Australia: 150 medici e psicologi contro le nozze gay

Un gruppo di 150 medici di tutta l’Australia ha firmato una sottomissione di richiesta al Senato per opporsi al matrimonio omosessuale. Tra questi ci sono diversi psichiatri, come Kuruvilla George, che è anche membro del Victorian Equal Opportunity and Human Rights Commission nonché uno dei più importanti ricercatori australiani: «Abbiamo presentato le prove che chiariscono come i bambini che crescono in una famiglia con padre e madre hanno tutti i parametri migliori rispetto ai bambini in altre condizioni», è scritto nel documento.

Questi medici sono preoccupati per le conseguenze sulla salute dei bambini nei matrimoni gay, come ad esempio il dr. Lachlan Dunjey: «Sono due le conseguenze per i bambini nella nostra società: prima di tutto per i figli nati dal matrimonio gay, siamo convinti che abbiano il diritto a stare con i loro genitori biologici, con una madre e un padre. C’è una straordinaria quantità di prove a favore di questa condizione».  In secondo luogo, ha continuato, «siamo anche preoccupati per le implicazioni per la società e la conseguente maggiore legittimità per la lobby gay di spingere il loro programma nei giovani. In particolare, c’è il rischio di provocare i giovani a dichiarare la propria sessualità in un momento in cui è normale avere una certa confusione di genere».

Il rischio, confermato da studi sociologici, è anche quello che legalizzando il matrimonio omosessuale aumenti anche l’omosessualità: «l‘American College of Paediatricians ha detto che il matrimonio gay aumenta la confusione nei giovani, ed è molto probabile che attraverso la spinta nelle scuole della equalizzazione di educazione eterosessuale e omosessuale, porterà molte persone, magari soltanto confuse, ad uno stile di vita omosessuale, con i rischi che seguono questo stile di vita».

I medici, come si diceva, hanno segnalato diversi studi a supporto della loro posizione, che sono elencati qui. L’Australia ha approvato un emendamento nel 2004 in cui esplicitamente si definisce il matrimonio tra un uomo e una donna, ma ci sono svariati progetti all’esame del Parlamento che chiedono l’estensione del matrimonio alle coppie dello stesso sesso. In questo articolo si può trovare un piccolo elenco di studiosi che a loro volta si oppongono alle nozze gay.

76 commenti a Australia: 150 medici e psicologi contro le nozze gay

  • Paolo ha detto:

    I media attibuiscono “raro coraggio”, e allo stesso tempo dedizione alla causa dei “diritti civili”, a chi, come Obama o i radicali italiani, cavalcano l’idea di equiparare il matrimonio omosessuale al tradizionale.
    Costoro, inoltre, promuoverebbero “la umanità integrale di gay e lesbiche”, esprimendo “compassione, inclusione e parità di diritti per tutti”.
    Com’è possibile che qualche millennio di pensiero e comportamenti standard siano riusciti a mancare un tassello culturale così notevole? La nostra società ha veramente potuto scarseggiare di coraggio morale e di saggezza in un tema così importante?
    Questa retorica è un classico di come sia possibile guadagnare il consenso pubblico semplicemente ignorando tutto: tema, fatti e conseguenze di ciò che si pretende di difendere.
    È lo stesso metodo dei sofisti, i primi relativisti morali della storia: persuadere, convincere, senza proprio nessun fondamento, nessuna ragione oggettiva. Infatti, sono i primi manipolatori dell’opinione pubblica, mentre gli assolutisti morali sono i veri educatori.
    Ignorano il tema.
    Il tema in questione è il matrimonio, la cui natura circoscrive limiti precisi sia nelle sue espressioni personali che sociali. Il matrimonio non è un tema politico, come i diritti civili. Tutte le tradizioni culturali hanno riconosciuto che il matrimonio è un’istituzione basata nell’unione tra un uomo e una donna, non sposati con altri, senza legami di parentela stretta, e orientata per intima costituzione alla procreazione e all’educazione dei figli.
    Obama, Hollande, i radicali, i relativisti morali di destra o sinistra, sono allora “coraggiosi” o iconoclasti? Allargano l’area dei diritti umani o sono le teste d’ariete che senza tregua, a tutti i livelli, istituzionale, legale, universitario, mediatico, vogliono sfondare una delle istituzioni più naturale, stimata e indispensabile della storia umana?
    Abbassare il rango del matrimonio tradizionale al rango puramente politico vuol dire ignorare la natura vera del matrimonio e rivela l’errore più comune delle democrazie liberali, o meglio dell’occidente post illuminista e adultero, nel senso di quella donna cinica e arrabbiata che non vuole più saperne nulla del suo Sposo, Cristo, dalla Costituzione europea ai comportamenti dei suoi cittadini. Questo errore è l’incapacità, o meglio, la non volontà – il relativismo morale, infatti, non è una filosofia, ma il rifiuto di obbedire alla legge morale naturale, è una faccenda di volontà, non di testa – di confrontarsi con la questione che sta davanti.
    Si vuole dire – cambiare il linguaggio vorrebbe dire controllare il cambiamento del pensiero, e quindi dei comportamenti, delle società: non ricorda il progetto illuminista, gentiliano, del primato del linguaggio, della filosofia del linguaggio, sulla realtà? – che matrimonio tradizionale è uguale a qualcos’altro, che ne ha la stessa dignità. Ma se uno dice che una scimmia è un essere umano, non sta stimando le scimmie, ma svilendo l’uomo.
    Inoltre, non si vuol dire che uno che avesse un orientamento omosessuale non è pienamente uomo. Anche un bambino di due anni è uomo, senza tuttavia essere idoneo al matrimonio. Il “diritto” di sposarsi con chi si vuole non rende automaticamente un atto “umano”. La natura precede la politica e la cultura. Obama, Hollande o la Bonino sono nati, prima di essersi votati alla politica, e con successo. Mettere la politica prima della natura è una inversione di marcia.
    Un articolo recente di una rivista canadese descrive una marcia “pro-life” in questi termini: “MARCIA CONTRO L’ABORTO: Migliaia invadono le strade per difendere i diritti dei feti [sic].”
    Dopo aver abbassato il rango identitario del movimento pro-life, e togliendo il rango di persona al concepito – è casuale ancora la manipolazione del linguaggio di cui sopra? – non ci meravigliamo più allora se il giornale ometta tranquillamente di lodare il singolare coraggio di quel movimento per la vita nell’allargare le frontiere dei diritti umani. Non sono ignorati i fatti, ma è stato abbassato il livello di comprensione delle finalità del movimento per la vita e la natura dell’essere umano. Una duplice menzogna.
    Ignorare i fatti.
    Obama, il presidente Americano più abortista della loro storia, della storia americana, come da noi la Bonino, anche se è “solo” vicepresidente della Camera, sono ostinatamente refrattari a riconoscere i diritti del nascituro. Entrambi sono poi certamente, e lo si evince dai loro pronunciamenti, contrari alla libertà religiosa, quando si opponesse alla loro ideologia mortale. Sono nemici della libertà. Meritano critiche, non lodi e premi, elezioni a membri di consessi internazionali. Sono come dei critici d’arte superficiali che lodano un’opera senza nemmeno averla sentita o vista. Hanno in comune questo: sembrano pensare che il diritto di sposarsi (che ha delle condizioni) sia incondizionato, mentre il diritto alla vita ( che è indisponibile) sia invece negoziabile dalle scelte materne.
    Il linguaggio politicamente corretto e “liberale” – per il quale gli unici “dogmi” consentiti sono, guarda caso, il proprio relativismo morale e il diritto all’aborto – utilizza volentieri la neolingua della “compassione”, della “inclusione” e delle “pari opportunità”. Pura retorica.
    “Compassione ”, condividere il dolore, le miserie altrui, non giustifica per nulla le nozze con lo stesso sesso, o la scelta abortiva della madre. “Inclusivo” è un termine troppo astratto per avere un rilievo morale. Che cosa è incluso? Una coppa che include una rana, riveste una accezione inclusiva, e anche spregevole.
    L’unione tra uomo e donna è potenzialmente feconda, quella tra persone dello stesso sesso mai. La prima garantisce la perpetuazione della specie, la seconda è un binario genetico morto. Non c’è per nulla pari opportunità!
    Ignorare gli effetti.
    Questo linguaggio artificiale, che non adegua la realtà, ignora le conseguenze della legalizzazione omosessuale. Prima di tutto offende gli sposi della tradizione, che procreano e fanno fatica ad allevare i loro figli: sarebbero dei misantropi, dei “talebani” che si oppongono ai diritti umani?
    È anche una offesa ai credenti della Sacra Scrittura, per i quali è Parola di Dio. Allora, questi credenti, e Dio stesso, con le famiglie tradizionali sarebbero contro i diritti civili? I paladini dei nuovi diritti, per i quali il matrimonio tradizionale sarebbe “omofobico”, creerebbero un conflitto inevitabile, doloroso e senza soluzione.
    La cosa più delicata che si potrebbe dire di queste persone confuse sulla natura del tema, dei fatti e delle conseguenze è che sono degli ingenui ignoranti. Ma è più realistico dire che sono dei disonesti, cinici e senza scrupoli, oltre che manipolatori. Se la più forte ragione che li spinge a legalizzare le unioni dello stesso sesso – come hanno fatto con l’aborto – è nessuna ragione, allora il loro progetto insensato non ha altra spiegazione che la volontà di potenza, ossia il trionfo della volontà, della coercizione e dell’intimidazione. Quello che è da sempre un pensiero fascista – cfr. Mussolini, Diuturna, 1924, pp. 374-377.
    Paolo Gasparini
    Medico e bioeticista, Roma

