Nuovo studio: aborto indotto aumenta il tasso di mortalità della donna
- Ultimissime
- 17 Set 2012
Tra i vari danni creati dalla cultura laicista (italiana e non), c’è quello di aver diffuso l’idea che l’aborto sia più sicuro del parto. Come già avvenuto per altri cavalli di battaglia, i promotori della disinformazione sono stati di nuovo contraddetti.
Un nuovo studio delle cartelle cliniche di quasi mezzo milione di donne in Danimarca, pubblicato sulla rivista Medical Science Monitor, ha rivelato infatti tassi di mortalità materna significamente più elevati a fronte di un aborto indotto. I ricercatori, hanno esaminato i tassi di mortalità a seguito della prima gravidanza di donne in età riproduttiva, e i grafici dei tassi di mortalità dopo 180 giorni, 1 anno e 10 anni dalla prima gravidanza.
I risultati delle ricerche hanno evidenziato tassi di mortalità significativamente più alti tra le donne che hanno abortito in ogni periodo di tempo esaminato; nel complesso, lo studio ha rivelato che le donne che hanno avuto aborti nel primo trimestre avevano un rischio di morte superiore dell’89% entro il primo anno, e un rischio superiore dell’80% nell’intero periodo preso in esame.
Esistono tuttavia ancora studi in cui viene rilevata la pericolosità del parto rispetto all’aborto, ad esempio quello pubblicato a febbraio dalla rivista “Obstetrics & Gynecology”, ma essi sono solitamente basati su singoli certificati di morte o da segnalazioni delle agenzie governative. Infatti, secondo il Dott. David Reardon, co-autore dello studio danese sopra citato, l’indagine su“Obstetrics & Gynecology” mette a confronto “mele e arance”, utilizzando serie decisamente incomplete ed incomparabili. Afferma Reardon : «I medici e gli altri funzionari che redigono i certificati di morte, non sono quasi mai a conoscenza di eventuali aborti della paziente. Lo studio da noi condotto, è attualmente l’unico modo per identificare e confrontare oggettivamente i tassi di mortalità associati all’esito della gravidanza». Del resto, l’imprecisione dei conteggi tradizionali riguardanti la morte associata alla gravidanza, è stata sottolineata anche da alcuni ricercatori che, nel 2004, hanno esaminato i dati dell’assistenza sanitaria nazionale in Finlandia, rilevando che solo il 27% dei decessi associati ad una gravidanza poteva essere identificato dai certificati di morte.
Reardon ha anche sostenuto che questi risultati critici verso l’aborto vengono “soppressi” per motivi ideologici e politici: «Attivisti statunitensi ed europei, ONG ed ambienti accademici fanno pressioni sui Paesi in via di sviluppo per condurli ad una legalizzazione dell’aborto. Il loro obbiettivo, ampiamente documentato, è quello di ridurre i tassi di natalità tra i poveri; tale obbiettivo è stato mascherato dalla tesi “politicamente corretta” che afferma che l’aborto sia più sicuro del parto, e che esso rappresenti un elemento positivo per la salute delle donne. Qualsiasi prova che vada a minare le fondamenta di questa tesi, è quindi ostinatamente ignorata e soppressa».
Precedenti studi sui tassi di mortalità in Finlandia, hanno rilevato un triplice aumento del rischio di suicidio, rispetto alla popolazione generale, durante il primo anno dall’aborto, e un rischio di sei volte maggiore rispetto alle donne che hanno partorito. Il tasso di suicidio più alto è stato rilevato a due mesi dall’aborto. Studi condotti in California, invece, hanno rilevato una probabilità di malattie cardiache superiore del 187% rispetto alla norma; tale incidenza, è dovuta allo stress procurato dall’aborto. In questa pagina abbiamo elencato una serie di questi indagini scientifiche e varie notizie apparse sui quotidiani internazionali.
«Numerosi studi hanno messo in relazione l’aborto ad un consumo più elevato di sostanze, a comportamenti autodistruttivi, a ricoveri in ospedali psichiatrici, a disturbi del sonno, a disturbi alimentari, e ad un aumento generale di trattamenti medici», ha concluso Reardon.
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67 commenti a Nuovo studio: aborto indotto aumenta il tasso di mortalità della donna
Ma mica l’aborto serviva a preservare la salute della donna?
