Gli omosessuali di Homovox: «nozze gay sono una legge omofoba»

homovoxLa campagna per i diritti civili viene portata avanti, lo dimostrano gli imbarazzanti discorsi sul tema di Barack Obama, paragonando gli omosessuali ai neri e alle discriminazioni da loro subite nella storia, oppure a quelle patite dagli ebrei. Oltre a non avere termini di paragone per quanto riguarda i numeri e la gravità, si vogliono accostare erroneamente condizioni genetiche a condizioni non genetiche (a meno che nel 2013 si voglia ancora parlare di “gene gay”!).

Ma la cosa più evidente e più scomoda contro tale tesi è l’esistenza di migliaia di omosessuali che combattono contro la liberalizzazione del matrimonio e adozione per persone dello stesso sesso. Al contrario, nessun nero ha mai sostenuto il divieto del matrimonio interrazziale, così come nessun ebreo si è mai schierato dalla parte delle ideologie antisemite. Questo dimostra che rifiutare i matrimoni e le adozioni gay non è per nulla una forma di discriminazione, altrimenti tutti gli omosessuali  dovrebbero sentirsi discriminati. Su questo sito web abbiamo lasciato spazio a tantissimi di loro, proprio per sottolineare tale evidenza:  Julie BindelAlfonso SignoriniJean-Pierre Delaume-MyardRichard WaghorneAndrew PierceDavid BlankenhornRupert EverettDoug Mainwaring e Nathalie de Williencourt. 

Proprio quest’ultima, Nathalie, è portavoce del neonato collettivo Homovox, che porta la voce degli omosessuali francesi che si oppongono all’agenda LGBT. Ha chiaramente spiegato: «si ascoltano sempre le lobby LGBT, parlano sempre loro nei media, ma molti omosessuali non fanno parte di questo movimento. La maggior parte degli omosessuali sono amareggiati dal fatto che questa lobby parli a loro nome, perché non abbiamo votato per loro». 

A prendere posizione anche Jean Marc, sindaco di una cittadina francese, che sul sito di Homovox, ha spiegato in un video: «Il movimento LGBT parla nella media, ma nessuno ha votato per loro. Loro non parlano per me. Non possono parlare al mio posto. Come società non dobbiamo incoraggiare le adozioni gay. Non è biologicamente naturale. Noi gay non siamo fertili, nel senso di poter fare un bambino. Abbiamo un sacco di altre forme di fertilità. Forme artistiche, per esempio. Bisogna favorire ciò che è meglio per il bambinoNessuno può negare, credo, che la cosa migliore per un bambino sia avere una madre e un padre che si amano l’un l’altro come meglio possono».

Anche Jean Pier, documentarista per la televisione, si è mostrato in un video, dicendo: «Io vivo in Provenza e lavoro a Parigi. So che pochissimi omosessuali desiderano sposarsi al di là dei PACS (unioni civili), che già hanno. In realtà il numero di persone unite in PACS in Francia, parlo di coppie dello stesso sesso, è minimo. Pertanto per chi è questa legge? Se è solo per le 5.000 persone che vivono nel quartiere di Le Marrais, allora è solo un atto militante». E rispetto alle adozioni: «io non faccio parte di nessun partito politico o associazione. Per me, la questione fondamentale è il bambino. Tra le risposte che ho sentito, mi hanno parlato di libertà e di uguaglianza. Poi mi sono posto questa domanda: che fare della libertà e dell’uguaglianza del bambino? Il bambino non avrà la sua parità nei confronti dei suoi amici a scuola. I suoi compagni possono aver famiglie divorziate e mescolate, ma hanno, almeno, un padre e una madre.  Venticinque anni fa come tutti gli altri, ho voluto avere un figlio, ma poi ho capito molto presto che sarebbe stato sbagliato». Il “matrimonio per tutti”, ovvero la legge francese fra poco approvata, «è una legge per i gay, ma non per gli omosessuali. Non voglio sostenerla».

Interessante quanto dice anche Philippe Ariño, 32 anni, saggista e insegnante di spagnolo: il matrimonio omosessuale «è una legge omofobica perché incoraggia le coppie omosessuali a pensare di poter copiare e adattarsi al modo di fare delle coppie eterosessuali. Li induce a credere che devono seguire l’esempio di uomo, donna, e bambino, senza rispettare la loro differenza sessuale. Si nega il rispetto alle coppie omosessuali, in realtà, per quanto riguarda la loro specificità e chi sono veramente. L’uguaglianza non è di per sé positiva, questa è uniformità e conformismo». Ed infine anche Xavier Bongibault: «In nessun modo il matrimonio è un’istituzione per l’amore. Se fosse solo per l’amore, poi in base a che cosa ci rifiuteremmo di riconoscere il matrimonio tra tre persone profondamente innamorate le une delle altre? Che dire di un padre che ama sua figlia? Distruggiamo così il cerchio familiare, e, quindi, distruggere il primo fattore per la socializzazione e la coesione sociale del bambino».

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215 commenti a Gli omosessuali di Homovox: «nozze gay sono una legge omofoba»

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  1. Controinformato ha detto

    inquetante

  2. Tranquilli, ora arriveranno Paolo e Brain(less) a spiegarci che in realtà tutti questi omosessuali sono contrari al matrimonio gaio solo perché hanno interiorizzato l’omofobia inculcata loro per via del rozzo, ottuso e violento retaggio culturale cristiano della società occidentale.

    • arturo ha detto in risposta a Francesco Santoni

      no, arrivo io e scrivo che sono degli idioti e basta. Se queste persone non vogliono avere nè una famiglia eterosessuale , nè una famiglia omosessuale sono liberissimi di farlo.Probabilmente hanno paura dell’affettività e la confondono con il conformismo. Ma non possono lamentarsi di non essere rappresentati e contemporaneamente voler imporre il loro pensiero agli altri… La legge sul matrimonio per tutti non obbliga nessuno a sposarsi…ma da a tutti la possibilità di farlo… quindi invece di protestare per diritti che verranno acquisiti,restino single e senza figli…La frase “l’uguaglianza non è di per sè positiva” è raccapricciante e ricorda tanto i frasi razziste anti neri che suonavano pressapoco così ” l’uomo non equipari ciò che Dio ha creato disuguale!”…

      • Fabio Moraldi ha detto in risposta a arturo

        1) Queste persone dimostrano innanzitutto che negare le nozze gay non discrimina gli omosessuali, altrimenti loro si sentirebbero discriminati essendo loro stessi omosessuali. Probabilmente chi vuole le nozze gay ha paura dell’affettività e vuole imporre le sue idee alla società.

        2) Anche introdurre la legalizzazione della pedofilia non obbliga tutti a essere pedofili, non capisco perché tu ti opponga se questo è il criterio che usi.

        3) L’uguaglianza è stata negata innanzitutto dalla natura, tant’è che uomini e donne sono fisiologicamente differenti. Come vedi la natura è nemica delle tue utopie, chissà chi ha ragione.

        • Paolo ha detto in risposta a Fabio Moraldi

          Bhe Francesco effettivamente hai spiegato bene la realtà evidente dei fatti…non per nulla il Sig. Arino che ritiene, con una posizione a mio avviso del tutto sconclusionata, che il matrimonio omosessuale sia “omofobia” è un fervente cattolico che credo abbia rinunciato a vivere la propria natura (di omosessuale) per una non meglio giustificata “castità”. Liberi quindi di non sposarsi se non vogliono, ma non per questo liberi di impedire tale diritto a persone che invece vivono serenamente e normalmente la proria naturale affettività e sessualità omosessuale, senza crearsi problemi di sorta per ideologie religiose.

        • arturo ha detto in risposta a Fabio Moraldi

          queste persone dimostrano che l’idiozia è contagiosa.
          Da una parte ci sono persone che chiedono diritti e doveri e dall’altra una minoranza che non vuole diritti.I secondi non avrebbero motivo di lamentarsi per un diritto acquisito che non vogliono esercitare.Legalizzare il matrimonio omosessuale ,non significa costringere tutto il mondo ad essere gay. e il matrimonio religioso non coincide per forza con quello civile.Quindi i cattolici sono sempre tenuti a castita prematrimoniale e al matrimonio con il rito religioso. chi non lo è , faccia ciò che vuole. la legalizzazione della pedofilia forse la vuoi introdurre te, non mi pare che sia legale in Francia .

        • arturo ha detto in risposta a Fabio Moraldi

          L’uguaglianza davanti alla legge non esclude la diversità tra uomo e donna. gli uomini e le donne sono diversi. ma davanti alla legge devono essere uguali. vale lo stesso principio per i gay. tra l’altro l’alternatica sarebbe la pratica sessuale sconsiderata o un matrimonio religioso con una donna, creando solo polpettoni matrimoniali. Meglio che si sposino tra loro

      • beppina ha detto in risposta a arturo

        Lo sa cosa vuol dire idiota?

  3. Michele Silvi ha detto

    Protonazisti anche loro?

  4. Matteo Dellanoce ha detto

    Mah! Dio, Patria e Famiglia al riparo dalla tutela dello Stato mi sembrano aromenti decismante liberali … anzi! Laici!
    Ognuno fa il gay con le proprie spalle!
    Ad occhio … direi!
    Matteo Dellanoce

  5. beppina ha detto

    Noi gay non siamo fertili, nel senso di poter fare un bambino. Abbiamo un sacco di altre forme di fertilità. Forme artistiche, per esempio. Bisogna favorire ciò che è meglio per il bambino. Nessuno può negare, credo, che la cosa migliore per un bambino sia avere una madre e un padre che si amano l’un l’altro come meglio possono.

    Sei grande Marc: 1) perché dimostri che l’essere omosessuale comporta anche il poter presentare qualcosa di più in certe attitudini (e non solo in campo artistico) e che non esistono necessariamente tipologie di persone “migliori” o “peggiori” a priori; 2) perché dimostri che pensare in termini di “bene comune” ovvero in termini di “baricentrico della caratterizzazione etica” che qualifica ed identifica una comunità di persone deve essere prevalente rispetto al “personale tornaconto” di ognuno di noi.

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a beppina

      Beppina ha scritto: “perché dimostri che l’essere omosessuale comporta anche il poter presentare qualcosa di più in certe attitudini (e non solo in campo artistico)”.

      ???????????????????????????????

      • beppina ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Forse ho espresso il concetto in modo poco felice… chiedo venia. Quel che volevo dire é che tanti omosessuali, al di la delle ovvie valutazioni di natura morale e indipendentemente dal loro “essere etico” talora non condivisibile e/o discutibile, esprimono creatività, sentimenti e sensibilità che in determinati ambiti (es. in ambito musicale) sviluppano “evidenze culturali” significative.

  6. Daniele ha detto

    Paragonare le sorti degli ebrei durante lo sterminio o quelle dei neri durante l’apartheid alla condizione degli omosessuali che non si possono sposare è una grave offesa nei confronti proprio degli ebrei e dei neri.
    Chi, come Obama, mette sullo stesso piano il diritto di ebrei e neri ad una vita dignitosa ed il diritto degli omosessuali a sposarsi dovrebbe soltanto vergognarsi e chiedere pubblicamente scusa per aver esternato tale concetto!

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Daniele

      Il punto vero della questione non è la “lesa maestà” nel paragone con le ingiustizie subite da neri ed ebrei, ma il fatto che il paragone è privo di qualsiasi analogia, dato che non essere schiavizzato e trattato come un bestia è un diritto umano (perché è un bene), mentre essere omosessuali non è un diritto in nessun senso, dato che corrisponde ad un male per l’individuo e per la società.

      • Gab ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Ma poi … “essere” omosessuali è un concetto impossibile di per sé. Dio (secondo questa teoria) avrebbe creato degli omosessuali, a quale scopo dato che li condanna più volte nella Bibbia?

        Non essendoci né gene né biologia che tenga omosessuali non si nasce e quindi non si è.

        L’essere implica un Logos e un Imago, li dove il Logos è sempre Dio Padre che, per forza di cosa, non può dare una immagine distorta di se. Un Imago che contraddice il Logos semplicemente non può accadere. Ora, l’Imago per eccellenza è il Figlio e di questa Imago l’essere umano beneficia di tutte le sue qualità. Non solo l’aspetto fisico ma anche l’Imago dell’anima che inevitabilmente richiama l’essere umano verso di se (tant’è che persino l’Inferno non è altro che il luogo dove si avverte la presenza di Dio, ma una presenza irraggiungibile e, per questo motivo, eternamente sofferente, a differenza del fuoco della purificazione, il Purgatorio, dove l’anima avverte il dolore della presenza di Dio, necessario per comparire al Suo cospetto una volta terminato il processo di purificazione).

      • Sandro Di Marco ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        >>essere omosessuali non è un diritto in nessun senso, dato che corrisponde ad >>un male per l’individuo e per la società.

        Bhe, dipende sempre dai punti di vista e dai contesti. Anche essere un nero corrispondeva ad un male per l’individuo e per la societa’ nel Sud Africa dell’Apartheid, visto che essere nero implicava essere oggetto di discriminazioni di ogni tipo, ergo male.

        Nella nostra societa’, a causa della tua intolleranza ed ignoranza, TU corrispondi ad un male (per te stesso e per la societa’) ma non per questo ti viene negato alcun diritto.

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Sandro Di Marco

          Quello che tu non potrai ammettere mai, pur capendo benissimo quale è l’unico criterio possibile per giudicare cosa è bene o cosa è male, è che l’opinione in quanto tale (la doxa greca) vale assolutamente zero. Quello in base a cui stabilire il bene o il male è il vero. Tutto dunque si riduce ad una corretta comprensione dell’omosessualità. E siccome quelli della tua opinione NON SONO ASSOLUTAMENTE IN GRADO DI RISPONDERE ALLE OBIEZIONI di chi sostiene che l’omosessualità è un DISTURBO DELLA PERSONALITA’ e dunque un male, allora le tue false opinioni valgono meno di zero, semplicemente perché sono false. E la conseguenza è che chi rappresenta un male per se stesso e per la società sei tu.

