Le persone di fede hanno minore ipertensione e maggiore salute
- Ultimissime
- 02 Mar 2012
Recenti studi internazionali continuano a confermare quello che è una Verità empirica da qualche millennio: essere religiosi fa bene alla salute e alla psiche.
Secondo un vasto studio longitudinale dell’Università Norvegese di Scienza e Tecnologia (NTNU), effettuato su un campione di 120.000 persone e pubblicato su “The International Journal of Psychiatry in Medicine”, ci sarebbe una potente correlazione fra una minore ipertensione e una maggiore frequenza alle funzioni religiose. Ad onor del vero, tuttavia, gli scienziati non hanno specificato se fosse l’attività religiosa a causare questo netto miglioramento di salute o l’andare in chiesa sia dovuto ad una bassa ipertensione e al generico benessere psicofisico.
Un altro studio realizzato dal centro “Gallup” ha invece confermato la correlazione fra religiosità e benessere mentale ed emotivo dell’individuo: su un campione di oltre 676.000 persone, il maggior wellbeing (termine anglosassone che comprende il benessere fisico, emotivo e mentale) sarebbe posseduto da individui molto religiosi, mentre mano a mano che la fede viene meno, tale valore di qualità della vita di abbassa in proporzione diretta. Bene per gli Ebrei e i Mormoni, che godono del podio assieme ai Musulmani, mentre i Cattolici hanno un onorevole quarto posto, nonostante il regime fortemente anti-cattolico della politically correctness internazionale, contro la quale sicuramente ogni cattolico si sarà scontrato, accumulando inevitabile stress. Atei e agnostici hanno, nemmeno a volersi sorprendere, l’ultimo posto nella classifica. In questa pagina abbiamo raccolto un elenco di studi che raggiungono lo stesso identico risultato.
Insomma: le “norme assurde” e i “dogmi intollerabili” che dovrebbero creare tensione, frustrazione e dolore interiore e dal quale l’Umanità dovrebbe “liberarsi” sono invece un toccasana fisico, psicologico e spirituale più accessibile e più economico delle decennali terapie dagli analisti e delle ore spese a coltivare il Nulla nelle palestre e nei centri massaggi.
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10 commenti a Le persone di fede hanno minore ipertensione e maggiore salute
Mi sembra che queste notizie sia la scoperta di un’area importante di collaborazione tra fede e psicologia, due aree fratturate dopo Freud.
Studi affascinanti e provocatori…che Pascal avesse davvero ragione nel lanciare la sua sfida?
A Dio più che la ipertensione gli interessa l’anima.
Però la salute dell’anima si riflette sulla salute del corpo 🙂
..e viceversa.
😉
Concordo che la salute dell’anima si riflette sul corpo ma è una conseguenza che non ha senso sottolineare in senso “salutista”. Non vado ad una celebrazione liturgica per farmi abbassare la pressione. Ci vado per la mia anima. Non ha senso fare il paragone con le palestre.
Neanche io vado a messa per quel motivo, tranquillo… semplicemente concordavo con l’articolo.
La ricetta che alcuni filosofi atei e/o agnostici propongono per far fronte ai problemi di salute (e non solo) delle persone comprende, oltre l’aborto e l’eutanasia, anche la soppressione dei bambini già nati (www.avvenire.it/Cultura/Pagine/neonati-di-scarto.aspx), perché ritenuti “non-persone” (a loro modo di dire, un essere umano diventa persona, cioè degna di vivere, solo quando acquisisce la consapevolezza del valore della propria esistenza).
Devo dire che, una volta tanto, questi filosofi “radical-chic” sono stati coerenti con se stessi: coerenti cioè nel sostenere l’omicidio, poiché, così come aborto ed eutanasia sono omicidio, allo stesso modo è omicidio sopprimere un bambino.
P. S. Quelli che propongono la soppressione dei bambini (concepiti o nati che siano) sono gli stessi che sostengono, attraverso improbabili ed assurde tesi filosofico-antropologiche, il fatto che l’amore tra un adulto ed un bambino sia una cosa non scandalosa (in Olanda, patria di certe “libertà”, esiste il partito dei pedofili, così come viene organizzata la giornata dell’amore pedofilo…).
Salvo poi scagliarsi contro la Chiesa quando emergono atti di pedofilia compiuti dai sacerdoti sui minori (a scanso di equivoci, dico che i sacerdoti rei di toccare i minori sono dei criminali che nuociono sia alla società sia alla Chiesa, poiché la infangano – e perciò il Papa ha fatto benissimo a prendere provvedimenti specifici: http://www.vatican.va/resources/index_it.htm -: però questi “filosofi del nulla” sono proprio gli ultimi che possono permettersi di additare e denunciare le colpe dei preti pedofili).
Ciao, quanto al dato deficitario dei cattolici va notato che lo studio è statunitense, ergo parlando di cattolici intende in gran parte latino-americani, che negli USA sono mediamente caratterizzati da uno statuto socio-economico deficitario. In questo vedrei la causa del 4° posto, che verosimilmnete aumenterebbe se si fosse tenuto conto di questi fattori intermedi con un’adeguata analisi statistica, non tanto nel pregiudizio anticattolico (che c’è, è innegabile, è l’antisemitismo dei colti).
Alla luce di questa ricerca credo che, con tutto lo stress che ho addosso, se non fossi praticante mi si sfascerebbe il mouse tra le mani.