“L’aborto è più sicuro della gravidanza“?!?
Ma che razza di bufala è questa O_O O_O ?!?
Tanto per Antonio72 e abortisti vari queste donne sono soltanto piccole vittime sacrificabili, perché loro sono dalla parte della donna!
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire… alcuni dovrebbero ammettere che il 50% circa di queste “piccole vittime” sono donne anch’esse.
con il patrocinio del ministero della verità.
La Guerra è Pace
La Libertà è Schiavitù
L’Ignoranza è Forza
W la gloriosa potenza di Oceania
W il Grande Fratello!
grande!
manca solo:
Siamo in guerra con l’Eurasia!
Siamo SEMPRE stati in guerra con l’Eurasia!
Tutti ottimi motivi per evitare di abortire, e sicuramente da far presenti in sede di consulenza a quelle donne che decidono di prendere in considerazione l’IVG.
L’aborto chirurgico (come dice il nome…) è una procedura medica molto invasiva, che causa (come molte altre procedure mediche) danni a lungo termine.
Ora, però, una considerazione:
Il Dott. David Reardon si schiera (giustamente) contro un modo abbastanza allegro di fare statistica.
Tuttavia, secondo me, evita di dire una serie di cose: “Attivisti statunitensi ed europei, ONG ed ambienti accademici fanno pressioni sui Paesi in via di sviluppo per condurli ad una legalizzazione dell’aborto”
Perchè questa cosa?
Perchè le morti per aborto clandestino, nei paesi in via di sviluppo (casi emblematici sono il Sud America e l’Africa) sono una piaga sociale.
Sul fatto che l’aborto sia sbagliato, e che nel migliore dei mondi possibili esso non debba esistere, siamo abbastanza d’accordo tutti (anche i pro-life, fidatevi).
Tuttavia, questo non è il migliore dei mondi possibili.
Commento equilibrato in parte corretto.
Ok la prima parte, la seconda invece presuppone che l’aborto illegale causi un innalzamento della mortalità materna e questa è ovviamente una leggenda priva di ogni verifica. Anzi è dimostrato il contrario, l’aborto illegale non aumenta la mortalità materna: http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0036613
Anche la terza parte è confusa. I pro-death ogni tanto dicono anche che l’aborto è un male, come stai facendo tu. Ma lo fanno in modo incoerente perché di fatto giustificano l’uccisione di un essere umano. E’ come dire: si, l’omicidio/pedofilia/cannibalismo/tortura è un male ma questo non è il migliore dei mondi possibili.
anche questo articolo potrebbe interessare a Matyt e a tutti noi:
“… it was observed that Guttmacher Institute methodology overestimates more than 9 times the complications due to induced abortion in hospital discharges and more than 18 times the total number of induced abortions. In other Latin American
countries where the same methodology was applied including Argentina, Brazil, Chile, Mexico, Peru, Guatemala, and Dominican Republic, the number of induced abortions was also largely overestimated. These results call for caution with this type of reports that alarm public opinion.”
http://www.nietoeditores.com.mx/download/gineco/2012/MAYO/Femego%20MAYO%2012%20Sobrestimacion.pdf
Peccato che si possa leggere solo l’Abstract…
Il Guttmacher institute però risponde così:
http://www.guttmacher.org/media/evidencecheck/2012/07/30/Guttmacher-Advisory.2012.07.pdf
Il Guttmacher institute?? Ma quale attendibilità può avere il braccio di ricerca di Planned Parenthood, l’ente abortista più grande del mondo?? Direi sotto zero…inutile che continui a citare quel che dice il Guttmacher Institute….non ha nessuna attendibilità perché ovviamente è in pieno conflitto di interesse.
E’ come se Pierpippa Odifreddi parlasse dell’attendibilità dei suoi libri. Niente di più, niente di meno.
Hai idea di cosa stia succedendo, o appena leggi “Guttmacher institute” parti a scrivere sempre le solite cose, senza mai e poi mai entrare nel merito?
Domenico ha citato un articolo di critica al metodo statistico di stima dei dati del Guttmacher institute.
Io ho linkato quello che i ricercatori del Guttmacher institute rispondono a tali critiche.