    • paolo ha detto:

      qualunque discorso basato sul “potenziale” è fallace, mi spiace.

      • Francesco Santoni ha detto:

        Accidenti paolo, con il tuo intervento hai demolito come niente fosse tutto l’articolato discorso del tuo omonimo! Devi essere un genio…

      • pastor nubium ha detto:

        “qualunque discorso basato sul “potenziale” è fallace, mi spiace.”
        mmm.. pure questo discorso traballa, specialmente nel finale.
        Seconde te perché mandiamo i bambini a scuola?
        Hanno un potenziale da sviluppare, o no?
        Anche quando si semina è perché c’è un potenziale da sviluppare, o quando si investe, il risultato non è sicuro al 100%.

    • stefan@ ha detto:

      Ecco un intervento esemplare della presunzione e supponenza di certi cattolici. Di quelli che si sentono unici depositari della “legge morale naturale”, legge che ovviamente coincide perfettamente con i propri principi ed è validata in quanto gli è stata dettata da Dio in persona. E che non riescono ad utilizzare altri definizioni che “ingenui ignoranti”, “disonesti”, “cinici”, “senza scrupoli”, “manipolatori”, ed ovviamente, come ciliegina sulla torta, “fascisti”, per chi pensa che l’affermazione del principio di uguaglianza e non discriminazione possa prevedere il riconoscimento legale di altre forme di convivenza. Intolleranza ed intransigenza che trovano il paio nelle grotte dell’Afghanistan, dove il Dottor Paolo potrà trovare gli interlocutori a lui congeniali.

      • Francesco Santoni ha detto:

        La verità ti fa male lo so….

        Nessuno è depositario della verità, essa si fonda sull’essere e si mostra da sé. I cattolici non fanno altro che adeguarsi ad essa, quindi non può non esserci coincidenza tra norma e verità, non capisco perché trovi strana la cosa.

      • Paolo ha detto:

        Vorrei invitarla a una distinzione cruciale: non ce l’ho con i relativisti morali, ma con il relativismo, la cosiddetta filosofia dei sofisti (di ieri e di oggi). Filosofia significa “amore della sapienza”. I sofisti si proclamavano “uomini saggi”, uomini di saggezza. Socrate si chiamava solo un “amante” della saggezza, della verità. Un cristiano è solo un “Socrate” un po’ più giovane, che ama la Verità, è discepolo della Verità, Cristo, e per il quale l’umiltà, la moderazione, sgorgano logicamente dal suo essere distaccato dal relativismo, dall’essere “misura di tutte le cose”. Allo stesso tempo, la arroganza dei sofisti fluisce naturalmente dal loro relativismo. In effetti, a lei, ma anche all’intellighentzia, alla cultura dominante che si fa voce con i media, appare il contrario, e strepita che sono i talebani, gli assolutisti morali, i cattolici ormai solamente, ad essere orgogliosi e dogmatici, poiché invocano ad ogni piè sospinto la loro superiorità intellettuale, la loro saggezza superiore.
        I relativisti invece, ossia l’occidente secolarizzato, liberale, libertario, tollerante e postilluminista, sembrerebbe abbracciare lo scetticismo, e gli scettici sono umili, non dogmatici.
        Come ha funzionato questa propaganda mediatica, veri emuli dei sofisti! Come ha condizionato l’opinione pubblica!
        Ma si fermi per un secondo alla logica. Come diceva il padre del relativismo, quello, mi ripeto, che ha soli due dogmi – il proprio relativismo e l’aborto –: “L’uomo è la misura di tutte le cose”, della mia mente,della tua , e ogni testa è la misura di tutte le cose, o per lo meno del bene e del male. Mi dica, cosa ci può essere di più arrogante? Ma mi replicherà: perché lo chiamo “arrogante”?
        Perché tutti quelli che misurano, determinano la saggezza, la verità pratica, morale, non potranno mai e poi mai esserne misurati, non potranno mai essere valutati dalla verità, e pertanto non potranno mai essere giudicati stolti, superbi! Se uno è la misura della verità morale, allora non può che essere Dio!
        Allora, l’umiltà di Socrate, e a maggior ragione del cristiano, implica che sia Dio il fondamento della verità e dell’ethos, del reale in quanto tale, che è razionale, e dell’ethos come parte di questa visione, con la sua applicazione pratica nel primato dell’agape. Il Verbo fatto carne, per il cristiano, indica il primato della ragione, del logos, che viene a saldarsi con quello dell’amore. Il Logos non è solo la ragione matematica, il cosmo dei Greci, quello a fondamento di tutto il reale, ma come l’amore creatore (Veni Creator Spiritus!) che è arrivato a farsi compassione della sua creatura. Allora, Dio è la misura di tutte le cose, quindi certamente anche del bene e del male. Non è l’uomo che misura Dio, ma Dio che misura l’uomo. E siccome Dio è il metro del bene e del male, ci sono i principi non negoziabili. E’ l’assolutismo dei tre paradigmi della legge naturale – il rispetto della vita, fondamento della libertà e non viceversa, il rispetto degli affetti, dell’amore coniugale, il rispetto della legge dello sviluppo della persona, o dell’educazione integrale, della sua libertà, non impugnabile dallo stato- che è umile.
        Sì, l’unica “Jihad”, l’unica guerra santa del cristiano, dell’intellettuale santo, è quella contro l’idolatria dell’ego, del darwinismo elevato a filosofia dominante dell’occidente, con il suo triste ethos di selezione, di dominio del più forte, anche se nascosta dalle dizioni politicamente corrette (e possiamo usare i termini che lei ha citato): un tentativo di rifondazione dell’etica sulla base dell’evoluzione. Ma è un tentativo, quello dell’adattamento riuscito, crudele, a ben vedere il numero di vittime sacrificate dalla rivoluzione sessuale (ultima sarà il principe del Lichtenstein) e che ha da offrire ben poche consolazioni, oggi, in cui si avverte la necessità del superamento del bene individuale e della singola nazione sulle altre.

