La conversione del leader ateo Josh Horn: «un altro modo di vivere!»
- Ultimissime
- 15 Ott 2012
Davvero difficile parlare di “conversione” all’ateismo (o alla fede diversa, come è meglio dire) o all’agnosticismo, in essi ci si lascia semmai scivolare, ci si ritrova dentro per diversi motivi, solitamente accompagnati da un retrogusto di scettica amarezza, di sconsolazione, di cinismo e a volte di rabbia e arresa. Al contrario, la storia (attuale e passata) mostra che alla fede si approda spesso con gioia, si racconta quel momento di festa accompagnando i ricordi con termini positivi e luminosi: «prima era come se non vedessi», si sente frequentemente dire dai neoconvertiti che incontriamo ogni giorno.
Qualcosa del genere è accaduto durante la conversione cattolica di Josh Horn, presidente della “Secular Free Thought Society” – associazione di studenti non religiosi della Arizona State University-, da cui ovviamente ha dato le dimissioni due anni fa.
Cresciuto come cristiano battista, Horn si è allontanato dalla fede durante gli anni di scuola superiore a contatto per la prima volta con studenti non battisti e con il mondo secolare. Ha iniziato a studiare testi (scientifici in particolare, non di stampo creazionista) che prima non aveva avuto modo di poter avere. In un mese è divenuto deista, e poco dopo è avvenuta la transizione all’ateismo: «Ero rabbioso e avevo assunto una sorta di mentalità vittimista», ha ricordato. «Ero abbastanza ostile verso le religioni in generale, mi sono dato la missione personale di dimostrare a tutti che ogni religione era falsa». Grazie alla sua spiccata capacità razionale ha quindi aderito e ben presto scalato la vetta della “Secular Free Thought Society”, attrezzato con un ampio repertorio anticlericale e antiteista.
Tre mesi dopo essere divenuto presidente dell’associazione di non credenti, nel marzo 2010, Horn ha vissuto una esperienza religiosa durante la lettura di una preghiera cattolica. «Il miglior modo per spiegarlo», ha raccontato, «è che non soltanto percepivo e sperimentavo qualcosa, ma percepivo e sperimentavo qualcosa di particolare e un modo completamente nuovo di vivere. Ed è stato il fatto che si trattava di un modo nuovo che era strano, molto più che l’interazione con qualcosa di nuovo. L’unica parola che posso usare è un senso mistico, non l’avevo mai provato. Non avevo mai percepito nulla in quel modo prima e vorrei sostenere che quello che ho percepito misticamente era Gesù Cristo».
Ecco dunque che anche nel suo racconto ritorna quell’apertura degli occhi e del cuore di cui si è accennato all’inizio: «E ‘stato un modo completamente nuovo di vivere la realtà, per cui non c’è analogia con qualsiasi altra cosa che ho vissuto, e per questo è molto difficile da spiegare», ha proseguito il giovane convertito. In questo caso la conversione è come se fosse stata “subita”: «Ero infastidito da ciò che era accaduto, e spaventato – non confortato per niente. Io non pensavo fosse possibile. Accade e tu ti rendi conto che questo ti obbliga a cambiare immediatamente vita e l’intera strada che si era intrapresa». Come già detto, Horne si è dimesso dalla presidenza di “Secular Free Thought Society” il giorno successivo.
Le reazioni dei suoi ex compagni di fede non sono state rispettose, come già avvenuto nel 2004 per la conversione dell’ex leader dell’ateismo scientifico Antony Flew (definito pazzo e “vittima dell’Alzheimer” dal suo “figlio spirituale”, Richard Dawkins). «Ci sono stati suggerimenti sul fatto che ero malato di mente», ha detto Horn. «Me lo aspettavo, ho vissuto una intensa esperienza interiore e questo gruppo è basato interamente sul suo rifiuto. Ho deciso di andare avanti con la mia vita». Averroè Paracha, un altro ex presidente della “Secular Free Thought Society” e amico intimo di Horn ha confermato la persecuzione subita dopo la conversione, e spiegando che localmente è stato uno scandalo: «La maggior parte della nostra posizione era antireligiosa, quasi molesta verso le persone religiose. Il nostro club era famoso per questo. La conversione di Horn è diventato una sorta di convalida per gli altri gruppi cristiani nel campus».
