Bono Vox in Vaticano: ringrazia la Chiesa per l’impegno umanitario

Il cantante Bono Vox (al secolo Paul Hewson), leader degli U2, una delle rock band più importanti degli ultimi 30 anni, è tornato in Vaticano per ringraziare la Chiesa del ruolo svolto nella campagna mondiale per la riduzione del debito estero dei Paesi poveri.

Venerdì 16 novembre ha incontrato il cardinale Turkson, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, e in un’intervista per Radio Vaticana ha spiegato: «La Chiesa è stata capofila di questo movimento e questo le deve essere altamente riconosciuto; è stata all’avanguardia di un movimento che è anche interreligioso e inter-disciplinare, perché si sono impegnati sacerdoti e suore, musicisti, gente dello sport, calciatori…una folta rappresentanza di categorie. La Chiesa c’era; ma credo che quello che la Chieesa debba fare adesso è comunicare i risultati ottenuti: ecco, siamo venuti per studiare insieme il modo migliore per farlo». Infatti, «secondo i dati della Banca Mondiale, ci sono altri 52 milioni di bambini che vanno a scuola e che senza questa campagna non avrebbero potuto farlo».

Ricordando il suo incontro nel 1999 con Giovanni Paolo II, Bono ha rivelato: «ancora indosso quello che Papa Giovanni Paolo II mi donò, all’epoca: un piccolo crocifisso d’argento». In quell’occasione il leader degli U2 offrì a Wojtyla i suoi occhiali da rock star e il Pontefice li indossò. «Il Papa è la più grande rock star», commentò Bono.

Il noto cantante non ha mai nascosto la sua fede cattolica, la quale traspare anche da diverse sue canzoni. Lui stesso ha affermato: «Nella musica degli U2 ci sono cattedrali e strade. Le strade conducono alle cattedrali e mentre ci cammini ti senti nervoso, come se qualcuno ti seguisse. Se ti volti non c’è nessuno. Poi finalmente entri nelle cattedrali e solo allora capisci che c’era davvero qualcuno che ti seguiva: Dio». Un interessante libro di Andrea Morandi, U2. The Name Of Love (Arcana, 2009), ha analizzato tutto il repertorio degli U2, scovando i numerosi richiami alla Bibbia, dalle semplici allusioni a vere e proprie citazioni (in questo sito un lungo elenco dei testi “biblici” degli U2).

Interessante questa riflessione conclusiva di Bono: «la risposta laica alla storia di Cristo è sempre questa: è stato un grande profeta, ovviamente un ragazzo molto interessante, ha avuto molto da dire sulla falsariga di altri grandi profeti, siano essi Elia, Muhammad, Buddha o Confucio. Ma in realtà Cristo non permette di dire questo di lui. Cristo dice: “No, non sono un insegnante, non chiamarmi maestro. Non dico che sono un profeta: Io sono il Messia. Sto dicendo: Io sono Dio incarnato”. O Cristo era quel che ha detto, il Messia, oppure era pazzo completo. Ma l’idea che l’intero corso della civiltà per oltre la metà del globo potrebbe avere il suo destino cambiato e capovolto da un pazzo, per me è inverosimile».

15 commenti a Bono Vox in Vaticano: ringrazia la Chiesa per l’impegno umanitario

  • Andrea ha detto:

    Condividerei tutto, solo mi rattrista lo stato della vera Musica Sacra nelle Chiese… Sarebbe ora di cacciare le canzonette da spiaggia, “paradossalmente” i Fedeli, soprattutto, ancora più sorprendentemente, quelli più giovani, paiono più attratti dal Gregoriano o dal Repertorio Rinascinamintale/Barocco in Chiesa. Eppure c’è chi continua resistere anche solo a qualche armonizzazione “in stile antico”, modale…

    Che poi qualcuno rifletta su Dio e sulla Sua Parola anche nelle canzoni pop può far piacere, ma certo non fanno una gran presa sul profondo dell’Anima e della Coscienza.

