Don Gallo, il prete che negava il Papa e la laicità

Don GalloSi è spento nella sua Genova e a 84 anni, dopo una lunga malattia, don Andrea Gallo. Era stato dimesso dall’ospedale e ha vissuto gli ultimi momenti nella comunità di San Benedetto al Porto che lui stesso aveva fondato alla metà degli anni’70 ospitando poveri ed emarginati. Ci uniamo al cordoglio dei suoi cari e delle persone che si sono sentite da lui volute bene.

Non possiamo tuttavia evitare di tratteggiare quello che ha rappresentato pubblicamente questo sacerdote dal nostro punto di vista. Non ne emerge un profilo positivo e siamo consapevoli di non essere in linea con la fiera dei media e dei vip che in queste ore sta sprecando elogi, ma ci interessa ovviamente molto poco. Don Gallo ha certamente aiutato tante persone come ogni giorno fanno tantissimi sacerdoti nell’ombra e nel nascondimento. Ma lo ha fatto davanti alle telecamere costruendosi un personaggio, mediatico, mentre il ruolo del sacerdote è quello di portare a Cristo e alla Chiesa, e non a sé.

Ancor meno positiva è la sua costante denigrazione della Chiesa, condanna pronunciata dall’alto della sua celebrata e riconosciuta attenzione ai poveri. Un ricatto emotivo che ha condizionato molti, purtroppo. Anche Giuda, nei Vangeli, sgridava chi lavava i piedi di Gesù con un olio costoso, invitando ad usare quei soldi per aiutare i poveri. Papa Francesco ha commentato: «Questo è il primo riferimento che ho trovato io, nel Vangelo, della povertà come ideologia». Esaltato dal “Fatto Quotidiano” e dalla cultura anticattolica di cui è portavoce il quotidiano di Padellaro, è stato da loro miseramente sfruttato (e lo è anche in queste ore) per chiari interessi antipapisti e anticlericali. Purtroppo ha voluto lasciarsi usare, questa è la differenza tra lui e don Lorenzo Milani, che invece rispondeva così al laicismo che lo portava in trionfo: «Ma che dei vostri! Io sono un prete e basta! In che cosa la penso come voi? Questa Chiesa è quella che possiede i sacramenti. L’assoluzione dei peccati non me la dà mica “L’Espresso”. E la comunione e la Messa me la danno loro? Devono rendersi conto che loro non sono nella condizione di poter giudicare e criticare queste cose. Non sono qualificati per dare giudizi. Devono snobbarmi, dire che sono ingenuo e demagogo, non onorarmi come uno di loro. Perché di loro non sono». Don Gallo ha invece sempre cercato l’applauso del mondo, mai prendendo le distanze da chi lo usava come clava contro Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

Favorevole a tutto ciò a cui papa Francesco è contrario, dall’aborto all’eutanasia. Favorevole al Papa gay e alla farfallina di Belen, perché «il Paese vuole vedere le gambe e il sedere», favorevole al matrimonio omosessuale salvo poi legare l’omosessualità alla pedofilia: «Il prete omosessuale deve poter essere libero di esprimere la sua identità e la sua sessualità, altrimenti si reprime e arriva alla pedofilia». Una frase omofoba e violenta, questa sì, che però non ha provocato alcun scandalo, nessuna protesta da parte omosessuale, nessun anatema sui media. Si provi a pensare cosa sarebbe successo se a pronunciarla fosse stato un qualsiasi altro sacerdote.

Orgoglioso comunista e partigiano, la società secolarizzata lo ha incredibilmente sempre sostenuto nella sua continua violazione della laicità: da sempre immanicato con il potere politico genovese e non solo, sosteneva platealmente la rappresentanza che più si avvicinava alla sua ideologia politica tanto da essere definito dai quotidiani della destra il «king maker del centrosinistra». Benediceva l’assalto violento alla Mondadori del 2010, cantava “Bella ciao” al termine della S. Messa, sprecava consigli politici ai politici («avevo incontrato Marta Vincenzi in dicembre e le avevo consigliato di non candidarsi alle primarie», diceva), ma mai nessun giornalista del “Fatto”, nessun Marco Politi ebbe mai nulla da ridire per questa pesante e continua ingerenza, mentre gli ipocriti si stracciano le vesti se il card. Bagnasco consiglia semplicemente di votare tenendo presente «i valori che saranno a fondamento della vita». La laicità evidentemente possono violarla soltanto i sacerdoti antipapisti.

Fanatico di Che Guevara più che di Gesù Cristo, il suo motto è racchiuso in questa frase: «La Chiesa si dovrebbe invece convincere che viviamo in un villaggio post cristiano. Spero che abbia il coraggio di cambiare qualcosa», ovvero la Chiesa deve abbandonare le sue posizioni e farsi dettare l’agenda dagli uomini, come se Gesù avesse detto: “Ah, la maggioranza degli ebrei non mi riconosce come Messia? Allora cambio e dico qualcosa di diverso». Ma questa è una posizione atea che non riconosce nella Chiesa un’autorità al di sopra del contingente scorrere del tempo, significa negare l’autorità del Pontefice, del tutto legittimo ma non per un prete cattolico. Per questo sono nel giusto coloro che lo accusano così: i suoi contenuti “non sono religiosi ma politici, non cristiani ma comunisti”.

Questo è il nostro giudizio sul personaggio pubblico don Andrea Gallo, In ogni caso rimane comunque ben presente un riconoscimento di stima per tutte le persone che ha cristianamente aiutato. Arrivederci don Andrea!

247 commenti a Don Gallo, il prete che negava il Papa e la laicità

  • Gab ha detto:

    Dico solo che non so fino a che punto quell’aiuto si è rivelato “cristiano” .. mi è sembrato più uno stile “Emergency” che non una ragione mossa dall’amore verso Cristo. E badate che in Cielo non ragionano col “l’importante è il risultato” ma è più importante l’intenzione iniziale che vuole portare ad un certo risultato. Che non è certo il medesimo.

    Perché aiutare delle prostitute plaudendo il fatto che siano tali non è certo un vero aiuto.

    Incontrare dei trans per confermarli nel loro peccato non è certo un vero aiuto.

    E mille altre blasfemie di questo tipo..

    • a-theòs=a-éthos ha detto:

      D’accordo al 100% con te! Questo, purtroppo, era un aborto di Sacerdote e, senza voler assolutamente sindacare sul suo destino ultraterreno (spero sinceramente il Signore possa averlo salvato), ieri sera di fronte alla notizia del TG3 (che lo incensava totalmente) ho sinceramente e pubblicamente (di fronte alla mia famiglia) ringraziato il Signore per esserselo preso. Veramente incomprensibile perché non sia stato ridotto allo stato laicale!

      • Paolo da Genova ha detto:

        Mi sembra di cattivo gusto parlare così di Don Gallo, bisogna distinguere peccato e peccatore. Don Gallo è stato certo una persona controversa, ha detto in pubblico tante cose contro la Chiesa, di cui pure era sacerdote, ma so tramite una mia parente anziana, che lo aveva incontrato anni fà e ci aveva parlato, che in privato aveva parole di amore e di rispetto per il suo vescovo. Aveva fama di “discolo”, e lo era, di “anarchico”, e lo era, persino di “eretico”, e lo era pure, ma un eretico “materiale” e non “formale”, secondo la bella spiegazione di Padre Cavalcoli.
        http://www.libertaepersona.org/wordpress/2013/05/la-questione-delle-%e2%80%9cdottrine-diaboliche%e2%80%9d/

        • Simone Emili ha detto:

          Per me un prete che critica la Chiesa in pubblico per poi amarla in privato è un pessimo prete, perché autorizza chi lo ascolta a disobbedire. E’ inutile praticare la castità in privato e giustificare omosessualità e sesso libero in pubblico: la tua castità non la vedono e si sentiranno autorizzati ad assecondare tutte le loro voglie. E’ come se Berlusconi dicesse peste e corna di Bersani e poi lo votasse: non lo sapresti mai e continueresti a pensare che è suo avversario.

        • a-theòs=a-éthos ha detto:

          Questo uno stralcio dell’articolo di P. Cavalcoli, che hai linkato: “L’eretico materiale, che potremmo anche dire pseudoeretico, erra solo in alcuni punti nell’ambito di un sistema di pensiero sostanzialmente ortodosso e che anzi sotto questo punto di vista può essere di grande valore e fare molto bene alla cultura e alla Chiesa. Può essere addirittura un mistico e una maestro di santità. E’ fedele alla Chiesa, coscienzioso, preoccupato dell’ortodossia, nemico degli eretici, umile, pio, prudente, modesto, disinteressato, magnanimo, caritatevole, generoso, pronto a correggersi ove si rende conto dell’errore, mite e paziente con gli avversari, che magari lo maltrattano, non attaccato alle sue idee, non preoccupato di una fama mondana ma solo di piacere a Dio, non chiuso nelle sue idee, ma sempre pronto ad imparare. Esempio famoso è il Beato Antonio Rosmini”.

          E allora io mi chiedo: ma l’hai letto o hai solo buttato lì il primo link che hai trovato? Sei veramente così disonesto intellettualmente da non renderti conto che questa descrizione dell’eretico materiale non c’azzecca ASSOLUTAMENTE NULLA con Don Gallo? VORRESTI PARAGONARE ROSMINI A ‘STO MINUS HABENS? Ma ti rendi conto di quello che dici o no? Rimango allibito…

          • Paolo da Genova ha detto:

            Ovviamente Padre Rosmini, filosofo e intellettuale, e Don Gallo, prete di strada, pur essendo entrambi sacerdoti, erano diversissimi l’uno dall’altro. Voglio solo dire che usare termini come “aborto di sacerdote” o “minus habens” per Don Gallo, o accusare di malafede un fratello cattolico, senza conoscerlo affatto, sono cose di cattivo gusto, che non dovrebbero succedere. Fra l’altro, a me, genovese, Don Gallo non era nemmeno simpatico e, aggiungo, non mi è simpatico neppure da morto, tanto più dopo le lodi di certi giornali. Però, al di là della simpatia o meno, mi sembra ingiusto parlarne solo bene o solo male, perché fra le tante cose che ha fatto ce ne sono sia di buone che di cattive e nessuno può dirsi tanto santo o tanto saggio da poter tagliare giudizi con l’accetta. Non facciamoci condizionare nel giudizio su una persona dalle simpatie politiche. Se l’articolo avesse elogiato Don Gallo, avrei replicato ricordando i possibili motivi di biasimo. Don Gallo era cattolico come noi, ci sta criticarlo, non ci sta demonizzarlo, piuttosto preghiamo per lui. Se la Chiesa accogliesse solo i perfetti, ci sarebbero dentro solo Gesù Cristo e la Madonna. Lavoriamo per fare bene, come giusto, ma ringraziamo il buon Dio per volerci bene già così come siamo.

            • Azaria ha detto:

              Scusami Paolo, ma concordo solo in parte.
              Concordo nel dire che aveva anche i suoi lati positivi, ma li aveva anche Giuda (era un apostolo anche lui).
              Detto questo non voglio sminuire ció che don Gallo ha fatto per i poveri, alcune cose le ho apprezzate anche io, ma lo stesso fanno coloro che servono il mondo.
              Ora, chi sbaglia rischia di andare all’inferno, chi insegna a sbagliare non solo ha buona probabilitá di finirci, ma ci spinge piú anime (per la legge dei grandi numeri qualche anima ce l’avrá mandata).
              Se consideriamo poi che era sacerdote, le sue colpe si centuplicano visto che é stato scelto da Cristo per essere Suo ministro.

              Tieni conto che la condanna fatta a lui non viene dai post di questo blog, ma da Isaia 5, 20 (che mi sembra abbastanza autorevole per stilare una condanna) e da Paolo in Galati 1, 8. Se vuoi riprendere qualcuno per aver giudicato don Gallo tira le orecchie a loro (io non lo farei).

              Per ció che don Gallo ha fatto di bene, anche il diavolo voleva dare da mangiare a Gesú che era nel deserto e consegnarGli tutti i beni della terra, oltre che spingerlo a salvarSi la vita scendendo dalla Croce… É la solita strategia, come Dio permette il male per ricavarne il bene cosí satana é disposto a fare il bene pur di avere anime dannate.

              • a-theòs=a-éthos ha detto:

                “come Dio permette il male per ricavarne il bene cosí satana é disposto a fare il bene pur di avere anime dannate”.

                Quoto in pieno, per il resto ho già risposto ampiamente e più volte sotto. Non c’è nessuno più gravemente in errore di chi conferma nel peccato il prossimo, specialissimamente se si tratta dei “piccoli” che Dio gli ha affidato. Nulla di più grave! Avete presente le parole di Nostro Signore all’indirizzo di chi scandalizzi i “piccoli”?

            • Azaria ha detto:

              P.S.:
              Perfettamente daccordo sul pregare per la sua anima, sul fatto che nella Chiesa gli unici due perfetti sono Gesú e la Madonna, e sul fatto che dovremmo ringraziare il Buon Dio

        • Daniele ha detto:

          Premessa: lungi da me fare processi per condannare o santificare le persone (giudica solo Dio e i processi di canonizzazione li fa soltanto la Chiesa, che è ispirata dallo Spirito Santo, cioè da Dio), quindi non voglio fare un processo a Don Gallo. Però da cristiano è mio compito dare giudizi nel merito dei comportamenti, tenuti da Don gallo come da chiunque altro, cioè distinguere le condotte buone ed edificanti (quelle in linea col Magistero della Chiesa, al fine di seguirle) da quelle cattive e degradanti (cioè in contrasto col Magistero della Chiesa, al fine di evitarle).

          In merito alla questione “eresia formale vs eresia materiale in Don Gallo”, nell’artcolo di Padre Cavalcoli è scritto che l’eretico materiale agisce sì in modo errato, ma lo fa in modo INCONSAPEVOLE, cioè in BUONA FEDE, e l’auotre dello scritto aggiunge anche che se qualcuno o qualcosa fa notare all’eretico materiale che la sua condotta è sbagliata (sbagliata secondo i canoni della Chiesa), ebbene l’eretico materiale CORREGGE SUBITO il suo comportamento, poiché quel che advvero gli importa è essere fedele alla Chiesa.

          In base a questo vi chiedo:
          ma nessuno, secondo voi, in tutti questi anni ha mai fatto notare a Don Gallo (che tra l’altro per diventare presbitero ha studiato il Magistero della Chiesa…) che alcune delle idee da lui pubblicamente espresse circa i temi etici (omosessualità, ecc…) non erano in linea col Magistero della Chiesa?

          Io penso che più d’una persona glielo abbia fatto notare, e quindi dico che Don Gallo la possibilità di scegliere tra il tenere un “comportamento formalmente eretico” e il “ri-allinearsi con la Chiesa” ce l’ha avuta…

      • Enrico ha detto:

        ma come puoi associare il termine aborto al comportamento di un UOMO ?

    • Daniele ha detto:

      Voglio portari l’esempio di Don Oreste Benzi: amava, di un amore fraterno e cristiano, le prostitute e, proprio perché le amava di questo amore, non poteva far altro che disapprovavare la prostituzione e, per il bene di quelle ragazze, non desiderava altro che toglierle dalla condizione di sfruttamento e di degrado – materiale e spirituale – in cui si trovavano e dare loro la speranza che un’altra vita è possibile.

      Attenti bene: Don Benzi amava le prostitute in quanto persone, cioè creature volute e amate dal Padre, ma disapprovava l’atteggiamento di peccato insito nella prostituzione. Il suo disapprovare la prostituzione non è disamore nei confronti delle prostitute, ma è al contrario la forma più alta di amore nei confronti di quelle persone.

      Gesù nel Vangelo ha un amore sconfinato e infinito per i peccatori (dà la sua vita per noi e ci perdona), ma è altrettanto fermo e deciso nel condannare il peccato. In due parole: indulgente col peccatore, inflessibile col peccato (vedere episodio dell’adultera). E questa condanna del peccato deriva proprio dall’amore di Gesù per il peccatore, dal momento che il peccato è come una malattia che intacca la salute spirituale di chi lo commette: perciò Gesù ci vuole liberare da tutto questo perché ci ama e ci vuole felici e sani di spirito!

      Noi cristiani, sull’esempio di Gesù, ad esempio amiamo fraternamente gli omosessuali e i transessuali perché sono persone, cioè creature amate da Dio (quindi guai a noi se ci diciamo cristiani ma poi disprezziamo, se non addirittura odiamo, tali persone!), ma al contempo non possiamo esimerci dal dire, ad esempio, che l’atto omosessuale non è secondo la volontà di Dio e che, quindi, i tentativi di legalizzare le unioni omosessuali non vanno nella giusta direzione e non edificano il bene comune.

      Perché amare davvero una persona non vuol dire tacere quando ci sono cose che non vanno bene o assecondare la persona amata nei sui errori per paura che, qualora glieli si faccia notare, si andrebbe a “turbare un equilibrio” e/o a “mettere in crisi un rapporto”: tutto ciò sarebbe soltanto del misero perbenismo, sentimentalismo, supercialità, quieto vivere, tiepidezza, politically correct… cioè tutto tranne che amore cristiano.

      • Mariasole ha detto:

        “NON C’E’ CARITA’ SENZA VERITA'” Dice Benedetto XVI.
        E i vescovi?

