Un singolo aborto aumenta rischio di nascite premature

Il sito web Medical Daily riporta un’intervista dello scorso settembre alla BBC di Siladitya Bhattacharya, professore di ostetricia e ginecologia ad Aberdeen (Scozia). La sua equipe ha riesaminato i dati delle donne scozzesi che hanno abortito dal 1981 al 2007, sia chirurgicamente che, in anni recenti, tramite farmaci, riscontrando nelle successive gravidanze di queste donne un 37% di probabilità in più di avere parti prematuri rispetto alle donne alla prima gravidanza che non avevano abortito.

Il ricercatore ha rilevato inoltre che il rischio è maggiormente legato alla modalità chirurgica dell’aborto, probabilmente perché  spesso vi si associano infezioni, traumi della  cervice uterina ed effetti negativi del raschiamento che possono indebolire la cervice e  portare in futuro a sterilità, gravidanze ectopiche, parti prematuri e sindromi della placenta previa.

Il rischio è soprattutto quello di preeclampsia, cioè di alta pressione arteriosa della madre in attesa, pericolosa per la donna stessa e per il feto, che in genere porta ad una nascita prematura.

Studi precedenti indicavano un aggravarsi del rischio con il numero degli aborti, mentre secondo questo studio il rischio raggiunge il suo massimo già con una sola interruzione di gravidanza. Questa discrepanza di risultati, probabilmente dovuta al fatto che le varie ricerche non sono state pianificate in modo identico, andrà studiata meglio in futuro.

In questa pagina abbiamo raccolto una serie di studi scientifici sul legame tra aborto indotto e nascita prematura nella successiva gravidanza.

Linda Gridelli

9 commenti a Un singolo aborto aumenta rischio di nascite premature

  • Andrea ha detto:

    Ci vorrebbe qualcuno che sbatta veramente addosso alla gente la verità sull’aborto.

    Nessuno dei cosiddetti “pro-life” che è in Parlamento, a destra ed a sinistra (ok, di meno, ma di sedicenti tali ce ne sarebbe qualcuno anche lì) vuole andare in TV e sbattere in faccia la verità a tutti?

    Che le donne spesso vengono costrette ad abortire perché la Famiglia non vuole che abbiano un figlio?

    Che capita vengano costrette ad abortire da datori di lavoro che vogliono fargli scegliere tra i figli od il posto?

    Che le conseguenze psicologiche ci sono e sono pesantissime?

    Che nessun medico ha mai potuto dimostrare che un’embrione non sia una Persona?

    Che l’aborto ha anche conseguenze fisiche?

    Hanno paura di perdere i voti del popolino o cosa?!?

    • lux ha detto:

      hai ragione…però una politica seria sugli anticoncezionali, per chi non è credente, ovviamente non è stata fatta…così come un’educazione sessuale adeguata…se lo si facesse solo per amore…quante vite salvate…del resto chi non si ama e fa i figli ha già creato un infelice…

      • Paolo ha detto:

        Lux, rispondo solo al tema dell’aborto.
        Primo:la personalità del concepito. Se il neo concepito non è una persona, allora l’aborto non è la soppressione deliberata di un innocente. Se lo è, allora è un delitto abominevole. Tutti gli altri problemi sono relativi a questo. Per esempio, le donne hanno i diritti sul loro corpo, ma non sul corpo degli altri.Altro esempio:la legge deve rispettare i diritti della privcy, ma uccidere un’altra persona non è una faccenda privata, ma pubblica.Terzo esempio:le persone hanno i diritti, ma le non persone (tessuti, organi, cellule,gli animali) no.
        Secondo: l’aborto è il tema cruciale dell’etica medica, perchè il diritto alla vita è il diritto che sta alla base di tutti gli altri. Se io non vivo, non posso godere di nessun altro diritto. I corpi umani non hanno diritti. In questo caso i due partiti che si oppongono fra loro confliggono al massimo:se gli obiettori di coscienza hanno ragione, allora l’aborto è un omicidio, ma se hanno ragione i non obiettori di coscienza, allora sono gli obiettori ad essere intolleranti, fanatici e talebani. Ma il nostro compito sarebbe proprio quello di eliminare sia l’omicidio che l’intolleranza.
        Terzo: l’etica medica è il giro di boa della civiltà. Non c’è politica, economia, sociologia, arte che tocchi le nostre vite più dell’etica medica.Per esempio, la clonazione cambierà l’umanità molto più di una guerra nucleare, e la contraccezione o la maternità surrogata sta portando un cambiamento rivoluzionario nei costumi, molto peggiore di qualsiasi dittatura.

        • Paolo ha detto:

          Lasciami levare un sassolino dalle scarpe anche per quelle tecniche accennate con i termini “politica seria…anticoncezionali…educazione sessuale”.
          Non ho mai letto una diagnosi più perfetta, chiara e geniale sulla malattia principale della civiltà occidentale se non in C.S. Lewis (The Abolition of Man (New York: Macmillan, 1943), 87-88: “C’è un elemento che unisce la magia e le scienze applicate (la tecnologia) e che le separa allo stesso tempo dalla “sapienza” della tradizione filosofica e religiosa precedente (premoderna. Per l’uomo saggio dell’antichità il problema chiave della vita consisteva nell’assimilare l’anima alla realtà oggettiva e la soluzione di questo stava nella virtù, l’auto controllo e la disciplina. Per l’uomo moderno, tutto sta nell’adeguare la realtà ai desideri dell’uomo e la soluzione a questo problema è una tecnica”.

        • lux ha detto:

          guarda che ho dato ragione ad andrea…io ho detto solo come fare ad evitare gli aborti: io sono contro l’aborto…
          P.S. Ma capite l’italiano…?

          • lux ha detto:

            io non ho detto che un ateo può abortire…ma ho detto che dovrebbe adoperare gli anticoncezionali x evitarlo…capito!

            • Paolo ha detto:

              “È esattamente quando sia in gioco il comportamento sessuale che la superiorità dell’uomo appare d’assoluta evidenza. Poiché se noi sospettiamo che esista una morale naturale, ne deriva immediatamente che dissociare l’amore dal figlio ed il figlio dall’amore sia un errore di metodo, dato che noi siamo i soli a conoscere questa relazione. Ne consegue una prescrizione assolutamente su base naturale per l’astinenza continua nel celibato casto, o per la continenza periodica nel matrimonio felice. Se la monogamia corrisponde certo alle tendenza della nostra specie e la tradizione continua a conservare al marito una prerogativa, vale a dire quella d’essere il solo abilitato a deporre un seme di vita nel tempio interno che è il corpo femminile, allora se ne deducono molto semplicemente le nozioni di morale ‘pratica’, per così dire:

              la contraccezione, che è fare l’amore senza fare il figlio, e

              la fecondazione extracorporea, che è fare il figlio senza fare l’amore, e

              la pornografia, che è distruggere l’amore, e

              l’aborto, che è distruggere il figlio,

              sono tutte cose contrarie alla dignità dell’amore umano.”
              Jerome Lejeune

      • Ottavio ha detto:

        @lux

        Ogni mese le parrocchie organizzano corsi sui metodi naturali per la regolazione della fertilità. Se vuoi a novembre ci andiamo assieme.
        http://www.confederazionemetodinaturali.it/nuovo/languages/ita/index.html

        • lux ha detto:

          Non ho parlato di metodi…l’educazione sessuale guarda alla persona nel suo complesso…lo so che alcune parrocchie li organizzano, sono cattolico romano apostolico