        • Azaria ha detto in risposta a Sandro Di Marco

          Facciamo finta che il fatto che dipendenza da alcol e droghe, che la depressioen ed i suicidi in maggior percentuale negli omosessuali siano dovuti solo ad intolleranza (facciamo finta ho scritto, perche` tale affermazione sarebbe del tutto smentita dalle localita` come S. Francisco) resta comunque il fatto che fra gli omosessuali la percentuale di malattie sessualmente trasmissibili sia particolarmente piu` alta che fra gli etero-sessuali. Quindi esiste ALMENO un problema legato all’omosessualita` che NON puo` essere correlato all’intolleranza (vera o presunta che sia).

        • Penultimo ha detto in risposta a Sandro Di Marco

          Anche essere un nero corrispondeva ad un male per l’individuo e per la societa’ nel Sud Africa dell’Apartheid, visto che essere nero implicava essere oggetto di discriminazioni di ogni tipo, ergo male.

          Un omosessuale non è necessariamente nero nè è necessariamente ebreo.Ergo dunque perchè l’omosessuale è necessariamente nero?

          Potrebbe non esserlo dunque le due condizioni non c’entrano niente l’una con l’altra.

          Sai dirmi il perchè le tue false analogie?

          Risponditi da solo:

          a causa della tua intolleranza ed ignoranza.

  7. Roberto Dara ha detto

    Quindi siccome non tutti gl omosessuali vorrebbero sposarsi abbiamo il diritto di negare tale possibilità agli altri che lo desiderano? Le spiegazioni portate in questo articolo sono rispettabili in quanto opinioni libere ma rispecchiano solo una visione di parte.

    • Alèudin ha detto in risposta a Roberto Dara

      oppure una visione scevra da isterismi e ideologie.

      Se solo i media dessero spazio anche a questa visione di parte il confronto sarebbe certamente più equilibrato e completo e magari molte persone potrebbero riflettere che la “cosa” non è automatica come invece fanno sembrare.

      Avere diritti è giusto ma prima devono potersi poggiare sulla realtà e sulla responsabilità.

      • Roberto Dara ha detto in risposta a Alèudin

        A me sembra che i media diano molto spazio alle idee di chi è contrario al matrimonio omosessuale, altrimenti non si spiegherebbe perché ancora non è consentito, se tutti fossero d’accordo.

        • Pelide Achille ha detto in risposta a Roberto Dara

          lol, o viviamo in mondi paralleli in cui i media sono al contrari oppure lei ha gli occhi chiusi.
          contenitori televisivi: storie strappalacrime su poveri omosessuali che non si possono sposare
          le iene: coppia gay che ha felicemente sfruttato un utero in affitto e le bambine sono belle e vivono una vita normalissima
          the new normal: telefilm su una coppia gay e un utero in affitto
          modern family: coppia gay con una fantastica bambina blablabla

          i gay in TV e nei media sono sovrarappresentati e chi è contro le unioni omoaffettive diviene immediatamente omofobo, questo somiglia tanto a un “lavaggio del cervello”

          le coppie omo non sono state approvate
          a) perchè sono inutili alla società
          b) ci sono altri problemi un filino più impellenti
          c) c’è una flebile resistenza

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Pelide Achille

            Mah… Sicuramente oggi se ne parla di più, e sicuramente ci sono molte trasmissioni pro. Ma non è infrequente sentire il papa o diversi cardinali che, senza contraddittorio, e dall’alto del peso della loro autorevolezza morale, bilanciano abbondantemente la questione.

            • Pelide Achille ha detto in risposta a Roberto Dara

              facciamo come coi partiti, guardiamo sulle TV generaliste quanti minuti sono pro uno o pro l’altro e secondo me è un 6-0, 6-0 per il pro-gay…

              • Umpalumpa ha detto in risposta a Pelide Achille

                Bella idea…
                Consiglio anzi a chi ha tempo di fare un’analisi della tv italiana (sarebbe meglio dell’intero occidente), analizzando il minutaggio “pro-gay”. A pensarci bene sarebbe un lavoro immenso, però sicuramente svelerebbe un bel po’ di altarini. A mio parere non è neppure paragonabile il minutaggio del’angelus o di un’intervista a Ruini con il bombardamento costante dei vari littizzetto, Fazio, Sanremo, Cecchi Paone, Luxuria, Concia, DeFilippi, DeGregorio, Scalfari, Rodotà, Saviano, Iene, D’urso, domenica 5, domenica in ecc. Come non è paragonabile la tiratura dell’avvenire con la capactà di fuoco di Repubblica, Corriere, FattoQ, Stampa ecc

                Per me ognuno può esprimere il suo pensiero, basta che non insulti gli altri (e questo vale sia per chi definisce omofobo l’interlocutore a prescindere sia chi lo definisce frocio), però onestamente mi sembra che a livello mediatico le lobby lgbt stravincano…

            • Penultimo ha detto in risposta a Roberto Dara

              Non pare che l’inerenza argomentativa sia quella del conclave.Semplicemnte non sai rispondere in maniera argomentativa,perchè di argomenti,spazzatro via quella orfanotrofio e in africa non nè hai.

              Il fatto che ci sia il conclave non significa niente su tale possibilità di legge in discussione.

              Sichè la tua fallacia retorica è irrazionale.

              • Roberto Dara ha detto in risposta a Penultimo

                non vedo cosa c’entri il conclave, mi riferisco alle decine e decine di volte in cui il papa ha parlato in diretta tv contro i matrimoni omosessuali…

        • Alèudin ha detto in risposta a Roberto Dara

          a me pare proprio sia il contrario, che ci sia una presenza massiccia “pro-gay” che spinge per modificare l’opinione pubblica.

          Cercherò di essere più spietato nei miei confronti per vedere se si tratta di cecità ideologica da parte mia.

        • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

          “se tutti fossero d’accordo”

          Il fatto che i media danno troppo spazio ai gay non significa che tutti siano d’accordo, c’e` anche chi ragiona con la propria testa.

          “A me sembra che i media diano molto spazio alle idee di chi è contrario al matrimonio omosessuale”

          Di homovox ne ho sentito parlare solo su UCCR, proprio da qui ho notato che ci sono associazioni omosessuali contro al matrimonio gay (nonche` cittadini gay non facenti parte di homovox che comunque sono contrari al matrimonio gay), tu ne avevi trovato traccia da qualche altra parte?

        • Nemo ha detto in risposta a Roberto Dara

          Negli anni 80 andavano di moda, tra i possessori di home computer, programmini di 4 o 5 kb che simulavano, in maniera grossolana, un A.I. (Artificial Intelligence) capace, apparentemente, di superare il test di Turing.

          Tu ponevi, tramite tastiera, una qualsiasi domanda al calcolatore ed esso non solo ti dava una risposta, all’apparenza coerente, ma ti permetteva anche di intavolare un vero e proprio “dialogo con la macchina”.

          Naturalmente, il computer non capiva ne i quesiti posti ne era minimamente consapevole delle risposte che dava.

          Era un gioco. Nel software erano stati codificati in linguaggio macchina alcuni artifici retorici come il “rispondere ad una domanda ripetendo la domanda stessa” con l’aggiunta di un piccolo database di “frasi neutre” buone in qualsiasi circostanza. Ad esempio:

          Domanda: “Computer, cosa pensi di questo articolo sulla guerra nel golfo?”
          Risposta: “LE SPIEGAZIONI PORTATE IN QUESTO ARTICOLO SONO RISPETTABILI IN QUANTO OPINIONI LIBERE MA RISPECCHIANO SOLO UNA VISIONE DI PARTE.

          Domanda: “Computer, cosa pensi di questo articolo sulla teoria della Relatività Ristretta?”
          Risposta: “LE SPIEGAZIONI PORTATE IN QUESTO ARTICOLO SONO RISPETTABILI IN QUANTO OPINIONI LIBERE MA RISPECCHIANO SOLO UNA VISIONE DI PARTE.

          Roberto Dara, dare delle risposte ed intavolare un dialogo che superi il test di Turing è chiedere troppo?

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Nemo

            No, ma siccome le risposte precedenti alla mia consideravano le opinioni rispettabili di alcuni signori gay come oro colato ed esplicative della assurdità e della inutilità dei matrimoni omosessuali, al contrario del pensiero delle c.d. “lobby lgbt”, evidentemente fallaci e dettate dalla loro appartenenza alla massoneria o simili, ho ritenuto opportuno riportare il discorso su una corretta dialettica tra pro e contro come normalmente si conviene.

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Roberto Dara

          Non è ancora permesso proprio perché i media e i politici (schiavi entrambi dei poteri forti, che sono del tutto extra-parlamentari) sanno benissimo di essere ancora in minoranza. E ci lavorano continuamente, infaticabilmente, danarosamente, diabolicamente…

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Roberto Dara

      ERRATO alla grande, come al solito.
      Questi omosessuali hanno opinioni VERE (su questo punto), ossia dovresti notare gli argomenti (il contenuto probante delle asserzioni), non solo le conclusioni. Così almeno ragionano quelli che usano la razionalità a differenza tua.

      • Roberto Dara ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Beh a me sembra che per te le opinioni uguali alle tue sono VERE mentre tutte le altre sono false.

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Roberto Dara

          Sicuramente è una cosa che sembra anche a te, dato che REGOLARMENTE, dopo le prime scaramucce, abbandoni il campo (insieme a tutti i tuoi compari), lasciando le questioni essenziali del tutto irrisolte. Questo dimostra che non sai cosa dire, che non hai obiezioni sostanziali, che sei nel falso. Se non è così incomincia a rispondere pertinentemente su quanto hai bellamente glissato nei commenti al precedente articolo.

          • Penultimo ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

            Lol

            ” me sembra che per te le opinioni uguali alle tue sono VERE mentre tutte le altre sono false.”

            A me sembra che tu sei relativista,e dunque come fai a dire che sono o VERE o FALSE?

    • Brain ha detto in risposta a Roberto Dara

      Roberto Dara ha perfettamente ragione. Non tutti gli eterosessuali vogliono sposarsi, eppure nessuno vuole impedire alle coppie etero che vogliono di poterlo fare. La stessa semplice logica vale per le coppie dello stesso sesso. I media danno giustamente spazio a quella che è la posizione della stragrande maggioranza della comunità omosessuale. La sparuta minoranza che, legittimamente, non vuole sposarsi non è certo obbligata a farlo. E’ così difficile rispettare le scelte altrui senza voler imporre, o impedire, niente a nessuno?

      • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Brain

        Ogni legge modifica antropologicamente la società, dunque ne risente anche chi non viene superficialmente coinvolto con la novità introdotta dalla legge. La tua obiezione sa di muffa e di incompetenza.

        Anche equiparare sesso tra uomo e animale al matrimonio omosessuale non impone a te di fare sesso con gli animali, giusto?

        Io sostengo che gli omosessuali devono essere liberi di chiedere aiuto agli psicologi se vogliono tornare eterosessuali, lo faccio perché rispetto le scelte altrui senza voler imporre, o impedire, niente a nessuno. Tu invece?

        • Brain ha detto in risposta a Fabio Moraldi

          Fabio, in tutti i tuoi post (anche quelli successivi) tiri sempre in ballo il sesso con gli animali, sebbene stiamo parlando di ben altro, una vera ossessione…

          • Azaria ha detto in risposta a Brain

            E` un ottimo paragone invece, se venisse introdotta avresti qualcos in contrario? Non obbligherebbe nessuno a fare cio` che non vuole, solo darebbe piu` liberta` a persone che la pensno diversamente da te… o sei troppo bigotto per questo?

            • Luca Roberto ha detto in risposta a Azaria

              il paragone con il sesso con animali non regge: l’animale NON ha la possibilità di “decidere” nel senso umano del termine, quindi è comunque una VIOLENZA.

              E’ solo un suggerimento per cercare altre analogie ed evitare facili contestazioni.

              • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Luca Roberto

                Eppure gli atei dicono che nemmeno l’uomo può decidere perché è privo del libero arbitrio (filosofia cristiana), ed è solo uno scimmione un po’ più grande ma non differente qualitativamente dagli scimpanzé.

                Dunque il paragone è pertinente, l’uomo è uno scimmione privo di libertà e di unicità come gli altri animali della Terra. Si può accoppiare con la sua specie o con specie diverse che devono essere equiparate al matrimonio tradizionale, altrimenti gli omosessuali hanno un privilegio ingiustificato.

                In ogni caso dovete ancora rispondere perché le relazioni affettive incestuose e poligamiche non devono essere legali, mentre quelle omoerotiche si.

          • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Brain

            Anche tu intervieni solo per l’omosessualità…statisticamente parlando non sono io l’ossessionato 🙂

            In ogni caso la mia è una provocazione che serve a stanare velocemente i tuoi luoghi comuni, gli stessi che il popolo LGBT ha fatto propri per ingannare i suoi uditori.

            In ogni caso: il sesso tra uomo e animale non porta danni a nessuno e non impone a nessuno di praticarlo. Perché non equipararlo al matrimonio tradizionale assieme alle relazioni omosessuali? Hai una risposta valida? Oppure i tuoi criteri usati sono sbagliati?

            • Brain ha detto in risposta a Fabio Moraldi

              Fabio, io intervengo rimanendo nel tema dell’argomento affrontato dall’articolo sin dal titolo (“nozze gay”), non mi pare vi siano riferimenti al sesso con animali che pare ti ‘stimoli’ tanto. Intellettualmente s’intende.