Oggi, a due anni di distanza, Horn si è pienamente immerso nel cattolicesimo, non ha perso nulla del suo fervore. E’ contento di essersi lasciato alle spalle la rabbia corrosiva che sperimentava prima, svolge un intenso lavoro di volontariato presso l’ASU’s All Saints Newman Center, legge i Padri della Chiesa e San Tommaso d’Aquino, ed è divenuto una cassa di risonanza verso i nuovi convertiti: «Aristotele diceva che lo scopo di un buon flauto è l’essere suonato bene. Io penso che lo scopo di una buona storia è quella di essere raccontata».
In questi giorni sul sito web www.ratiochristi.org è comparsa la testimonianza di uno studente, anche lui convertitosi al cattolicesimo. Quest’estate ha creato sorpresa la conversione cattolica di Leah Libresco, nota blogger di “Patheos Atheist Portal”.
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41 commenti a La conversione del leader ateo Josh Horn: «un altro modo di vivere!»
Buon per lui che si sia “immerso” consapevolmente nel cattolicesimo. Solitamente la prima “immersione” te la fanno i genitori, quando le tue due uniche capacità sono quella di svuotare un biberon o riempire un pannolino. Mi sembra che voi la chiamiate “battesimo”.
W le scelte consapevoli.
Magari, un giorno ci testimonierete anche delle conversioni (ehm… scivolamenti) di senso opposto?
A questo scontatissimo ed inutile commento si può rispondere solo con un po’ di ironia: http://www.cantualeantonianum.com/2010/12/per-chi-dice-la-mamma-mi-costringeva-ad.html
Io proporrei un molto piu’ prosaico, visto il livello intellettivo (questo si’ “vegetativo”) dell’utente in questione:
http://www.youtube.com/watch?v=XUXEdSD_l5Y
quando le tue due uniche capacità sono quella di svuotare un biberon o riempire un pannolino
Suppungo che tu sia rimasto ancora a queste capacita’ vero?
Mi sembra che i tuoi amici abbiamo reagito in realtà molto male.
I genitori educano quel che è a loro caro, senza chiedere il permesso ai bambini. Tra i vari insegnamenti sulla vita c’è anche la cosa più importante, ovvero che essa ha un senso (è una sorta di deterrente perché poi vengano fuori persone come te).
Quella cristiana è una proposta insegnata, nessuno ne rimane obbligatoriamente legato come dimostrano i tanti che lasciano il cattolicesimo.
P.S.
Esistono conversioni di senso opposto? Vale la pena raccontarle? C’è qualcuno contento di ricordare quel momento in cui la sua vita e ogni cosa che fa ha smesso di avere senso? Ma…
Einstein? Fervente credente in gioventù, e “agnostico teista” mano a mano che l’età avanzata?
Bertrand Russell, come sopra?
Io stesso?
E poi, messa così, Ottavio, sembra che il motivo principale per cui si abbia la fede sia quella del DOVER dare alla propria vita un senso: motivazione che mi pare un pochino infantile e “attaccabile” da un punto di vista filosofico.
Se riconosci la necessità (o la probabilità…) di un essere superiore OK; se mi dici che credi in dio “perchè così non mi sento solo”, perdonami, ma penso che le motivazioni per cui si abbia fede debbano essere un po’ più solide.
E poi, onestamente, posso dirti che il giorno in cui mi sono reso conto che la mia esistenza aveva senso nella misura in cui IO sceglievo di darglielo, è stato probabilmente uno dei più appaganti della mia vita.
Come al solito, non mi rileggo… “mano a mano che l’età avanzava”
Ma cosa c’entra Einstein? Che, ahiloro, esistano gli atei e gli agnostici (Einstein era ovviamente deista) è cosa nota, ma che essi siano contenti di esserlo e di esserlo diventati è cosa assurda, a meno che abbiano tendenze al masochismo (chi può essere contento di non avere senso né scopo? Un masochista).
Che la fede dia un senso razionale alla vita non è per nulla attaccabile, a meno che si voglia confondere la causa con l’effetto. Ma la fede viene prima e il senso viene dopo, è una conseguenza bellissima che purtroppo (per te) ti è preclusa.
