Nasce il sito web italiano (più rivista) “Pro Life News”
- Ultimissime
- 27 Ott 2012
Nel dicembre 2010 davamo l’annuncio della nascita del portale web “La Bussola Quotidiana” , che purtroppo dopo averci regalato articoli interessantissimi, da qualche mese ha dovuto chiudere i battenti a causa della crisi economica.
Uno scopo del nostro sito è anche questo: unire e far conoscere le più interessanti realtà cattoliche presenti sul web, consapevoli e contenti anche di “regalare” loro qualche lettore. Sopratutto non interessandoci di ricevere o meno un eventuale ricambio di simpatia.
Oggi siamo lieti di annunciare la nascita di un nuovo portale italiano: www.prolifenews.it (attivo da lunedì 22 ottobre), abbinato alla rivista mensile Notizie Pro Vita. L’obiettivo è quello di dare ancora più voce ad un movimento in crescita, sulla scia del modello americano .
Tutto è nato dalla bellissima testimonianza, di cui abbiamo già raccontato, di Chiara Corbella, morta il 13 giugno scorso dopo aver dato alla luce il terzogenito. A lei è stato dedicata questa iniziativa, nata da un amico di famiglia, Antonio Brandi, presidente di Laogai Research Foundation, aiutato da alcuni giornalisti. Con la rivista e il sito web si «vuole coinvolgere cristiani, credenti di altre religioni e non credenti che riconoscono l’aborto per quello che è: un omicidio», spiegano i curatori. «Vogliamo informare e sensibilizzare l’opinione pubblica per risvegliare le coscienze: la gente, spesso, non comprende cosa sia effettivamente l’aborto perché è male informata». Si parlerà di aborto, ma anche di eutanasia e di tutte le tematiche bioetiche affrontate oggi.
La rivista è stata presentata ieri, mercoledì 24 ottobre 2012 a Roma nella sala Placido Martini di Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma. Alla presentazione sono intervenuti Federico Iadicicco, vice presidente della Commissione Cultura della Provincia, Antonio Brandi, editore e Francesca Romana Poleggi, direttore editoriale.
Tantissimi auguri e complimenti per l’iniziativa da tutta la nostra redazione: www.prolifenews.it
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12 commenti a Nasce il sito web italiano (più rivista) “Pro Life News”
Grande iniziativa! Grazie, grazie, grazie!
La battaglia contro la cultura della morte è così colossale e devastante che sta minacciando tutto l’occidente, specialmente l’Olanda, e il Canada, teste d’ariete per l’introduzione dell’eutanasia e per il reato dell’istigazione all’odio con il linguaggio (verso i gay, il diritto all’aborto, che in genere va insieme al femminismo, triade perfetta della “Rivoluzione Sessuale”).
Con la 194 in Italia si è aperto il vaso di Pandora, dalle conseguenze inimmaginabili: pensate solo alla recente sentenza della Cassazione sul diritto a scegliere un figlio “sano” (vedi il cortometraggio “Gattaca”, in DVD, o , meglio ancora, leggete il “Mondo Nuovo”).
Vorrei augurare a questa rivista, nonché a UCCR, di porre queste parole, da scrivere sul marmo, per ricordarci la perenne attualità della battaglia spirituale che stiamo combattendo.
Martin Niemoller era un pastore, internato a suo tempo in un campo di concentramento nazista, che scrisse queste parole profetiche (tra parentesi, un libero adattamento anche per l’aborto/eutanasia):
“Sono venuti dapprima a cercare gli Ebrei (i non ancora nati, i “grumi di cellule”),
ma non potei parlare, perché non ero Ebreo (ero già nato).
Poi vennero a cercare i comunisti (i disabili testati in utero con il DNA), ma ancora una volta non aprii bocca, dacché non ero comunista ( ero sano).
Ancora, vennero a cercare i sindacalisti (mi presentai al Pronto Soccorso, ai medici, anziano e ammalato, un “catorcio”), ma non parlai nemmeno allora, perché non ero iscritto a nessuna sigla sindacale ( nessuno era rimasto a parlare in mio favore)”.
Forza ragazzi! Auguri!
Ho visto che già riprendono i vostri articoli: http://www.prolifenews.it/voce-della-scienza/premio-nobel-a-yamanaka-e-continui-successi-con-le-staminali-adulte/
Peccato che nemmeno loro citino la fonte con un link…purtroppo siete gli unici a rispettare la netiquette.
Speriamo che anche questo sito chiuda i battenti come la bussola quotidiana.
Speriamo in una sempre maggiore laicità in Italia, cosa che finalmente sembra fattibile considerando lo scenario politico prossimo futuro
Eccola lì smascherata la tanto decantata “tolleranza” atea!
Siete solo degli odiatori del Cristianesimo, dei musulmani vi cagate sotto.
Grazie per aver mostrato ancora una volta il vostro terribile volto dittatoriale.
Non odio nessuno. Ma se la religione deve servire per imporre a tutti le sue idee allora la questione è diversa.
Imporre le proprie idee? Ne sanno qualcosa le vittime dell’ateismo di stato 🙂
Speriamo che tu la smetta di dire sciocchezze!! 🙂
Laicità o ateismo? Perché dal tuo discorso non è chiaro, dato che il “rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio” lo pronunciò per primo un certo Gesù il Cristo, Figlio di Dio. Suvvia, evita di augurare la chiusura di enti scomodi poiché in contrasto con l’ideologia anticlericale ed anticattolica!
Carlo, cerco di tradurre la tua difficoltà: vuoi forse dire che uno può essere religioso quanto vuole, ma che questo gli impedisce di conoscere, spiegare come funzioni il mondo, le cose? Se no, per quale motivo?
Sempre in tema pro-life, ieri sera a “Che tempo che fa” (trasmissione solitamente laicista) Luciana Littizzetto (anche lei solitamente laicista) ha fatto un intervento che mi ha stupito, in quanto in controtendenza con il laicismo imperante su Rai 3.
Infatti, ironizzando sulla gravidanza di Carmen Russo, che, vista l’età, è ricorsa alla fecondazione assistita, la Littizzetto ha detto: “Carmen, ma invece di imbottirti di ormoni per la fecondazione assistita, non potevi pensare che ci sono istituti pieni di bambini abbandonati e quindi da poter adottare?”
Chi l’avrebbe mai detto? Proprio da colei che solitamente non perde occasione per attaccare la Chiesa sui temi etici è venuto un bellissimo spot per le adozioni!
Certo, la motivazione con la quale la Littizzetto ha sponsorizzato l’adozione non è stata che la fecondazione assistita sacrifica un gran numero di embrioni per poi farne nascere uno solo, ma piuttosto che le donne che vi fanno ricorso devono imbottirsi di ormoni…
Tuttavia, qualunque ne sia la motivazione, uno spot per l’adozione fa sempre piacere (a meno che non si sponsorizzi l’adozione per gli omosessuali: in questo caso la permanenza in istituto sarebbe per il bambino il male minore).
Fabio Fazio non ha perso occasione per zittirla (ma chissà perché, quando invece la Littizzetto parla male della Chiesa, lui non la zittisce mai…).
Volevo concludere il mio intervento con questa riflessione: quanta cattiveria e quanto egoismo c’è in chi considera di “serie A” i propri figli biologici e di “serie B” i figli adottati!!! La morale famigliare della Chiesa insegna, invece, che paternità e maternità adottive non hanno nulla di meno, in quanto a dignità ed importanza, rispetto alle biologiche, ma che, anzi, è un gesto d’amore nobilissimo quello di farsi carico del destino di una creatura che, altrimenti, rimarrebbe priva di affetto.