Convivenza e coppie di fatto? La ricerca dice no: meglio puntare sul matrimonio

Il più grande nemico del cristianesimo, il filosofo Friederich Nietzsche parlava del matrimonio come «la forma più menzognera dei rapporti sessuali, ed è per questo che gode dell’approvazione delle coscienze pure». Nemmeno su questo ci ha preso, e non è certo un caso che poi è finito in solitudine a parlare ed abbracciare un cavallo.

Esiste oggi, infatti, un’enorme mole di studi scientifici a sostegno delle convinzioni delle “coscienze pure”, i quali dimostrano senz’ombra di dubbio come le coppie di fatto, le convivenze, i rapporti pre-matrimoniali, la contraccezione, e il divorzio siano deleteri per la salute dei soggetti coinvolti, per la qualità della loro relazione sentimentale e sopratutto per i bambini che con loro crescono. Una società che metta sullo stesso piano scelte precarie, non definitive, temporanee come le coppie di fatto all’impegno pubblico della promessa dell’amore, della fedeltà, dell’onore e della durata della loro unione fino alla morte, orientandosi alla generazione ed educazione della persona umana, come fanno i due sposi nel matrimonio, commette un grave errore.

Riteniamo profondamente sbagliato trattare i “quasi matrimoni” come fossero un vero matrimonio, anche perché quest’ultimo è fondato su di una serie precisa di diritti e di doveri, che i liberi conviventi hanno volontariamente abiurato proprio nel momento stesso in cui hanno voluto esprimere il diritto di libertà – costituzionalmente garantito – di affrancare la loro vita affettiva da qualsiasi schema giuridico. Soltanto un’unione stabile e impegnata, tra l’uomo e la donna, permette un futuro equilibrato e sicuro alla società. Ogni uomo, infatti, necessità di certezza e di stabilità per costruire i suoi rapporti affettivi e sociali. Si costruisce per rafforzare e mantenere, non per fare tentativi e poi abbandonare e distruggere ciò che si è costruito.

UCCR ha voluto dimostrare oggettivamente questa convinzione, comunicata da secoli e secoli dalla saggezza della Chiesa cattolica, attraverso un dossier apposito contenente un corposo elenco di studi scientifici realizzati dal 1984 al 2012 (in costante aggiornamento):

 

La famiglia tradizionale è migliore della convivenza e la coppia di fatto

 

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

50 commenti a Convivenza e coppie di fatto? La ricerca dice no: meglio puntare sul matrimonio

« nascondi i commenti

  1. StefanoG ha detto

    Attenzione: correggere con:”…dal 1984 al 2012″ 🙂
    StefanoG.

  2. Controinformato ha detto

    più che rapporti pre-matrimoniali ormai siamo di fronte a rapporti a-matrimoniali
    perché c’è una bella differenza tra una coppia che si unisce prima del matrimonio e un’altra che invece si scioglie prima…

    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Controinformato

      Beh certo, ma tieni in considerazione che i rapporti privi di ogni volontà di legame non hanno certo la pretesa di un riconoscimento giuridico, come invece le cosiddette coppie di fatto.

      • Piero ha detto in risposta a Fabio Moraldi

        Ma il registro delle coppie di fatto e’ solo una scusa per poter intrudurre surrettiziamente i “matrimoni” gay.
        E’ semplicemente idiota istituire un registro per coppie che non vogliono essere riconosciute a livello legale.
        E’ solo una scusa.

      • Controinformato ha detto in risposta a Fabio Moraldi

        Ho capito, ma io mi riferivo a tutta la cultura del sesso occasionale

  3. Hugo ha detto

    Speriamo che possa servire anche a qualche catto-comunista sostenitore di Giuliano Pisapia (registro coppie di fatto) e Pierluigi Bersani (legalizzazione unioni gay).

    • Andrea ha detto in risposta a Hugo

      Che poi la storia delle coppie di fatto la trovo per certi aspetti pure più stupida di quella delle unioni gay.

      Ci sono pure gay che convivono, ma almeno coerentemente non vogliono le “unioni gay” o simili.

      Ma le coppie eterosessuali conviventi convivono in maniera informale proprio perché non vogliono esser riconosciuti come coppia a livello legale! Il risultato è che tutti i registri di “coppie di fatto” sono vuoti, anche quando siano lì da anni.