Tu, nonostante le tue illusioni, non sai dare un senso alla tua vita. Infatti nulla di quello che ti dai ti basta davvero.
Einstein viene comunemente definito come “Agnostico teista…”
Su Russell però non mi hai risposto, e mi pare un caso clamoroso di “conversione” all’agnosticismo.
E chi sei tu per ergerti a giudice della mia felicità e della pienezza della mia vita?
Questa, è una cosa che sopporto davvero poco: che qualcuno possa permettersi di stilare dei giudizi su quello che credo.
Ti ho detto che sei un coglione perchè credi in una divinità superiore?
Non penso, dal momento che ci credo anch’io.
Ti posso assicurare che starei molto, ma molto peggio a credere a una idiozia infantile come “siccome mi piace che la vita abbia senso, allora deve averlo”.
Inoltre, affermare che “la fede viene prima e il senso viene dopo”, è una affermazione davvero tutta da dimostrare: se sei in grado di fornire una risposta soddisfacente (che non sia “perchè si”, o “perchè non può essere altrimenti”), meriteresti l’equivalente per l’antropologia culturale del Nobel.
Caro matyt, sei stato tu il primo ad asserire che i credenti hanno la fede perchè devono dare un senso alla loro vita. In questo hai deliberatamente dato dei fessi a persone che non conosci.
Non avendo fede evidentemente non puoi sperimentare che il “senso” di cui si parla è più che altro un sentirsi parte di qualcosa e di “vivere per”, possiamo usare questa terminologia, che è diverso dal senso che uno può cercare prima di avere fede e che suona come un “perchè tutto questo” o “da dove viene l’ordine delle cose”. La differenza che c’è tra il vivere come senso compiuto e l’esistere come ricerca di un senso, il primo viene (eventualmente, perchè c’è ricerca e ricerca) dopo la fede, il secondo viene prima e coinvolge la maggior parte delle persone che non abbiano venduto la loro materia grigia ai media e alle cose mondane.
Con questo non sto giudicandoti o collocarti in una categoria, però un pò di rispetto potresti anche darlo, in fondo se ti accusassi di credere in qualcosa perchè vuoi dare un senso alla tua esistenza ci rimarresti male giusto? Lascio perdere poi come sia anche solo concepibile una “fede” nella consapevolezza che la persona vuole cercare un senso alla vita, quindi il caso suddetto, sarebbe lei stessa ad ammettere che la sua fede è falsa e non crederebbe a ciò che sa essere una sua personale invenzione.
@ Matyt
Rimango in attesa delle somiglianze tra mitraismo e cristianesimo.
Perchè mi lascia con questa curiosità irrisolta.
Enrico, se vuoi un’idea delle somiglianze fra le due religioni, te la posso dare io, ma purtroppo ho perso i riferimenti. La spiegazione non piacera` per nulla a Matyt visto che non puo` essere usata a loro favore.
La religione dei seguaci di Mitra non e` molto statica, si e` evoluta molto nel tempo. Quella originaria, nata prima di Cristo, contempla un Mitra che (riporto solo quello che ricordo) e` nato da una roccia e che ha anche lui un numero di seguaci prediletti (in particolare 2).
Mitra era molto “seguito”, ma con l’avvento del cristianesimo la sua popolarita` riceve un forte e veloce declino. Qui iniziano quindi le modifiche (non so se per ignoranza o fatte volutamente per cercare di far sopravvivere la religione).
Il mitraismo si modifica assomigliando sempre di piu` al cristianesimo (che quindi e` il vero originale da cui e` stata fatta la copia).
Mitra diventa un “nato da vergine” anziche` “nato da roccia” ed i suoi discepoli da due diventano inspiegabilmente 12. Questo insieme a molti altri dettagli che purtroppo non ricordo. Una cosa che mi rimase impressa e` che dopo il cristianesimo anche Mitra veniva considerato crocifisso. Ora, non ricordo se nel mito pre-cristiano di mitra la divinita` fosse mai morta, ma sicuramente la morte per crocefissione era vista prima di Cristo come una morte infamante, certo non adatta ad un dio quale Mitra doveva essere. Dopo l’avvento del cristianesimo la Croce diventa un segno di gloria e quindi la morte per croce una morte da vero dio e magicamente anche Mitra (dopo il cristianesimo) diventa un “morto in croce” e per giunta risorto dopo tre giorni (quanta fantasia avevano i seguaci di Mitra, almeno avessero scelto un numero diverso di giorni…).
