Insulti e razzismo contro gli abitanti del Nord Carolina, contrari alle nozze gay
- Ultimissime
- 17 Ago 2012
Come avevamo avuto modo di segnalare, nello stato americano del Nord Carolina il 61% (contro il 39%) dei cittadini, attraverso un emendamento costituzionale, ha confermato il divieto del matrimonio gay e sostenuto quel che affermato dalla Costituzione, ovvero “matrimonio come l’unione tra uomo e donna”. Uno smacco tremendo per la ricchissima e potente lobby gay, che –dopo essere riuscita a “comprare” la legalizzazione delle nozze gay nello stato di New York qualche mese prima, attraverso centinaia di migliaia di dollari consegnati ad alcuni politici inizialmente contrari-, pensava di aver ormai spianato la strada per lo stravolgimento completo.
L’editorialista di “Spiked online”, Brendan O’Neill, ha rivelato su “The Telegraph” i dettagli della reazione omosessualista a questa decisione popolare, notando che «se ti opponi al matrimonio gay sei uno stupido, male informato, vittima del lavaggio del cervello, povero provinciale e bigotto. Almeno questo è il messaggio che emerge dai circoli liberali in America sostenitori del matrimonio gay e disgustati dalla popolazione del Nord Carolina». Per avere avuto il coraggio di affermare che il matrimonio deve rimanere così com’è, «sono stati sottoposti a livelli straordinari di abusi e di ridicolizzazione», ha continuato O’Neill.
Attraverso una serie di collegamenti ipertestuali ha dunque elencato tutti i vari insulti e assurdità che alcuni media hanno rivolto alla maggioranza di cittadini del Nord Carolina, addirittura arrivando a equiparare la legalizzazione del matrimonio gay alla liberazione dei neri dalla schiavitù. Il “New Civil Rights Movement”, uno dei principali gruppi pro-matrimonio gay in America, li ha definiti «cittadini ignoranti». Il magazine laicista “Free Thinker” si è buttato sul razzismo vero e proprio definendo gli abitanti del Nord Carolina dei “knuckle-draggers”, ovvero “stupidi uomini cavernicoli”. Il “Daily Kos” parla di loro come “odiosi, paranoici, bigotti di destra e stupidi uomini primitivi”, sostenendo che gli oppositori al matrimonio gay sono “esemplari di knuckle-scraping”, ovvero persone rozze e sgraziate. La rivista “Buzzfeed” ha pubblicato un pezzo titolato “14 passi per evolvere le vostre opinioni sul matrimonio gay”, mostrando una scimmia in gabbia – l’avversario tipico del matrimonio gay, a quanto pare – che si “dovrebbe evolvere”.
Sul noto quotidiano inglese sono state citate diverse pagine “Facebook” a sfondo turistico verso il Nord Carolina, letteralmente «invase e prese di mira dai cosiddetti liberali, che furiosamente insultano i “somari e omofobi” e “stupidi arretrati” che abitano in quello “disgustoso Stato “». E’ nata anche una campagna per boicottare il Nord Carolina, danneggiandone così l’industria del turismo. Su “Twitter”, il popolo del Nord Carolina è stato definito come “idiota”, “figlio di p.”, “da sterminare”, invitando ad un suicidio collettivo.
Il commento finale di O’Neill è abbastanza ovvio e pienamente condivisibile: «questa orgia di bile contro i cittadini del Nord Carolina, invitati ad uccidere se stessi per fare un favore al mondo, mostra cosa ci sia dietro la campagna gay-matrimonio. Non si tratta di diritti e uguaglianza, di amore o di felicità. Piuttosto, il matrimonio gay è diventato uno strumento attraverso il quale i settori benpensanti della società esprimono la loro superiorità morale su coloro che ritengono vittime del lavaggio del cervello, provinciali disadattati e frequentatori di chiese. Il matrimonio gay è diventato una sorta di arma per dimostrare chi è meglio, chi è evoluto. Sostenere il matrimonio gay è diventata una sorta di guerra culturale, un modo di distinguersi dalla folla ignorante. Essere contro il matrimonio gay può ora essere visto quasi come un atto di ribellione politica, contro una élite lontana che teme e detesta chi non è come lei».