              A proposito della tua domanda: chi è attratto sessualmente da animali soffre di una ben chiara e nota parafilia, ti rimando al DSM il manuale per i disordini mentali per i dettagli psichiatrici. Purtroppo per te l’omosessualità non rientra in questa categoria bensì in quella di “variante naturale del comportamento umano” (Organizzazione Mondiale della Sanità).

              Pace, amore e rispetto per tutti, cari fratelli e sorelle. 🙂

              • Francesco Santoni ha detto in risposta a Brain

                Tranquillo, presto anche questa parafilia sarà depennata. Non al momento però, visto che farebbe arrabbiare gli animalisti radicali, ma basta dare tempo al tempo. Nel frattempo si sta lavorando per una cosa ben più importante: trasformare anche la pedofilia in una “variante naturale del comportamento umano”. Ci sono già stati progressi in merito, in fondo è bastato applicare la stessa logica già usata per far depennare l’omosessualità; quindi attendiamo con ansia che anche questa grande battaglia di civiltà per i pedofili possa esser vinta, e quando lo sarà, anche tu Brain potrai riconoscertene, nel tuo piccolo, qualche merito, siine fiero!

                • Brain ha detto in risposta a Francesco Santoni

                  Santoni non faccia lo spiritoso su queste cose. Chi subisce violenze sessuali da un pedofilo rimane segnato a vita. Si vada e leggere le testimonianze delle vittime dei preti pedofili, si legga i vari rapporti delle commissioni d’inchiesta in Irlanda ad esempio, è roba drammatica non certo argomento di battutine sciocche. La pedofilia è una violenza, sia fisica che psicologica. L’omosessualità riguarda un rapporto (che può essere sia fisico che emotivo) tra adulti consenzienti. Le due cose sono totalmente su piani diversi, se ha un minimo di onestà intellettuale ammetta almeno questo.

                  • Fede_81 ha detto in risposta a Brain

                    Ci sono tanti ex omosessuali che guardano al loro passato dicendo di avere ancora delle ferite psicologiche per quel tipo di vita. La psicologia non è così semplice come la vorresti fare tu…e sopratutto non è che qualcosa smette o diventa un disturbo o una devianza per alzata di mano, come avvenne nel 1973!

                  • Francesco Santoni ha detto in risposta a Brain

                    Ma quali battutine? Lei si deve aggiornare Brain: http://www.nationalreview.com/human-exceptionalism/337010/normalizing-pedophilia

                    Verrà presto il giorno in cui tutti dovremo chiedere scusa ai pedofili per anni discriminati e trattati da pervertiti. E lei Brain come ho detto avrà una parte di merito in questo, se ne rallegri!

                    • lorenzo ha detto in risposta a Francesco Santoni

                      E quando questo succederà, la Chiesa sarà nuovamente su banco degli inputati per il fatto che considera la pedofilia un peccato gravissimo: chi “scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.”

                  • Pino ha detto in risposta a Brain

                    perchè la pedofilia non dovrebbe essere legalizzata? Lo chiedeva anche Nichi Vendola che, con grande capacità anticipatoria sui tempi, nel 1985 dichiarava “Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti – tema ancora più scabroso – e trattarne con chi la sessualità l’ha vista sempre in funzione della famiglia e dalla procreazione”. Quindi per Vendola, oggi uno degli esponenti di punta della sx italiana la pedofilia non è un reato, bensì un diritto e quindi essendo un “diritto” dovrebbe avere un suo quadro normativo. Stranamente la pedofilia è diventata una “violenza” da quando è stata addebitata come un comportamento tipico di certi ecclesiastici che si sono resi responsabili di simili atti. Invece per le menti più elevate come quella di Nichi andrebbe trattata in modo diverso.

                    • Brain ha detto in risposta a Pino

                      Santoni e Pino quelle da voi riportate sono le posizioni non mie. La pedofilia è sempre una violenza dal momento che in essa una persona sessualmente e psicologicamente matura compie atti nei riguardi di un ‘debole’.

                      Curiosamente voi difendete la Chiesa cattolica che, attraverso suoi altolocalti rappresentanti gerarchici, a livello mondiale è ormai inconfutabile ha accolto, nascosto e protetto pedofili per decenni e decenni, come ampiamente documentato da decine e decine di documenti legali.

                      Essa dunque, al contrario di quanto sostiene Pino, non è affatto «diventata una “violenza” da quando è stata addebitata come un comportamento tipico di certi ecclesiastici che si sono resi responsabili di simili atti», violenza e reato era prima e continua ad esserlo. Forse oggi, dopo l’indignata reazione della gente in tutto il mondo, con meno complicita’ e connivenze nel clero di prima. Speriamo.

                    • Francesco Santoni ha detto in risposta a Pino

                      Eccome se sono posizioni tue, basta usare la logica, esattamente come fanno quelli che a partire dalla normalizzazione dell’omosessualità ora chiedono di normalizzare la pedofilia. E a tutti i preti pedofili si dovrà chiedere scusa, perché hanno solo esercitato una variante naturale della sessualità. Non vorrai mica essere proprio tu il bigottone Brain?

                    • Pino ha detto in risposta a Pino

                      @ Santoni

                      certo che ai preti pedofili occorrerà chiedere scusa, anzi, si dovrà riconoscere che hanno anticipato i tempi

                    • Daniele Borri ha detto in risposta a Pino

                      Brain, come esempio di pedofili usa pure l’associazione americana di omosessuali NAMBLA, che fino a ieri organizzava i Gay Pride ai quali forse hai partecipato anche tu.

                    • arturo ha detto in risposta a Pino

                      diciamo che vendola ha un pò di confusione,o l’hai fatta tu? una cosa è la pedofilia, una cosa è il sesso adolescenziale.se non avete sperimentato il sesso prematrimoniale e adolescenziale avete fatto bene perchè solo nel donarsi completamente a un’altra persona , si può comprendere la meraviglia del creato che ci rende portatori di vita. ma questo non esclude che a 13anni inizino i primi desideri e che molti possano credere che sia giusto sperimentare.

              • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Brain

                Ti ricordo che il DSM fino a poco tempo fa includeva anche l’omosessualità (prima delle pressioni LGBT), dunque non è molto attendibile come fonte dato che dice tutto il contrario di tutto nel giro di pochi anni.

                In ogni caso definire “malati” persone che scelgono di comportarsi sessualmente diversamente da te mi sembra una fobia bigotta e discriminante.

                Non mi hai ancora risposto: il sesso tra uomo e animale non porta danni a nessuno e non impone a nessuno di praticarlo. Perché non equipararlo al matrimonio tradizionale assieme alle relazioni omosessuali? Hai una risposta valida? Oppure i tuoi criteri usati sono sbagliati?

                Rispetto per tutti? Anche per gli omosessuali che vogliono o sono tornati etero? Sei sicuro? Anche per Povia? Anche per Luca di Tolve…nah, dai non scherziamo!! Quelli bisogna bruciarli sul rogo!

                • Brain ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                  Fabio non so se ti rendi conto delle bestialità che stai scrivendo nel tuo disperato tentativo di arrampicarti sugli specchi. Prima di tutto parliamo di coppie di esseri umani, non di animali, sebbene comincio a credere che – imbottiti di odio e pregiudizio come siete non riuscite neanche a considerare le persone omosessuali come pientamente esseri umani, ma un qualcosa di meno, certamente di inferiore – abbiate qualche problemino a vederci differenze. Dunque parliamo di persone. Adulte. Consenzienti. Per quanto riguarda il matrimonio è anche intenzionate a costruire qualcosa insieme, non solo far sesso, per quello non occorre certo sposarsi. Qualcunque atto non consenziente è una violenza. Un uomo che fa sesso con un animale violenta l’animale, che certamente non può dare il proprio consenso e semplicemente subisce. Chi vuole fare sesso con degli animali ha un disturbo mentale e deve farsi vedere da qualcuno in grado di aiutarlo. Non c’entra niente con l’argomento dell’articolo.

                  Sui tuoi altri deliri (Povia, Luca di Tolve, i roghi eccetera) ti lascio blaterare quanto vuoi, gli altri sapranno giudicare con la loro testa.

                  • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Brain

                    Non capisco questa improvvisa differenza enorme rivendicata tra uomini e animali. Ti ricordo che un non credente deve dogmaticamente sostenere che gli uomini sono solo scimmie un po’ più grossi e non può in nessun caso sostenere una differenza qualitativa tra i due, cosa che invece vuoi fare tu.

                    L’uomo è uno scimmione, e dunque lo scimmione è un uomo. L’uomo non è più libero di una scimmia e dunque la relazione amorosa fra i due è equiparabile a quella tra due uomini, almeno così dicono Odifreddi, Dawkins e Dennett.

                    Ti ricordo che dare del “disturbato mentale” agli altri perché hanno un comportamento sessuale diverso dal tuo è discriminazione, è una fobia! La stessa discriminazione che subisci tu quando ti danno del “disturbato mentale” perché sei gay. Mi sembra che dunque tu ti comporti esattamente come coloro che critichi, alla faccia della legge sull’omofobia!

        • Roberto Dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

          Nell’ambito delle libertà che ogni individuo deve possedere, è perfettamente legittimo che tu sostenga l’idea che un omosessuale che voglia “guarire” possa provare a farlo con i mezzi disponibili, anche se con scarse probabilità di riuscita. Deve però essere una scelta libera, e non condizionata, quando non addirittura imposta, dalle discriminazioni che la sua particolare condizione gli fa subire nella vita quotidiana.
          Le leggi, è vero, modificano antropologicamente la società, ma non per questo non devono essere fatte. Ci sono casi in cui la società deve adeguarsi alle nuove leggi, invece del contrario.

          • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

            Benissimo, finalmente anche tu sei a favore delle terapie di guarigione per omosessuali. Se fossero indotti a farlo non raggiungerebbero il risultato, come invece moltissime volte è accaduto. E’ ovvio che loro sono anche liberi di subire volontariamente una imposizione o un condizionamento da parte della società.

            Se modificano la società allora stai confutando le affermazioni del tuo alleato Brain, secondo il quale invece una legge non cambierebbe nulla. Non capisco perché la società debba essere indotta ad adeguarsi alle nozze gay e non all’equiparazione del sesso tra uomo e animali (con diritti e doveri inclusi) al matrimonio tradizionale….

            • Roberto Dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

              Io sono a favore di tutte le libertà individuali che non comportino lesioni delle libertà altrui. La discriminazione è una lesione di una qualsiasi libertà altrui, per cui se un omosessuale vuole ricorrere alla terapia non perché lo vuole ma perché si sente discriminato, è il comportamento discriminatorio che deve essere combattuto.
              La società deve adeguarsi alle nozze gay perché molte persone hanno richiesto di poter esercitare questo diritto, sentendosi discriminate rispetto agli eterosessuali.
              Non mi risulta invece che ci siano persone che abbiano richiesto di poter sposare degli animali, il giorno che ci saranno, e gli animali potranno esprimere un consenso chiaro e libero richiedendo la stessa cosa, potremo riparlarne.

              • Pino ha detto in risposta a Roberto Dara

                si continua a dire che le nozze gay sono un “diritto”, e perchè?

                • Roberto Dara ha detto in risposta a Pino

                  Il matrimonio è un diritto. Il matrimonio omosessuale è una conseguenza dell’applicazione di questo diritto.

                  • Pino ha detto in risposta a Roberto Dara

                    fra persone di sesso diverso non dello stesso sesso, forse ti sfugge questa piccola differenza

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Pino

                      È l’argomento del contendere, resta il fatto che il matrimonio è un diritto,

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Pino

                      Se fosse un diritto sarebbe nella nostra Costituzione, che invece parla solo di famiglia naturale.

                  • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Non esiste alcun diritto al matrimonio (omo o etero o pedofilo), esistono solo “i diritti della famiglia”.

                    In ogni caso, come mai il matrimonio omosessuale dovrebbe essere “una conseguenza dell’applicazione di questo diritto” e non il matrimonio poligamico, incestuoso, tra animale e uomo, e tra sei mamme e quattro papà? Quale criterio per dire si e no?

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                      Siamo ancora a discutere sulla poligamia sull’incesto sugli animali? Il matrimonio è l’unione di due persone (umane almeno all’apparenza) maggiorenni (salvo casi rari) e consenzienti, altrimenti è un’altra cosa e non matrimonio. Punto. Si può discutere se le due persone debbano essere di sesso opposto oppure no, ma non sul resto.

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Il matrimonio è l’unione di due persone???? Ma chi lo ha deciso? Forse la tua mentalità bigotta e medievale. Devi sapere che anche se “matrimonio” (matris munia) implica fin dal suo termine la presenza di una madre biologica, le questioni si sono evolute!

                      Il matrimonio si può fare in sei, in sette o in otto. E’ inutile discriminare queste relazioni solo perché contro la tua bigotteria! Punto! Ma perché vuoi imporre la tua morale agli altri???? Punto!

                      Roberto, sei divertentissimo nel tuo autoritarsimo 🙂 Punto!

                  • giovanni ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Il matrimonio NON è un diritto.
                    Non c’è scritto da nessuna parte che sia un diritto e ti prego di dimostrarmi il contrario.
                    Il matrimonio è una realtà che preesiste al diritto e che questo si limita semplicemente a regolare ma non piotrà mai definire.
                    La famiglia (siamo arrivati al paradosso di dover specificare “formata da uomo e donna”) ha intrinsecamente la funzione di costruire la società per la complementarietà e la ricchezza offerte dalla naturale diversità dei due sessi.
                    Siamo arrivati all’assurdo di dover dimostrare che il rosso è rosso e che il sole sorge ad est.

                    • Leonardo ha detto in risposta a giovanni

                      Chesterton?

                    • Brain ha detto in risposta a giovanni

                      Il matrimonio è un Diritto riconosciuto e tutelato dall’articolo 16 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo. I tre commi di questo articolo sono condivisibili da tutti e, ovviamente, tali principi sono da applicarsi a tutti gli esseri umani, non certo solo agli eterosessuali. Per cui il matrimonio e il diritto alla vita familiare (come ormai chiaramente sancito anche da tutte le Corti di giustizia internazionali, Cassazione compresa) sono un diritto anche per le coppie dello stesso sesso.