Quindi effettivamente le somiglianze con il cristianesimo ed il mitraismo ci sono negli ultimi periodi della vita del mitraismo. Le modifiche, volute o per ignoranza, non sono riuscite comunque a far sopravvivere la religione.
Questo e` particolarmente indigesto ai fondamentalisti oscurantisti atei perche` pur appoggiando la loro tesi (che parzialmente e` vera) distrugge il castello di false deduzioni che ci hanno costruito.
In particolare la loro teoria e`:
1) Il mitraismo e` nato prima del cristianesimo (assolutamente vero)
2) Il mitraismo e` molto simile al cristianesimo (vero solo in parte, come riportato sopra)
3) Dai punti 1 e 2 il cristianesimo e` stato copiado dal mitraismo (assolutamente falso, come spiegato prima e` stato il perfetto contrario)
4) Dal punto 3 si deduce che il cristianesimo e` solo un mito e quindi non c’e` nulla di vero (qui ci si basa gia` su un’ipotesi falsa… ogni altro commento mi sembra superfluo).
Spero di averti soddisfatto.
Azaria.
@ Azaria
Mi creda.
Mithra muore in nessun testo, nè il mithra diciamo romano, nè il mithra persiano iranico.
Non ha 12 discepoli.
Mai, nè prima nè dopo l’avvento del cristianesimo.
Volevo vedere le fonti di Matyt.
http://www.cristianesimo.it/mithra.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Cristianesimo_e_Mitraismo
I primi due risultati di Google.
Contento?
Matyt,
ti ringrazio per il secondo link, che ha confermato in pieno quello che ho scritto prima.
Riporto da wikipedia:
Le somiglianze esteriori con il Cristianesimo sono tanto maggiori quanto più recenti sono gli scritti esaminati.
Che strana coincidenza!
Per quanto riguarda il primo link, come gia` affrontato in altri post, cristianesimo.it e` meno attendibile di un sito di astrologia.
Puoi aggiungere qualcosa di nuovo e contemporaneamente anche serio?
scusa
abbiamo scritto la stessa cosa contemporaneamente 😀
tanto per parlare di chi (cito):
sia una scusa per spegnere il cervello e andare avanti in automatico
Benché “Mitra” sia un nome di divinità molto antico, i manoscritti relativi alla religione persiana e al mitraismo sono tutti molto posteriori a Cristo (il testo dell’Avesta andò perduto in epoca alessandrina e fu ricostruito in seguito tramite la tradizione orale. I manoscritti risalgono al III-IX secolo). Le somiglianze esteriori con il Cristianesimo sono tanto maggiori quanto più recenti sono gli scritti esaminati.
Per la serie: come darsi delle martellate sugli zebedei da soli.
Non parliamo del primo RIDICOLO link…
@ Caro Matyt
Conoscevo le fonti che mi ha postato.
Poichè mi sono occupato del monitoraggio di una setta nella zona in cui vivo e bisogna avere una certa preparazione su questo tipo di tematiche.
Sono cose piuttosto note.
Le dirò che la tesi mitica, grosso modo esistono tre strade la scuola critica, quella mitica e la proposta di fede, non è seguita quasi più da nessuno studioso del cristianesimo.
Sia esso credente o meno.
Sono tesi che risalgono alla fine dell’ottocento ma talvolta vengono riprese.
Vorrei farle notare una cosa.
lei ha postato due fonti.
le metterei a confronto
Fonte 1
“Anche l’idea che l’uomo-dio debba nascere da una VERGINE è stata “copiata” dal Mitraismo, che fa nascere Mithra dalla vergine Anahita, miracolosamente fecondata dal dio Ariman.”