Evidentemente, ha abbastanza attendibilità da vedere il proprio metodo statistico utilizzato per realizzare le statistiche del WHO, e per meritare un’analisi critica che non fosse “sono abortisti, punto”.
Possono rispondere quello che vogliono, ma rimangono totalmente inattendibili. Secondo te il padrone della più grande catena di cliniche abortiste nel mondo ha interesse a presentare dati che in qualche modo possano essere utilizzati contro i suoi interessi? Mi domando perché tutta questa finta ingenuità…
Seguendo questa logica, allora anche le argomentazioni di Koch sono carta straccia, per il solo fatto che sia membro di una università cattolica, e quindi direttamente interessato a portare avanti una certa tesi?
Sono io che mi domando da dove venga tutto questo tuo complottismo: se il Guttmacher institute falsifica in modo così sistematico (e pericoloso…) i dati che raccoglie, non pensi ci sarebbe stato qualche problema in sede di peer review, o che questi dati venissero sistematicamente contraddetti (ma sistematicamente…) da una serie di controstudi?
Mai sentito parlare del Vioxx?
La Merck ha commissionato uno studio “di parte”, ed è stata smentita clamorosamente da un’altro studio.
Inoltre, se il Guttmacher Institute è COSI’ inattendibile, come mai l’OMS usa le sue metodologie statistiche per realizzare le proprie?
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità fa parte del complottone?
Anzi, addirituttura pare che il metodo sia talmente valido che venga utilizzato dalla WHO per realizzare le sue analisi statistiche:
http://whqlibdoc.who.int/publications/2007/9789241596121_eng.pdf
Non sfuggire via…riprendo il commento di Carmine: l’aborto illegale non aumenta la mortalità materna: http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0036613
Ci sono le statistiche del Guttmacher institute (peer-reviewed, quindi si presume assenti da “problemi” nella metodologia), che lo smentiscono.
anche plosone è peer reviewed quindi cerca un’altro argomento.
Ma Matyt spiegaci perchè in Irlanda (aborto vietato) la mortalità materna è a 3 mentre ad esempio in Olanda (aborto consentito) è a 9.
http://whqlibdoc.who.int/publications/2010/9789241500265_eng.pdf
Non ne ho idea.
Però, prima di trarre la conclusione Aborto illegale = basso tasso di mortalità materna, mi devi spiegare perchè, in Cile, dove l’aborto è illegalissimo, è 26.
Il Cile è uno dei Paesi con più basso tasso di mortalità della donna nel mondo e l’aborto è illegale: https://www.uccronline.it/2012/05/21/studio-scientifico-laborto-illegale-non-aumenta-la-mortalita-materna/
in Cile (aborto vietatissimo) è 26 e a Cuba (aborto consentitissimo) è 53… A dimostrazione che la mortalità materna non si riduce con la legalizzazione dell’aborto.
L’articolo è realizzato da Koch, quindi penso possano valere le critiche sollevate dal Guttmacher institute.
ti faccio un esempio della metodologia del Guttmacher Institute:
con la loro metodologia avevano calcolato che in Messico dove l’aborto era illegale gli aborti clandestini nel solo 2006 erano stati 875,000:
http://www.guttmacher.org/pubs/journals/3415808.html
Nel 2007 l’aborto viene legalizzato e che succede?
Che gli aborti legali dal 2007 al 2012 sono stati 84000!
http://www.gire.org.mx/index.php?option=com_content&view=article&id=504%3Acifras-ile&catid=166%3Ainformacon-relevante&Itemid=1397&lang=es
Ma veramente uno può credere che quando gli aborti sono illegali sono di più di quando sono legali ed per di più in queste proporzioni?
Nel 2007 l’aborto, in Messico, è stato depenalizzato nel solo distretto di Città del Messico, non in tutto lo stato.
Inoltre, pensaci un attimo: se l’errore di metodologia fosse stato così marchiano, pensi davvero che nessuno a parte il dottor Koch se ne sarebbe accorto?
Cavolo, c’è pure scritto!
