“L’etica laica è migliore”, ma poi Veronesi tradiva la moglie
- Ultimissime
- 12 Giu 2013
Tutti conoscono Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia nonché prestigioso medico che ha speso la sua carriera lavorativa alla prevenzione e alla cura del cancro, premiata dalla bellezza di tredici lauree honoris causa, nazionali e internazionali.
Non tutti invece conoscono l’altra faccia di Veronesi, quella decisamente meno meritoria. Parliamo del Veronesi militante ateo-anticlericale, antireligioso e a volte anche denigratore della fede cristiana. Troppe volte ha usato il “Dawkins-game”: sfruttare la sua autoritaria posizione in campo scientifico per invadere i confini della filosofia e della teologia e sparare a zero contro i credenti: «la religione, al contrario della scienza, impedisce di ragionare», un esempio tra tanti. Un altro: «i non credenti curano meglio dei credenti».
Favorevole all’aborto radicale, ritiene l’amore omosessuale più puro di quello etero, fautore dell’eutanasia considera gli stati vegetativi dei “morti viventi” e pensa che «dopo aver generato i doverosi figli e averli allevati, il loro compito è finito, occupano spazio destinato ad altri, per cui bisognerebbe che le persone a cinquanta o sessant’anni sparissero» (“La libertà della vita”, Edizioni Cortina Raffaello 2006, pag. 39). Nel libro “Essere laico” (Bompiani Milano 2007, pp- 55-56) ha affermato: «Le indagini [quali?, ndr] ci dicono che il 90% dei russi è rimasto solidamente non credente. Quindi chi conquista con la forza della ragione una posizione agnostica è difficile che torni indietro». Le statistiche dicono il contrario, da notare comunque l’elogio dell’ateismo di stato dell’Unione Sovietica come “laicità realizzata e razionale!”.
Più volte Veronesi ha voluto paragonare l’etica laica a quella religiosa, spiegando come la prima sia migliore e più matura. «L’allontanarsi dalla religione mi ha fatto maturare», ha scritto sempre in “Essere laico”. Non c’è bisogno della religione e dei comandamenti cristiani, spiega nel libro, perché per avere una coscienza etica basta credere alla forza dei laicissimi valori umani prodotti dall’evoluzione biologica e culturale. In un’intervista nel 2009 addirittura disse: «l’etica laica è mille volte superiore all’etica religiosa perché ti dice che devi comportarti bene per il rispetto degli altri mentre l’etica religiosa ti impone di comportarti bene perché cosi vuole Dio». Il concetto è ovviamente semplicistico: fin dall’inizio i cristiani si sono preoccupati e occupati degli altri (mentre pagani e romani scappavano dai malati, ad esempio) in quanto hanno guardato all’essere umano come fratello, anch’egli figlio di Dio da amare e rispettare in quanto portatore di un valore unico. «L’individuo fu tenuto dal cristianesimo così importante, posto in modo così assoluto, che non lo si potè più sacrificare», scrisse Nietzche in “L’anticristo”. Anche l’essere più misero e impotente ha acquisito una sacralità infinità quando Dio non ha avuto vergogna di farsi uomo.
In ogni caso appare curioso sentire da Veronesi che per lui il rispetto degli altri si basa sull’etica laica e poi scoprire il trattamento verso sua moglie, che tradiva con un’altra donna dalla quale ha anche avuto un figlio. E’ stato rivelato in un libro autobiografico scritto proprio dalla sua consorte, Sultana Ranzon Veronesi (“Il cuore, se potesse pensare“, Rizzoli 2013) che addirittura secondo Dagospia avrebbe “sputtanato” il celebre oncologo. Lei stessa ha comunque ribadito: «Però mi ha sempre sostenuto nei momenti difficili». I quotidiani hanno riportato una piccola frase, ma occorre andare a leggere cosa direttamente c’è scritto nel libro, capitolo 34.
«Umberto disse improvvisamente: “Susanna, ti devo fare una confessione”. Guardando fisso la strada con le mani sul volante mi confessò: “Ho un altro figlio di quattro anni”. Mi sentìì gelare, mi irrigidii e lo guardai sbalordita», scrive oggi la moglie di Veronesi. «Avertii un dolore acuto allo stomaco, come se avessi ricevuto un pugno violento. Ero ferita mortalmente, sentivo salire dalle viscere un odio implacabile, una sorda umiliazione». Continua poi: «per quanti tradimenti sospettassi non avevo mai considerato l’evenienza di un figlio. Per dieci, quindici anni mi era stato tenuto nascosto questo adulterio. Non tolleravo la sua vista, le sue parole, le sue scuse infantili. Mi sembrava di non poter più sopportare le attese snervanti, i sotterfugi, le scuse, le bugie, le umiliazioni fuori e dentro le mura domestiche. Persino nelle mie discussioni con il personale lui parteggiava pubblicamente per loro, accusandomi anche se non aveva capito bene i termini del contendere».
Il racconto prosegue agghiacciante: «Umberto era rammaricato di avermi procurato tanto dolore. Malgrado tutti i tradimenti giurava che io ero l’unica donna che avesse mai amato, l’unica con cui si trovasse bene fisicamente e psichicamente. Come facevo a credergli? Forse preferiva restare a casa sua perché era un albergo funzionante e gradevole. Forse preferiva stare con me perché non ero una rompiscatole, non parlavo mai, lo lasciavo sempre libero di fare quello che voleva. Mi sentivo schiacciata dalla sua personalità. Era come avere sempre un coperchio sulla testa che mi impediva di sollevarla. Non gli chiesi più informazioni sulle partenze, sui ritardi, sulle uscite serali per evitargli la fatica di inventare bugie. Trascorsero i mesi. Un pomeriggio prima di Natale chiesi ad Umberto di accompagnarmi a cercare i regali per i nostri figli. Mi rispose che era impossibilitato, aveva molto da lavorare in ospedale. Mi avvia da sola in giro per i negozi. A un tratto in piazza San Babila lo vidi ridente sotto braccio alla sua compagna, che andavano assieme a far compere per il loro bambino…mi sentii raggelare e mi vennero le lacrime agli occhi. In tanti anni di matrimonio non aveva mai voluto accompagnarmi a fare acquisti. Era un atteggiamento “piccolo borghese”, come affermava spesso. Avevo sempre dovuto provvedere da sola al vestiario dei figli, del marito, agli oggetti per la casa, ai regali per gli ospiti, per i matrimoni, per ogni incombenza relativa alla famiglia. Girai l’angolo per non farmi vedere».
