Studiose cattoliche: «la Chiesa ha valorizzato la donna prima della società laica»
- Ultimissime
- 25 Nov 2012
Un libro scritto da donne cattoliche per altre donne, col messaggio di offrire la verità su questioni importanti, è stato lanciato lo scorso 16 ottobre presso il National Press Club di Washington. «Mi piacerebbe molto mostrare al pubblico che vi è libertà nel contenuto di ciò che noi rappresentiamo in primo luogo», ha asseritof Helen Alvar, professore di diritto presso la George Mason Law e co-autrice del libro.
“Breaking Through: Catholic Women Speak for Themselves“ è il titolo del lavoro che narra le storie personali di nove donne cattoliche alle prese con le esigenze della loro fede e della libertà che ritrovano poi negli insegnamenti della Chiesa. Il concepimento del discusso testo è partito in concomitanza al dibattito sorto tra i funzionari del governo federale circa l’insegnamento cattolico giudicato inospitale per la libertà delle donne.
«La mia esperienza nella Chiesa è stata molto diversa da ciò che è stato presentato dai media», ha detto invece Mary Hallan-FioRito, assistente esecutivo del card. Francis George di Chicago. Ha poi aggiunto di trovare «particolarmente preoccupante» che nel dibattito politico attuale «tanto di ciò che la Chiesa fa per le donne viene sminuito o ignorato del tutto». Nel corso della storia, la Chiesa cattolica è stata «una voce coerente per la dignità e l’uguaglianza di tutte le donne», ha proseguito, aprendo molti ruoli di «autorità e influenza» per le donne molto prima che fossero aperte alle donne nella società laica, come presidenti di ospedali e università, ha detto. E in molti paesi, la Chiesa è ancora «l’educatore principale delle donne». Nella sua vita professionale, ha aggiunto, «la Chiesa comprende che la mia vocazione di madre è tanto importante quanto la mia vocazione come lavoratrice della Chiesa».
La dottoressa Marie Anderson, direttore medico del Centro Famiglia Tepeyac a Fairfax, in Virginia, ha spiegato che vi è la necessità di interpretare diversamente «la definizione della cultura della libertà», oggi considerata come licenza di fare ciò che si vuole. Nella sua pratica, Anderson ha visto le «conseguenze non intenzionali» ad esempio di una mentalità contraccettiva che «prende l’attività sessuale come un dato, sia dentro che fuori del matrimonio». Malattie, oltre all’infertilità, sessualmente trasmesse, hanno contribuito a relazioni rotte e cuori infranti. «Le donne per sentirsi libere stavano rompendo i loro cuori, i sogni, i valori», ha detto la studiosa, in riferimento ad una cultura che protendeva ad un a sessualità “libera”.
Quando la presa di coscienza relativa alla contraccezione non ha conseguito risultati di appagamento, le donne hanno fatto un passo indietro come è spiegato nel testo ed hanno ri-abbracciato la fede cattolica, da cui si erano allontanate. Nella fede e nei suoi insegnamenti hanno riconosciuto la vera libertà inseguita e trovato la pace.
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25 commenti a Studiose cattoliche: «la Chiesa ha valorizzato la donna prima della società laica»
Il Cristianesimo ha portato la donna alla stessa stregua dell’uomo e precisamente quando Gesu’ condanna l’adulterio. Nel mondo antico era infatti abitudine per l’uomo ripudiare la donna che insieme a i figli era proprieta’ del marito. Il Cristianesimo impone all’uomo una sottomissione notevole alla moglie a cui naturalmente Gesu’ chiede una reciproca sottomissione. Inoltre i sacramenti Cattolici sono uguali per entrambi , cosi’ come nel matrimonio il rituale vede i coniugi fare la stessa promessa.Inoltre nel medioevo le donne Cattoliche avevano un’importanza notevole sopratutto nella Chiesa ma anche come Regine….. cosi’ come sono Sante e dottori della Chiesa.
s. pasquino
è vero. Tuttavia il Vangelo dice anche: “alcuni nascono eunuchi dalle loro madri, altri vengono resi eunuchi dagli uomini. Altri ancora si fanno eunuchi per il regno dei cieli.”. Conclude il discorso dicendo che ci vuole una sensibilità particolare per capirlo. Io questa sensibilità non c’è l’ho innata, ma ho avuto la “fortuna” di incontrare una ragazza che mi ha fatto scoprire il piacere della castità prematrimoniale, e devo dire che rispetto alle mie precedenti esperienze, è tutta un’ altra cosa. Solo quando non si vede più la donna come oggetto di piacere egoistico, se non si è “nati eunichi” (+ o – =”asessuali”), si può arrivare a comprendere. Scusi se l’intervento dilagava un pò ma parlando d’adulterio non sono riuscito a stare zitto 😀 (ed io ne ho fatte tante….)