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31 commenti a Insulti e razzismo contro gli abitanti del Nord Carolina, contrari alle nozze gay
Verissimo. L’altra sera su La7 la nota trasmissione giornalistica di inizio serata vedeva invitata la Concha con al fianco il solito agnello sacrificale, impersonato da una giovincella del pdl. Naturalmente i due conduttori erano ferocemente pro-gay e naturalmente la sprovveduta di turno concedeva tutto, rendendo la propria opposizione al matrimonio gay del tutto incoerente. Se essere omosessuali è del tutto normale (come l’esponente del pdl concedeva allegramente), per quale ragione non dovrebbero sposarsi e non dovrebbero essere messi in grado di adottare?
Ciò dimostra che la maggior parte di quanti contrari alle unioni gay è formata, purtroppo, da conservatori che pur mettendosi per ragioni ideologiche e “d’appartenenza” a parole dalla parte della Chiesa e del Cristianesimo restano in realtà liberali.
Praticamente, come accaduto a quella del PDL, non sanno i perché della loro posizione, non sanno tirar fuori uno straccio d’argomento valido e condivisibile!
La reazione della lobby omosessualista comunque va come ormai di consueto verso l’omosessualfascismo. Se potessero tirerebbero fuori manganelli ed olio di ricino. Ma poi, scusatemi, di quelli che si battono per le unioni gay quanti poi le ratificheranno? E quanti rimarranno fedeli al loro “partner“? E dopo quanto si lasceranno?
Sarebbe interessante se qualcuno si presentasse un po’ documentato, magari con gli studi (di Ricercatori delle Università Svedesi, Norvegesi, Inglesi ed Americane…) divulgati da questo sito, negli ambienti gay che le unioni le si pretenda per mera questione ideologica e che poi voluta la bicicletta non si pedali è il tipico “segreto di Pulcinella”…
Non entrerei in questioni politiche: Pd e Pdl mi sembrano entrambi ben lontani dalla mia posizione personale.
Omosessualfascismo è davvero un ottimo termine ormai, purtroppo.
Ma alle trasmissioni in Tv non inviteranno mai uno ben informato sulla questione! 🙂 invitano sempre i c* o le ultime ruote del carro o qualche sprovveduto per far si che la parte che appoggiano ne risulti avvantaggiata. Ma questo vale per tutti i programmi e le questioni.
Di sicuro, ma tanto più a ciò contribuisce il fatto che il pensiero generale sia questo… Trovare uno veramente informato è difficilissimo. E ciò facilita il compito di chi vuole imporre un certo ordine di idee.
Gli inviti in TV o alla radio si possono anche declinare quando si è consapevoli della propria ignoranza rispetto al tema di cui si é invitati a discutere. Certo, se non si ha supponenza, mania di protagonismo e voglia di apparire. Poi, certo, esiste anche la possibilità che uno si prepari e studi per non fare figure “barbine”.
La verità peró è che la politica é un brutto mestiere per come è concepita oggi: non esiste il giusto e lo sbagliato ma solo il politicamente corretto che prevede che sia tutto “grigio”, tutto giustificabile, tutto accettabile in nome della conquista del consenso popolare. Una manciata di voti, per molti, vale molto di più che l’onestá intellettuale.
E ahimé questo vale spesso anche per molti sacerdoti i quali dovrebbero dovrebbero indicare ai fedeli chiaramente qual’é la strada giusta da seguire se si vuole essere davvero cristiani, quali sono i valori per cui lottare con tutta la propria forza; e invece nella mia vita ho conosciuto tanti sacerdoti con le idee molto confuse.
AAA: cercasi persone con le idee chiare disperatamente!
La nostra é una società di pressapochisti: pressapochismo di idee, di cultura, di valori, e pressapochismo tecnico, di competenze, di coerenza.
Io cerco di insegnare ai miei figli che nonostante questo sia il contesto in cui vivono e vivranno loro dovranno essere forti e coerenti nel portare avanti le proprie idee. Certo, con caritá e non prepotenza, come agnelli in mezzo ai lupi, ma sempre, sempre con coerenza. Ma a volte temo che possano essere sopraffatti anche loro dal pressapochismo che li circonda. É duro essere tacciati sempre di essere “fascisti” (spesso da gente che non ha nemmeno la cultura per sapere il vero significato storico-politico del termine) quando semplicemente si hanno valori forti e idee chiare.
