Il caso di Danilo Quinto: chi tocca il partito radicale muore

Una lunga militanza nel partito Radicale di cui fu anche Tesoriere, vent’anni della sua vita dedicati anima e corpo a sostenere le idee di un partito, senza alcun guadagno personale e per sincera devozione alla causa. Eppure tutto questo non è bastato a Danilo Quinto per farsi riconoscere due decadi di lavoro onesto e passione, ma gli è fruttato una denuncia a tavolino per supposte frodi ai danni del partito Radicale per il cospicuo risarcimento di 200.000 euro. A nulla sono servite le prove documentate della sua specchiata onestà, nei verbali originali delle riunioni dove ogni movimento di denaro veniva approvato dallo stesso consiglio direttivo del partito.

Danilo Quinto è oggi un sincero credente dalla spiritualità profonda, figlio di un percorso verso la Fede iniziato nel 2004 per merito della donna che sarebbe diventata sua moglie e la madre dei suoi figli. Nel 2005 lascia il suo posto nel Partito Radicale, chiedendo la giusta retribuzione per il lavoro svolto e iniziando di conseguenza il calvario processuale di cui abbiamo già parlato. Nelle sue parole traspare una serena remissione alla volontà di Dio e nessun odio verso i suoi nemici, sebbene è ormai chiaro che tutto quello che sta passando non sia frutto di una sua colpa reale, ma della vendetta personale dei suoi vecchi compagni di Partito.

Sorge spontanea una domanda, a questo punto: come è possibile che un partito da sempre minoritario possa riuscire a portare così tanto avanti una palese vendetta personale? Cosa spinge i paladini della liberalità assoluta ad accanirsi in questo modo contro un loro vecchio collega, un compagno di battaglie per di più con una famiglia a carico? L’immagine di partito pacifista e progressista cozza pesantemente con la realtà di sopraffazione verso i “traditori”. La corruzione e la falsificazione di prove processuali, per pura vendetta personale, mostra come questo partito -scarso di sostenitori-, abbia in realtà un’influenza che travalica i meccanismi della democrazia. Tutto ciò, per lo meno, dovrebbe far nascere domande.

Danilo su “La Bussola Quotidiana” ha più volte dimostrato come la vera anomalia italiana sono i soldi pubblici che arrivano al partito di Pannella, a partire dall’Affare Radio Radicale. Egli ha parlato delle paradisiache pensioni dei parlamentari radicali, al di là delle loro battaglie di facciata, dei continui introiti statali  al Partito indipendentemente dal colore della maggioranza di governo, dell’impresa politico-imprenditoriale che è oggi il partito di Pannella & Bonino, dei veri motivi per cui si battono per lo svuotamento delle carceri (coagulare una nicchia di consenso). Infine ovviamente dei 10 milioni di euro intascati per la loro radio, anche grazie all’inspiegabile supporto di politici sedicenti cattolici, come Mario Baccini, Laura Bianconi, Luigi Bobba, Pierluigi Castagnetti, Renato Farina, Giuseppe Fioroni, Marco Follini, Maria Pia Garavaglia, Savino Pezzotta e Eugenia Roccella. Su questa vicenda, da poco tempo, è stata aperta questa pagina Facebook a cui invitiamo tutti ad aderire.

Ma chi prova a mettere il naso negli affari di Pannella e soci, –spiega Cascioli– evidentemente deve mettere in conto di pagarne le conseguenze, perché gli amici dei radicali sono tanti, insospettabili e piazzati ovunque nei posti che contano. In questo articolo l’ex radicale descrive l’abbandono del “male”, come lo chiama lui, ovvero l’addio al Partito. In quest’altro la sua conversione. Siamo sicuri che Danilo avrà giustizia, in questa vita o nell’altra. Diffondiamo quanto possiamo la sua storia e le sofferenze che è costretto a subire: rendiamogli giustizia per quello che è nel nostro potere di fare.