Argomenti “laici” a favore della castità: http://www.youtube.com/watch?v=-Y-TtES8Ai0
Consiglio di diffondere questi video perché ho sperimentato che fanno cambiare idea anche alle pietre.
A questo proposito vorre citare Adelaide di Borgogna, regina d’Italia, in seguito diventata Santa Adelaide.
Autentica donna del Medioevo, una donna che ha occupato un ruolo importante nella storia nella seconda metà del X secolo.
La sua biografia mi ha colpito davvero.
Che il Cristanesimo abbia contribuito in maniera assai rilevante alla valorizzazione della donna è un fatto che deriva dalla sempilce lettura dei Vangeli. Al culmine della vicenda pasquale sono infatti le donne ad essere in prima fila, mentre gli uomini (eccetto Giovanni) non fanno certo una bella figura. Ai piedi della Croce c’è Maria con altre donne, insieme riescono a sopportare quell’infinito strazio. Le prime testimoni della Resurrezione sono di nuovo donne. Inoltre, in vari passi dei Vangeli le donne risultano essere più aperte al nuovo messaggio che non molti uomini. Senza contare le costanti brutte figure rimediate dai farisei e , a volte, anche dagli Apostoli.
Non mi risulta che al giorno d’oggi ci sia stato un presidente di governo o un solo rettore donna di una università d’Italia, che è sicuramente il più importante tra i cosiddetti paesi cattolici. Nella cultura occidentale tutti i primati negativi in quanto a rappresentanza femminile nei ruoli di responsabilità si hanno appunto nei paesi dove la Chiesa cattolica ha avuto grande influenza (Italia, Irlanda, Messico…) mentre i primati positivi appartengono a quei paesi che hanno applicato maggior senso laico allo Stato (paesi scandinavi, Francia, Olanda, Argentina…)
Mum difende le donne cattoliche e le donne cattoliche sono contro Mum…ennesimo caso di imbarazzo anticlericale.
Non mi risulta che un quotidiano laico è diretto da una donna, mentre l’Osservatore Romano spagnolo si.
Al di là delle tue opinioni, che nulla valgono dato che non hanno autorità e nemmeno sono corrette, come ti ho dimostrato, lasciamo che le studiose cattoliche spieghino la situazione. Loro che sarebbero le prime a sottolineare una diversità di trattamento e che invece affermano per la tua disperazione: “La Chiesa cattolica ha aperto molti ruoli di autorità e influenza per le donne molto prima che fossero aperte alle donne nella società laica, come presidenti di ospedali e università”
Diversi quotidiani laici sono stati diretti da donne, a memoria ricordo l’Unità, il Manifesto e L’Indipendente della desaparecida Pia Luisa Bianco.
Ma infatti la questione non è misurare quanti quotidiani sono diretti da donne, questo lo fanno gli anticlericali sciocchi. Il mio è un esempio allo stupidissimo argomento citato da Mum…
Un altro anticlericale uomo che pensa di difendere le donne cattoliche, quando le donne cattoliche sono contrarie agli argomenti degli anticlericali 🙂
Una richiesta: potete farvi gli affari vostri? Mi sembra che di problemi nei confronti delle donne ne abbiate parecchi, e anche gravi: https://www.uccronline.it/2012/11/10/forte-misoginia-nella-comunita-atea-parla-rebecca-watson/
Veramente la questione delle donne direttrici l’ha tirata fuori con un po’ di sarcasmo questo blog alcuni giorni fa https://www.uccronline.it/2012/11/14/losservatore-romano-diretto-da-una-donna-il-fatto-quotidiano-no/
Sul secondo punto non vedo proprio il nesso con l’argomento di questo post.
piuttosto che avere personaggi come la Merkel è meglio non avere nessuno, certo che tiri fuori delle argomentazioni da bar sport.
sempre en passant perchè non ho molto tempo ma quando è troppo è troppo:
lasciando da parte la grande influenza della chiesa cattolica in Messico dove stranamente la costituzione pone gravissimi limiti al suo operato e dove per decenni sono stati al governo partiti di sinistra anticlericali…
“… l’Irlanda ha avuto un presidente donna ininterrottamente per 21 anni.”
http://it.wikipedia.org/wiki/Irlanda
bè a chi è stata affidata la prima testimonianza della resurrezione, il fatto più importante di ogni tempo?
Alle donne, che a quel tempo tra gli ebrei non avevano nemmeno dignità giuridica.
Prenderei un po’ piu sul serio le stesse tesi in difesa del ruolo della donna nel cattolicesimo se fossero sostenute da studiose laiche anziché cattoliche.