Viviamo in un sistema comunicativo-politico peggio, per la sua insidiosità, del comunismo…
Sono pienamente d’accordo con entrambi voi. E’ per questo che bisognerebbe organizzarsi in pool di avvocati, come già fatto a proposito delle questioni inerenti alla vita. Altrimenti tra poco saremo veramente passibili di reato ad affermare semplicemente le verità sempre professate dalla Chiesa.
Stai sicuro che uno veramente ben preparato non lo inviteranno mai in questo tipo di trasmissioni del tutto ideologiche, che servono solo ad indottrinare secondo la vulgata che vogliono sempre più imporre.
L’insulto e la calunnia sono le uniche armi di chi difende la menzogna.
Stima per il North Carolina!
E queste checche isteriche e i loro amici omofili (che spesso risultano ancora più fanatici) continuano ancora a rappresentare i conservatori come feroci razzisti disposti ad aggredire i loro avversari… che buffoni. Io la violenza la vedo venire sempre e solo dalla loro parte.
Proprio un’ora fa su Facebook sono uscito da una discussione su un post riguardante il tema e devo dire di aver notato molta ipocrisia da parte dei pro-gay e un tipo di logica devo dire assurda,riportando le unitarie posizioni,ricerche e dati qui riportati dal sito,senza prima di tutto darmi una risposta esaustiva e aver rivelato il loro terrorismo verbale negando la mia libertà di pensiero (e di altri che avevano partecipato) rispondendo in modo non “pulito”…i “perseguitati/stigmatizzati” che perseguono e stigmatizzano BAH mi dispiace per loro.
Certo razzismo ha preso piede anche in Italia. Durante l’alluvione del Veneto i “progressisti” nostrani (Vauro, per citarne uno) hanno esultato per il dramma che ha “punito” i trasgressori dei dogmi politically correct. Volevo a proposito segnalare uno spassoso articolo: http://idiotaignorante.wordpress.com/2010/11/09/umanita-e-solidarieta-son-doti-precipue-delloplita-del-bene/. Vi avviso però che questo blog non può certo essere considerato molto “cristiano”.
ma dai!!! stento a crederci, questa e una contradizzione bella e buona…
va bene criticare, vanno bene le critiche, ma qui si esagera!!! i liberali americani sono scaduti a livelli di insulti gratuiti e di offese aperte!!!
scusate, ma non si può imporre a una persona di essere favorevole ai matrimoni gay e non si può imporre a una persona di essere contraria all’matrimonio tradizionale, e ridicolo e assurdo e anche in contraddizione alle posizioni e basi dei liberali americani, non si può prima parlare di libertà e diritti e poi emarginare e discriminare chi la pensa diversamente da te.
P.S. io sono contro ogni forma di razzismo e discriminazione che sia contro i credenti o contro gli atei, TUTTI meritano rispetto, sia credenti che atei sono umani e vanno trattati in maniera umana…
Una cosa andrebbe anche detta – Brendan O’Neill e’ ateo, l’ha detto e ripetuto, e piu’ di una volta ha criticato le posizioni della Chiesa Cattolica o la religione in generale. Ma e’ anche uno che, quando vuole, sa capire molte cose.
Nel caso specifico, ha compreso ed espresso, in maniera quasi cristallina in quella’articolo sul Telegraph, che dietro alcune critiche feroci, a volte non supportate da argomenti, contro chi vorrebbe mantenere il matrimonio tradizionale vi sia la solita, umana tendenza di sentirsi superiori rispetto agli altri.
Reduce da una serata con un paio di amici dove eravamo praticamente in tutto 4 etero e una decina di omo. Dopo che una lesbica ne ha detta di tutti i colori su Cristo (“zombie ebreo”), il cristianesimo, la Chiesa,ecc. mi sono incavolata talmente tanto che mi ha chiesto scusa.
Strano Sophie…di solito fanno chiamare qualche giornalista di Repubblica e ti diffamano per violazione della libertà d’espressione…
E’ successo in una discoteca di Varese quando i buttafuori hanno mandato via dei gay che si menavano. Uno di loro ha detto: “Ora chiamo Repubblica e vi combino un casino”…e infatti la notizia è andata su tutte le prime pagine il giorno dopo.
http://www.tempi.it/gay-aggrediti-al-just-storia-con-molti-punti-oscuri#.UC9-Xt3N-d8
Una vicenda simile è accaduta anche con un ex dipendente gay della mia azienda. Il padrone di un locale per cui era andato a lavorare, snervato dalle sue lamentele, gli aveva dato della checca isterica, al che lui è andato a denunciarlo al sindacato. Stavolta è finita bene: non solo lui era in nero, ma gli stessi sindacalisti conoscevano ormai il personaggio e non gli hanno dato corda.