                    • Salvatore ha detto in risposta a Brain

                      L’articolo 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo dice: “Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento”: http://www.interlex.it/testi/dichuniv.htm

                      Si parla dunque di UOMINI e DONNE, non di UOMINI e UOMINI o altri tipi di comportamenti sessuali disordinati.

                    • Brain ha detto in risposta a giovanni

                      In risposta a Salvatore sulla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo. Certo, si parla di uomini e donne (non di uomini CON donne), i gay infatti sono maschi e le lesbiche sono femmine. La Dichiarazione, in quanto UNIVERSALE, non puo’ certo considerarsi valida solo ed esclusivamente per la parte eterosessuale della popolazione mondiale.

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Brain

                      Che furbone che sei Brain, mi fai ridere con i tuoi trucchetti 🙂

                      Oltretutto ti contraddici: la teoria del gender che tu sostieni dice che esistono maschi e femmine e se vogliono possono diventare uomini e donne. Dunque secondo queste perversioni un maschio può diventare donna, e una femmina può diventare uomo.

                      La Dichiarazione Universale si fa beffe di tale idiozia, e dice: esistono solo uomini e donne (dunque non gay, non trans ecc.) e questi possono “sposarsi e fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione”. Come vedi non dice “limitazione di genere”, escludendo dunque gli omosessuali.

                      Allo stesso modo, la Costituzione italiana dice che la famiglia naturale è fondata sul matrimonio e anche in questo caso si escludono gli omosessuali, come hanno spiegato la costituzionalista Marta Cartabia: http://www.forumfamiglie.org/allegati/rassegna_8461.pdf, e l’on. Anna Finocchiaro: http://www.wikipink.org/index.php?title=Personalit%C3%A0_italiane_contrarie_al_matrimonio_gay#cite_note-48

                    • giovanni ha detto in risposta a giovanni

                      AHAHAHAHAHAAHAHAHA!!! Ti prego, Brain!!! Non offendere la tua intelligenza con queste argomentazioni da quattro soldi!
                      La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo è del 1948 ed allora non passava manco per la testa dei suoi estensori che il matrimonio potesse esistere tra persone dello stesso sesso!
                      Infatti, se leggi attentamente, tra i motivi della discriminazione che l’art. 16 mira ad eliminare non compare per nulla quella sessuale.
                      Quindi non cercare di fregare un avvocato come me sul campo dell’interpretazione normativa tra i cui canoni rientra quello storico-sociale.

              • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                Quindi sei a favore della terapia di guarigione per gli omosessuali che non sono condizionati dalla società. E’ un bel passo di apertura mentale, benvenuto anche tu!

                Gli omosessuali dicono che le nozze gay sono omofobe perché li discriminano, tu invece dici l’opposto. Io però mi fido degli omosessuali se permetti, chi meglio di loro può saperlo?

                Il criterio per adeguarsi alle nuove leggi è che “molte persone lo richiedono”. Quindi se “molte persone richiedono” di poter fare uso di cocaina allora è legittimo legalizzarla attraverso una legge. Così come equiparare al matrimonio anche l’incesto, la poligamia, il sesso tra uomini e animali, tra uomini e oggetti e così via fino alle più nascoste perversioni che non fanno male a nessuno.

                Il consenso per gli animali? Se parli con Richard Dawkins saprai che l’uomo è solo un animale più grosso, dunque le sue stesse caratteristiche sono presenti anche negli animali. Certamente questi ultimi sapranno esprimere un consenso chiaro e libero, non vorrai mica mettere l’uomo al centro dell’universo naturale, vero?? Pericolossissimo per un ateo!!!

                A proposito: come può un ateo come te dire che un consenso può essere “libero”?? Ti ricordo che Libet ha dimostrato che il libero arbitrio non esiste e tutti gli atei sono obbligati a crederlo…non vorrai mica avvicinarti alla teologia cristiana, vero??

                • Roberto Dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                  Scusa perché dovresti credere solo ai pochi gay che dicono la sciocchezza che le nozze gay sono omofobe e non dovresti credere a tutti gli altri che invece non lo dicono?
                  Per tutti gli altri discorsi, evito di rispondere perché sono pretesti strumentali e paradossali.

                  • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Quei pochi gay dicono di essere la maggioranza…non ho nemmeno motivi per credere a te o ai pochi gay che vogliono sposarsi.

                    Bravo, fai bene a non rispondere a nient’altro perché le contraddizioni ti stanno affondando.

                    O difendi le nozze gay o difendi l’ateismo, ti ho messo davanti ad un dilemma dal quale non puoi uscire.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                      L’ateismo non devo sicuramente difenderlo, mica è una persona o un’ideologia, è semplicemente una convinzione personale (peraltro io sono agnostico). Le nozze gay le difendo perché le ritengo una conquista di civiltà, come tante altre avvenute nel corso dei secoli. Il fatto che ci siano dei gay che non le vogliano o ne siano indifferenti nulla toglie alla legittima aspirazione degli altri che le desiderino.

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Bravo ora ci siamo, le nozze gay sono un desiderio di alcuni come altri hanno il desiderio di veder riconosciuto il loro rapporto incestuoso o poligamico, e altri vorrebbero che la loro convivenza con un amico fosse riconosciuta come un matrimonio, con i suoi diritti e privilegi.

                      Semplice desiderio, nessun diritto, nessuna discriminazione.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                      Menomale che sono io a ripetere sempre le stesse frasi. Le parole incesto e poligamia le avrai scritte cento volte solo in questo post, ma non c’entrano nulla col matrimonio omosessuale. Infatti in tutti i paesi in cui questi matrimoni sono stati riconosciuti (e che aumentano continuamente) le unioni incestuose e quelle poligamiche non sono né state legalizzate, né sono in corso pratiche per la loro legalizzazione, e né esistono organizzazioni serie che ne sostengono la legalizzazione. La poligamia tra l’altro è legale solo in alcuni paesi africani o islamici dove gli omosessuali rischiano invece la morte.

          • Pino ha detto in risposta a Roberto Dara

            perchè scarse probabilità di riuscita? La percentuale di successo di queste terapie è perfettamente in linea con la percentuale di successo di qualsiasi psicoterapia.

            • Brain ha detto in risposta a Pino

              Falso. Le cosiddette “terapie riparative” sono caldeggiate solo da persone che fanno parte di gruppi motivati solo da ideologie religiose piu’ o meno fondamentaliste (non tutti i credenti vogliono ‘convertire’ gli omosessuali). Quanto alle cosiddette “terapie riparative” tutti i principali ordini professionali di psichiatri e psicologi ne hanno fortemente preso le distanze, sottolineandone la non scientificità e la potenziale pericolosità. Da noi l’Ordine degli Psicologi Italiano nel gennaio 2008 ha preso ufficialmente posizione in una nota nella quale si chiarisce che “Lo psicologo non deroga mai ai principi del Codice Deontologico nessuna ragione né di natura culturale né di natura religiosa (…) È evidente quindi che lo psicologo non può prestarsi ad alcuna “terapia riparativa” dell’orientamento sessuale di una persona.” – Tra l’altro lo scorso anno il dottor Robert Spitzer (di cui un vecchio studio sugli “ex gay” viene sempre citato dai fautori del “riorientamento”) ha dovuto ammettere che tale ricerca aveva delle gravi lacune metodologiche che la rendono del tutto inattendibile e ha chiesto pubblicamente scusa a tutti coloro che ne hanno subito gli effetti negativi.

              Segnalo infine l’ennesimo esempio (di una lunga serie) di cosiddetti ex-gay che affermavano di aver modificato il proprio orientamento sessuale e che invece sono stati beccati “in cerca” di altri uomini. http://www.pinknews.co.uk/2013/02/06/us-ex-gay-preacher-admits-continuing-to-use-grindr-to-contact-gay-men/

              • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Brain

                Condensato di luoghi comuni. Le prese di posizioni sono politiche e non suffragate da alcuna evidenza scientifica, anzi gli studi dimostrano che le terapie sono efficaci e non pericolose:
                http://www.mygenes.co.nz/whiteheadcomorbid10_2.pdf
                http://www.amazon.com/gp/product/083082846X/

                Non a caso diversi ex presidenti dell’APA oggi sono membri di NARTH e operano sugli omosessuali che ne fanno richiesta:
                http://www.narth.com/docs/perloff.html

                R. Spitzer è stato costretto a ritrattare, come è stato rivelato: http://www.uccronline.it/2012/06/10/terapie-riparative-la-falsa-ritrattazione-di-robert-spitzer/, in ogni caso il responsabile di “Archives of Sexual Behavior” si è rifiutato di ritirare lo studio in quanto scientificamente valido, avendo superato la revisione anonima di altri scienziati.

              • Nemo ha detto in risposta a Brain

                Brain ha detto:

                “Quanto alle cosiddette “terapie riparative” tutti i principali ordini professionali di psichiatri e psicologi ne hanno fortemente preso le distanze, sottolineandone la NON SCIENTIFICITÀ e la potenziale pericolosità.”

                Mi viene da ridere.

                L’omosessualità fu derubricata, dall’APA (American psychiatric association), dai manuali statistici grazie a una votazione (5.816 voti a favore e 3.817 contro) avvenuta nel 1973! (l’omosessualità ego-distonica, invece, venne cancellata nel 1987)

                Il noto psichiatra IRVING BIEBER commentò la votazione del 1973: “Non si può davvero sostenere che la nuova posizione ufficiale riguardo l’omosessualità sia una vittoria della scienza. Non è ragionevole votare su questioni scientifiche come se si trattasse di mettere ai voti se la terra sia piatta o rotonda”.

                La SCIENZA NON È DEMOCRATICA! (se poi vogliamo parlare di omini verdi che vengono da Marte allora posso anche accettare decisioni per “votazione” ma, vediamo di non chiamare questa pagliacciata “scienza”)

                Però, bisogna ammettere che siamo nel 1973. Dopo 40 ANNI prove scientifiche “INCONFUTABILI”, non per alzata di mano per capirci, si saranno trovate ed accumulate. O no?

                Nel 1993 ad esempio, Dean Hamer pensò di aver trovato nel marcatore genetico Xq28 del cromosoma X un collegamento con l’omosessualità maschile. “Purtroppo”, studi più approfonditi hanno dimostrato l’infondatezza di tale “scoperta”. La bibliografia sull’argomento è ampia. Cito solo un testo: “Il cervello del ventunesimo secolo” di Rose Steven pag. 347 – Codice edizioni – 2005.

                Tutto qui?

                Ma certamente no. Dopo 8 lustri la ricerca pro “natural gay” ha prodotto altre perle di saggezza:

                “Il sesso non riproduttivo esiste anche in natura: l’omosessualità nello scimpanzé a volte ha la funzione di pacificazione tra gli individui (sarà per questo che il movimento gay è stato sempre per la non-violenza?), nel formarsi di amicizie e alleanze oppure semplicemente come gioco piacevole. […]
                Esiste la transessualità in natura? Pare proprio di si: policheti, molluschi, crostacei e pesci di varie specie cambiano sesso; prendete le “anthias”, pesci tropicali delle scogliere coralline che vivono in gruppi di otto femmine per ciascun maschio, quando il maschio viene a mancare, una delle femmine cambia sesso e prende il suo posto.
                Quelle ostriche che si trovano come prelibatezza afrodisiaca nei migliori ristoranti sono ermafroditi, i suoi organi sessuali, maschili e femminili, si sviluppano e regrediscono alternativamente; la gustosa orata fatta alla griglia o sotto sale, quando è viva cambia sesso, trasformandosi da maschio in femmina, senza che ci sia dimorfismo sessuale, ovvero che si veda esternamente l’avvenuto cambiamento. Uno degli animali più temuti in tempi di aviaria è la gallina: quanti di voi sanno che la gallina può diventare pollo? Succede che in conseguenza di una malattia (tubercolosi o tumore) venga distrutta l’ovaia attiva della gallina e che la gonade residua si trasformi in testicolo che funziona perfettamente al punto da poter produrre spermatozoi e far nascere pulcini […] Per finire passiamo alla iena femmina: in gergo maschilista si dice che una donna “ha le palle” quando è determinata, manager, di successo… bene, la iena femmina maculata i testicoli ce li ha per davvero! Le femmine della iena sono dominatrici, più grosse degli esemplari maschi; hanno un enorme clitoride e grosse labbra vaginali, che somigliano alla perfezione ai genitali esterni (pene e testicoli) del maschio. I testicoli non hanno fini riproduttivi ma sono usati come “segnali” in una cerimonia di corteggiamento durante l’incontro. Le femmine avendo un corpo così grosso hanno un’accresciuta circolazione di ormoni di tipo maschile.
                A questo punto dopo aver diviso l’umanità in buoni e cattivi ovvero riproduttori e non riproduttori (naturali e innaturali, se preferite) bisognerà aggiornare il bestiario animale estendendo il concetto di peccato anche per quelle specie birichine di cui molti ignorano l’esistenza e pensare a un inferno anche per loro. È scritto anche nel programma dell’Unione: l’animale è senziente!”
                “Vladimir Luxuria” da un articolo apparso su “Liberazione, 17 febbraio 2006”.

                La versione integrale dell’articolo:
                http://www.vladimirluxuria.it/2006/02/natura-perversa/

                Un ricercatore, degno di questo nome, risponderebbe (anzi, risponde) a tali FARNETICAZIONI nel seguente modo:

                “Gli animali sono una cosa, l’uomo un’altra e quindi bisognerebbe evitare letture antropomorfe della natura. Quello che voglio dire è che se nella testa dello scienziato c’è già una tesi PRECOSTITUITA da voler dimostrare, allora si interpreteranno i comportamenti animali nel senso di una prova delle basi naturali di un comportamento invece PRETTAMENTE umano. Personalmente credo che certe PREFERENZE, come quella della scelta del partner, siano mediate più da aspetti culturali e sociali che da quelli BIOLOGICI”.

