8×1000 alla Chiesa cattolica, un pensiero a Massimo Teodori

MissionariaAnche quest’anno milioni di italiani destineranno l’8×1000 alla Chiesa cattolica, ovvero l’unica istituzione radicata sufficientemente sul territorio nazionale e internazionale da permettere che questo denaro sia investito in modo efficace nelle missioni internazionali di carità, nel sostegno economico ai sacerdoti e missionari e nella manutenzione strutturale delle chiese e dei vari Centri di aiuto alla popolazione.

Abbiamo risposto a tutte le pretestuose critiche contro l’8×1000 in questo articolo, che ritorna d’attualità ogni anno durante il periodo di dichiarazione dei redditi. La destinazione dell’8×1000 è una scelta volontaria, nessuno obbliga a firmare per lo Stato, per la Chiesa cattolica, per quella valdese, per quella luterana, per le comunità ebraiche, per i buddhisti ecc. Siamo di fronte ad una concorrenza leale ed equilibrata tra vari beneficiari e il meccanismo avvantaggia chi ottiene la maggiore quota di preferenze. La maggioranza di chi firma una destinazione sceglie oggi la Chiesa cattolica, ma potrebbe tranquillamente preferire lo Stato o la Chiesa valdese.

La Chiesa cattolica destina il denaro derivante dall’8×1000 verso tre canali diversi: “Esigenze di culto della popolazione“; “Interventi caritativi” e “Sostentamento del clero”. Alcuni accusano la Chiesa cattolica di non destinare tutto agli “interventi caritativi” come farebbero invece alcune chiese protestanti. Quest’accusa è errata: lo stipendio del missionario impegnato nel Terzo Mondo finisce sotto la voce “sostentamento del clero”, mentre il mantenimento delle mense dei poveri o delle case d’accoglienza finiscono sotto la voce “culto e pastorale”. Dunque l’investimento nella “carità”, non è tutto quello che appare sotto la diretta voce della rendicontazione. Per qualunque approfondimento invitiamo a visitare il sito web Chiedilo a loro dove, grazie al web, è possibile mostrare in modo trasparente l’uso di questi soldi.

Anche quest’anno destineremo l’8×1000 alla Chiesa cattolica e invitiamo anche tutti i nostri lettori a farlo, credenti e non credenti. Facciamolo in nome della frustrante campagna anticlericale affidata quest’anno al solito Corrado Augias e al laicista radicale Massimo Teodori e al suo nuovo libro “Vaticano rapace” (che fantasia, vero?), smontato completamente e facilmente su Avvenire dall’ottimo Umberto Falena.

12 commenti a 8×1000 alla Chiesa cattolica, un pensiero a Massimo Teodori

  • Daniele ha detto:

    Il problema è che le deliranti e false tesi di Augias, Odifreddi, Hack, Teodori, ecc… sull’8×1000 trovano grande spazio (e quindi grande pubblico) nei quotidiani (La Repubblica, Il Fatto Quotidiano) e anche nella televisione di Stato (Rai 3 soprattutto), mentre alla verità dei fatti, dimostrata da Umberto Falena (ce ne fossero di più di giornalisti come lui!), viene concesso poco spazio: infatti le prese di posizione in difesa dell’8×1000 si trovano solo su Avvenire, TV2000 (l’emittente della CEI) o nella trasmissione domenicale di Rai 1 “A Sua Immagine”.

    • Woody85 ha detto:

      E’ sempre stato così, eppure la gente non vive chiusa in redazione e sa distinguere la verità dalla propaganda…i dati lo dimostrano.

      • Pelide Achille ha detto:

        penso che tu sopravvaluti le persone che vivono nel nostro paese mi spiace dirlo ma in italia winter is coming

    • Giacomot ha detto:

      Mi dispiace dirlo ma su questa terra l’uomo non troverà mai giustizia e onestà !

  • controinformato ha detto:

    mmm…
    però una dichiarazione più dettagliata e chiara potrebbe stroncare sul nascere ogni sorta di dubbio

  • Gab ha detto:

    Fermo restando la grande utilità dell’8 x 1000 vorrei fare una breve riflessione.

    E’ da un pò di tempo a questa parte che la pubblicità è incentrata soprattutto sull’aspetto “caritativo” e prettamente “umano”. Io penso che putroppo, in questo modo, prevalga ciò che disse invece Papa Francesco quando affermò che la Chiesa non è una ONG esistenziale (o meglio, non dovrebbe esserlo).

    Perché allora non pubblicizzare anche l’aspetto evagelico della Missione della Chiesa? Il sostentamento del clero trova il suo fondamento nella missione prima che è quella di evangelizzare e diffondere la Parola di Dio. A me non sembra che l’aspetto caritatevole (quando è troppo accentuato) e missionario (in senso un pò equivoco) aiuti a capire tale importante missione primaria, senza la quale, tutto il resto non ha senso.

