Il fallimento etico delle Femen

FemenChiudono lo zoo? E si svestono! Approvano una legge non condivisa? E si svestono! E così via. Qualcuno definisce questa pratica come una “modalità di contestazione”, qualche altro la relega a semplice “esibizionismo”, altri ancora parlano iperbolicamente di attivismo politico.

Il nome tecnico di questa iniziativa fondata in Ucraina, che sta prendendo piede anche in Italia, è Movimento di Kiev; fondato dall’economista Anna Gucol nel 2008 a Kiev. Non come alternativa ai calendari di soubrette sexy o volgari (come preferite), di cui siamo inondati settimanalmente; ma come risposta di protesta all’immagine dell’Ucraina riconosciuta all’estero come meta di turismo sessuale . L’obiettivo del movimento è “smuovere le donne in Ucraina, rendendole socialmente attive”; questa  la motivazione ufficiale che il movimento diffonde circa la propria nascita; perchè (svestirsi) “è l’unico modo per essere ascoltate”.

Dunque combattono l’immagine della donna oggetto, denudandosi. Un ossimoro quasi. E allora diventa complicato seguire la logica del discorso. Si presentano nude per non far passare l’idea della donna come merce sessuale. Anticipano il messaggio, in sostanza, verrebbe da pensare. E invece no, stando alla loro filosofia.  Perchè anzitutto sono loro a volerlo, a volersi presentare nude. Ma non perchè si decide di far qualcosa volontariamente se ne cambia il senso, ribadiamo. Si potrebbe addirittura supporre che oltre ad avallare il messaggio che teoricamente starebbero combattendo, lo rendano più facilmente fruibile, perché gratuito. E anche qui, invece, le Femen (femministe ucraine) controbattono di «veicolare ed affermare il corpo, passando da quello spettacolarizzato a quello politico, capace di affrontare la repressione senza timori» con evidente frecciata alle donne dello show televisivo. Si preparano psicologicamente e fisicamente alle loro irruzioni a seno nudo, alla possibilità di essere picchiate dalle forze dell’ordine. E affrontano tutto, impavide; guardando la meta. Certe che il loro corpo debba diventare il mezzo per attirare l’attenzione mediatica. E dunque per portare al mondo la loro opinione.

Le Femen si sono agglomerate in tanti Paesi del Mondo; ma in Italia ancora non riescono ad imporsi perchè ostacolate legalmente; rischiano infatti condanne dai 2 ai 7 anni per manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale oltre che al reato di atti osceni in luogo pubblico. Un fermo di facciata messo dal nostro Paese che, stando alla legge, non consentirebbe “oscenità”. Forse quelle gratuite. L’Italia in genere paga per assistere a queste ultime. A quelle in prima serata, dove donne con qualche centimetro di tessuto indosso, conducono, talvolta anche male, programmi tv o compaiono solo per “rallegrare” la conduzione. Vediamo altri atti di oscenità in parlamento, con donnine elette dopo lunghe gavette su sgabelli, in funzioni decorative all’interno di uno studio televisivo. Tutto gira intorno al corpo femminile; anche le pubblicità più asettiche; anche una mozzarella o un detersivo da acquistare sono possibilmente associati ad un seno nudo o una coscia lunga.

Un vilipendio contro la “dignità delle donne” che neppure più provoca irritazione o sconcerto. Tale infatti la drammatica abitudinarietà con cui assistiamo a tale indecoroso spettacolo, saremmo anzi quasi portati ad elogiare questa nuova “forma di nudismo”; che apparentemente almeno sottenderebbe una motivazione nobile. Poi, per grazia, rinsaviamo. Il nudo non combatte il nudo. La guerra non combatte la guerra. La volgarità non sfuma nel tempo. Il rispetto del proprio corpo non si ottiene scrivendovi sopra che lo vogliamo perchè è prezioso. Si dimostra che è prezioso; preservandolo.

Livia Carandente

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90 commenti a Il fallimento etico delle Femen

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    • Giulia ha detto in risposta a Laura

      Questa mania di dare alle donne che si disprezzano delle “sgualdrine” non la capisco. Io – vestitissima perché non è vero che femminista ugual nudista – sono scesa in piazza molte e svariate volte contro la violenza sulle donne e con le famigeratissime fanciulle di se non ora quando…. Eppure non sono sgualdrina né tale mi sento!!!