      Eppure i liberaldemocratici continuano con ‘sta menata come se ciò cambiasse la Vita alla gente. Non so se debba ridere o piangere…

      • Controinformato ha detto in risposta a Andrea

        Ai Gay basterebbe la convivenza e sistemare le questioni di diritto ereditario in quanto quello di cui hanno bisogno è diverso da quello che necessita la famiglia tradizionale.
        Tutti questi piagnistei sulla Full-Equality e l’adozioni sono fumo nell’occhio.

    • Diener ha detto in risposta a Hugo

      Non sia mai..

    • Salvatore ha detto in risposta a Hugo

      Sull’incoerenza dei cattolici che votano ancora Bersani si parla su Avvenire: http://www.avvenire.it/Lettere/Pagine/matrimonio-e-mosse-politiche.aspx

      Ma almeno smettete di dirvi cattolici!!! Meglio essere solo in 10 ma davvero coerenti!

      • Piero ha detto in risposta a Salvatore

        Non parliamo proprio di “Avvenire”, che…

        • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Piero

          Ah giusto, il quotidiano della Cei…è bene che i cattolici lo lascino perdere!!

          Molto meglio Il Fatto…anzi, direi che i cattolici oggi debbano emanciparsi dall’Avvenire e abbonarsi a L’Ateo.

          • Piero ha detto in risposta a Fabio Moraldi

            o_O ??
            certo… il quotidiano dei “cattolici” che appoggia questo governo di servi delle banche che sta affamando l’italiano medio… e che altro dovrebbe fare?
            Parli di questo fatto vero?

            • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Piero

              Valutazione assolutamente personale.
              La domanda è: tutto quanto scriverà da oggi in poi Avvenire occorre contrastarlo? Se critica Bersani per le nozze gay, allora occorre appoggiare e sostenere Bersani?

              • Piero ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                Valutazione assolutamente personale.

                Tu non hai IMU da pagare vero?

                tutto quanto scriverà da oggi in poi Avvenire occorre contrastarlo

                Ho detto semplicemente che “Avvenire” ha le idee un po’ confuse su cosa sia meglio per i cattolici in Italia…

                • edoardo ha detto in risposta a Piero

                  Io ho pagato l’IMU la settimana scorsa, e tutto sommato ho pagato meno di quanto mi aspettassi.
                  E’ stato creato ad arte lo spauracchio dell’IMU, si paga più della vecchia ICI, questo è vero, ma non è come l’hanno diffusa in giro su facebook per fare terrorismo psicologico sulla gente.
                  Al CAF, quando mi hanno conteggiato la cifra sulla nuova visura catastale, ho tirato un sospiro di sollievo.

                  • Piero ha detto in risposta a edoardo

                    beato te.
                    Io non sono stato cosi’ fortunato.

                    • edoardo ha detto in risposta a Piero

                      Non sto esagerando, Piero.
                      Non sono un politicante finto apolitico che abbondano nei vari blog.
                      Ho la ricevuta davanti: 224 euro per quattro immobili, tra cui un terreno.
                      Un altro appezzamento era esente ICI e rimane esente IMU perchè zona montana.
                      Mi aspettavo di peggio.

                    • Piero ha detto in risposta a Piero

                      Anche io…
                      Prima pagavo 310 euro.
                      Adesso 946.

                    • Piero ha detto in risposta a Piero

                      “In sostanza, se ho un locale sfitto dovrei chiedere una locazione astronomica e quello rimane sfitto e tartassato (sarei considerato un benestante, quindi un cattivo);venderlo sarà impossibile per eccesso di offerta;svenderlo è ciò che i soliti noti vorrebbero e per questo aumenteranno sempre più le tasse, in modo da colpire chi ha osato mettere i risparmi (già tassati) nel mattone invece di comprare titoli finanziari spazzatura da loro proposti.Se invece il locale è affittato, scaricare i nuovi costi sull’inquilino comporterà o che quello accetti e poi non paghi (e sfratatrlo sarà impossibile o avrà tempi biblici) o che se ne vada riportandomi nel primo caso. Non scaricare i costi sull’inquilino equivarebbe ad azzerare la seppur minima rendita garantita dal locale che ripeto, rappresenta quanto onestamente risparmiato in una vita di lavoro.Non male. La pensione è un miraggio, la proprietà diventata un reato e un po’ alla volta sottratta con tasse inique, il lavoro inesistente..evviva!”

