L’omosessuale Fanshawe: «il problema non è l’omofobia, ma lo stile di vita gay»
- Ultimissime
- 02 Apr 2012
La lobby omosessualista ha ormai imposto che la parola “gay” sia abbinata all’arcobaleno, ai colori accesi, alle fiere carnevalesche di persone nude o travestite che mimano gesti sessuali lungo le vie principali delle città. Ma perché per essere gay bisogna essere infantili e comportarsi da adolescenti? La domanda non è nostra, ma di Simon Fanshawe, importante scrittore omosessuale e intellettuale inglese.
Nel 2006 ha realizzato un documentario intitolato “The Trouble With Men Gay”, preoccupato per la superficialità e la distruttività dello “stile di vita gay”. Presentandolo su “The Guardian” ha scritto: «In appena un’ora sono riuscito a bruciare tutti i ponti del mondo gay che avevo. Sono diventato il capro espiatorio delle fazioni politiche più estreme del mondo gay». Fanshawe ha osato sfidare la lobby, decidendo di mostrare come «noi uomini gay viviamo la vita da adolescenti, ancora ossessionati dal sesso, dai corpi, dalle droghe, dalla gioventù, e dall’essere “gay”». Oggi la società non discrimina gli omosessuali, dice, ma «noi insistiamo ancora comportarci come sciocchi adolescenti ribelli». E ancora: «Abbiamo combattuto discriminazione e pregiudizio, ma solo per arrivare distruggere noi stessi con droghe e sesso selvaggio».
Fanshawe ha accennato all’invenzione della lobby gay di ogni tipo di diritto immaginabile pur di passare per vittima, fino a quello di “fare crociere per gay”. «Che cosa ridicola», ha commentato. «Ci può piacere, ma non è un diritto». Ha accusato l’intolleranza degli omosessualisti, che impediscono anche solo di chiedersi se «è davvero accettabile camminare lungo la strada principale di Brighton vestiti di un perizoma, solo perché è l’orgoglio gay». La risposta violenta è sempre la stessa: «Zitto! E’ gay, è dolce». Accusa il mondo gay di essersi ridotto a praticare «ogni tipo di l’attività sessuale, solo perché è gay». Così mentre le riviste gay mettono in copertina annunci di vacanze e interviste con le celebrità gay, all’interno «è pieno di annunci di prostituti: quello che ho letto oggi contiene non meno di sette pagine di annunci. Abbiamo normalizzato la prostituzione. E’ praticamente un percorso obbligato per qualsiasi ragazzo con un giro vita di 29 pollici e nessun acne visibile». Ogni tipo di attività sessuale (di gruppo, con animali ecc.) è lecita se sei gay, ogni giudizio morale è precluso, se si osa mettere in discussione «alcuni tipi di comportamento sessuale, si corre il rischio di sentirsi dire, come dal proprietario della sauna che ho intervistato, che non sei davvero gay». «Siamo assetati di vanità», gli ha risposto un ragazzo, «guardiamo con disprezzo gli uomini vecchi. Nonostante l’Aids continuiamo a rincorrere il massimo piacere sessuale. Siamo felici che il mondo ci guardi come delle checche effeminate». Ma per il giornalista inglese è preoccupante: «abbiamo organizzato la nostra identità intorno al sesso e questo è deleterio. Così la promiscuità è diventata la norma».
Questo deleterio stile di vita, e non tanto l’omofobia della società, spiega le cifre impressionanti: «il 20% di uomini gay a Londra fa uso di droghe». La comunità gay, ha detto, preferisce il crystal meth perché riduce le inibizioni e permette di portare il sesso ad un livello “animalesco”, “privo di emozione.” «Gli studi», ha continuato, «mostrano che gli uomini gay hanno il doppio delle probabilità di diventare sieropositivi. Tassi di sifilide tra gli uomini gay sono aumentate del 616% negli ultimi cinque anni», ha continuato lo scrittore omosessuale. Nel documentario ha affermato: «Stiamo nuotando in una fogna e tutto quello che sappiamo dire è che è normale?».