      • Leonardo ha detto in risposta a Giulia

        Il fatto che lo “sgualdrine” dipendesse dalla nudaggine ostentata ed usata non ti è mai passato per la mente?

        • Giulia ha detto in risposta a Leonardo

          Il fatto che sgualdrina si dica solo ad una donna ma mai ad un uomo e venga tanto spesso accostato a qualsiasi donna che dissente o altrimenti da scandalo (hai presente “processo per stupro”? Ecco…. Non c’è caso del genere in cui della donna non si dica lo stesso o anche peggio) ti è mai passato per la mente?

          • Azaria ha detto in risposta a Giulia

            Il fatto che sgualdrina si dica ad una donna é normalissimo visto che é un termine coniato al femminile…
            Nel caso particolare (quello riportato da Laura) é particolarmente azzeccato.
            Poi per noi ci sono anche altri termini offensivi che sono caratterizzati dal genere maschile come il termine “sgualdrina” é caratterizzato dal genere femminile.

            Non vedo perché ti lamenti qui del fatto che altri usino il termini offensivi in modo improprio. Vuoi fare vittimismo?

            • LawFirstpope ha detto in risposta a Azaria

              Non mi stupisce: la presunta intercambiabilità dei generi maschile e femminile (anche laddove non è palesemente possibile, come nel caso del termine in questione) è uno dei ‘piatti forti’ del periodo di relativismo che stiamo vivendo.

              • Giulia ha detto in risposta a LawFirstpope

                Perché per criticare una donna si deve sempre accusarla di essere “disinibita” sessualmente mentre per un uomo non è vergognoso altrettanto? In soldoni: perché per sembrare “buona” una donna deve necessariamente fuggire il sesso siccome peccato ?

                • Ottavio ha detto in risposta a Giulia

                  Boh sinceramente non mi interessa nulla, mi interessa soltanto poter dire la mia opinione senza che un gruppo di sgualdrine mi salti addosso violentandomi. E’ possibile?

                • LawFirstpope ha detto in risposta a Giulia

                  Perché un uomo che picchia una donna è un orco mentre per una donna non è vergognoso altrettanto?
                  Unicuique suum…

                • domenico ha detto in risposta a Giulia

                  “Perché per criticare una donna si deve sempre accusarla di essere “disinibita” sessualmente mentre per un uomo non è vergognoso altrettanto?”

                  Affascinante questione che se viene posta dopo 40 di femminismo ne dimostra il fallimento: dopo 40 anni siamo in una situazione simile a quella degli anni pre ’68… Dovrebbero quindi essere le donne a rispondere al tuo quesito e non gli uomini.

                • Azaria ha detto in risposta a Giulia

                  Prima una puntualizzazione:
                  Il “sesso facile” é un peccato per voi (donne) come lo é per noi (uomini).

                  Una sgualdrina (per definizione) non puó essere fedele in termini di coppia, questo forse non basta a considerarlo offensivo?
                  Nel caso una femmina (e non una donna, le femen non sono degne di essere chiamate donne) si mostra il seno a tutti in luoghi pubblici non dedicati a nudisti, il termine sgualdrina, indipendentemente o meno se é considerato un’accusa, non é azzeccato?

          • Leonardo ha detto in risposta a Giulia

            Ma che dici?
            “tanto spesso accostato a qualsiasi donna che dissente o altrimenti da scandalo (hai presente “processo per stupro”?”
            Eeeh?? Sei seria? Ma che razza di uomini frequenti?

            Forse non hai colto, qui non si sta parlando di “tanto spesso” ma di un caso specifico, le Femen, ragazze pagate anche 1000$ al giorno per esibirsi tette al vento contro chi gli viene detto.
            Donne che si spogliano a pagamento contro l’utilizzo del corpo delle donne.

            Ma se a te va bene questo, basta, a posto così, no problem.
            Basta che dici “mi sento pienamente rappresentata come donna, nei miei ideali, da questo collettivo” e per me va bene.

      • domenico ha detto in risposta a Giulia

        ringrazio Giulia per non aver contraddetto l’aggettivo ‘fasciste’ e quindi suppongo che sia d’accordo.