            • gemini ha detto in risposta a Piero

              Ma che c’entra la politica… I cattolici devono restare uniti sull’etica.

      • theflying ha detto in risposta a Salvatore

        Bravo Salvatore, proprio il messaggio di Gesù!
        Ti si che sei il “solo e vero” cattolico!!!!

        Ripassati le pagine sui farisei và che è meglio!

  4. Andrea ha detto

    Fantastica quella su Nietzsche in apertura 😀 😀 !

  5. gemini ha detto

    Se fanno i PAX che senso avrà il matrimonio?

    • Controinformato ha detto in risposta a gemini

      A quella gente dei Gay non gliene frega niente se ciò abbia un senso o meno, basta che i loro capricci siano soddisfatti

  6. Cagliostro (aka Agnostico) ha detto

    Certo che c’è solamente da ridere……
    Secondo la logica cattolica le coppie di fatto, le convivenze, i rapporti prematrimoniali, la contraccezione ed il divorzio sono deleteri per la salute dei soggetti coinvolti (aggiungerei anche la pedofilia)……..
    Prima di tutto, anche se gli studi citati dovessero essere veri, ciascuno è libero di vivere la propria esistenza come meglio crede se non provoca nessun danno ad altre persone.
    Ho un dubbio: se una coppia omosessuale – costretta a vivere la propria relazione come coppia di fatto – decidesse di uscire da questa situazione dando legalità alla propria unione tramite il matrimonio non potrà farlo allo stesso modo perché non è possibile il matrimonio omosessuale. Quindi – seguendo una pseudo-logica cattolica – non potrà vivere una situazione di “coppia di fatto” ma neanche sposarsi. L’alternativa cosa sarebbe? Una vita di solitudine??!! Poi voglio vedere quanto sia salutare per la psiche umana essere condannati alla solitudine……
    Poi – parlando di rapporti prematrimoniali – vorrei proprio trovare – soprattutto tra di voi – quanti evitino i rapporti sessuali prima del matrimonio: se avete una fidanzata/o gli chiedete di aspettare il matrimonio? Non tirate troppo la corda che si spezza……
    Piccola curiosità: ma quando si parla di “matrimonio” si intende solo quello religioso o va bene anche quello civile?
    Poi ovviamente – parlando di divorzio – aspetto sempre che qualcuno sappia spiegare la differenza – nell’ambito degli effetti civili – tra divorzio ed annullamento religioso……. Parlando di “scelte precarie” resta il dato di fatto che il matrimonio civile sia più stabile e sicuro di un matrimonio religioso nel caso in cui il matrimonio malauguratamente dovesse finire male……
    Poi che la Chiesa cattolica sia saggia è un eufemismo…..
    Rassegnatevi: il vento in Italia sta cambiando e le unioni omosessuali presto saranno legalizzate.
    Statemi bene

    Ps: spesso quando si pubblicano degli studi bisognerebbe anche saperli leggere e non “tirarli a proprio vantaggio”. A caso (non ho certo voglio di leggerli tutti) ho aperto lo studio norvegese secondo cui – da come avete scritto – i norvegesi non sposati presentano dunque una minore sopravvivenza di fronte ad una diagnosi di cancro. Basta leggere le conclusioni e c’è scritto che “there is no obvious explanation for the increasing disadvantage among the never-married” ed una causa potrebbe essere che “today’s complex cancer therapy regimens may be more difficult for never-married to follow”. Quindi la differenza non è data tra persone sposate e persone non-sposate ma – in sostanza – tra persone che hanno un partner e persone sole. Ovvio che le persone sole sono svantaggiate e possono affrontare peggio la malattia ma ciò non significa che il matrimonio permetta di guarire meglio: non è il rito che fa la differenza ma la solitudine.

    • gemini ha detto in risposta a Cagliostro (aka Agnostico)

      Ma guarda che gli omosessuali anche senza riconoscimento giuridico possono vivere assieme, non è forse questo quello che conta?
      La questione caro amico è che l’unica relazione pubblica da tutelare è il matrimonio tra uomo e donna poiché è il pilastro della società, procreazione, questo è l’unico motivo.

      • Cagliostro (aka Agnostico) ha detto in risposta a gemini

        “Ma guarda che gli omosessuali anche senza riconoscimento giuridico possono vivere assieme, non è forse questo quello che conta?”.
        Eh no: seguendo la vostra logica secondo cui anche le coppie di fatto sono deleterie tante alternative non ne vedo.