 

Qui sotto la descrizione di Danilo Quinto (del 9/02/12 per Corrispondenza Romana) su quanto avvenuto, video pubblicato anche sul nostro canale Youtube

Marzio Morganti

165 commenti a Il caso di Danilo Quinto: chi tocca il partito radicale muore

  • matt ha detto:

    “Supposte frodi ai danni del Partito Radicale”…non sono poi così “supposte” dato che è stato condannato poche settimane fa in via definitiva a 10 mesi di reclusione per appropriazione indebita…..

    • Franz ha detto:

      Forse era l’aria radicale…

    • Alessandro M. ha detto:

      Lo dice lui stesso nel video e spiega anche cosa sia accaduto.

      • matt ha detto:

        l’ho visto….era solo per dire che il termine “presunto” non si adatta alla vicenda in quatto la sentenza è stata emessa e per lo Stato Italiano il reato è avvenuto….

  • Fabrizio ha detto:

    Grande Danilo!! Un bel “prrrrrrrrrrrrrrrrrrrr” ai radicali “liberi”.

  • Daniele ha detto:

    Fatemi capire: Mario Baccini (UdC), Laura Bianconi (PdL), Luigi Bobba (PD, corrente teodem), Pierluigi Castagnetti (PD, ex margheritino), Renato Farina (PdL), Giuseppe Fioroni (PD, corrente teodem), Marco Follini (PD, tendente al “centro”), Maria Pia Garavaglia (PD, ex margheritina), Savino Pezzotta (UdC) ed Eugenia Roccella (PdL) si dichiarano cattolici ma poi sostengono, tramite cospicue donazioni, Radio Radicale!!!!!!!!!?????????

    Speriamo che almeno Paola Binetti (UdC) resista!!!

  • a-ateo ha detto:

    Intanto un messaggio di piena e affettuosa solidarietà a Danilo Quinto nella situazione lievemente diabolica nella quale lo ingabbiato i radicali “liberi”!
    Un cammino di liberazione comporta il pagamento di simili prezzi da pagare,comunque potenzialmente utili per aprire gli occhi di qualche simpatizzante sprovveduto!

  • francesco ha detto:

    E pensare che gli attacchi alla Chiesa arrivano da gente come i radicali, davvero senza parole….

  • Evoluzione.tk ha detto:

    Cosa spinge i paladini della liberalità assoluta ad accanirsi in questo modo contro un loro vecchio collega, un compagno di battaglie per di più con una famiglia a carico?

    i propri interessi?!

    forza danilo il tuo lavoro non sarà inutile, chi conosce l’intera storia sa perfettamente chi è da perseguire, purtroppo l’italia cade sempre più in basso ma quelli come te danno forza e speranza

  • Agnostico ha detto:

    Faccio sempre fatica a credere a queste “conversioni” a tarda età. 
    Comunque sembra che l’opinione della Cassazione (e non del Partito Radicale) sia diversa. 
    Infatti Quinto è stato condannato in via definitiva a dieci mesi per “appropriazione indebita aggravata e continuata”. La stessa Cassazione parla di “oggettive anomalie nella gestione del patrimonio”, “disinvolte condotte contabili”, “assenza di qualunque documentazione per spese come viaggi aerei, soggiorni in albergo e pasti al ristorante”, “utilizzazione delle linee di credito accordategli dal partito per spese personali” come “pagamento di canoni d’affitto e di utenze della sua abitazione privata o di bolli auto, acquisti di libri, di bigiotteria, ecc.”. Tutto questo secondo la sentenza 2472 della Seconda Sezione della Cassazione. 
    http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=1AHF60
    Ovviamente questa condanna è partita da una denuncia del Partito Radicale dopo aver scoperto queste “irregolarità” di gestione. Questa denuncia di Pannella e soci però non sembra molto persecutoria se tre gradi di giudizio della giustizia italiana hanno considerato Quinto colpevole. 
    Insomma, decidiamoci una volta per tutte. I partiti (come le società) devono vigilare anche al proprio interno e se riscontrano delle irregolarità denunciare alle autorità oppure far finta di niente come è stato per il caso di Lusi?