    • Kosmo ha detto in risposta a Laura

      Notare le “intemperanze” del commentatore Carlo (che forse è anche quello che scrive qui ogni tanto le sue corbellerie)

  1. Sophie ha detto

    Mamma mia che gruppo di galline…

  2. Sophie ha detto

    Scusate se vado off topic ma l’altro è stato chiuso. In francia sta succedendo di tutto e di più senza che il Papa dica una parola, ci sono rimasta male. Questo Papa mi sta deludendo non poco, tanto. Chiuso l’off topic.

    • Matyt ha detto in risposta a Sophie

      Guarda, penso siano bastati i manifestanti di estrema destra (quelli si fascisti, per definizione…) che prendono a sassate i poliziotti per squalificare qualsivoglia iniziativa contro la decisione del parlamento francese.

      Del resto, questa è la democrazia bellezza, prendere o lasciare.

      • Matyt ha detto in risposta a Matyt

        Tornando in argomento.
        Non penso di aver letto un compendio di luoghi comuni più standard e classico.
        Complimenti all’autrice.

        • beppina ha detto in risposta a Matyt

          Non penso di aver letto un compendio di luoghi comuni più standard e classico.

          Perché la intende così? E quale sarebbe il giudizio di merito sottinteso?

      • Francesco Santoni ha detto in risposta a Matyt

        Ah sì? Allora vediamo: partendo dal presupposto che nel corso dei vari anni tutte le manifestazioni che sono state organizzate contro Berlusconi e l’operato del suo governo hanno sempre visto la partecipazione (più o meno numerosa non è rilevante) di gruppi di facinorosi di estrema sinistra, adottando lo stesso tuo criterio se ne deduce che tutte queste manifestazioni siano squalificate, e che Berlusconi ed il suo governo abbiano sempre avuto ragione. Non sapevo tu fossi un berlusconiano così incallito Matyt, ma la tua stessa logica a quanto pare ti costringe ad esserlo.

      • Sophie ha detto in risposta a Matyt

        A parte che bellezza ci chiami tua sorella, quasi il 60% dei francesi era contrario quindi non venire a parlarmi proprio tu di democrazia nè di violenze visto che il NAMBLA (associazione pedofila) è stata voluta dagli omosessuali.
        Tra l’altro sei un gran furbone a citare gli estremisti.

        • Roberto Dara ha detto in risposta a Sophie

          Il termine “bellezza” è stato utilizzato perché tratto da un film “l’ultima minaccia”, in cui il protagonista, rivolgendosi ad un interlocutore potente che si lamentava di certe cose di lui uscite sui giornali, gli rispondeva “è la stampa, bellezza, e tu non puoi farci niente”. Da allora si aggiunge spesso “bellezza” a chiunque si lamenti di cose per le quali non ci si può fare ormai piu nulla a seguito dell’evoluzione dei tempi.

        • Titti ha detto in risposta a Sophie

          Non ci offendiamo se il genere femminile che non la pensa come noi viene apostrofato con termini come “sgualdrine o galline”, e poi si ci sente offese per termini come “bellezza”, che per quanto detto in modo ironico, non mi sembra accostabile agli altri due termini…boh!

          • Sophie ha detto in risposta a Titti

            Guarda fatti rispondere da qualcun altro perchè parli di niente e non ho voglia di risponderti. Non te la prendere eh…

          • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Titti

            E basta con ‘sto politically correct dei mie stivali! Se una si comporta da zoccola, non ti viene il leggero sospetto che sia legittimo considerarla tale? Oppure tu considereresti cosa buona per tua figlia andare in giro in quel modo a violentare, sì proprio violentare, le coscienze altrui con le tette al vento? Ma fammi il piacere…

            • Titti ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

              Che brutto avere figlie femmine, c’è sempre il rischio che diventino zoccole, invece se hai un maschio, può trombare a uffa, così diventa l’orgoglio di papà bigottone!

              • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Titti

                Va be’, se questo è il livello…, mai guardare la realtà per quello che è, vero? E’ grazie a questo tipo di mentalità che tutte le ideologie folli del Novecento hanno potuto prosperare… Annamo bene!

      • Kosmo ha detto in risposta a Matyt

        Chissà perchè invece le manifestazioni della sinistra che ha visto protagoniste le devastazioni dei centri sociali non squalifichino per niente le manifestazioni della sinistra.