Cara Laura, devi sapere con persone prepotenti, cattive, ignoranti e razziste come la ragazza in questione, devi fare la voce grossa perchè un pò che fai la remissiva, ti si mangiano viva sapendo di avere il coltello dalla parte del manico! L’argomento omosessualità fortunatamente non è stato toccato, anzi si stava parlando di sport, quindi figurati… Praticamente ha fatto tutto lei. Ad un certo punto per ridicolizzare i cristiani s’è collegata tramite il cellulare ad internet in un blog di un frate palesemente fake. Leggendo ad alta voce un post di un cristiano palesemente fake credente nella castità prematrimoniale, che parlava di come si dava alla coprofagia e ad altre cose carine prima di consumare una volta sposato. Poi è andata anche in un sito (ovviamente blasfemo) dove davano la spiegazione di cristianesimo come di creduloni che credono in un fantasma immaginario che altro non è che uno zombie ebreo ecc. A quel punto mi sono incavolata, e nonostante fossero quasi tutti atei razzisti, ho detto esplicitamente:”Ma che stronzate stai leggendo?” Lei ha fatto finta di non sentire, ovviamente tutti gli altri che le davano manforte “i cristiani qua, i cristiani di là, mi devono stare lontani e bla bla” Poi tutta la tavolata a sghignazzare e sbeffegiare tra di loro vigliaccamente evitando il più possibile di interpellarmi. Poi ad un certo punto forse lo Spirito Santo ha illuminato questa ragazza e davanti a tutti mi ha chiesto scusa, e a fine serata mi ha chiesto se volevo tornare una di queste sere a mangiare con loro ma io le ho fatto capire di no. Un omosessuale lì era cristiano e non ha parlato, un altro invece m’è parso ateo ma è stato l’unico a non avermi fatto sentire fuoriluogo, tant’è che è stato il primo al quale ho stretto la mano per salutarlo (non l’ho stretta quasi a nessuna di quelle altre vipere). Insomma una serata intera a parlare di sesso, droga, prostitute lesbiche ecc. Per la serie come stare una serata a parlare di niente! E dopo questo, da ora in poi, non voglio più sentire un solo omosessuale parlarmi e lamentarsi di razzismo nei suoi confronti! Scusatemi per il papiro.
A me è capitato abbastanza recentemente di strapazzare, involontariamente, perché non ero a conoscenza del fatto, una ragazza con tendenze lesbiche, appena conosciuta. Si è arrivati a parlare proprio di omosessualità e io ho esposto con un certo fervore le ragioni che ne dimostrano l’anormalità. Alla fine non sapeva più che rispondere e mi ha fatto anche pena, ma penso che si debba dare loro, quando se ne ha l’occasione, la possibilità di un vero confronto, visto che ormai nessuno è in grado o si azzarda a portare argomentazioni solide contro quella maledetta visione politically correct dell’omosessualità.
“Vero confronto”: hai detto la parola magica. Oltretutto ora si ragiona in questo modo:”Così pensano tutti, così è giusto”… ma per niente! E allora secondo te chi è più trasgressivo: il laico “la maggioranza dice così” o il cattolico “qualunque cosa dica la società, io seguo i principi di Dio”? Se agli omosessuali viene inculcato dalle lobby, il fatto che chi non condivide è a priori omofobo, non potrà mai esserci un confronto istruttivo perchè chi non è d’accordo viene etichettato a priori e non ascoltato.
PS: ditemi cosa ne pensate di questo link.
http://www.youtube.com/watch?v=YHfn1VX2hHQ&feature=share
Alle Iene hanno pure cominciato a fare le liste di proscrizione. Ad una palestra, che aveva rifiutato l’iscrizione ad un trans perché avrebbe creato imbarazzo nelle doccie delle donne, gli avevano attaccato all’entrata un cartello che affermava che in quella palestra non si accettano trans, e non si erano neanche presi il disturbo di oscurare il volto dei proprietari (cosa che invece fanno per truffatori e pedofili, per dire). Già che c’erano potevano pure cucirgli addosso una bella lettera scarlatta.