  • Gab ha detto:

    Mi domando “l’effetto Obama” a cosa porterà.. non si era mai visto un Presidente USA esprimersi in maniera tanto esplicita. Da una parte tutto ciò è preoccupante, dall’altra si spera di aver toccato il fondo del barile per cui bisognerà per forza rialzarsi in qualche modo. Purtroppo in questo momento non sono per niente ottimista ma Dio vede e provvede. Speriamo in bene.

    • Fabrizio ha detto:

      La colpa è di Biden che si è esposto troppo, a quanto pare dopo le sue affermazioni lo staff della presidenza era abbastanza furiosa. In ogni caso Obama fino al giorno prima non era favorevole poi di in fretta e furia si è dichiarato favorevole. E’ una strategia elettorale chiara, per recuperare il voto a sinistra. Siccome queste materie sono di competenza statale, l’affermazione di Obama non avrà valenza giuridica. Tanto è vero che nello stesso giorno o quello successivo il presidente ha incontrato diversi leader religiosi per chiarire la sua posizione. E’ tutto un motivo puramente elettorale, mi meraviglio che i gay preferiscano essere presi per i fondelli.

      • Gab ha detto:

        Dubito che tutti i democratici siano a favore dei matrimoni gay. Molti hanno votato Obama solo per vedere un cambiamento. 8 anni di Bush Junior erano davvero troppi evidentemente. Speriamo che i 4 anni di Obama bastino e avanzino.

  • Agnostico ha detto:

    Forse il titolo (ed anche alcune parti del testo) dovrebbe essere cambiato perché si fa confusione tra “matrimonio gay” ed “adozione gay” che non sono affatto la stessa cosa.
    In particolare Lachlan quando parla di «figli nati dal matrimonio gay» ovviamente fa riferimento all’adozione gay che è diversa dal matrimonio gay.
    Lo stesso American College of Paediatricians si riferisce all’adozione gay (infatti anche il titolo dell’articolo linkato è «Homosexual Parenting: Is It Time For Change?»).
    Inoltre dove l’American College of Paediatricians avrebbe scritto che «il matrimonio gay aumenta la confusione nei giovani, ed è molto probabile che attraverso la spinta nelle scuole della equalizzazione di educazione eterosessuale e omosessuale, porterà molte persone, magari soltanto confuse, ad uno stile di vita omosessuale, con i rischi che seguono questo stile di vita»? Non è scritto da nessuna parte.
    Insomma sarebbe meglio non confondere due aspetti totalmente separati tra di loro e – soprattutto – non usare l’adozione gay come “strumento” contro il matrimonio omosessuale.

    • Raffa ha detto:

      Considerazioni come al solito poco opportune, bisognerebbe cambiare quasi tutto del tuo commento:

      1) i 150 medici si sono opposti al Matrimonio omosessuale (oltre che all’adozione, come d’altra parte anche l’80% degli italiani secondo l’Istat), questa è la notizia.

      2) Si parla anche di adozioni e sono d’accordo che non andrebbero usate assieme, ma è sicuramente un grandissimo rischio una volta che il piano comincia ad inclinarsi. Sono sicuro che dopo l’approvazione del matrimonio omosessuale, gli agnostici militanti verrebbero a dire che privarli dell’adozione è discriminazione.

      3) La citazione che scrivi è di Lachlan Dunjey non dell’American College of Paediatricians. Quest’ultimo ha epsresso le sue considerazioni qui: http://www.acpeds.org/Homosexual-Parenting-Is-It-Time-For-Change.html, parlando di danno emotivo, mentale e fisico. Evidentemente Dunjey ha citato l’American College of Paediatricians in modo sintetico parlando di “aumento di confusione”. Il resto è un pensiero di Dunjeu e dei 150 medici che tu hai volutamente confuso con il pensiero dell’American College of Paediatricians.

      Bastava come al solito meno foga e maggiore attenzione.

      • Agnostico ha detto:

        1) So bene che i 150 medici australiani si sono opposti al matrimonio omosessuale: non mi sembra di aver detto il contrario. Il resto degli interventi comunque riguarda l’adozione e non il matrimonio.
        Dici bene che l’Istat rileva che l’80% degli Italiani è contro l’adozione gay (se ti può interessare sono contrario anche io) ma la maggior parte degli Italiani è a favore del matrimonio gay e – percentuale maggiore – ai cosiddetti Pacs. Come mai sul fatto che l’80% degli Italiani è contro il matrimonio gay non critichi l’attendibilità dell’Istat come hai fatto abbondantemente in precedenza?

        2) Piano inclinato? Teoria bislacca quantomeno da provare o da portare qualche esempio storico. Dal mio canto ho esempi molto attuali che riguardano l’Italia che smentiscono del tutto questa “teoria”. Pensa un poco al rapporto tra cittadinanza (diritti elettorali ed assunzione nella P.A.) e stranieri (comunitari e non).

        3) Al link che hai riportato (lo stesso presente nell’articolo) non non compare affatto il nome di Dunjey (basta fare “cerca e trova”) bensì è firmato dall’American College of Paeditricians che non parla di matrimonio ma di adozione. Inoltre la frase riportata nell’articolo («il matrimonio gay aumenta la confusione nei giovani, ed è molto probabile che attraverso la spinta nelle scuole della equalizzazione di educazione eterosessuale e omosessuale, porterà molte persone, magari soltanto confuse, ad uno stile di vita omosessuale, con i rischi che seguono questo stile di vita») non è traducibile con nessuna parte del testo in inglese presente nel link postato. Se poi mi sbaglio, basta che mi riportiate quale parte del testo inglese corrisponde alla frase riportata: non mi sembra ci voglia molto.

        • Raffa ha detto:

          1) Se la notizia è che i 150 medici australiani si sono opposti al matrimonio omosessuale allora non ha senso il tuo commento, in quanto chiedi di cambiare il titolo e il contenuto perché si fa confusione tra “matrimonio gay” ed “adozione gay”. L’indagine Istat è comunque da prendere con le pinze in quanto si basa su 7000 soggetti in determinati comuni, che dovrebbero essere rappresentativi di 60 milioni di italiani. E’ probabile che se l’opinione pubblica smetterà di fare le marchette alla lobby gay, la contrarietà tornerà ai livelli di prima.

          2) Il piano inclinato è il capo saldo della bioetica, in ogni campo dall’aborto all’eutanasia. Ogni volta che sono state legalizzati le unioni omosessuali, poi si è anche aperto al matrimonio, questo è il piano inclinato, il cui passaggio successivo (obbligato) sarà l’adozione.

