Il nuovo libro del Papa già in cima alle classifiche, delusi i critici
- Ultimissime
- 29 Nov 2012
Il nuovo libro di Benedetto XVI, L’infanzia di Gesù (Rizzoli 2012), è già in testa alle classifiche dei libri più venduti dopo solo pochi giorni dalla pubblicazione, a completamento della trilogia dedicata dal Papa alla biografia di Cristo.
Non c’è dunque pace per l’antipapista de Il Fatto Quotidiano, Marco Politi, che aveva cercato con tutte le forze di screditare il volume del Papa, riciclando vecchie accuse e dipingendo un Pontefice disinteressato del mondo e attento solo a pubblicare libri inutili (aiutandosi con le sue classiche fonti anonime, in questo caso «un cardinale straniero»). La cosa più curiosa è che il cattolico adulto Politi, pur di tentare di smantellare il libro di Benedetto XVI, è arrivato a mettere in dubbio la storicità di Cristo e l’attendibilità dei Vangeli, sostenendo che essi avrebbero lo stesso valore degli scritti di Omero.
Il vati-laicista è stato comunque aiutato anche dal teologo gnostico Vito Mancuso, al quale Repubblica ha affidato il compito di smontare L’Infanzia di Gesù. Mancuso è stato categorico e previdibilissimo: «il tentativo di Benedetto XVI è destinato al fallimento», sostenendo che presentare «il Gesù dei Vangeli come il Gesù storico […] è una mission impossible». La vera missione impossibile, in realtà, è a carico di Mancuso, il quale deve sostenere queste fesserie laiciste e al contempo continuare a professarsi cattolico. Come ha spiegato benissimo Gennari su Avvenire, la posizione del teologo mediatico rende «inutile non solo l’intera Sacra Scrittura, ma addirittura l’Incarnazione, vale a dire proprio la discesa di Dio nella storia, e quindi la Salvezza annunciata dai Vangeli». In poche parole, ancora una volta il teologo del San Raffaele si è dato la zappa sui piedi.
Ovviamente a nessuno interessano le noiose prediche del prete spretato Mancuso, per non parlare del borbottio quotidiano di Marco Politi , e infatti i dati delle vendite del volume lo dimostrano. Ma non è certo la prima volta: ad esempio il secondo libro della trilogia, uscito nel 2011, ha venduto in un solo giorno 300 mila copie, diventando presto un best-seller anche negli Stati Uniti.
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13 commenti a Il nuovo libro del Papa già in cima alle classifiche, delusi i critici
Non credo che il valore letterario e di contenuti di un libro possa essere misurato solo da quante copie vende, La sorpresa sarebbe stata se il libro scritto dal Papa avesse venduto poco, così come il libro di qualsiasi altro scrittore o uomo famoso. Un’indagine più interessante potrebbe essere quella di vedere quanti, tra quelli che hanno acquistato il libro, lo abbiano poi effettivamente letto (ovviamente riferita a tutti i libri campioni di vendita, non solo a questo).
Anche ’50 sfumature di grigio’ vendo molto.
Anche i siti porno sono quelli più visitati dalla rete…dunque?
E’ fuor di dubbio. Però nessun mentecatto si è mai sognato di dire che erano destinati al fallimento.
Nel caso di specie invece, i due mentecatti di cui sopra lo hanno fatto per il libro del Papa.
Dunque?
Ma io volevo rispondere appunto a Gattaca…il succo del discorso è che un conto è rivolgersi alla platea dei lettori con argomenti erotici-pornografici come il libro citato, si ottiene lo stesso effetto dei siti porno: un successo scontato. Un altro è offrire loro un libro sulla storia di Cristo, ovviamente non sono affatto paragonabili e il fatto che il secondo abbia più successo del primo significa moltissimo, al di là delle battute infantili di Gattaca.
È una balla. I siti più visitati non sono quelli pornografici.
Ed ad ogni modo non mi stupisce neppure che un libro scritto su Gesù Cristo da uno dei massimi esperti in materia venda. Pensa che sono tentato di leggermelo pure io che sono un ateo cattivo e infelice.
Sinceramente non sottistimerei il bacino d’utenza di questo prodotto.
Per il libro ’50 sfumature di grigio’ il successo non era affatto scontato come dici tu. La letteratura erotica è sempre esistita senza mai diventare un caso editoriale come questo.
<>
Pensa che invece i due grandi sapientoni di cui sopra, grandi guru del pensiero radical-chic-salottiero, pensavano che il libro era destinato al fallimento.
Ad ogni modo, buona lettura.
C’è anche di peggio: persino gente che s’è “scandalizzata” perché Papa Benedetto non ha parlato del bue e dell’asinello!
Mancuso e Politi poi hanno chi gli tira il vento in poppa, giacché un po’ tutto il culturame liberaldemocratico e clerofobico continua a sostenere ‘ste storielle contro il Cristo.
Storielle senza fondamento, ma se dici una bugia mille volte e zittisci chiunque te la smonti alla fine un bel po’ di gente penserà sia la verità ;( ;( .
un cardinale straniero, o Mio Cuggino?
Che mito il nostro Papa!
Se Mancuso ne parla male vuol dire che è un buon libro, me lo vado subito a comprare!
Ho fatto lo stesso identico ragionamento. Per capire se una scelta, un discorso o un libro è buono bisogna fidarsi ciecamente del giudizio dello gnostico al sapor di zolfo Vito Mancuso, se lo critica allora significa che è la strada buona da perseguire, se lui è d’accordo allora c’è qualcosa che non va. Spero che ci sia qualcuno in Vaticano che tenga presente questo.
Ho dato una scorza al libro, mi è sembrato interessante da leggere perchè fa rimandi all’antico testamento. Dato che è una parte della bibbia poco nota, spero di apprendere di più.