Senza contare poi la buffonata del “litigio” Gardini-Luxuria, dove la deputata PDL veniva accusata di essersi messa a pedinare per giorni il trans solo per non farlo andare in bagno.
Cioè i trans vorrebbero entrare nella doccia delle donne? Hai capito i furbetti…
😉 😉
Condivido “le mode sono guerre culturali.”
Effetivamente,il concetto di famiglia stà passando da un concetto cardine della società a un concetto di “moda”.
Il concetto di famiglia omossesuale passa perchè sotto il “velo dell’ignoranza” (Nozick mi pare) si cercano i voti e il dislocamento dei valori tradizionali di famiglia,in realtà si punta tutto a una sorta di “liberazione dell’individuo” dai suoi valori morali,rendendo i valori morali puramente soggettivi,questo fa si che le persone,si adagino solo alla soggettività morale tralasciando i fatti oggettivi.Dunque la guerra e protratta come i miglior pragmatismo psicologico alla Robert Green,alla calunnia,al fine di orientare una coercizione psicologica “buonista” o dimessa delle massa.
In realtà è il trucco più vecchio del mondo e tenta di persuadere l’individuo utilizzando coercizioni psicologiche,risale “all’arte della guerra” a Sun Tzu,e fa parte dei principi della filosofia politica e filosofia del potere.
Il movente psicologico è la presunta “arretratezza di pensiero” di famiglia tradizionale,che giustifica la pretesa razionalità del sistema che si intende perseguire con la persuasione.
Forse gli omossessuali dovrebbero rendersi conto,che quello che chiedono,la concezione di famiglia,serve soltanto per farli sentire psicologicamente “normali” (concetto psicologico da non confondere con l’omofobia),infatti il concetto di normalità riguarda il substarto socio culturale anche eterosessuale.Ma ora mi chiedo,sono sicuri gli omossesuali che rivendichino la libertà di tale diritto,più che per ricercare un’autentica libertà,per avere una sorta di conforto psicologico per raggiungere il concetto di “normalità” di famiglia tradizionale?
In realtà dunque penso che ci sia un assurdo,il fatto di voler essere psicologicamente diversi dalla propria condizione sessuale,ovvero “io omossessuale rivendico tale concetto per uniformarmi a una famiglia tradizionale”,ma dunque non è questa una sorta di autodiscriminazione?”Perchè rivendicare tale diritto se ci si sente “in pace” con il vissuto della propria sessualità?
Azzardando un’ipotesi io credo che ciò in realtà mascheri il fatto di rivendicarlo solo perchè stranamente non si stà in pace con la propria sessualità.
Infatti si vuole dire che il concetto di normalità nelle coppie non dico “tradizionali”,ma nelle coppie umane eterosessuali sia obsoleto,ma l’accezione “obsoleto” è illusoria,in quanto l’etrosessualità anche a fini meramente procreativi nel mondo animale, fa parte della naturale evoluzione biologica di qualsiasi organismo esclusi gli ermafroditi, questo è un fatto oggettivo chimico biologico e evolutivo,ovvero è innegabile che le specie finalizzano la loro vita per scopo riproduttivo e procreativo per il automantenimento di se stesse.
Anzitutto sia ben chiaro agli omossessuali,che le presunte ricerche sull’omossesualità come giustificazione naturale,sono tarochhi inceredibili.Infatti non esistono animali omossessuali,ma comportamenti omossesuali,ovvero sussiste e molto pragmaticamente la bissesuaità in accezione delle interelazioni sociali (etologia) e non genetiche salvo che qualche genetista laurato, serio,non improvisato tale e non scientista che furbescamente scambia il determinismo genetico delle molecole a cui non si attribuiscono valori sociali ma oggettivi duqnue chimici molecolari, non voglia dire oggetivamente che ,le relazioni sociali dipendano dai geni,sostenendo quindi qualcosa che va fuori dalla scienza adagiandosi nella filosofia,ovvero il determinismo genetico delle dottrine folosofiche positivistiche dell’800.Gia confutato dal progetto “genoma umano”
Il Progetto Genoma Umano si è concluso con la scoperta di 30.000 geni a fronte di 100.000 proteine a noi note, smentendo l’esistenza di un legame deterministico 1 a 1 fra gene e proteina: ciò porta a due ipotesi: l’esistenza di tre stati per ogni gene, ovvero la possibilità che alcune proteine siano codificate dall’interazione di due o più geni, quindi l’esistenza di non-linearità.