          3) Confusione incredibile: Dunjey è citato in questo articolo e a sua volta cita a memoria la dichiarazione dell’American College of Paeditricians. L’American College of Paeditricians parla negativamente delle nozze gay in termini più specifici di quanto si ricordi Dunjey. La frase che citi a quanto capisco è di Dunjey e non dell’American College of Paeditricians, basta fare una piccola ricerca su Google per capirlo: http://www.3aw.com.au/blogs/breaking-news-blog/doctors-group-risk-gay-marriage-would-increase-homosexuality/20120514-1ylox.html

          Ripeto: commento completamente inutile, sbagliato e disinformato. Non ne azzecchi una Agno 🙂

          • Agnostico ha detto:

            1) Come detto le ricerche citate pongono l’attenzione sulle adozioni gay e non sul matrimonio: perciò è importante non confondere i due aspetti che sono – come detto – totalmente separati. Uno psicologo, un politico o – più semplicemente – un privato cittadino può essere a favore del matrimonio omosessuale e contrario all’adozione.
            E’ probabile che se l’opinione pubblica smetterà di fare le marchette alla lobby gay, la contrarietà tornerà ai livelli di prima”: questa non l’ho proprio capita, me la argomenti? Grazie.
            2) Prima di tutto non vedo cosa c’entri la bioetica con il matrimonio o l’adozione gay: credo che l’ambito della bioetica sia diverso. “Ogni volta che sono state legalizzati le unioni omosessuali, poi si è anche aperto al matrimonio (…), il cui passaggio successivo (obbligato) sarà l’adozione”: mi citi esempi di “piano inclinato” in Italia? Ps: occhio alla sintassi.
            3) Non ci siamo capiti eppure mi sembra qualcosa di molto semplice. In questo articolo si riporta (tra virgolette caporali ed in corsivo) questa frase: «l‘American College of Paediatricians ha detto che il matrimonio gay aumenta la confusione nei giovani, ed è molto probabile che attraverso la spinta nelle scuole della equalizzazione di educazione eterosessuale e omosessuale, porterà molte persone, magari soltanto confuse, ad uno stile di vita omosessuale, con i rischi che seguono questo stile di vita». Viene proposto questo link come fonte (http://www.acpeds.org/Homosexual-Parenting-Is-It-Time-For-Change.html). Aprendo quel link prima di tutto leggo di “adozione gay” e non di “matrimonio gay”. Leggendo il testo in inglese non trovo nessuna parte in inglese che sia traducibile con la frase riportata. Se invece la frase “incriminata” non è stata detta dall’American College of Paeditricians ma è la sintesi (forse un po’ arbitraria) effettuata da Dunjey bisognerebbe specificarlo nell’articolo di Uccr proprio per evitare di fare confusione e non riportare il link al testo dell’American College dove – inoltre – non c’è nessun “avvallo” a quella frase.

            At salut

            • Raffa ha detto:

              E’ proprio un’ossessione per te Uccr, eh? 😀

              1) Il documento è contro il matrimonio gay. Punto, dato che lo hai ammesso non vedo perché dover foraggiare i tuoi feticismi. La gente è spinta ad approvare il matrimonio gay, come lo è stata a favore dell’eutanasia subito dopo il “caso Welby”. Poi la cosa è andata scemando e l’approvazione è tornata a livelli inferiori come dimostrano i sondaggi. I media spingono per tenere alta la pressione. Le macchine del fango contro chi si esprime in modo diverso servono proprio a quello.

              2) Ma ci sei o ci fai? Mi chiedi esempi in Italia quando non sono legalizzate le unioni omosessuali? Mi scuso per la sintassi, ma non ho certo il tempo di un pensionato come te da dedicare a queste sfide dialettiche.

              3) Appunto è facile da capire, per chi è ancora elastico: l’American College of Paediatricians parla di “confusione”, il resto della citazione è da attribuirsi al pensiero dei 150 medici. Sei l’unico che ha fatto confusione perché la tua ideologia ti porta a voler fare confusione e allontanare l’attenzione dall’articolo. Sei “pagato” per questo, no?

              statt buon

    • lorenzo ha detto:

      Come l’agonia anticipa la morte di una persona, la proliferazione gay anticipa la morte di una civiltà.

      • Ercole ha detto:

        Un’affermazione molto cruda che non condivido, ma ha un aspetto di verità abbastanza oggettivo (cioè le civiltà non si sono estinte proprio grazie ad un ricambio generazionale). Certamente un aumento dell’omosessualità può significare un’instabilità ancora maggiore della nostra vecchia Europa, dove i tassi di natalità sono ai minimi storici e a causa di questo c’è una fortissima crisi economica. Tuttavia i gay sono liberi di comportarsi come credono in quanto uomini liberi.

        La critica è canalizzata verso l’equiparazione tra matrimonio tradizionale e quello omosessuale e ancor di più verso l’adozione.

      • Agnostico ha detto:

        Come l’agonia anticipa la morte di una persona, la proliferazione gay anticipa la morte di una civiltà”: lo sai che l’elezione dei Papi avviene nella Cappella Sistina sotto le volte affrescate di quel genio omosessuale di Michelangelo Buonarroti?

        • alèudin ha detto:

          una apertura della Chiesa verso i gay?

          • Leonardo Paolo Minniti ha detto:

            Agnostico sarebbe capace, nel suo fondamentalismo anticattolico, di arrivare a tanto. Ricordo quando disse che il il Pontificio Consiglio per la Famiglia è favorevole alle coppie di fatto 🙂
            Mi chiedo perché ce li mandano tutti qui…

          • Agnostico ha detto:

            Beh……
            Diciamo che la nostra civiltà si è mantenuta viva (anche ma non solo nelle sue più alte espressioni artistiche) grazie anche al contributo di tanti omosessuali: un contributo irrinunciabile anche per la Chiesa stessa.

            • Raffa ha detto:

              Non capisco perché inserire la chiesa in ogni commento. Se non fossi un laicista integralista sembreresti un laicista integralista.

              Certamente che hanno contribuito, come le persone anoressiche, come le persone obese, come i cuochi e come i pallavolisti. La Chiesa non potrebbe rinunciare agli omosessuali?? Affermazione assurda e diffamatoria in quanto identifica l’essere umano con il suo orientamento sessuale…come se una persona che ha inclinazione gay che fa una rapina diventa automaticamente un “omosessuale rapinatore”.

        • Norberto ha detto:

          Questo c’entra poco, come il tuo inutile commento iniziale. Lorenzo fa un’affermazione circa la sopravvivenza di una civiltà, la quale non prosegue con le opere d’arte. Certamente è un’affermazione delle sue sugli omosessuali, che si presta a innumerevoli equivoci e va condannata solo per questo.

          Rispetto a Michelangelo, nella sua biografia non c’è nulla e nemmeno su Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Michelangelo_Buonarroti), evidentemente è la solita bufala di voi omosessualisti. Se fosse vera non ci sarebbe nulla di male, ovviamente, se non la dimostrazione che la Chiesa ha sempre accolto gli omosessuali e sempre condannato l’omosessualità dal punto di vista morale. Mettendo da parte Michelangelo, ricordo invece il grande omosessuale Giovanni Testori!

          • Agnostico ha detto:

            Norberto,
            mi rendo conto che gli omofobi vorrebbero gli omosessuali totalmente incapaci di portare qualsiasi contributo alla civiltà per mantenerla viva ma per fortuna la realtà è diversa. Poi se pensiamo che la nostra civiltà nasce da una cultura e da una civiltà (quella greca) che era impregnata di omosessualità……..altro che omosessualità come morte della civiltà.

            Ps: comodo condannare l’omosessualità, considerare gli omosessuali minoritari nella società e quindi indegni di realizzare i propri diritti ma poi tenersi ben stretti i tesori che un “minoritario omosessuale” può dare: mi sembra lo stesso atteggiamento di chi si lamenta degli immigrati e poi li impiega come manovalanza sottopagata.

            • Norberto ha detto:

              Terzo commento che è follia. Mi chiedo se non ti vergogni ad infangare così l’agnosticismo.