Fonte 2
Secondo una leggenda iranica Mitra sarebbe nato da una donna vergine, come Gesù. Il tema della nascita delle divinità da vergini è presente in moltissime religioni antiche. In alcune culture il calendario cominciava originariamente nella costellazione della Vergine, pertanto il Sole sarebbe “nato da una Vergine”.[3] Altri racconti iranici vogliono che il dio sia nato da Arədvī Sura Anahita, che tradotto dalla lingua iranica significa «Arədvī la Maestosa e Immacolata», una divinità elamitica e mesopotamica delle acque, estranea ai culti solstiziali, che avrebbe generato Mitra per partenogenesi. Tuttavia Mitra non nacque da una vergine in una grotta, ma secondo il mito nacque da una roccia, presumibilmente lasciando una grotta dietro di sè. La roccia non può certamente essere definita “una vergine”, e inoltre Mitra nacque già adulto [MS.173]. Dunque pertanto non può considerarsi valida l’analogia tra la figura di Maria Vergine e quella della roccia. Si consideri poi che la nascita di Mitra avrebbe avuto luogo quando gli uomini non erano ancora stati creati [Cum.MM, 132].
Come noterà la seconda fonte prima sembra coincidere con la prima.
Poi invece, citando i testi, e questo è importante, nega che mithra sia nato da una vergine.
La fonte del primo periodo, indicata con (3) è Achraya, che è uno pseudonimo.
E’ la scrittrice D. M. Murdock, che fra le varie fonti che utilizza nei sui scritti, mai dirette, si serve degli studi dell’egittologo dilettante Gerald Massey.
Le faccio notare che viene rimandato ad un testo della Murdock, ma non ad una fonte primaria.
Questo perchè tale fonte non esiste.
Fonte 1
muore a 33 anni, ascende al cielo per risorgere a vita eterna
Fonte 2
“Tuttavia se si segue con precisione il mito di Mitra è doveroso precisare che Mitra non sacrificò se stesso, ma piuttosto compì il gesto eroico di uccidere il “grande toro del Sole”. Non esiste niente nella letteratura mitraica che giustifichi l’idea che Mitra si sia sacrificato. E non è neanche possibile paragonare la morte di un toro “per la pace del mondo”, con Gesù Cristo che venne nel mondo dando la sua vita per salvare gli uomini dal peccato e non per una generica “pace”.”
Qui accade qualcosa di strano.
La prima fonte accenna a questo parallelismo, poi però non ne dà alcun riferimento, ad esempio citando un testo. Nè iranico nè del Mithra di area romana.
E le dirò.
Non lo dà semplicemente perchè non esiste.
Infatti Mithra sacrifica un toro.
Però la prima fonte, comincia a menzionare, non capisco bene il perchè, Alessandro Magno, che muore a 33 anni, ma non mi risulta nè in croce nè per salvare l’umanità.
@ Mathyt
Adesso mi scusi, guardo la partita.
ZENIT – La storia conferma la nascita di Gesù il 25 dicembre
http://www.zenit.org/article-20824?l=italian
Riguardo la festa del Natale le posto questo link.
La datazione a partire dal “Libro dei Giubilei”, è questione piuttosto complessa.
Quella presentata nell’articolo non è l’unica possibile.
Però è da rimarcare che mentre nel caso di Mithra, e molti altri culti, la festa era legata ai solstizi, dunque poniamo il 21 dicembre, nel caso di Gesù abbiamo una fonte evangelica, Luca, e questo testo non cristiano che permettono di dare questa data come plausibile.
O verosimile, stando a documenti e non a miti.
Al di là di questo, ed io considero la data verosimile, non mi dirà che è centrale nel cristianesimo tanto quanto il sacrificio di Cristo, che Mithra non fa punto.
Mi perdoni la domanda
Il fatto che le faccia notare queste cose, le pone dei dubbi, oppure..”para avanti”?
@ Matyt
Russel sembrerebbe non comprendere la differenza fra una teiera ed il concetto metafisico di Dio.
Io non lo userei molto come esempio.
Einstein, se non sbaglio, mi sembra non credesse in un Dio personale.
Che cosa sarebbe un Dio non persona però a me sfugge.
Magari me lo spiega lei?
1. La sua scarsa elasticità mentale, e la sua assenza di comprensione del pensiero metaforico mi stupiscono: Russell usa una teiera, ma avrebbe potuto tranquillamente parlare di unicorni rosa o ammassi di spaghetti volanti.
2. La sua assenza di comprensione di cosa sia un Dio “Non persona” dimostra ancora di più come per certi “Cattolci” la religione rivelata sia una scusa per spegnere il cervello e andare avanti in automatico.
Legga Spinoza, o Bruno, poi magari ne riparliamo.