Non siamo certo ipocriti: l’umiliazione di questa donna, ci teniamo a dirlo, è la stessa sperimentata purtroppo da tantissime mogli di mariti pii, religiosissimi e cattolicissimi. Ma che, per lo meno, non vengono visti come riferimenti (bio)etico-morali ed evitano di andare sulle pagine dei principali quotidiani a far gareggiare l’etica laica contro quella religiosa, nonché -probabilmente per coerenza interiore- si risparmiano di predicare laicissimi sermoni sul rispetto degli altri.
La redazione
78 commenti a “L’etica laica è migliore”, ma poi Veronesi tradiva la moglie
Questa storia mi ricorda tanto quella di un altro guru del progressismo laico: John Lennon. Sentite cosa dice oggi il figlio: “parlava tanto e cantava di amore, ma a me non me ne ha mai dato”: http://www.corriere.it/spettacoli/11_dicembre_04/julian-lennon-john-cattivo-padre-cruccu_7fcb8aaa-1e97-11e1-b26c-4b15387dad1c.shtml
Che bello il perbenismo laico. A proposito, Augias continua a ignorare il fatto che ha copiato, come riportò la redazione mesi fa?
Si continua ad ignorarlo, ma si sà…l’etica laica “mille volte superiore a quella religiosa” non prevede le scuse.
Non a caso “Imagine” è l’inno di queste persone. Poteva anche essere una canzone di speranza laica, ma leggendo per bene il testo si può capire a cosa era realmente riferita ( ma nessuno lo dice )
al contrario, Lennon l’ha detto chiaro e tondo che più che un inno alla pace era un inno di ispirazione marxista e ha sempre chiesto fosse considerato come tale
Che c’entra John Lennon?
Almeno lui in punto di morte ha cambiato idea. E poi è stato un poeta e ha scritto belle canzoni. E’ stato un genio punto.
Che tristezza il veronesi-pensiero!
Mi sa tutto di politica, perbenismo e discorsi triti e ritriti.
PREGHIERA DEL MEDICO, di Giovanni Paolo II
“Medico Divino,
che nella tua vita terrena
hai prediletto coloro che soffrono
ed hai affidato ai tuoi discepoli il ministero della guarigione,
rendici sempre pronti
ad alleviare le pene di nostri fratelli.
Fa’ che ciascuno di noi,
consapevole della grande missione che gli è affidata,
si sforzi di essere sempre,
nel proprio quotidiano servizio,
strumento del tuo amore misericordioso.
Illumina la nostra mente,
guida la nostra mano,
rendi attento e compassionevole il nostro cuore.
Fa’ che in ogni paziente
sappiamo scorgere i lineamenti del tuo Volto Divino.
Tu che sei la Via
donaci di saperti imitare ogni giorno
come medici non soltanto del corpo
ma dell’intera persona,
aiutando chi è malato a percorrere con fiducia
il proprio cammino terreno,
fino al momento dell’incontro con Te.
Tu che sei la Verità,
donaci sapienza e scienza
per penetrare nel mistero dell’uomo
e del suo trascendente destino,
mentre ci accostiamo a lui
per scoprire le cause del male
e per trovarne gli opportuni rimedi.
Tu che sei la Vita,
donaci di annunciare
e testimoniare nella nostra professione
il “Vangelo della vita”
impegnandoci a difenderla sempre,
dal concepimento al suo temine naturale,
e a rispettare la dignità
di ogni essere umano,
specialmente dei più deboli e bisognosi.
Rendici, o Signore,
buoni Samaritani,
pronti ad accogliere,
curare e consolare
quanti incontriamo nel nostro lavoro.
Sull’esempio dei santi medici
che ci hanno preceduto,
aiutaci ad offrire il nostro generoso apporto
per innovare costantemente le strutture sanitarie.
Benedici il nostro studio
e la nostra professione,
illumina la nostra ricerca
ed il nostro insegnamento.
Concedici infine che,
avendo costantemente amato e servito Te
nei fratelli sofferenti,
al termine del nostro pellegrinaggio terreno
possiamo contemplare il tuo volto glorioso
e sperimentare la gioia dell’incontro con Te,
nel tuo Regno di gioia e di pace infinita.
Amen.”
Ogni giorno mi affido al Signore con questa bellissima preghiera scritta da Papa Giovanni Paolo II; eppure non mi sono mai sentito nè mi sento meno medico, meno capace di curare, meno capace di ragionare e fare ricerca di quanto non siano i medici (non credo peraltro la maggioranza, anche se non ho statistiche a tal proposito) non credenti come il Prof Veronesi. E non mi pare che lo pensino nemmeno i miei pazienti ed i miei colleghi, credenti e non.
Non penso nemmeno, al contrario, che i medici credenti siano necessariamente migliori di quelli non credenti (ovviamente a parità di rispetto per la vita umana dal suo concepimento e fine al suo termine ultimo, trasversale a medici credenti e non). Credo però, questo sì, che i medici credenti abbiano qualcosa in più rispetto ai non credenti: Dio, appunto. Con tutto quello che questo vuole dire e che solo un credente sa e capisce. E scusate se è poco. Ma poi, a pensarci bene, sono anche convinto che molti medici che si professano non credenti (e ne conosco alcuni di cui ho grandissima stima) in realtà hanno già Dio dentro di loro e semplicemente non se ne sono ancora accorti.
Certo, a prescindere dalle competenze scientifiche che non intendo discutere, un paio di cose che il Prof Veronesi dimostra di non avere nei confronti di tanti suoi colleghi sono la “correttezza” e l’educazione se sostiene, come sostiene, che i medici non credenti curino meglio dei credenti. L’etica laica sarà anche, secondo il Professore, migliore di quella religiosa (lo ripeto: secondo il Professore; io non lo credo affatto), ma se prevede il “dileggio” ed il “parlare male” dei propri colleghi va anche contro il codice deontologico che vale per il Professor Veronesi come per tutti gli altri medici. Scorrettezza che si estende anche ai pazienti che si fidano (a ragione) di questi medici credenti come se (è la conseguenza del pensiero espresso dal Professor Veronesi), gente di poca intelligenza e molta superstizione, stessero affidandosi a degli sciamani o a dei guaritori.
Sarebbe bello che indipendentemente dalle proprie convinzioni personali tutti ci si rispettasse.
…Allora nazismo e comunismo, chi li ha prodotti? I valori della razza pura, della statolatria, del capitalismo che schiavizza metà del mondo, della mercificazione di corpi e menti, sono forse progressi?
