Le balle degli abortisti: sfruttano la morte di Savita per forzare l’Irlanda

Come abbiamo più volte sottolineato, l’Irlanda è uno dei Paesi con il più basso tasso di mortalità materna (dati 2005), dato molto interessante in quanto è anche uno dei Paesi in cui l’aborto è illegale (ammesso solamente in rari casi di pericolo della vita della donna). Mentre in Irlanda 6 su 100.000 donne muoiono per complicazioni legate alla gravidanza, nel Regno Unito la cifra è di 12 e negli Stati Uniti è di 21, entrambi luoghi in cui l’aborto è legale. La questione è molto similare nel Cile, altro Paese con bassissima mortalità materna e aborto illegale.

Ovviamente la situazione è imbarazzante per la lobby abortista, che vede così cadere il suo argomento migliore che accusa all’aborto illegale di essere nocivo alla salute della donna. Inoltre, secondo un sondaggio del febbraio 2011 il 70% dei cittadini irlandesi approva tale divieto e dati divulgati nell’aprile 2011 mostrano anche una decrescita del numero di donne irlandesi che si recano in Gran Bretagna per abortire. Infine, il Simposio Internazionale sulla Salute materna svoltosi nel settembre scorso a Dublino, ha concluso affermando che «l’aborto non è medicalmente necessario per salvare la vita di una madre».

Qual’è stata la reazione a tutto questo? Ovviamente nessun sostenitore dell’uccisione deliberata dell’essere umano nella prima fase della sua esistenza ha voluto prendere atto della situazione, preferendo sfruttare e attaccarsi alla recente morte di Savita Halappanavar, trentunenne indiana residente in Irlanda deceduta nei giorni scorsi per setticemia dopo che un ospedale di Galway ha rifiutato di praticarle l’aborto terapeutico giustificato da un grave problema fetale.  O, almeno questa è la storia divulgata da fonti poco attendibili come Il Fatto Quotidiano. Eppure, se la questione fosse vera, sarebbe già chiusa in quanto come tutti riportano, la linee guida etiche per i medici irlandesi, al capitolo 21.4, prevedono già la possibilità di abortire in caso di pericolo di vita della madre. E infatti, come riporta il Daily Mail, tale procedura è stata eseguita su Savita, ma soltanto tre giorni dopo essere stata ricoverata e che il feto era morto.

Tuttavia, si stanno comunque moltiplicando le pressioni affinché il governo irlandese ponga mano alla legge in senso permissivo, e quest’ultimo ha avviato un’indagine interna per accertare precisamente i fatti. Avvenire riporta la notizia sospetta di un’email che annunciava una storia importante in termini di aborto fatta circolare tra le associazioni abortiste prima che la notizia della morte di Savita, avvenuta il 28 ottobre, venisse resa nota dai media. La questione, dunque, comincia ad assumere i colori del giallo. Ma, come ha spiegato il dottor Sam Coulter-Smith, direttore del Rotunda Hospital di Dublino e consulente in ostetricia e ginecologia presso il Royal College of Surgeons di Dublino, «questo caso probabilmente non ha molto a che fare con leggi sull’aborto». Il genetista J. Clair Cloghroe ha invece detto che la donna è morta probabilmente a causa del ceppo infettivo di ESBL, batterio che si sta rapidamente diffondendo nella popolazione irlandese e che il problema «è un’infezione imprevista di ESBL, piuttosto che un problema di cattiva gestione ostetrica».

Non sono mancati gli attacchi all’identità cattolica dell’Irlanda: stando al marito di Savita, anche lui indiano (di nazionalità e di fede) i medici si sarebbero rifiutati di praticare l’aborto adducendo il motivo che l’Irlanda è una «nazione cattolica». Tuttavia il personale medico e gli utenti dell’University Hospital di Galway hanno smentito il marito, negando che le decisioni di trattamento medico siano ispirate dall’ethos cattolico. Intanto i vescovi irlandesi hanno ricordato in una nota che la Chiesa afferma come la vita di un bimbo e quella della madre siano parimenti sacre e che la Chiesa cattolica non ha mai insegnato che la vita di un bambino nel grembo materno dovrebbe essere preferita a quello di una madre, ma che entrambi hanno lo stesso diritto alla vita. È giudicato moralmente lecito un intervento che per salvare la donna metta a repentaglio la sopravvivenza del figlio, a patto che si tratti di un effetto collaterale non voluto e che si faccia comunque il possibile per salvarli entrambi. Un abisso tra chi difende realmente la vita e chi invece sfrutta una morte tragica per aggiungere altra morte legalizzando l’aborto.