              La sterilità del rapporto omosessuale è un dato scientifico, nessuna società può basarsi su di esso (dunque giustificata la definizione “morte della società”). Ho già detto che dal punto di vista culturale è un altro discorso, citando ad esempio Testori di cui sono grande estimatore.

              La tua teoria complottista mi fa ridere, spero almeno che per le tue marchette al gaysmo tu sia rimborsato a dovere.

              Ps
              Ora capisco perché ti nascondi dietro ad un nickname, direi che non hai altra possibilità.

        • alèudin ha detto:

          grazie, da una veloce ricerca in internet scopro or ora che l’omosessualià di Michelangelo sia solo una congettura supportata solo da altre congetture.

        • lorenzo ha detto:

          Caro Agno, se noti, non ho scritto: … i gay anticipano…, bensì: … la proliferazione gay anticipa…
          I gay sono delle persone come tutti gli altri, a volte simpatici a volte no, a volte intelligenti a volte no, e la loro presenza è fisiologica e non reca nocumento ad alcuna cultura umana.
          Il problema è invece quando, come in un corpo umano, determinate cellule iniziano a proliferare in modo abnorme e disordinato, come appunto sta succedendo all’attuale cultura occidentale con il mondo gay: la nostra cultura o si cura e ristabilisce l’equilibrio naturale o, ci piaccia o no, è alla frutta.

    • Woody85 ha detto:

      Perché il titolo va cambiato se i quotidiani riportano la stessa notizia? Il tuo odio verso questo sito trova pace ogni tanto?

      • Agnostico ha detto:

        Quali quotidiani?

        • Woody85 ha detto:

          Tutti i quotidiani australiani che riportano la notizia.

        • Boomers ha detto:

          Quelli che dovresti leggere per poter scrivere poi qualcosa di utile e interessante (c’è una prima volta per tutti, amico, non disperare)

        • Agnostico ha detto:

          @Woody,
          Non leggo di nessun quotidiano australiano che riporta la notizia.
          @Boomers,
          Si. Forse potrei leggere anche i quotidiani australiani (ti ringrazio per il suggerimento) ma non sono molto interessato a quello che succede da quella parte del mondo.

          • Raffa ha detto:

            Ragazzi non vi preoccupate, dovete sapere che quando Agno andava a scuola, a cavallo delle due guerre, l’inglese non era obbligatorio così lui non l’ha mai imparato. Certo ora vi dice che non ha trovato “nessun” quotidiano che ne parla, ma in realtà è che non si mette nemmeno a cercare (giustamente direi, non capirebbe nulla!). Ovviamente almeno 10 notizie su 10 quotidiani online diversi ne parlano, come ho già linkato io: http://www.3aw.com.au/blogs/breaking-news-blog/doctors-group-risk-gay-marriage-would-increase-homosexuality/20120514-1ylox.html

            Non si capisce perché si interessa di questo articolo se in fondo non è interessato all’Australia. Mah, quest’uomo è un mistero. Credo che se non fosse un fondamentalista anticattolico sarebbe pure simpatico.

  • Roberto Dara ha detto:

    L’Australia ha 22 milioni di abitanti, a occhio e croce ci saranno circa 30.000 medici. Sarebbe interessante sapere cosa pensano i restanti 29.850 medici che non hanno sottoscritto questa richiesta.

    • Salvatore ha detto:

      Hai ragione. Probabilmente saranno tutti d’accordo con te.

    • Gab ha detto:

      Sai non è che le cose sono giuste perché dettate a colpi di maggioranza. Pensa che Cristo è morto solo sulla Santa Croce. Eppure oggi ci sono 1 miliardo e mezzo quasi di cattolici. Chi più chi meno cerca comunque di percepire la Verità che non si basa sull’opinione di questo o di quello ma sulla Rivelazione.

      • Roberto Dara ha detto:

        Assolutamente vero. Però 150 medici mi sembrano oggettivamente pochini…

  • Roberto Dara ha detto:

    Tutti no, ma probabilmente una percentuale di favorevoli simile a quella dei sondaggi fatti in Australia che danno proporzioni sempre crescenti a favore (60% nel 2009, 68% nel 2011).

    • Woody85 ha detto:

      Pensa che i sondaggi di favorevoli all’eugenetica superavano l’80%…

      • Roberto Dara ha detto:

        Fonte? Quando?

      • Daphnos ha detto:

        Suvvia, Woody, non essere schizzinoso: sii un po’ più elastico, piuttosto! Sennò che la usiamo a fare, la statistica? Se la percentuale di persone favorevoli a un’opinione aumenta, questo vuol dire che devi uniformarti, oppure che hai chiaramente torto. Non puoi permetterti di restare ancorato a un tuo pensiero personale!

        • Roberto Dara ha detto:

          Hai detto bene Daphnos, pensiero personale, che è libero. Se dopo tanti anni di dibattito in Australia solo 150 medici hanno sentito il bisogno di contraddire una tendenza in crescita costante, il loro è un pensiero personale, rispettabile, autorevole, ma probabilmente non in linea con la decisione più giusta, che deve essere quella della maggioranza, soprattutto se larga.

          • Katy ha detto:

            Le opinioni cambiano velocemente…negli anni 40-50 tutti i medici erano abortisti, come gran parte della popolazione…oggi l’80% si rifiuta di fare aborti e i pro life sono in maggioranza nel mondo e in crescita. Occorre ricordare che la maggioranza non ha mai ragione, spesso dipende dalla propaganda che si fa e oggi la ricchissima lobby gay può spostare l’opinione pubblica come vuole. Obama è stato costretto ad aprire ai gay per avere finanziamenti alla sua campagna elettorale, ad esempio.

            • Roberto Dara ha detto:

              Verissimo, ma direi che la questione dell’aborto è un po’ diversa da quella del riconoscimento giuridico (e sociale) delle coppie omosessuali.

          • Daphnos ha detto:

            Infatti non ho detto che la decisione da prendere debba essere diversa da quella espressa dalla maggioranza, sono sicuro che la piega presa dalla nostra società perfetta porterà all’approvazione di ciò che è richiesto dal 68% della pooplazione. Solo che intimidire un interlocutore mostrandogli una statistica non mi sembra un modo di argomentare razionalmente, piuttosto una forma subdola di ricatto: sei in minoranza, o ti adegui, o ne affronti le conseguenze di solitudine e incomprensione. Comunque, voglio evitare colpevolizzazioni: lo fanno tutti…

            • Roberto Dara ha detto:

              Lungi da me l’intimidire chiunque. Libertà massima da parte di chiunque di esprimere la propria opinione. 150 medici in un paese come l’Australia sono pochissimi, ma ciò non toglie che la loro opinione sia degna di discussione.
              Sul discorso della maggioranza, sono perfettamente d’accordo.
              Però qualche giorno fa si parlava dell’8×1000 e buona parte dei commentatori favorevoli alle attuali regole erano profondamente convinti che il sistema fosse giusto e che la religione cattolica, in quanto maggioranza, meritasse ampiamente di prendere anche le quote relative a chi non si esprime. In quel caso la maggioranza aveva inequivocabilmente ragione.

              • lorenzo ha detto:

                Se non capisci, o preferisci far finta di non capire, non è colpa di che cerca di spiegarti come stanno veramente le cose.

  • paolo ha detto:

    Quanto odio il termine “stile di vita omosessuale”.
    Da gay, studente universitario con lavoro part time, ogni volta che si parla di questo fantomatico “stile di vita” mi sento profondamente insultato. E con me i miei amici etero con cui vado all’università o con cui lavoro o con cui esco nel tempo libero.

