Ancora violenza e vandalismo contro i pro-life

Femministe attaccateContinua la violenza contro i volontari pro-life e i manifestanti per il diritto alla vita del nascituro, tutto nel silenzio-assenso dei difensori mediatici dei diritti civili.

 

A Varsavia, ad esempio, un gruppo di uomini ha brutalmente aggredito diverse donne che stavano manifestando a favore della vita durante una manifestazione femminista. L’episodio è avvenuto il 10 marzo scorso, le donne avevano in mano delle immagini con donne uccise a causa di un aborto fallito. I cartelloni sono stati strappati, ha raccontato l’attivista Marta Brzezińska, e alcune donne sono state buttate per terra e prese a calci.

 

A Wilmington (Delaware, Stati Uniti), il 13 marzo scorso, una persona di 63 anni è stata malmenata fuori da una clinica abortista appartenente a Planned Parenthood. La donna, Rae Stabosz, stava pregando per gli esseri umani uccisi all’interno della clinica e anche riprendendo la clinica con la videocamera del suo telefonino, ad un certo punto dalla clinica è uscita una donna che ha aggredito Rae strappandole il telefono dalle mani e portandolo all’interno. Prima di sentirsi male ed essere trasportata in ospedale, la donna ha denunciato la persona che l’aveva aggredita.

 

In North Dakota il governatore Jack Dalrymple ha ricevuto nel marzo scorso pesanti minacce di morte dopo aver firmato tre leggi per limitare l’aborto. In totale il governatore, secondo il suo portavoce, ha ricevuto più di 3.000 chiamate ed e-mail, alcune delle quali dal contenuto violento e minaccioso.

Qui sotto il video dell’aggressione davanti alla clinica abortista

 

A Toronto, il 18 marzo 2013, durante una manifestazione pro-life del gruppo “Choice” Chain davanti all’Harbord Collegiate Institute, un uomo e una donna hanno sputato contro i manifestanti. L’uomo è poi entrato in un vicino bar per comprare una bevanda calda, una volta avvicinatosi nuovamente al gruppo di manifestanti l’ha gettata su di loro. L’uomo ha anche cercato di aggredire chi ha ripreso la scena con la macchina fotografica, tuttavia secondo il rapporto della polizia nessuno è rimasto fortunatamente ferito.

 

A Columbus (Ohio, Stati Uniti), un gruppo di studenti pro-life ha pacificamente dimostrato la sua opposizione all’aborto attraverso alcuni cartelloni con immagini grafiche di bambini abortiti nel parco della Ohio State University. Ad un certo punto una donna si è avvicinata gridando slogan sulla demografia americana e distruggendo tutti i cartelloni presenti. I volontari pro-life hanno ripreso la scena e alla domanda sul perché abbiano scelto di non intervenire per fermare la donna hanno risposto: «Abbiamo contattato le autorità che ora la stanno cercando. Non c’era ragione perché uno dei nostri volontari mettesse a rischio la propria sicurezza per fermare questo atto di vandalismo. Le persone sono più preziose degli oggetti». Atti di vandalismo simili contro i manifestanti pro-life si sono verificati a Princeton, all’Università del Wisconsin-La Crosse, alla Western Kentucky University, alla Northern Kentucky University, alla State University di New York a Buffalo, ecc.

Qui sotto il video del vandalismo presso la Ohio State University

 

Evidentemente la libertà di parola e manifestazione non sono un diritto per tutti

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29 commenti a Ancora violenza e vandalismo contro i pro-life

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  1. manuzzo ha detto

    Il punto è tremendamente semplice: chi (essendo SICURO di non poter per nessun motivo andare all’inferno, poiché “non esiste) non ha scrupoli a far fuori un innocente, figuriamoci uno che manifesta idee contrarie alle sue. In un mondo normale queste fantomatiche donne che si prendono il diritto di sopprimere degli esseri umani (generalmente perché vogliono continuare a stare a gambe aperte come se nulla fosse) sarebbero quanto meno imprigionate. Ma invece, niente. E le associazioni internazionali credono pure che sia un diritto di una donna uccidere un bambino. Non mi meraviglio se per i pro-death si arrogano il diritto di usare violenza contro i pro-life è lecito. Agli abortisti sembra sbagliato uccidere se, e solo se, è la Chiesa a farlo. Loro invece possono eccome, visto che non hanno un motivo oggettivo per rispettare gli altri…

    • Titti ha detto in risposta a manuzzo

      Forse basterebbe cercare di far capire, che se vuoi gestire la tua sessualità in modo libero, dovresti usare dei contraccetivi efficaci, inoltre le donne “che vogliono continuare a stare con le gambe aperte” si accoppiano con uomini che vogliono saltare di f…iore in f…iore, fregandosene delle eventuali conseguenze, ma già: l’uomo è cacciatore!