        “L’unica relazione pubblica da tutelare è il matrimonio tra uomo e donna”: e chi dice che il matrimonio (anzi la famiglia) non debba essere tutelato? Che poi sia l’unica istituzione da tutelare non sono d’accordo ed altre forme (riconoscimento delle coppie omosessuali, etc.) non intaccano per niente il matrimonio o la famiglia: a te l’onere della prova.

      • Controinformato ha detto in risposta a gemini

        No, non è quello che conta.
        A loro importa solo la sfida, la sfacciataggine, a loro conta poter solo dire: allafacciacciavostra.

    • Raffa ha detto in risposta a Cagliostro (aka Agnostico)

      Ultimamente ti vedo in crisi, caro amico. Molto nervoso, ragionamenti lasciati a metà, minacce, sospensioni di frase, errori grammaticali. Che succede?

      Il tuo commento è un banale minestrone, una reazione di stomaco troppo facile da mettere da parte. Comunque..vediamo le questioni principali del tuo rigurgito:

      1) “Secondo la logica cattolica le coppie di fatto, le convivenze, i rapporti prematrimoniali, la contraccezione ed il divorzio sono deleteri per la salute dei soggetti coinvolti (aggiungerei anche la pedofilia)……”…ti invito a rispettare chi la pensa diversamente, magari evitando di deriderlo. Anche perché sono gli studi a mostrare questa situazione e non più soltanto la saggezza popolare (e dunque cattolica). La pedofilia non c’entra perché nessuno la rivendica come diritto, anche se tu -da agnostico- non puoi affermare che sia SEMPRE un male ma puoi solo dire che è un bene dove la maggioranza la approvi.

      2) “ciascuno è libero di vivere la propria esistenza come meglio crede”…questo è il primo punto e già si capisce quanto sei confuso. Mi sembra che l’articolo stia criticando l’azione politica di riconoscimento politico e non tanto le scelte individuali (è come criticare le nozze gay e non il singolo omosessuale).

      3) “perché non è possibile il matrimonio omosessuale”…nessuno impedisce di vivere la relazione omosessuale, un altro conto è pretendere un riconoscimento da parte dello stato. Persisti nella tua confusione e nella pubblicità negativa alla religione dietro la quale ti nascondi.

      4) “quanti evitino i rapporti sessuali prima del matrimonio”…credo faccia parte della sfera privata e anche se tu sei un sovietico nostalgico non puoi permetterti di penetrare così nella vita dei singoli. Rimane il fatto che la motivazione per cui si è critici verso la convivenza è pienamente sostenuta dall’evidenza scientifica. Ho trovato cose interessanti nella pagine linkata, se vuoi le riporto.

      5) “ma quando si parla di “matrimonio” si intende solo quello religioso o va bene anche quello civile?”…è una distinzione poco utile in questo momento, in quanto si sta parlando di matrimonio in generale. Mi sembra che nella premessa della pagina linkata vi sia un passaggio sul matrimonio religioso. Sei troppo poco attento…prima di vomitare la tua reazione devi preparati.

      6) “aspetto sempre che qualcuno sappia spiegare la differenza – nell’ambito degli effetti civili – tra divorzio ed annullamento religioso……”…aspetti per nulla in quanto ti è già stato spiegato: http://www.uccronline.it/2012/06/06/la-famiglia-uomo-e-donna-con-piu-figli-e-lunica-vera-risorsa-da-favorire/#comment-74622
      Se tu fuggi via xè finisci gli argomenti e vieni messo a sedere…non è che puoi sempre ricominciare da capo, non credi?

      7) ” Parlando di “scelte precarie” resta il dato di fatto che il matrimonio civile sia più stabile e sicuro di un matrimonio religioso nel caso in cui il matrimonio malauguratamente dovesse finire male”….oltre all’eccesso di puntini di sospensione, sintomo di uno stato psicologico alterato e nervoso, questa affermazione non trova riscontro oggettivo. E’ puro rigurgito.

      8 ) “Rassegnatevi: il vento in Italia sta cambiando e le unioni omosessuali presto saranno legalizzate”…non è che l’agire della politica ci rassegni o meno. La legalizzazione dell’aborto non ci ha rassegnato (noi e tutti gli agnostici con noi), così come la legalizzazione dell’eugenetica pochi anni fa e del razzismo molti anni fa.