                ENRICO ALLEVA etologo dell’Istituto superiore di sanità (da “la Repubblica” del 27 ottobre 2007)

                In 40 anni non si è prodotto altro, di scientificamente “valido”, sull’argomento.

                In sintesi: “Il NULLA AMMANTATO DI NIENTE”.

                E tu Brain mi parli di non scientificità delle “terapie riparative”?

                Sei meglio di mr. Bean. 🙂

                • simone ha detto in risposta a Nemo

                  E se domani l’Apa mettesse ai voti che Brain in realtà ha sempre amato le donne?

                  • Nemo ha detto in risposta a simone

                    Brain dovrà iniziare ad amare le donne, però non è detto che le donne inizino ad amare lui (Non sappiamo cosa l’APA abbia “legiferato” sull’argomento quindi, è meglio sospendere il giudizio) 🙂

      • Sophie ha detto in risposta a Brain

        “Non tutti gli eterosessuali vogliono sposarsi, eppure nessuno vuole impedire alle coppie etero che vogliono di poterlo fare. La stessa semplice logica vale per le coppie dello stesso sesso.”

        Ci mancherebbe che lo impedite, noi non andiamo contro natura, scusa se te lo dico senza girarci tanto intorno. Le coppie etero non sono neanche da paragonare a quelle omo.

        • Brain ha detto in risposta a Sophie

          Sophie, carissima…ma, scusa, ancora al “noi non andiamo contro natura” sei?

          E poi “Le coppie etero non sono neanche da paragonare a quelle omo”… ma certo che no, non voglio certo rovinarti la tua auto-celebrazione eterosessista. Goditela. Ma lascia agli altri di vivere la loro vita, come loro lasciano te vivere la tua, senza cambiare neanche una virgola. Compresa la tua variante della “superiorità della razza” applicata all’orientamwento sessuale.

    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

      1) Innanzitutto l’articolo spiega che negare i matrimoni gay non significa discriminare nessuno.

      2) In secondo luogo occorre prendere atto che i matrimoni gay sono chiesti solo da una parte di omosessuali e dunque non c’è alcuna priorità o urgenza, altrimenti sarebbe chiesto da tutti i gay.

      3) Il tuo commento è rispettabile in quanto opinione libera ma rispecchia solo una visione di parte.

      • Roberto Dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

        1) il fatto che negare i matrimoni gay significa non discriminare nessuno può spiegarla a te che hai de pregiudizi in materia, a me non lo spiega affatto e resto della mia idea che sarebbe discriminazione;
        2) anche le case popolari sono chieste da una parte della popolazione, quindi non ci sarebbe urgenza o priorità di farle o assegnarle;
        3) unico punto su cui siamo d’accordo.

        • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

          1) Quindi moltissimi omosessuali vogliono essere discriminati? La tua tesi è assai omofoba e questo non ti rende onore, potrei denunciarti all’Arcigay. Rifiutare le nozze gay non discrimina nessuno, come ripetono moltissimi omosessuali, è invece un giusto comportamento di trattare in modo diverso situazioni diverse.

          2) Paragone estremamente fallace, sintomo della tua confusione: chi chiede le case popolari è in una situazione oggettivamente svantaggiosa (economicamente) rispetto a chi non le chiede. Al contrario, chi chiede le nozze gay è in una situazione oggettivamente identica agli omosessuali che rifiutano le nozze gay. Il paragone dunque decade immediatamente.

          3) Sarebbe bene allora che lo puntualizzassi sempre, non soltanto quando commentano persone diverse da te.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

            1) peccato che buona parte degli omosessuali non la pensa come quelli esposti in questo articolo, i quali non si sentono discriminati a differenza di molti altri che ci si sentono;
            2) resta il fatto che si tratta di persone che chiedono il riconoscimento di un diritto consentito agli eterosessuali e non a loro, per cui si sentono discriminate;
            3) mi sembra scontato e, per rimarcarlo, molto spesso l’ho specificato.

            • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

              1) Non è questione di maggioranza o di minoranza. Questi omosessuali dicono di essere in maggioranza, tu dici che sono la maggioranza…punti di vista. In ogni caso ne basta soltanto uno per dimostrare che non vi è alcuna discriminazione. Il “sentirsi” discriminati non significa esserlo, io ad esempio mi sento discriminato dal fatto che tu ci metti troppo tempo a rispondere ai miei commenti…dunque?

              2) Non c’è alcun diritto al matrimonio, etero o omo che sia. In ogni caso non si può avere diritti su qualcosa che serve soltanto ad un certo tipo di persone. Io uomo non ho alcun diritto di entrare in un bagno per donne e non mi sento discriminato, anche se dovessi urgentemente recarmi in bagno. Esistono situazioni differenti ed è un dovere trattarle in modo differente….le nozze gay sono una legge omofobica perché tradisce gli omosessuali facendogli assomigliare agli eterosessuali.

              3) Come mai non ti è sembrato scontato quando lo hai specificato verso le opinioni di altre persone?

              • Roberto Dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                Infatti io ho sostenuto nel primo post che “siccome alcuni non lo vogliono dobbiamo negarlo anche a tutti quelli che lo vogliono?” Niente maggioranza e minoranza.
                Il matrimonio è un diritto, riconosciuto da varie sentenze e varie dichiarazioni dei diritti umani,

                • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Se fosse un diritto sarebbe nella Costituzione, che invece parla solo di “diritti della famiglia” (ovviamente etero in quanto subito dopo parla di procreazione).

                  Siccome alcuni non vogliono usare la cocaina, perché vuoi negarla anche a tutti quelli che invece lo vogliono?

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                    La cocaina fa male alla salute, è giusto vietarla facendo salvo il diritto di una persona maggiorenne di avvelenarsi consapevolmente se lo desidera. Il matrimonio tra persone omosessuali non fa male a nessuno, a parte i parenti che perderebbero le eredità, ma questo vale anche per i matrimoni etero.

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Ma perché vuoi imporre ad una persona di non farsi del male? Chi sei tu per decidere della sua vita? Non eri mica a favore dell’autodeterminazione? Oppure vuoi fare il papà anche di figli non tuoi?

                      Il criterio “non fa male a nessuno” è difettoso, anche i bambini lo capirebbero. Nemmeno il sesso con gli animali fa male a nessuno, nemmeno l’incesto, nemmeno la poligamia, nemmeno teorizzare pubblicamente la pedofilia, nemmeno invadere la proprietà privata fa male a qualcuno e così via. Tutto quello che non fa male deve essere legalizzato allora, tutto deve essere equiparato al matrimonio tradizionale a patto che non faccia male.

                      Poveri omosessualisti, chiusi nelle loro misere e banali convinzioni 🙂

                    • Fede_81 ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Ti ricordo che ci sono molte persone che vogliono usare la cocaina sapendo consapevolmente di farsi del male. Copiando i tuoi ragionamenti sulle nozze gay, dovrebbe essere dunque giusto legalizzarla evitando di imporre la nostra morale a chi commette azioni che riteniamo sbagliate, in fondo è la loro vita e noi non dobbiamo discriminarli.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Infatti io sono favorevole alla legalizzazione controllata delle droghe, inasprendo in misura fortissima la repressione per chi la fa usare ai minori e obbligando tutti i minori al test antidroga con informativa dei risultati ai loro genitori. Ma dopo 18 anni, ognuno padrone di se stesso.

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Ma perché controllata? Perché vuoi discriminare chi sceglie di farsi del male? Non capisci che hai una mentalità bigotta e primitiva?

                      Oltretutto ancora ad imporre le cinture di sicurezza? Il casco in motorino? Ma tu sei medioevale caro mio!! Altro che gay, tu devi fare una rivoluzione civile!!

    • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

      “Quindi siccome non tutti gl omosessuali vorrebbero sposarsi”

      Non e` semplicemente che loro non vogliono sposarsi, e` che loro (da omosessuali) sono contrari al matrimonio gay.

      Inoltre, a differenza di quegli egoisti che puntano sempre e solo a soddisfare i loro stupidi inutili vizi, i membri di homovox (e non solo loro, anche fra gli omosessuali) mostrano il loro altruismo mettendo prima i diritti dei bambini (leggi la testimonianza di Jean Pier riportata nell’articolo).

      Ti eri perso questo passaggio?

      • Roberto Dara ha detto in risposta a Azaria

        Sul tema delle adozioni il dibattito è molto più aperto e non ci sono diritti di sorta da rivendicare, se siamo tutti d’accordo che avere dei figli (naturali e non) non è un diritto. Gli omosessuali contrari al matrimonio omosessuale ci sono così come ci sono degli eterosessuali che, per scherzo o per convinzione, sostengono che il matrimonio di per se è un’istituzione che non gli interessa.

        • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

          Beata ingenuita!

          In un paese (la Francia) dove i diritti dei conviventi (omo o etero sessuali che siano) sono comunque garantiti per legge, che senso ha un matrimonio omosessuale? Non e` forse l’apertura di campo alle adozioni omosessuali? Gli altri paesi non insegnano niente?

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Azaria

            Veramente non so se in Francia sia così, ma le adozioni nei paesi moderni sono concesse anche a chi non è sposato.

            • Brain ha detto in risposta a Roberto Dara

              Azaria parla da perfetto ignorante. Se conoscesse un minimo della legge francese saprebbe che il ben noto Pacs è una legislazione totalmente inadeguata e che non tutela affatto in modo ugualitario le coppie dello stesso sesso.

              Per quanto riguarda la tanto temuta apertura alle adozioni da parte dello stesso sesso faccio notare che i single in Francia possono adottare sin dall’immediato dopoguerra e nessuno ha mai avuto niente da dire.

              Segnalo inoltre un nuovo recentissimo studio dell’Università di Cambridge, Regno Unito, che conferma la piena idoneità per le coppie dello stesso sesso di essere buoni genitori e che i giovani cresciuti in queste famiglie sono giovani mediamente come tutti gli altri.
              http://www.independent.co.uk/life-style/health-and-families/health-news/children-in-gay-adoptions-at-no-disadvantage-8518004.html

              • Fede_81 ha detto in risposta a Brain

                Un campione di 130 famiglie divise in genitori etero, gay e lesbiche. Un campione minuscolo (una palazzina di Milano, per intenderci) ed evidentemente non rappresentativo, come è già stato fatto notare da Loren Marks che ha confutato tutti gli studi “no difference” che usano apposta questi piccoli campioni: http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0049089X12000580

              • Nemo ha detto in risposta a Brain

                “OSSERVAZIONE SELETTIVA, nota anche come enumerazione di circostanze favorevoli, o, come la descrisse il filosofo Francesco Bacone, conteggio dei successi ed omissione degli insuccessi […]

                STATISTICHE COMPILATE SU PICCOLI NUMERI: questo errore è un parente stretto dell’osservazione selettiva […] ( per esempio : “Ho fatto tre sette di fila. Questa sera non posso perdere”)”

                da “Il mondo infestato dai demoni: la scienza e il nuovo oscurantismo” di Carl Sagan – Baldini & Castoldi – 1997 – pag. 264

                Vuoi sapere come si chiama il capitolo in questione?…“LA BELLA ARTE DI SMASCHERARE GLI INGANNI”

                SCIENZA please e non numeri al lotto.

              • Azaria ha detto in risposta a Brain

                Parliamo delle leggi in Francia. Ammetto che sono ignorante in materia, non sono ne` un esperto in legge ne` vivo in Francia, ma se per te il pacs e` da considerarsi come “totalmente inadeguata” per la minima differenza con i matrimoni (ovvia conseguenza della tua ideologia) allora mi sembra ovvio il tuo punto di vista. Attenzione pero`: ovvio non significa vero o attndibile.

                A differenza di me tu mi sembri molto esperto riguardo alle leggi francesi, dimmi quindi perche` questi pacs sarebbero inadeguati.

              • Azaria ha detto in risposta a Brain

                Per quanto riguarda l’articolo da te citato poi…

                Anche facendo finta di non vedere gli interventi di Fede_81 e di Nemo (che a differenza dei tuoi sono lucidi e razionali) ti voglio parlare dell’articolo.

                Nell’articolo leggo che “UNA RICERCA” di un determinato ente. Occhio, si fa presente qual’e` l’ente, qual’e` l’argomento, si sta bene attenti a dare il titolo dell’articolo o qualunque altro riferimento per rintraccciarlo, come la data della pubblicazione. Quindi a quel che mi risulta l’articolo scientifico a cui l’articolo di “the guardian” fa riferimento e` impossibile da rintracciare. Sara` stato fatto per errore o in cattiva fede? I giornalisti hanno il dovere di vendere, e quindi quelli di “the guardian” hanno fatto solo il loro lavoro, ma prendere questo come una prova scientifica di un qualche tipo e` solo da ridere.

                Dall’articolo pero` mi viene da notare una cosa interessante, i ragazzi iniziano i loro atti di bullismo verso i coetanei adottati da coppie omosessuali nelle “secondary school”, quando gli ormoni (quindi la NATURA sessuale) si iniziano a far sentire… strana coincidenza.

                Ora, ovviamente un atto di bullismo e` da condannare a priori indipendentemente se fatto verso obesi, omosessuali, bambini adottati da omosessuali, bambini con gli occhiali, bambini con problemi vari ecc., ma non credo che tutto questo sia dovuto ad un’imposizione della societa`, mi sembra piuttosto che i ragazzi reagiscano male ad un giusto istinto che la natura gli da. Infatti se hai nipotini piccoli noterai che le forme di bullismo non legate alla sfera sessuale (portare gli occhiali, essere in sovrappeso ecc…) sono gia` presenti nei bambini piu` piccoli, quando ancora gli ormoni non sono in circolazione.
                Certo, il fatto che questo bullismo su sia omosessuale o abbia legami con omosessuali sia dovuto esclusivamente agli ormoni e` comunque solo una mia teoria, ma che ho tirato fuori solo dal tuo articolo. Leggendolo si evince solo questo, non altro.