La portavoce di Pro-Life Campaign, Dr. Ruth Cullen ha detto: «Estendiamo le nostre più sentite condoglianze al marito e alla famiglia della signora Savita Halappanavar. E’ deplorevole che coloro che vogliono vedere l’aborto disponibile stanno sfruttando la tragica morte della signora Halappanavar, quando le direttive mediche del Consiglio dicono chiaramente che tutte le cure mediche necessarie devono essere somministrate a donne in gravidanza. E’ di vitale importanza riconoscere che in questo momento che l’Irlanda, senza l’aborto indotto, è riconosciuta dalle Nazioni Unite e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come leader mondiale nella protezione delle donne in gravidanza ed è un luogo più sicuro per le donne della Gran Bretagna e dell’Olanda, dove l’aborto è ampiamente disponibile».

 

33 commenti a Le balle degli abortisti: sfruttano la morte di Savita per forzare l’Irlanda

  • Andrea ha detto:

    Incredibile.

    Anziché spingere per implementare l’igiene ospedaliera e la ricerca medico-terapeutica spingono in tutti i modi per uccidere bambini non nati, anche contro la volontà dei genitori.

    Sono basito.

  • Andrea ha detto:

    Leggere certe notizie di fa pensare alla bassezza morale raggiunta dall’uomo in questi ultimi decenni.

  • Pino ha detto:

    ovviamente la grande stampa, libera ed indipendente, e soprattutto “autorevole” come il Corriere della Sera, hanno subito montato il caso dandone la colpa all’ottusità ed alla mentalità oscurantista cattolica. Quello che non si comprende è perchè non ci sia mai nessuno che dia una forte strigliata e questi personaggi che falsificano le notizie.

  • Mariasole ha detto:

    L’ONU e il suo piano di spopolamento
    http://www.losai.eu/lonu-e-il-suo-piano-di-spopolamento/
    di Alex Jones (legato ad ambienti gesuiti americani)

  • Francesco Santoni ha detto:

    L’ennesima dimostrazione che gli abortisti siano gente poco raccomandabile da cui è meglio stare alla larga. Ci ricordiamo la strumentalizzazione di Seveso portata avanti dai Radicali?

    • Karma ha detto:

      Si, ed è stata proprio quella vicenda ad essere utilizzata come grimaldello per legalizzare l’aborto.

  • Gattaca ha detto:

    Cosa è la lobby abortista?

    • Manuzzo ha detto:

      In poche parole: gente che con gli aborti si fa i soldi. Il tutto unito ai soliti anticlericali che rastrellano voti (soprattutto a sinistra) dicendo il contrario di quello che dice la maggioranza dei vescovi solo per il gusto di dirlo (e raccattando un certo consenso popolare).

      • Gattaca ha detto:

        Regolamentare l’aborto non implica automaticamente che qualcuno debba rastrellarci soldi. Questo a patto che tale prestazioni non siano delegati ad istituzioni private. Ovvio che di fatto accade questo ma non è un problema proprio dell’aborto.

        Questo approccio non credo sia riconducibile ad una particolare lobby abortista, quanto piuttosto ad una forma di pensiero, tipicamente neoliberista, che teorizza, nel nome dell’efficenza economica e dell’ampliamento del mercato, che le prestazioni mediche possano essere trattate alla stregua di qualsiasi altro soddisfacimento di un bisogno.

        • angelo ha detto:

          Infatti la definizione di Manuzzo è solo parzialmente corretta. Lo lobby abortista, come tutte le lobby, è una forma di pressione a livello mediaco-politico, e in questo caso l’obiettivo è quello di inoltrare massicciamente contenuti ideologici a livello capillare. Lo stesso vale per la lobby omosessuale.