    • Fabio Moraldi ha detto:

      In realtà sono gli stessi portavoce gay a parlare di “stile di vita”: http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2006/apr/21/gayrights.comment
      Pensa che ad alcuni da pure fastidio sentirsi chiamati omosessuali…sinceramente mi sembrate un pochino snob.

      • paolo ha detto:

        Ecco l’altro genio, quello che crede che un “portavoce” (chi l’ha nominato?) possa automaticamente parlare a nome di tutti gli omosessuali. Ma d’altronde tutti gli omosessuali si comportano da ragazzine e, soprattutto, sono snob. Alla faccia dello stereotipo pff
        E per cortesia, da persona intelligente quale credo tu sia, non parlare dicevo “voi” sembrate, “voi” vi comportate. Siamo persone diverse l’una dall’altra, con personalità diverse e storie diverse. Grazie 🙂

        • Fabio Moraldi ha detto:

          I tuoi strali dovrebbero innanzitutto rivolgersi verso i “portavoce” gay, come quello citato che un giornalista del Guardian (dubito che vi siano molti omosessuali con tale pubblico).

          Hai ragione invece sul “voi” e “noi”, è una cosa che infastidisce anche me, perciò mi scuso.

      • Brain ha detto:

        Per “stile di vita” non si intende l’orientamento sessuale di per se, quello non si sceglie e questo vale sia per gli eterosessuali che per gli omosessuali. Nell’articolo l’autore ricorda che quando era giovane la differenza principale tra l’essere nero ed essere gay era che almeno i neri non dovevano prendersi la briga di dirlo in famiglia. Il coming out in effetti è un punto fondamentale nel processo di maturazione psicologica che porta all’accettazione del se, particolarmente difficile ovviamente se si è cresciuti in un ambiente conservatore e retrogrado, ancora ancorato a vecchi pregiudizi e nel quale chiunque non sia etero viene quando va bene guardato con sospetto, quando va male dipinto come un perverso abominio, contro natura e “al di fuori del regno di Dio” (contro argomento logico: se Dio avesse voluto un’umanità esclusivamente eterorosessuale l’avrebbe creata in tal modo, semplice no?).

        • Katy ha detto:

          La differenza tra neri e gay è che i primi hanno una condizione genetica e i secondi no. L’omosessualità è un semplice comportamento, non c’è nulla di genetico (quanto avete martellato con il fantomatico gene gay???) che si apprende durante l’educazione (spesso per traumi, abusi, carenze genitoriali, non integrazione col gruppo di coetanei ecc.) ed è influito dall’ambiente. Questo confuta anche il tuo presunto argomento logico finale. Quando abbini l’essere conservatore con l’essere retrogrado si capisce che dell’umanità non te ne frega nulla…hai la fortuna di poterti esprimere, ricordalo sempre, perché i tuoi genitori non erano omosessuali.

          • Brain ha detto:

            Gentile Katy, sei molto sicura delle tue argomentazioni, purtroppo le tue granitiche certezze hanno i piedi d’argilla. Che si diventi omosessuali a causa di traumi, abusi e carenze genitoriali è una vecchia ipotesi – ormai del tutto abbandonata – che risale agli albori della psicanalisi. Per altro vi sono un gran numero di famiglie nei quali un figlio è gay e l’altro etero, sebbene abbiano stessi genitori, dunque stesso “ambiente”. L’ipotesi di una componente genetica, che tu scarti a priori, è invece tenuta in seria considerazione. Nel 2005 due ricercatori britannici raccolsero nel libro “Born gay: the psychobiology of sex orientation” tutta una vasta mole di ricerche svolte in vari campi (come la genetica, l’endocrinologia, la neurologia, la psicologia e la biologia evolutiva), arrivando alla conclusione che il fantomatico “gene gay” in realtà non esiste, sebbene i geni contribuiscano creando una predisposizione. I fattori ereditari contribuirebbero in una percentuale stimata tra il 30 e il 40%. Il resto deriverebbe da fattori “ambientali” comunque pre-natali. L’orientamento sessuale è dunque solo uno degli aspetti di un “pacchetto” che ci rende individui unici e che deriva sì da tutta una serie di componenti biologiche che vanno da variazioni in una regione di un cromosoma alla quantità di testosterone assorbito nel ventre della madre durante il periodo di gestazione. Infine mi si permetta una piccola risposta alla tua accusa (gratuita e velenosetta) che a me dell’umanità non importerebbe nulla. A me dell’umanità importa eccome. Ma io nell’umanità comprendo sia le persone eterosessuali che quelle omosessuali, tu invece sembri avere qualche problemino di accettazione in tal senso.

  • lina lucia ha detto:

    è confortante sapere che nel mondo ci sono ancora persone normali,ossia quelle dotate di “tutti i parametri migliori”,compresa la gioia di vivere.sono grata ai 150 medici australiani che finalmente hanno il coraggio e la documentazione per rivelare quanta sofferenza mentale produce in un bambino l’assenza antropologica ed emotiva delle figure genitoriali”tradizionali”: padre e madre,uomo e donna,maschio e femmina!!!!

  • Alida ha detto:

    OMOSESSUALI E EX-OMOSESSUALI UNITI NELLA LIBERTA DI SCELTA TRA DESIDERI SESSUALI E SOGNI DI VITA.
    LA GIOIA DEL CAMMINO VERSO L’ETEROSESSUALITA’.

    50 giovani tra I miei amici di Facebook sono “legati” al mondo dell’omosessualità.

    Cambiare si può, lo dice anche l’Organizzazione mondiale della sanità nel codice F66.1 della ICD-10 della decima revisione della classificazione ICD. Ma poi lo dicono le tantissime testimonianze in tutto il mondo. Storie che vengono puntualmente smentite o ridicolizzate the chi con prepotenza ha voluto per anni nascondere questa verità agli occhi del mondo. Le loro dichiarazioni vengono cancellate the internet o puntualmente vengono coperte con messaggi tipo “Questo sito può danneggiare il computer”. Vengono minacciati di morte, insultati, cancellati I loro profili Facebook eppure loro sono sempre più in tanti, sempre più motivati e sempre più felici di vederne I risultati. Il mondo ne deve prendere atto.

    Per molti è stato un incontro con la fede, come Luca di Tolve, ex attivista gay ora sposato the più anni o Adamo Creato, entrambi conosciuti in tutta Italia per le loro dicihiarazioni pubbliche d’essere usciti dall’omosessualità. Meno conosciuto è il motivo che l’ha portato ad essere omosessuale: “… Mio fratello mi costringeva a masturbarlo. Ero piccolo e ricordo che”quella cosa” non mi piaceva per nulla e cercavo sempre di fuggire le occasioni in cui mio fratello avrebbe potuto approfittare. Ho cercato di analizzare molto bene questo aspetto della mia vita anche con molta difficoltà perchè anche il solo pensarci ti fa venire il vomito: le immagini che ti tornano alla mente creano un disagio forte dentro. In seguito (come era prevedibile) quell’atto era proprio quello che privilegiavo (cercavo) neirapporti sessuali con gli uomini….” Alcuni libri e testimonianze:
    http://omosessualitaeidentita.blogspot.com/2010/12/libri-in-italiano-per-uscire.html
    https://www.uccronline.it/2011/09/23/omosessualita-uscirne-si-puo-io-lho-fatto/
    https://www.uccronline.it/2012/03/13/mi-chiamo-andrea-e-ce-lho-fatta-sono-uscito-dallomosessualita/

    Per altri è stato un incontro con l’amore come ha raccontato Maria Italia: “…Nel paese dove vivo, c’era una copia gay non piu’ ragazzini, stavano insieme the un po’ di anni, uno di loro ha iniziato a trovare scuse, piano piano si sono lasciati, fino qui direte voi tutto normale. Si, tutto normale, se non fosse che uno dei due si e’ innamorato di una donna, ora dopo 2 anni stanno ancora insieme, felicemente…”. Oppure Massimiliano incontrato the Povia sul treno che dopo aver preso appunti della sua storia, lo ha ispirato a cantare la canzone “Luca era gay”.