                Inoltre, leggo dall’articolo (sempre quelo che hai linkato tu)
                “same-sex couples were much less likely to have experienced infertility on their route to parenthood and were more likely to come to adoption as their first choice”
                quindi l’adozione non come atto di amore ma come atto egoistico: “voglio il bambolotto con cui giocare”. Questo non mi sembra il ragionamento di un genitore (non lo sarebbe neanche se il presunto genitore fosse etero). Gli omosessuali che amano i bambini (per capirci: amano nel vero senso della parola, non come i pedofili intendono) ci sono, in Francia hanno dato vita ad homovox.

                • Brain ha detto in risposta a Azaria

                  Azaria mamma mia che minestrone di risposta che hai fatto, ci mancano solo i fagioli borlotti. Non ho il tempo di replicare a tutte le cavolate che hai scritto, mi limito dunque alla parte finale per farti notare che l’opposizione di homovox al matrimonio non c’entra niente con il diritto all’adozione, che in Francia vige per i single (non è dunque neanche richiesto che siano sposati o in coppia) sin dall’immediato dopoguerra.

                  • Penultimo ha detto in risposta a Brain

                    Ti ha obitato ci sono fatto una fallacie induttive

                    “l’opposizione di homovox al matrimonio non c’entra niente con il diritto all’adozione”

                    Mi limito a farti notare che allora nemmeno può c’entrare qualcosa la volontà dell’omosessuale che richiede l’adozione.

                    • Brain ha detto in risposta a Penultimo

                      ma infatti, in quanto l’orientamento sessuale (etero o omosessuale) non c’entra niente con l’accettazione o meno delle richieste di adozioni da parte di single.

                  • Penultimo ha detto in risposta a Brain

                    Comincia dal fondamento:

                    http://it.wikipedia.org/wiki/Luogo_comune

                    Perchè è palese e evidente che parlate per luoghi comuni ovvero opinioni doxastiche.

                  • Azaria ha detto in risposta a Brain

                    Beh! Visto che ti riempi la bocca (indebitamente) con la parola scienza (che puntualmente offendi) dovresti magari postare l’articolo scientifico di cui parla l’articolo giornalistico “the guardian” invece di bollare in maniera oscurantista (chissa` perche` non mi meraviglio che tale oscurantismo venga da te) il tutto come cavolate.

                  • Azaria ha detto in risposta a Brain

                    La situazione delle adozioni in Francia non mi piace per niente (indipendentemente dalle adozioni gay) ma la coppia gay NON puo` adottare, mentre il singolo si (anche se fa parte della coppia).

                    Un signolo, sposato o no, in coppia o no, puo` adottare un bambino.
                    Una coppia per poterlo adottare DEVE essere sposata e da almeno due anni, stupido paradosso di una legge che non tiene conto della logica e della natura.

                    In questo contesto una coppia omosessuale NON puo` adottare un bambino in Francia (mentre i singoli membri della coppia possono). Questo piccolo “dettaglio” rende piu` difficile una marcia indietro dall’eventuale estenzione ai gay del vincolo del matrimonio, perche` se il bambino e` adottato ad un solo membro della coppia, nessun problema se la coppia si lascia, chi e` affidatario del bambino se lo tiene (come succede ora, vergognoso che il bambino sia trattato come una proprieta`).
                    Nel caso attuale anche una marcia indietro sull’eventuale pazzia del matrimonio gay si potrebbe fare.
                    Se l’adozione e` congiunta diventa molto piu` difficile (ipocritamente per gli “interessi” del bambino adottato) annullare i “matrimoni” gay.

                    In altre parole per mettere al sicuro una legge per pochi viziati si sta giocando con la pelle dei bambini (piu` di quanto si fa gia` ora) in caso contrario homovox non si sarebbe neanche formata.

                    Come vedi anche se sono ignorante sulla legge francese la logica non mi manca e a quello che vedo la tua di ignoranza e` palesemente maggiore.

  8. Ugo La Serra ha detto

    Consentire a chi non può, è diverso di obbligare chi non vuole. Specialmente se ciò che si consente non fa danni a nessuno.

    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Ugo La Serra

      Ma cosa stai difendendo? L’incesto? La poligamia? Il sesso tra uomo e animale equiparato al matrimonio tradizionale?

      Specifica meglio perché il tuo commento retorico vale per qualsiasi cosa.

    • Penultimo ha detto in risposta a Ugo La Serra

      Consentire a chi non può, è diverso di obbligare chi non vuole.

      “1.Non potere qualcosa significa consentire qualcosa diversamente da 2.obbligare qualcosa non volendola.”

      Cosa intendi per termini sofista stolto?

      Potere
      consentire
      obligare
      volere

      Poter consentire è diverso da obligare a volere.La CARATTERISTICA DEI SOFISMI E CHE PUOI RIPERCUOTERGLIELI CONTRO:

      Acconsentire all’omosessualità non implica un qualche obbligo sui matrimoni.

      oppure

      hai fatto un sofisma stupido.

      • Ugo La Serra ha detto in risposta a Penultimo

        A: Al ristorante “Il porco felice” cucinano e servono un arrosto di maiale buonissimo.
        B: Abominio! La mia religione lo vieta, l’esistenza stessa di un simile posto è un attentato alla natura. Il ristorante deve chiudere, e non deve essere consentito a nessuno di mangiarla.
        A: Tu puoi benissimo evitare quel ristorante, ma, poiché io apprezzo la carne di maiale, ci vado tutti i venerdi.
        C: Io sono vegetariano, ma per me non c’è nessun problema se qualcuno vuole mangiare maiale.
        D: Caro B. esistono tante persone e tante religioni. E ci sono persone che non professano nessuna religione. Come esiste la tua, che ti prescrive di non mangiare carne di maiale, ne esistono tante altre, secondo le quali non conta cosa si mangia e cosa si beve. Perché devi voler imporre le tue regole agli altri?

        (Forse così è più chiaro?)

        • Leonardo ha detto in risposta a Ugo La Serra

          A: Al ristorante “Il porco felice” cucinano e servono un arrosto di bambino centr’europeo buonissimo.
          B: Abominio! La morlae naturale lo vieta, l’esistenza stessa di un simile posto è un attentato alla natura. Il ristorante deve chiudere, e non deve essere consentito a nessuno di mangiarla.
          A: Tu puoi benissimo evitare quel ristorante, ma, poiché io apprezzo la carne di bambino, ci vado tutti i venerdi.
          C: Io sono vegetariano, ma per me non c’è nessun problema se qualcuno vuole mangiare un bambino.
          D: Caro B. esistono tante persone e tante morali. E ci sono persone che non professano nessuna morale. Come esiste la tua, che ti prescrive di non uccidere e mangiare bambini, ne esistono tante altre, secondo le quali non conta cosa si mangia o chi si uccide. Perché devi voler imporre le tue regole agli altri?

          • Ugo La Serra ha detto in risposta a Leonardo

            Cucinare bambini ha lo stesso impatto sui terzi del cucinare maiale? I maiali sono da considerare “terzi” come i bambini? Stai equiparando gli esseri umani ai maiali. Nulla di male, alcuni animalisti lo fanno, ma non per abbassare i diritti degli umani, ma per innalzare quelli degli animali…

        • Leonardo ha detto in risposta a Ugo La Serra

          Ti ostini a non considerare il bambino adottato come un soggetto di diritto, ma al massimo lo paragoni ad un arrosto di maiale.
          Nessuno vieta a due omosessuali di convivere o di comprare casa insieme, etc..
          Se però pretendono di invadere la vita di un terzo soggetto, il bambino, considerato come semplice oggetto di un loro diritto prima ancora che persona titolare di diritti suoi, tra i quali quello di avere un padre ed una madre, permetti che qualcuno possa intevenire?

          • Ugo La Serra ha detto in risposta a Leonardo

            Allora perché per un bambino sarebbe un male essere adottato da omosessuali, e non sarebbe un male essere adottato da credenti? E siamo a dimostrare che l’omosessualità sia o non sia un male.

            Invece applicando il principio del minimo impatto, non è necessario stabilire se è un bene o è un male ciò che fanno…

            • Leonardo ha detto in risposta a Ugo La Serra

              Perchè la ricchezza umana insista in una coppia eterosessuale non è paragonabile a quella omosessuale, dove manca del tutto metà del genere umano!
              Una differenza abissale.
              Differenza che non è riscontrabile tra una coppia di credenti e una coppia di non credenti.

              Davvero non capisci come un uomo sia diverso da una donna? Davvero non capisci che questa diversità è fertile e non solo biologicamente?

        • Penultimo ha detto in risposta a Ugo La Serra

          O chiesto una deffinzione dei termini razionale non una stupidagine folkloristica.

          Fallacia logica:non è detto che al ristorante X il maiale sia buonissimo.

          Infatti fallacia logica:

          Fallacia logica:Non è detto che bisogni acconsentire a chi non può.

          Adesso ti è più chiaro o stai vaneggiando ancora nelle ipotesi fantastiche?X))

          • Penultimo ha detto in risposta a Penultimo

            E dunque come puoi affermare a)Che sei incerto se non sei incerto e b)che la TUA visione delle cose piuttosto che quella di una qualsiasi religione sia più vera?Dunque sei in autocontradizione con ciò che affermi.In particolare:

            Se x è un ladro non implica assolutamente che debba acconsentirli di rubare.

            Adesso ti è chiaro perchè non puoi essere relativista?O vuoi continuare con il teatrino inutile?

  9. cornacchia ha detto

    Se il matrimonio e l’adozione gay non sono un diritto, nondimeno è un diritto insopprimibile la libertà di stringere e di vivere alla luce del sole la propria relazione omosessuale. E questo a prescindere che la tendenza omosessuale sia genetica, biologica o semplicemente elettiva.

    • Laura ha detto in risposta a cornacchia

      Nessuno ha mai detto il contrario, il libero arbitrio va salvaguardato per chiunque, anche verso chi sceglie volontariamente di vivere una situazione contraria alla dignità umana e, religiosamente parlando, di peccato.

    • Pino ha detto in risposta a cornacchia

      e chi lo impedisce?

    • Penultimo ha detto in risposta a cornacchia

      “Se il matrimonio e l’adozione gay non sono un diritto, nondimeno è un diritto insopprimibile la libertà di stringere e di vivere alla luce del sole la propria relazione omosessuale.”

      Su questo siamo d’accordo ma cio non implica l’adozione dunque il matrimonio.
      Vi conviene non abusare della tolleranza,altrimenti diventa una fallacia ab misericordiam.

    • Leonardo ha detto in risposta a cornacchia

      Hai ragione.

  10. Pino ha detto

    non sapevo che il quartiere del Marais è diventato una sorta di quartiere omosex.

  11. Penultimo ha detto

    I comenti degli atei sono allucinanti ne prendo uno a caso:

    1.
    “A volte non sono le leggi ad adeguarsi agli individui ma gli individui devono adeguarsi alle leggi”

    Come si fa a scrivere una simile boiata:giustizialista,illogica,fanatica,ditatoriale.

    e cosi

    Poiche’ reclami una legge per la 1 devi adeguarti alla legge vigente,dunque ne ‘ matrimoni,ne’ adozioni vanno discusse

    Oppure

    La 1 e’ una fallacia in quanto non stiamo parlando di leggi ma di “posibilita’ di leggi”.

  12. Penultimo ha detto

    E questo:non ci deve essere equiparazione omosessualita’ con altre forme di sesessualita’
    (incesti,pedofilia ecc ridi ora sul termine “ecc)

    L’eterosessulita’ e’ una forma di sessualita’ dunque perche la equipari all’omosessualita’?

    ….potrei fare tutti i passaggi…

    Dunque la famiglia eterosessuale non e equiparabile a quella omosessuale.

    Mi raccomando non autocontradicetevi.

  13. Penultimo ha detto

    Nella societa a causa della tua intolleranza …

    Dunque perche bisogna tollerare x piuttosto che y?

    Ovvero

    Tollero x ma non y,ovvero sei intollerante con quelli che non la pensano come te (y).

    Divertenti da scompisciarsi dalle risate.ha ha x(

  14. beppina ha detto

    Matrimonio vuol dire (soprattutto) modalità di stare insieme con sguardo prevalente al futuro, certe volte anche con varie difficoltà nel presente; il matrimonio é ritenuto generalmente “fondamentale” per assicura continuità alla società. La discriminante, ovvero ciò che fa “differenza”, non può che essere la procreazione o meno di figli. La coppia omosessuale non può generare figli se non attraverso una serie artificiosa di passaggi che di fatto comportano, nella migliore delle ipotesi, figli biologicamente “a metà”. E’ questo probabilmente l’aspetto fondamentale che qualifica la “differenza”.
    Mi permetto di proporre la questione da un altro punto di vista: vi é di fondo, ineluttabilmente, una sorta di paura del diverso e penso si possa trovare in una possibile “eterofobia” la chiave della questione. Di fatto siamo in presenza di una minoranza che, esposte evidenze “diverse” dalla maggioranza, lotta per l’affermazione di una omogeneizzazione incongrua con lo stesso risultato da acquisire (non é la rimodulazione del concetto di matrimonio che può dare soluzione alla richiesta iniziale). E se una possibile eterofobia prevarrà sulla tanto declamata omofobia (a mio parere molto meno presunta) non sarà certo perché la seconda é maggioritaria nella maggioranza ma perché la prima é maggioritaria nella minoranza. Da cui la domanda: chi ha paura (effettivamente) di affrontare/gestire/governare l’oggettiva diversità?
    Non parliamo poi di quella parte (predominante?) della maggioranza che, in piena confusione mentale, mischia un presunto bisogno da garantire ad una minoranza con una sicura “falsa” convinzione del fatto che l’essere oggettivamente diverso delle persone sia artificiosamente appianabile.