Mi spiace ma la teoria viene smentiva dai fatti… dunque è scientificamente sbagliata… Avanti il prossimo!
…E’ proprio questo il punto. Il metro dell’Amore non può essere l’uomo ma Dio. Non a caso Gesù, spiegò il comandamento del Vecchio Testamento “ama il prossimo tuo come te stesso” in chiave cristologica: “amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”.
Non è più l’uomo (che per inciso può odiare anche se stesso) a decidere come amare, ma Dio si fa esempio vivente di amore.
Quindi, quando l’uomo abbandona la strada di Dio può solo agire malvagimente (“nel cuore dell’uomo albergano tutte le impurità”)… è questa la sostanza del peccato di Adamo ed Eva: ergersi a metro del bene e del male…
Putroppo il metro umano è fallato dal peccato, per questo si deve usare un vetro metro: quello divino!
da notare il bisogno di avere un avversario, l’etica laica è meglio di…
Per fortuna il Vangelo non ha bisogno di essere meglio di nessuno, si regge con le sue gambe perchè e reale.
Non ha bisogno di paragonarsi, non è una delle opzioni.
Tre minuti fa il Sussidiario.net ha pubblicato questo articolo:
http://www.ilsussidiario.net/News/DonnaeMamma/2013/6/12/UMBERTO-VERONESI-Nel-libro-della-moglie-tradita-la-verita-sul-loro-rapporto/402676/
E’ ufficiale: la redazione de Il Sussidiario segue e prende ispirazione da UCCR!
molto meglio un uomo o una donna che tradisce il compagno dei tanti chierici pedofili che spadroneggiano nella Chiesa
Cercare un “meglio” mi sembra pretestuoso, in ogni caso è certamente la stessa cosa, lo stesso tradimento!
Per lo meno però i chierici pedofili non fanno a gara con l’etica laica sui quotidiani principali come invece fa Veronesi…per questo il tuo provocante commento è fallimentare.
Certo, è pretestuoso. Infatto un uomo adulto che tradisce la promessa di matrimonio verso una donna adulta e si accompagna (o fa quello che gli pare) con un’altra donna adulta e consenziente è la stessa cosa di un uomo adulto che, abusando della propria posizione e della fiducia riposta in lui dalle vittime e dai genitori di queste, abusa del corpo e della psiche di un bambino o una bambina inermi.
Dovresti solo vergognarti per ciò che scrivi. E se i tuoi cari preti pedofili non fanno a gara a mostrarsi sui principali quotidiani è solo perchè sono degli spregevoli criminali che stuprano bambini, con la complicità della tua chiesa. E, difendendoli sebbene indifendibili, anche tu sei complice.
Al solo pensiero di quante schifezze riuscite a far passare per acqua di fonte mi viene il vomito…
Immagino che con questa delicatezza che caratterizza l’etica laica tu ti stessi rivolgendo a me.
Mentre tu stai giustificando l’umiliazione della moglie di Veronesi, io dico che un prete pedofilo tradisce il Vangelo e smette di essere un riferimento etico per i cattolici. Non c’è nessuna complicità della Chiesa e le inchieste giudiziarie lo dimostrano: il Vaticano non è il datore di lavoro del sacerdote.
In ogni caso, il tuo tentativo di incolpare anche altri oltre a Veronesi la dice lunga sull’immaturità di posizione. Ho smesso questi giochi subito dopo la scuola materna 😉
Premesssa. La pedofilia è un crimine orrendo contro l’uomo e contro Dio… Tali individui devono espiare la loro colpa davanti agli uomini e implorare la misericordia di Dio… Ti sfido a trovare su queste pagine qualcuno che ha difeso la pedofilia, esclusi i commenti che, come ben sai, non sono filtrati da nessuno… Ti sfido anche a citare un atto ufficiale della Chiesa dove ci sia una difesa di qualche sacerdote pedofilo.
Ma veniamo al dunque…
Punto primo, purtroppo, la pedofilia non “proprietà” della Chiesa… dico purtroppo per due motivi. Il primo è che, una volta capito il problema si è prontamente agito per reprimerlo, ottenendo buonissimi risultati (infatti, negli ultimi 10 anni i casi sono drasticamente calati). Il secondo è che se se questi crimini fossero consumati solo da sacerdoti cattolici, gli abusi sarebbeo molto ridotti. Infatti, le statistiche dimostrano come la pedofilia all’interno della Chiesa è un evento molto più raro della media della società.
http://www.cesnur.org/2011/mi_ped.html
http://www.cesnur.org/2007/mi_preti.htm
Secondo punto, la pedofilia è soprattutto diffusa tra le mura domestiche…
http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2013/05/04/APURoTRF-pedofilia_telefono_denuncia.shtml
Per non parlare dei bravi italiani che vanno all’estero a compiere ogni nefandezza…
http://www.ecpat.it/index.php?option=com_content&view=article&id=51%3Aturismo-sessuale-a-danno-dei-minori&catid=38%3Atemi-di-intervento&Itemid=59
Come puoi vedere si tratta di 80.000 persone l’anno… e purtroppo non credo che si accontentino di una sola vittima…
Quindi, ogni anno centinaia di migliaia di minorenni vengono abusati da italiani (brava gente)… vogliamo iniziare a parlare anche di queste cose, o nascondersi solo dietro il fumo dell’incenso?
E di questi chi sono i complici? …tu sei il primo! Con il dito puntato verso i preti senza vedere che sei circondato da mostri… E sei in buona compagnia, visto che i media fanno a gara a ripescare casi di 40 anni fa a carico dei sacerdoti, ma tacciono queste notizie…
Su fatto che i preti pedofili siano degli spregevoli criminali ti do ragione.
Quando invece affermi che c’è la complicità della Chiesa, ti sbagli di grosso in quanto la complicità è proprio dell’etica laica che tu tanto ammiri e quindi, se vuoi proprio cercare un complice, non devi fare altro che guardarti allo specchio.
Un discorso per pregiudizi, la cosa che più “amo” 🙁 🙁 …
Sono male entrambe le cose… non è che siccome ci sono preti pedofili, gli atei siano autorizzati a compiere ogni nefandezza…
I preti risponderanno davanti agli uomini e a Dio… Veronesi, invece, si erge guidice degli uomini e di Dio…
I chierici pedofili che “spadroneggiano” nella Chiesa sono una minimissima percentuale rispetto ai non-chierici pedofili che si nascondono abilmente tra le pieghe della società, e magari hanno anche la faccia di bronzo da fare i soloni contro la Chiesa.