53 commenti a L’omosessuale Fanshawe: «il problema non è l’omofobia, ma lo stile di vita gay»
Un brutto colpo…ora chi accuseranno di omofobia??
Guardando le sfilate dei gay pride non si vedono persone mature che si battono per il riconoscimento dei loro diritti, ma si vedono degli esibizionisti abbastanza infantili il cui unico scopo è scandalizzare. Se fossi gay mi vergognerei parecchio di quelle sfilate, anche perché passa l’idea di gay = pazzoide sessuomane invasato, mentre in realtà molti di loro, grazie al cielo, sono persone normali.
Non a caso in Russia sono vietate. Forse hanno capito che dopo l’ideologia comunista il popolo non sopporterebbe anche quella omosessualista.
Questo lo dicono anche molti omosessuali; anzi, non sono pochi quelli che sostengono che ai gay-pride vadano in realtà persone che mascherano dietro l’omosessualità perversioni ancora più gravi…
Peccato però che queste persone si nascondano puntualmente.
Come ?… Quello che non è normale non è tanto che stiano sui carrozzoni o che siano esibizionisti ma è ciò che fanno tra di loro che mi impedisce di dire “molti di loro, grazie al cielo, sono persone normali”
Beh almeno sono civili 🙂
Scusa se insisto Francesco, ma mettere ciò che corretto davanti a ciò che è buono e giusto è l’errore apparentemente innocuo e da gentiluomini che cementa l’ipocrisia del politicamente corretto e che finisce per nascondere ciò che va scoperto!
colgo l’occasione per rammentare che è bene distinguere il movimento gay (lobbies e carrozzoni vari) dalle persone omosessuali. lo dico perchè spesso tendiamo a sovrapporre le due realtà, che invece non sempre si sovrappongono. in questo modo eviteremo di dare giudizi che appariranno sommari a persone che non si ritrovano nel ‘movimento gay’ e che tuttavia vengono accomunate ad esso nei nostri giudizi
Concordo…d’altra parte sarà responsabilità di Fanshawe semmai.
Io non sono darwiniano in senso stretto, ma molto molto largo.
Ma, qui si afferma che il tasso di sifilide è aumentato del 616% negli ultimi 5 anni.
Il 20% degli omosex a Londra (e presumibilmente a New York o Roma non è diverso) fa uso di stupefacenti.
In Ministero della sanità USA afferma che il 2% della popolazione è responsabile del 60% dei nuovi casi di HIV.
Un documento dell’analogo Ministero spagnolo espone cifre molto simili.
Vuoi vedere che Darwin con la teoria della selezione della specie aveva ragione??????
Decisamente. Vogliamo parlare dei tassi di suicidio e depressione? Per non parlare delle malattie all’apparato digerente?
E poi si stupiscono se i medici dei centri trasfusionali rifiutano i donatori gay…
Come al solito notizie riportate in modo pretestuoso solo per sollazzare l’ideologia religiosa. Argomentazioni rispecchiabile in pieno sullo stile di vita etero (solo che questo non viene definito tale). Smentito poi dalle tante famiglie composte da persone dello stesso sex che vengono castrate da una società ancor fortemente omofoba. Smentito dai tanti etero che tradiscono, si drogano eccc. Smentito anche dalla assurda affermazione che non vi sia piú discriminazione. E anche per chi, come me, non si droga, non ha rapporti promisqui ecc. Depressione e suicidi dovuti al clima invivibile che molti omosessuali scontano per colpa dell’ideologia religiosa in primis DSaeba.
Non ho bisogno della cosiddetta ideologia religiosa. Parlano i numeri. Non credo che la matematica abbia bisogno di un’ideologia per essere compresa, ma forse ha bisogno di un’ideologia per essere taciuta.
Tutto questo senza omofobia.
P.S. non me ne frega niente dello “stile etero”, perchè per me non esiste nessuno stile.
Esistono le persone che si comportano come esseri umani, esistono quelle che si comportano come animali. La marca da bollo della disfunzione di genere o di identità sessuale potete metterla voi.
