Il Conclave porta soldi alla città di Roma
- Ultimissime
- 10 Mar 2013
Quanto fa economicamente risparmiare allo stato italiano la presenza della Chiesa cattolica? Circa 11 miliardi di euro all’anno secondo una recente indagine di Giuseppe Rusconi, pubblicata nel suo recente libro “L’impegno – Come la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno“.
Ma dalle voci sono esclusi tutti gli avvenimenti cattolici che annualmente caratterizzano l’intero corso dell’anno. Una di queste è certamente l’imminente Conclave e elezione del nuovo Pontefice, appuntamento fondamentale per il miliardo di cattolici e per tutti gli uomini di buona volontà.
L’evento è attesissimo anche dalle casse del Comune di Roma. Il sito “Lastminute.com” ha rivelato ad esempio che nelle ultime settimane c’e’ stato un notevole aumento delle prenotazioni per gli hotel e i voli su Roma, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, soprattutto da parte di tedeschi, francesi e italiani. In particolare, le cifre sono straordinarie per quanto riguarda le prenotazioni alberghiere con l’80% di crescita nelle prenotazioni da parte dei tedeschi che accorreranno per salutare il “loro” Papa; e si registra anche un aumento del 36% da parte dei francesi; che non è altrettanto facilmente spiegabile. Ma crescono del 10% le prenotazioni di turisti e pellegrini italiani che, in molti casi, opteranno per un viaggio in giornata.
«E’ davvero interessante notare come il pubblico sia attratto e voglia presenziare ad avvenimenti storici», ha dichiarato Francesca Benati, amministratore delegato di Lastminute.com per l’Italia e la Spagna, «dopo l’annuncio delle dimissioni del Papa, nell’arco di una settimana sono aumentate in modo significativo le prenotazioni su Roma da parte di tanti cittadini europei. Si tratta di un avvenimento unico ed è naturale che la gente voglia essere presente per potersi sentire parte della storia».
Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, ha a sua volta spiegato: «Registriamo già molte richieste di informazioni da parte di persone che chiedono prezzi e disponibilità, mediamente avremo subito un primo incremento di turisti del 10%. Certo, la rinuncia di Benedetto XVI arriva in un momento poco florido in tutta Europa, dal punto di vista economico, ma questo può costituire ancora di più un ‘collante’ per i fedeli e per la Chiesa. Poi arriveranno molti giornalisti, media da tutto il mondo, e anch’essi soggiorneranno nelle strutture alberghiere». Il flusso di turisti proseguirà anche nei mesi successivi alla nomina del nuovo pontefice, «e dipenderà anche dalla nazionalità del nuovo Papa: avvenne già così per le elezioni di Wojtyla e Ratzinger».
Anche il quotidiano Repubblica conferma: Le dimissioni del Papa? Una “mano santa” per il turismo romano. Al di là del dispiacere per la sofferta scelta di Benedetto XVI, negli hotel, nei b&b e nelle case vacanza gestite dai religiosi, il telefono trilla in continuazione.
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23 commenti a Il Conclave porta soldi alla città di Roma
sarà, ma ci sono sempre quei furbetti che alzano i prezzi a mille
e quegli imbecilloni che danno la colpa al Vaticano di ciò
(ditemi che non è vero…)
E’ vero l’occasione fa l’uomo ladrone,ma ci pensano i difensori moralisti di repubblica a emendarlo dai suoi peccati,anzi proporrei i moralisti di questo mondo per la carica di Papi,per confessare fedeli di questo mondo,ma sinceramente qualcuno di voi ha mai visto un ateo che realmente non credesse per nulla all’etica?No perchè non parlano d’altro,solo che è l’etica del giudizio peggio di un inquisitore con sentenza in mano che tuttavia afferma,ma questa è la mia “opinione dunque ascoltala”.Ma magari mi sbaglio,è solo la mia impressione dunque la mia opinione,ragion per cui “ascoltala”.X)
non ho capito niente…
L’occasione mediatica fa alzare i prezzi e stimola l’avidità alle persone,poichè le persone vivono nel vaticano allora i moralisti (vedi un Augias) incolpano la Chiesa dell’avidità di tali persone,anziche comprendere che dell’avidità di speculazione, la chiesa come lo stato non nè sono responsabili.