  • Manuzzo ha detto:

    Quindi che una percentuale delle tasse (quelle obbligatorie) vada a finire in mano agli enti abortisti significa civiltà e libertà di scelta. Bene….. e perché io non sono libero di scegliere di contribuire alla manutenzione di una scuola anziché a un ente abortista??? mah…

    • EquesFidus ha detto:

      E’ proprio vero, considerato poi che molto spesso costoro sono contrari all’ 8 per mille (che è, invece, un contributo volontario alla Chiesa e si può scegliere di destinare altrove). O anticlericali militanti, che scambiate la menzogna per verità e la verità per menzogna! Verrebbe voglia di non pagar più le tasse solo per poter avere la coscienza pulita di non aver contribuito, neppure indirettamente, alla morte di innocenti. Purtroppo, non renderanno il contributo all’aborto volontario, né tantomeno promuoveranno un nuovo referendum contro l’aborto poiché gli interessi dietro sono consistenti e smuovono diversi milioni di euro l’anno.

  • Lucio ha detto:

    Il TG3, Qualche giorno fa, ha commentato questa triste notizia in maniera assolutamente vergognosa. L’ideologia, purtroppo, acceca.

  • theflying ha detto:

    Potete smetterla di fare sti titoli alla libero/il giornale usando a ogni piè sospinto il termine “balle”? è veramente irritante! il giornalismo vero non ha bisogno di termini stupidi tanto per fare richiamo.

    • Pino ha detto:

      il termine “balle” urta la tua sensibilità? Preferiresti “panzane” “fanfaluche” “inesattezze”?

    • Titti ha detto:

      Hai ragione, dove sarebbero le “balle”? Si è ritardato nell’effettuare un’aborto terapeutico, nonostante la madre fosse, oltretutto di un’altra fede, e avesse espresso la volontà di ivg, dato che era in pericolo di vita, il risultato è stato 2 morti anzichè 1 🙁

      • Nonsense ha detto:

        Dato che la malattia non era il bambino, allora una ivg non era la cura: il risultato (2 morti) non cambia.
        E dire che gli antibiotici e i vaccini sono stati scoperti ormai da un bel pezzo

      • Azaria ha detto:

        Dove sarebbero le balle? Le vedrebbe un bambino di 4 anni! Ma una femminista ovviamente ha un cervello meno performante di un neonato, solo per questo ad post di una femminista mi trovo costretto a rendere ancora più evidente ciò che sarebbe evidente già ad un infante.

        1. Il fatto che l’aborto non sia avvenuto per via delle leggi irlandesi (tali leggi, come riportato nell’articolo, permettono l’aborto se c’è il rischio di vita della madre e se l’aborto possa concorrere alla salvezza della madre).
        2. Stessa cosa sugli interventi della Chiesa Cattolica (anche questo riportato dall’articolo).
        3. Il fatto di sbandierare l’equazione +aborti=+salute per le donne. A questa balla può credere solo chi ha un cervello da femminista.
        4. Il fatto che la morte della donna fosse dovuta al ritardo nella procedura di infanticidio pre-natale (certo, questo potrebbe anche essere vero, ma come minimo non si hanno fonti per dire questo, visto che la causa più probabile della morte è il batterio che, come riportato nell’articolo, gira abbastanza nelle zone irlandesi).

        Fa veramente ridere il tuo intervento:

        a. “nonostante la madre fosse, oltretutto di un’altra fede” l’infanticidio dovrebbe essere permesso a chi non è cattolico?

        b. Smettila di usare nomi-nascondiglio per nascondere le cose come stanno: l’atto che tu nascondi dietro la sigla ivg non è altro che il peggiore, inumano e vigliacco dei tipi di INFANTICIDIO esistenti.

        c. Tu sostieni una giustificazione valida il fatto che la madre avesse espresso la volontà di far squarciare il suo bimbo all’interno del proprio ventre, perché in pericolo di vita… questa frase farebbe dire ad un cretino “ma guarda quanto è deficiente chi sostiene questa ipotesi”, ma una femminista è infinitamente al di sotto del cretino, quindi mi sa che te la dovrò spiegare.
        Se la madre in questione fosse stata medico, quella riportata sopra potrebbe anche essere una motivazione valida, in quanto la madre potrebbe aver fatto una diagnosi valida per capire che portare avanti la gravidanza avrebbe aumentato il rischio della propria morte. A tale decisione, appunto, ci può arrivare un medico, non una banale infanticida. La chiamo infanticida in base alle affermazioni dell’articolo, infatti questa voleva l’aborto non per salvarsi la vita (che sarebbe una scelta comunque comprensibile e non condannabile) ma perché il bimbo aveva “gravi problemi fetali”, quindi non è bello? Gli spartani lo buttavano dalla rupe, io lo faccio squarciare (fra infiniti dolori) prima di poterlo vedere.