“Cifras sobre la Interrupción Legal del Embarazo en la Ciudad de México”
Il Cile è uno dei Paesi con più basso tasso di mortalità della donna nel mondo e l’aborto è illegale: https://www.uccronline.it/2012/05/21/studio-scientifico-laborto-illegale-non-aumenta-la-mortalita-materna/
La Grecia ha 2 morti su 100.000 nati vivi, e l’aborto è legale (mi sembra un tredicesimo delle morti in Cile), come la mettiamo?
è vero scusa si trattava di Città del Messico.
Ma la cosa non cambia:
il Guttmacher Institute sempre con la sua famosa metodologia aveva calcolato per il 2006 165000 aborti nella sola Città del Messico
http://www.guttmacher.org/pubs/2008/10/01/FIB_IA_Mexico_sp.pdf
A legalizzazione avvenuta abbiamo avuto 84000 aborti in quasi 5 anni con una cifra massima di 20000 nel 2011.
C’è sempre qualcosa che non torna.
Effettivamente, c’è qualcosa che non torna:
Il Guttmacher institute risponde indirettamente così: “Moreover, abortions provided by public-sector facilities are
only one component of all abortions occurring in Mexico City: They do not include any
of the large number of legal abortions provided in the private sector or unsafe abortions
that continue to take place in Mexico City.”*
Resta un punto non chiarissimo, effettivamente: puoi provare a mandare una mail agli autori e sentire cosa ti rispondono.
da quelle statistiche si evince che l’america latina ha meno morti per aborto del resto del mondo in via di sviluppo: mi sembra che dimostri ancora una volta che il problema vero non sia la legalità dell’aborto ma le strutture sanitarie efficienti.
Diciamo non solo la legalità dell’aborto, ma le strutture sanitarie efficienti.
Ma, se l’aborto è illegale, come fanno le donne che decidono di abortire ad utilizzare quelle strutture sanitarie efficienti, e quindi a ridurre il rischio che ci lascino la pelle per complicazioni dovute ad aborti “non sicuri”?
Comunque bisogna essere chiari: non si può usare il fatto (vero, come dimostrato dalla ricerca scientifica) che l’aborto aumenta il tasso di mortalità della donna come cavallo di battaglia con cui opporsi all’IVG.
Piuttosto bisogna dire con forza che l’aborto è sempre e comunque un omicidio e pertanto va contrastato in ogni occasione e anche se, per assurdo, aumentasse, invece che ridurla, l’aspettativa di vita della madre.
E’ vero, ma l’opposizione all’aborto si basa su diversi argomenti, il cui principale è ovviamente l’uccisione di un essere umano nella prima fase della sua esistenza. Esistono poi tanti altri motivi fortemente importanti da tenere in considerazione.
Sì Laura. La battaglia contro la cultura della morte è più difficile che mai. Da una parte tutte le legislazioni occidentali ormai sono ispirate ufficialmente al positivismo morale (che considera illegittimo appellarsi alla legge naturale come fondamento di quella positiva). Dall’altra, da un punto di vista teologico, contemplativo, siamo ormai arrivati ai segni della Parusia. Apocalittico? Gesù ha fatto appello alla visione di Daniele dell’abominio della desolazione nel luogo santo per darci un segno tangibile del suo secondo avvento. Che cosa sia questo tempio interiore è facile: è il seno materno, l’utero, dove il drago uccide nel luogo stesso in cui l’Altissimo crea, la vita nascente. In giapponese “tempio interiore” è indicato da pittogrammi che voglio no significare proprio il grembo materno!
Per un approfondimento, vedere il commento di questo link:
http://brandonvogt.com/ocean-full-of-angels-review/
Solo dei **** come voi possono pensare che qualcuno creda che l’aborto è più sicuro del parto. L’aborto è una soluzione, dolorosissima e traumatica, per evitare danni maggiori alla madre ed all’ipotetico nascituro. E tra i 2 va difesa la madre!
Se voi siete contro l’aborto, nessun problema, vi si sterilizza!
http://www.yourself.it/parto-aborto-piu-sicuro-abortire-ricerca-usa/
Dicevi?
No Fabio, non è una soluzione dolorosissima e drammatica, è mortale e tragica. Ma tu, senza fede, sei anche sfortunato, perchè è anche senza speranza, ma non fare come Giuda, Gesù è una speranza più grande della tua disperazione e del cinismo che sgorga dal tuo cuore, alleluia!
“E tra i 2 va difesa la madre!”