Paolo, sei un omofobo!!!
Cerca di rispettare Simon Fanshawe anche se è omosessuale, apriti al mondo!!!
Paolo, grazie per i tuoi interventi: se non ci fossi tu a ripetere certi luoghi comuni potrei pensare che in articoli come questi ci si sbaglia
Scusa, Paolo, ma questo clima invivibile lo vedi solo tu. Non ci sono rastrellamenti su tutto il territorio per scoprire chi è gay e quindi ghettizzarlo, non vedo pullman appositi per gay o posti riservati perché non si confondano con gli etero, non vedo fontane dove possano bere solo i gay e fontane per gli etero, non si vedono scuole per gay e scuole per gli etero, io vedo ragazzi in giro che passeggiano e scherzano e fra ci sono gay, anche dichiarati che vivono in modo normale, senza le esagerazioni che danneggiano davvero il mondo omosessuale. Vallo a dire agli ebrei, alle persone di colore, agli extracomunitari, e persino alle donne di più vecchia generazione, che fino a un trentennio fa potevano venire uccise e i colpevoli restare impuniti per il cosiddetto “delitto d’onore”, considerate proprietà del padre di famiglia e del marito ancora oggi in molte parti del mondo, costrette a coprirsi dalla testa ai piedi, che non possono studiare, e vedi cosa ti dicono sulla discriminazione, vallo a chiedere agli stessi omosessuali di qualche trentennio fa e vediamo se sono d’accordo. Gli omosessuali convivono con gli etero tutti i giorni, lavorano, studiano, fanno sport senza che nessuno li giudichi e li escluda. Forse persiste qualche caso di intolleranza ma spesso si dimostra essere un atto di persone estremiste che nulla hanno a che fare con la gente normale. Siete in tv, in radio, al cinema e nessuno dice niente a meno che si sfoci nell’esibizione di immoralità (vd trasmissione di rai4 dove si parla anche di droga e violenza)
Lascia però che ti dica che spesso le distanze e le differenze le create voi con i vostri atteggiamenti. Un esempio di questo è stata la creazione di un expo per turismo gay, che, svoltosi per la prima volta l’anno scorso si ripeterà quest’anno e negli anni a venire; addirittura si è fatta la proposta di dare un bollino ai ristoranti, alberghi e a tutti i luoghi che vorranno aderire e dedicarsi a questo tipo di turismo, con corsi per personale che accolga i gay!!!
Ora, partendo dal presupposto che l’unica differenza, per me che sono cattolica, fra noi è la tendenza sessuale, che per specifica legge tanto per gli etero quanto per gli omo, può essere palesata non allo sguardo del pubblico, mi puoi dire quale altra differenza c’è che renda necessaria una cosa del genere? Sono gli stessi omosessuali a ghettizzarsi, a ergersi al di sopra di tutti, intoccabili e perfetti e puri e felici, che devono stare distanti da tutti, tanto da avere percorsi turistici a loro dedicati.. Siete voi stessi a creare un abisso di incomprensioni
Paolo, se hai problemi con la verità dell’articolo ti consiglio il link originale: http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2006/apr/21/gayrights.comment
Il “solito” clericale fascista omofobo, mascherato da intellettuale gaio per colpire le rivendicazioni del mondo gaio….
Perché il solito?
Io mi sono fatto un opinione leggendo i dati.
Non nutro speranze per la formazione di una famiglia omosessuale omologa a quella eterosessuale, non perché abbia pregiudizi, anzi tutt’altro gli omosessuali sono persone come noi, te o me, soltanto non capisco come persone dello stesso sesso possano creare una struttura stabile e protetta per i bambini.
*nella formazione
Daniele, interessante il livello di omofobia concentrato nell’anticlericalismo.
Ragazzi…volete condurre una vita dissipata tra locali notturni e andare a letto alle cinque della mattina? Volete sballare? Volete un gruppo sociale “poliamoristico”, cioè andare a letto con questo e poi con quell’altro e poi quell’altro ancora?
FATE PURE !!!!!