        • Daniele ha detto:

          Giustissimo.
          Amare, in senso cristiano, significa “Amare alla lude della Verità”.
          Non della verità mondana (il politically correct), ma della Verità di Cristo!
          Dove troviamo tale Verità? Negli insegnamenti della Chiesa.
          Perciò occorre amare tenendo presente gli insegnamenti della Chiesa, anche quando tali insegnamenti sono in contrasto con la “mentalità di questo mondo”, mentalità alla quale Gesù ci dice di non conformarci.
          Perciò il cristiano è un anticonformista per eccellenza.

  • manuzzo ha detto:

    ha già avuto la sua ricompensa avendo avuto gli elogi del mondo post-comunista. Ne avrà ancora? spero per lui di si, anche se ci sono troppi ma e troppi forse… E cmq i pochi seminaristi che ho avuto il piacere di incontrare sono ragazzi ben con la testa sulle spalle. Spero che Don Andrea Gallo non abbia eredi, anche se il regno di Satana è vasto e si serve spesso di clericali per agire…

  • Luce ha detto:

    Avete tratteggiato solo alcuni aspetti della sua vita.Non sarà stato un santo ma era uomo di Cristo.
    Anche don Milani all’epoca era considerato ai margini della chiesa….per le sue idee rivoluzionarie.
    Un articolo molto di parte….non da pensatori liberi direi.. forse anche …non da cristiani?…

    • Laura ha detto:

      Un uomo di Cristo lo sono tutti i cristiani, anche se non vanno in televisione a far vedere quanta beneficenza fanno. Il paragone con don Milani è stato affrontato nell’articolo e c’è una differenza abissale tra i due. Un commento molto di parte il tuo…non da pensatrice libera direi.. forse anche …non da cristiana?…

    • Hugo ha detto:

      Ma perché dovrebbero essere neutrali? Di quale parte poi? Solo chi è neutrale e asettico è libero pensatore? Perché non si può prendere posizione e perché tu segui il gregge mediatico? Questo è essere liberi pensatori? Quante sciocchezze Luce…

    • manuzzo ha detto:

      Ma certo! i VIP che lo elogiano perchè diceva che usare il preservativo (consumando un atto prettamente edonistico e, soprattutto, egoistico) non fosse azione da condannare come atto impuro, quelli si che sono cristiani: sono i cristiani che piacciono al mondo!. E qui non abbiamo nessuna intenzione di piacere a lei, signor/a Luce, o ad altri, ben pagandone eventuali conseguenze. Quanto al libero pensiero: se uno non è d’accordo con lei allora non sa pensare autonomamente: questa la solita retorica ateo-fascista, continui pure con le denigrazioni, siamo più che abituati ad insulti gratuiti più o meno velati

    • Sophie ha detto:

      Siamo indignati, è diverso!
      Siamo cristiani, non coglioni come a voi piacerebbe! (Scusate la parolaccia ma quando ce vo ce vo!)

      • LawFirstpope ha detto:

        E criticano i cristiani perché ‘ingeriscono’ sulla cosa pubblica, ora li criticano anche perché si occupano di problemi al loro interno!
        Eppure una volta c’era quel detto “i panni sporchi si lavano in casa”…..

        • Sophie ha detto:

          Ma quanto sono bravi questi…. Se non parli ti dicono “povera pecorella lobotomizzata dalla Chiesa”, se ti ribelli e parli “Non si deve giudicare”
          Le tentano tutte per non farci parlare! Povero Gesù e poveri noi che ci siamo dovuti sopportare Don Gallo e il suo divismo da quattro soldi per 80 anni e passa!

  • controinformato ha detto:

    una vergogna, non dirò altro

  • Pino ha detto:

    i personaggi come don Gallo possono esistere solo perchè i suoi superiori glielo permettono. Solo il Card. Siri lo mise in riga, gli altri lo hanno lasciato fare. Il risultato è stato che lui, forte di questa impunità, ha sempre più alzato i toni fino a confondere la Chiesa con un centro sociale e la predica con un comizio. Essendo un sacerdote della Chiesa cattolica a pieno titolo, con le sue posizioni, ha confuso le mente e la coscienza di molte persone. La responsabilità però non può essere addebitata solo a lui ma anche a chi non è mai intervenuto perchè pensava che poi, come accaduto ieri, il problema si sarebbe risolto da solo. Una grave omissione, mi permetto di dire.

    • Enrico da Bergamo ha detto:

      Siri lo mise in riga fino a un certo punto infatti esercitò pubblicamente il suo ministero sacrdotale nell’arcidiocesi di Genova con Siri e comunque lo stesso Siri lo sosteneva economicamente.

      • Pino ha detto:

        con Siri non si permise mai certi atteggiamenti. Faceva il prete e non l’agitatore politico. Si fosse permesso gli atteggiamenti successivi sarebbe stato ridotto allo stato laicale.

        • Enrico da Bergamo ha detto:

          Erano altri tempi gli stessi organi di informazione erano meno (esisteva solo 1 canale della televisione) e più locali dei fatti di Genova ne parlava solo il Secolo XIX.

    • Gianfranco Fr. ha detto:

      …sono perfettamente daccordo con te, è veramente inspiegabile e misterioso il motivo per cui una persona così non sia stata allontanata dalla chiesa cattolica e ridotta allo stato laicale…puro masochismo cattolico!

    • Franceschiello ha detto:

      I laicisti che lamentano persecuzioni e ostracismo per don Gallo da parte della Chiesa mi fanno ridere. A conti fatti, don Gallo è sempre stato liberissimo di dire e fare quello che ha detto e fatto, non gli è mai arrivata nessuna scomunica nè sospensione a divinis.
      Al contrario, padre Pio dovette subire un trattamento durissimo da parte della Chiesa, eppure non si ribellò mai.

      Comunque sia, requiescat in pace.

      • Pino ha detto:

        il giudizio personale su don Gallo non spetta a noi ma al Padreterno. Detto questo però non si può non osservare, come evidenziato nell’articolo, che don Gallo esprimeva pubblicamente posizioni contrarie alla morale ed alla dottrina cattolica. Poichè nessun provvedimento da parte dell’autorità ecclesiastica, rappresentata dal suo vescovo, è mai stato preso nei suoi confronti, se ne deduce che le sue posizioni sono sempre state giudicate accettabili dai suoi superiori. La sensazione è che esista un relativismo etico e dottrinale in ambito cattolico ed è questo il vero punto dolente. Preti strani, che predicano una loro dottrina ed una loro morale ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre ma il Magistero e l’autorità ecclesiastica non possono tacere, far finta di nulla per quieto vivere, altrimenti quello poi va da Santoro, Politi scrive una serie di articoli contro la nuova inquisizione, Travaglio fa i suoi predicozzi melensi ecc. ecc. No, questa mancanza di esercizio di autorità significa accettazione di posizioni non compatibili con gli insegnamenti della Chiesa a meno che questi non siano cambiati, nel qual caso qualcuno ci informi delle novità, per esempio sui matrimoni gay, sostenuti da don Gallo.

    • Mariasole ha detto:

      “Poco dopo la metà del secolo XX, esploderanno le passioni e vi sarà una totale corruzione dei costumi perché satana regnerà completamente per mezzo delle sètte massoniche… I vizi d’impurità, d’empietà e di sacrilegio domineranno e quello che dovrebbe parlare rimarrà in silenzio! La furia del demonio, nel cercare di radere al suolo la Chiesa cattolica, si sarebbe servita dei suoi figli che avevano perso la Fede. Essi avrebbero lavorato per opprimere la Chiesa…In questo periodo, la Chiesa avrebbe subìto persecuzioni da parte della Massoneria e conosciuto un’orribile crisi interna causata dal tradimento di molti Ministri di Dio, che “si sarebbero uniti al partito di satana, diventando membri delle Logge Massoniche”.
      La Madonna mostrò a Madre Mariana lo stato di devastazione della Chiesa “dalla metà del secolo XX ed oltre” quale castigo di Dio Padre per la corruzione dell’umanità!”
      Profezia della Madonna apparsa a Quito (Equador)dal 1582, appariz.riconosciuta.

      Non so se c’entra con qst caso particolare, ma rende l’idea

    • Enrico ha detto:

      recentemente papa Francesco ci ha invitato a vedere Dio come avvocato dell’umanità e non giudice. Cominciamo a comportarci anche noi come avvocati.

  • Umberto P. ha detto:

    Come Papa Wojtyła, l’unico religioso che ho visto che godesse di massimo rispetto in tutti gli ambienti. Da agnostico, per me è solo un sognatore, ma gli riconosco grande comunicatività. Se la Chiesa avesse voluto rinnovarsi (e alla lunga sopravvivere, mi viene da pensare), avrebbe dovuto puntare su personaggi come questi.

    • Xlove ha detto:

      La Chiesa non ha alcuna intenzione di rinnovarsi e non lo fa proprio perché è ben capace di sopravvivere. La vera novità è quella di non omologarsi. E’ la tua cultura anticattolica che deve sbracciarsi per sopravvivere, approfittando di ogni notizia per vomitare il suo odio, ma ormai siete come oggetti da museo da guardare sorridendo 😉

      • Mario Galleope ha detto:

        Possibile che se uno dice una roba del genere si deve beccare l’appellativo di anti-cattolico, ma poi cosa vuol dire anti-cattolico? Così come certi atei ce l’hanno a morte con il clero (forse perchè sono stati molestati da qualche prete da piccoli) sembra che certi cattolici si sentano attaccati da chiunque, tranquilli non sono mica tutti dei Nerone o dei Nietszche (o come si scrive)

        • Leonardo ha detto:

          “Se la Chiesa avesse voluto rinnovarsi (e alla lunga sopravvivere, mi viene da pensare), avrebbe dovuto puntare su personaggi come questi.”
          Non so come la vedi te, ma una cosa del genere che sa di bestemmia un Cattolico che ha capito perchè è Cattolico non la direbbe mai.

      • Umberto P. ha detto:

        Disamina per niente lucida.

    • Karma ha detto:

      Sono 2000 anni che la Chiesa viene minacciata di scomparire se non fa “questo” e “quello”, arrivi tardi caro Umberto!

    • Azaria ha detto:

      gli riconosco grande comunicatività
      Concordo, come comunicatore era veramente bravo.

      Sul fatto che la Chiesa debba rinnovarsi non c’é dubbio, ma é ció che giá fa, solo non nel senso che intendi tu (un esempio su tutti ha inserito fra i peccati il “guidare senza prudenza” come disobbedienza al 5 comandamento, cosa che non poteva essere presa in considerazione neanche 2 secoli fa).

      Ad una prima analisi si potrebbe darti ragione anche sul fatto che aggiornandosi nel modo che intendi tu la Chiesa possa sopravvivere piú a lungo, ma come al solito tale teoria andrebbe controllata con i fatti che si possono osservare.
      Cosa abbiamo da osservare?
      Varie chiese “cristiane” (non so con quale coraggio si auto-definiscono tali) che si sono vendute al mondo. Cosa hanno ottenuto? Un’ottima reputazione ed un grande seguito… per qualche anno, poi una caduta assurda (io osservo la chiesa anglicana vivendo a Londra ma altre chiese hanno seguito lo stesso destino).

      Vendersi al mondo é una tattica conveniente solo in apparenza.

      Ah! dimenticavo, molti degli ex fedeli che scappano dalla chiesa anglicana (moderna, comunicativa ed alla moda) rientrano nella “retrograda” Chiesa Cattolica, compresi i pastori che chiedono di diventare preti.

    • Daniele Borri ha detto:

      Ma questo Umberto è lo stesso che dice che i sacerdoti non devono ingerire nella vita politica del Paese? Che occorre sempre neutralità ecc. ecc.
      E ora celebra don Gallo e invita la Chiesa a puntare sui preti immanicati con il potere politico?
      Poche idee ma molto confuse, è il destino degli anticlericali.

    • Franceschiello ha detto:

      La chiesa valdese è aggiornatissima, e infatti suscita grande simpatia in parecchi atei che addirittura le destinano l’8xmille. Ma i valdesi, nonostante abbiano scaricato tutti gli upgrade, continuano ad essere quattro gatti: non risultano conversioni in massa al valdismo.

    • francesco ha detto:

      Sopravvivere??? La chiesa sopravvive perchè Cristo la vivifica, ma un ateo non può certo credere questo…e allora forza continuate a contare le ore di vita che ha la chiesa..passerete anche voi 🙂

    • Emanuele ha detto:

      1.200.000.000 di fedeli in continuo aumento… Sopravvivere?

      Il mondo non finisce più alle colonne d’Ercole…

  • Xlove ha detto:

    E ora all’antipapismo rimane Vito Mancuso e Hans Kung. Prego per una loro conversione…

  • Igloo ha detto:

    Arriva anche l’elogio di Vito Mancuso….peggio di questo non poteva subire don Andrea!

    • Gab ha detto:

      E quello di Santoro, Vauro (con le sue solite vignette blasfeme) e di Piero Pelù lo avete sentito?

  • Jack89 ha detto:

    Il prete dei poveri? Ma don Gallo era amato dai salotti borghesi radical chic, altro che dai poveri!

  • Daniele ha detto:

    I laicisti stanno astutamente moltiplicando le insinuazioni – a dir poco “capziose” – contro i cristiani. Ad esempio:

    – non sei a favore dei matrimoni tra omosessuali? Allora consideri gli omosessuali come persone “meno persone” di altre e perciò non li ami allo stesso modo in cui invece ami gli altri fratelli, e quindi non sei un buon cristiano…
    (Io ribatto dicendo che la contrarietà dei cristiani ai matrimoni omosessuali non nasce da disprezzo per gli omosessuali ma nasce dal considerare un semplice fatto, cioè che l’essenza stessa del matrimonio è l’unione di due individui di sesso opposto: perciò il NO alle nozze gay non vuol dire considerare gli omosessuali come “persone di serie B” o mancare di amore fraterno nei loro confronti);

    – sei contro l’aborto? Allora sei contro la libertà e la salute della donna e (se sei un uomo) “non puoi capire e perciò non hai diritto di parlare”.
    (Io ribatto dicendo che la contrarietà dei cristiani all’aborto non nasce dal disprezzo nei confronti della donna, che anzi ha acquisito la piena dignità di persona solo con l’avvento del cristianesimo, ma dal considerare che l’embrione e il feto non sono oggetti ma persone che hanno diritto alla vita. Inoltre faccio notare che che non è vero che laddove l’aborto non è permesso avvengono più morti legate al parto… anzi, è vero il contrario, cioè laddove l’aborto è vietato vi sono standard più alti di tutela della salute della donna).

    Quel che è più grave è che tali insinuazioni non sono rimaste lontane ma sono addirittura entrate – si sono appunto “insinuate” al modo dei tarli che si insinuano nel legno e lo divorano – nella mente e nel cuore di tanti fedeli e, addirittura, di alcuni esponenti del clero (che hanno ceduto poiché erroneamente persuasi che il rimanere ancorati alle posizioni ufficiali della Chiesa li avrebbe spinti, per esempio, ad atteggiamenti non cristiani quali il dis-amore nei confronti degli omosessuali e il non riconoscere alla donna la propria dignità e libertà…): alcuni di questi, purtroppo, si sono addirittura allontanati dalla Chiesa, mentre altri vi sono rimasti ma non perdono comunque l’occasione per ribadire, in modo più o meno manifesto, i soliti slogan pieni zeppi di pregiudizio contro la Chiesa: “la Chiesa è indietro, la Chiesa sbaglia, la Chiesa maltratta, la Chiesa odia e discrimina i non cristiani, gli omosessuali, le donne…”.

  • Riccardo ha detto:

    Una volta (don Gallo) disse: “Gesù nel vangelo non ha mai parlato e condannato l’omosessualità, non vedo perchè dovrebbe farlo la Chiesa”. E’ vero…

    … ma nel Vangelo, alla donna accusata di adulterio e non lapidata pubblicamente, Gesù disse: “Neanch’io ti condanno; va’ E D’ORA IN POI NON PECCARE PIU'”.

    … e San Paolo dice:
    “Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen. Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d’una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.” (Rm 1,24-32)

    … quanto è difficile amare nostro Signore… e ascoltare nostra Madre Chiesa che tanto ci vuol bene !

    • Simone Emili ha detto:

      Concordo quasi in tutto. Dico quasi perché tu sembri confermare indirettamente che Gesù non ha mai parlato contro l’omosessualità. Citi infatti un passaggio riferito a una peccatrice (che quindi non ci dice se per Gesù l’omosessualità era peccato) e un passo di San Paolo, di cui subito un laicista o un cristiano alla don Gallo ti direbbe che non è Gesù. Invece Gesù si è proprio espresso contro l’omosessualità, in questo passo di San Matteo: “In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. 13 Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città.”
      Gesù mostra una condanna totale degli increduli, e per capire quanto grave è il loro atteggiamento con chi li confronta? Con i sodomiti. E’ come se dicesse: “Avete presente l’orribile peccato die sodomiti? Ebbene, gli increduli sono persino peggio”. Se non è esplicita contrarietà agli atti omosessuali questa…:-)

      • Emanuele ha detto:

        Ti risponderanno così…

        “Gesù non condanna la sodomia, ma la non accoglienza verso i discepoli. Infatti, Sodoma fu punita non perché libertina, ma perche non aveva rispettato gli ospiti di Lot volendoli brutalizzare. Inoltre, San Paolo condanna l’idolatria, non la sodomia. Infatti, in realtà parla di prostituzione sacra, maschile e femminile, non di rapporti liberi e consensuali… E bla, bla, bla…” …certo se si degnassero di leggere anche quello che c’è scritto prima e dopo, forse capirebbero…

        Secondo me la miglior risposta la dette proprio Gesù (cito a memoria, perdonate le imprecisioni…)

        “Non avete letto che Dio creò l’uomo o maschio e femmina. I due si uniranno e saranno una sola carne. Non più due, ma una sola carne. Ciò che Dio ha unito, l’uomo non separi”

        Benche parli di divorzio, non cita altre vie da maschio e femmina… Anzi aggiunge una sola eccezione (che poi é la stessa via): coloro che si fanno “eunuchi in vista del Regno dei Cieli”

        • Simone Emili ha detto:

          Sono sostanzialmente d’accordo. Diciamo che, mettendo tutti insieme quei passaggi, la condanna della sodomia appare netta, mentre al contrario non si vede dove Gesù la considererebbe con benevolenza. Concludo dicendo che Gesù venuto, per sua stessa dichiarazione, per portare a compimento la Legge, non per abolirla. Quindi, per ciò che non è considerato dagli insegnamenti di Gesù, vale il giudizio che già dava il Vecchio Testamento: l’omosessualità è cosa abominevole.