      • Daniele ha detto in risposta a Titti

        E se invece di continuare ad insistere con pillole e preservativi (tra l’altro, i tassi di aborto più alti avvengono proprio nei contesti in cui il ricorso ai contraccettivi è più sponsorizzato: questo smentisce la balla che insegnare la contraccezione ridurrebbe il numero di aborti) iniziassimo ad educare i ragazzi e le ragazze nel senso di insegnare loro i valori veri e la bellezza di vivere secondo tali valori, dicendo loro che che, ad esempio, la verginità fino al matrimonio non è una vergogna o un’arretratezza ma è uno di questi valori?

      • Valentina ha detto in risposta a Titti

        Perché i contraccettivi? I metodi naturali ti fanno schifo?

      • domenico ha detto in risposta a Titti

        forse basterebbe ricordare che il 54% delle donne americane che hanno abortito stavano usando un metodo contraccettivo!

        http://www.lifenews.com/2011/01/11/report-shows-contraception-failure-54-used-before-abortion/

  2. edoardo ha detto

    Prima di avventarsi sull’anziana, la donna uscita fuori dalla macelleria di bambini, dice a qualcuno all’interno, presumibilmente al portiere:
    – Ti chiamo tra un’ora quando sarò in galera. –
    Dunque esce già con l’intenzione non di minacciare a voce, ma di pestarla, cosa che non ha potuto fare come era nelle sue intenzioni solo perché disturbata da gente accorsa, altrimenti l’avrebbe massacrata di botte.

  3. Daniele ha detto

    Altro che “Partito Radicale Trans-nazionale NON VIOLENTO”! Questi qui menano le mani (o sputano o addirittura tirano addosso una tisana bollente, col rischio di ustioni gravi) appena uno manifesta, pacificamente, un’opinione contraria alla loro!

    Ma noi non dobbiamo perderci d’animo per questi episodi di violenza!
    Anzi, dobbiamo andare avanti ancora più convinti che la nostra scelta (cioè quella di dire che l’aborto è un omicidio) è quella giusta!

    La denuncia contro l’aborto portata avanti da noi pro-life è preziosa, poiché ha come obiettivo quello di rendere giustizia a quei tanti, troppi, bambini la cui vita viene soppressa così brutalmente e nel silenzio generale.

    • Mariasole ha detto in risposta a Daniele

      Gli idoli ai quali si offre il sacrificio umano, perché di qst si tratta, vogliono vedere riconosciuto il loro “primato” sulla vita. Il sacrificio umano più forte e più gradito da satana è proprio quello del proprio figlio. Un tempo il sacrificio umano seguiva l’idolatria, oggi l’idolatria causa il sacrificio umano, ma vanno da sempre insieme. Se si perde l’anima si perde il senso della realtà.. puoi avere 10 lauree, non c’entra: senza Dio sei un miserabile in balia dell’idolo che hai scelto di servire. “A che serve guadagnare il mondo intero se si perde la propria anima?”

      • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Mariasole

        Io penso che molte non offrano un sacrificio a Satana direttamente ma alle sue lusinghe.Esempio abortisco per fare carriera, abortisco perchè dopo essermi divertita il bambino per mè è solo un impiccio.

        • edoardo ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

          Ma infatti, il sacrificio umano non viene mica attraverso un rituale. Io sacrifico il bambino per la carriera, perché mi consente di fare più soldi, di divertirmi di più, di soddisfare la mia ambizione di salire i vertici, per dominare le persone che saranno i miei sottoposti.
          Oppure perché l’ho data a destra e a manca, e adesso questo marmocchio è un fagotto che impiccia, modifica troppo la mia vita, e non mi consentirebbe più di fare quello che mi pare, perché ci sarebbe lui.
          Non sono sacrifici umani questi?