Qui il moralista impregnato di ideologia atacca la chiesa facendoli la morale,spesso con argomentazioni inesistenti,”non seguite Gesù Cristo era povero”,ma in realtà il moralista,vive nella moralizzazione dell’altro.In realtà questo tipo di moralisti,se lo noti, sono in maggioranza relativisti etici,ma come è possibile che un relativista etico abbia un etica secondo la quale fare il moralista?Se è relativista non avrebbe giudizi etici,ma giudica secondo un etica che a dispetto del suo relativismo è assoluta proprio perchè soggettiva, dunque in realtà,i moralisti relativisti,sono una contraddizione assoluta.
cooooooooosa????
La Repubblica che da il proprio assenso?
Lo riconosce anche La Repubblica.
Ecco, pensate quanto sono calunniatori i papocchi degli ateo-talebani, e quanto sono boccaloni i loro militanti semplici.
Il bello è che più uno è imbecille, e più è convinto di essere il salvatore dell’Italia.
Roba da Largactil !
Quella è una piramide: al vertice c’è una oligarchia di terroristi mediatici, e la base è uno stuolo di mediamente citrulli che hanno messo il cervello all’ammasso.
Non venitemi a dire che non son tutti così, perché lo so.
Purtroppo per loro, quelli che ho descritto sono i più appariscenti, e offuscano gli altri.
Io tifo O’ Malley, fà molto Padre Pio…
Il nuovo pontefice rischia di trovarsi un governo italiano in preda alla confusione e quindi i laicisti cercheranno di fare man bassa, visto che hanno un buon apparato mediatico alle spalle e lo sanno usare molto bene, ed una presidenza della repubblica affidata alla Bonino.
Questo rischia di trovarsi.
La situazione in cui si dovrà districare sarà molto delicata.
Non sarà semplice il pontificato che verrà.
Il nuovo pontefice starà messo peggio di Benedetto ma c’è da dire che su certe “patate bollenti” la strada gli è stata già spianata da Ratzinger.
La più grossa gatta da pelare che si ritroverà il nuovo pontefice è la questione di Medjugorje.
Anche io tifo O’Malley, ma anche Scola non mi dispiacerebbe… TUTTAVIA non è questo lo spirito adatto 🙂
Noi fedeli semplici dovremmo limitarci a pregare affinché i cardinali seguano il consiglio dello Spirito Santo. Solo Lui sa qual è il Papa giusto.
Secondo te tutti i cardinali seguono il consiglio dello Spirito Santo?
Ne siamo sicuri?
Sappiamo bene come la Chiesa sia sotto attacco, non soltanto da fuori, anche da dentro.
Non voglio insinuare nulla, ma io non ce la metterei la mano sul fuoco.
Troppe cose strane in questi decenni, a volte degli autogol quasi inspiegabili.
Proprio per questo bisogna pregare, affinché convertano il proprio cuore verso il bene della Chiesa e non dei propri interessi.
E’ lo Spirito Santo che se ne infischia di ciò che umanamente pensano i cardinali! 😉
Bè Scola io lo trovo troppo freddo.
Riguardo allo Spirito Santo, certo fa in modo che alla fine vinca il Papa giusto ma ci sono cardinali che il voto ad uno Schonborn pro divorzio, matrimonio dei sacerdoti, matrimoni gay, ecc. glielo danno. E questo mi preoccupa…
Schonborn è stato anche accusato (ingiustamente, come al solito) di sostenere l’Intelligent Design, sono sicuro che i soliti noti avranno un altro misero pretesto per abbaiare…
Mah io non credo alla storiella del cardinale perennemente frainteso dalla massa, evidentemente gli conviene farsi fraintendere.
Sei sicura di quello che sai su Schoenborn?
A me risulta tutto il contrario.
Che ad esempio lui abbia fatto di tutto per far tornare il lume della ragione ai riformisti viennesi, che ad esempio abbia detto che “la Chiesa non è contro il matrimonio omosessuale perchè il matrimonio è un’istituzione in cui si collabora con Dio alla creazione e all’educazione dei figli, ragion per cui il matrimonio omosessuale non esiste”.