    • Luigi Pavone ha detto:

      La cosa sorprendente è che Quinto afferma che i radicali lo abbiano perseguitato per via della sua conversione. L’affermazione è incredibile dal momento che all’interno del partito radicale militano cattolici praticanti e perfino esponenti di altri partiti. Mi ha colpito molto anche l’affermazione di Quinto: Marco Pannella e il mondo radicale rappresentato il male. La trovo molto poco cristiana, non in linea con il precetto del non giudicare. Infatti Quinto non parla di azioni scorrette o simili, ma di male nella persona di Marco Pannella.

      • Daniele ha detto:

        La Chiesa insegna che bisogna essere duri contro i peccati, ma misericordiosi con i peccatori (infatti Gesù dice: “Io non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva”; e alla Maddalena: “Io non ti condanno, ma va’ e non peccare più”). Cioè il male, in questo specifico caso, non è la persona di Pannella, ma sono certe idee (aborto, eutanasia…) portate avanti dai radicali.

      • Raffa ha detto:

        ” all’interno del partito radicale militano cattolici praticanti”…qualche nome? Oltre a Emma Bonino ovviamente.

        “La trovo molto poco cristiana, non in linea con il precetto del non giudicare”
        Il cristianesimo non è masochismo, tant’è che parla di azioni diaboliche. I Radicali sono per lui il male e lo sono anche per me.

        • Luigi Pavone ha detto:

          Sono tanti i cattolici: una cattolica particolarmente nota per le tristi vicende del marito è Mina Welby.

          • Raffa ha detto:

            😀
            Cattolicissima!!!!

            Ma cattolico è chi lo dice o chi lo fa?

            • Luigi Pavone ha detto:

              Chi sei tu per mettere in dubbio la fede professata dalle persone? Ti ricordo che essere cattolici non significa per forza essere clericali. Credo Mina Welby non sia clericale, ma certamente è cattolica.

              • Raffa ha detto:

                Ripeto, è cattolico chi lo dice o chi lo fa?

                • Luigi Pavone ha detto:

                  Volevi un nome di un cattolico o sbaglio? Ripeto: Mina Welby è una cattolica praticante e una radicale militante. Punto.

                  • Raffa ha detto:

                    E in quale chiesa pratica Pavone? La accompagni tu con la manina?

                    Rispondi a questa domanda che ti da così fastidio da voler mettere subito il punto: è cattolico chi lo dice o chi lo fa?

                    • Luigi Pavone ha detto:

                      Non vedo neanche dove pratichi tu, né ti accompagno con la manina. Se volessi insinuare che Raffa non è cattolico, allora dovrei dimostrarlo, magari presentando una eventuale scomunica contro di lui, un suo libro messo all’indice, fotografarlo mentre il prete gli rifiuta l’eucarestia etc. Ti ripeto la domanda: che cosa c’è che non va nella mia risposta? Che cosa contesti? Il fatto che Mina Welby sia cattolica? O che sia radicale? Alla tua domanda insensata rispondo che è cattolico chi è cattolico.

                    • Raffa ha detto:

                      Quindi non sai se Mina Welby è cattolica e se pratica. Bene è già qualcosa.

                      Non mi hai risposto perché sai che ti ho messo nell’angolo: chi è cattolico Luigi? Chi dice di esserlo o chi si comporta da cattolico, quindi seguendo il magistero della Chiesa?

                    • Luigi Pavone ha detto:

                      Certo che so che Mina Welby è cattolica. Non so se lo sei tu.

                    • Luigi Pavone ha detto:

                      Poi è chiaro – ma è inutile dirlo – che se uno si dichiara cattolico, deve anche comportarsi come tale, se no non è coerente.

                    • Kosmo ha detto:

                      e ti sembra Mina welby coerente con il magistero cattolico?

                    • Raffa ha detto:

                      Quindi hai appena detto che Mina Welby. Bello contraddirsi nella stessa frase, vero?

                  • Tano ha detto:

                    Ma tu non hai parlato di “diversi cattolici”? E ci tiri fuori Mina Welby??? Oddio….beh almeno non hai parlato di Odifreddi.