    Concludo dicendo che il Cristo, anche guardarNe la Figura da un punto di vista laico, non sono mai riuscito a trovarLo un Profeta come gli altri: Buddha, Maometto e persino per certi aspetti i Profeti della Tradizione Ebraica si sono sempre appianati ai modi di pensare della propria epoca, Cristo invece pur di ribartarli Si È Fatto Mettere in Croce. Non bisogna essere “laici” per dire che Sia Stato un Profeta od una Figura Storica come gli altri, ma in malafede.

    • Marcuzzi ha detto:

      Dimenticato la maiuscola su “Una” (figura storica).

    • edoardo ha detto:

      Condivido la tua posizione, però io spezzo una lancia in favore della messa beat.
      Certo che non può essere paragonata col canto gregoriano o l’organo di Pier Luigi da Palestrina, però è giusto che ci sia posto per entrambi.
      Io con le messe strimpellate, da ragazzo, ci sono scresciuto.
      Poi mi sono staccato, e poi ci sono ritornato (in chiesa).
      Secondo me, bisogna attribuire ad ogni cosa la sua valenza.
      Gli Africani celebrano le sacre funzioni con i loro canti, noi abbiamo la grande tradizione classica, ma anche la messa strimpellata è una forma di espressione sentita, come le messe pre-natalizie in una baita sopra una montagna, col vento freddo che fischia, e dopo la messa, intorno ad un fuoco sotto la neve ed i gruppi parrocchiali e le associazioni che salgono lassù per partecipare alla messa prenatalizia.
      Ci deve essere posto per tutti, secondo me, dando ad ogni espressione il giusto valore: il canto gregoriano è eccelso, ma anche le messe strimpellate hanno il loro seguito, e c’è partecipazione attiva.
      Secondo me.
      Certo che una messa accompagnata dall’organo ed il coro…resti senza parole.

    • Giulio Quaresima ha detto:

      Quante maiuscole!

      Comunque quoto. Nella mia città quest’estate c’erano i gruppi della pastorale giovanile, ed ho visto con questi miei poveri occhi un gruppo di suore e giovinastri cantare e ballare un RAP in piazza.

      Non ho mai tollerato questa retorica giovanilistica che cerca di utilizzare linguaggi nati in contesti decisamente controculturali (il rock, l’Hip-Hop, i cori da stadio) per veicolare un messaggio completamente opposto. E’ una furbata miope ed inefficace, che riesce soltanto ad apparire ridicola. La Chiesa dovrebbe avere il coraggio di recuperare l’Arte con l’A maiuscola, con la quale è apparsa grande di fronte al mondo, e abbandonare queste logiche di marketing squattrinato da laureato in scienze della comunicazione.

      Rimpiango Bach 🙁

  • controinformato ha detto:

    questa non la sapevo…

  • Simone Emili ha detto:

    Condivido in pieno le parole di Bono Vox. Le ragioni che ci inducono a credere che Gesù fosse Dio incarnato, che rendono questa ipotesi la più logica e verosimile sono 3:
    1) i miracoli
    2) la sua straordinaria autocoscienza, che lo portava ad affermare cose come “sono il Pane discesco dal Cielo, chi mangia di questo pane vivrà in eternno”, “Io sono la Resurrezione e la vita, chi vede e crede in me anche se muore vivrà, “Va, ti sono rimessi i tuoi peccati”, “Chi sarò perseguitato e ucciso per causa mia avrà il centuplo su questa terra e la vita eterna nei Cieli”, e altre ancora, che neanche il più pazzo dei pazzi avrebbe potuto affermare;
    3) la sua Resurrezione, un evento che ha tutti i crismi del fatto storico.
    Alla luce di queste 3 considerazioni è del tutto impossibile equiparare Gesù a Buddha o altri. Cosa che del resto nessuno ha mai fatto: non mi risulta che Buddisti e Musulmani abbiano di Buddha e Maometto la stessa visione che hanno i Cristiani riguardo a Gesù, non mi pare abbiamo mai detto che Buddha e Maometto era l’incarnazione di DIo. Come mai invece i cristiani lo hanno detto, e fin dai promordi? Ci sarà un motivo….