  15. Penultimo ha detto

    Concordo

    “non sarà certo perché la seconda é maggioritaria nella maggioranza ma perché la prima é maggioritaria nella minoranza.”

    Dunque bisogna riportare i fatti come stanno:

    Una minoranza è una minoranza la maggioranza è la maggioranza.E’ contraditorio affermare che le minoranze sono maggiori delle maggioranze,e le maggioranza è minore della minoranza tanto quanto questa affermazione è incongruente.

    77

  16. Penultimo ha detto

    lol non mette i simboli,la scrivo così:

    Se 7 è maggiore di 3 allora 3 è minore di 7
    Se 3 è minore di 7 allora 3 non è maggiore di 7

  17. Roberto Dara ha scritto: “La cocaina fa male alla salute, è giusto vietarla facendo salvo il diritto di una persona maggiorenne di avvelenarsi consapevolmente se lo desidera. Il matrimonio tra persone omosessuali non fa male a nessuno, a parte i parenti che perderebbero le eredità, ma questo vale anche per i matrimoni etero”.

    Roberto Dara ha scritto: “Infatti io sono favorevole alla legalizzazione controllata delle droghe, inasprendo in misura fortissima la repressione per chi la fa usare ai minori e obbligando tutti i minori al test antidroga con informativa dei risultati ai loro genitori. Ma dopo 18 anni, ognuno padrone di se stesso”.

    1) Tu ammetti tranquillamente che la cocaina è un veleno e che, tuttavia, non si dovrebbe proibirne l’uso a chi, essendo maggiorenne, volesse usarla a proprio danno.

    2) Il che, trasferito alla questione dell’omosessualismo, significa che se anche la pratica omosessuale fosse un male (ma secondo te non lo è, pur non essendo tu in grado di sostenere la minima discussione intorno al tema della bontà o cattiveria dell’omosessualità), tutto ciò che essa comporta, come il matrimonio gay (e, suppongo, anche le adozioni), dovrebbe comunque essere consentito, dato che si tratta, come nel caso della tossicodipendenza, di una scelta effettuata da maggiorenni.

    Solo alcune brevi e limpide domande.

    1) Mi dimostri, cortesemente, come può essere un bene farsi del male?
    2) Mi dimostri, cortesemente, che è un bene lasciare che qualcuno si faccia del male?
    3) Mi dimostri, cortesemente, che è un bene aiutare attivamente qualcuno a farsi del male?

    Se non riesci a dimostrare la bontà di questi tre principi (a cascata), vorrai forse sostenere che non è questione di ciò che è bene e di ciò che è male, ma semplicemente di ciò che chiunque ha voglia, intenzione, desiderio, bisogno, volontà di fare?

    Ti consiglio di fuggire, come del resto fai regolarmente, invece di provare a rispondere, perché qui il terreno è pieno di trappole per quelli che credono di essere nel giusto e nella verità, avendo le tue opinioni… O forse non ti interessa essere nel giusto e nella verità (tanto in democrazia il falso vale quanto il vero)?

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

      Naturalmente chiunque dei nostri cari fratelli libertari, può rispondere alle mie domandine…

      • Penultimo ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Naturalmente non lo farà nessuno.Ma questo è prevdere il futuro.Mettiamolo hai voti che cosi è più scientifico:

        Rispondono e se lo fanno lo fanno con fallacie logiche.
        Abdicano e mantenngono le loro contradizioni.

    • Ugo La Serra ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

      Provo a risponderti io:
      Chi sono io per poter decidere al posto di qualcun altro, cosa è bene o cosa è male per lui? Io posso decidere cosa è bene o cosa è male *per me*, ma non per qualcun altro, sempre se siamo nei limiti che le decisioni altrui siano *neutre*, o a basso impatto per tutti gli altri.
      Ecco perché, l’autodeterminazione è un diritto più forte di tanti altri.

      • lorenzo ha detto in risposta a Ugo La Serra

        Hai perfettamente ragione:
        – le nozze gay hanno un impatto negativo sulla società e quindi, in questo caso, non si può lasciare spazio all’autodeterminazione;
        – l’adozione omosessuale ha un impatto negativo sugli adottati e quindi, anche in questo caso, non è possibile lasciare spazio all’autodeterminazione.

        • Ugo La Serra ha detto in risposta a lorenzo

          Ne sei certo? Io non ho certezze nemmeno per me stesso, tu invece vuoi applicare le tue certezze anche agli altri?

          • Semelets ha detto in risposta a Ugo La Serra

            E’ certo che l’autodeterminazione non può valere per un bambino di cinque, sei o dieci anni e che nei suoi confronti è inevitabile un processo di educazione da parte degli adulti.
            L’educazione però non può essere definito come processo “neutro” o “a basso impatto”. E’ dunque doveroso rinunciare all’educazione dei bambini, confidando nel mito del buon selvaggio?
            In realtà l’autodeterminazione, come il relativismo, può risolversi solo nell’accettazione della legge del più forte.

            • Ugo La Serra ha detto in risposta a Semelets

              È esattamente il contrario: l’assenza di certezze mi impone un criterio di estrema prudenza nei confronti degli altri. Diversamente, credere di possedere una certezza, e volerla imporre agli altri, è la legge del più forte.

              • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Ugo La Serra

                NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! TI PREGO DIMMI CHE NON HO LETTO QUELLO CHE HAI SCRITTO.

                CRITERIO DI PRUDENZA. Ma vatti a nascondere, senza più tornare alla luce del sole!

                Visto che sei certissimo delle tue assolute incertezze, che fai? Togli ai bambini la possibilità di avere un papà (maschio) e una mamma (femmina), vero? Ma vai a nasconderti.

                • Penultimo ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                  X deve studiare per passare un esame,per prudenza non studio in quanto,proiettando le possibilità in un infinito (fantastico ovviamente.Gorgia usava gli stessi tipi di sofismi sulle possibilità infinite) diventa possibile passare l’esame senza studiare.Ovvero non studio quindi passo l’esame,ed è prudente non studiare perchè potrei passarlo visto che per per condizioni infinite esiste,secondo lui,tale possibilita.

                  Diversamente, credere di possedere una certezza, e volerla imporre agli altri, è la legge del più forte.

                  E come fai a esserne certo?

                  X)))))Se nè sei certo non puoi non esserne incerto.Oppure nè sei incerto e dunque non saprai mai se quanto affermi ha un senso.Ragion per cui fai ragionamenti senza senso nei tuoi dialleli fantastici e imaginifici.

              • Semelets ha detto in risposta a Ugo La Serra

                E’ un’illusione questa tua della prudenza.
                Tu puoi educare un bambino a non avere certezze, all’idea che sia lui a dover decidere cosa è bene e cosa è male, ecc, mentre io posso educarlo a un’etica oggettiva, ecc.
                Sono due modelli educativi differenti e sarebbe davvero ingenuo pensare che il mio sia di tipo impositivo e il tuo no. Sono entrambi impositivi, perchè entrambi educano secondo coordinate antropologiche che vengono imposte dall’adulto e che condizionano (condizionamento ad alto impatto) la forma e l’approccio mentale del bambino.
                Il fatto che tu non abbia questa consapevolezza, illudendoti che solo il mio approccio sia di tipo impositivo, ti rende meno responsabile e di conseguenza meno prudente nel vagliare il giusto modello educativo.

          • Penultimo ha detto in risposta a Ugo La Serra

            “Io non ho certezze nemmeno per me stesso” dunque se hai certezza di essere incerto perchè non sei incerto di essere incerto?

            Se parli esprimi qualcosa di cui sei incerto,secondo il tuo ragionamento dunque parli con incertezza,ma se nè sei incerto perchè parli?

            Parli perchè sei incerto,ma parli,dunque di ciò che affermi non nè sei incerto,fai finta di esserlo.

            • Penultimo ha detto in risposta a Penultimo

              2+2=4 puoi fare due cose:

              Ingannare te stesso e affermare che “cambi il sistema di misura” ma questo poi diventerebbe un sofisma albebrico oppure affermare la verità quella che tu non sei incerto che 2+2 sia la somma di due numeri che da 4.Se ne sei incerto perchè 2+2=X qualsiasi altro numero che sia diverso da 4.Se fai l’obiazione del cambio di sistema di misura ti rido in faccia poichè 4 avra lo stesso significato che la misurazione del passaggio per esempio al sistema decimale.

              oppure dimostrare

              che 2+2=5 consceinte che questo è un sofisma non a caso scritto nei romanzi non inerenti ai fatti:

              http://it.wikipedia.org/wiki/2%2B2%3D5

            • Ugo La Serra ha detto in risposta a Penultimo

              Fuzzy Logic.

              • Penultimo ha detto in risposta a Ugo La Serra

                Ti aiuto:perchè non vuoi ragionare dunque (locuzione consequenziale) ti sfugge.

              • Penultimo ha detto in risposta a Ugo La Serra

                Paer la quale il valore e pari a 1 dunque 2+2=4.

                Infatti non si vede il motivo di affermare due termini “fuzzy logic” senza un argomento di ciò che si parla.Affermare fuzy logic senza predicati nel discorso è dunque privo di senso.

          • lorenzo ha detto in risposta a Ugo La Serra

            Si, ne sono certo.
            – Dalla famiglia uomo donna ha avuto origine lo stato: salta la famiglia uomo donna, salta lo stato.
            – Alla corretta crescita di un bambino sono necessari un padre ed una madre: per allevarlo potrebbero bastare, in casi estremi, anche gli animali.

            • Ugo La Serra ha detto in risposta a lorenzo

              Sono in disaccordo con entrambe le due affermazioni. Lo stato non è originato dalla famiglia. E alla corretta crescita di un bambino non sono affatto necessarie due figure genitoriali di sesso differente. La famiglia, intesa come gruppo di genitori e figli, è solo uno dei tanti possibili modelli di gruppo umano.

              • semelets ha detto in risposta a Ugo La Serra

                “alla corretta crescita di un bambino non sono affatto necessarie due figure genitoriali di sesso differente”

                Sei certo di questa tua affermazione?

                • Ugo La Serra ha detto in risposta a semelets

                  Abbastanza certo.

                  • semelets ha detto in risposta a Ugo La Serra

                    Mi sembra decisamente imprudente avanzare delle certezze relativamente alla corretta crescita dei bambini e da parte di chi afferma di non avere certezze nemmeno per se stesso.

                    • semelets ha detto in risposta a semelets

                      c’è una “e” di troppo, dopo “bambini”

                    • Ugo La Serra ha detto in risposta a semelets

                      È l'”abbastanza” a fare la differenza. La differenza tra “Certezza (assoluta)” e “abbastanza confidente che sia vero”, o “vero entro certi limiti”.

                      Una cosa può essere più o meno vera, e più o meno vera in un certo contesto.
                      Il contesto può cambiare la veridicità di una affermazione.

                      Ti faccio un esempio banale: l’energia cinetica di un corpo è uguale ad un mezzo per la massa per il quadrato della velocità?

      • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Ugo La Serra

        1) Quindi spararsi in vena eroina, fumare crack o suicidarsi non sono un male oggettivo (un male per tutti), ma un male solo in relazione a cosa ne pensano, sempre diversamente, i diversi individui?

        2) Se a livello individuale tutto è liquido e perfettamente soggettivo, tanto che spararsi in vena l’ero, se lo considero cosa buona, è un bene da favorire, mi spieghi perché IMPROVVISAMENTE si dovrebbe ritenere un principio assoluto e inviolabile il rispetto della visione soggettiva altrui? In altri termini, perché non è soggettivo che rispettare la volontà soggettiva altrui sia un bene e non rispettarla un male?

        • Ugo La Serra ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

          1) esattamente.
          2) in base al principio dell’impatto sui terzi.

          • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Ugo La Serra

            2) La tua non è una risposta. Non devi enunciare l’esistenza di un fantomatico principio, devi dimostrarne la verità.
            Ripeto l’obiezione: se a livello soggettivo non esiste oggettività, tanto che fare a me stesso quanto sarebbe un male fatto verso terzi, è un bene (se lo voglio), in base a quale magia mi trovo a dover rispettare un principio morale di validità assoluta (universale, obbligatorio per ogni uomo) in relazione alla realtà costituita dalla volontà di un’altra persona?

            Dove sta scritto che il rispetto dell’altrui volontà è un bene oggettivo inviolabile?

            Perché posso guardare a me stesso come ad una realtà completamente liquida e fluida, tanto che posso cambiarmi a piacimento (diventare uomo, se sono donna e viceversa e qualunque altra cosa, compreso il suicidio) e sono invece costretto (per quale motivo, se non voglio?) a considerare inviolabile la realtà altrui?

            • Ugo La Serra ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

              2) non devo dimostrarne la verità, tutt’al più devo “dimostrare” che funziona… ma anche il “funzionamento” in realtà dipende da cosa intendiamo per esso…cioè se applicandolo ottengo ciò che voglio.

              Il rispetto dell’altrui volontà è un *mio* principio. La *mia* etica mi chiede di tenerlo in grande considerazione.
              Evidentemente la tua no. Questa è tutta la differenza. Tutto il resto dipende da questo.

              • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Ugo La Serra

                Ma proprio non vuoi ragionare. Se il rispetto della volontà e dell’integrità psico-fisica altrui è SOLO un tuo principio, che non ha alcuna valenza oggettiva universale, chiunque può spararti in testa e nessuno avrebbe il diritto di dirgli che è cattivo o che sbaglia.