    • Sophie ha detto:

      Gesù nel Vangelo citò Sodoma e Gomorra se non sbaglio.

    • manuzzo ha detto:

      non so quale Vangelo abbia letto don Gallo. Anche l’arcigay se n’è fatto uno su misura? per quanto mi riguarda, lei RIccardo, sta trollando

  • Andrea C ha detto:

    Il problema è sempre lo stesso:
    Il Vangelo non lo si legge mai per intero e anche quando
    viene fatto integralmente magari è la versione dei testimoni di Geova!
    Se un Cristiano (Preti compresi) avessero il coraggio di prendere alla lettera
    il Vangelo in tutto e per tutto non verrebbero strumentalizzati da Chicchessia.
    Il Cristianesimo non ha nulla in Comune con le Ideologie di destra o di sinistra, nulla con le altre religioni, nulla con la New Age imperante ed il Relativismo Culturale odierno.
    Cristo non ha detto: “la Libertà vi renderà Veri ma la Verità vi renderà liberi!”
    … è totalmente diverso.

  • andrea ha detto:

    Preghiamo per la salvezza dell’anima di don Gallo, Preghiamo perché Dio ci risparmi da mandarci preti come don Gallo. (cit.)

  • Luca ha detto:

    Troppo d’accordo con l’articolo… quoto in pieno

  • Andrea C ha detto:

    Un’altra cosa:
    San Francesco non ha mai disubbidito al Papa ed alla Madre Chiesa
    che considerava come tali, ovvero Il Vacario di cristo l’Uno e il
    suo corpo Mistico l’altra (poveri compresi).
    Eppure lui si che è stato l’unico vero “Prete di Strada”, e manco era prete,
    per cui poteva fare benissimo l’anticlericale!!!

    • Andrea C ha detto:

      Scusate Vicario!

    • Franceschiello ha detto:

      Nella Torino di metà Ottocento fiorì una straordinaria generazione di “preti di strada”, il cui esponente più noto era san Giovanni Bosco: erano tutti fedelissimi al Papa e attaccatissimi alla Chiesa.

      • a-theòs=a-éthos ha detto:

        E, primo fra tutti proprio il grandissimo Don Bosco, lottarono aspramente contro la massoneria, che non faceva altro che martoriare la Chiesa e il popolo di Dio! Amo profondamente Don Bosco.

  • iltroll ha detto:

    Non giudicate, affinché non siate giudicati. Perché sarete giudicati secondo il giudizio col quale giudicate, e con la misura con cui misurate, sarà pure misurato a voi” (Matteo 7:1,2)

    • Jack89 ha detto:

      Ti sei accorto che estrapolando questo passo evangelico vuoi giudicare chi sta giudicando? Ecco che l’ipocrita si autoconfuta…fin troppo facile incastrarti, vero?

      Il giudizio proibito è quello che consiste nel pensar male del prossimo senza fondamento, nell’interpretare sinistramente le sue azioni e nel condannarlo per spirito di odio o di invidia. Il cristiano DEVE giudicare, ma giudicare con fondamento altrimenti sarebbe un relativista.

      Studia: http://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=1399, ciao bello!

    • a-theòs=a-éthos ha detto:

      Quelli come te conoscono solo questo versetto e nemmeno questo riescono a interpretare secondo verità. Ma facci il piacere!

    • Daphnos ha detto:

      Comunque il tuo nickname mi piace 🙂 .

    • beppina ha detto:

      Consideri che oltre queste due righe (per inciso da contestualizzare) ce ne sono altre centinaia da meditare nei Vangeli. Su, un piccolo sforzo, vedra’ che leggendo il resto nasceranno altri spunti di riflessione. Mi raccomando però: mente aperta e nessuna preclusione a priori. La Parola ha bisogno di essere soprattutto applicata per quello che da e per quello che stimola, non di essere utilizzata in riferimento a possibili obiettivi di bottega o modi di pensare a priori.

    • Rik ha detto:

      Suggerisco di soffermarci sulle parole “sarete giudicati”.
      Gesù Cristo non ci raccomanda di non giudicare perché non è “bello”, ma perché non ci compete.
      La Parola si spiega solo con la Parola e, difatti, nella Bibbia capiamo a chi compete ogni giudizio:
      Gli orgogliosi mi insultano aspramente,
      ma io non mi allontano dalla tua legge.
      Ricordo i tuoi eterni giudizi, o Signore,
      e ne sono consolato.
      (Sal 119, 51-52)
      Preghiamo quindi di essere capaci non della nostra, ma della volontà di Cristo. Lui è nostra sola speranza di salvezza. Una Salvezza che poco ha a che vedere con l’approvazione degli uomini e che si raggiunge attraverso una Croce.

      • andrea g ha detto:

        “Gesù Cristo non ci raccomanda di non giudicare
        perché non è “bello”, ma perché non ci compete”.

        Giusto, sig Rik; aggiungo che il Signore ci fa
        comprendere che il peccato/difetto/colpa
        del fratello è sempre specchio del nostro:
        “perchè vedi la pagliuzza nell’occhio del
        fratello e dimentichi la trave nel tuo?(…)
        Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio…”.
        (Mt VII,3-5)

  • Giò ha detto:

    Art.da condividere appieno; e come fare diversamente da cattolico? Il discorso sarebbe lungo; intendo se si volessero analizzare tutte le questioni che il personaggio don Gallo suscita (che il Signore abbia misericordia della sua anima..). Vorrei solo dire che il fulcro di tutto il discorso,a mio avviso, è semplicemente il fatto che questa persona era una sacerdote della Chiesa Cattolica. Perciò è stato assurdo il suo comportamento e tutte le sue tristi esternazioni in tutti i campi che conosciamo essere stati oggetto dei sermoni e prese di posizioni di don Gallo. Una semplice domanda: se era contro quasi tutto quello che la Chiesa (in particolare nella sua gerarchia e nel suo Magistero) proponeva indispensabile dover osservare per rimanere fedeli a Gesù Cristo, perchè non ha lasciato l’abito religioso e non ha combattuto la sua personale battaglia da semplice cristiano?? Perchè è una realtà che chi non ama la Chiesa (realmente, come sposa di Cristo) non può amare nemmeno il Signore, anche se pronunci il suo nome 1000 volte al giorno, per dare autorevolezza alle tue parole. E in questo don Gallo ha dimostrato una disaffezione davvero (per fortuna) rara tra i sacerdoti di Cristo. E ancora, come altri hanno già scritto prima di me, ma sanno tutti coloro che lo osannano come un santo e come un salvatore, un uomo di Dio, ecc., sanno queste persone quanti sacerdoti o religiosi nel mondo hanno fatto e fanno 10 o 100 volte quello che il Gallo ha fatto nella sua Liguria?? e senza cercare la luce dei riflettori, lavorando e consumandosi nel silenzio e nel nascondimento?? Ma la molla di questo amore, il giubilo di tutti costoro per il loro “santo” preti dei poveri, non scatterà forse, solo (o sopratutto) dal fatto che ha fatto contenti anche lor signori gettando fango sulla Chiesa e rassicurandoli perciò nelle loro posizioni antievangeliche??
    Saluti.

  • Luca ha detto:

    Sono in sintonia con l’articolo, del quale apprezzo molto l’accurata distinzione tra il prete ed il personaggio pubblico. Non apprezzo invece granché tanti commenti, a partire da quello di a-theos … che trovo davvero stonato. Perché non é stato ridotto allo stato laicale arriva a domandarsi a-theos e tanti in sintonia con lui pare vogliani sindacare Propongo una mia riflessione sulla coscienza di una persona, su cosa debba voler dire Chiesa e così via. Dopo aver precisato che nemmeno a me Don Gallo é sempre parso “opportuno”, vorrei proporre una riflessione generale. Siamo sicuri che appartenere alla Chiesa voglia dire uniformità di sensibilità e pensiero politico, possibilmente coincidente con la nostra visione della realtà ? E se Cristo – del quale componiamo il corpo mistico – fosse più grande di così ?
    Arrivederci Don Andrea!

    • Kosmo ha detto:

      Ma cosa c’entra la politica adesso?
      Gallo era CONTRO pressocchè TUTTA la Dottrina Cattolica, CONTRO pressocchè TUTTI i valori non negoziabili.
      Va da sè che il comunismo di cui si faceva “portavoce” il succitato Gallo era DI PER SE’ completamente INCOMPATIBILE con la Dottrina Cristiana.

      • Luca ha detto:

        Appunto Kosmo: la politica non c’entra niente, ed era quello che volevo sottolineare anch’io. Della dottrina alla fine conta soprattutto essere pronti ad assumersi secondo coscienza e vocazione personale le proprie responsabilità davanti a Cristo. Io non credo che l’obbedienza formale (es.politica) sia un criterio di giudizio a nostra disposizione. Né all’interno della Chiesa né tantomeno di fronte all’Altissimo.

        • a-theòs=a-éthos ha detto:

          Mi dispiace, tu non capisci assolutamente nulla di cosa voglia dire essere cattolici. E nemmeno avrai mai apprezzato la vita di un vero santo. E ci tiri fuori questa “coscienza”, tanto per rimanere nel gregge numeroso dei liberali plagiati dalla nascita. La coscienza non puoi giudicarla tu, come non posso io. Di Don Gallo vanno giudicate invece, ED E’ UN DOVERE MIO COME TUO, le sue assolute eresie! Né ti puoi illudere che al Signore basterà una scusa come: “Ma, Signore, me lo dettava la mia coscienza…”. Sai quanti poveri illusi se ne staranno già all’inferno, per aver giochicchiato con la loro coscienza. Essere mondi dal peccato di “colpevole ignoranza” è molto più difficile di quello che si crede…

          • Luca ha detto:

            Come Don Gallo ce ne sono molti e molti più di quel che pensi, ciascuno con le sue ricchezze e le sue povertà. A parte il cattivo gusto di ergerti a Giudice, ti invito a riflettere su cosa sia e in cosa consista l’unità di quella Chiesa che vorresti minare sostituendoti al papa. Credo la Chiesa Una, santa, cattolica e apostolica. Quando capisco e anche quando faccio più fatica. Come sempre, credo quia absurdum 🙂

          • Luca ha detto:

            Ooops ! Inferno ? Attento, non ti sostituisci solo al papa!

          • a-theòs=a-éthos ha detto:

            Dimostri di essere totalmente ignorante in materia dottrinale (peggio ancora sei fai il finto tonto): ho appena scritto che non si possono giudicare le coscienze, ma si DEVONO invece giudicare le azioni compiute! Quelle di Don Gallo corrispondevano ad un filotto interminabile di eresie che rischiavano pesantemente di portare all’inferno tutti coloro che se le bevevano, evidentemente come nel tuo caso… In mezzo ai preti ci vivo da decenni, so bene quanti siano tendenzialmente eretici, ma ne vedo anche molti degni del loro nome e ti assicuro che il tuo Don Gallo a loro confronto non è nemmeno nominabile.

        • Kosmo ha detto:

          Ma… prima dici che la politica non c’entra niente, e poi insinui che ik problema fosse l'”obbedienza politica”?
          Come se fosse il solo prete “comunista” poi.
          Il fatto è che non accettava praticamente NESSUN dogma, NESSUN vincolo del Magistero, NESSUN valore NON NEGOZIABILE del Cattolicesimo.
          Mi domando, ma se ti fa tanto schifo la CHiesa, che la denigri e la insulti ogni giorno, come fai a rimanerne prete?
          Spogliati e convertiti all’induismo, al buddhismo, al culto di Baal, fai quello che vuoi ma non vestire indegnamente quella tonaca.

          • Luca ha detto:

            Rileggendomi c’é in effetti un salto nella frase, che risulta incompleta, e di questo mi scuso. “tanti in sintonia con lui pare vogliani sindacare Propongo …) Intendevo dissentire dai tanti che pensano di poter sindacare le scelte di vita degli altri a partire da criteri di appartenenza politica e/o formalismi di obbedienza all’autorità. Il senso del commento era tutto lì.

            • a-theòs=a-éthos ha detto:

              Ripeto, il senso di tutta la tua ignoranza dell’ortodossia dottrinale (che non è un optional) è tutta lì. Le scelte di vita degli altri sei tu il primo a giudicarle, oppure ti asterresti da qualsiasi condanna, verbale e di fatto, se ti violentassero la figlia o assassinassero la mamma? Beh, Don Gallo con il fare estrinsecato dalla sua coscienza attentava solo alla vita eterna dei disgraziati che lo ascoltavano…

  • Lorenzo ha detto:

    Vogliamo parlare di quando accompagnò due donne ad abortire?

  • domenicotis ha detto:

    “.. Della dottrina alla fine conta soprattutto assumersi secondo coscienza e vocazione personale le proprie responsabilità davanti a Cristo..”
    In pratica se il prete sa di disubbidire a Cristo, basta che lo faccia assumendosene la responsabilità e tutto va a posto?
    Roba da matti.

    • Luca ha detto:

      Non é mica semplice condensare tutto in poche parole e i bisticci sono sempre dietro l’angolo, di questo mi scuso. Il senso tuttavia è estremamente semplice e mi pare chiaro: le critiche che vengono mosse sono di tipo politico-ideologico. Ci sta, ognuno la vede a suo modo. Anche di giudicare e criticare ci sta, persino verso un ministro della Chiesa. Quello che non ci sta é permettersi di promuovere o cacciare i fratelli dalla Chiesa, addirittura decidere della salvezza della loro anima. Questa si che é davvero roba da matti. Su libertà, responsabilità e coscienza hai un monte di parole se vuoi confrontarti, tra vangeli, encicliche, catechismo, tutto quello che vuoi. Ma di questo vezzo che tende ad immiserire la Chiesa riducendola alla stregua di un qualsiasi partito politico o movimento culturale o moda del momento, davvero non ne conosco traccia.
      “Mi è stato segnalato infatti a vostro riguardo, fratelli, dalla gente di Cloe, che vi sono discordie tra voi. [12]Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo», «E io di Cefa», «E io di Cristo!»”. (1Cor1, 11-12).
      Ribadisco: l’articolo che stiamo commentando mi pare di ben diverso tono, molto equilibrato.

      • a-theòs=a-éthos ha detto:

        E basta con ‘sto “politico-ideologico”, che eventualmente c’entra solo nel tuo caso… Qui si parla di dottrina cattolica.

        • Luca ha detto:

          Io non so se pensi di dover attendere un esame di maturità sul tuo “libretto rosso” di comandamenti. Io quel che so é scritto a chiare lettere nel Vangelo (Mt25, 31-41).
          Per altro è lo stesso che leggo nel catechismo della Chiesa cattolica (1022): “Ogni uomo fin dal momento della sua morte riceve nella sua anima immortale la retribuzione eterna, in un giudizio particolare che mette la sua vita in rapporto a Cristo, per cui o passerà attraverso una purificazione, o entrerà immediatamente nella beatitudine del cielo, oppure si dannerà immediatamente per sempre. « Alla sera della vita, saremo giudicati sull’amore ».”
          Io non so cosa o chi ti dia l’autorità di condannare all’inferno un altra persona, di sicuro non sta né nella Bibbia, né nel catechismo, né nelle Costituzioni Dogmatiche della Chiesa Cattolica
          “Fino a che dunque il Signore non verrà nella sua gloria, accompagnato da tutti i suoi angeli (cfr. Mt 25,31) e, distrutta la morte, non gli saranno sottomesse tutte le cose (cfr. 1 Cor 15,26-27), alcuni dei suoi discepoli sono pellegrini sulla terra, altri, compiuta questa vita, si purificano ancora, altri infine godono della gloria contemplando « chiaramente Dio uno e trino, qual è ». Tutti però, sebbene in grado e modo diverso, comunichiamo nella stessa carità verso Dio e verso il prossimo e cantiamo al nostro Dio lo stesso inno di gloria. Tutti infatti quelli che sono di Cristo, avendo lo Spirito Santo, formano una sola Chiesa e sono tra loro uniti in lui (cfr. Ef 4,16).” (LG 49).
          Perciò ti prego, illuminami.

          • a-theòs=a-éthos ha detto:

            Caro Luca, ti ho già “illuminato” almeno 3 volte, cerca cortesemente di leggere e comprendere quello che scrivo (poi potrai dissentire, ma non continuare ad accusarmi di ciò da cui fin dall’inizio le mie dichiarazioni mi rendono totalmente estraneo).