        Titti, quando la smetterai di accanirti così contro la salute delle donne? Il femminismo (paradossalmente) fa più danno alle donne di quanto riesca a fare il maschilismo.
        Capisco la tua invidia per chi, a differenza di te, possa fregiarsi del titolo di “donna” (e non semplicemente di “femmina”… e ci vado largo perché tale titolo è ancora troppo nobile per una femminista) ma non puoi dare sfogo alla tua frustrazione in questo modo.

        • Azaria ha detto:

          Ah Titti, altre due cose:

          1. Il fatto di aver chiamato la morta un’infanticida, non ti autorizzi a mettermi in bocca sentenze come “se lo è meritato di morire”, perché è una cosa che non penso proprio, né io né lo pensa la Chiesa… il Mio Signore non vuole la morte del peccatore, ma che questi si converta e si salvi l’Anima.
          2. Il mio intervento è così acceso di ira perché (ritenendomi un cavaliere) non permetto a nessuno, neanche ad una banale femmina, di offendere le donne (e ti ricordo che c’è un abisso fra semplice “femmina” e “donna”).

          • Titti ha detto:

            Vedo che continua la sequela degli insulti, io non sono mai andata ad una corteo femminista, ma se posso votare, avere diritto a frequentare le stesse scuole e facoltà degli uomini, ad avere diritto ad un processo equo perchè non gravato dalla legge sul cosiddetto “delitto d’onore” (caso mai avessi offeso l’onore dei maschi di famiglia), lo devo proprio alle cosiddette femministe, và bè che per te risulteranno indigeste, forse sei uno di quelli che rimpiange i bei tempi andati dove una donna sapeva stare al “proprio posto”, ossia in casa, scalza e incinta, dei tuoi Signori predicati con astio e acrimonìa come ti esprimi tu, ne posso fare a meno, eppure io ho anche un frate nelle amicizie, una persona eccezzionale, che almeno ti espone il proprio pensiero con modi civili e, soprattutto non giudica. Che ne sai della mia persona per esprimeti così? Sei semplicemente superficiale, altro che cavaliere, cavalieri ne ho conosciuti, l’ultimo un ragazzo mio coscritto, senegalese, musulmano, e molto intelligente. Risparmia la tua ipocrisia nei termini usati, fammi il piacere, e tu saresti quello che pensa alla salute delle donne? Tu che le classifiche le fai per primo? Femmine, donne, è vai! Chi più ne ha più ne metta! E poi date degli intolleranti agli altri…mi viene da ridere!

          • Titti ha detto:

            Gradirei il diritto di replica con il commento che ho postato ieri sera, in risposta a questo signore, grazie!

            • Azaria ha detto:

              Titti, ci tenevo a postare questo prima che vengano chiusi i commenti (e da ora alle 12 di oggi, momento in cui verranno chiusi i commenti a questo articolo, non avro` altre possibilita` di replica) mi dispiace molto che tu non abbia diritto di replica, seriamente, non sono ironico, anche se credo che un tuo ulteriore intervento avrebbe solo peggiorato la tua situazione (visti i tuoi commenti precedenti).
              Nel mio intervento precedente ho gia` scritto che mi ritengo un cavaliere, e questo mi vieta di attaccare ancora chi non ha possibilita` di difendersi, anche se la tua difesa, fin ora, non e` stata all’altezza (parlo dei post su altri articoli) e quindi non credo che cambi molto in un’eventuale censura.

              Ma anche il solo dubbio (sarebbe un evento a probabilita` 0, ma non impossibile) che il tuo commento possa essere valido e che non sia stato visualizzato mi obbliga a cambiare atteggiamento.
              Ancora non ho deciso se semplicemente evitero` di attaccare i tuoi commenti (anche se di attacchi ne meritano) o se per ora evitero` (almeno per un paio di giorni) di commentare del tutto su questo forum o forse prendero` altre iniziative, ancora non ho deciso.

              Prima di lasciarti pero` un consiglio, prova a mettere un po’ da parte il tuo oscurantismo femminista ed impara da altri in questo forum, se i cattolici non ti vanno bene guarda Quaresima, che comunque usa la logica nelle sue posizioni.

              Per la redazione, nel caso (piu` che improbabile lo definirei assurdo) in cui l’intervento di Titti sia stato valido, cio` implicherebbe un comportamento sbagliato da parte Vostra, ma confermo la mia piena fiducia in Voi, e sono sicuro che se tale strano evento si sia verificato sarebbe da ricercarsi non nella vostra malafede (non credo che esista) ma in un Vs errore (errare e` sempre umano).