  4. edoardo ha detto

    Io, in uno sforzo di “apertura” mentale potrei ancora capire (ma non giustificare, eventualmente trovare delle attenuanti) la soppressione del feto se non ci fossero gli anticoncezionali.
    Ma tra i profilattici di tutti i tipi e tutte le razze (quelli che allungano, che scorciano, con le “borchie” gli extra strong, gli extra sottili,….), con le pillole contraccettive ormonali, e tutti i metodi per avere sesso evitando la gravidanza, ridursi a ricorrere all’aborto, ce ne vuole di volontà, o di sbadataggine.
    Tempo addietro si diceva della liceità o meno dell’aborto nei casi di stupro, e si portava come esempio gli stupri etnici perpetrati dai miliziani serbi sulle bosniache al tempo della guerra civile iugoslava nell’epoca di Milosevic.
    Io anche in quel caso sarei contrario all’aborto, farei nascere il bambino, poi da grandicello gli direi che suo padre era un delinquente che si meriterebbe l’ergastolo in un campo di lavoro per ripagare solo una minima parte del male che ha fatto alla gente, e che l’affare più grande che puoi fare, figlio mio, è NON CONOSCERE MAI quell’essere, perché è un criminale.
    Ma il bambino in grembo è innocente, e ha da nascere.
    Se qualcuno ha da morire, è il padre, non il bimbo con l’aborto.
    A parte questi casi, che comunque non si applicano alla maggioranza dei casi di aborto sebbene ingravidare una ragazza con uno stupro è un evento che, purtroppo, si è verificato anche da noi in Italia, torno sul fatto che con l’aborto si uccide un bambino non ancora nato ma che lo sarebbe a breve, nonostante la farmacologia ci metta a disposizione sistemi anticoncezionali.
    Se poi una è talmente cretina e sbadata da avere un rapporto consenziente in un giorno fecondo con la stessa leggerezza con cui ritornano la domenica prima dell’alba dalla discoteca a 140 all’ora dopo aver sbevazzato e ingurgitato la pasticca di simil-ecstasy,…….se l’è cercata il guaio.
    Concedo attenuanti alle donne di cinquant’anni in ambienti ristretti e chiusi fa che ricorrevano alla soppressione del feto, ma nella realtà odierna no.

    • edoardo ha detto in risposta a edoardo

      “….donne di cinquant’anni fa ecc…ecc…” altrimenti cambia il senso, non mi riferivo all’età della donna, ma all’epoca.
      Mia moglie mi ha detto che quando era bambina, nelle masserie delle campagne siciliane degli anni 60, quando c’era ancora il marito-padrone anche se non tutti erano così, le donne ricorrevano all’aborto spesso e volentieri, e questo lo dicevano quando le donne ancora si incontravano a lavare i panni nei lavatoi delle fontane.
      Ma quel mondo ormai non c’è più.

      • Mariasole ha detto in risposta a edoardo

        “quando c’era ancora il marito-padrone anche se non tutti erano così, le donne ricorrevano all’aborto spesso e volentieri”

        …contesto solo quel “spesso e VOLENTIERI”.. ma soprattutto non si coglie l’evoluzione dell’approccio di chi ricorre all’aborto: oggi non è più la conseguenza di una violenza, un “occhio per occhio” (non accettabile da un cristiano, ma forse comprensibile umanamente). Oggi la vita non ha più valore in sé stessa! Prima viene il mio IO, poi, forse, l’altro.. la dissociazione interna nelle donne delle nuove generazioni è spaventosa: NON SENTONO PIU’ IL LORO CORPO, MA LO USANO, SONO DIVENTATE OGGETTO A SE’ STESSE, tanto più è oggetto quel grumo di cellule che non percepiscono più come vita.. A quanto pare l’ideologia ha la forza di soppiantare l’istinto

        • edoardo ha detto in risposta a Mariasole

          Guarda che “spesso e volentieri” è un’espressione idiomatica, significa spesso e basta, non che lo facevano volentieri.
          Volentieri decisamente no, perché ricorrevano a metodi casalinghi, tipo il ferro da calza, in assenza di igiene, in locali inadeguati.
          Mi sono spiegato adesso?

          • Titti ha detto in risposta a edoardo

            I ferri da calza? Ma quando mai, in Italia gli aborti sono esistiti esclusivamente da quando è stata approvata la 194!

  5. domenicotis ha detto

    Saint Francis Hospital?
    Ma cambiare nome no, eh?

  6. Mato Groso ha detto

    A Roma in piazza san Pietro una donna impellicciata ha preso ad ombrellate una donna che manifestava.
    Notizia non vista su questo sito.