@ Matyt
Allora me lo spieghi lei cos’è un Dio senza volontà nè coscienza di se.
Deus sive naturae?
Mica questo è deismo.
Lo deve stiracchiare parecchio.
Allora anche un ateo è deista.
@ Matyt
Il concetto filosofico di Dio attiene al problema del “principio”.
Se ogni cosa proviene da un’altra precedente, allora deve esistere un principio primo.
Il concetto filosofico di Dio è collegato a quello dell'”essere”. Se tutto passa, se tutto si corrompe, se tutto è contingente, se tutto non ha la ragion d’essere in sé ma proviene da un altro essere, allora dovrà esistere l’ “Essere” permanente che dona l’essere a tutti.
Può questo principio essere un oggetto nell’Universo?
No.
Tant’è che anche il principio che talvolta viene presentato da scienziati materialisti, e si badi bene che non è un concetto dimostrabile sperimentalmente, è qualcosa che viene prima dell’universo.
Il cosiddetto vuoto quantistico primordiale che sottende l’eternità della materia.
Mica l’Universo può crearsi da se stesso ovvero da un oggetto presente nell’universo.
A non può essere causa di A.
Dunque
La teiera è un concetto?
Ha a che fare con l’origine del mondo?
Ha a che fare con il concetto di essere?
Con quello di divenire?
Con quello del fine delle cose?
No, è un oggetto.
Che fra l’altro mi pare, a memoria, Russel collochi in un posto, tipo che orbita non so vattelapesca dove.
Un oggetto…si osserva si studia etc.
Stessa cosa per unicorni rosa ( se ce ne fosse uno) o mostri spaghettosi.
Se invece voglio usare questi termini rispetto al problema dell’origine, vabbè i nomi non sarà elegantissimi, ma filosoficamente prendiamoci questa licenza.
Ma, per le ragioni che le ho spiegato, non posso collocarli orbitanti in un qualche punto dell’Universo.
Agnostico teista? Come si fa a essere agnostici e teisti? O agnostici ateisti? Chi lo definisce così? Io l’ho sempre sentito definire deista, come tantissimi altri scienziati.
Chi??
Bertrand Russell???
L’OCCULTISTA affiliato alla FABIAN SOCIETY???
Quello che si auspicava che la Morte Nera colpisse nel mondo a largo raggio ogni generazione?? Talchè i sopravvissuti “potrebbero procreare liberamente senza rendere il mondo troppo affollato. La cosa può essere davvero spiacevole, ma che importa? La gente di alta levatura intellettuale è indifferente alla felicità, soprattutto degli altri!”
Quando capirà di essere stato preso in giro da sedicenti ATEI, che poi si divertivano in loggia ad offrire culto al loro falso dio? Oppure pende dalle loro labbra quando le raccontano che Satana non esiste, salvo poi offrirgli sacrifici a cadenza regolare?
Magari vedremo invece la tua di conversione, non si sa mai.
Cmq sono sicuro che saprai che giunti all’età della ragione la scelta consapevole di chi seguire, Cristo o deo Nulla, avviene indipendentemente da cosa sei stato precedentemente, lo testimoniano i semplici fatti: in genere i ragazzi si allontanano, limitandosi a un cristianesimo non praticante, altri “scivolano” in altri luoghi e altri restano sapendo che la vita cattolica è un continuo scegliere consapevolmente Gesù, nelle parole e negli atti.
@ marcolini
Provi a riflettere su quamto scrive.
Un neonato o un bambino non può scegliere la lingua ma apprende quella dei genitori.
Non sceglie cosa mangiare ma viene nutrito dai genitori.
Allo stesso modo i genitori gli donano con il battesimo la loro fede.
A tutta la vita per accettarlo e approfondirlo o rifiutarlo.
Quindi non importa se l’insegnamento è giusto, basta che provenga dai genitori. E se gli insegnassero a discriminare i musulmani o i cristiani? Cos’è più giusto?
@ Marcolino
Leggo la sua obiezione.
Cosa avrebbe in mente. Togliere il figlio ai genitori e farlo educare da un ente terzo neutro ?