  • Manuzzo ha detto:

    Torno da qualche ora da una giornata col mio gruppo giovanile. Al contrario di quanto si legge su internet (tra insulti inutili, odio anticattolico, dimostrazioni pseudoscientifiche dell’inesistenza di Dio, bufale anticristiane ecc….) penso che possiamo continuare a sperare. E Bono Vox (che non sapevo fosse cattolico…) mi dà la ciliegina sulla torta, prima di dover andare a una festa di 18 anni di un’altra nostra sorella. Grazie UCCR, e grazie ovviamente alla Chiesa che se ne infischia delle avversità e persevera nella sua missione.

  • peppone ha detto:

    Che sia “inverosimile” è appunto opinione di Mr. Vox.

    Sarei curioso di sapere quanto il suo stile di vita sia imperniato sugli insegnamenti del “non pazzo”.

    • Fabio Moraldi ha detto:

      Che non sia “inverosimile” è appunto una tua opinione, oltretutto miope di fronte a 2013 anni di storia occidentale e non.

  • edoardo ha detto:

    Lo dico con un pizzico d’ironia, ma la butto lì:
    Avete mai sentito i POD?
    Sono una band cristiana americana di questi nuovi generi metal.
    Sono cattolici per davvero, certo che la loro realtà di sottoproletariato urbano di Los Angeles è ben diversa da quella del Colle Vaticano. Ed il vissuto pregresso pure.
    A parte il famoso “Youth of the Nation” che avrete senz’altro sentito, dovreste capire le parole di “Portrait”. Musica molto violenta, un cazzotto nella panza, ma parole assai significative. Una missione cattolica nella sterminata Los Angeles suburbana.
    Anche “Numb” dei Linkin Park, è stata girata in parte in una chiesa.
    Non so se i Linkin siano cristiani ferventi come i POD, ma la chiesa del video non è una presa in giro, ha un significato tutto cristiano. Cristianesimo non raggiunto, ma cercato, magari inconsciamente.
    Loro non hanno nulla a che fare con chi dileggia la Chiesa per porre Cristo nuovamente sulla croce, come i newatei.
    Io li capisco, i Linkin e i POD.
    Ah, POD sta per Payable On Death, cioè esigibile alla morte, analogamente al sottotitolo di Cristiada “For Future Glory”.
    Volete un altro esempio? La Misa Luba.
    Ogni uomo sulla Terra deve rivolgersi a Dio nel suo linguaggio.
    This is what I think.

    • peppone ha detto:

      La prima volta sulla croce vi è stato posto da chi? E perchè?

    • Sophie ha detto:

      Attento Edoardo, leggi bene il testo! La canzone “Numb” dei Linkin Park è contro Dio. Prendo qualche spezzone del testo tradotto in italiano e dimmi cosa ne pensi.
      “Mi sono stancato di essere ciò che desideri io sia sentendomi così sleale, perso sotto la superficie. Non so cosa ti aspetti da me, mi tieni sotto pressione per assomigliarti” Questa frase è rivolta a Gesù.
      “Non riesco più a sentirti lì” Si riferisce alla Chiesa.
      “Tutto quello che desidero fare è essere più come me e meno come te” E’ rivolta verso Gesù.
      “ogni passo che faccio è un altro errore per te” Parla con Gesù.
      “E so che potrebbe darsi che anche io fallisca ma so che tu eri esattamente come me con qualcuno deluso da te” Dice di essere rimasto deluso da Gesù come lo è stato Giuda. Ecc,ecc.
      Questo testo è pessimo.
      I POD invece dovrebbero essere cristiani.

    • Giulio Quaresima ha detto:

      Come dicevo sopra, trovo questo tipo di gruppi semplicemente insopportabili.