Poi non so.
Vero ha fatto ragionare noi siamo chiesa.
Comunque la chiesa da sempre ordina preti sposati.
L’altro giorno sul sito del Corriere era comparso un articoletto su Alemanno che chiedeva soldi al governo centrale per gestire l’evento del Conclave. E giù i soliti commenti di anticlericali contro il Vaticano, niente soldi, se lo paghino da soli ecc.
Ovviamente nessuno considera il beneficio per la città.
D’altra parte a Roma a parte la mostra del cinema non è che ci siano grandi eventi che attraggano le persone. Buona parte del turismo che abbiamo lo dobbiamo alla Chiesa. Pellegrinaggi, visite alle Basiliche Cristiane, catacombe, Musei Vaticani, e poi ci sono gli eventi straordinari: conclave, canonizzazioni ecc.
Direi che se non fosse per la Chiesa Cattolica, per tutto il suo patrimonio e la sua storia di cui è impregnata tutta la città, Roma non sarebbe la città più affascinante del mondo. Sarebbe solo una caotica capitale di uno staterello dell’Europa meridionale, come Atene.
Dipende da cosa significa “gestire l’evento del conclave”.
Se si trattasse di solo ordine pubblico, cioè agenti di polizia concentrati nei punti nevralgici, non ci dovrebbe essere proprio nulla da obiettare.
Quando si fanno le partite, allora, un sacco di agenti sono dislocati in prossimità dei posti caldi in assetto da sommossa, e poi ci sono atti vandalici e macchine bruciate, e nessuno si lamenta a parte i diretti interessati che subiscono i danni.
I membri del collegio cardinalizio non ricevono emolumenti dallo Stato italiano, hanno la diaria per quelli italiani, e gli stranieri hanno le loro fonti.
Se la Bonino riuscirà a prendere il posto di Napolitano, non sarà come lui, ma condurrà una campagna atroce nei confronti della Chiesa cattolica.
Questo è ciò che aspettano i laicisti; già circolano su FB i condividi di propaganda per la Bonino.
Francamente alcune Eminenze avrebbero bisogno di un corso di comunicazione. Essere reticenti nel dare risposte senza peraltro spiegarne il motivo non aiuta ad avere credibilità ne a darla alla Chiesa.
Gli anticlericali militanti pur di attaccare la Chiesa non si curano di sconfinare nel ridicolo.
Mi riferisco al fatto che quando la Chiesa organizza un evento, i laicisti “scendono in guerra” con slogan del tipo “è uno scandalo che gli eventi di Chiesa siano patrocinati dallo Stato, cioè dai soldi di tutti, anche di noi non credenti!”.
Poi, quando gli si fa notare che le cose non stanno così, cioè che la Chiesa i suoi eventi se li organizza e se li gestisce economicamente da sola, e che, anzi, gli eventi ecclesiali portano pure vantaggi per le città ospitanti (più lavoro per chi lavora in alberghi, ristoranti, trasporti, ecc…), loro, pur di non ammettere che si stavano sbagliando, sfoderano un altro slogan trito e ritrito: “Ecco: è la solita Chiesa che fa soldi grazie agli eventi faraonici che organizza, alla faccia dei poveri che in Africa muiono di fame”.
Ma anche questo slogan è facilmente demolibile: l’incremento di lavoro generato dagli eventi ecclesiali rimane un bene per la città (e per tutti coloro che ci vivono, non credenti inclusi) e non solo per la Chiesa. E poi, se la Chiesa in tutto questo dovesse guadagnarci qualcosa, questo qualcosa verrebbe investito in opere di carità fraterna, sia in Italia sia nel resto del mondo (Africa compresa).
Insomma: nonostante gli atei militanti dicano che la loro avversione alla Chiesa nasce dall’amore per la giustizia e per la verità, ci si può ben presto rendere conto che con le loro idee finiscono per avversare proprio la giustizia e la verità pur di attaccare la Chiesa.