                  • Kosmo ha detto:

                    E perchè non Michele Misseri?

                    • Davide ha detto:

                      Pavone è un ottimo cuoco, fa saltare le frittate attaccandole al soffitto. A Messa si recita il Credo”…Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica” Se non credi nella chiesa non sei cattolico, ma protestante!
                      Inoltre:
                      dove sta scritto che i cattolici non possano difendersi dagli attacchi? Leggi il Catechismo della Chiesa Cattolica!

                      Di fronte al peccato il cattolico non è remissivo:
                      Consigliare i dubbiosi.
                      Insegnare agli ignoranti.
                      Ammonire i peccatori. Tre fra le sette opere i misericordia spirituale
                      Ecc…

      • Daniele Borri ha detto:

        La cosa sorprendente è quante bugie racconti, Luigi.

      • Agnostico ha detto:

        Non so se dentro il PR ci siano “cattolici praticanti” ma non conosco molti nomi di esponenti radicali. 
        Cosa intendi che all’interno del partito radicale ci sono esponenti di altri partiti? Forse ti riferisci ai vari fuoriusciti (Capezzone, Rutelli, Taradash ed un altro centinaio)?
        Comunque Quinto fa una gran confusione e mi sembra che voglia mescolare per bene le carte.  
        In tutta questa vicenda ci sono tre aspetti ben distinti: religioso, politico e giudiziario. 
        L’aspetto religioso riguarda la sua intimità e credo che questa conversione di cui parla meriti il massimo rispetto. 
        L’aspetto politico riguarda l’abbandono di Quinto al Partito Radicale. Di sicuro non è il primo radicale ad essere diventato un fervente cattolico (a me queste conversioni politiche puzzano sempre) ma mi sembra che nel mondo cattolico abbia trovato grande accoglienza anche lavorativa e professionale come riporta Panorama: insomma non mi pare un martire. 
        L’aspetto giudiziario riguarda due parti. La prima riguarda l’accusa di “appropriazione indebita” ma su questo non c’è tanto da dire: Quinto potrà parlare di persecuzione ma la Cassazione non è d’accordo. La seconda parte riguarda la causa di lavoro intentata da Quinto al Partito Radicale. In primo grado i giudici del lavoro gli hanno dato torto: si vedrà negli altri due gradi. 
        Nel video Quinto afferma di essere stato “costretto a lasciare Roma”: costretto da chi? Ha ricevuto intimidazioni o minacce? Se è così perché non le ha denunciate? Oppure è stato “costretto” a lasciare Roma per diventare vice-presidente dell’Unione cattolica della stampa di Puglia e docente di comunicazione sociale dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto? Se fosse così non mi sembra una grande “costrizione”….
        Inoltre sempre Quinto afferma che: “Non bisogna avere fede nella giustizia di questa terra”. Purtroppo per lui la giustizia terrena è l’unica disponibile al momento e quella della Cassazione gli è stata avversa. Ma se non ha fede nella “giustizia di questa terra” allora perché ha intentato una causa di lavoro contro il Partito Radicale?

        • Raffa ha detto:

          “Comunque Quinto fa una gran confusione e mi sembra che voglia mescolare per bene le carte”
          Non lo hai dimostrato.

          “a me queste conversioni politiche puzzano sempre”
          Frase senza senso, una conversione non può essere politica ma soltanto religiosa. Dubitare di una conversione credo sia cosa da lasciar fare a Pavone, al massimo. Se invece vuoi insinuare che i convertiti possono solo essere a destra, mi sembra un altrettanta idiozia pavoniana.

          “Quinto potrà parlare di persecuzione ma la Cassazione non è d’accordo”
          Evidentemente da non convertito si è comportato per la Cassazione in modo illecito. Può essere comunque che la persecuzione si avvenuta a livello personale (prese in giro, discriminazioni di cui parla nel video)

          “costretto da chi?”
          Fai una serie di supposizioni classiche da complottista. Non vedo quale validità possano avere se non tentare di squalificare a tua volta la persona di Quinto.