        • Kosmo ha detto in risposta a Kosmo

          e che prendono a sassate i poliziotti (non dimentichiamolo)

          • domenico ha detto in risposta a Kosmo

            e bruciano le camionette…
            e lanciano gli estintori contro un poliziotto indifeso e solo…
            e devastano la sagrestia di una chiesa buttando a terra una statua della Madonna…

        • Lugh ha detto in risposta a Kosmo

          Mappekké è duddo un gombloddocatto capital-borgo-fascio-berlusconiano!

      • Matyt ha detto in risposta a Matyt

        1. Partite dal presupposto che sia di sinistra e antiberlusconiano, pur non avendolo mai dichiarato.

        2. Partite dal presupposto che in quanto di sinistra, io sia moralmente portato a ritenere lecito tutto quello che compie la mia parte politica, mi state dando dunque dell’ipocrita.

        I due presupposti sono errati.
        Un violento si squalifica da solo.
        Ma fare le anime belle mi fa un po’ schifo.

        • Kosmo ha detto in risposta a Matyt

          certo i ponti che costruite, tu e il tuo dante causa agnostico, sono pieni di condanne per gli scontri in piazza della sinistra e dei centri sociali.
          pieni.

        • Francesco Santoni ha detto in risposta a Matyt

          Benissimo, quindi confermi il mio ragionamento. Sei quindi uno che pensa che l’operato dei vari governi Berlusconi sia sempre stato giusto, o almeno abbastanza giusto da non meritare quasi nessuna delle manifestazioni di protesta succedutesi nel corso degli anni. Perfetto. Era quello che volevo sapere.

          • Daphnos ha detto in risposta a Francesco Santoni

            Senza contare che in questi giorni si è parlato di attacco alla democrazia da parte del Parlamento, perché non ascolterebbe il popolo. Qui, in Italia. Se “questa è la democrazia bellezza, prendere o lasciare”, credo che molti abbiano lasciato da tempo, e non certo i cattolici.

    • Controinformato ha detto in risposta a Sophie

      ha già detto tanto in passato, sono i giornali che fanno finta di non ricordarselo

    • Gab ha detto in risposta a Sophie

      Purtroppo devo associarmi a Sophie.

      Siate temperanti e vigilate: il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare:
      resistetegli saldi nella fede.

      I Pt. 5, 8-9

      Coraggio. Il Calvario per la Chiesa durerà ancora ma non scordiamoci le promesse mariane “alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà”

  3. cornacchia ha detto

    Sarebbe sufficiente che voi vi esprimiate con schiettezza su questioni strettamente legate alla libertà, ai diritti ed all’identità personale: rispettate la scelta delle coppie omosessuali di vivere le proprie relazioni alla luce del sole, negli stessi limiti di sobrietà di tutti gli altri o magari pensate che si tratta di persone che si vanno a cercare la discriminazione o, addirittura, la violenza?

    • Azaria ha detto in risposta a cornacchia

      Ehm… hai letto l’articolo… si parla di tutt’altro!

    • Leonardo ha detto in risposta a cornacchia

      Rispetto totalmente la scelta delle coppie omosessuali di vivere le proprie relazioni alla luce del sole nei limiti del rapporto che loro stessi hanno scelto.
      Assolutamente.
      Probabilmente la Chiesa stessa è più coerente nel rispettare la loro scelta di loro stessi.

      • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Leonardo

        Ma che stai dicendo? Rispetti chi si fa del male e sta facendo del male alla società intera?

        • Emanuele ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

          Il rispetto comunque lo dobbiamo a tutti. Giusto avvisare ed esortare i nostri fratelli a vivere bene la propria vita, rispettando se e gli altri. Ma dobbiamo comunque accettare che alcune persone scelgano di fare il contrario.

          Quindi: approvare ed assecondare, mai; rispettare e comprendere sempre.

          • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Emanuele

            Molto più del rispetto: al prossimo dobbiamo l’amore. Ma non in quanto peccatore, bensì in quanto uomo che accidentalmente si trova nel peccato, da cui deve uscire. Il che non vuol dire in alcun modo favorire il suo peccato o il suo errore, ma tutto all’opposto essere disposti a fornirgli tutte le occasioni di aiuto per uscirne. La più importante delle quali è sapergli prospettare la verità, cioè la realtà delle cose.

