchie) in altri thread perché non rispondete a quelle che lasciate sempre aperte?
Ogni tanto vorrei dire cose diverse….
Non dire così ! Meglio se restano , mi fa divertire infondo il modo nel quale ricevono costantemente ”porte in faccia” a causa della loro ideologia . Magari ce ne fossero più spesso anche in TV di questi spettacoli ! Sapessi quante fasciature, cerotti e nasi nuovi (per i forti impatti) ci sarebbero !
Sai cos’è che mi dà più fastidio? E’ che si risponde loro argomentando con l’uso ragione (eventualmente solo supportata da passi delle Scritture, visto che queste per i non credenti non hanno valore, ovviamente), loro non rispondono e poi dal nulla qualche giorno dopo salta fuori quello che ti dice non volere i matrimoni gay è solo ‘ideologia da confessionale’.
Poi magari vengono pure a dirti che sei così:
http://logga.me/deicida2/files/2012/04/piccione.jpg
Quel che noto da spettatore è davvero l’incapacità di offrire risposte adeguate e razionali che non peschino dai luoghi comuni e dalle cosiddette argomentazioni-schema. Ho paura che dietro vi sia una sorta di lavaggio del cervello per cui a tal affermazione c’è la reazionaria risposta, con resettamento di giorno in giorno. Di mancanza argomentativa ma squallida retorica e caccia all’omofobo si lamentava anche Galli della Loggia qualche mese fa sul Corriere.
Roberto Dara è imbarazzante, Cornacchia è decisamente meglio, tempo fa però c’erano persone intelligenti con cui ci si confrontava: mi ricordo un tale Andrea, dove sono finite?