              Omaggi.
              Azaria.

            • Redazione UCCR ha detto:

              Gentile Titti,
              non risulta esserci un suo commento di replica.
              Provi eventualmente a riscriverlo.

              • Titti ha detto:

                Mi riferivo alla risposta data al sig. “Azaria” e postata da me, come si evince, il 25 novembre alle 18.28, non avendo trovato il commento al mattino, ho pensato che fosse stato censurato. Purtroppo non sò che tempistica è utilizzata per rendere visibili i post, ma vedendoli postati subito e poi non si trovano il giorno dopo non si sà che pensare, può darsi che sia un meccanismo dovuto al blog. Ringrazio la redazione dell’interessamento.

      • domenico ha detto:

        A volte ho la sensazione che ci siano persone che fanno commenti senza neanche leggere l’articolo.
        Ora mettendo da parte il fatto che su questa tragica morte si stia indagando, cito l’irlandese “Guide to Professional Conduct and Ethics for Registered Medical Practitioners”:

        “Abortion is illegal in Ireland except where there is a real and substantial risk to the life (as distinct from the health) of the mother.”

        “In current obstetrical practice, rare complications can arise where therapeutic intervention (including termination of a pregnancy) is required at a stage when, due to extreme immaturity of the baby, there may be little or no hope of the baby surviving. In these exceptional circumstances, it may be necessary to intervene to terminate the pregnancy to protect the life of the mother, while making every effort to preserve the life of the baby.”

        http://www.medicalcouncil.ie/Registration/Guide-to-Professional-Conduct-and-Behaviour-for-Registered-Medical-Practitioners.pdf

  • Daniele ha detto:

    E’ sempre disarmante vedere come, in barba alle verità scientifiche documentate (che dicono che l’Irlanda è per le madri una delle Nazioni più sicure al mondo), per cambiare le leggi, la cultura e gli usi e costumi di un popolo sia sufficiente il solito caso “mediatico” (un caso vero, per carità, ma pur sempre un caso: cioè statisticamente non significativo) sapientemente cavalcato dalle ben note lobby abortiste senza scrupoli.

  • Theflying ha detto:

    Preciso: il mio commento era sul termine usato non sul tono dell”articolo.

    • Salvatore ha detto:

      Balle sono balle, è giusto chiamarle così.

      1) Le balle sono divuglare la notizia che l’Irlanda abbia un problema con la mortalità materna.

      2) Le balle sono che la gravidanza e il non aborto hanno causato la morte della donna.

      3) Le balle sono divulgare le opinioni del marito contro i cattolici, evitando di dire che i medici lo hanno contraddetto.

  • Frodo Baggins ha detto:

    A Chardie!! Anois agus Go Deo: Éirinn go Brách!!!
    ( O Amici!! Adesso e Sempre: Irlanda Per Sempre!!! )

    Tiocfaidh ár Lá!!
    ( Arriverà Il nostro Giorno!! )
    E……A CHI vuole l’aborto in Irlanda……

    Go n-ithe an cat thú is go n-ithe an diabhal an cat!!!
    ( Ti mangi un gatto, ed il gatto sia mangiato dal diavolo!!! )

  • A. Dent ha detto:

    L’insegnante di filosofia ci ha fatto discutere la notizia in classe… con un articolo di Repubblica. Titolone: “Il Medioevo è oggi”.
    LOL!

    • Azaria ha detto:

      “Il Medioevo è oggi”

      Magari! Il Medioevo era un periodo che viene ERRONEAMENTE scambiato per buio perché c’erano tanti ignoranti analfabeti, i tempi di oggi sono REALMENTE bui e pieni di ignoranti che sanno leggere e scrivere.

      La differenza? Gli ignoranti del medioevo sapevano di esserlo e ricordavano di dover essere umili, quelli di oggi pensano di sapere e si permettono di parlare, qualche volta diventano anche professori e pensano di poter insegnare agli altri dall’alto della loro assurda ignoranza… e sapendo scrivere riportano la loro ignoranza su libri e giornali.

    • domenico ha detto:

      chissà se sull’articolo di Repubblica c’era scritto che negli Stati Uniti nel 2008 sono morte 12 donne per aborto (il doppio dell’anno prima)…