    Se la Chiesa non è una ONG esistenziale allora nell’8 x 1000 non si dovrebbe dimenticare l’aspetto di evangelizzazione. Ma la domanda provocatoria (ma non tanto) con cui vi lascio è: quanta vera evangelizzazione viene fatta oggi? Non è che Papa Francesco invece ha intuito il pericolo moderno in cui la Chiesa oggi rischia di “conformarsi” troppo?

  • Secondo me l’8 per mille è troppo (quasi un miliardo di €), è distribuito in modo disarmonico (solo 85 milioni a favore delle iniziative caritative non pastorali del Terzo Mondo), ma, in ogni caso, è di gran lunga quanto di meglio esiste nel campo della cooperazione e non solo italiana.Potrebbe migliorare? Certamente sì, anche se non è facile. In conclusione, almeno per quanto riguarda le iniziative caritative non pastorali del Terzo Mondo, dove arriva l’8 per mille spesso non arriva (e non arriverà mai) nessuno.

    • EquesFidus ha detto:

      Si ricordi tuttavia che anche San Giovanni Bosco, nelle sue lettere, richiedeva continuamente denaro, poiché ogni iniziativa richiede, nonostante tutto, fondi, sia essa l’annuncio evangelico o l’apertura di nuove scuole ed ospedali.

  • Positrone76 ha detto:

    Sono d’accordo con moltissimi interventi. La Chiesa potrebbe rendicontare meglio ed in maniera più chiara la ridistrubuzione dei fondi. La trasparenza in fondo la prima arma da usare contro la disinformazione. Secondo poi e’ vero numeri alla mano che il trattamento verso la Chiesa e’ diverso nel senso che i soldi destinati alla Chiesa Cattolica sono consegnati subito pronto cash agli altri arriva in media dopo 2/3 anni.
    Vero infine che e’ demagogico non dichiarare che il fine del fondo sostanzialmente religioso non caritatevole sebbene diffondere la parola di Dio e’ un’altissima forma di carità e dunque di Amore.
    Al Pelide Achille rispondo che tristemente quella frase (winter is coming) e’ oggetto in Italia di ampie (e sostanzialmente immotivate) critiche da parte di alcuni cattolici 🙁

    • Katy ha detto:

      Da anni destino l’8×1000 alla Chiesa senza vedere come destina i soldi, anche perché se dovessi dubitare non sarei cattolico. Evidentemente tra me e lei c’è un problema di fondo che riguarda la nostra fede, ma questo se lo vedrà con la sua coscienza.
      In secondo luogo occorre dimostrare che i trattamenti sono differenti, in terzo luogo non c’è nessuna omissione sul “sostentamento del clero” e sul mantenimento dei “luoghi di culto”. Soltanto cattolici all’acqua di rose come lei potrebbero non vedere che sono due voci con fini religiosi.
      Poveri noi, quanti brutti figli che ha generato la coppia Martini&Mancuso.

  • Positrone76 ha detto:

    Simili risposte e’ lei a doverle poi giustificare alla sua coscienza gentile Katy.

    “Lo Stato si riserva tre anni per provvedere all’esatto conteggio e al versamento dei contributi alle rappresentanze delle confessioni religiose. Ogni anno, quindi, tutte le confessioni ricevono i finanziamenti relativi alla dichiarazione dei redditi di tre anni prima, ad eccezione della Chiesa cattolica che, secondo l’art. 47 della legge n. 222 del 20 maggio 1985, riceve invece un anticipo relativo all’anno in corso pari all’importo definitivo, che ad essa compete in relazione alla dichiarazione dei redditi di tre anni prima, oltre al conguaglio relativo al suddetto esercizio.
    Dato che le somme erogate dallo Stato ogni anno e messe in bilancio dalle varie confessioni non coincidono con quelle che competono all’anno stesso e che in particolare i versamenti alla Chiesa cattolica comprendono conguagli o ratei relativi ad anni precedenti, gli importi discussi nel successivo paragrafo sull’utilizzo dei fondi, non devono essere confusi con gli importi di competenza dello stesso anno.” fonte: wikipedia alla voce 8×1000 (su cui però sono innestate tutta un’altra serie di fonti assolutamente attendibili).

    Se poi oltre che i conti con la sua coscienza facesse anche i conti con l’italiano scoprirebbe che la mia non e’ affatto mancanza di fiducia ma al contrario un atto di fuducia verso la mia Chiesa ed e’ in linea con quanto espresso recentemente dal Santo Padre.
    Poveri voi figli di vetero cattolici preconciliari…
    PS Mi sembrava di aver capito leggendo questo ammirevole sito che i giudizi su Martini fossero frutto di una visione ideologizzata e sfruttata dagli anticlericali quando invece Martini sembrava da voi rivalutato.
    PS Cattolico/a all’acqua di rose ci sarà lei 🙂 (precisare sempre utile in certi casi)

  • aristocle ha detto:

    Chi gli ha dato la patente? In altri termini: che ci sta a fare un Ordine dei giornalisti, se i suoi iscritti considerano la correttezza dell’informazione meno che niente?