Odifreddi contro i dinosauri della politica, dunque Emma Bonino
- Ultimissime
- 19 Ott 2012
Nel penultimo articolo del suo blog “Il non senso della vita di Piergiorgio Odifreddi” (“omen nomen” direbbero i latini, “di nome di fatto” diciamo noi), il famoso matematico impertinente (o incontinente) ha attaccato i cosiddetti matusalemme della politica.
Odifreddi ha trattato (non si sa con quale autorità il pensionato torinese si occupi sempre di tutto, dalla teologia alla politica, forse perché si accorge di riuscire meglio che con la divulgazione scientifica?) in particolare del suo ex amico Walter Veltroni il quale ha dichiarato di non volersi più candidare, innescando il commento di Odifreddi: «ha compiuto l’unico atto sensato per chi siede in parlamento da decenni».
Odifreddi in realtà pone come al solito una riflessione sempliciotta, è sbagliato infatti sostenere che chiunque sieda in Parlamento da oltre dieci anni debba smettere di candidarsi. Esistono politici, a sinistra al centro e a destra, che svolgono una politica di qualità da moltissimo tempo e meritano di continuare a fare il loro mestiere. Altri invece no.
Odifreddi accusa chi si candida da decenni. Ma Emma Bonino, ad esempio, è da vent’anni che tenta di fare politica (21 anni e 90 giorni ad agosto scorso, per la precisione)!! Evidentemente anche lei fa più che parte dei politici attaccati alla poltrona, ma come mai nessun accenno alla leader dei Radicali (la quale, oltretutto, proprio il mese scorso ha lasciato scoperto il Senato per partecipare ad una festicciola in suo onore)?
Per non parlare dell’anacronistico Marco Pannella (ritratto nella foto, assieme alla Bonino, già allora nelle loro pose preferite), che diffonde sermoni politici (e non solo, purtroppo) dal 1958! C’è da dire tuttavia che Odifreddi ha accennato ai due radicali nel suo celebre libro “Perché Dio non esiste” (Aliberti 2010), dicendo: «Pannella parla molto ma fa poco. La stessa Bonino quando è stata al governo con Berlusconi, che cosa ha fatto per bloccare gli interessi della Chiesa?» (pag. 51). Peccato che poi -dopo l’interessamento di UCCR (qui tutta la vicenda)- abbia tentato in tutti i modi di non riconoscere le sue affermazioni, nonostante abbia pubblicizzato il libro per mesi sul suo sito web, inventandosi un complotto dell’intervistatore e dell’editore contro di lui.
Vogliamo poi citare il laicista furioso Furio Colombo, deputato tra le file del PDS-DS nel 1996 e ancora oggi componente del PD? Il militante dell’Arcigay Franco Grillini, invece, lo vediamo in “attività” (tra virgolette ovviamente) dal 1985, quando si candidò a Bologna nelle liste, guarda caso, del Partito Comunista Italiano. Sono dodici anni invece che subiamo la poco seria militanza dei radicali Maurizio Turco e Marco Cappato.
Prima si parlava di Veltroni come ex-amico di Odifreddi. Infatti, con questo articolo, il leader del fondamentalismo ateo italiano si è tolto un bel sassolino dalla scarpa: nel 2007 proprio su invito di Walter Veltroni, Odifreddi si è candidato alle primarie del Partito Democratico in una lista di sinistra a suo sostegno, ed è risultato eletto nel collegio Torino Centro, pochi mesi dopo è stato nominato membro della Commissione Manifesto dei Valori dello stesso partito. Nel 2008 ha abbandonato il partito, ma nel 2009 è rientrato per sostenere la candidatura a segretario del cattolico adulto Ignazio Marino. Il motivo dell’abbandono lo ha detto lui stesso: «Veltroni è un vecchio democristiano di sinistra. E’ responsabile della tragedia del Pd. Uno come Veltroni non si capisce cosa voglia. E alla fine ti frega. Gli chiesi di prendere posizione contro i democristiani. Lui ha parlato della funzione pubblica della religione. E allora me ne sono andato […]. Ha sbagliato tutto» (Perché Dio non esiste, pag. 34,35 e 102).
Ricordiamo che Veltroni aveva anche invitato Odifreddi ad organizzare i tre Festival della Matematica (2007-2009) a Roma. Alla fine però il matematico, già vincitore per due volte dell’Asino D’Oro come peggior divulgatore scientifico italiano, è stato scaricato dai responsabili del Festival con un’e-mail. Odifreddi lasci perdere le vendette personali e cominci a occuparsi, se non ha nulla da fare, dei veri dinosauri della politica, come la mitica coppia radicale appena citata.