    In fine vi è un nuovo terzo gruppo di ragazzi, alcuni credenti altri no, che hanno scoperto grazie alle nuove scienze della fisica quantistica che per anni gli sono stati raccontati un mucchio di bugie. Non sono I geni a modificare I pensieri, bensì il contrario. La forza del pensiero e delle convinzioni che derivano dall’inconscio creano una realtà che si può cambiare, grazie a tecniche di riprogrammazione dell’inconscio. Alcuni di loro con gioia ne danno già testimonianza.
    http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__cambia.php
    http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__evolvi-il-tuo-cervello.php
    http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2012/01/grazyna-gosar-e-franz-bludorf-dna-e.html?spref=fb
    http://www.scienzaeconoscenza.it/scienza/lipton_biologia_credenze.htm
    http://www.macrolibrarsi.it/video/__la_mente-piu_forte_dei_geni-dvd.php
    http://www.youtube.com/watch?v=BqVaaFR7tHA&feature=share

    Con le nuove scienze le lobby gay, sanno d’aver finito di tenere sottomessi migliaia di ragazzi, nascondendo loro la verità per anni. Ora cercano con queste ultime pubblicazioni di zittire anche la scienza facendoci credere che siamo solo vittime del nostro cervello:
    http://brainfactor.it/index.php?option=com_content&view=article&id=673%3Anoi-siamo-il-nostro-cervello-un-libro-scomodo&catid=36%3Arecensioni&Itemid=3

    Mentre l’intero mondo scientifico sta inseguendo I neutrini nella direzione opposta, medici, psicologi, biologi, chimici, fisici…. OMOFOBI sono tutti coloro che vi vogliono vittime del cervello mentre la scienza ha dimostrato che ne siete creatori. Le pulsioni omosessuali non sono una scelta, quella di seguire I sogni cambiandole sì.

    QUESTO FILMATO E’ SPIEGATO BENISSIMO PER QUANTO RIGUARDA IL LATO SCIENTIFICO DELLA FISICA QUANTISTICA – Cosa si nasconde dietro ogni desiderio sessuale. Tutti I cambiamenti stanno nella nostra mente, basta volerlo veramente. Però le interpretazioni che danno sulla religione e su Dio sono solo idee personali e non rendono giustizia alla Sua bontà perciò lo tengo tra I miei link con le dovute osservazioni personali.
    Cercano di escludere la religione, come fosse limitativa alle possibilità di questa scienza, mentre limitativa è solo la loro idea di religione, perchè la religione può essere un mucchio di parole scritte o può essere la vita. La vita dei santi dimostra il perfetto connubio di religione vita e fisica quantistica. Anna Caterina Emmerich si spostava nel passato in visione e si trovava presente nel vedere tutta la vita di Gesù e Maria. Padre Pio appariva in due luoghi diversi contemporaneamente come pure Santa Faustina Kowalska. Tutti vedevano il futuro e compivano miracoli. Sant Agostino era arrivato anche a dire che I miracoli erano appunto leggi di natura ancora sconosciute (fisica quantistica).
    Poi si scandalizzano con la religione poichè è “arrogante” nell’affermare che noi siamo stati fatti ad immagine e somiglianza di Dio…. e dopo un po’ arrivano addirittura a dire che noi siamo Dio.
    Infine dicono che le religioni non hanno capito niente di Dio che non è possibile che un nostro peccato possa cambiare qualche cosa a un Dio tanto onnipotente. Ma in effetti sono loro che non hanno capito niente di Dio, poichè Dio è prima di tutto, al di là di ogni cosa, AMORE e proprio perchè Lui ci ama di un amore così puro e immenso non potrà che essere ferito the ogni minimo comportamento che va contro l’amore. Non perchè fa male a Lui, ma pechè fa male a noi e Lui amandoci soffre nel sapere che soffriremo per quell’azione o anche solo quel pensiero. Più è grande l’amore e più è grande anche la sofferenza. Il bene e il male esistono in quanto ad azioni a favore o contro l’amore. IL SUO AMORE PER OGNUNO DI NOI E’ FUORI DALLA PORTATA DELLA NOSTRA CONCEZIONE e l’unico recipiente che esiste per attingere alla sua misericordia è la fiducia.
    http://www.youtube.com/watch?v=cYqI3y8S4p4&feature=share

    WHAT THE BLEEP DO WE KNOW! ITA (integrale)
    http://www.youtube.com
    -Documentario sulla fisica quantistica. Di che cos’è fatto un pensiero? Di che…

    IL NUOVO MONDO SCIENTIFICO E’ UNIFORMEMENTE D’ACCORDO IN QUESTO:
    Quali sono I pilastri del pensiero occidentale che stanno crollando, e perché stanno crollando?

    La nostra cultura e la nostra vita si basano sulle verità che percepiamo sul nostro mondo. Le quattro credenze fondamentali sul nostro mondo che fino ad oggi hanno costituito il fondamento del paradigma scientifico sono state profondamente revisionate dalle ultime scoperte scientifiche. I pilastri che stanno crollando includono: La fisica newtoniana – Il controllo genetico della vita – La sopravvivenza del più adatto – La nozione di evoluzione casuale.
    Dal momento che queste nuove e radicali conclusioni non sono arrivate alla massa della gente, le istituzioni della società continuano ad orientarsi per mezzo di queste “stelle esaurite”, conducendo così il mondo in una direzione sbagliata.

    • Brain ha detto:

      “Credo di dovere le mie scuse alla comunità gay”. Con questa lettera il dottor Robert Spitzer, psichiatra di fama mondiale e sempre citato dai fautori del “ri-orientamento” sessuale, scrive un episodio memorabile della storia della lotta per i diritti degli omosessuali. Nel 2003 aveva pubblicato uno studio a favore dell’impiego della terapia per “curare” l’omosessualità di coloro che sono motivati a cambiare. Assumendo che l’omosessualità fosse un disturbo sul piano degli orientamenti sessuali, negli ultimi anni tali teorie sono state oggetto della critica dei difensori dei diritti degli omosessuali. Lo studio di Spitzer aveva numerose lacune metodologiche e di controllo che oggi lui stesso ammette, chiedendo scusa.
      http://www.nytimes.com/2012/05/19/health/dr-robert-l-spitzer-noted-psychiatrist-apologizes-for-study-on-gay-cure.html

      • Katy ha detto:

        Il povero Spitzer ha oltre 80 anni, è vecchio e malato e da trent’anni è insultato e sotto pressione dalla lobby omosessuale. E’ stato indotto a scrivere questa lettera che comunque non ha alcun valore perché non si può cambiare idea rispetto alle considerazioni di uno studio scientifico accettato in peer-review, anche perché si mette in ridicolo la rivista scientifica che l’ha pubblicato e i revisori che lo hanno accettato. Se è stato pubblicato su Archives Sexual Behavior (cioè una delle massime riviste scientifiche)- è perché era corretto nella metodologia. Inoltre, gli ex presidenti dell’APA praticano loro stesso aiuto psicologico agli omosessuali: https://www.uccronline.it/2011/11/16/lex-presidente-dellapa-%C2%ABdallomosessualita-si-puo-uscire-lapa-e-solo-politica%C2%BB/