      9) “Quindi la differenza non è data tra persone sposate e persone non-sposate ma – in sostanza – tra persone che hanno un partner e persone sole”…quindi ha ragione il redattore: le persone non sposate. Tieni conto che da quanto posso vedere, l’articolo è pro-matrimonio e non soltanto anti-convivenza, quindi si citano studi che mostrano la negatività dell’individualismo.

      Sai cosa penso? Che un bel matrimonio, magari qualche bimbo da accudire, ti avrebbe reso meno isterico e meno intollerante.

    • lorenzo ha detto in risposta a Cagliostro (aka Agnostico)

      Caglio, fai una bella cosa: ti prendi il codice civile, libro quarto, titolo secondo, e ti studi la differenza tra un contratto nullo ed un contratto sciolto.

  7. Jacopo ha detto

    Per amor del cielo sono cattolico più e quanto voi ma non si osi toccare il nome di Nietzsche con tanta pseudo cultura e supponenza, uno tra i filosofi più grandi sbuggerato e preso in giro per il vigore di un articoletto giornalistico non è ASSOLUTAMENTE accettabile, qualsiasi siano le opinioni del redattore. E’ interessante offrire al pubblico dati e materiale per farsi un’idea propria circa il matrimonio e l’impegno di coppia, ma non deridendo quello che è in realtà uno dei maggiori amici, peraltro, del cristianesimo. Spero che questo svarione sia corretto immediatamente, a unico favore della notizia che invece vuole estrema serietà.

    • Giovanni Pastormerlo ha detto in risposta a Jacopo

      Girando per il web si capiscono molte cose. Quella principale è che se è vero che la Chiesa sia in difficoltà è sicuramente perché i paladini dei cattolici oggi si chiamano Nietzsche e Vito Mancuso.

      • Michele Silvi ha detto in risposta a Giovanni Pastormerlo

        Mmm, che centra Nietzsche con Mancuso? A me sembrano due concezioni completamente differenti (e Nietzche è probabilmente più cristiano, paradossalmente).
        In quanto agli apprezzamenti su Nietzsche, ultimamente mi sono reso conto anche io che, soprattutto grazie agli “atei” di oggi, Nietzsche e la sua filosofia (non tutta, ovviamente, l’anticristianità è palese) sono utilissimi a ribattere alle tesi di qualche razionalista, che non si rende conto che essere atei e razionalisti è sostanzialmente una contraddizione in termini.
        Poi beh, anche la “morte di Dio” di cui parla Nietzsche è fondamentale: esprime la necessità umana dell’idolatria, riconosce che tutti gli uomini hanno degli déi (a parte l’oltreuomo, ma vabbè), compresi quelli che vorrebbero sentirsi superiori nel non averli. E la conclusione è che l’unica soluzione alla “morte di Dio” è diventare un dio. È inutile fingere che non sia così: molte delle argomentazioni contro gli atei usate (molto spesso, poi) su questo sito sono state usate per la prima volta da Nietzsche, che probabilmente fu uno dei pochi atei che potessero dirsi realmente tali e che potessero essere rispettati nel momento in cui si dicessero tali. Insomma, vediamo ogni giorno idolatri del comunismo, della ragione, del denaro e di molte altre cose chiamarsi atei, Nietzsche li derideva, quelli così.
        Un altro aspetto molto interessante del nichilismo è il fatto che, a mio avviso, la morte di Dio Nicciana un senso lo ha (anche se probabilmente non è quello che voleva darle lui): nel momento della conversione cristiana muoiono TUTTI gli dèi, così l’uomo arriva al vero Dio “Colui che è”, l’Assoluto per eccellenza, e l’uomo non si inginocchia più se non di fronte a Dio stesso, che diviene l’unico valore e l’unica verità: decadono tutti i valori assoluti, tranne Dio.

        Nietzsche ha deciso di vivere in un mondo senza Dio, e giustamente ha rilevato che il mondo non ha senso, che la vita non ha senso, che i valori sono solo quelli che l’uomo (il super-uomo) si inventa poiché la vita è volontà di potenza, e che nascono dalla sopraffazione di una vita che si supera continuamente, che sottomette tutte le altre forme di vita.