“Beati i puri di cuore perchè vedranno Dio”. Sei indiscutibilmente lontano anni luce da questa perla di saggezza di Cristo…
“L’aborto è una soluzione, dolorosissima e traumatica, per evitare danni maggiori alla madre ed all’ipotetico nascituro. E tra i 2 va difesa la madre!”
adesso il nostro Fabiogodless ci spiegherà come mai solo il 5% degli aborti è dovuto a motivi di salute del feto o della madre. Nell’altro 95% dei casi abbiamo a che fare con bambini e madri sane.
OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT
volevo segnalare
http://www.corriere.it/esteri/12_settembre_17/l-icona-gay-everett-e-la-critica-choc-ai-figli-di-due-papa_38d1b130-009e-11e2-821a-b818e71d5e27.shtml
UCCR vi amo
OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT.OT
si ma è penso il peggior articolo della storia del giornalismo.
Insulso. Si sono proprio limitati a dirla nel modo più leggero possibile. Mah.
Immagina, perché non ce l’ho sotto mano, di avere una lavagna, in cui sia disegnato un quadrato, “appeso” in alto da un segmento. In alto poniamo la parola “comunità”, in basso “caos”. Ai due angoli superiori ci sono altre due “c”, gli unici mezzi di cui dispone la comunità per difendersi dal caos: uno si chiama “carabinieri”, l’altro “coscienza”. La legge delle quattro “c”. Qualunque comunità, sia essa costituita dal corpo umano o da un corpo sociale, umano o animale, sopravvive solo se è preservata dal caos. Il caos è come la morte, distrugge, separa. Per una comunità umana ci sono solo due modi per ripararsi dal caos, i carabinieri interni – la coscienza – o quelli esterni – le forze dell’ordine, il sistema immunitario. Le forze dell’ordine sono la coscienza esteriore. La coscienza dipende dalla legge naturale. Se non c’è una legge morale naturale, se la morale consistesse solo nella legge positiva, la legge emanata dagli uomini, quelle che vengono chiamate le regole del gioco, allora non si parla più di morale, ma di contratto. Il contratto non vincola per nulla in modo decisivo, incontrovertibile. È questa la teoria morale che domina nella cultura dominante e dei mass media, nelle élites intellettuali della nostra civiltà occidentale. Un pensatore inglese del secolo scorso ha scritto che il relativismo morale fa mandare all’inferno l’anima e distrugge la specie umana. Perché fa dannare? Gesù dice che chi non si pente e non crede non si salva. Come puoi pentirti se non c’è il peccato? E come può esistere qualcosa come il peccato se non c’è un sistema morale, una legge assoluta, contro cui si pecca? E perché distrugge la nostra specie, l’umanità? Perché anche se non estinguesse la nostra specie biologicamente, lo farebbe spiritualmente, dando origine a una nuova specie umana, una nuova creatura, quella senza coscienza, il superuomo di Nietzsche. Sì, Nietzsche è stato un profeta, ahimè. Un intervento chirurgico di “coscienzectomia” è una cosa seria, per dirla tra il serio e il faceto. C.S.Lewis, lo chiamerebbe un “uomo senza petto”, un insufficiente toracico mentre il sottoscritto, mutatis mutandis, uno senza spina dorsale. C’è la testa, ci sono i glutei, ma manca qualcosa in mezzo. Manca il torace, la coscienza morale, la volontà morale.
Solo un veloce commento in due punti stringati visto che qualcuno ha voluto dire cosa pensassi sull’argomento, forse credendo di essere me, o non lo so. Credevo che non esistesse questa sorta di delega ai commenti, in ogni caso confermo che non ho mai delegato qualcuno a dire come la penso.
1) Non ho mai pensato che l’aborto sia più sicuro di un parto ancor prima di conoscere questi studi;
2) Siccome mi ritengo una persona di media cultura e sono certo che l’intelligenza maschile non sia migliore di quella femminile, credo che come me, non lo pensino neanche la maggior parte delle donne, incluse quelle che ricorrono all’aborto indotto.
Un modo molto efficace per non dover interrompere una gravidanza è fare uso di anticoncezionali, io continuo a ripeterlo. O quantomeno – per non essere definita cattiva – consentire che altri, se vogliono evitare gravidanze indesiderate, ne facciano uso.