E dunque essendo lineari non possono essere non lineari,altrimenti avremmo comportamenti e orientamenti sessuali prestabiliti,cosa che non sussiste nè in natura,nè nell’ambiente umano sociale (come averrebbe nel caso di un comportamento sociale,che amette un certo casualismo (quindi una non linearità) nei comportamenti sociali.
.Chi sotiene tale concezione positivista (linearità genetica) spacciandola per scienza,è un incredibile sofista filosofico della scienza stessa,infatti usa l’acezione nominativa di “determinismo genetico”,associata a fattori sociali (dunque non sogetti a metodo scientifico)scambiando una dottrina filosofica per una teoria scientifica,che addiritura confuta,di netto la stessa concezione filosdofica.
Il Determinismo biologico, chiamato anche determinismo genetico, è l’ipotesi secondo cui solo i fattori biologici, quindi i geni di un organismo, (e non ad esempio i fattori sociali o ambientali) determinano il modo in cui un organismo agisce o cambia nel tempo.Questo è il determinismo genetico scientifico.
Ora se la bissesualità (quella osservabile proprio perchè è un comportamento sociale etologico dunque non lineare) fosse un fattore genetico non cambierebbe ,ma le posizioni e gli orientamenti sessuali cambiano nel tempo,è un fatto che avvenga sia nell’interscambio da etero a omo,e anche da omo a etero quindi la concezione “io sono geneticamente omossesuale e tanto falso quanto è falso dire che 1+1=10).
Dunque le condizioni sessuali sono dettate da fattori sociali,non da un mitico determinismo di un qualche gene.
La selezione genetica antagonista mi fa ancora più ridere,perchè basa su un ragionamento deduttivo ideale matematico, e che dunque non può essere dimostrato empiricamente,ovvero l’irreversibilità delle condizioni sessuali,sia etologicamente,che in campo umano: socialmente.
Il resto lo tirano su alcune testate di stampa con l’arte dell’eristica argomentativa,secondo me, per ingraziarsi questo gruppo di lettori e dunque,in seconda battuta, questo gruppo di futuri elettori,a seconda del gruppo politico,con cui la testata si trova relazionata.
è singolare che sia stato accostato l’argomento alla liberazione dei neri, dopotutto stiamo parlando di uno stato che durante la guerra civile ha aderito alla Confederazione…
A rieccoci! 😀
Da non pochi commenti sembrerebbe che la naturalità della omosessualità sia una condizione sufficiente per legittimare le richieste di un quadro giuridico adeguato, e che pertanto le ragioni contrarie alle nozze gay debbano far ricorso ad argomenti che ne dimostrino la non-naturalità. In realtà le cose non stanno così, in un senso duplice: in molti casi non è plausibile chiedere di normare comportamenti ritenuti naturali; così come in altri casi è plausibile chiedere di normare giuridicamente comportamenti ritenuti non-naturali. Il dibattito intorno alle nozze gay dovrebbe attenersi ad un ambito puramente giuridico, lasciando stare le riflessioni dei filosofi, o dei religiosi su ciò che è naturale o non-naturale. Anche da un punto di vista pratico, è una strategia perdente.
Dal mio punto di vista non vedo ragioni né per le nozze gay né per qualsiasi quadro giuridico, specie se tali norme comportino spese ulteriori per il contribuente.
Luigi sei tornato in grande forma! Sono completamente d’accordo, per filo e per segno. Quando si comincia a dire “ma l’omosessualità esiste/non esiste in natura” si sta già uscendo dall’argomento, perdendo di vista la questione che come dici giustamente non si basa per nulla su cosa sia o meno naturale.
Invece si basa proprio sul fatto che, essendo l’omosessualità contro i fini della natura umana, essa lede profondamente tale natura, che non raggiunge il suo scopo.