Il cristianesimo delle origini ha sicuramente dato un ruolo fondamentale, e rivoluzionario rispetto alla società dell’epoca, alle donne, ma per lunghissimi secoli poi le ha ricacciate ai margini della società stessa.
Le studiose laiche dovrebbero saperne di più delle donne cattoliche, rispetto alle donne cattoliche? 😀
Bello questo giochino, peccato che sia evidentemente ridicolo. Credo che le donne laiche dovrebbero occuparsi di come la comunità atea tratta loro, e infatti lo fanno ampiamente: https://www.uccronline.it/2012/11/10/forte-misoginia-nella-comunita-atea-parla-rebecca-watson/
Commento assolutamente fuori tema.
Vuoi difendere le donne cattoliche? Grazie del tuo interessamento assolutamente gratuito (seeee…) ma mi sento benissimo nella Chiesa, valorizzata al 100%. Pensa piuttosto a come trattate le donne nei vostri raduni (vedi link sopra), ed evita di dire che è fuori tema soltanto perché è un argomento imbarazzante.
Ti sentì valorizzata perché siamo nel ventunesimo secolo, non credo che avresti avuto la stessa impressione fino a qualche secolo fa (con la mentalità odierna ovviamente). Il che ovviamente non significa che in ambienti laici in passato la donna fosse stata valorizzata di più.
Sul tema che continui a portare come esempio continuo a dire che non c’entra nulla, se ne è discusso ampiamente in passato, sono episodi marginali che non significano nulla, altrimenti si ritira fuori la solita solfa della pedofilia che, giustamente, non deve essere strumentalizzata, anche se decisamente piu imbarazzante. Per la cronaca, io non partecipo ad alcun raduno ateo (non saprei nemmeno se ce ne sono e dove sono).
Eppure le studiose contraddicono le tue opinioni personali, la Chiesa ha valorizzato la donna molto prima della società laica. Al contrario tuo, che sei costretto a difendere e sminuire gli imbarazzanti avvenimenti che accadono ai raduni atei, la chiesa ha preso sul serio la questione pedofilia e non ha voluto affatto sminuirla. Due atteggiamenti opposti, ipocrisia contro responsabilità.
Le studiose in questione sono cattoliche, il mio primo commento era propriio riferito al fatto che probabilmente hanno una visione di parte.
Sulla questione che poni sempre in argomento, continuo a non vedere il nesso. Non esiste una “chiesa atea” che possa prendere in esame eventuali molestie che avvengono in raduni atei, sono semmai eventi che hanno una rilevanza penale locale. Molestie nei confronti delle donne avvengono purtroppo dappertutto, in discoteca, nei concerti, nei raduni politici, per strada, al lavoro, ecc. Lungi da me sminuire tali avvenimenti, ma non esiste il nesso ateismo-molestie. Nei casi pedofilia-chiesa cattolica, invece, il nesso c’è stato perché in troppi casi le gerarchie ecclesiastiche hanno coperto i casi di preti pedofili, come accertato in numerosi processi e come riconosciuto finalmente anche dal Papa. Ma questo è tutto un altro tema.
Quello che capisco dalle parole di Laura è che:
– la società cristiana valorizza maggiormente le donne rispetto ad una società laica per il semplice motivo che certe donne cattoliche affermano sia così
– basta muovere una critica alla Chiesa per essere considerato un pericoloso anticlericale
– i non credenti sono misogini perchè una donna ha accusato i responsabili di una associazione atea di discriminazione nei suoi confronti
– dato che una donna dirige un quotidiano (in realtà un settimanale che non raggiunge neanche la distribuzione in edicola) allora il cattolicesimo rappresenta la punta di lancia nella rivendicazione dei pari diritti per le donne
Eh sì… devo dire che tali argomenti sono inquestionabili, a tal punto che non so come replicare…
en passant…
le studiose ‘cattoliche’ sono ‘laiche’ a meno che non appartengano a qualche ordine religioso…
Mi sembra che le studiose di cui si parla nell’articolo siano tutte laiche.
Forse qualcuno confonde ‘laico’ con ‘ateo’?
Quindi quelli che vanno a messa (a parte il prete che officia) non sono cattolici?
Hai ragione Domenico e a voler vedere bene non sono neanche studiose, nè viene proposto uno studio di alcun tipo, perchè una è assistente di un cardinale, poi c’è un medico, una professoressa di diritto… La presentazione ufficiale non lascia infatti spazi a dubbi: “Nine such Catholic women – varying widely in age, occupation and experience – share personal stories…”
non dimentichiamo quanto già aveva fatto la giurisprudenza romana nel valorizzare le donne…ad esempio potevano ereditare…