Ma Giulia,
1) Nessuno qui si è mai opposto alla commercializzazione di strumenti anticoncezionali. Al massimo ad una loro sponsorizzazione agli adolescenti, presentandoglieli come la anacea a tutti i problemi della sessualita, come se il sesso si riducesse solo a gesto tecnico.
I cattolici non li usano ma non ti faranno mai storie se te li usi.
2) Quello che racconti è falso.
Francia e Inghilterra, dove la diffusione di anticoncezionali è capillare e massiva, registrano, negli ultimi anni, un aumento di gravidanze indesiderate, con relativo aumento di aborti, specie tra le minori, e un aumento della diffusione di malattie veneree.
http://www.avert.org/std-statistics-uk.htm
http://www.huffingtonpost.co.uk/2012/05/29/abortions-in-the-uk-increase-bpas_n_1551842.html
Mi pare che la i profilattici te li tirino dietro, ma…
Mai fare autocritica. Il Verbo è che col profilattico risolvi tutto. Durex e Control(per dirne due) ringraziano.
Ah, ma quelli sono capitalisti buoni. Dei benefattori.
ora se una abortisce voui che sia rimasta in cinta perchè il Papa ha detto di non usare i preservativi?
siamo seri.
Sarò crudele ed immorale (e anche favorevole ai contraccettivi, peraltro commercializzati da anni in Italia, e abbondantemente utilizzati anche da molte persone cattoliche) ma Lasciami dire che in-cinta è grammaticalmente sbagliato…. Si scrive “incinta” (ed è una bella parola, non pensiate che chi è favorevole all’uso di contraccettivi e all’interruzione volontaria di gravidanza vada in giro col ferro da calza a far abortire donne col pancione) e, no, mai ho scritto o pensato che una gravidanza non voluta sia dovuta al divieto (fortunatamente solo morale e non ratificato “ex lege“) di usare contraccettivi da parte cattolica. Peraltro, lo ripeto, in Italia il controllo delle nascite è ampiamente utilizzato (non solo dai soliti “adolescenti irresponsabili” sicuramente brufolosi, sciocchi e vocianti di motorino e play station) anche da persone che si definiscono cattoliche.
Inoltre, il sesso non è “solo un gesto tecnico”…. Ma anche trasformarlo in atto orribile, peccaminoso e immaturo quando non praticato in contesto matrimoniale e a fini procreativi, posso dirlo?, mi pare una visione del sesso quanto mai curiosa (sarò ignorante). Peraltro, avere accesso ai contraccettivi non porta sic et simpliciter i giovani a copulare come conigli – questo genere di modello è già abbondantemente diffuso da altri canali (vedi alla voce “cene eleganti” e simili….)!
Da ultimo: davvero pensate che chi non è credente sia per forza una persona sessualmente promiscua, sregolata, ecc. ecc. ecc.? Non potete proprio accettare che anche chi non crede si ponga una propria linea di coscienza e la segua? Suvvia!!!
Il sesso è un dono di Dio che è stato dato per l’uomo o la donna della tua vita, solo per loro. E’ un atto di amore e di donazione fisica e spirituale all’altro per tutta la vita. La verginità la devi custodire per la persona che ti starà vicina anche quando sarai vecchio/a, malata e con l’artrosi. Ti sei mai chiesta perchè la maggior parte delle persone preferiscono fare l’amore con un/una vergine? Per il resto sì, i contraccettivi suggeriscono implicitamente al ragazzino che può trombare come un riccio, facendogli credere che basta il pezzetto di plastica o la pillolina ed è tutto a posto solo perchè non ci sono spiacevoli conseguenze. Non è così!PS: e gli unici che hanno fatto passare il sesso come una cosa peccaminosa siete voi, con le vostre lezioni ai ragazzini su come mettere un profilattico o come seguire le istruzioni per abortire anzichè spiegare cosa significa vivere l’uno per l’altra, cos’è l’amore e soprattutto che succede alla donna dopo aver abortito. Gli unici che danno al sesso tutto il valore che merita tanto da parlare di amore eterno siamo noi! Siete voi che avete inculcato l’ideologia della “scopata” ai giovani. Li avete confusi, gli avete tolto la speranza di trovare l’amore vero dicendogli che non vale la pena aspettare di sposarsi perchè nessuno ci tiene a mettere il sesso dopo l’amore, li avete resi talmente promiscui che in Europa stanno tornando sifilide, gonorrea e c’è AIDS a livelli mai visti. E’ inutile che te la prendi con la Chiesa, la colpa è tutta vostra!