            Affermare invece questo: “Rispetto totalmente la scelta delle coppie omosessuali di vivere le proprie relazioni alla luce del sole”, significa accettare il loro peccato, che ferisce non solo loro, ma tutta la società, cosa che non c’entra assolutamente nulla con il rispetto della persona che pecca, anzi, è tutto l’opposto. Non è difficile da capire.

            • Emanuele ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

              Concordo. Non mi era piaciuta la tua espressione circa negare il rispetto per chi pecca… Ora ho capito.

            • Leonardo ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

              nei limiti del rapporto che loro stessi hanno scelto.

              • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Leonardo

                1) Anche esistesse tale “limite interno” ciò non sarebbe giusto consentire, poiché non c’è coppia in cui si abbia il diritto per legge di farsi del male reciprocamente, seppur consenzienti (se, pur con il consenso del tuo partner, gli tagli le orecchie, un dito, la gamba, te lo mangi – cose successe realmente – GIUSTAMENTE ti mettono in galera).

                2) Un limite puramente interno alla coppia non esiste di fatto, proprio perché siamo animali sociali e diamo esempio per come viviamo. Tu parli esplicitamente di un che di positivo nello stare alla luce del sole.

                3) In ultima analisi tutto dipende dunque dall’essenza della questione, che è relativa all’omosessualità stessa. Se è un bene, nessun problema: non avrebbe senso proibire alcunché; se è un male, individuale e collettivo, nessuno deve avere il DIRITTO di praticarlo alla luce del sole. Tanto meno con tutti i cascami che ne derivano, come il carcere per chi si oppone all’omosessualismo, l’adozione, il plagio collettivo delle menti degli infanti (che sono cose da vera e propria dittatura!).

  4. Gibbì ha detto

    I libertari de ‘noantri non capiscono manco il tema…

  5. Daniele ha detto

    Volevo dire una cosa agli amministratori di UCCR, una cosa che non ha nulla a che vedere con le Femen ma che ha a vedere con l’etica.
    Ho notato che nello spazio a fondo pagina compaiono dei messaggi pubblcitari e che, tra questi, ce n’è uno che sponsorizza il gioco d’azzardo (poker, scommesse, ecc…) on-line.
    Ora: già è difficilmente digeribile la presenza di pubblicità su un sito cattolico (associare temi religiosi, ma anche culturali, filosofici, ecc… al commercio non mi pare un bel binomio), ma capisco gli introiti pubblicitari sono ormai l’unica forma di sostentamento che ha a disposizione chi vuole continuare a mantenere aperto un sito, quindi è una sorta di “male necessario”.
    Però si potrebbe – e si dovrebbe – fare per lo meno una selezione dei contenuti e dei prodotti sponsorizzati, così da evitare di avere la pubblicità al gioco d’azzardo, che rappresenta una vera e propria patologia rovinosa per sempre più persone, o ad altre cose sconvenienti ed incoerenti con l’essere cristiani su un sito di chiara impronta cristiana qual è UCCR.

    • EquesFidus ha detto in risposta a Daniele

      Concordo, non conosco la quantità di spese per il sito ma sarebbe bene poter donare voi, per il vostro ottimo lavoro, direttamente, o al più che vi sia una selezione sulla pubblicità.

    • Emanuele ha detto in risposta a Daniele

      Credo che i banner li inseriscano i provider, non so se ci sia qualche guadagno da UCCR… I banner poi vanno a rotazione e capita di tutto, non so se sia possibile selezionare più di tanto o contrattare le singole pubblicità.

      Certo un chiarimento della redazione sul tema sarebbe opportuno…

  6. Gibbì ha detto

    Per rimanere in tema evitando le esercitazioni di moralismo equo e sostenibile, direi che le c.d. femen sono la più lampante dimostrazione che senza spogliarsi tante donne non saprebbero proprio come fare.
    Stavolta, quantomeno, non dovrebbero appellarsi all’ignobile “maschilismo” che le vuole nude per il proprio piacere.
    Ma con i salti mortali logici di cui sono capaci le femministe e i loro lacché di sesso maschile non ne sarei così sicuro…

    • Giulia ha detto in risposta a Gibbì

      Secondo te non esistono donne che difendono i loro diritti vestite o più semplicemente reputi che o siamo sante o “poco di buono”?