          “Purtroppo per lui la giustizia terrena è l’unica disponibile al momento e quella della Cassazione gli è stata avversa”
          Non c’entra nulla, significa soltanto non riporre speranza in essa, sia che vada bene sia che vada male E condivido tantissimo questa affermazione. Purtroppo è un concetto che tu, non avendo la fede ahimè, non puoi capire.

          “allora perché ha intentato una causa di lavoro contro il Partito Radicale”
          Hai tentato il finale con la battuta ma hai mancato il discorso. Si può benissimo non riporre la propria speranza nella giustizia terrena, in bene o in male, ma comunque è legittimo tentare di tutelare la propria persona.

          • Agnostico ha detto:

            1) Se Quinto – nel video – afferma che la sua condanna “fa parte della storia della sua famiglia” e comincia a parlare della sua conversione religiosa credo sia una grande confusione. Infatti non è la storia della sua famiglia e della sua conversione ma è la storia di una appropriazione indebita: oppure pensi che in Tribunale e nelle carte processuali ci sia un riferimento alla sua conversione?
            2) Non esistono “conversioni politiche”? Chiamali “cambi di casacca” o come vuoi ma esistono: i casi sono noti a tutti e sono in entrambi gli schieramenti. 
            Non dubito della sua conversione religiosa: come posso farlo?
            3) Se ha ricevuto delle discriminazioni le può denunciare. 
            4) Avanzo delle ipotesi plausibili visto che ora lavora in Puglia e Quinto non specifica il motivo per cui è stato “costretto” a lasciare Roma: minacce o opportunità professionali?
            5) Diciamo che da agnostico per ora mi affido alla giustizia terrena. Mi viene in mente una battuta del compianto Biagi. Ad un prelato (non ricordo se Vescovo o Cardinale) che affermava di non preoccuparsi per i tanti criminali che riescono a farla franca alla giustizia italiana perché in ogni caso c’è la giustizia divina, il giornalista rispose che vorremmo anche qualche “assaggio terreno”. 
            6) Hai ragione: era una battuta. Auguro a Quinto di poter dimostrare le sue ragioni: in primo grado (mi riferisco alla causa di lavoro) gli è andata male. 

            • Raffa ha detto:

              1) “non è la storia della sua famiglia e della sua conversione”
              Dopo 10 anni di vita buttati via a seguire Satana, si parla di storia personale.

              2) Non esistono “conversioni politiche” in quanto la conversione religiosa non è giustificata dall’adesione politica.

              3) Se ha ricevuto delle discriminazioni le può denunciare
              Lo ha fatto.

              4) “Avanzo delle ipotesi plausibili”
              Come fa ogni complottista che si annida nel web e non crede alla morte di Bin Laden.

              5) “vorremmo anche qualche “assaggio terreno””
              E’ una citazione molto interessante e vera. Tant’è che Quinto ha cercato a sua volta di tutelarsi. Quello di cui parla Quinto è una speranza, un affidamento alla giustizia come risposta al senso di giustizia presente nel cuore umano. Non è la Cassazione che risponde, sia che proclami a tuo favore che contro. Il suo è un discorso molto più profondo.

              7) “in primo grado (mi riferisco alla causa di lavoro) gli è andata male”
              Anche a loro: http://www.liberoquotidiano.it/news/933710/Libero-dopo-21-anni-in-galera-Ma-era-innocente.html e http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2011/11/02/news/in-carcere-14-mesi-ma-era-innocente-vogliamo-i-danni-1.2776722

    • Raffa ha detto:

      Si critica quando Antony Flew si converte a 88 anni, si critica quando uno si converte a 50…insomma vi da fastidio la conversione. Ditelo chiaramente.

      La denuncia dei Radicali è partita solo dopo tanto tempo, quando Quinto aveva trovato un altro lavoro e si era convertito. I radicali hanno denunciato uno che non era più radicale. Evidentemente se i Radicali si mettessero a denunciare tutti i loro dipendenti che fanno uso di Cannabis/droghe varie o spacciano o commettono illeciti…preferiscono accanirsi con chi gli ha traditi.