        Insomma, probabilmente (un po’ esagerando) Jacopo ha davvero ragione, per quanto cristianamente non condivisibile per la maggior parte di quel che scrisse, Nietzsche è riuscito ad annullare, di fatto, tutti i possibili nemici del cristianesimo. Dopo di lui le alternative sono due: Dio o il nulla; o meglio: la volontà di Dio o la mia volontà, che in fin dei conti non è che una banale accettazione di tutto ciò che succede nell’ottica dell’eterno ritorno degli uguali, dunque una volontà che non ha senso se non nel godimento dell’attimo e nell’autocompiacimento di “veder compiuta la propria volontà”.

        Fidatemi, ho visto molta più gente diventare cristiana, dopo aver letto Nicc, che atea…

    • gemini ha detto in risposta a Jacopo

      Non conosci Nietzsche e il nichilismo, è l’unica risposta razionale che mi so dare.

    • Francesco Santoni ha detto in risposta a Jacopo

      Nietzsche fu persona di grande intelligenza e cultura. Ma sbagliò completamente filosofia, e allora un po’ di ironia non ci sta male.

      Nietzsche in realtà un insegnamento corretto lo ha dato. Egli fu l’unico a capire veramente cosa significhi vivere senza Dio, ma a parte lui io non conosco un solo altro ateo che abbia tale coerenza.

      • Paolo ha detto in risposta a Francesco Santoni

        Nietzsche chiamava se stesso “l’Anticristo”. La sua argomentazione atea fondamentale è la seguente: “ Adesso confuterò l’esistenza degli dèi, di tutti gli dèi. Se ci fossero dèi, come sarebbe possibile non trovarmi tra di essi? Allora, non ce ne sono.”
        Contraddiva se stesso con piena avvertenza, quando diceva che “ un ghigno è infinitamente più nobile di un sillogismo”. La sua “passione” dominante, infatti, era proprio per le passioni, per Dioniso, la retorica, e a volte l’odio, un odio consapevole. Ma non per la ragione.
        Vedeva nell’amore il “più grande pericolo” e la morale tradizionale come la peggiore debolezza umana.
        Morì pazzo, di lue, firmando la sua ultima lettera: “Quello Crocifisso”. Annoverato come filosofo ufficiale della Germania nazista, come ho accennato, è su di lui che bisogna pensare come la alternativa più seria del pensiero contemporaneo. Il decostruzionismo, la filosofia ufficiale delle democrazie liberali, degli Stati Uniti d’Europa (S.Solov’ev), ha lui come corifeo ufficiale. Infatti, è costantemente ammirato, da pensatore profondo e saggio, dai più celebrati uomini di cultura contemporanei, dalle menti più raffinate del pensiero ufficiale. Com’è possibile?
        Si di lui si sono tre scuole di pensiero. Quelli che lo vedono come un agnello in veste di lupo, ossia l’alleato più vero delle istituzioni occidentali, dei suoi nuovi standard morali, che lui tuttavia criticava, denunciandole come “ipocrisia”. Somigliano tanto, questi “allievi”, a quei teologi che interpretano le parole di Gesù (“Nemo venit ad me nisi Pater meus traxerit eum”), come se “in fondo in fondo, tutte le religioni sono uguali”, oppure parafrasano altre Sue parole -sia Egli sempre benedetto!- (“Chi sposa una divorziata commette adulterio”) con il senso di “ fate in modo che i vostri divorzi siano creativi, ragionevoli, suvvia!”.
        Poi, ci sono quelli un po’ meno “all’acqua di rose”, quelli veramente tosti: per lo meno, essi, si prendono la briga di prenderlo sul serio, e dicono solo che Nietzsche “è esistito, era ateo, e morì pazzo”. Una conclusione che ci si aspetterebbe, comunque, da chiunque avesse un po’ di dimestichezza con le sue opere, che non possiamo assolutamente scorrere qui.
        Un’ultima categoria di studiosi, infine, lo vedono come una volpe, non un agnello. Un pensatore di prima classe, che ha smascherato il lato oscuro e profetizzato il futuro dell’Occidente. Non c’è forse un po’ di Hitler in ognuno di noi (Max Picard)? Non ha forse slegato il sacco in cui si nascondeva il gatto dell’ipocrisia moderna? Il gatto, il demone dell’umanesimo ateo, secolare, borghese occidentale? Se “Dio è morto” lo sarà anche l’uomo, la morale, la democrazia, la famiglia, l’amore coniugale vero, cristiano, e la speranza, l’anima, la salute no? Nessuno mostra questo più spaventosamente di lui. È stato quindi anche l’occasione di tante conversioni, quantunque non volute di certo. Ma è questo che coronerà la nostra conclusione.
        Il suo tema cardine è quello che da il titolo al suo testo principale. Il centro della sua filosofia è sempre quello: come per Agostino era Cristo, lui centra in Cristo, invece, il suo nemico. (P.Kreeft, cui sono debitore alla grande, sempre).
        Il punto essenziale è comunque questo, dopo aver visto le sue opere (ed è per questo che dobbiamo assolutamente considerarlo un pensatore cardine, lo ripetiamo, con Alasdair McIntyre che abbiamo già citato): solo lui (con il Marche De Sade) ha formulato l’alternativa più chiara al Cristianesimo. Le società precristiane, le loro filosofie, erano vergini in attesa di Cristo. L’Occidente, le società post-cristiane, con le loro filosofie ( che esaltano, o hanno esaltato, l’autorità dell’ideologia, della politica, delle passioni, del potere, del pragmatismo, del positivismo, il Decostruzionismo, il Marxismo, il Freudismo, il Romanticismo, l’Esistenzialismo) sono delle adultere (rifiuto delle radici cristiane nella Costituzione europea, aborto, divorzio, agenda del “gender”…), ciniche e arrabbiate con Cristo, lo Sposo. Meglio, sono delle divorziate, ciniche, arrabbiate con il loro Sposo, il Cristo (sia il Suo nome benedetto, alleluia!).
        Nietsche non è precristiano, è essenzialmente postcristiano e anticristiano. Lo spirito dell’Anticristo non è stato e non sarà mai meglio elaborato da pensatore diverso di lui. Logicamente vedeva in Cristo il suo vero e unico rivale. È stato il filosofo preferito dai Nazisti, dicevamo. Ma è il filosofo preferito dall’inferno.
        Nietzsche può aiutare la civiltà occidentale a fuggire dagli abissi del terrore più di chiunque altro, prima che sia troppo tardi. Ha la stessa funzione del Nazismo!