      • Leonardo ha detto in risposta a Giulia

        Ma non credi che queste Femen rubino scena e spazio a queste femministe vestite che difendono veramente i vostri diritti calpestati(?) ?
        Fossi in una donna sarei la prima ad essere incazzata contro le femen.

        Come se scoprissi un gruppo che pretendendo di parlare a nome della Chiesa andasse in giro a vandalizzare monumeti.
        Subito prenderei le distanze e pretenderei che venissero prese da chi di dovere.

        No?

        • Max ha detto in risposta a Leonardo

          Piena liberta’ di espressione anche a chi non la pensa come me.

          Ma combattere “la donna oggetto” svestendosi mi sembra un ossimoro, come dice l’articolo di cui sopra.

          Una volta, a queste cretinaggini si rispondeva con un bello schiaffo.

      • Gibbì ha detto in risposta a Giulia

        Molto meno semplicemente reputo che mi sono abituato – io come molti altri – a sentirvi esprimere al plurale ogni volta che c’è da rivendicare diritti, accampare pretese, ricercare privilegi, compreso quello di spogliarsi ad libitum.
        In tal caso, “noi donne” regna sovrano.
        Poi la soggettività ritorna sommessamente a riaffacciarsi secondo comodità personale, ma in privato per lo più.
        Il giorno che vedrò una parte significativa del mondo femminile rifiutare pubblicamente la rappresentanza totalizzante di certune – come ad esempio le femen ma non solo loro – allora, in tal caso, che ancora non si è mai visto, comincerò ad andare oltre la ripartizione tra sante e puttane.
        Al momento mi sembra ancora il paradigma più realistico.

        • Giulia ha detto in risposta a Gibbì

          Quando invece vedremo gli uomini compatti respingere pregiudizi per cui se ti violentano é colpa tua, se il tuo ex ti uccide è perché lo hai mollato mentre se è tuo marito a farti fuori allora lo hai certamente vessato, se vuoi lavorare sei una incosciente, se curi il tuo aspetto sei puttana, se vuoi essere felice e minimamente realizzata sei egoista?

          • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Giulia

            Ma se le donne sono tanto insostituibili come dicono le femministe (e hanno ragione!) perché sostieni le adozioni gay che invitano a credere che una donna può benissimo essere sostituita da un uomo?

          • Gibbì ha detto in risposta a Giulia

            Ti rispondo e molto più semplicemente, stavolta: perché noi uomini, di regola, siamo abituati a parlare in nome proprio, non in nome collettivo (a differenza vostra o, sicuramente, tua).
            La battaglia delle classi fa parte del secolo scorso.
            Torna indietro e sarai al passo coi tempi….

            • Titti ha detto in risposta a Gibbì

              Le Sante stanno in Chiesa, le puttane in strada, pagate da omuncoli che altrimenti dovrebbero arrangiarsi da sè. Aver presenti solo questi modelli femminili equivale ad essere daltonico.

              • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Titti

                Mamma mia! Sembrano le citazioni dal “Manuale della femminista lobotomizzata”. Dai, seriamente, inutile scrivere ‘ste banali pagliacciate… Lascia perdere, le conosciamo già tutte.

          • Leonardo ha detto in risposta a Giulia

            Ripeto, non sarebbe forse il caso di cambiare un attimino le tue frequentazioni maschili?
            Hai una idea tutta tua di cosa pensa l’uomo, allarga i tuoi orizzonti oltre i buzzurri con cui passi il tempo e che la pensano come hai scritto.
            Alla larga da certa gente.

          • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Giulia

            Ma che stai dicendo?

      • Lugh ha detto in risposta a Giulia

        Bionde ucraine ventenni nude per le strade… bah, la prima parola che mi passa per la mente ha a che fare con una famosa città menzionata nell’Iliade. Poi c’è una sola cosa per qui queste rincoglionite non si spoglino?

  7. Gibbì ha detto

    A proposito di emancipazione femminile….
    E’ di queste ore la notizia che Veronica Lario pretende circa tre milioni di euro al mese di mantenimento divorzile da Berlusconi.
    Qualche femminista di passaggio saprebbe interpretare il perché, la ragione o il motivo di questa pretesa, che è pure giuridicamente codificata e tutelata?