            Io non condanno assolutamente nessuno all’inferno (né, ovviamente, potrei farlo anche volendolo) e, come detto, spero che il Signore abbia potuto salvare Don Gallo. Quello che condanno senza il minimo dubbio di errare, sono molte delle cose che diceva e faceva. Quelle, infatti, sono per la maggior parte delle eresie assolute e palesi a chiunque non sia un relativista etico assoluto, come sembri essere tu.

            Conosci l’etimologia della parola “eresia”? Viene dal greco “airesis”, che significa “scelta”: l’eretico è colui che si arroga il diritto, che non ha, di selezionare o distorcere le verità di fede, trattenendo solo ciò che più gli aggrada per i suoi comodi ideologici. Don Gallo questo lo faceva all’ennesima potenza e in ciò, oggettivamente, commetteva gravissimo peccato; poi, se fosse soggettivamente pienamente responsabile di tali peccati, quello lo può sapere solo Nostro Signore.

            Spero ora avrai compreso e smetterai di dire che “condanno chicchessia all’inferno”.

            • Luca ha detto:

              ILLUMINAZIONI
              Carissimo, leggo: “un aborto di sacerdote” “ho sinceramente e pubblicamente (di fronte alla mia famiglia) ringraziato il Signore per esserselo preso. Veramente incomprensibile perché non sia stato ridotto allo stato laicale!” (23 maggio, 16.22); “minus habens” (id. 19.52); “Sai quanti poveri illusi se ne staranno già all’inferno, per aver giochicchiato con la loro coscienza” (id. 20.16; a questo specifico passaggio in particolare intendevo riferirmi); “Don Gallo con il fare estrinsecato dalla sua coscienza attentava solo alla vita eterna dei disgraziati che lo ascoltavano” (id. 22.19); “condannare, senza alcun dubbio in modo veritiero, le eresie di Don Gallo” (24 maggio, 06.27); “panzane eretiche imbastite da Sacerdoti del tutto indegni come Don Gallo” (id 06.36). Di fronte a questo, riferito se ben capiosco al suo specifico ruolo di sacerdote, ti propongo una riflessione. Il “dissenziente” Don Gallo non solo non ha ritenuto di andarsene, ma la mia, tua e sua Chiesa non ha ritenuto di doverlo ridurre allo stato laicale come avresti desiderato. Dobbiamo invece ritenere sia stato costantemente riconfermato nel suo ministero e protetto. Come mai ? Non sarà che questo ci costringe a rivedere la nostra idea di Chiesa, ci porta a riconoscere un Dio ed una Chiesa ben più grandi delle nostre preferenze culturali e politiche ? Credere non in un’ubbidienza deresponsabilizzata e formale ma in un’adesione del cuore che è mistero essa stessa e che non noi possiamo/dobbiamo sindacare ?

              • a-theòs=a-éthos ha detto:

                1) Tutte le citazioni che hai riportato delle mie parole, suonano come condanna di azioni o genericamente si riferiscono al fatto che si rischia grosso a giochicchiare ideologicamente con cose di profondissima responsabilità come la “coscienza”, che Dio rispetta fino in fondo (anche nel caso di indurimento, a meno di particolari miracoli di conversione, che però non sono la regola).

                2) Tu continui imperterrito a sostenere che non si possono giudicare nemmeno i fatti, ma l’ovvia conseguenza, per uno che ragioni, è che allora saremmo totalmente privi di qualsiasi criterio per stabilire con certezza cosa è bene e cosa è male. E questo darebbe qualche piccolo problema, dato che la salvezza la si ottiene tramite fede+azioni e non solo tramite un generico afflato fideistico alla Lutero… Il mistero c’è, ovviamente, perché le cose di Dio non possono esserci compiutamente chiare, ma se al mistero corrispondesse l’impossibilità di giudicare azioni ABOMINEVOLI come quelle compiute da un ideologo come Don Gallo, allora Nostro Signore avrebbe fatto una cosa senza senso, senza senso tale e quale le tue parole prive di alcun filo logico coerente. Fai un po’ te!

                • Luca ha detto:

                  Va bene. Allora – nelle tue parole – senza senso e relativista é anche la Chiesa Cattolica. Fai un pò te, io preferisco credere nell’unità reale (non formale, SPIRITUALE).
                  PS
                  Fatti ? Cosa vuol dire secondo te distinguere peccato e peccatore se ti attribuisci persino il potere di determinare il destino o la salvezza dei “poveri disgraziati che lo ascoltavano” o di stabilire cosa sia o non sia “eresia” ?
                  Mi piacerebbe si parlasse di fatti, allora magari concordiamo sul fatto che – per dirne una – cantare Bella Ciao in Chiesa non sembra il gesto più significativo e sensato che mi viene in mente. Mi sembra però che qui si scriva solo di condanne morali più o meno astratte, tutte calate dall’alto senza ombra di dubbio e “a prescindere”.

                  • a-theòs=a-éthos ha detto:

                    Luca scrive: “se ti attribuisci persino il potere di determinare il destino o la salvezza dei “poveri disgraziati che lo ascoltavano””.

                    Ora, basta. Ti ho ripetuto già troppe volte che stai travisando in modo, a questo punto certamente, disonesto le mie parole (in sé chiarissime). Oppure proprio non ci arrivi… Dire che chi pendeva dalle labbra di un losco ideologo come Don Gallo, rischiava la dannazione eterna, non è, OVVIAMENTE, avere detto che sicuramente tutti vi sono stati portati. Ma, semplicemente, che ascoltando e imparando da una tale fonte, si preparavano al peccato, non certo al rispetto della verità e della volontà del Signore.

                    Sì, parliamo del concreto. Lorenzo ha ricordato l’episodio in cui Don Gallo avrebbe accompagnato due donne ad abortire. Per te tutto bene naturalmente? O si tratta solo di una piccola “licenza poetica” da prete del popolo? Ma fammi il piacere!

                    • a-theòs=a-éthos ha detto:

                      E poi, ti ripeto, e rispondi per favore!, tu sei il primo a giudicare il tuo prossimo, oppure di fronte a chi violentasse tua figlia o uccidesse tua madre, staresti muto come un pesce? Ma attento anche un cenno del capo potrebbe indicare un tuo dissenso = condanna = giudizio oggettivo sul fatto avvenuto.

                      E allora perché non si dovrebbe avere il diritto e il dovere di giudicare come pessime le azioni di un sacerdote che giunge fino a rendersi complice di omicidio?

                    • Luca ha detto:

                      Rispondo, rispondo, non scaldarti troppo. Se il dibattito non é un piacere costruttivo ereciproco meglio chiudere. Io personalmente condanno l’aborto come un omicidio.
                      Tuttavia non mi é dato sapere che ruolo abbia avuto Don Gallo come uomo e come testimone di Cristo in quell’episodio. Leggo “io ho consigliato loro di non farlo” (…). Posso solo far credito allo Spirito Santo e delegare il giudizio a chi di dovere, qui sulla terra come a maggior ragione in cielo.
                      Tu OVVIAMENTE dici solo che QUALCUNO potrebbe essere stato portato all’inferno dalle parole di Don Gallo e posso anche essere daccordo. Benissimo, e se qualcuno nelle stesse parole avesse scoperto una testimoninza profonda e cristiana di Carità, dell’amore di Dio che é sempre un amore “a prescindere” (senza essere giustificazione)? Non è sempre così questa natura ambigua per qualsiasi parola e testimonianza ? Anche un cappellano militare o il confessore di un condannato a morte stanno accompagnando un omicidio. Connivenza e giustificazione dell’omicidio di stato ? Oppure al contrario Carità profonda e omaggio alla Croce di Cristo ? Come posso giudicare, senza entrare nelle dinamiche personali ? Solo Dio lo può fare. E’ proprio su questi punti dirimenti e decisivi – non mi pare un caso – che la nostra Chiesa sente il bisogno di introdurre la distinzione fondamentale tra peccato (natura buona o cattiva dell’atto) e peccatore: ” L’errore di giudizio, nel quale si può essere incorsi in buona fede, non muta la natura di quest’atto omicida, sempre da condannare e da escludere.” (2277)

                    • Gianfranco Fr. ha detto:

                      …caro a-theòs=a-éthos ti vuoi proprio fare del male! Penso che avresti più soddisfazione a dialogare con un mulo, mi sembra evidente che Luca non abbia la più pallida idea di cosa significhi essere cattolico nè abbia la volontà o forse i mezzi intellettuali per comprenderlo, per cui ti do un consiglio: lascialo adagiarsi nelle sue convinzioni…

                • Luca ha detto:

                  Sulla certezza di cosa é bene e cosa é male poi forse potremmo accordarci su quanto scrive il Catechismo in proposito di “coscienza morale” (1776-1794). Infine quanto a Lutero e a quello che chiami “afflato fideistico” forse ti sbagli o non ti sei spiegato bene. E’ Lutero che pretende di dare alla grazia un valore giuridico, strettamente legato all’adesione con la legge. A differenza del cattolicesimo, per il quale la grazia resta un dono liberamente e unilateralmente elargito da Dio agli uomini.

                  • a-theòs=a-éthos ha detto:

                    Secondo Lutero tutto è dovuto esclusivamente alla grazia di Dio, poiché l’uomo è irrimediabilmente corrotto dal peccato originale e nessuna delle sue opere può avere alcun significato per la salvezza. Lutero negava pure il libero arbitrio e affermava la necessità della sola fede, senza opere, per la salvezza.

                    Nella misura in cui tu ritieni impossibile giudicare delle opere compiute da Don Gallo, ti poni sulla stessa linea. Invece le opere si possono e devono giudicare, poiché altrimenti nemmeno sapremmo quali fare per compiere il bene. Te l’ho ripetuto in tutte le salse…

                    • Luca ha detto:

                      CCC 1996: La nostra giustificazione viene dalla grazia di Dio. La grazia è il favore, il soccorso gratuito che Dio ci dà perché rispondiamo al suo invito: diventare figli di Dio, figli adottivi, partecipi della natura divina, della vita eterna.
                      2005: Appartenendo all’ordine soprannaturale, la grazia sfugge alla nostra esperienza e solo con la fede può essere conosciuta. Pertanto non possiamo basarci sui nostri sentimenti o sulle nostre opere per dedurne che siamo giustificati e salvati. Tuttavia, secondo la parola del Signore: « Dai loro frutti li potrete riconoscere » (Mt 7,20), la considerazione dei benefici di Dio nella nostra vita e nella vita dei santi ci offre una garanzia che la grazia sta operando in noi e ci sprona ad una fede sempre più grande e ad un atteggiamento di povertà fiduciosa.

      • domenicotis ha detto:

        “..Quello che non ci sta é permettersi di promuovere o cacciare i fratelli dalla Chiesa, addirittura decidere della salvezza della loro anima…”

        Mi sembra che sia stato Don Gallo il primo ad allontanarsi dalla’insegnamento della Chiesa e a dare giudizi su chi non condivideva il suo punto di vista. La sua anima è rimessa nelle mani di Dio, che sempre è l’ultimo giudice. Ma santo cielo, far passare quasi per santo un prete come Don Gallo, quando nel mondo i veri servitori di Cristo subiscono il martirio per portare conforto e i sacramenti ai cristiani perseguitati, è davvero troppo. Don Gallo poteva essere nel mondo ma ha scelto di essere del mondo. Non ha convertito, ha giustificato. E’ un modo di pensare di sinistra? O di destra? Sinceramente non m’importa nulla, di certo non significa seguire gli insegnamenti di Cristo.

        <> (Giovanni 14,6)

      • Sophie ha detto:

        “cacciare i fratelli dalla Chiesa”
        O cacciare i mercanti dal tempio…

        • Luca ha detto:

          Il problema é capire CHI abbia l’autorità di cacciare i mercanto dal tempio. L’autorità persino di stabilire quali sono i confini esatti del tempio.

          • LawFirstpope ha detto:

            Beh ma scusa se uno dice cose che sono palesemente in contrasto con la dottrina cattolica potrò dirlo?
            Mi sembra una cosa facilmente riscontrabile e dimostrabile!
            Qui si criticano solo certi atteggiamenti che non corrispondono a quello che Cristo ha indicato Verità, lungi da noi stabilire le sorti di un’anima…
            Occhio poi a quel “secondo coscienza e vocazione personale”: si fa presto a diventare protestanti 😉

            • Luca ha detto:

              Ma certo che possiamo, pure dobbiamo dirlo. Però dobbiamo anche sapere che il giudizio finale non é nostro, non dipende da noi e dipende relativamente persino dalle nostre azioni. (ad esempio Catechismo, 1716-1717)
              L’uomo raggiunge la beatitudine in virtù della grazia di Cristo (…)

              • a-theòs=a-éthos ha detto:

                Spiegami dunque dove io e gli altri utenti veramente cattolici avremmo fatto qualcosa di diverso dal limitarci a condannare, senza alcun dubbio in modo veritiero, le eresie di Don Gallo…

                • Luca ha detto:

                  Semplicemente oltre a condannare vi siete arrogati il diritto di stabilire chi é “veramente cattolico” e cosa sia “eresia”.

                  • a-theòs=a-éthos ha detto:

                    Mi sfugge come sarebbe possibile condannare qualcuno per non compiere le giuste azioni richieste dalla dottrina cattolica e, anzi, compierne molte di quelle che la dottrina cattolica da sempre stigmatizza come gravemente peccaminose, senza conseguentemente doverne dedurre che si non si tratta di “un vero cattolico”. Dai forza, basta con ‘sta solfa. Proprio non vedi quanto sei nel falso?

            • Luca ha detto:

              Perc completezza: in catechismo 1716-1717 trovi sia coscienza che vocazione.

          • Sophie ha detto:

            Gesù lo avrebbe cacciato da un pezzo già dopo averlo sentito cantare “Bella ciao” durante la messa.

            • Luca ha detto:

              Umanamente e come segno liturgico nemmeno a me dice molto bene questa cosa, ma quel che avrebbe fatto Gesù a riguardo davvero non saprei. In ogni caso il prete era lui, non noi.

          • Andrea C ha detto:

            Questa affermazione è sintetizzata ottimamente in quella di Pilato
            “Quid est veritas?”

  • Daphnos ha detto:

    Non riesco a trovare in rete la copertina del Fatto Quotidiano di oggi.

    Tuttavia ricordo a memoria il titolone, “GRAZIE DON”, e parte del sommario sottostante: “ha scorticato l’Italia peggiore e la Chiesa dei potenti[…]l’Italia migliore lo ricorda: Celentano, Grillo, Mannoia, Ovadia“.

    L’Italia peggiore, l’Italia migliore… boh. Sono d’accordo con chi dice che non dovremmo sostituirci al Padreterno nel giudicare Don Gallo, ma a quanto pare ci sono fior fior di giornalisti che quotidianamente Lo sostituiscono nel giudicare gli altri…

    • Luca ha detto:

      Giusto, ma è diverso dare un giudizio umano dal darlo in nome di … (Chiesa ? Regno ?)

      • Daphnos ha detto:

        La mia opinione è che quando un giornalista del Fatto o di Repubblica esprime un giudizio su qualcuno ritiene che per forza di cose quello stesso giudizio debba essere espresso anche dalla Chiesa.

        • Luca ha detto:

          Pensa che bello. Vuol dire che nemmeno al Fatto o a Repubblica sono indifferenti, ma si interrogano e interrogano la Chiesa proprio sul suo campo, su cosa debba/possa voler dire credere in Dio. Resta comunque il libero pensiero di un non credente. Per altro su Repubblica o il Fatto scrivono anche molti credenti (Vittorio Zucconi, per dire il primo che mi viene in mente). Si lasciano in qualche modo scuotere, esattamente quanto faceva – in modo ben più pregnante e profondo – lo spirito libero di Don Gallo nel suo ministero sacerdotale con le nostre coscienze di credenti. Ripeto: io non condivido tante scelte di Don Gallo, ma ammiro la libertà di spirito, la costante ricerca di verità che non può dar nulla per scontato. A mio modo di sentire questo non é relativismo, ma un segno di grandezza per la nostra fede.

          • Daphnos ha detto:

            Certo, puoi anche dire che è bello che sia così. Forse hai ragione. Quello che temo è che purtroppo, mi pare di capire, costoro prendono la cosa estremamente sul serio. Prima dicono cos’è giusto e cos’è sbagliato, e fin qui posso accettare che sia quello che hai detto tu, cioè un giudizio umano. Poi insistono con il paralogismo: poiché la Chiesa si propone di sostenere ciò che è giusto, e poiché quello che dico io è giusto, allora la Chiesa deve sostenere ciò che dico io… questo è l’esatto contrario della libera Chiesa in libero Stato, è uno Stato etico che sottomette la Chiesa e la sconfessa se dice qualcosa di sbagliato. Ripeto, se non è abbastanza chiaro, che la frase che tu hai scritto su Don Gallo, di come non condividi molte scelte ma ne ammiri la personalità, personalmente la condivido, nonostante le perplessità inevitabili di molti amici del sito. Quello che io ritengo veramente sconfortante è l’istinto giustizialista (per non dire supponente) di molte firme di quell’ambiente culturale, che suddivide buoni e cattivi in base alle proprie idee e non alle proprie azioni, e che li rende seguaci di una vera e propria religione intollerante. Dicendo così, secondo la nomenclatura del Fatto Quotidiano, io divento un cattivo. Quale pena mi spetta?