        La terapia funziona e non danneggia:
        http://www.mygenes.co.nz/whiteheadcomorbid10_2.pdf
        http://www.amazon.com/gp/product/083082846X/
        http://www.narth.com/docs/journalsummary.pdf

        • Brain ha detto:

          Gentile Katy, davvero interessante notare che uno studioso sia per anni portato come esempio illustre delle tesi che si vogliono dogmaticamente sostenere per poi essere bollato come un vecchio deficiente quando ammette pubblicamente di avere fatto degli errori e chiede scusa. Davvero formidabile. Quanto alle cosiddette “terapie riparative” tutti gli ordini professionali di psichiatri e psicologi ne hanno fortemente preso le distanze, sottolineandone la non scientificità e la potenziale pericolosità. In primis L’American Psychological Association sin dal 1997 (http://psychology.ucdavis.edu/rainbow/html/resolution97.html) e l’American Psychiatric Association (http://healthyminds.org/More-Info-For/GayLesbianBisexuals.aspx ). Da noi l’Ordine degli Psicologi Italiano nel gennaio 2008 ha preso ufficialmente posizione in una nota nella quale si chiarisce che “Lo psicologo non deroga mai ai principi del Codice Deontologico nessuna ragione né di natura culturale né di natura religiosa (…) È evidente quindi che lo psicologo non può prestarsi ad alcuna “terapia riparativa” dell’orientamento sessuale di una persona.”
          Per tutta una vasta panoramica di prese di posizione contro le “terapie” riparative si veda:
          http://www.religioustolerance.org/hom_expr.htm

          • lorenzo ha detto:

            Voglio essere sincero: chi ti racconta che essere gay è un normale orientamento sessuale ti stà prendendo in giro e non ti vuole il tuo bene.

            • Brain ha detto:

              Caro Lorenzo, ma tu che cosa intendi esattamente per “normale”? E poi, conosci personalmente qualche ragazzo o ragazza omosessuali? Ci hai mai parlato? Hai mai provato a cercare di farti spiegare quali sono le loro emozioni, aspirazioni, sentimenti? Prima di bollare altri esseri umani come “anormali” solo perchè un aspetto della loro personalità differisce dal tuo forse dovresti almeno cercare di conoscere. Altrimenti viene il sospetto che chi “ti sta prendendo in giro” (facendoti credere delle cose che non sono vere) sia qualcun altro…

              • lorenzo ha detto:

                Per normale intendo quando la fisicità non contrasta con le dinamiche mentali e comportamentali.
                Se vuoi saperlo, ho alcuni amici gay e, personalmente, attribuisco parte del loro essere alla famiglia: fuori vogliono sembrare felici, ma basta guardarli negli occhi che mi sento stringere il cuore per la sofferenza che traspare.

                • Brain ha detto:

                  Definizione assai nebulosa. La “fisicità” (qualsiasi cosa tu intenda) delle persone omosessuali non contrasta affatto con le dinamiche mentali e comportamentali, tant’è che al mondo vi sono milioni di persone omosessuali che vivono del tutto serenamente (e senza ‘contrasti’) la loro vita. Quanto ai tuoi “amici” gay sei sicuro che la “sofferenza” che tu affermi di vedere nei loro occhi sia causata dal loro orientamento sessuale e non magari da altri fattori…magari il sapere che chi li sta guardando negli occhi (tu) li considera tutto sommato dei poveri sfigati anormali e da compatire (“mi si stringe il cuore”)?

                  • lorenzo ha detto:

                    Un conto è affermare di vivere senza contrasti, un conto è mentire spudoratamente anche a se stessi.
                    La natura non mente e non perdona: il maschile è maschile, il femminile è femminile.

                    Riguardo ai miei amici gay, conosco anche troppo bene le loro storie personali e familliari.

                    • Brain ha detto:

                      Caro Lorenzo, scrivi che “il maschile è maschile, il femminile è femminile”. E chi lo mette in dubbio? I gay sono uomini che provano attrazione sentimentale e sessuale verso altri uomini. Le lesbiche sono donne che provano attrazione sentimantale e sessuale verso altre donne. Nessuna confusione dunque su ciò che è maschile e cio che è femminile. Da quello che scrivi viene il sospetto che tu confonda clamorosamente l’omosessualità con la transessualità, nella quale il sesso biologico (genitali) non corrisponde alla loro condizione psicologica e identitaria, per cui aspirano ad un cambiamento di genere. Tutte le tue altre affermazioni (tipo “la natura non persona”!) sono solo slogan, del tutto vuoti e senza senso quando si dimostra di non sapere neanche di cosa si sta discutendo, ma facendo analisi superficiali sulla vita altrui (compresa quella dei tuoi “amici”, che poi sarebbe interessante sapere se loro ti consoderano amico o altro).

  • Paolo ha detto:

    Ma cosa vuoi mai Brain…Miss Kathy sta solo facendo il giro di tutte le pseudo argomentazioni di chi propone queste pratiche solo per inventarsi conferme pseudoscientifiche alle proprie credenze campate per aria.
    Miss Kathy mi pubblichi le prove dell’induzione effettuata al Dr, Spietzer, grazie.
    Come sarebbe carino avere gli studi scientifici menzionati da uqeti 150 medici (guarda caso i nomi più noti sono tutti ferventi devoti).

    • lorenzo ha detto:

      Paolo, come vanno i tuoi rapporti con babbo?

      • Paolo ha detto:

        Molto bene, grazie per esserti informato ma non ce n’era bisogno.
        Unica cosa lory…non fare domande basate sulle letture fantastiche che fai.
        Se devi basare la tua percezione delle cose sul fantastico meglio un romanzo come Conan il Barbaro, più attinente alla realtà.

        • lorenzo ha detto:

          Strano, da come ne avevi parlato sembrava lo stessi ancora cercando, ma forse il surrogato che hai trovato lo sostituisce benissimo…

          • Paolo ha detto:

            Ripeto lory…cambia letture fantastiche.
            Oppure mettiti il cuoricino in pace come ho già detto altre volte, starai megli credimi.

            • lorenzo ha detto:

              Paolino caro, visto che ciò che sei non è colpa tua ma le conseguenze delle tue azioni ricadranno su te stesso e nessuno potrà portarne il peso se non tu, mi corre l’obbligo di metterti in guardia sull’ineluttabilità che il tuo attuale modo di vivere sarà la tua rovina.
              Il tuo rifiuto di crescere, il voler rimanere ancorato a quegli anni in cui i maschietti vedevano le femminucce come alieni è il sintomo evidente di un disagio esistenziale che hai confuso, spalleggiato e sostenuto da chi certamente non vuole il tuo bene, con uno stile di vita.
              Fidati: uscirne si può, basta volerlo.

              • Paolo ha detto:

                Ripeto Lory non inventare la realtà a seconda delle tue letture fatastiche. Due strade: o te ne fai una ragione o ti svuluppi e ti evolvi (ma non mi sembra tanto possibile).
                Un’ ultima cosa: molto divertenti le tue considerazioni su di me basate sul nulla, se non su quell’accozzaglia di luoghi comuni messi insieme per sostenere le varie “terapie riparative”. Ti sei fatto tutto il tuo filmino…ti senti almeno rassicurato? Ora però apri gli occhiettini su

                • lorenzo ha detto:

                  Paolino Paolino, io non mi baso su luogli comuni, ma sulle risposte che dai alle mie provocazioni: sei come un libro aperto. 😉