      • Agnostico ha detto:

        Mi sono espresso male. Quando ho scritto che “Faccio sempre fatica a credere a queste “conversioni” a tarda età” non mi riferivo a “conversioni religiose” ma a “conversioni politiche”. 
        Non mi sembra che la denuncia dei Radicali sia partita dopo tanto tempo: Quinto è stato tesoriere sino al 2005 e la denuncia è del 2006.
        Ovvio che il Partito abbia denunciato una persona che non apparteneva più al partito: in casi simili (se il denunciato non ha nel frattempo lasciato il partito) ci sarebbe l’espulsione dallo stesso. 
        Comunque sono aspetti marginali. Il punto è che i Radicali hanno denunciato e la giustizia italiana lo ha ritenuto colpevole in via definitiva. 

        • Luigi Pavone ha detto:

          Se fosse vero che i radicali denunciano tutti coloro che rinunciano ad essere radicali o che si convertono, la lista dei condannati sarebbe lunghissima. Credo che nella sterminata lista di persone che sono state radicali e che poi non lo sono più state, anche in seguito a litigi molto forti, (davvero lunghissima, sotto ho fatto qualche nome), questa sia la prima volta che succede.

        • Raffa ha detto:

          Difatti, i radicali NON denunciano i propri membri, ma solo quelli che se ne sono andati e guarda caso si sono convertiti andando dalla parte opposta. Mi sembra giusto chiarire dato che Pavone ci ha già ricamato sopra la sua teoria.

          Quinto è stato completamente abbandonato dai radicali con cui ha lavorato per 20 anni a stretto contatto con Pannella. Il reato commesso? Avrebbe pagato multe, bollette, centri benessere, ristoranti, hotel e spese personali come sopravvenienze passive da parte del tesoriere. E nessuno si è mai accorto di nulla? Forse i Radicali viaggiano nell’oro che non si accorgono di questo?

          • Luigi Pavone ha detto:

            “i radicali NON denunciano i propri membri, ma solo quelli che se ne sono andati e guarda caso si sono convertiti andando dalla parte opposta”

            Ci fai una lista di queste persone? Chi sono?

          • Agnostico ha detto:

            Questa è una lista abbastanza completa di ex esponenti radicali (più o meno famosi) che hanno lasciato il Partito Radicale per militare in altri partiti: Mercedes Bresso, Francesco Rutelli, Roberto Giachetti, Alfonso Pecoraro Scanio, Franco Corleone, Eugenia Roccella, Giorgio Stracquadanio, Elio Vito, Giuseppe Calderisi, Daniele Capezzone, Marco Taradash, Gaetano Quagliarello, Marcello Pera, Benedetto Della Vedova, Alessandro Meluzzi. 
            Quanti di questi sono stati “perseguitati” per aver lasciato Pannella? Nessuno. 

            • Raffa ha detto:

              Quanti di loro sono stati tesorieri, cioè hanno annusato lo zolfo fino in fondo?

              Ammazza quanti convertiti! Bisogna davvero toccare il fondo per rialzarsi, eh?

              • Agnostico ha detto:

                Tra questi Giuseppe Calderisi è stato tesoriere dei Radicali dal 1984 al 1987: come altri ha lasciato il partito ma non è stato mai denunciato.
                Hai ragione: di sicuro troppe fuoriuscite per un partito talmente piccolo. Con tanti “traditori” mai nessuna denuncia penale o “persecuzione”.

                • Raffa ha detto:

                  Tre anni di tesoriere contro i venti di Quinto? Si è convertito come Quinto poi?

                  Le tue teorie sui “tanti radicali” sono fasulle, sai bene che i Radicali propongono la doppia tessera. Praticamente chiunque è stato radicale: http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-quanti-sonogli-amici-dei-radicali-2992.htm e http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-i-mille-tentacolidei-radicali-2955.htm

                  Ovviamente tutti tenuti lontani dal cuore dell’inferno. L’unico che si è avvicinato davvero è colui che scrive i due articoli che ti ho linkato. Non si poteva non perseguitare una persona così, proprio come l’Uaar perseguita i suoi ex adepti.