  7. Luca ha detto

    la domanda è: ma se perfino le donne arrivano ad uccidere i propri figli, come possono non esserci guerre e violenze nel mondo?
    L’unica possibilità è pregare e professare la verità

    • Daniele ha detto in risposta a Luca

      Infatti la Beata Teresa di Calculla diceva:
      “L’aborto è il più grande distuttore della pace, perché se perfino una madre può uccidere il proprio figlio, allora cosa vieterà agli uomini di potersi uccidere tra di loro?”

      Concordo in pieno con le parole di Madre Teresa: ogni aborto ha il valore di una dichiarazione di guerra. Ogni aborto è un sacrificio umano offerto nientemeno che a satana (che si cela sotto vari nomi: voglia di carriera, egoismo, edonismo, ecc…), origine e causa di ogni male e nemico della pace.

      Al sacrificio umano offerto al diavolo dobbiamo rispondere offrendo perciò a Dio sacrifici di riparazione. Sì, anche Dio gradisce sacrifici, ma non sacrifici umani (l’unico sacrificio umano gradito a Dio e necessario per la nostra salvezza è quello di Gesù sulla croce), ma piuttosto “uno sprito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato tu, o Dio, non disprezzi”. Che le nostre preghiere, le nostre penitenze, le nostre azioni siano isprirate da Dio e possano servire, tra l’altro, a riparare le offese alla vita e a riportare nel mondo la pace.

      E poi, se il diavolo dice di essere egoisti (“mors tua, vita mea”), Gesù ribalta completamente questa logica: “Non c’è amore più grande che dare la vita per i propri amici”, cioè è bello sacrificare se stessi per il bene degli altri (e non sacrificare gli altri per il bene proprio), cioè per noi cristiani deve valere “mors mea, vita tua”. Pensiamo alle tante mamme che, quando gli è stato detto che sarebbero sopravvissute solo se avessero abortito, hanno preferito sacrificarsi pur di far nascere il figlio: non c’è amore più grande di questo!
      I gesti di queste sante mamme sono autentiche dichiarazioni di pace!

  8. Sophie ha detto

    La donna del video non è solo a favore dell’aborto ma ha già abortito, troppa rabbia….

    • domenico ha detto in risposta a Sophie

      ringraziamo quella donna che ha spiegato chiaramente il motivo che c’è dietro l’approvazione dell’aborto. La salute delle donne? no, è che non vogliono pagare troppo tasse per mantenere i bambini che sarebbero nati. Insomma la motivazione è l’egoismo di chi sta bene condito dal solito razzismo contro i poveri. Insomma le vecchie e mai morte idee della Sanger e dell’eugenetica.

      Mi ricorda quest’altra vicenda:
      http://www.infowars.com/abortionist-calls-murdering-ugly-black-babies-a-service/

      • Daniele ha detto in risposta a domenico

        Molti, tra gli abortisti, sono “di sinistra” e dicono di “essere dalla parte dei poveri”.
        Queste sono menzogne: nei comuni “rossi”, ad esempio, le ragazze madri povere sono “invitate” ad abortire perché altrimenti il bambino sarebbe “un peso in più per la comunità”. Quindi questi “comunisti” non sono filantropi ma soltanto spregiudicati materialisti che non hanno nulla, ma proprio nulla, di meglio rispetto ai materialisti di stampo consumista-capitalista.
        Le uniche realtà che si predono cura delle ragazze madri povere e dei propri bambini sono la Caritas e le altre associazioni nate nel contesto ecclesiale.

  9. Pino ha detto

    Di cosa meravigliarci? La violenza è connaturata con queste organizzazioni estremiste. Senza violenza non esisterebbero.

  10. nicola ha detto

    La ‘cultura’ abortista è semplicemente aberrante. Non è solo contro quasi tutte le religioni ma contro l’uomo nella sua essenza. Così come l’uso del condom è contro l’amore sessuale. Che ci sia bisogno di ‘aiutare’ le donne meno fortunate nel loro essere donna è fuori discussione. Ma pensare che l’aborto risolvi i problemi è criminale. Purtroppo una certa ‘cultura’ diffusasi verso la fine degli anni 60 ha fatto perdere la bussola. ‘Cultura’ che non ha niente a che fare con la ‘sinistra’, quella vera, anzi è ‘cultura’ di destra’, dei bambocci viziati abituati a prendere tutto sulla scia delle loro pulsioni.

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