  • rojan ha detto:

    a vera fede è dentro ogni uomo,ognuno è libero di credere ciò che vuole……ma non può essere un interesse,un istituzione o una questione politica!era ciò che sosteneva il compagno don gallo…..quando si parla di fede e valori,lui era l esempio di vita per ogni uomo!ed è ciò che sostiene anche il sottoscritto!

  • Mario Galleope ha detto:

    Fatto Quotidiano rappresenterebbe la cultura anti-cattolica? Venvia mi sa che per voi tutto cio’ che è anti-berlusconiano equivale a comunismo quindi ad anti-cattolicesimo, se Travaglio è un veemente anti-cattolico non avrebbe scritto un articolo del genere, non è che se uno critica l’operato delle istituzioni religiose lo fa per criticare il cristianesimo tutto, poi quelle critiche al clero possono essere giuste o sbagliate per carità, il punto è che criticare l’operato di un’istituzione religiosa non vuol dire essere necessariamente contro quell’istituzione in generale ma magari solo contro il suo operato specifico; per quanto possa sembrare strano anche all’interno dei credenti ci sono posizioni diverse riguardo temi come laicità, gay e simili. Detto questo non voglio convincere nessuno nè su Travaglio e company o su Don Gallo, è per fare un esempio

    Ma io difendo quella croce
    di Marco Travaglio | 5 novembre 2009

    Dipendesse da me, il crocifisso resterebbe appeso nelle scuole. E non per le penose ragioni accampate da politici e tromboni di destra, centro, sinistra e persino dal Vaticano. Anzi, se fosse per quelle, lo leverei anch’io.

    Fa ridere Feltri quando, con ignoranza sesquipedale, accusa i giudici di Strasburgo di “combattere il crocifisso anziché occuparsi di lotta alla droga e all’immigrazione selvaggia”: non sa che la Corte può occuparsi soltanto dei ricorsi degli Stati e dei cittadini per le presunte violazioni della Convenzione sui diritti dell’uomo. Fa tristezza Bersani che parla di “simbolo inoffensivo”, come dire: è una statuetta che non fa male a nessuno, lasciatela lì appesa, guardate altrove. Fa ribrezzo Berlusconi, il massone puttaniere che ieri pontificava di “radici cattoliche”. Fanno schifo i leghisti che a giorni alterni impugnano la spada delle Crociate e poi si dedicano ai riti pagani del Dio Po e ai matrimoni celtici con inni a Odino. Fa pena la cosiddetta ministra Gelmini che difende “il simbolo della nostra tradizione” contro i “genitori ideologizzati” e la “Corte europea ideologizzata” tirando in ballo “la Costituzione che riconosce valore particolare alla religione cattolica”. La racconti giusta: la Costituzione non dice un bel nulla sul crocifisso, che non è previsto da alcuna legge, ma solo dal regolamento ministeriale sugli “arredi scolastici”.

    Alla stregua di cattedre, banchi, lavagne, gessetti, cancellini e ramazze. Se dobbiamo difendere il crocifisso come “arredo”, tanto vale staccarlo subito. Gesù in croce non è nemmeno il simbolo di una “tradizione” (come Santa Klaus o la zucca di Halloween) o della presunta “civiltà ebraico-cristiana” (furbesco gingillo dei Pera, dei Ferrara e altri ateoclericali che poi non dicono una parola sulle leggi razziali contro i bambini rom e sui profughi respinti in alto mare).

    Gesù Cristo è un fatto storico e una persona reale, morta ammazzata dopo indicibili torture, pur potendosi agevolmente salvare con qualche parola ambigua, accomodante, politichese, paracula. È, da duemila anni, uno “scandalo” sia per chi crede alla resurrezione, sia per chi si ferma al dato storico della crocifissione. L’immagine vivente di libertà e umanità, di sofferenza e speranza, di resistenza inerme all’ingiustizia, ma soprattutto di laicità (“date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”) e gratuità (“Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”).

    Gratuità: la parola più scandalosa per questi tempi dominati dagli interessi, dove tutto è in vendita e troppi sono all’asta. Gesù Cristo è riconosciuto non solo dai cristiani, ma anche dagli ebrei e dai musulmani, come un grande profeta. Infatti fu proprio l’ideologia più pagana della storia, il nazismo – l’ha ricordato Antonio Socci – a scatenare la guerra ai crocifissi. È significativo che oggi nessun politico né la Chiesa riescano a trovare le parole giuste per raccontarlo.

    Eppure basta prendere a prestito il lessico familiare di Natalia Ginzburg, ebrea e atea, che negli anni Ottanta scrisse: “Il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l’immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea dell’uguaglianza fra gli uomini fino ad allora assente… Perché mai dovrebbero sentirsene offesi gli scolari ebrei? Cristo non era forse un ebreo e un perseguitato morto nel martirio come milioni di ebrei nei lager? Nessuno prima di lui aveva mai detto che gli uomini sono tutti uguali e fratelli.

    A me sembra un bene che i bambini, i ragazzi lo sappiano fin dai banchi di scuola”. Basterebbe raccontarlo a tanti ignorantissimi genitori, insegnanti, ragazzi: e nessuno – ateo, cristiano, islamico, ebreo, buddista che sia – si sentirebbe minimamente offeso dal crocifisso. Ma, all’uscita della sentenza europea, nessun uomo di Chiesa è riuscito a farlo. Forse la gerarchia è troppo occupata a fare spot per l’8 per mille, a batter cassa per le scuole private e le esenzioni fiscali, a combattere Dan Brown e Halloween, e le manca il tempo per quell’uomo in croce. Anzi, le mancano proprio le parole. Oggi i peggiori nemici del crocifisso sono proprio i chierici. E i clericali.

    • domenicotis ha detto:

      Un altro che non ha capito nulla.

      • Mario Galleope ha detto:

        Grazie ora che mi esponi la questione in maniera così netta ho capito di non aver capito niente, l’unica cosa che volevo dire, credo fosse abbastanza chiaro evidentemente mi sono spiegato male, è che definire il Fatto Quotidiano/ Don Gallo Come portavoci anti-cattolici mi sembra errato oltre che semplicistico; potete più semplicemente dire di avere una visione diversa del cristianesimo, lungi dal voler pontificare su quale deve essere il ruolo della chiesa o su come essa deve comportarsi… poi se essere contro le sovvenzioni alle scuole private (non solo cattoliche), essere a favore dei matrimoni ricchioni, contestare certi atteggiamenti clericali vuol dire essere anti-cattolici… (della serie o sei con me o sei contro di me), forse sono semplicemente degli stupidi eretici

        • domenicotis ha detto:

          Ecco, vedi perché ho scritto che non hai capito nulla?
          Le scuole paritarie(cattoliche e non) sono tutte pubbliche come quelle statali. Se una scuola è privata non ottiene finanziamenti, visto che non svolge una funzione di pubblica utilità
          Il Fatto Quotidiano non contesta semplicemente “certi atteggiamenti clericali”, afferma solamente che la Chiesa deve stare zitta, non deve interferire, deve sparire dalla scena. Se per te questo non è anticattolicesimo allora non hai capito nulla.
          Ad essere contrari al matrimonio omosessuale (perché li chiami ricchioni?) non bisogna essere per forza cattolici. Troverai sul sito una serie di interessanti articoli di atei, gay, filosofi, medici che condividono con i cattolici la medesima posizione.

          • Mario Galleope ha detto:

            Per sdrammatizzare (poi considerarli degli abomini di natura è peggio che chiamarli ricchioni), poi non avevo intenzione di entrare nel merito dei matrimoni gay, so bene che è un argomento trattato anche da non-cristiani, citavo solo un argomento dibattuto; se poi tu pensi che il Fatto Quotidiano dica che la chiesa deve “stare zitta” sei te che non hai capito niente, oppure consideri tutte le critiche alla chiesa come sintomo di anti-cattolicesimo.
            Riguardo le scuole paritarie molte son private (anzi da private sono diventate “paritarie”) e secondo me uno stato non deve finanziare una scuola privata, sia essa cattolica, atea o vattelappesca.
            Secondo se consideri il Fatto Quotidiano anti-cattolico è perchè non hai mai sentito parare del Black Metal.

            • a-theòs=a-éthos ha detto:

              Potresti spiegare il perché lo stato non dovrebbe finanziare le scuole private? Non è un diritto del cittadino avere la possibilità di scegliere il modo di educare i propri figli? Perché devo essere costretto a mandare mio figlio in mezzo alla cultura egemonizzata dai massoni libertari o da ex-comunistelli di varia estrazione? Proprio non capisco…

              • Brain ha detto:

                Il cittadino ha tutto il diritto di scegliere di educare i propri figli mandandoli in scuole private, ma non a spese dello Stato e degli altri cittadini. Lo Stato finanzi, come suo ruolo, la scuola pubblica. Le scuole private (in Italia la stragrande maggioranza delle quali cattoliche) si finanzino con le rette.

                • Kosmo ha detto:

                  http://www.tempi.it/zacchiroli-se-togliamo-i-soldi-alle-scuole-paritarie-di-bologna-dobbiamo-toglierli-anche-al-circolo-gay-il-cassero#.UZ8-eEp5DHM

                  E a te questo ti rode, che siano cattoliche.
                  Fossero state comuniste o della lobby LBGFTREIOMNJIITFRESQWR , soldi a pioggia.

                • Karma ha detto:

                  La scuola pubblica per la legge è anche la scuola paritaria. Ancora una volta si dimostra che chi ha opinioni diverse è perché è disinformato.

                  «Il prete omosessuale deve poter essere libero di esprimere la sua identità e la sua sessualità, altrimenti si reprime e arriva alla pedofilia» (Don Andrea Gallo).

                  Tutti avete notato che l’attivista omosessuale Brain non ha nulla da dire, nessuna accusa di omofobia per questa frase? Capite ora che il loro attivismo è tutta una farsa?

                  • Mario Galleope ha detto:

                    Forse sei te che non hai capito la frase di Don Gallo, visto che in essa non c’è niente di omofono, anzi è la trasposizione gay di una frase del tipo “uno non deve reprimere la sua sessualità, altrimenti con il tempo rischia di arrivare allo stupro”

                • a-theòs=a-éthos ha detto:

                  Il che corrisponde ad una risposta da brain-less totale, perché, ovviamente, se si devono pagare rette private, che giocoforza saranno salate, non chi lo desidera, ma solo chi ha il portafogli gonfio potrà scegliere di educare i suoi figli come meglio crede. Il che significa, caro libertario dei miei stivali, che tu sei uno dei peggiori LIBERTICIDI!!!

                  Lo stato realmente laico dovrebbe invece finanziare le rette (o almeno parte di esse) di chiunque voglia andare nella scuola privata che più gli aggrada: il giudeo nella sua, il mussulmano anche, e persino il cattolico!

                  Oltretutto, come ben noto, le scuole private costano infinitamente meno pro capite della scuola statale, circa 10 volte di meno!!!

                  Vai a nasconderti, liberticida!

                  • Mario Galleope ha detto:

                    Facciamo così poichè uno stato democratico deve garantire tutti, allora dovrebbe finanziare un monarca per tutti coloro che rimpiangono la monarchia

                    • a-theòs=a-éthos ha detto:

                      Bel battutone che nasconde quello che non puoi dire, vero? Invece di fare battute sciocche, cerca di spiegare le ragioni per cui, dato che lo stato risparmierebbe 10 volte per ogni alunno che trovasse una scuola privata, non potrebbe rendere veramente libero il cittadino di scegliere l’educazione che preferisce per i figli…, invece di costringerlo con la peggior violenza (quella dei soldi che gli preleva e spreca, per dargli un servizio non voluto) a una scuola di stato! Con principio perfettamente stalinista!

                      Suggerimento: forse perché lo stato laico-massonico è stato concepito in odio al Cattolicesimo, sposando il pensiero libero per tutti, salvo poi fare esattamente il contrario? Rispondi, però, non nasconderti dietro a battutine senza senso…

                  • Brain ha detto:

                    Ma quale liberticida, atheos come al solito lei spara accuse sballate a chiunque non la pensi come lei, dimostrando ancora una volta tutta la sua arroganza e voglia di regolare e comandare sulla vita degli altri. Parla di scuole per giudei, per musulmani e per cattolici, dal che si capisce che per lei la scuola non è un luogo di educazione (grammatica, matematica, storia, scienza etc) ma un luogo dove si fa indottrinamento religioso. Ripeto, massima libertà di mandare i propri figli alla scuola che si vuole, ma se uno vuol fare indottrinare i suoi figli lo faccia senza costi per lo Stato laico nel quale tutti (anche chi non è credente) viviamo.

                    • a-theòs=a-éthos ha detto:

                      Non ho parole. Ci sei mai andato a scuola? E’ forse possibile ridurre la storia ad un’interpretazione neutra dei fatti? Indipendente da valutazioni morali che dipendono dalla nostra visione delle cose?

                      E’ forse possibile educare allo studio della filosofia in modo assolutamente neutro?

                      E’ forse possibile educare, persino alle materie scientifiche, indipendentemente da giudizi di valore?

                      La risposta è sempre e solo no. Bisogna proprio essere degli ignoranti crassi per non avere un’idea della nostra tradizione culturale: è almeno dai tempi di Socrate (in realtà ben prima) che il tempo dell’educazione dei giovani è dibattuto ben al di là dei rilievi tecnici riguardanti il puro nozionismo… Non se ne può più di sentire le sciocchezze con cui vi siete conditi una visione delle cose senza senso…

                    • Mario Galleope ha detto:

                      IL Fatto che non esista la neutralità assoluta è un problema che va ben oltre la scuola pubblica

                    • a-theòs=a-éthos ha detto:

                      Certo, infatti è il problema stesso di chi non ha ancora capito che basare un sistema politico su tale idea è una delle falsità più demoniache che si potessero inventare. Non esiste neutralità, semplicemente perché esiste la verità, che non può essere equidistante da qualsiasi cosa o azione, perché alcune azioni sono vere e buone e altre false e cattive…

                • Mariasole ha detto:

                  E perché se io non mando mio figlio alle statali invece le devo cmq pagare????????????

              • Mario Galleope ha detto:

                “Perché devo essere costretto a mandare mio figlio in mezzo alla cultura egemonizzata dai massoni libertari o da ex-comunistelli di varia estrazione?” Questa è veramente clamorosa… comunque penso che basti la risposta di Brain che è molto chiara, l’istruzione pubblica è stato fatta con l’intenzione di dare a tutti un istruzione indifferentemente dal loro reddito, estrazione sociale; secondo il tuo ragionamento allora anche un ateo, un ebreo eccetera potrebbero chiedersi perchè uno stato non finanzia delle scuole apposta per loro dove sono rispecchiati i loro ideali. Poi uno stato laico (e molti non capiscono che laico non vuol dire anti-religioso , ateo o simili) si dovrebbero mettere al di sopra delle questioni religiose cercando di avere una posizione imparziale; poi certo non può avere una posizione di neutralità assoluta perchè essendo uno stato di tipo democratico rispecchia certi valori, quindi se sei anti-democratico non ti lamentare se lo stato non ti finanzia le scuole come le vuoi te su misura… poi non parlate di liberticidio, qui usate la libertà perchè vi fa comodo, con il vostro stesso ragionamento allora impedite la libertà ai gay d’adottare (tanto per fare un esempio)

                • a-theòs=a-éthos ha detto:

                  Mamma mia che confusione che hai in testa!
                  1) Se conoscessi la storia sapresti chi è perché ha fatto l’unità d’Italia…, ma forse sei rimasto alle glorificazioni garibaldine…

                  2) La risposta di Brain è una non-risposta (se preferisci una risposta idiota), per i motivi che ho spiegato. Basta ragionare: tu ed io abbiamo o non abbiamo il sacrosanto diritto di educare come meglio crediamo i nostri figli? Bene, se io ritengo che l’educazione impartita nelle scuole statali massificate non corrisponda ai miei criteri di buona educazione, DEVO avere il diritto di scelta. Specialmente se questo diritto di scelta coincide con una fattibilità pratica migliore, dato che si risparmia 10 volte e dato dunque che molti più bambini potrebbero essere educati in modo corrispondente alla visione dei loro genitori.

                  3) Naturalmente ci deve essere un canovaccio tecnico-nozionale minimo e comune garantito da qualsiasi scuola privata; fatto salvo il quale, però, ognuno ha il diritto di farsi educare dove meglio crede.

                  4) Certo, ho il diritto di farmi educare dove preferisco, anche nel periodo della scuola dell’obbligo. Perché, illuminaci, quando non vado a scuola devo pensarla come mi detta lo stato? NO, ovviamente potrò avere le mie idee, e allora perché invece non posso scegliermi il sistema educativo che ritengo più opportuno??????

                  • Mario Galleope ha detto:

                    Guarda già dal tuo nickname si capisce che vorresti tornare ai tempi della monarchia assoluta, quindi non mi parlare di libertà d’opinione eccetera; poi non mi parlare del risparmio dello stato, visto che l’obbiettivo dello stato è di dare dei servizi, non di ottenere un profitto. Quel modello che proponi è meno peggio di altri, se viene reso davvero paritario; ma mi sembra assai a rischio degenerazioni, non è meglio avere uno stato veramente laico che non dà un indirizzo religioso prestabilito ma lascia che ognuno lo abbia per conto suo come meglio crede? Inoltre la funzione della scuola è di dare un istruzione a tutti poiché è un diritto, quindi è qualcosa di neutro; se poi ci sono scuole o insegnanti di partito (ma qui il livello di allarme per queste cose mi sembra esagerato) si tratta di una degenerazione. Del resto però sei contro la scuola pubblica comunque visto che deriva da una visione dello stato massonica-illuminista-anticattolica e quindi si basa su valori che a disprezzi… per te il problema è senza soluzione

                    • a-theòs=a-éthos ha detto:

                      Ma non capisci che un’istruzione neutra non può esistere perché è una contraddizione? Non si può educare in modo puramente tecnico, perché anche le scelte più tecniche che ti puoi figurare sono scelte con risvolti etici. Educare la persona significa educarla in toto, bene o male. La neutralità etica è una menzogna!