  8. Max ha detto

    Rieccole in azione, guardate cosa hanno combinato

    “Femen, blitz contro l’arcivescovo di Bruxelles
    Slogan contro Chiesa e Vaticano”

    http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/femen_blitz_bruxelles_slogan_vaticano/notizie/273041.shtml

    Ma non c’e’ una maniera per fermare questi comportamenti infantili ?

    • EquesFidus ha detto in risposta a Max

      Dall’articolo:

      Stavolta le Femen non sono state prese a borsettate da gruppi di suorine, come era capitato a San Pietro qualche mese fa.

      Come, prego? Si trattò solo di una fedele che, comprensibilmente irritata, tirò un paio di colpi con l’ombrello sui jeans di una di queste ossesse, cosa c’entrano le suore?

      • Max ha detto in risposta a EquesFidus

        Va bene dai… il giornalista e’ stato buono. Avrebbe potuto dire “rudemente colpite”… borsettate e’ una espressione piu’ tranquilla, quasi scherzosa.

        A parte le battute pero’… se io prendessi a schiaffi queste esibizioniste, come si usava una volta, rischierei qualche condanna?

        • domenico ha detto in risposta a Max

          Io so solo che se una qualunque donna andasse per strada a seno nudo si prenderebbe una denuncia… Perchè a queste signore non succeda mai nulla in Italia e soprattutto in Francia mi sfugge.

  9. francesco ha detto

    “Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”…preghiamo per queste creature di Dio succubi del diavolo!

    • Sophie ha detto in risposta a francesco

      Forse volevi dire succubi dei soldi!

    • Lugh ha detto in risposta a francesco

      Pregare per ‘ste baldracche?! Ma io le mando a cagare con grande gioia.

      • Emanuele ha detto in risposta a Lugh

        Scusa se te lo dico con franchezza… Una ripassatina ai Vangeli non guasterebbe.

        • Lugh ha detto in risposta a Emanuele

          Se Dio riesce davvero a perdonare ‘ste infoiate, non credo che se la prenderebbe più di tanto con me (anzi, spero in qualche piccola ricompensa).

      • Kosmo ha detto in risposta a Lugh

        Anche le ‘baldracche’ hanno diritto alla vita eterna, se un ‘certo’ Giudice lo vuole.

        • Gab ha detto in risposta a Kosmo

          Diritto?? Ma tu stai scherzando vero? Non esiste nessun diritto preteso da parte delle creature. Esistono solo doveri nei confornti del Creatore. Se alla fine della nostra miserabile vita Cristo ti avrà giudicato degno di essere salvato allora sarai salvo. Altrimenti no.

          I diritti lasciali ai massoni e a compagnia bella.

          L’esempio delle femen che rivendicano i loro diritti per scivolare comodamente all’inferno ne è un esempio. Ecco in quel caso si. Il diritto è rivendicato. Ma non esiste nessun “diritto” alla salvezza.

        • Lugh ha detto in risposta a Kosmo

          Queste vacche atee segacroci non si troverebbero a loro agio in paradiso, anzi, sembra che facciano tutto il possibile per evitarlo.

          “se un ‘certo’ Giudice lo vuole”
          Di giudici così “elastici” ne abbiamo fin troppi in questo mondo… purtroppo.

      • Sophie ha detto in risposta a Lugh

        Ragà mi sa che Lugh stava facendo una battuta

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Sophie

          Penso anch’io e poi in certi casi bisogna pure concedere qualcosa alla spontaneità… Getti la prima pietra chi aggredito in quel modo da ‘sto branco di violente, non accarezzerebbe idee poco evangeliche nell’immediato…

  10. Emanuele ha detto

    La situazione attuale della donna, con l’aumento della “zoccolizzazione” (scusate il brutto termine) in tv, sui giornali e per strada, è figlia del ’68.

    Si pensò che l’emancipazione della donna dovesse passare dalla sessualità, mettendo il corpo davanti al cervello ed alla coscienza. Si dimenticò che il corpo è mezzo, non fine.

    Ovviamente, chi ci ha rimesso di più sono proprio le donne, diventate oggetto e non soggetto della società.

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