Ma non osate lamentarvi ed accusare la “società degli etero” e la Chiesa sia cristiana o di qualunque altra fede, quando la natura esigerà il suo tributo.
Perchè con la propaganda mediatica e la “cultura di massa” potete ingannare gli altri esseri umani, ma la natura non la ingannate mica; lei esigerà il suo conto, sempre, e fa male: vi costa la pelle.
Fate come vi garba meglio, tanto ci pensa la natura a fermarvi.
Il problema è che allo Stato, la vostra degenza ai reparti Malattie Infettive, costa un pozzo di soldi, sottratti da altri attività come fondi per il sostegno delle aziende in crisi, istruzione, sussidi ecc..ecc…
Poi cantatela e suonatevela come vi pare, tanto siete i padroni del web, ma le statistiche su numeri reali, dicono questo: per dirla con Ligabue…”il totale non cambia, anche se fa star male..” (non mi ricordo più il titolo della canzone).
(Lo stesso si applica agli etero che conducono il vostro stesso stile di vita, cambia solo il tipo di organo genitale, per par condicio).
Sopratutto non chiedete che vi siano affidati dei bambini.
Il fatto che i neurobiologi non abbiano esaurientemente definito le cause dell’omosessualità, non significa che ne siano completamente ignari !
Solo certi dettagli -fra le diverse teorie scientifiche- variano nella loro definizione. Gli scienziati (degni di questo nome) sono unanimi nel dire, senza timore di sbagliarsi, che NON E’ OMOSESSUALE, (ma anche eterosessuale, bisessuale, transessuale, asessuale) CHI VUOLE ! L’OMOSSESSUALITA’ NON E’ ASSOLUTAMENTE CORRELATA AD UNA SCELTA PERSONALE, ma neanche una PARAFILIA O PERVERSIONE SESSUALE !
PS : Ritengo giusto che si critichi certi dei loro comportamenti in luoghi pubblici ; ritengo che dovrebbero essere più discreti ; sono d’accordo che l’omosessualità comporta rischi maggiori (come per i tossico-dipendenti e non solo) di diffondere, (e/o essere vittima), di malattie sessualmente trasmissibili. In questi casi l’utilizzo dei preservativi (anche se i rischi non saranno mai ridotti al 100%) diventa una necessità assoluta !!
“L’OMOSSESSUALITA’ NON E’ ASSOLUTAMENTE CORRELATA AD UNA SCELTA PERSONALE” Non è vero perchè io conosco una ragazza che ha una compagna da due anni ed ha sempre avuto fidanzati maschi. E mi ha detto chiaro e tondo che le donne sono una sua scelta perchè ci si trova meglio. Ora veste da uomo ecc. quindi dubito pure che sia bisex.
NB : La sessualità umana non è una variabile che può assumere solo i valori eterosessuale-omosessuale ! E’ accertato che certi possono transitare dall’etero all’omo o pedofilia a secondo delle opportunità, ma va notato che questi comportamenti sono relativamente marginali nella stragrante maggioranza dei casi ; la sessualità è risentita e espressa in modo (sia pure con diverse sfumature) ripetutamente stabile.
“E’ accertato che certi possono transitare dall’etero all’omo o pedofilia a secondo delle opportunità” Sì ma questa dalle mie parti si chiama confusione e mi fermo qui.
Prima dici che l’omosessualità non è una libera scelta e non è una perversione, poi metti sullo stesso piano omosessualità e pedofilia e parli di cambiamenti “a seconda delle opportunità”. Un discorso che fa della coerenza il suo principio, eh?!
Maria Domenica
Come scritto intendo dire che sono eccezioni rarissime (documentate dalla psichiatria), quindi ECCEZIONI che confermano la regola e NON LA REGOLA !
I tuoi commenti sono solo pensieri di un maniaco dell’omosessualità. Non capisco perché vadano tenuti in considerazione più di quello che dice che il 91% dei pedofili è omosessuale.
O fornisci dei dati, delle fonti e delle prove, oppure diventa la fiera della banalità.