                • LawFirstpope ha detto:

                  secondo il tuo ragionamento allora anche un ateo, un ebreo eccetera potrebbero chiedersi perchè uno stato non finanzia delle scuole apposta per loro dove sono rispecchiati i loro ideali.

                  Guarda che le scuole cattoliche non sono spuntate come i funghi: se ci sono è perché la religione cattolica (piaccia o no) fa parte della storia e della cultura del nostro Paese; valgono tutti i discorsi relativi al crocifisso non crocifisso

                  poi non parlate di liberticidio, qui usate la libertà perchè vi fa comodo, con il vostro stesso ragionamento allora impedite la libertà ai gay d’adottare (tanto per fare un esempio)

                  Permetteresti agli assassini di ammazzare? Ai ladri di rubare? Ai maniaci di stuprarti la figlia?
                  Eh però, come siamo liberticidi! La libertà non è ‘faccio ciò che mi pare’ ma deve essere serva della Verità (come è vero per esempio che è SBAGLIATO uccidere una persona), altrimenti col tuo ragionamento puoi giustificare ogni cosa.

                  • Mario Galleope ha detto:

                    Interessante come metti sullo stesso piano i gay con gli assassini eccetera, il mio era solo un esempio, mi stai rinfacciando quello che io ti rinfacciavo

                    • a-theòs=a-éthos ha detto:

                      Ci mancava la solita notazione… Vai a scoprire il significato della parola “analogia” su un buon dizionario. Ma basta!!!!

                    • Mario Galleope ha detto:

                      -_-

                    • LawFirstpope ha detto:

                      Interessante come metti sullo stesso piano i gay con gli assassini eccetera

                      Credo che chiunque abbia un briciolo di intelligenza abbia capito cosa volevo dire, in effetti credo che tu sia solo in malafede

                      il mio era solo un esempio, mi stai rinfacciando quello che io ti rinfacciavo

                      Non è una risposta alle mie obiezioni

            • domenicotis ha detto:

              “…oppure consideri tutte le critiche alla chiesa come sintomo di anti-cattolicesimo…”
              Non sono critiche ma considerazioni su quello che la Chiesa DEVE fare per star bene a loro: non esistere o almeno “non rompere i cabasisi” a lorsignori. Ripeto, nonn hai capito nulla. Ma forse la colpa non è tua, leggi troppo lo Strafatto Quotidiano.

          • Pino ha detto:

            vero, non ha capito nulla. Quello che i vari Travaglio, Politi, Colombo, Mancuso, Padellaro predicano è il relativismo etico e dottrinale che deve entrare anche nella Chiesa.

    • manuzzo ha detto:

      A me basta che abbia detto di non usare forza contro chi non crede in lui, almeno non devo far del male a nessuno. Che poi sia la Chiesa ad essere nemica di Cristo, beh io un’idea c’è l’avrei: facciamo annunziare la Buona Novella al Maurizio Costanzo Show, così non abbiamo bisogno della Chiesa, no?

      • Mario Galleope ha detto:

        Vabbè qua alla fine si entra nel discorso su come la chiesa debba comportarsi e su come debba svolgere la sua missione, facendo un tale ragionamento si esclude da subito la considerazione di una chiesa vista come nemica a priori

        • Pino ha detto:

          su come la Chiesa debba comportarsi e svolgere la sua missione è cosa nota da 2000 anni, adesso abbiamo l’esilarante novità di maestrini come quelli del Fatto e di altri giornaletti laicisti che vengono ad insegnare come il Papa ed i vescovi debbono svolgere il loro lavoro.

          • Mario Galleope ha detto:

            Possono sempre esprimere la loro opinione, perchè tutto questo livore? Vedere gli atei e i cattolici che se le danno è divertente… ma dopo un po’ stanca

            • Pino ha detto:

              certo che possono esprimere la loro opinione ma su quello di cui sono competenti (poco a dir la verità), aprendo la bocca solo per dare aria ai denti, come loro costume, fanno una figura barbina, come sono soliti fare.

              • Mario Galleope ha detto:

                Come stabiliamo in base a cosa uno è competente? Poi appunto se secondo lei fanno figure barbine allora li lasci parlare

    • Daphnos ha detto:

      Gentile Mario Galleope, la ringrazio per il suo contributo, ma le faccio presente che il motivo per cui io ritengo (e anche questo sito lo ritiene, in ciò siamo assolutamente concordi) il Fatto Quotidiano come un esponente della cultura anti-cattolica non è il fatto che non abbia cattolici, per quanto “progressisti” al suo interno. Conosco il pensiero di Travaglio e lo rispetto profondamente, non fosse altro che la maggior parte dei cattolici che conosco la pensa in modo simile a lui (penso che anche lei sia delle mie parti, almeno interpretando il suo venvia come intercalare tipico toscano).

      Il motivo per cui il Fatto è la voce della cultura anti-cattolica è proprio questo suo spudorato ricorso al purismo giustizialista tipico della sinistra dura e pura (ed esclusivista) che pretende di dettare legge in fatto di etica (politica e non) anche a chi dovrebbe essere indipendente. Insomma, è un po’ come spesso viene percepita la Chiesa stessa da chi non ne fa parte: invasiva, bacchettona, ingombrante, incapace di comprendere le altrui ragioni. Basta vedere come Travaglio tratta tutti coloro che non condividono il suo pensiero.

      Per questo sono rimasto colpito dal titolo di ieri che, per quanto prevedibile, fotografa perfettamente la linea editoriale di quel giornale. Don Gallo era un buono: chi non è d’accordo con lui è cattivo. E poiché la Chiesa spesso ne avversava alcune idee, allora la Chiesa è cattiva… Questo è l’anticlericalismo più autentico, poiché ritenendosi portatore di un’etica indiscutibilmente corretta (l’Italia migliore, l’Italia peggiore, ci sono sfumature?) ritiene qualunque altro tipo di classificazione superfluo se non pericoloso. E io non posso che testimoniare in senso contrario!! Don Gallo prete di strada? Verissimo. Ma ho conosciuto decine, e ho sentito parlare di centinaia di preti di strada che potrebbero essere definiti “di destra” e non andavano ad aizzare i centri sociali, ma stanno vicino ai malati, ai poveri, agli operai in difficoltà esattamente come Don Gallo. Nessuno di loro andrà mai sul giornale, ma non è questo il punto. Con che razza di faccia tosta un giornale pretende di spartire i preti in categorie a seconda delle opinioni, se sei di sinistra sei buono, se non lo sei vuol dire che resti tutto il giorno chiuso in canonica a contare i soldini delle offerte pregustando un cospicuo incasso? In che razza di mondo vivono costoro e soprattutto, in che razza di mondo vorrebbero vivere?! C’è qualcuno che si è accorto che la Chiesa mantiene al suo interno una diversità di vedute molto più ampia di qualsiasi organizzazione non statale esistente, persino non ufficiale? Ma la Chiesa è cattiva e intransigente… contenti voi.

      Un ultimo appunto sul crocifisso. Travaglio, dopo aver inevitabilmente sputato sui cattivi, passa a sostenere cose che io condivido al 100%. Ma anche lì, potrà riuscire a capire che le persone che leggeranno il suo articolo non saranno d’accordo con lui? Lui ritiene che se bambini e genitori conoscessero il pensiero di Natalia Ginzburg sarebbero tutti contenti di trovare il crocifisso in aula. Mi pare un po’ troppo, non solo perché palesemente utopico, ma perché io ho letto e udito opinioni contrarie originali e anche divertenti, alcune delle quali espresse dai suoi stessi colleghi. Cosa risponderebbe Travaglio a chi obietta che, essendo il crocifisso il simbolo di una tortura, è un’immagine fortemente impressionabile e i bambini ne restano traumatizzati? Le giuro, ho letto davvero questo pensiero. Un altro sostiene che vorrebbe vederlo sostituito con una sedia elettrica, sarebbe equivalente. Quindi, per quanto condivisbili, le opinioni di Travaglio resteranno all’interno del cranio di Travaglio, e i soliti noti continueranno a propinarci le solite amenità. Io continuerò a essere tollerante verso il crocifisso proprio perché è una statuetta, come ritiene Bersani.

      • Mario Galleope ha detto:

        Sinceramente penso che tutti o quasi abbiamo dei modi di esprimerci tali che sembra che, parlando con veemenza, sembra che chi non la pensa come noi sia un individuo sbagliato, dato il modo in cui esprimiamo le nostre opinioni.
        Avrai anche ragione nel dire che sembra dai loro articoli che se uno non è un prete “alla Don Gallo” allora non è un bravo prete, ma allora anche dalla maggior parte dei commenti qua riportati sembra che se sei un prete “alla Don Gallo” allora non sei un bravo prete…. mi sembra che siano in molti ad avere un etica infallibilmente corretta con la quale giudicano gli altri; secondo me si fa prima a pensare che ci sono idee diverse su come la chiesa debba agire, semplicemente

        • Kosmo ha detto:

          “ma allora anche dalla maggior parte dei commenti qua riportati sembra che se sei un prete “alla Don Gallo” allora non sei un bravo prete”

          Ed è proprio quello che vogliono dire

          • Mario Galleope ha detto:

            Allora non vi lamentate se poi il Fatto Quotidiano o chi per loro usa la vostra stessa modalità di linguaggio, tacciandoli di anti-cattolicesimo

            • Kosmo ha detto:

              Quinsi secondo te portare delle donne ad abortire, contestare il papa, parodiare “nozze” omo, esaltare le sostanze stupefacenti, ecc ecc, è “essere cattolici”?
              tu sei della stessa pasta di gallo.

              • LawFirstpope ha detto:

                In più che siano gli esterni alla Chiesa a valutarne la validità dei ministri fa un po’ ridere…

                • Mario Galleope ha detto:

                  Allora la chiesa non può giudicare le azioni di governo? Secondo me ha il diritto di farlo come qualunque altro individuo

                  • LawFirstpope ha detto:

                    Mi viene da ridere perché cercare di giudicare, disquisire su certe realtà senza possedere la Fede è un’operazione priva di significato…
                    Non credo invece serva una dimensione fideistica particolare per parlare delle azioni di governo

              • Mario Galleope ha detto:

                Veramente non ho la pretesa di definire se uno è cattolico o meno… poi non esaltava le sostanze stupefacenti, il papa può comunque essere oggetto di critiche per il suo operato, in quanto uomo; quello che vedo è che anche fra gli stessi cattolici ci sono opinioni diverse su molti argomenti, non ho la pretese nè le conoscenze per dare un giudizio così netto su chi sia l’ “eretico” e su chi sia il “giusto”, nei miei post non stavo esaltando Don Gallo

                • Kosmo ha detto:

                  Quindi il papa si può criticare, mentre Gallo no?
                  NOn esaltava le sostanze stupefacenti? Ma se ha fumato la maria davanti ai poliziotti per provocarli!

                  Quindi, in fin dei conti, non sai minimamente dove sta il bene e dove il male.
                  Non mi meraviglio affatto, essendo tu un relativista.
                  E non mi importa niente che ” fra gli stessi cattolici ci sono opinioni diverse su molti argomenti”, a parte che non è affatto vero, quello che conta è che esiste la VERITA’, contro cui si è scagliato più volte il tuo Gallo.

                  Sei il classico esempio del lavaggio del cervello della ‘cultura’ assimilata sui banchi di scuola statale, complimenti!

                • manuzzo ha detto:

                  ben venga avere vedute diverse, ma se non mi stanno bene i fondamenti della dottrina, me ne vado e invio la lettere per lo sbattezzo. Non bisogna spacciare le verità che piacciono alla gente (l’inferno non c’è, e seppure c’è, stai tranquillo che se scopi come un aspirapolvere non ci vai: solo se fai evasione fiscale sei cattivo), esiste una e una sola Verità. E a chi non piace sono fatti suoi, è libero di scegliere, nessuno lo obbliga a rimanere nella Chiesa cattolica. Ci sarebbe quella anglicana che è fatta apposta per darsi da fare un pò con la prima moglie, poi la seconda… fino alla settima, ottava, chi più ne ha più ne metta. Poteva andarsene li, almeno sarebbe stato più coerente la buon’anima di Don Andrea

        • Daphnos ha detto:

          Tutto sommato mi sento abbastanza d’accordo con te, solo non meravigliarti se ci meravigliamo quando leggiamo o sentiamo i giudizi su come debba essere la Chiesa da parte di chi ne sta fuori… insomma, loro non ne farebbero parte comunque, ma vogliono che faccia così e cosà… da parte mia, tanta stima e tanto disaccordo verso Don Gallo, poca stima e molta indifferenza verso i “consigli interessati” (posso chiamarli così?) da parte degli opinionisti del Fatto.

          Ah, scusa un secondo: condivido anche la tua prima frase, ma all’atto pratico non mi risulta che stiano così le cose. Io non voto B., pur conoscendo numerose persone che lo fanno: quando parlo di questo con alcuni miei amici di sinistra, loro non si limitano ad esprimere veementemente la discordanza elettorale, ma dicono che se voti B., sei un evasore, un criminale, oppure un ritardato. La linea editoriale del Fatto mi sembra che sia proprio questa, e lascia poco margine alla comprensione delle altrui motivazioni.
          Per ciò che riguarda il giudizio verso la Chiesa, mi sembra di riscontrare qualcosa di simile: se la Chiesa fa qualcosa, è per controllare più ferocemente i fedeli, oppure per incassare qualche spicciolo in più, o per esercitare più potere… l’indifferenza verso questo tipo di atteggiamento sarebbe doverosa, se non fosse che fa presa sulle persone poco preparate.

  • enrico ha detto:

    Discernere fra giusto e sbagliato, fra eresia e ortodossia e doveroso, altrimenti saremmo persone prive di ragione.
    Ciò che è sbagliato è esprimere un giudizio ontologico sulla persona.
    Di passi della Sacra Scrittura se ne possono citare a prima vista di opposti.
    Si può ricordare S. Paolo che ammonisce di allontanare il malvagio, si può ricordare che al cristiano è detto di perdonare settanta volte sette.
    Personalmente sono rimasto dispiaciuto diverse volte ascoltando i pensieri di Don Gallo.
    Bordeggiava l’eresia..o era eretico..plausibile.
    Forse si sarebbero dovuti prendere provvedimenti per aiutarlo a comprendere i suoi errori..possibile.
    Sinceramente non mi piacciono commenti quali, ne cito uno dell’altro thread, l’autore consideri che lo faccio a titolo esemplificativo ” non verserò neanche una lacrima” et similia…
    Ma scusate forse che non viene chiesto al cristiano di pregare per la conversione del peccatore?
    Daccordissimo nel sottolineare tutti gli errori nel pensiero di Don Gallo, ma lo scopo di questo dovrebbe essere aiutare a discernere chi lo ascoltava e aiutare lo stesso Don Gallo a comprendere i suoi errori.
    Anche tutte le possibili sanzioni della Chiesa, fino alla scomunica, non hanno lo scopo di giudicare ontologicamente la persona, ma di salvarla.
    Tornando al giudizio, mi si permetta di ricordare la pericope dell’adultera.
    La colpa era fragrante, i presenti non avevano dubbi sulla sua possibile innocenza.
    Anche la punizione era giusta, Gesù non dice mai che tale peccato non meriti la morte, nè smentisce l’AT.
    Pone l’accento se i presenti siano nella condizione di giudice giusto, e senza dare la risposta pone però la condizione: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
    Don Gallo aveva opinioni incondivisibili..spero solo che si sia salvato.

    • a-theòs=a-éthos ha detto:

      Enrico ha scritto: “Anche tutte le possibili sanzioni della Chiesa, fino alla scomunica, non hanno lo scopo di giudicare ontologicamente la persona, ma di salvarla”.

      Dimentichi l’altro scopo altrettanto importante: proteggere gli innocenti, che corrono il rischio di venire gravemente traviati dalle panzane eretiche imbastite da Sacerdoti del tutto indegni come Don Gallo. Chissà perché alla fine Caino passa unicamente come colui che va aiutato…

    • Giancarlo ha detto:

      Don Gallo è stato uno dei più vergognosi traditori della chiesa. Ha sbeffeggiato, umiliato, dissacrato in ogni modo la fede dei piccoli. Molte volte mi sono sentito offeso dalle sue parole, dai suoi gesti, dalle sue scelte. Don Gallo è morto ed anche io, come a-theòs=a-éthos, ringrazio Dio di averci liberato della sua presenza, così come prego che ci liberi della presenza di altri aborti di prete. Non dimentico che anche don Gallo era un figlio di Dio e prego per la sua anima, ma ricordo anche il pugno chiuso che alzava senza vergognarsi, da comunista quale era. Nutro verso di lui sentimenti di compassione e di pietà, com’è giusto che sia nei confronti di qualunque persona morta, ma condanno senza appello la sua vita, il suo operato, il suo insegnamento. Quello che però oggi mi dà uno scandalo ancora maggiore è sapere che al suo funerale sarà presente il cardinale Angelo Bagnasco, come a benedire, insieme con il corpo, anche tutta la sua vita. Come a dire che è stato un brav’uomo, un buon prete, un esempio da seguire.