L’ultimo sgamato è proprio di ieri:
http://ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/06/11/18-000-file-foto-bimbi-nudi-arrestato_8851870.html
Chiaramente, a voi non può fregarvene di meno, non essendo un prete.
Anzi, per loro i partiti che fanno la gara ad attaccare il Vaticano e la CEI, abbasserebbero subito il limite di età dei rapporti sessuali consentiti per non far cadere tanti pedofili non chierici nelle maglie della giustizia.
Quando è l’ atea Olanda a legalizzare la pedofilia là vi conviene fare finta di niente però eh?
*c’è
Non preoccuparti: i preti pedofili pagheranno molto caro quello che hanno fatto.
«L’allontanarsi dalla religione mi ha fatto maturare»
Della serie:
1) una volta avevo un metro di giudizio
2) l’ho buttato via
3) ne ho costruito uno di sana pianta come aggrada a me
4) in base a questo metro così realizzato, valuto il mio grado di maturità
Ergo, chiunque in questo modo può ritenersi quello che gli pare.
bellissima 😉
non ho mi capito su cos si basi la cosiddetta “etica laica”, perchè Veronesi non ce lo spiega?
…sull’evoluzione.
capisci? Oggi vale una cosa domani evolve e ne vale un’altra, comodo no!?
Seguo spesso i vostri articoli che molte volte risultano interessanti e mi arricchiscono. Altre volte (rare) li trovo sterili e polemici… ma questo quasi mi scandalizza: oltre ad avere sapore di “politica contemporanea” (attacchi, contrattacchi, imboscate e gioco sporco) utilizza una strategia che non è certo cristiana: diffondere notizie che gettano fango sulle persone. Mi ribattereste che è tutto pubblicato su un libro. Benissimo, ma io (e forse altri) non ne ero a conoscenza e quindi il problema resta: non tutti si leggono i libri della moglie di Veronesi…
Anche a me Veronesi non piace per le sue uscite “sapienti”, ma non è certo utilizzando questo modo che si da spazio alla Luce.
“Il vostro parlare sia – sì, sì; no, no – il resto viene dal maligno” (Mt 5,37)
I Cristiani, specialmente quelli razionali, dovrebbero usare un po’ di più la testa prima di pubblicare certi articoli. Umanamente capisco lo zelo, ma credo che certi pensieri vadano lasciati nella mente e non vengano diffusi…
Fabrizio, guarda che la notizia è su tutti i giornali:
http://www.ilgiornale.it/news/interni/lato-oscuro-veronesi-ha-figlio-unaltra-925872.html
http://www.liberoquotidiano.it/news/1259501/La-moglie-di-Veronesi-Mi-confess%C3%B2-di-avere-un-altro-figlio.html
http://www.iodonna.it/personaggi/interviste/2013/umberto-veronesi-moglie-sultana-razon-401483806850.shtml
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/1-un-libro-sputtana-il-grande-umberto-veronesi-e-chi-lha-scritto-la-moglie2-57389.htm
Qui si è soltanto fatto notare l’ipocrisia di chi vuole combattere l’etica cristiana in nome di una superiorità morale dei non credenti. Non facciamo i moralisti per favore!
non leggo nessuno di questi giornali quindi resta valida la mia “mi ribattereste che è tutto pubblicato (….) ma io non lo sapevo”.
Non facciamo i moralisti? va bene… ma nell’articolo non si fa della morale? Quindi vale per gli altri ma non per noi? Anche l’ipocrisia vale solo per gli altri?
Detto questo (e leggendo anche quanto di seguito) la finisco qui: Evidentemente ogniuno ha la sua etica e la sua sensibilità, più o meno profonda. Lasciamo quindi giudicare “a Colui che giudica con giustizia” se trattasi di comportamento che aderisce all’Amore che ci propone Cristo o di desiderio personale di “averla vinta”.
D’altra parte io non so con quale spirito sia stato scritto l’articolo, mi sono semplicemente permesso di far presente che questa cosa mi aveva in qualche modo “scandalizzato” (per usare un termine esagerato). Pensavo di far cosa a voi gradita nel farvelo notare per eventuali attenzioni future.
Ma sono abbastanza adulto per farmene una ragione… ci sono problemi ben peggiori.
Fabrizio ma stai scherzando vero? Tu non sapevi nemmeno dell’11 settembre o del Bunga bunga se non accendevi la televisione e non guardavi i giornali. Ma che discorsi sono??
L’articolo prende le affermazioni di Veronesi, prende la sua vita privata e conclude: prima di voler denigrare l’etica religiosa in nome dell’etica laica, almeno si guardi alla propria vita. Tutto qui, se ti sei scandalizzato non c’è nessun motivo per esserlo, forse non hai capito l’articolo.
…No, perché Veronesi e Co. fanno molti danni. Ergendosi come maestri, definendosi puri, spargano semi di malvagità approfittando della loro posizione ed intelligenza per traviare le persone semplici.
Deridono chi con fede semplice e sincera segue gli insegnamenti di Madre Chiesa, cercano in tutti i modi di fare seguaci del loro pensiero. Purtroppo, molti (soprattutto giovani) abboccano, abbandonando la retta via ed incamminandosi verso la perdizione.
Il loro scopo e distruggere la Chiesa, sminuire l’autorità del Papa e dei Vescovi, seminare i vermi del relativismo. Si presentano come “lupi travestiti da agnelli”, parlano di amore e diritti, ma coltivano ed insegnano l’odio.
Per questo motivo vanno smascherati, perché non mietano altre vittime. La loro incongruenza e la loro impenitenza deve essere mostrata come esempio, perché chi li segue li abbandoni il prima possibile per seguire il vero Maestro, Gesù Cristo.
Tenendo sempre conto di quello che ha detto Hugo che gia dovrebbe demolire questa tuo senso di scandalo nei confronti di chi ha fatto l’articolo , vorrei dire sottolineando la risposta di Emanuele che fanno bene eccome , bisogna che ci sia molto chiarezza e sapere bene chi dice cosa , da cosa è spinto a dirlo e qual’è il suo stato personale che sicuramente sarà influenzato appunto dalla sua mentalità . Se no saremmo tutti dei bei fessi che per non stare ‘sul cazzo’ a nessuno si fa solo i fatti propri senza sognarsi di controbattere chi lo attacca senza alcuna ragione e soprattutto per tornaconto .