Così sei stato più chiaro. Nelle scienze però le eccezioni confutano la regola, non la confermano. Tutt’al più ci sono eccezioni che sembrano in apparenza non seguire la regola, ma in realtà se le studi a fondo hanno un comportamento conforme a ciò che la regola prevede oppure sono eccezioni che non confermano nulla.
Detto questo, il fatto che gli omosessuali se la prendono anche con gli stessi omosessuali, che pensino di essere perseguitati e discriminati da tutti, quando non è così, secondo me sta portando a galla il loro malessere. Sono loro i primi a non accettarsi, a sentire che il loro comportamento sessuale non è secondo la loro stessa natura. Questo esibizionismo, questo volere a tutti i costi rendere regola anche la prostituzione, la droga, il nudismo, i carrozzoni vari è indice del fatto che inconsciamente pongono sullo stesso piano la loro omosessualità e tali comportamenti. Solo distruggendo la morale, le inibizioni pensano che potranno accettare se stessi, senza capire che non è questione solo morale ma anche naturale.
Nessun neurobiologo al mondo può cambiare, assodate le rarissime anomalie che confermano la regola, il fatto che nei mammiferi:
X + X = donna,
X + Y = uomo.
So per certo che in natura alcuni animali cambiano sesso nel corso della vita ma, fino a prova contraria, gli omosessuali appartengono alla razza umana.
Ti sei accorto inoltre che affermando: “…certi possono transitare dall’etero all’omo o pedofilia a secondo delle opportunità…”, metti sullo stesso piano tutti i comportamenti sessuali?
Caro Lorenzo :
La nozione di « sesso anatomico » non corrisponde necessariamente alla nozione di sesso cromosomico. L’identità sessuale era definita fino circa il 2000 dalla presenza di cromosomi XX (donna) e XY (uomo); ma è stato accertato sin dal 2000 che esistono delle donne con cromosomi XY ed uomini con cromosomi XX ! Qualsiasi genetista potrà confermarle cio’ che ho scritto ! Allora ?
Sì ma ti sei furbamente dimenticato di dire che sono delle anomalie genetiche.
La natura dell’uomo è eterosessuale, nessuno nasce omosessuale. Il corpo di un omosessuale rimane a ragionare come eterosessuale.
Mi pare di ricordare che il famoso rapporto Kinsey descrivesse la questione in modo molto poco netto… anzi, Kinsey diceva esplicitamente che “la sessualità cambia nel tempo” e che è un complesso di fattori sia puramente fisiologici, che psichici (fantasie, desideri, etc)
Io di esperienza in questo campo ne ho ben poca, conoscendo solo due persone che si sono identificate come gay o bisex; gli unici due di cui lo sappia per certo, poi ce ne saranno stati anche altri di cui non ho mai saputo. Ricordo però bene che entrambi me ne parlarono, quando ci è capitato di discuterne, in maniere che sottintendevano un elemento di scelta; specialmente una dei due, ragazza che conosco molto bene, lo diceva in modo esplicito.
Ovviamente, è una scelta che non avrebbe potuto fare se l’atto le avesse fatto istintivamente schifo, in questo senso non dubito ci sia una predisposizione.
Per tutto il resto, mi rifiuto di sparare giudizi a caso come troppa gente fa (in TV, nella società, su questo sito).
Il fatto che “la sessualità cambia nel tempo” non è un dato verificato nel 99% della popolazione mondiale. Cambia se la società si modifica, infatti oggi ci sono molti più omosessuali di 10 anni fa, proprio perché l’omosessualità è oggi una moda.
Sono d’accordo con te sul giudicare solo in merito all’omosessualità e non agli omosessuali (il peccato e non il peccatore, per intenderci).
L’omosessualità umana (ma anche non umana) non é un fenomeno o « moda » recente ; ma data dalla preistoria ! Aggiungo che non é un fenomeno tipicamente occidentale, o localizzato, sulla terra (come certi credono), bensi universale e isotropo. Solo la sua densità varia a seconda dei luoghi geografici e particolarmente dal tipo di regime politico/religioso relativo. Per ovvie ragioni, è molto difficile stabilire una statistica oggettiva del suo impatto nei paesi in cui l’omosessualità è punita con la pena di morte e/o lapidazione !