      Questa chiesa mi sta stancando.

  • enrico ha detto:

    @ a-theòs=a-éthos

    “Daccordissimo nel sottolineare tutti gli errori nel pensiero di Don Gallo, ma lo scopo di questo dovrebbe essere aiutare a discernere chi lo ascoltava e aiutare lo stesso Don Gallo a comprendere i suoi errori”

    Beh signor a-theos=a-ethos…leggere tutto il mio intervento la avrebbe aiutata ad evitare di ripetere qualcosa che avevo già scritto.
    Non crede?

    • a-theòs=a-éthos ha detto:

      Ha ragione, me ne scuso.
      Ma è mio modesto parere sia assolutamente incomprensibile il fatto che un indegno sacerdote come Don Gallo non sia stato tacitato in modo assoluto e definitivo, da chi aveva autorità su di lui. Qui non si tratta di “discutere o condannare” in via dialogica, ma di impedire veri e propri crimini ideologici. In questo senso la sua posizione mi è sembrata troppo morbida.

  • beppina ha detto:

    Don Gallo é stato (un pochino) Giordano Bruno fin dal seminario. Buona parte delle critiche lette nei commenti ci stanno, non perché fosse un cattolico “poco ortodosso” ma perché era un prete cattolico “poco ortodosso”.

    • alessandro pendesini ha detto:

      ….Infatti la quantità e la qualità dei messaggi che trasmette il crocifisso non la trovi con gli altri simboli…..Beppina DIXIT !

      @Beppina (scusate l’off topic, il sito ha chiuso prima che potessi rispondere)

      Infatti la sola, vera, ortodossa, quantitativamente e qualitativamente ma anche assoluta di tutte le religioni esistenti non puo’ essere altro che quella cattolica ! Grazie Beppina per avermelo insegnato ! Questa si che è cultura razionale, imparziale non solo, ma anche sacra ! -Complimenti…. ..

      • a-theòs=a-éthos ha detto:

        Che ti piaccia o no, che tu lo capisca o no, che tu faccia il finto tonto o no, è proprio così! Il Cattolicesimo è l’unica religione perfetta.

      • enrico ha detto:

        @ alessandro pendesini

        Dato un insieme di religioni, con posizione dottrinali diverse, o ben sono tutte imperfette, o ben una sola è perfetta.
        E’ proprio un principio logico.

        • alessandro pendesini ha detto:

          @enrico
          @a-theos
          Posso chiedervi di dare un’occhiatina alle definizioni semantiche di : AUTO-CONVINZIONE e AUTO-ILLUSIONE ? Dopo, se lo desiderate possiamo riparlarne…..

          • andrea g ha detto:

            L’impressione che emerge dai suoi post, sig Pendesini,
            è proprio quella: che lei si sia autoconvinto barra
            autoilluso di aver compreso che “per caso” il nulla
            abbia creato l’universo.

          • domenicotis ha detto:

            Dunque, vediamo un po’, come avrebbe dovuto scrivere un cattolico sulla propria religione? Se il cristianesimo è l’unica religione come vuole che uno risponda? Budda è meraviglioso, Allah è grande, Shiva è una forza ma mi piace Cristo? La prego eviti di attivare ogni volta il pilota automatico della sciocchezza e ragioni prima. Grazie.

      • beppina ha detto:

        Infatti la sola, vera, ortodossa, quantitativamente e qualitativamente ma anche assoluta di tutte le religioni esistenti non puo’ essere altro che quella cattolica ! Grazie Beppina per avermelo insegnato ! Questa si che è cultura razionale, imparziale non solo, ma anche sacra ! -Complimenti…. ..

        A dir la verità la mia affermazione testuale é <>. Il “tutti assieme” si riferiva a stella di david, mezzaluna, buddha e falce e martello.
        Perché non si limita al tema e controdeduce sullo specifico? Non mi pare di aver fatto isterica letteratura a difesa o a celebrazione della religione cattolica (se vuole la posso comunque accontentare… e senza isteria 🙂 ).

        • beppina ha detto:

          il simbolo é da intendere come …perché la quantità e qualità dei “messaggi” che trasmette il crocifisso non la trovi con gli altri simboli (anche messi tutti assieme).

  • Franceschiello ha detto:

    I giornali si copia-incollano a vicenda: tutti quanti osannano il prete degli ultimi.

    Si dicano le cose come stanno: don Gallo ha fatto parlare e tanto fa parlare di sè per le sue provocazioni, per le sue esternazioni, e per le sue ben note simpatie politiche. Perché ci sono stati e ci sono tantissimi preti che in silenzio si dedicano agli ultimi, senza seminare zizzania nella Chiesa e senza fare propaganda politica; ma questi ultimi com’è facile intuire non verranno mai ricordati dai giornali.

    • Gianfranco Fr. ha detto:

      …concordo pienamente!…avrei voluto vedere se don gallo fosse stato un simpatizzante di destra se avesse ricevuto tanto encomio e lode…personalmente penso che sarebbe stato ridotto allo stato laicale da anni e scomparso nell’oblio.

      • Kosmo ha detto:

        Infatti!
        LO vogliono salvare perchè era COMUNISTA (per prima cosa) e perchè attaccava la Chiesa (per seconda cosa).
        Quando Badget Bozzo si candidò con il PSI craxiano (nemico dei comunisti) e fu (giustamente) sospeso a divinis, qualcuno forse si stracciò le vesti, urlando al delitto? No, se ne sono fregati tutti.

  • Davide Galati ha detto:

    Senza entrare nel merito dei vari commenti, vorrei solo porre una mia considerazione. Ma la Chiesa ha mai sanzionato, sospeso, ripreso o ammonito don Gallo per il suo comportamento? Non lo so, per cui chiedo. Inoltre se davvero il cardinal Bagnasco sarà al suo funerale, non vuol forse dire che tanto poco “ortodosso”, tanto poco lontano dal Magistero questo sacerdote non fosse?
    Io non lo so, don Gallo non lo conosco se non per qualcosa letto qui e lì, ma se la Chiesa non ha mai fatto nulla nei suoi confronti (ripeto non lo so) e se al suo funerale ci sarà Bagnasco (io non credo che se domani muore il mio parroco venga il cardinale Bagnasco) c’è qualcosa che non capisco… perché io dovrei giudicare negativamente l’operato di un sacerdote che la stessa Chiesa non giudica tale? Sinceramente non comprendo, mi astengo da ogni giudizio e mi fido della Chiesa che se non ha mai ritenuto di doverlo sospendere come sacerdote e ora lo onora con la presenza di un cardinale come Bagnasco ai funerali, forse non era poi così male come sacerdote. Naturalmente questo è il mio pensiero sulla base delle informazioni che ho adesso, se queste cambiassero potrei anche cambiare il mio pensiero.

    • Franceschiello ha detto:

      Il cardinale Bagnasco celebrerà il suo funerale in qualità di vescovo di Genova. La Chiesa non ha mai preso nessun provvedimento serio nei suoi confronti non perchè lo ritenesse tutto sommato “ortodosso”, ma perchè aveva paura di scatenare una tempesta mediatica. Spiace dirlo, ma è così.
      La Chiesa di oggi, contrariamente a quanto dicono gli anticlericali, non è una congrega di cattivoni oscurantisti pronti a scomunicare il primo sospettato di eresia. Emblematico è il caso dei preti austriaci disobbedienti (un caso gravissimo, anche più grave del caso di don Gallo) nei confronti dei quali il “cattivissimo” Ratzinger non fece nulla, se non pregare per l’unità della Chiesa.

      • Davide Galati ha detto:

        Non lo so, io rimango della mia idea. Se la Chiesa non lo ha mai né condannato ufficialmente né preso provvedimenti verso di lui vuol dire che lo considerava un uomo degno di essere sacerdote e, di conseguenza, un degno sacerdote.
        Non credo di avere le capacità di discutere sulle motivazioni che hanno portato la Chiesa a questa scelta, ma prendo atto di questa scelta e la faccio mia, per obbedienza e senza cercare di essere più realista del re. Se don Gallo non è mai stato ripreso dalla Chiesa, sicuramente non sarò io a riprenderlo. Poi credo che Bagnasco avrebbe potuto mandare qualcun altro al suo posto, se ha deciso di esserci lui anche questo ha un significato che non credo sia di poco conto.

        • beppina ha detto:

          Tante volte si confonde il poter credere col voler credere…

        • Panthom ha detto:

          Ti ripeto che don Gallo è sempre stato ripreso dalla Chiesa, lo capirai cercando da solo sul web, magari cominciando da qui: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/03/11/fumo-bertone-bacchetta-don-gallo.html

          Non a caso Avvenire non ha scritto nulla sulla sua morte, solo un trafiletto a pagina 13 facendo arrabbiare gli anticlericali: http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/il-prete-troppo-scomodo-per-avvenire-il-giornale-dei-vescovi-nasconde-la-notizia-della-56374.htm

          • Daphnos ha detto:

            LOL quello di Dagospia è il massimo!! Comunque nutro molti dubbi su un possibile processo di beatificazione per Don Gallo, dovesse cominciare anche tra 200 anni… Forse al sig. Damilano la differenza che c’è tra Romero e Gallo.

        • a-theòs=a-éthos ha detto:

          No, tu sei gravemente colpevole di “finta obbedienza”. Nessuno, nemmeno il papa, può richiedere obbedienza se ciò comporta il commettere peccato mortale! L’eresia di Don Gallo è talmente palese su quasi tutto quello che diceva, che bisogna essere proprio ciechi (intellettualmente disonesti) per non vederlo. Hai mai letto il Catechismo? Non dico quello di S. Pio X, ma quello attuale? Temo che la metà delle cose là codificate, fossero ideologicamente trasgredite da Don Gallo. Svegliati, che non sei né carne né pesce (sai che fine fanno coloro che non sono né l’una né l’altro?)…

          • Francesco_ ha detto:

            Non riesco a non essere in accordo con a-theos e credo che il suo discorso sia lineare e chiaro.

            Parto anche io da Gv 8,1-11 “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più”. Il perdono del peccatore e la condanna del peccato.

            Naturalmente la prima parte ci è preclusa (non possiamo condannare o assolvere)e nemmeno a-theos lo fa, ma doverosa e la seconda. Il peccato deve essere denunciato e condannato senza esitazioni e guai a chi esita a farlo, guai a me stesso per primo quando esito per “rispetto umano” (se tu arrossisci delle livree del Cristo crocifisso, egli un giorno arrossirà di te).

            Come molti anche io ho il ricordo di esternazioni che mi hanno ferito come Cattolico e che si ponevano decisamente contro il Magistero.

            Ora, essere Cattolici significa riconosce il ruolo della Chiesa come Sposa di Cristo e accettarne l’insegnamento come conforme a Verità. Avversarlo, negarlo o ridicolizzarlo (vogliamo ricordare “Un Papa gay sarebbe magnifico”?), significa avversare, negare e ridicolizzare la Chiesa stessa e in ultima istanza Cristo stesso. Non ci vedo molto da discutere su questo punto: è un peccato importante, ancor di più perché commesso da un religioso, e deve essere denunciato sulle piazze.

            Fissato questo punto, altro discorso è conoscere quale animus abbia mosso le azioni di don gallo e quanto danno, al di la dell’animus, queste abbiano fatto (se davvero ha accompagnato due donne ad abortire mi domando: quante altre poverette hanno fatto la scelta sbagliata incoraggiate dall’esempio di un religioso? ne basterebbe una sola per far tremare i polsi). Per parte mia dubito fosse conforme a verità e dubito che l’esempio dato non abbia fatto perdere delle anime, ma questo è solo il mio (e di molti altri) pensiero; quì tutti dobbiamo fermarci perché in questo momento c’è Chi sta rileggendo il libro della sua storia terrena. Noi possiamo solo chinare il capo e tacere, preoccupandoci del giorno in cui toccherà a noi stare in piedi davanti a Lui.

            Davide Galati e altri, ve lo dico fraternamente: non cincischiate evitando di prendere posizione. Nemmeno Satana vi vorrebbe.

          • Matteo ha detto:

            Gravemente colpevole di finta obbedienza? Siamo al processo delle coscienze? Chetati. 🙂

            • a-theòs=a-éthos ha detto:

              E basta con ‘sta storia del processo alle coscienze! Il suo discorso esprime una scelta oggettiva e quindi giudicabile, poi se ha delle scusanti nello sbagliare io non giudico.

              • Matteo ha detto:

                Ma dov’è l’oggettività della finta obbedienza? Ha detto che non sa un H di don Gallo e per questo si affida al giudizio dei pastori e tu gli dai del finto obbediente? Se conoscessi Davide Galati sapresti che non se lo merita questo epiteto. Per questo ti ho consigliato di chetarti. 😉

                • a-theòs=a-éthos ha detto:

                  Non gli basta avere appreso che questo Don Gallo era pro-divorzio, pro-aborto, pro-omosessualismo, inneggiante ad un papa gay, ecc.? Una persona normale o dubita e dice che queste affermazioni sono false, oppure ne vede immediatamente l’incompatibilità con l’essere sacerdote cattolico. E non c’è nulla su cui ubbidire, quando l’errore è così palese, c’è solo da usare il buon senso e domandarsi come mai il suo Vescovo non l’abbia arginato.

                  • Matteo ha detto:

                    Ma dove ha detto Davide di aver appreso che Don Gallo era pro-divorzio, pro-aborto, pro-omosessualismo ecc…??
                    Probabilmente lo starà scoprendo meglio soltanto adesso e sarà sicuramente d’accordo con le tue conclusioni. (e lo sono anch’io)

                    • Kosmo ha detto:

                      Ma che risposta è?
                      C’è un articolo lungo così sopra (sarebbe buona cosa prima leggere l’articolo e poi magari commentare, no?) che spiega per filo e per segno cosa ha fatto questo tizio.
                      Poi non credo che sia stato sulla Luna questi ultimi 30 anni per non sapere quello che ha fatto e non ha fatto Gallo. Era sempre in TV a sproloquiare, *GIUDICANDO* il papa e tutti gli altri (com’è che lui può e gli altri no?).

                    • Matteo ha detto:

                      Kosmo, ma dopo i processi alle coscienze lo facciamo anche alle intenzioni? Io a parte di sapere che fumava il sigaro toscano, alzava il pugno sinistro e sventolava la bandiera arcobaleno anche in chiesa non sapevo altro di don Gallo. Eppure gli ultimi trent’anni sono stato qui…non è che forse avevo altri interessi? A me dispiace che abbiate preso di punta Davide, che è un bravo e pacioso blogger cattolico che seguo da qualche anno e che tra l’altro ha scritto qualche articolo per UCCR. Ma prima di sproloquiare sappiate chi è e che interessi ha. Altrimenti rischiate di fare figure barbine anche altrove, nel caso ad esempio se pretendereste da un astronomo della Specola Vaticana di conoscere la Hack e sentirvi rispondere “e chi c…. è?”.

        • Panthom ha detto:

          @Davide Galati

          “Don Gallo è uno dei sacerdoti delegittimati da tempo per i loro atteggiamenti anti-evangelici e anti-ecclesiali”
          (card. Tarcisio Bertone, 2003)

          • Pino ha detto:

            e allora perchè il Card. Bertone all’epoca suo vescovo non ne ha tratto le logiche conseguenze?

        • Giancarlo ha detto:

          Proprio questo è grave,caro Davide: che tu e tanti altri come te guardino a don Gallo come ad un buon prete, come a qualcuno da cui si può imparare. E di tutto questo non è più don Gallo ad essere responsabile, ma il cardinale Bagnasco e tutti coloro che avrebbero il dovere di fermare questo scandalo. Da tutta questa situazione, cioè dal fatto che chi fa il male non viene censurato e punito da chi avrebbe la responsabilità di farlo, mentre invece chi tenta di fare il bene, magari goffamente, come don Piero Corsi, viene immediatamente ed aspramente ripreso dai suoi superiori che hanno paura di suscitare l’ira dei laicisti, …da tutto questo dovresti capire che la chiesa sta vivendo un momento di grande confusione, tale da essere, probabilmente, il peggiore della sua storia.

          E’, l’attuale, un momento storico grave e difficile per la chiesa. Ma è anche un momento fantastico per cuori intrepidi. Coraggio.

          • Davide Galati ha detto:

            Io non lo conosco, non so quasi nulla delle sue idee, di ciò che ha detto e fatto, ma faccio un semplice ragionamento. Se la Chiesa non lo ha mai punito, non lo ha mai ritenuto in mancanza di comunione con essa, vuol dire che, pur con le sue opinioni, l’ha ritenuto un prete degno di essere tale. Personalmente non penso che, nel caso specifico, il problema sia se conosco o meno il catechismo, il diritto canonico o chissà cos’altro per passare al setaccio ogni cosa detta o fatta da don Gallo e vedere se rientrava o no nella dottrina e nel Magistero della Chiesa. Ma c’è chi questo dovrebbe farlo e sono i pastori. Se per i pastori questo sacerdote è stato “solo”, vanitoso o si è meritato solo qualche richiamo ogni tanto e più sui giornali che ufficialmente mi sembra, ma gli è sempre stata data la possibilità di celebrare la messa, vuol dire che è stato giudicato degno di tale onore proprio dai pastori che dovrebbero guidarmi, allora come posso io ritenerlo meno degno?
            Non è questione di essere più o meno caldi o più o meno tiepido, ma di fidarsi dei propri pastori, almeno per me e almeno per quelle situazioni che non conosco. E quello che capisco io di don Gallo è che questo sacerdote ha avuto sicuramente atteggiamenti e opinioni che io riterrei quantomeno insolite per un sacerdote, ma non tali da metterlo fuori dalla comunione della Chiesa e da impedirgli di svolgere il suo ministero.