Nonostante la mia stima nei Vostri confronti,sento il dovere di associarmi al commento di Fabrizio, non ho nessuna simpatia verso Veronesi, anche a causa di una vicenda personale che ha annullato ogni pregiudizio nei suoi confronti, tramutandosi in assoluta certezza di quanto il professore possa essere una brutta persona. Ad ogni modo, non credo che sia questo il modo giusto per controbattere le amenità di uomini come lui, non è con il pettegolezzo che si combattono le nostre battaglie, dobbiamo arrivare puri fino alla fine, altrimenti la vittoria non ci gioverà.
pettegolezzo? Ma se sonoscritte su un libro? Nessuno è andato a spiarlo…
E poi, se mi permette, Giovanni Battista perse la testa per aver accusato Erode di aver preso per concubina la moglie di suo fratello… Non era un pettegolezzo anche questo?
No, non sono d’accordo, quando uno in piazza i suoi affari deve affrontare plausi e critoche, soprattotto se si erge a campione di etica..
E non sono d’accordo neppure sul fatto che siano questioni personali tra tre adulti. Prima di tutto perché ci sono in mezzo figli piccoli, di cui tutta la società deve essere responsabile. Secondo, il suo comportamento da un esempio sbagliato: essendo un famoso scienziato posso fare quel che mi pare…
“No alla denigrazione dell’altro, seguiamo la mitezza”. Sono le parole del Santo Padre nell’omelia del 13 Giugno in Santa Marta, come capita spesso sembrano parole dette proprio per noi…
o riletto l’articolo più volte… Ho trovato toni polemici, ma non mi paiono denigratori…
Veronesi non solo agisce male, ma esorta gli altri a fare altrettanto. Qui si commentano le sue dichiarazione e le sue azioni, messe in piazza da lui e sua moglie, non carpite nel segreto…
Cosa dovremmo fare? Permettergli di spadroneggiare senza dire un parola? Permettere che molti giovani siano traviati dai suoi insagnamenti? In nome di cosa? Di una mitezza vuota?
Gesù Cristo disse: “fate come me, che sono mite ed umile di cuore”… Eppure non esitò a scacciare con la frusta i mercanti, ad etichettare i farisei con epiteti quali: “sepolcri imbiancati pieni di ogni marciume”, “ipocriti”, “lupi travestiti da agnelli”, “generazione perversa”, etc.
La mitezza non va confusa con il “volemose bene e fate i bravi (se potete)”. La mitezza è contraria all’arroganza, non alla fermezza… Come l’umiltà é contraria alla superbia, non alla sapienza…
Certo che mi riferivo al tuo commento e la mia delicatezza ben si accorda alla delicatezza con cui hai liquidato un crimine abietto nei confronti di individui indifesi come semplice “tradimento del Vangelo”. Quindi se tuo figlio dovesse dirti che è stato stuprato da un prete immagino che la prima cosa che penserai sarà che il tuo caro parroco ha tradito il Vangelo e ha smesso di essere un riferimento per te. Tutto qui, no? E, da bravo cristiano, lo perdonerai e pregherai per lui.
In secondo luogo: il Vaticano non sarà il datore di lavoro dei preti ma non ha mai preso posizioni ferme riguardo al fenomeno della pedofilia se non per minimizzare, trasferendo e persino promuovendo i preti che si sono resi colpevoli di abusi. E intanto diverse diocesi americane hanno già versato milioni di risarcimenti alle vittime.
Hai scritto che il Vaticano non è il datore di lavoro dei preti (cavillo giudiziario?) e non ho ancora letto una tua parola di condanna nei confronti del fenomeno della pedofilia nella chiesa.
Bravi, continuate così.
Tradire il Vangelo è una cosa gravissima, i preti pedofili sono criminali e traditori del Vangelo. Ma tutto questo non c’entra assolutamente nulla con l’articolo, immagino che te ne sarai accorto. Credo che il tuo sia un semplice tentativo di spostare l’attenzione per aggredire i cattolici, “salvando” così il tuo amico Umberto.
Il Vaticano non ha spostato nessuno perché non è lui il datore di lavoro, chi ha sbagliato sono molte congregazioni religiose che stanno giustamente risarcendo le vittime.
In tutto questo non ho ancora letto una tua parola di condanna nei confronti di Veronesi e di solidarietà verso sua moglie, tradita e umiliata. Bravo, continua così.
Era ora! Temevo che anche tu facessi confusione tra i concetti di reato e peccato. Anche se il dubbio mi rimane…
Vedi, non ho l’onore di conoscere il professor Veronesi, nè è mio amico, nè mi importa granchè delle sue azioni o affermazioni. Anzi, l’argomento dell’articolo è per me talmente privo di interesse che non mi sarei scomodato a commentare. Ho commentato soltanto ciò che hai scritto in risposta ad un precedente commento che tirava in ballo la pedofilia nel clero.
Ma tu, naturalmente, devi stravolgere i fatti per fare bella figura.
Buona serata!
Tranquillo, conoscono benissimo la distinzione tra reato e peccato come lo conosce la Chiesa e il Pontefice che più volte hanno massacrato pubblicamente i preti pedofili. Ok per il resto, anche se un commentino sul contenuto dell’articolo potresti anche farlo…
Per quanto tutto questo sia importante, e tralasciando alcune incorrettezze nella tua frase, non vedo cosa c’entri con il discorso.
Senti, non trovo il tuo un atteggiamento corretto: dici di non essere interessato all’articolo ma ti permetti di commentare, travisando così (forse volontariamente?) il vero senso del messaggio di Panthom.
Inoltre a chi ti riferisci con Vaticano? Chi ti ha detto che non ha mai preso posizioni ferme?
Leggi qui:
http://www.documentazione.info/la-lotta-di-ratzinger-alla-pedofilia-i-fatti
Ghost, mi fa piacere vedere che difendi i bambini, ma lo sai da dove ti arriva questa consapevolezza che i bambini sono esseri umani come noi, e non sono animali o oggetti di cui abusare? Dal cristianesimo, naturalmente. E quindi dalla chiesa cattolica che in questi 2000 anni ci ha tramandato le parole di Gesù. Questo è un dato di fatto incontrovertibile, basta vedere com’erano considerati i bambini prima di Cristo e leggere invece cosa dice Gesù nel vangelo.
Detto questo, certo che la pedofilia tra i sacerdoti va condannata, ma dal tuo post sembra che tutti i preti siano pedofili, mentre in realtà la percentuale è più bassa di quella che esiste tra i non-preti.