Se sostituisci ad omosessuale il termine omicidio, il tuo discorso rimane perfettamente logico e condivisibile.
Sbagliato. L’omosessualità c’è sempre stata, ma mai ha raggiunto i livelli di oggi, segno che più si parla di omosessualità e più gente pensa di essere omosessuale.
Il problema non è cosa piace o non piace.
Penso che nessuno sta contestando l’omosessualità perché fa schifo, come potremmo? Non l’abbiamo sperimentata…
Appunto qui decadono le tue critiche, un conto è: mangi un panino con pomodoro e dici che è orrendo e potresti rimproverarci di essere soggettivi; un altro discorso è se si contesta l’atto omosessuale (prescindendo dalla soggettività) perché lo riteniamo non morale (senza condannare le persone e la loro personalità, lungi da me criticare i singoli).
In ogni decisione c’è una forte componente di scelta. Tanto che se un omosessuale è determinato a tornare etero può farlo, le testimonianze sono infinite.
Perfettamente daccordo, solo che non tutte le scelte sono morali.
Una persona affetta da una sindrome, o quadro clinico sessualmente squilibrato, non puo’ essere considerata « normale ». Per certi casi il « volere » inibire il passaggio all’azione –o alla transizione omo/etero-non è sufficiente ; perché lo sia bisogna imperativamente includere il « potere volere ». E qui le cose si complicano…. Inoltre se il « volere » bastasse per, diciamo non soffrire, nessuno soffrirebbe poiché, (salvo eccezioni correlate al masochismo etc.), a nessuno piace soffrire…..
NB E’ stato accertato scientificamente che un cambiamento quantitativo anche minore di una sola componente chimica del cervello, puo’ modificare qualitativamente il comportamento sessuale (e non solo) dell’organismo. A questo punto sarebbe ragionevole dire che la persona, se vuole, puo’ sempre decidere diversamente rispetto al suo « diktat » cerebrale ? Il « libero arbitrio » in molti casi NON funziona ; su questo non ci sono dubbi !
Un periodo provarono a normalizzare pure la pedofilia dicendo che era colpa di un gene (anche questo mai trovato).
Te lo ripeto: a me sembrano commenti di un dipendente dell’omosessualità.
O fornisci dati e fonti oppure i tuoi commenti valgono tanto quanto chi dice che il 90% degli omosessuali è pedofilo.
Ale, datti una letta: https://www.uccronline.it/2012/02/02/la-nixon-afferma-ho-scelto-io-lomosessualita-ma-questo-non-si-puo-dire/
Un mio amico gay si è ucciso con il suo stile di vita. Di festino in festino finchè in uno di questi festini ha preso qualcosa…e ci ha lasciato la pelle. Ma era proprio necessario?
Quest’uomo ha avuto del fegato. Adesso conieranno un uovo termine: l’auto-omofobia.
Scusate, ma ho visto solo ora un passo che mi ha fatto rabbrividire: cioé, a Londra lasciano girare i giovani gay in perizoma?!? Non ho capito, la Croce non va bene perché “offenderebbe i Sentimenti Religiosi altrui”, mentre girare in perizoma si?!? Ma questi sono matti…
Io per questioni di studio sono pendolare, da Reggio a Bologna e ritorno in treno, eppure vedo Suore, Preti e Frati, Fedeli Laici con il Crocefisso al collo, Musulmane con e senza velo, Sikh col turbante ed ogni tanto qualche Monaco Buddhista con la tipica “toga” rossa od arancione… Ma nessuno mi pare si sia mai sentito offeso dai simboli o dal vestiario dell’altro!
L’Italia avrà tanti difetti, ma almeno teniamoci la nostra sanità mentale. Piuttosto che il bigottismo inverso “all’Inglese” mi tengo l’Italia.
(Scusatemi, ho sbagliato a formattare.)