                  • Agnostico ha detto:

                    Quinto è stato tesoriere per dieci anni e non venti come scrivi: lo afferma lui stesso nel video riportato. 
                    I nomi che ho citato per te sono “radicali marginali” e non vicini al “cuore dell’inferno”? Vediamo un poco che ruolo hanno avuto dentro il Partito Radicale.
                    – Mercedes Bresso fece parte della segreteria nazionale nel ’75, anno caldo delle lotte sull’aborto, quando Emma Bonino finì in carcere. Nel 1976 viene candidata come capolista nelle file del Partito Radicale di Marco Pannella per la circoscrizione Mantova-Cremona, senza però essere eletta. 
                    – Francesco Rutelli nel 1979, a venticinque anni, diventa segretario del Partito Radicale del Lazio, e, un anno dopo viene eletto alla segreteria nazionale dello stesso Partito. Nel 1983 approda a Montecitorio, diventando qualche anno dopo capogruppo dei deputati radicali.
                    – Alfonso Pecoraro Scanio nel 1979 è eletto Presidente del Consiglio Federale del Partito Radicale della Campania.
                    – Elio Vito è stato eletto alla Camera dei deputati nel 1992 e nel 1994 per la radicale Lista Marco Pannella.
                    – Giuseppe Calderisi è entrato nel Partito Radicale negli anni Settanta e con questo eletto deputato nell’VIII Legislatura e riconfermato nella IX Legislatura. 
                    All’interno del partito radicale è stato Tesoriere tra il 1984 e il 1987 e fra i promotori dell’Arcod (Associazione Radicale per la Costituente Democratica).
                    – Daniele Capezzone nel 1993 prende la tessera radicale (a 21 anni). Il 15 luglio 2001 viene eletto segretario del neo-costituito movimento dei Radicali Italiani. Nel novembre 2005, viene rieletto per la quarta volta segretario dei Radicali Italiani e gestisce, per parte radicale, la collaborazione con lo SDI per la costituzione de La Rosa nel Pugno. Candidatosi alle Politiche 2006, Capezzone viene eletto nelle file della RnP alla Camera dei deputati nella circoscrizione elettorale Sicilia I.
                    – Marco Taradash è diventato europarlamentare con i Radicali e deputato nel Parlamento italiano prima con i radicali per poi passare a Forza Italia. 
                    – Gaetano Quagliarello è stato nominato vice-segretario nazionale dei Radicali.
                    – Benedetto Della Vedova è stato presidente di Radicali Italiani dal 2001 al 2003. 
                    Insomma mi sembrano persone che han fatto parte della segreteria nazionale del partito, con cui sono stati eletti deputati (con l’incarico di capogruppo alle volte) o europarlamentari ed arrivando addirittura alla carica di Segretario dei Radicali: insomma non mi sembra il caso di “doppia tessera”. 
                    Secondo te brucia di più il “cambio di casacca” di Capezzone che passa al Pdl quando era ancora segretario in carica dei Radicali o la conversione dell’ignoto Quinto?
                    Se parli solo di conversioni religiose Eugenia Roccella, militante radicale e figlia del fondatore dei Radicali Franco Roccella, ha maturato un cambiamento profondo, oggi è vicinissima al Vaticano, è editorialista di “Avvenire” difende la legge 40 e si è schierata contro l’Eutanasia in occasione del caso Englaro.
                    Anche l’ex radicale Rutelli è stato annoverato tra i “teodem”.
                    Non mi sembra che queste conversioni abbiano provocato tante “persecuzioni” da parte dei Radicali…

                    • Raffa ha detto:

                      Complimenti per la ricerca…;)
                      Pur di difendere i radicali si buttano via ore di tempo come se fossero stuzzichini…!