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17 commenti a Odifreddi contro i dinosauri della politica, dunque Emma Bonino
non si sa con quale autorità il pensionato torinese si occupi sempre di tutto, dalla teologia alla politica, forse perché si accorge di riuscire meglio che con la divulgazione scientifica?
L’avete detto.
Tra l’altro ieri sera Odifreddi nella puntata di Porta a Porta su Lourdes ha tentato di spiegare con scarso successo il perchè i miracoli di Lourdes non sono miracoli. Ovviamente ha fatto una figuraccia dopo l’altra perchè era praticamente impossible confutare un dato di fatto di un osso che un momento prima non c’è e dopo ricompare integro in un secondo. Infatti ha cercato di dare della visionaria, della pazza o della smemorata alla miracolata presente in studio.
Sai dirmi se nella puntata in questione è stato detto qualcosa sull’ultimo libro del Garlaschelli “Lourdes – i dossier sconosciuti”? Mi interessa perché è il primo e fin’ora unico tentativo di screditare i miracoli di Lourdes traducendo e studiando i documenti del Bureau Médical.
Lasciate perdere il povero Garlaschelli, che dopo il ridicolo tentativo della seconda sindone dovrebbe rinchiudersi a vita nella sede romana del Cicap dalla vergogna. Un bellissimo e appena pubblicato libro su Lourdes è quello di Vittorio Messori: http://www.lafeltrinelli.it/products/9788804623014/Bernadette_non_ci_ha_ingannato_Un_dossier_storico_sulla_verita_di_Lourdes/Vittorio_Messori.html
No, non mi sembra che ne abbia parlato nessuno, nemmeno Odifreddi.
Ma no, guarda che non hai capito tu 🙂 Porta a porta è un programma nazional-popolare, e in studio oltre a rappresentanti istituzionali ed esperti dei temi trattati, ospita sempre anche qualche personaggio dello spettacolo per creare un’atmosfera leggera. E Odifreddi era stato invitato come comico in alternativa a Frabrizio Fontana che all’ultimo non era potuto andare. Avevano bisogno di qualcuno che potesse sostituire adeguatamente la battuta topica di Fontana “le so tutte!” e quindi all’ultimo hanno chiamato Odifreddi. 🙂 Capito ora?
La differenza è che Odifreddi non fa ridere, fa piangere (vabbé, già i comici di oggi provocano una semplice risata demenziale, ma almeno quella…). E fa piangere ancora di più che trovi adepti…
Non è vero che fa piangere, infatti io mi faccio sempre delle crasse risate a sentire quello che dice Odifreddi 😉
Comunque tu scherzi ma guarda che Odifreddi lo trattano proprio così. Se vai su Youtube vedrai video su trasmissioni religiose in cui Odifreddi viene invitato per essere usato come parentesi ridicola, gli viene data la parola per un minuto e poi si torna a parlare seriamente, spesso ridando la parola a Vittorio Messori.
Ma chi cavolo è ‘sto Odifreddi? Ne parlate sempre!
È il caso di dire: quando il diavolo è diviso in se stesso…
Coerenza vorrebbe che chi dice “Fuori chi fa politica da decenni” si riferisse a TUTTI quelli che fanno politica da decenni, siano essi dello schieramento amico o dello schieramento avversario…
Daniele dove vivi!? Nel paese delle meraviglie? :))
Ma, infatti, l’Italia non è un Paese normale (e lo dico da italiano, quindi mi fa male…)
Va bene, ma qui parliamo in primis dei radicali, i quali nonostante assieme ai loro simpatizzanti continuino a parlare “kontro lakkasta” vi sono inguaiati fino al collo.
Oltre al fatto di non esser proprio ricordati per essersi resi utili alla causa del Bene Comune, e non lo dicono solo a destra, anzi:
https://www.uccronline.it/2011/11/09/litalia-dei-valori-contro-i-radicali-%c2%abfanno-battaglie-ideologiche-e-improduttive%c2%bb/
Se stesse zitto farebbe più figura….
E’ magnifico vedere come, nonostante tutto, questo regno sia diviso in sé stesso. Accumunati dall’odio verso il cristianesimo, visto e pensato non per com’è in realtà ma attraverso distorsioni e forzature, marciano impettiti contro di essi, col supporto del popolino che marcia allegro contro la Chiesa al suono del loro piffero. Purtroppo, però, vi sono idee (dogmi?) diverse su cosa proporre, e cosa fare una volta abbattuto l’odiato nemico: instaurare un regime comunista, un’anarchia radicale o piuttosto uno Stato ispirato all’idealismo ateo-anticlericale? Ma, come già diceva il Cristo, un regno diviso in sé stesso non può che cadere, per cui rallegriamo ed esultiamo.