                Potranno solo dirgli, al limite: senza nessuna ragione che non sia la nostra comune e insindacabile decisione, noi ti mettiamo in galera, perché senza sapertelo spiegare, riteniamo tu non debba avere la libertà di omicidio; mentre hai la libertà di suicidio.

                Il che equivale a fondare l’etica sul nulla assoluto, perché ciò che non ha ragioni di comprensibilità è privo di senso.

                • Ugo La Serra ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                  Non mi è chiaro perché la “valenza oggettiva universale”, che esiste solo nella tua fantasia, possa invece trasformare magicamente le *tue* regole in regole universali.

              • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Ugo La Serra

                Inoltre un puro criterio pragmatico (“funziona secondo i miei desideri”), ovviamente non può essere un criterio morale, perché se sono bravo tecnicamente, anche un omicidio può funzionare alla grande. Allucinante, che tu non sia in grado di capire queste cose. Professi un’ideologia che è peggio del nazismo e dello stalinismo e la vendi come la cosa più giusta e democratica… Allucinante.

                • Ugo La Serra ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                  Cosa ci sarebbe di allucinante in un etica che, partendo dai risultati che si volgiono ottenere, stabilisca quali siano le norme a cui attenersi per poterli ottenere…

                  Qual’è lo scopo della tua etica? Mi risulta che sia imperscrutabile agli esseri umani, che la volontà di quello che chiamate “dio” sia complatamente inconoscibile ed inconcepibile ad una limitata mente umana…

          • Leonardo ha detto in risposta a Ugo La Serra

            E i figli adottati, nel caso, non sono dei terzi?

            • Ugo La Serra ha detto in risposta a Leonardo

              Sono terzi. Ma c’è sempre da valutare l’impatto. E, come tutti gli studi seri concordano, se l’impatto è inesistente…

              • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Ugo La Serra

                Sì, infatti è il solito sofisma: basta dire che un feto non è una persona e lo si può fare a pezzi e risucchiare, sbattendolo nel cesso, vero? E poi hai il coraggio di dire che la tua visione del tutto soggettiva e falsa, perché sei in grado di argomentarla solo dicendo che si tratta di un tuo desiderio, non ha impatto sulla vita di terzi. Allucinante.

                • Ugo La Serra ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                  Veramente è il voler attribuire i caratteri ed i diritti proprii delle persone a qualcosa che persona non è, che porta all’errore…

                  • Simone Emili ha detto in risposta a Ugo La Serra

                    Così come non c’è ragione di pensare che Galileo appena nato, Galileo a 20 anni e Galileo a 50 non fosse sempre lo stesso Galileo Galilei, allo stesso modo non c’è ragione di pensare che non lo fosse anche quando era feto o zigote appena formato. La vita di un essere umano nasce nel momento in cui spermatozoo e ovulo formano lo zigote, ed è quindi in quel momento che nascono i suoi diritti.

          • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Ugo La Serra

            1) Inoltre anche questa tua risposta non è chiara.

            Se affermi che tutto ciò che è dichiarato come bene da un soggetto rispetto a se stesso è un bene anche per te, cioè che tu stesso non lo puoi giudicare un male solo se il soggetto lo dichiara tale, allora sei al soggettivismo assoluto; cioè ad un soggettivismo che coinvolge non solo la “propria” visione, ma anche quella altrui, dato che il giudizio di tizio condiziona il tuo.

            Se invece affermi che il soggetto ha il diritto di farsi ciò che tu, a differenza sua, giudichi un male, allora devi rispondere alle prime mie tre domande: a) come farsi del male può essere considerato un bene, b) come può essere un bene lasciare che qualcuno si faccia del male e c) come eventualmente può essere considerato un bene aiutare qualcuno a farsi del male.

            • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

              errata corrige: “che tu stesso lo puoi giudicare un male….”

            • Ugo La Serra ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

              Ciò che decide un altro per se stesso, per quanto possa avere effetto empatico su di me, ho il dovere di considerarlo *neutro* se tale decisione non ha impatto su terzi, o ne ha un impatto limitato. Chiaramente se sono valide *anche* altre condizioni, che non specifico per brevità.
              E, chiaramente ogni aspetto va *quantificato*.

              • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Ugo La Serra

                Va be’, ci ritento per l’ultima volta.

                La realtà che sono è ontologicamente strutturata esattamente come lo è quella tua. Sei una persona che ha un corpo e una mente (e un spirito) soggetti a leggi ontologiche, esattamente come me.

                Se affermi che rispetto a me stesso non ci sono regole che io debba rispettare, perché la realtà ontologica che sono è resa perfettamente fluida dal mio desiderio e dalla mia volontà, non si vede perché invece rispetto a terzi la realtà ontologica debba diventare improvvisamente opaca, fissa, sclerotica e immutabile.

                Perché mai la mia volontà ha la capacità di annullare qualsiasi regola della realtà che sono, mentre deve trovare un limite assoluto nella realtà e nella volontà altrui? In base a cosa giustifichi l’evidenza di questo principio?

                Se il soggetto ha la capacità di rendere fluida la realtà che lo riguarda a piacimento, ciò significa che la realtà di se stessi, in sé (ad esempio come corpo, ma non solo) non ha “alcun diritto” di opporsi alla volontà; ma, allora, perché mai, se non è voglia, dovrei trovare un limite alla mia volontà nella volontà altrui?

                Rispondi, cortesemente.

                • Ugo La Serra ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                  Ti faccio un esempio banale: Decido io cosa mangerai stasera, o lo decidi tu? E cosa mangerò io, chi lo deciderà? Io o tu?
                  E, nel caso fossimo entrambi cannibali, sarei io a mangiare te, o tu a mangiare me? O, di comune accordo, cesseremo di essere cannibali, e ci cucineremo un bel porcello arrosto?

                  • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Ugo La Serra

                    Le tue continuano a essere non-risposte, perché la butti sul banale, evitando (per incapacità o disonestà intellettuale) di rispondere alla questione di fondo riguardante il soggettivismo morale assoluto della tua posizione. Tale soggettivismo non è coerente con l’affermazione del principio etico, di valore oggettivo assoluto, secondo cui si sarebbe tenuti a rispettare la volontà soggettiva altrui.

          • Penultimo ha detto in risposta a Ugo La Serra

            Qunato affermi è privo di senso:

            Il principio di impatto sui terzi non esiste è una locuzione linguistica da te codificata senza supporto logico nè razionale.Se due osservatori guardano una palla,non significa che dato l’individuo A che vede la palla e l’individuo B che dice è una casa segua che l’individuo B vede una casa piuttosto che una palla.Il fatto che lo affermi significa forse che sia uno sciocco, non che la palla sia una casa.

            • Ugo La Serra ha detto in risposta a Penultimo

              Il fatto che per te non sia comprensibile, non vuol dire che non possa essere comprensibile per altri. Io non capisco l’arabo, non comprendo il cinese. Ma due cinesi tra di loro si capiscono benissimo…

              • Penultimo ha detto in risposta a Ugo La Serra

                Il fatto che per te non sia comprensibile, non vuol dire che non possa essere comprensibile per altri.

                Il fatto che sia inventato piuttosto che comprensibile al contrario la rende una fallacia ab ignorantiam.Il fatto che non sia comprensibile che 1+1 dia 2 per alcuni non implica che 1+1 dia 3.

                Io non capisco l’arabo, non comprendo il cinese. Ma due cinesi tra di loro si capiscono benissimo…

                Il fatto che due individui di nazionalità diversa non si capiscano non implica che una volta che si sono capiti 2+2 non dia 4.

                • Penultimo ha detto in risposta a Penultimo

                  Sia gli arabi che i cinesi respirano ossigeno,il fatto che sia uno arabo l’altro cinese non implica che non respirano ossigeno.

          • Penultimo ha detto in risposta a Ugo La Serra

            Il tuo sistema di inerenza poi al livello politico sarebbe “l’anarchia” e gli uomini non coopererebbero nemmeno ma tutti sarebbero rinchiusi nei loro sogni e nei loro egoismi soggettivi in difesa di essi,così l’economia manda a casa milioni di famiglie,cosi i figli detestano i padri,i mariti le mogli e le mogli i mariti.Soggetti isolati gli uni dagli altri come gli animali solitari,ed questo il vero fanitismo,rinchiudersi nel proprio io soggettivo e non ascoltare gli altri per una posizione stupida e fanatica.La tua incertezza è fanatismo che rinchiude l’io in se stesso e nel suo egoismo non è afatto una posizione di non fanatismo è la tua più grande illusione,nichilista,inutile a se stessa e alla collaborazione umana.Ed e contraria a ogni giustizia umana e spirituale,perchè non esistono leggi adatte per il tuo egoismo.

            • Ugo La Serra ha detto in risposta a Penultimo

              Mi sfugge il perché di tutto ciò.

              • Penultimo ha detto in risposta a Ugo La Serra

                Ti aiuto:perchè non vuoi ragionarci.

              • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Ugo La Serra

                Il perché consiste nel fatto che chi se ne frega della realtà, per arrogarsi il diritto di cambiarla a suo piacimento, finisce per cambiarla non solo per se stesso, ma per molti altri. Esempi: l’adozione per le coppie gay, che impone violentemente l’assenza della famiglia naturale ai figli adottati; il divorzio, che impone i bisogni dei genitori ai figli, senza parlare dell’aborto, che, senza alcuna ragione dimostrabile, commette l’assassinio di chi non si può ancora esprimere. Tutte conseguenze dell’individualismo libertario-soggettivistico che tu professi.
                A cui vanno aggiunti i diritti di espressione che presto mi verranno tolti e conseguentemente il diritto alla libertà religiosa (che credo rientri in quelli da te teoricamente, solo teoricamente, contemplati), che mi negherai, impedendomi di affermare che l’omosessualità è un peccato gravissimo.

                • Penultimo ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                  Ovvero noi la chiamiamo superbia e la superbia sono appunto i propri capricci soggettivi.

                • Ugo La Serra ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                  Io, che non voglio imporre agli altri il mio modo di vedere le cose, sarei il superbo. Tu, che credi di possedere la verità, e ti senti in dovere di obbligare gli altri a credere nella *tua* verità, e ad attenersi alle *tue* regole, saresti il modesto…

                  • Penultimo ha detto in risposta a Ugo La Serra

                    Non si vede come la falsa umiltà non sia superbia.

                    Ebbene il fatto che gli uomini si diano leggi di civiltà e altri non le condividano,non implica che i superbi siano i giudici che li mettano in carcere piuttosto che quelli che le infrangono.Dunque non si vede come il tuo solitario possa affermare:”e’ una tto di superbia mettere un pedofilo in carcere”.” oppure è un atto di superbia dire 2+2=4″oppure “In un triangolo rettangolo, l’area del quadrato costruito sull’ipotenusa è equivalente alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui due cateti.”

                    Dunque poichè l’uomo con la scienza ha certezze su alcuni fatti è superbo.

                    Si sarei modesto,perchè il mondo incoraggia la ricerca della verità,non dell’ignoranza,ignorante infatti è colui:non che non sà,ma che sà e si vergogna di cio che sà o di ascoltare nella sua ignoranza,dunque il sofista è ignorante così come l’erista,poichè quando si trova davanti alla certezza la pone in dubbio senza giustificazioni,mentre rende l’incertezza certa senza giustificazione.Infatti l’ignoranza non dimostra mai nulla.

                    E dimmi se dubiti della “mia”e non della “tua” saresti il modesto?
                    O forse l’incertezza è una scusa per non ascoltare chi sa più cose di te come per esempio uno scienziato?

                    • Penultimo ha detto in risposta a Penultimo

                      Ovvero tu non dubiti afatto della tua poni in dubbio quella degli altri senza scrollarti di dosso le tue contraddizioni.E dunque saresti modesto perchè sei incerto,incerto di chi?Di tutti tranne che di te stesso

                    • Ugo La Serra ha detto in risposta a Penultimo

                      2+2=1 in Z(3) mentre 2+2=4 in Z. Se non specifichi il contesto in cui fai un affermazione…stessa cosa per i triangoli rettangoli, sempre che tu non ti trovi in geometria sferica o iperbolica…

                      La faccenda è che io non posso sapere se la tua geometria è uguale alla mia e/o se i tuo insieme algebrico è omomorfo al mio…

                      ..e quindi: niente certezze!

                  • Penultimo ha detto in risposta a Ugo La Serra

                    3. L’umiltà impedisce alla volontà di tendere a cose grandi contro l’ordine della ragione. Invece la magnanimità spinge a grandi cose, ma secondo l’ordine della ragione. Perciò è evidente che la magnanimità non è contraria all’umiltà, poiché esse si accordano nel seguire la retta ragione.

                  • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Ugo La Serra

                    Ti ho già fatto notare tutti i casi in cui la tua infingarda affermazione di rispetto per gli altri corrisponde ad una enorme e criminale falsità (adozioni per i gay, divorzio, aborto, eutanasia, ecc.).

  18. Azaria ha detto

    Giusto! Perche` l’ha detto l’APA, vero?
    http://www.uccronline.it/2013/03/07/avviata-lopera-di-normalizzazione-della-pedoflia/
    Se ti fidi di questi stiamo freschi.

  19. Azaria ha detto

    Mi diverte vedere che succede in questo blog la stessa cosa successa tempo fa (non ricordo bene se all’APA o all’OMS) in cui una valanga di viziosi irrazionali si catapulta qui cercando di imporre il loro modo di vedere oscrurantista ed anti-scientifico ad una normale discussione, pretendendo pure di dettare scienza. Almeno qui cercano di togliere la parola a persone comuni, li` hanno tolto la parola a scienziati…

  20. Alessio ha detto

    Muhammad Ali era contrario ai matrimomni interrazziali http://www.youtube.com/watch?v=RKV4xxmV-Sc

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