Anche colpa mia, che sono pelle e ossa e orba come una talpa? Mah mi farò chiamare Attila…. Va beh tanto è inutile discutere… Se ti piace pensare che i “laicisti” vadano in giro a infilare profilattici ai teenager e organizzare orge degne di “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, liberissima. Peraltro, la realtà dei fatti è ben differente. Tra l’ossessione per il sesso-peccato (soprattutto con riferimento alla donna, ché solo la nostra sessualità par esser fomite di peccato…) e lo smutandamento tipo Bungabunga c’è una differenza notevole. Ed è in questo ampio spazio che si collocano (mi spiace dirlo) quasi tutti gli italiani. La tempra morale d’una persona si vede in molti e svariati campi, non solo nella sua astensione da attività sessuali…!
Aggiungo che questa ossessione per la verginità io non l’ho mai notata. Si può essere fisicamente vergini e moralmente “a terra”. Si può essere andate a letto con svariati partner ed essere persone ottime. Una persona che ne scarta un’altra perché “non più vergine” francamente non la metterei al top della mia stima, ma sono gusti personali.
Non hai capito una cippa. Difficilmente una persona “moralmente a terra” sceglie una strada talmente difficile come quella della castità fino al matrimonio. L’ossessione per la verginità come un fardello di cui liberarsi ce l’avete voi e lo inculcate voi ai giovani, fin qui ci sei? E tornando al discorso delle preferenze ecc., la maggior parte delle persone preferisce il sesso con un/una vergine perchè lo sente come qualcosa di “suo”, non come di qualcosa di appartenuto già a qualcun altro. Per il resto, personalmente non mi fiderei di un ragazzo che se n’è trombate non si sa quante prima di me, potrà essere magari un buon amico ma averlo come compagno non ci tengo proprio.
Io non appartengo proprio a nessuno, grazie. Basta un rapporto sessuale per “appartenere” a qualcuno? E se, di grazia, si viene violentate (lo so lo so: colpa nostra!!!!) si “appartiene” allo stupratore?
Inoltre, il verbo tr….re è non è proprio “di felice formulazione”…. Se dici che “il sesso è un dono di Dio” e poi liquidi chi abbia avuto più partners sessuali perché se ne è “tr…te” delle altre, mi sembra che questo dono divino venga abbondantemente svalutato.
Non occorre aggiungere – anche se mi piacerebbe avere una risposta in proposito – che una quantità notevole (oserei dire la stragrande maggioranza) dei cattolici ha avuto esperienze sessuali prima del matrimonio e senza che ciò li abbia sconvolti psichicamente o simili….
Ma poi, dico, è possibile ridurre il valore, le qualità, l’enorme portato di una persona al semplice fatto che abbia avuto altri partners? A voler pensare così, anche i vedovi (di separati e divorziati evito di parlare, ma ci sono anche loro!!!!) varrebbero meno perché “già utilizzati” (che espressione brutta ho usato, va be’ chiedo venia)? Una persona vergine sarebbe perciò stesso meno “buona”????
Stai delirando. Mi sa che non è solo la fede che manca a te. Non leggi, non capisci e parti come un’isterica. Fa come se non t’avessi detto nulla, tanto non ci arrivi…
Mi conosci, da poter formulare questi giudizi su di me? “Non ci arriverò” ma almeno non insulto persone che non conosco.
No non ci arrivi e te lo ripeto di nuovo, perchè non stai qui per discutere ma per sfogarti.
Au contraire, sono tranquillissima. Se però trascendi, sostenendo che io “stia delirando” (affermazione ingiuriosa) e che “non ci arrivi”, che devo fare… Devo dedurne che non posso portare il mio punto di vista poiché differente dal tuo. Non mi sembra una logica ammantata di caritù cristiana, ma visto che “non ci arrivo” sicuramente è un limite mio.