Leggi i link che ho postato sopra, poi parla di inerzia o complicità della Chiesa…
…visto che siamo alla fiera del benaltrismo, cosa ne pensi dell’aborto?
Ma ci sei o ci fai?
Come puoi affermare che: “…il Vaticano… non ha mai preso posizioni ferme riguardo al fenomeno della pedofilia…”?
Il fatto che tu non ti sia ancora reso conto della ferma condanna della Chiesa nei confronti della pedofilia la dice lunga al riguardo della tua disonestà intellettuale e ti pone sullo stesso piano comportamentale dei preti pedofili: sia per loro che per te, infatti, la condanna senza se e senza ma della Chiesa è semplicemente lettera morta.
personalmente non capisco come possiate avere la barbara presunzione di screditare la morale laica, semplicemente facendo notare che uno dei suoi massimi estimatori è in realtà un ipocrita. Io non credo in nessun tipo di divinità, eppure mai ucciderei o commetterei azioni che potessero ledere altre persone. Per quanto riguarda la storia, voi cristiani dopo i milioni di morti che avete causato in questi 2000 anni, i vocaboli nazismo e comunismo non dovreste nemmeno utilizzarli per screditare l’evoluzione intellettuale e morale degli uomini…
Ecco cosa succede a toccare i guru del laicismo…si scatenano gli animi e le frustrazioni più recondite 😉
Ti faccio umilmente notare che è stato Veronesi a voler screditare la morale religiosa in nome della superiorità laica, con questo articolo si mostra chiaramente quanto il suo tentativo fosse ipocrita. Le tue ire, al massimo, andrebbero rivolte a lui.
Rispetto ai milioni di morti (ma non erano miliardi??) a causa dei cristiani ti chiederei chi non è cristiano. Prima del ‘900 il 95% della popolazione umana è stata cristiana…e allora? Esiste una coerenza ed esiste l’incoerenza, gli atei sono persone normalissime eppure ancora oggi esiste l’ateismo di stato in Cina e Corea, Stalin imponeva l’ateismo scientifico nelle università e buttava i credenti nei lager, lo stesso Pol Pot, Tito, Hoxa e tutti i peggiori dittatori della storia. E allora? Adesso che abbiamo tirato fuori i “tuoi” (come tu cerchi di incolpare me…) scheletri dall’armadio cosa abbiamo ottenuto?
Veronesi e Odifreddi, quanti figliocci superficiali e irascibili che vi ritrovate…
torni sui libri poi ripassi fra qualche anno
E perché mai? Chi lo decide che è ticamente sbagliato uccidere un’altra persona? …per me potrebbe essere giusto uccidere le persone che non gradisco, oppure compiere azioni per danneggiare persone che mi stanno antipatiche…
Ad esempio, se qualcuno molestasse mia figlia, potrei ritenere giusto sopprimerlo… o ancor meno, il mio vicino di casa mi manda a quel paese ed io lo uccido perché ritengo che un offesa alla mia dignità possa essere lavata solo con il sangue…
Dove stra scritto che non si può fare? Il fatto che lei non lo farebbe, non implica che altri possano farlo o ritenere giusto farlo (non a caso in Italia spesso si invoca alla pena di morte per vari reati: pedofilia, stupro, furto, tradimento, etc.). Inoltre, ciò che è lecito o meno dipende dalle culture e dalle epoche storiche. Per un antico Romano, era lecito avere schiavi o uccidere in un arena per divertimento. Per i Greci era lecita la pedofilia. Per gli Indiani è lecita la divisione della società in caste. Per i Giapponesi è opportuno suicidarsi se uno ha compiuto un grave errore sul lavoro… e via dicendo
Chi sbaglia e chi no?
Dunque, lei ha il suo metro, ma altre persone possono avere il loro: qual’è quello giusto?
e quale sarebbe la morale laica? Veronesi rispetta perfettamente la morale laica perchè è la sua morale, nel laicismo ognuno si fa la sua morale non essendoci alcun valore assoluto di riferimento. Come puoi sostenere che Veronesi è un ipocrita? Io lo trovo invece coerente, coerente con la “sua” morale. Ti dò un consiglio, prima di usciterne con queste amenità da asilo infantile vedi di studiare un pochino, faresti una figura migliore.
No dico, ma come si fa a dimenticare Giordano Bruno e Galilei. Hai toppato Stefano, rileggi i libri di Odifreddi o dimenticherai di citare altri luoghi comuni sui cristiani.
Veronesi è un grande scienziato all’interno del proprio campo d’indagine (l’oncologia).
Invece, quando parla di bioetica o di altri temi sociali e politici (e ha purtroppo la pretesa di parlarne come se in tali campi avesse la stessa autorità che ha nel campo dell’oncologia), tocca proprio il fondo…
Poi, quando dice che “i medici non credenti sono migliori dei medici credenti”, vuol forse dire che, se venisse a sapere che uno dei medici alle sue dipendenze professa una religione, lo licenzierebbe o gli farebbe mobbing?
Un commento finale. Purtroppo, c’e’ anche qualche marito che fa professione di essere cattolico ma che tratta male la propria compagna. Diciamo che l’ipocrisia di chi si professa laico ed “eticamente superiore” non e’ certamente inferiore a quella di chi si professa cattolico e poi tratta male il proprio prossimo.
Forse, invece di esibire superiorità verso gli altri, dovremmo tutti (religiosi o non religiosi) badare di piu’ a trattare con rispetto chi ci sta accanto…
Copio dall’articolo:
“Non siamo certo ipocriti: l’umiliazione di questa donna, ci teniamo a dirlo, è la stessa sperimentata purtroppo da tantissime mogli di mariti pii, religiosissimi e cattolicissimi. Ma che, per lo meno, non vengono visti come riferimenti (bio)etico-morali ed evitano di andare sulle pagine dei principali quotidiani a far gareggiare l’etica laica contro quella religiosa, nonché -probabilmente per coerenza interiore- si risparmiano di predicare laicissimi sermoni sul rispetto degli altri.”
Ho l’impressione che abbiate messo insieme una bella serie di bufale e luoghi comuni… Su personaggi pubblici come il nostro è un continuo fiorire di chicche false ed affermazioni estrapolate da contesti ben più estesi.
Dunque la moglie ha scritto chicche false? 🙂
Davvero non hai trovato nessun’altra scusa pur di non prendere in considerazione l’ipocrisia di Veronesi?
Tutti sempre dalla parte delle donne e delle mogli, ma se toccano Veronesi guai!!! Altra ipocrisia laicista…
Quelli saranno anche affari suoi, credo. Parlavo del tono, prettamente inquisitorio… E degno di un giornale di gossip della peggior specie.