Belle, bellissime le storie di conversione che, nella loro grandissima varietà, hanno un sostrato comune: la chiamata personale, come splendidamente descritto dal memoriale di Pascal (http://www.ilpensierovivo.org/DOCUMENTI/memoriale_pascal.pdf) ‘Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, non dei filosofi e dei dotti’
Questo dimostra che è necessario “investire” in Spiritualità. Se si appiana troppo il Sacro al mondano poi togli tutto il Fascino ed il Mistero alla Prima Sfera, e quest’ennesima storia di un Protestante che diventa ateo salvo poi Convertirsi alla prima Preghiera Cattolica ne è Prova.
Anche io sono un convertito in età adulta (36 anni). Vi racconto in sintesi la mia esperienza. Proprio perche scettico verso la religione, mi aveva incuriosito un film che aveva suscitato proteste tra i credenti : era “L’ultima tentazione di Cristo”. Andai quindi a vederlo, ma su di me ebbe un effetto potente, nel senso che mi turbò e mi spinse ad approfondire le mie conoscenze religiose che, come x molti, erano rimaste poco più a quelle della prima comunione. Dopo qualche mese di letture e riletture dei Pensieri di Pascal e dei Vangeli, anche x l’aiuto di un amico, ero sul punto di tornare nell’alveo del cattolicesimo. La decisione finale la presi a seguito di un ennesimo ascolto della sesta sinfonia di Beethoven che letteralmente mi spalancò la porta su una visione del mondo nuova a cui, una volta avuto accesso, non si può più rinunciare.
Allora la VI ha davvero qualcosa di poderoso in sé. A me ha portato verso Stati di Coscienza quasi Mistici…
In ogni caso direi proprio di si, alla fine sono l’Etica e la Visione del Mondo Cristiane a portarti in ogni caso alla Conversione. Per quanto fossi caduto in basso nel mio periodo libertar-anarcoide anch’io proprio non riuscivo a staccarmi dall’Etica Cristiana.
@ Utenti UAAR, Redazione UCCR
Ancora una cosetta.
Ho testè fatto un giretto nel sito UAAR.
Visto che lì
NON MI E’ PERMESSO COMMENTARE VISTO CHE SI TRATTA DI UN SITO DI LIBERI PENSATORI ATEI E RAZIONALI, ED I MIEI COMMENTI, CHE SUBISCONO MODERAZIONI DI ORE, DOPO NON VENGONO PUBBLICATI AFFATTO
agli utenti di tal sito vorrei spiegare, visto che passano di qui, che “Enrico” E maiuscola non sono io.
Francamente sono un pò infastidito che qualcuno non abbia usato la gentilezza di modificare il nick per distinguerlo.
Del resto una persona che si definisce “razionale” dovrebbe distinguere tra una E maiuscola ed un e minuscola.
Leggo che si lamentano che qui i loro commenti non vengono pubblicati.
E’ vero?
Francamente spero di no per due ordini di ragione.
1 Perchè non vorrei ci abbassassimo al loro livello.
2 Perchè tutto sommato idee diverse stimolano il dialogo.
Dipende che commenti sono… se sono offese che nulla aggiungono alla discussione (tipo questo: http://berlicche.wordpress.com/2012/10/12/cio-che-sta-sotto/#comment-40773 e alcuni tra i seguenti) non mi meraviglio che li cancellino… lì sono stati lasciati (presumo) per denunciare la pochezza di certi utenti del sito.
Mi sembra che su questo sito ci sia ampissimo spassi per discussioni e confronti con chi non la pensa come noi. Tantissimi pubblicano tranquillamente obiezioni, se c’è una moderazione è verso i maleducati come è giusto che sia.
Ripeto: qui di confronti ce ne sono parecchi, questo dimostra che non c’è nessuna censura dell’opinione contraria.
@ Gennaro GiuliaM
Questo è bene.
Chiaramente se non si trascende verso un dialogo civile.
Del resto non so nemmeno se l’Enrico (E maiuscola) che talvolta scrive su sito UAAR sia un cattolico o un fake.
Ste cose le fanno.
A me tempo fa lo hanno già fatto..prima mi hanno bannato e poi hanno scritto sciocchezze usando il mio nick.
Sono andati avanti per un bel pò…
mah
A me tempo fa lo hanno già fatto..prima mi hanno bannato e poi hanno scritto sciocchezze usando il mio nick.
Sadness