Ad ogni modo, sostenere che controparte – in una disputa – “deliri” o sia “isterico” non è un’argomentazione propriamente tagliente come la spada di Re Artù.
O Giu io ti parlo di matrimonio e tu mi rispondi parlandomi di stupro, ma perfavore…
Ed io ti ho fatto notare che:
1) il verbo che richiama uno strumento a fiato è volgaruccio da usare – specie se si ritiene la copula un dono di Dio;
2) che il valore d’una persona non si misura certo solo nella sua verginità e trattare chi vergine non è più come “merce usata” è roba da lavanderie Magdalene;
3) che darmi dell’isterica est un argomento non esattamente tagliente.
E comunque lo ripeto: anche se vieni violentata perdi la verginità. Una ragazza vittima di stupro è “merce danneggiata” e in quanto ormai priva della virtù deve pensare che non un uomo la vorrà? Comunque sono curiosa di sapere chi sarebbero questi giovanotti di altri tempi che se non è illibata non guardano pulzella. A me non è mai – fortunatamente – capitato di incontrarne.
Cina: 1.3 miliardi di persone – uff. ATEI
India: 900milioni-1miliardo di persone – induisti
poi ci sarebbe da aggiungere un altro miliardino di musulmani
Non parliamo poi del ricco e opulente occidente (non dici sempre che cristiani ce ne sono sempre meno).
L’aborto e’ causato dal Papa.
proprio vero… gia’…
per carità, scrivi RPC, non Cina!
Non fare sesso fuori dal matrimonio? ‘ma chi se ne importa di quello che dice il Papa!’
Non usare il profilattico? ‘seguo fedelmente quello che dice il Papa!’
E comunque non fate sapere in giro che in Italia ci sono meno aborti che nella libera, evoluta e progressista Svezia.
per non parlare che in Italia non c’è la religione di stato come nella secolarizzatissima Inghilterra o come in Norvegia (che conta solo il 30% di credenti)
Noi in quanto cattolici non vietiamo che vengano emanate delle leggi in tal senso. La nostra semplice proposta è l’utilizzo dei metodi naturali per regolare la fertilità al posto dei metodi anticoncezionali, riteniamo come te che la loro diffusione sia un’ottima soluzione contro l’aborto. Tuttavia dobbiamo costantemente lottare contro la vostra diffamazione verso tali metodi, sospettando di conseguenza che a voi non interessa affatto limitare l’aborto.
@Leonardo, Laura
Ma che razza di cattolici siete? CERTO, che un cattolico vero deve lottare perché i preservativi non vengano né prodotti né usati!!! L’unico modo di evitare malattie e aborti è vivere secondo verità, come ha dimostrato quella suora in Africa, tramite l’educazione morale della gioventù. Cercate di non pensare e scrivere simili sciocchezze, dicendovi poi cattolici!!!
Non voglio essere “menagrama” ma oso dire che (fatta salva la denegata ipotesi d’instaurazione di regimi teocratici) quella di vietare i contraccettivi mi pare una proposta di difficile soluzione. Senza contare che chi non è cattolico o comunque non segue regole religiose o morali che gli proibiscano di farne uso, ha tutto il diritto di accedere al controllo delle nascite.
A questo punto, per ripercorrere il piano inclinato, perché non vietare il sesso prematrimoniale e tutte le varie attività sessuali non consistenti (sì, si praticano anche tra eterosessuali) in fecondazione? E perché non vietare anche la masturbazione?
I giornali italiani stanno “denunciando” il fatto che la pillola dei 5 giorni dopo (che, ricordiamolo, analogamente a quella del giorno dopo impedisce non tanto l’ovulazione quanto piuttosto l’annidamento dell’embrione nell’utero) è poco prescritta dai ginecologi, con – sempre a detta dei giornali – “grave danno per l’autodeterminazione e la salute psico-fisica della donna”, perché la prescrizione è “complicata” dal fatto che, per legge, la donna deve prima effettuare un test di gravidanza (e soltanto se tale test risulta negativo la p. d. 5. g. d. può essere prescritta).
La realtà, che però i giornali si guardano bene dal dire, è che se pochi ginecologi prescrivono tale pillola le case farmaceutiche che la producono non possono lucrarci sopra. Insomma, quello che davvero interessa a costoro è il profitto.