…non ho mai conosciuto una persona più supponente, arrogante e piena di sè come il poco illustre dr Veronesi…perfetto figlio del suo tempo. Sarà anche un luminare nel suo campo ma tutto lo studio che ha profuso nella ricerca non è stato certamente mosso da un sentimento di pietà per il genero umano, ma solo per gloria personale e ovviamente per soldi, molti, tantissimi soldi visto che il nostro è più che miliardario, lo hanno definito il medico manager per lo spirito spiccatamente imprenditoriale con cui ha esercitato la sua professione e per le sue numerose partecipazioni azionarie in svariate società che operano in campo medico/farmaceutico…per me è e rimane uno scienziato mercenario; ben ha fatto Grillo a ribattezzarlo Cancronesi. Per concludere: visto che ha sentenziato che occupiamo spazio e dovremmo sparire al massimo dopo il compimento del sessantesimo anno d’età, mi domando perchè non ritenga necessario dare lui il buon esempio…
Ovviamente perché l’etica laica è relativa anche alla persona di cui si tratta 🙂
Io sì: Edoardo Boncinelli.
se si conoscessero gli errori medici, e i costi diretti ed indiretti che ney sono derivati, di Veronesi e C. il gran guru dovrebbe espatriare di corsa! altro che gran medico e scienziato !
un medico ben informato
Non credo che il problema sia il fatto di parlare di pace e amore e poi avere “scatti d’ira” ( per dire) attenzione: la coerenza è un falso problema, è il metro – ipocrita se mi passate il termine – del mondo. Non credo che sia quello di Dio. È francamente, per quanto sia giusta la battaglia che si combatté, e per quanto ritenga anch’io doveroso far venire fuori la nullità del pensiero di certi “vate” contemporanei, mi viene da pensare che in fondo l’articolo giochi su questo: mostrare l’incoerenza fra il veronesi pensiero ( che egli stesso strilla ai 4 venti) e la veronesi azione. No, non credo sia il modo, per il semplice fatto che non usciamo dallo schema stupido che usa anche il mondo contro la chiesa. È quello che va ribaltato. Il problema per un cristiano non è quante volte cade o quanto tergiversa lungo il sentiero, ma è dove ha lo sguardo, qual’è la metà a cui ambisce (per chi non l’ha letto consiglio il sempre ottimo “la leggenda del santo bevitore”). L’articolo sta cosa sembra accennar la fra le righe ma predomina poi l’aspetto più scandalistico – imho – Veronesi va combattuto perché è un eugenista, perché fa la pubblicità del vegetarianesimo che sarebbe la soluzione a tanti tumori ma dice poco sugli idrocarburi e guarda un po’ ha fra i suoi generosi sponsor diverse aziende del settore. Veronesi va combattuto perché dice sciocchezze senza senso, perché nel suo sperimentare a volte ha tenuto in ben poca considerazione il bene della singola paziente. Ma della moglie e del l’amante francamente nonché ne deve fregare di meno, se non altro per non fare il suo stesso gioco, ma soprattutto perché le idiozie sulla superiorità del l’etica laica si smontano da sole, pure se fossero pronunciate da un irreprensibile ( e vedrete che sarà sempre di più così). Con la scusa della coerenza hanno già fatto passare le peggio porcate ( il meccanismo è semplice: se tradisci tua moglie sei incoerente, tanto vale non sposarsi – o fare la coppia aperta – no? È meno ipocrita! Col cavolo.. Dipende, se non hai la minima intenzione ad essere fedele chiaro, sei un idiota a sposarsi, ma se è uno sbaglio é tutto un altro discorso) ecco credo che l’articolo, e il pensiero di molti, tenda un po’ a declinar di in questo modo, troppo “asservito” alla coerenza. Non credo che fosse nelle intenzioni degli autori ma è un tranelli sottile x tutti, stiamo ci attenti.
Sono parzialmente d’accordo…
La Chiesa non proclama un messaggio umano, ma divino. L’uomo di Chiesa non dice “fate quello che vi dico”, ma “fate quello che dice il Vangelo”. Per questo motivo, come dimostra anche la storia, il comportamento dell’uomo non sminuisce il messaggio di Cristo.
Certamente il cristiano che pecca é incoerente, ma ciò non altera la Verità che insegna. Renderà meno credibile il suo insegnamento, ma la sostanza resta immutata.
Per di più, difficilmene un vero cristiano cercherà di scusare o relativizzare i sui errori, piuttosto si riconiscerà peccatore.
Veronesi, invece erge se stesso modello. Dice che l’etica è già nell’uomo… Ma allora, la sua incoerenza demolisce il suo messaggio. Infatti, essendo lui il modello, venendo meno il modello, viene meno tutta l’etica che proclama.
Per questo motivo, la coerenza diventa essenziale molto più per lui che che la Chiesa.
concordo in toto Emanuele, la mia voleva essere solo una raccomandazione… stiamo attenti (tutti, io per primo) a non cadere troppo in certe logiche
L’etica
Laica
Non
Esiste!
E’ filosoficamente impossibile!
Provate solo ad immaginare il danno economico e sociale seguente, se la gente che la pensa come Veronesi riuscisse a prendere il potere decisionale e legislativo in Italia.
Mi riferisco specificamente al comparto agricolo in cui, considerata l’incertezza del mondo dell’insegnamento oggi, sto per entrare a pieno titolo, stimo entro fine anno, anche fiscalmente.
Già nei decenni scorsi abbiamo assistito ad un progressivo abbandono con grave danno, a cui è seguita una fase in cui c’è stato un accentramento delle proprietà con perdita dei fondi piccoli e medi (in un certo senso, e con le dovute differenze storiche, c’è stato un ritorno a strutture latifondistiche che hanno danneggiato i piccoli proprietari). Ora stiamo assistendo, a causa dei cambiamenti economici in corso, ad un ritorno nelle campagne con aumento di imprenditori agricoli di giovane età (se nutrite dubbi al riguardo: L’Informatore agrario n°21 – della settimana scorsa – pag. 8, a firma di L. Martirano. Oltretutto, c’è stato un deciso aumento nelle iscrizioni agli istituti agrari, dopo le follie deliranti dei decenni passati…il buon senso sta tornando in auge). Stiamo assistendo ad una “primavera” del comparto agricolo, complice anche la stabilità del valore dei fondi rustici, a fronte del crollo di valore degli immobili nelle aree urbane.