        • Vincenzo ha detto in risposta a Paolo

          Grazie x il bel commento. Vorrei rettificare però una Sua affermazione, in merito alla malattia di N. Secondo il libro di Massimo Fini dal titolo “N. l’apolide dell’esistenza” il crollo finale psichico non è dovuto ad una precisa causa organica (lue), ma dall’insopportabilità della situazione esistenziale in cui si era rinchiuso, soprattutto nel conflitto tra ammirazione ed avversione verso il Cristo. Secondo questa interpretazione, dunque, risulta un N.lacerato dal fatto di aver rifiutato il cristianesimo, verso il quale, anche x tradizione di famiglia, si sentiva istintivamente/inconsciamente portato.

    • Gab ha detto in risposta a Jacopo

      C’è molta confusione oggi su cosa significhi essere “cattolico”, non è vero Jacopo?

    • Lucio ha detto in risposta a Jacopo

      Ciao Jacopo, Vorresti chiarire perche’ sostieni che Nietzsche e’ in realta’ uno dei maggiori amici del cristianesimo?

  8. Jacopo ha detto

    La chiesa non è in difficoltà, la fede doveva scomparire dopo Voltaire, fosse stata in difficoltà.

  9. Jacopo ha detto

    Non posso certo spiegare in due righe perché Nietzsche sarebbe il miglior alleato del cristianesimo da molto tempo, posso solo invitare a studiarlo approfonditamente senza fermarsi al pregiudizio.
    Dio è morto, l’auto soppressione della morale, l’apollineo e il dionisiaco, sono tutti concetti indispensabili a un Cristiano veramente interessato di riconoscere nella sua fede ciò che è idolatra e ciò che è salvabile.

    Ripeto infine, la chiesa non è in difficoltà. Tutto il positivismo e l’illuminismo hanno visto un annuncio della buona novella della fine delle fedi, il Marxismo ha proclamato la rivoluzione e la decadenza delle religioni: nulla di questo è mai accaduto. Solo perché gli “altri” dicono che siamo in difficoltà non vuol dire che lo siamo. La chiesa non è in difficoltà.

  10. cacasenno ha detto

    meglio la convivenza!!!!!!!!!!

« nascondi i commenti