Altro discorso, come già detto altre volte, è dimostrare che l’essere contro-natura è moralmente illecito, cioè che pervertire la propria natura sia un male morale e questo, a mio avviso, può essere dimostrato solo se esiste una causa prima infinitamente intelligente, ossia se la realtà tutta può essere considerata razionale in quanto creata da un’intelligenza infallibile.
E rieccoci con le solite affermazioni generali e banali sul “contro-natura”, che va specificato molto meglio, come già fatto in altri casi in cui poi Luigi ha lasciato cadere la cosa.
L’errore più banale è quello di confondere il contro-natura con il non presente nella natura intesa come sorta di “ambiente naturale”. A questa stregua, ovviamente, curarsi con medicine non direttamente “staccate dagli alberi” o “estratte dalla terra”, oppure “andare sotto i ferri” sarebbe contro-natura; in quanto né la maggior parte delle medicine, né i bisturi crescono “in natura” sugli alberi.
Per “natura” si deve invece intendere la natura UMANA, che è dotata anche di intelligenza e spiritualità; onde per cui mettere a frutto l’intelligenza, inventando medicine e tecniche artificiali di cura, non è contro la natura umana, ma, tutto al contrario, costituisce l’espressione della natura razionale dell’uomo.
Smettiamola, Luigi, di riproporre sempre le stesse erronee banalità!
L’omosessualità è contro la natura umana, perché uomo e donna sono complementari in tutto: fisiologicamente, psicologicamente e intellettualmente; e tale complementarietà è finalizzata al concepimento e all’EDUCAZIONE INTELLETTUALE E MORALE della prole. Da qui l’essere contro natura dell’omosessualità, che è priva di senso (ed è un male) sotto ogni punto di vista.
Inanzitutto concordo in parte,tuttavia è necessario parlarne anche dal punto di vista naturale non tanto per l’eterossesualità,infatti era e è necessario spostare le argomentazioni che certi gruppi hanno creato sofisticamente,su quella sociale,mi interessa toglierli le presunte giustificazioni scientifiche.Come detto,infatti il determinismo scintifico e diverso da quello scientista,poichè non ha che vedere con la scienza ma con le dottrine positivistiche.
Infatti tolti di mezzo questi sofismi la tematica si sposterà automaticamente sul sociale,facendola evolvere dalla concezione “naturale” a quella che li compete razionalmente ovvero quella “sociale”, e sulle discipline che lo regolano ivi inclusa la giusrisprudenza e la filosofia,dunque al livello di pensiero,non l’opera dell’ineludibilità di qualche gene.Ed è mio interesse che lo si faccia,cosichè non abbiano “mamma scienza” a diffendereli.Perchè mamma scienza non da attrbuzioni morali di comportamento di qualsiasi natura,altrimenti non sarebbe più scienza.Ma siccome questi gruppi cercano la protezione dell’inesistente scientifico per giustificare un pensiero non un gene,allora è bene mostrare ciò che non sussiste riguardo al gene,ovvero, “mamma scienza” non può fornire nessuna protezione,se non violando l sua stessa ragion d’essere,dunque occupandosi di morale.
Ora sono loro che mi devono dire:perchè citano la scienza dunque l’inesistente?
E finalmente posso essere condotti nel “campo di battaglia” dove si vuole ovvero la giurisprudenza e la filosofia.
Applicazione pratica di un principio della filosofia della guerra:
“Cerca essere sempre quello che sceglierà il campo dove avviene uno scontro,questo ti darà un vantaggio superiore”
Tuttavia non credo che la giurisprudenza vi basterà.
Infatti non si può sostenere una legge senza che prima venga pensata,oppure su giungerebbe all’assurdo,che vengono emanate leggi senza essere pensate e indagate prima che con il pensiero.
Non crediate che la filosofia serva all’imaginazione come la si pensa solo per luogo comune,infatti avete visto l’illuminismo?Quella è la macchina da guerra filosofica peggiore che sia mai stata suscitata,ha candotto anche i re e i giudici sul patibolo della ghigliottina.Ora io non condivido molto, l’uso della stessa in questo modo perchè prediligo Socrate piuttosto che i sofismi.
C’è la filosofia naturale,la filosofia del diritto,la filosofia della morale,ecc ecc
Non penso che newton fosse solo uno scenziato,era uno scienziato e un filosofo della natura.
Non si può certo dire che Cesare Beccaria fosse solo un giurista, fu giurista e anche filosofo.