In questa situazione, l’ultimissima cosa di cui si sente il bisogno, è l’ideologia vegano-bio-purista di cui Veronesi è esponente di spicco.
Significherebbe il crollo ed una nuova ondata di abbandoni.
(Piccolo OT: non so se lo sapete, ma l’Italia è il primo importatore europeo di legna da ardere – €€€€ in uscita -, ed il nostro patrimonio boschivo ammonta a 10,4 milioni di ettari una gran parte dei quali in stato di abbandono e malandati – €€€ in perdita -).
La medicina: meno ideologia e politichetta da social network, più sapienza e competenza = meno facebook, più istituti agrari.
E gli organi di informazione hanno la loro parte di responsabilità in questa gestione ai limiti della follia.
Siamo nell’era dell’ecologismo solo perchè è di moda, politicamente corretto, ma quando conta si bruciano le foreste per costruire. Guarda il Colorado.
Ho avuto di recente una conversazione con una vegetarianista convinta sui benefici della verzura, ma fin dove? A proposito al momento i frutti di bosco ve li sconsiglio se non volete prendervi l’epatite A. Il rovescio della medaglia ce l’ha la carne e la verdura, ma proprio come nella politica la cosa è propagandata solo se torna loro comodo. Ecco un esempio di etica laica!
Io non capisco, illuminatemi. Dove viviamo che questi laici fanno a gara per definire il loro pensiero partitico migliore come se fossero bambini dell’asilo?
Almeno sulla Bibbia posso trovare delle risposte, anche se qualche conoscente che sarebbe d’accordo con veronesi mi direbbe che sono retrò e non capisco niente e che dovrei lasciare la Chiesa. Perchè dovrei se mi sento in pace con me stessa e le chiese (almeno per me) sono distensive anche solo entrandoci?
scusate non centra nulla con la discussione ma chiedo alla redazione: sono stati tolti dei commenti alla discussione? (commenti praticamente in OT ma non volgari insinuatori) perché non so se ricordo male io o….
Io invece incomincerei a sospettare profondamente dell’intelligenza di un uomo che afferma certe incomparabili fesserie. Nemmeno il peggior ideologo anti-cattolico, se fosse dotato di un minimo accettabile di intelligenza, arriverebbe a sparare certe scemenze: alcune le conoscevo, ma quella sui cinquantenni che dovrebbero essere tolti di mezzo lascia veramente senza parole. E, appunto, per di più sono pronunciate non da un pazzoide provocatore tipo Nietzsche, che parlava della morte, insieme a Dio, di OGNI etica, ma da uno che vorrebbe con tutta serietà proporre i principi da cui tali conclusioni derivano, come il massimo approdo etico, ossia come un valore, il meglio dei valori!
Il che fa sorgere dubbi anche sul possibile reale valore scientifico di un personaggio intellettualmente così elevato.
Putroppo è intelligente. Usa la sua intelligenza con sofismi per plagiare le menti deboli…
Purtroppo con certe persone la logica non può funzionare. Il pensiero logico prevede degli assiomi e teoremi immutabili nel tempo, così che, iniziato un ragionamento logico, si arriva alla sua conclusione.
Il relativismo, invece, muta continuamente assiomi e teoremi. E’ come se mentre fai una dimostrazione cambiassi le ipotesi iniziali ad ogni passaggio. In questo modo possono accadere solo due cose: o la dimostrazione richiede tempo infinito, poiché ad ogni passaggio devi ricominciare tutto dall’inizio; o la dimostrazione dimostra qualcosa di inutile, poiche le ipotesi non sono più valide.
Secondo me dovremmo fare un grande sforzo culturale. Aristotele imparò le tecniche dei sofisiti porprio per combatterli sul loro campo… noi dobbiamo imparare le tecniche del relativismo per combatterle sullo stesso piano… Credo che un aiuto potrebbe venire dalla fuzzy logic… ma devo studiarmela…
A questo proposito ti segnalo, se già non la conoscessi, l’esistenza delle logiche “paraconsistenti”. Questo un volumetto di riferimento di un ricercatore italiano, allevato alla scuola di Severino: Francesco Berto, Teorie dell’assurdo, Carocci, Roma 2009, con prefazione di Graham Priest (uno degli studiosi che si è dedicato con maggior convinzione allo sviluppo delle logiche paraconsistenti).
Al momento ho dovuto lasciare le cose in sospeso, ma la cosa interessante è che ad una sorta di logica proto-paraconsistente sembrerebbe poter essere fatta risalire la tradizione francescana (Scoto-Ockham), che riprese l’agostinismo (v. Luca Parisoli, La contraddizione vera, Istituto Storico dei Cappuccini, Roma 2005). E ciò è interessante perché, e su questo stavo lavorando, a mio avviso si può collegare la paraconsistenza con la gnosi, che a sua volta, come il paradigma filosofico francescano-agostinista, trova uno dei propri punti focali (se non addirittura la propria essenza più profonda) in una metodologia euristica di tipo volontaristico.
Questo solo per fare un cenno a questioni molto interessanti, che richiederebbero però studi approfonditi, che vorrei riprendere al più presto.
Tu che formazione filosofica hai?
Caspita, il volumetto in questione ce l’ho in formato digitale! Non sapevo che il Berto fosse allievo del Severino…
Il tuo studio sull’origine della logica paraconsistente è già nelle potenzialità iniziali appena accennate affascinantissimo, a-theòs=a-éthos! E calcola che io ne ho compreso forse la metà degli assunti… 😉
Dacci dentro e buon cammino!
Purtroppo molto scarsa… Quella di base liceale arricchita da poche letture successive… Sulla logica mi salvo in corner essendo ingegnere, ricercatore ed appassionato di informatica.
Mi sono sempre ripromesso di studiare la filisofia in modo sistematico… Purtroppo gli impegni (e la pigrizia) fanno da padroni…
…dimenticavo, grazie per le letture consigliate… Peraltro mi fa piacere che anche tu vedi la necessità di uno sforzo per combattere questa piaga del relativismo, usando anche nuove armi….
Un po’ mi sento traditore di Tommaso… Ma urge un cambio di marcia… Troppe persone semplici sono ingannate!
Mi spiace ma i mariti citati nell’ultimo paragrafo non si possono definire pii, religiosissimi e cattolicissimi. Se così fossero, dovrebbero, in ginocchio, chiedere perdono a Dio, alle loro donne ed ai loro eventuali figli. L’amore non è uno scherzo. L’amore cristiano ancor meno.