            • Pino ha detto:

              il suo ragionamento non fa una grinza, il problema non è mai stato don Gallo ma sono sempre stati i suoi superiori incapaci di prendere provvedimenti nei suoi confronti.

              • a-theòs=a-éthos ha detto:

                Nolenti, più che incapaci…

                • Pino ha detto:

                  culpa in vigilando, ormai i vescovi si sono dimenticati da troppo tempo che è loro responsabilità esercitare l’autorità loro conferita.

                  • Emanuele ha detto:

                    Io ho scritto due volte a Bagnasco, ricordandogli che il suo ruolo, scritto nel titolo di Vescovo, vuo proprio dire supervisore, sorvegliante.

                    Una volta gli ho anche citato un passo duro dell’Apocalisse, sperando che lo Spirito lo destasse:

                    All’angelo della Chiesa di Laodicèa scrivi:
                    Così parla l’Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio:

                    Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo!

                    Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca.” (Ap 3, 15-16)

                    …parole proprio rivolte ad un Vescovo.

    • Panthom ha detto:

      La Chiesa lo ha giudicato tante volte, in rete girano in queste ore le dichiarazioni del card. Bertone. Il quotidiano della CEI lo ha più volte criticato, definendolo anche “prete vanitoso”.

      Bagnasco ha detto che andrà al suo funerale come fa sempre per tutti i suoi sacerdoti, infatti è arcivescovo di Genova.

      • a-theòs=a-éthos ha detto:

        E non ci sarebbe nulla di male, se parlasse chiaro durante l’omelia…

        • Emanuele ha detto:

          …aspetta e spera.

          Due volte ho scritto proprio al Card. Bagnasco dopo le ospitate di don Gallo dalla Bignardi e a Servizio Pubblico. La lettera era molto circostanziata e riportava denuncie precise: don Gallo aveva approvato il suicidio e l’eutanasia. Due cose gravissime… Inoltre, nelle stesse puntate ha sfoggiato tutto il repertorio: sì alle nozze gay, in nome di quell’ammore di cui discutevamo ieri; ok alla prostituzione; pieno rispetto per trans; elogio della teologia della liberazione; farneticazioni sul Concilio Vaticano II; invettive contro il Santo Padre (allora Benedetto XVI), etc.

          Hai avuto risposta? …beh, neppure io. Hai letto sui giornali qualche presa di posizione del Vescovo?

          Eppure si tratta di trasmissioni molto seguite per cui il danno era grave…

          • Kosmo ha detto:

            La verità è che si ha una paura FOLLE di apparire “bigotti, reazionari, fascisti”, per cui non si prende posizione.
            E la cosa più grave è che queste accuse, più che da ateisti e anticlericali (in fondo te lo aspetti da loro), vengono per la maggior parte delle volte dai c.d. “cattolici” buonisti, dai cattolici “adulti”, dai cripto-protestanti, dai relativisti tiepidi, di cui abbiamo un bel campione qui in questo thread.

      • Pino ha detto:

        non è vero, la Chiesa non lo ha MAI “giudicato”, perchè se lo avesse fatto don Gallo non avrebbe esercitato il suo ministero. La gerarchia cattolica lo ha sempre accettato, non avendo mai preso provvedimenti contro di lui. Criticare non vuol dire giudicare.

        • a-theòs=a-éthos ha detto:

          E soprattutto non vuol dire fermare lo scandalo assoluto che ogni sua parola produceva a danno dei fedeli…

          • Pino ha detto:

            alla fin dei conti non si può dare torto a quelli che dicono che don Gallo era un bravo prete, inserito nella Chiesa che contro di lui non ha mai preso provvedimenti…..

            • a-theòs=a-éthos ha detto:

              Invece si può, perché basta aprire gli occhi, fare un confronto con quanto scritto nel catechismo e dare un giudizio finale oggettivo sui fatti.

              • Pino ha detto:

                certo, il mio commento si riferiva al fatto che poichè nessun suo superiore è mai intervenuto moltissimi pensano che predicasse in modo corretto

  • Umpalumpa ha detto:

    Premetto che non approvavo molte battaglie politiche di Don Gallo.

    Però dire «La Chiesa si dovrebbe invece convincere che viviamo in un villaggio post cristiano. Spero che abbia il coraggio di cambiare qualcosa», non significa di per sè rifiutare i dogmi della Chiesa, ma magari solo smetterla di pensare di vivere in una società cristiana. Di fatto non è così.

  • luca ha detto:

    E’ vero don Gallo non era il massimo,ma pensiamo a quanti sacerdoti concubini, gay e pedofili non vengono sbattuti via dalla Chiesa…C’è troppa tolleranza…Anche Benedetto XVI si è arreso a questo scempio…Per poi non parlare di quelli attaccati al denaro che adottano un vero e proprio tariffario per le messe..Tipo S.Antonio a Posillipo – matrimonio 500 euro –
    PS SI attende l’Apocalisse…Gesù fai presto

    • Azaria ha detto:

      I sacerdoti concubini hanno una colpa che (nonostante sia enorme) non raggiunge le dimensioni delle infinite colpe di Gallo.
      Non si puó dire lo stesso per i preti pedofili, ma questi ultimi sono stati giustamente ridotti all’ordine laicale quando sono stati scoperti (e se qualcuno li ha coperti ha ricevuto lo stesso provedimento). Inoltre tutti insieme appassionatamente a rispondere (sempre giustamente) davanti ai giudici civili/penali.

      Il concubino é un problema perché é un sacerdote che pecca e da il cattivo esempio, un sacerdote come don Gallo é una vera e propria tragedia perché insegna a NON servire Cristo (il che porta poi ad ammettere qualunque cosa, infatti lui era favorevole dell’aborto).

      500€ per un matrimonio? Quanto si spende per un fotografo? E per gli addobbi floreali? E per il ristorante? E per l’abito della sposa? Lo scandalo sono i 500€ della parrocchia? Ma fammi il piacere!
      Poi naturalmente solo chi dalla Chiesa non passa neanche per sbaglio che giudica con tutta questa saccenza ignoranza e con tanto pregiudizio.
      Chi infatti conosci un po’ la Chiesa sa che é pratica comune ridurre (a volte eliminare) tale costo per le coppie che sono in cattive acque, ovviamente tale agevolazione non ha alcun senso per una coppia (ne sparo una) che spende 5 mila euro solo per il vestito della sposa.

      • Emanuele ha detto:

        Dalle mie parti l’offerta è libera e non conosco nessuno che ha pagato cifre simili (di chiese ne frequento diverse, anche in citta diverse)… io personalmente ho sborsato un po’ (non la cifra riportata), ma c’era in ballo la festa del Santo Patrono a cui sono devoto… così ho espressamente indicato che i soldi fossero spesi per la festa.

        Un tariffario vero e proprio credo che sia vietato, io mi rivolgerei al vescovo… ovviamente non confondiamo poi gli uffici parrocchiali con il parroco, spesso si inventano regole all’insaputa anche all’insaputa del parroco. Parlare direttamente con il parroco, di solito, risolve questi stupidi problemi…

      • Umpalumpa ha detto:

        Scusate, mi intrometto. Se don Gallo non è stato “punito” dalla Chiesa un motivo ci sarà. Altrimenti lo avrebbero fatto.

        Per quanto riguarda i tariffari più o meno espliciti, a mio parere è una vergogna. Certo si paga anche il fotografo e il buffet. Però loro danno un servizio, il sacerdote “da” un sacramento e come tale non si dovrebbe pagare.
        L’edificio chiesa costa troppo da mantenere? vendiamolo. Non tutte le chiese al mondo sono la basilica di SanPietro o SanMarco, che chiaramente sono invendibili. Poi, tenendo conto che le chiese sono mezze vuote magari avremmo 2 piccioni con una fava: avremmo meno edifici da mantenere e più cristiani per le strade.

    • Emanuele ha detto:

      Le faccio una domanda, prendiamo due sacerdoti che si comportano in modo diverso.

      Il primo ha una condotta gravemente immorale, ma se ne vergogna e cerca in tutti i modi di tenerla nascosta. Pubblicamente denuncia l’immoralità esortando i fedeli a comportarsi giustamente, benché nel privato lui non lo faccia.

      Il secondo ha una condotta più sobria, non però certo priva di peccati anche gravi come tutti noi. Invece di denunciare il peccato in ogni sua forma, lo derubrica a colpa leggera, anzi dichiara che non si tratta di peccati, ma che è la Chiesa a sbagliare. Invità inoltre i fedeli a compiere liberamente quelle azioni, proprio perché non peccaminose, ma giuste.

      Chi dei due si è comportato peggio?

  • Tarcisio ha detto:

    Lui non ha cercato il clamore mediatico, solo voleva denunciare la povertà e le difficili condizioni. Favorevole alla farfalla di belen? Non era favorevole all’aborto, solo una volta disse che se delle donne hanno abortito cercava di capirne le motivazione. Sull’eutanasia lui non era favorevole, anzi consigliava a chi la praticava di non farla.Aveva detto che aveva stima di Ghandi e CheGuevara, ma mai li ha messi al di sopra di Gesù Cristo. Che c’è di male a essere partigiani, è grazie alla resistenza se oggi siamo liberi.

  • Livio ha detto:

    Il giudizio su Don Gallo spetta al solo al quale è riservato questo compito.
    Non sono mai stato un suo fan, mi è parso ricercasse molto le ricompense terrene, sotto forma di apprezzamenti da parte di autentici nemici della Chiesa.
    Spero però abbia assolto nel privato ai suoi compiti di sacerdote e abbia portato a Cristo molte anime.

  • Kosmo ha detto:

    “I miei vangeli non sono quattro… Noi seguiamo da anni e anni il vangelo secondo De Andrè, un cammino cioè in direzione ostinata e contraria. E possiamo confermarlo, constatarlo: dai diamanti non nasce niente, dal letame sbocciano i fiori.”

    Indovinate chi l’ha detto?

  • Emanuele ha detto:

    Ho avuto la “fortuna” di conoscere don Gallo di persona… Ad un incontro con adolescenti sul problema della droga. Lui disse che, avvicinando un drogato non gli parlava mai di Vangelo o di Gesù. Prima lo aiutava materialmente, casomai solo in un secondo tempo parlava di fede. Aggiunse che non aveva bisogno di catechismo, ma cose concrete…

    Che differenza con don Bensi, che avvicinava le prostitute gridando: “Gesù ti ama” e la prima cosa che faceva era pregare insieme a loro Ave Maria e Padre Nostro… E’ quante, sentitesi finalmente amate, lo hanno seguito subito abbandonando quel triste mestiere…

    Purtroppo all’epoca di quell’incontro ero uno sbarbatello liceale… oggi gli chiederei: “se lei che è sacerdote, non parla di Vangelo, chi dovrebbe farlo? Il suo pusher?” e aggiungerei: “ha mai pensato che forse un drogato quello che cerca è proprio Gesù? Se lei lo nega, che differenza farà con quelli che fino a quel momento hanno voluto aiutarlo senza riuscire?”

    Don Gallo pensava che la Chiesa fosse Emergency… ma purtroppo aveva sbagliato “parrocchia”…

  • Daphnos ha detto:

    Su Facebook i commenti piovono… uno scrive:

    Ma che diavolo ci fa Bagnasco a celebrare i funerali di Don Gallo?! Prelato più omofobo non poteva esserci a celebrare i funerali di un prete così speciale e alternativo alle gerarchie ecclesiastiche.
    Non capisco proprio perchè venga Bagnasco, perchè diavolo, perchè?
    Mi piace · · Ieri alle 16.35

    qualcuno glielo spieghi, con calma, per favore. Ma forse, citando Don Gallo, costui risponderebbe che tale motivazione è una cosa ‘di destra’, perciò va disprezzata. Chiediamo scusa.
    Un altro accusa:

    Questa vuole essere la mia rabbia, contro il perbenismo di facili persone che ci vogliono soggiogare con falsi miti ed ideologie da pattumiera, Stasera sul TG5 canale5 hanno utilizzato 15 secondi del loro prezioso tempo per ricordare un grande uomo di alti valori morali come Don Andrea Gallo, morto ieri. In contrapposizione hanno utilizzato circa tre minuti per informarci che la nuotatrice nazionale Patrizia Pellegrino lascerà il suo fidanzato dopo due anni di convivenza. Lascio a voi tutti i vostri commenti………..
    Mi piace · · 21 ore fa

    come dargli torto? E’ chiaramente un gombloddo mediatico…

    Ma il migliore di tutti è il seguente:

    Don, sei stato un Grande, Vero Prete altro che un prete scomodo ! Non andarmi in Paradiso : lì ti potresti annoiare ! Riposa in pace !
    Mi piace · · Ieri alle 18.20

    spero che i suoi figli spirituali possano aver maturato anche qualche altra sensibilità!

    grande don hai aperto veramente il cuore come dovessero fare ii nostri parroci agli ultimi hai diseredat agli oppressi
    don andrea santo subito
    Mi piace · · Ieri alle 17.14

    E magari anche qualche competenza grammaticale.

    Comunque, pare davvero che avesse un grande seguito. Non volendo fare un torto a lui ne’ agli altri che gli sono stati vicini, lo saluterò con le parole di un ultimo commento, che sicuramente avrebbe gradito:

    Per te una preghiera laica “i primi 12 articoli della Costituzione” e un pugno al cielo
    Mi piace · · Ieri alle 15.15

    il di più sarebbe offensivo…? Arrivederci don Andrea.

    • Emanuele ha detto:

      Ti aggiungo questo dal blog del Fatto:

      pur essendo ateo, stasera pregherò per te

      non male anche Vauro ieri sera:

      Don Gallo davanti a due angeli sconcertati. “beh, che avete da guardare?” dice don Gallo. Risposta: “sa non siamo abituati a vedere preti da queste parti”.

      Sarei curioso di sapre in quale girone Vauro metterebbe Puglisi, Kolbe, etc.

      • Livio ha detto:

        Per l’appunto si parlava degli elogi di cotanti amici della Chiesa. Don Gallo se ne è beato, prima e dopo la sua morte. Il problema è che i complimenti dei Vauro, Scalfari, e della restante pletora di lanciatori di melma a tempo perso non sono molto utili alla presenza di Nostro Signore come intercessioni (cit)

      • Franceschiello ha detto:

        La vignetta di Vauro è semplicemente offensiva (e non potevamo aspettarci altrimenti). Aveva ragione don Milani, questi intellettualoidi devono rendersi conto che loro non sono nella condizione di poter giudicare e criticare queste cose. Non sono qualificati per dare giudizi.

      • Edward ha detto:

        ..sarebbe interessantissimo sapere , da ateo, CHI o COSA pregasse….l’idea di aver profferito una contraddizione in termini pare proprio non sfiori quest’anima pia degli idolatri di don Andrea..e chissà se qualcuno dei solerti partecipanti, nei commenti, al blog del Fatto gliel’avrà fatto notare….mi sa che la possibilità che ciò sia accaduto non la quoterebbero neppure alla SNAI….

    • Franceschiello ha detto:

      Quanto clericalismo ateo! Ma che fine hanno fatto tutti quei discorsi in difesa della laicità dello Stato dalle ingerenze degli ecclesiastici? Cos’è, a un bagarozzo basta sventolare la bandiera rossa per essere osannato dai cultori della laicità dello Stato?

      • Franceschiello ha detto:

        Ripetono fino allo sfinitimento che i preti non devono fare politica, ma a quanto pare basta fare propaganda politica per il PCI/RC/SEL e allora tutto va bene.

  • andrea g ha detto:

    Giusto o sbagliato, la Chiesa adotta par condicio
    su sacerdoti “policitizzati”.
    Un certo don Pasquale Silvestri, celebrando una
    Messa per Mussolini nel 68° anniversario della morte
    del noto pelatone, ha detto nell’omelia:
    “per dare leggi savie a un popolo bisogna essere
    anche un po’ artista»; “«Mussolini è stato promotore di
    leggi giuste e savie, anche lui è
    stato un artista vero».
    Va beh.

    • andrea g ha detto:

      Ci sarebbe poi anche padre Antonio Lo Curto
      che,alla Messa puntuale per Benito, (siamo a Catania,
      aprile 2012) afferma:
      Mussolini era una brava persona, magna­nimo e giusto
      «come Federico II di Sve­via».
      E ancora:
      «Benito ha solo commesso alcuni errori, come le
      leggi razziali e la guerra.
      Ma sono errori che tutti possiamo fare”.

      E che sarà mai.

  • Gianfranco Fr. ha detto:

    …per chi volesse conoscere il vangelo secondo don gallo…
    http://www.newnotizie.it/2012/12/don-gallo-almeno-5-apostoli-erano-gay-video/

  • Gianfranco Fr. ha detto:

    …ecco come ti trasformo una chiesa in una osteria, manca solo qualche fiasco di lambrusco…che spettacolo miserevole!

    http://www.youtube.com/watch?v=_5koRYLKUbk