                      Nessuno di quelli citati si è convertito (Capezzone e Bresso ecc..) e tra quelli convertiti nessuno è mai stato vicino allo zolfo (la Roccella era marginale, Rutelli è rimasto vicino ai radicali). Nessuno dei casi citati eguaglia quello di Quinti, tesoriere dei Radicali -ovvero era lui che aveva le mani davvero in pasta- e poi convertito diretto.

                      Un’ora buttata via per difendere inutilmente quel drogato di Pannella…come ti senti adesso?

                    • Luigi Pavone ha detto:

                      Ma se il cuore dell’inferno fosse la tesoreria, i radicali avrebbero interesse a NON denunciare i tesorieri, onde evitare che l’inferno venga fuori!

                    • Luigi Pavone ha detto:

                      Non so Agnostico, ma io non difendo i radicali, ma la verità dei fatti.

                    • Ercole ha detto:

                      Lo hai già scritto sopra e ti ho già risposto.

                      E’ simpatico il fatto che quando i due neuroni si toccano e produci un’idea, allora cominci a scriverla ovunque 🙂

                    • Agnostico ha detto:

                      @Raffa
                      Ricerca semplicissima…..neanche 5 minuti….
                      Ma secondo te veramente importa un fico secco ai Radicali che uno sconosciuto esponente si sia avvicinato al cattolicesimo?
                      Rutelli vicino ai Radicali??!! Prova a leggerei alcune dichiarazioni del Partito Radicale nei suoi confronti. 
                      Pannella sarà anche un drogato (penso che ti riferisci alla sua difesa della cannabis) ma come definisci uno condannato per appropriazione indebita? Una parola ce l’ho: è di cinque lettere. 

                      Ps: ma che strano Paese l’Italia dove un condannato in via definitiva è quasi orgoglioso e viene giudicato come un “perseguitato”. 

                    • Raffa ha detto:

                      Se ora il tuo argomento è tentare di liquidare Quinto come uno “sconosciuto esponente” allora ho capito che sei alla frutta. Rutelli è sempre stato vicino ai radicali anche quando è uscito, non ha certo strappato come Quinto. Perseguitarlo dopo anni, ora che è piuttosto lontano, non sarebbe sensato. Solo di recente è uscito dal PD e i radicali se cominciano a criticare il PD perdono anche quello 0,3%.

                      Quinto ha sbagliato probabilmente, ma era ateo e radicale. Insomma è anche comprensibile..ha addebitato (ammesso che sia così) ai radicali qualche cena al ristorante. Forse prendeva sul serio la filosofia nichilista e deresponsabilizzante che portava avanti.

                      Immagino che i tuoi sermoni moralisti valevano anche per loro: http://www.liberoquotidiano.it/news/933710/Libero-dopo-21-anni-in-galera-Ma-era-innocente.html, http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2011/09/27/manolo_zioni_carcere_11_mesi_rapine_innocente.html e http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2011/11/02/news/in-carcere-14-mesi-ma-era-innocente-vogliamo-i-danni-1.2776722

                    • Agnostico ha detto:

                      @Raffa
                      Se conoscevi Quinto come esponente radicale prima che scoppiasse questo caso ti faccio i miei complimenti: seguo la politica ma sino a qualche ora fa’ non sapevo proprio chi fosse. 
                      Non ho capito la tua frase: “Quinto ha sbagliato probabilmente, ma era ateo e radicale. Insomma è anche comprensibile..”. Ti chiedo cortesemente di chiarirla. 
                      Comunque il discorso è molto semplice. Ciascuno di noi può definirsi in molti modi: credente/ateo, giovane/anziano, conservatore/progressista, etc. 
                      Se dovessi definirmi con una parola mi definirei “Italiano”. Quindi se le istituzioni del mio Paese dovessero trovare colpevole un membro della mia area politica non perderei tempo in inutili difese per il semplice fatto che l’interesse nazionale (il rispetto delle leggi) è certamente superiore all’interesse di un partito o di uno schieramento politico o ideologico. Ma per molti non è così…..

                    • Raffa ha detto:

                      Non sai chi fosse? Era tesoriere dei radicali…quindi il promotore finanziario di tutte le loro iniziative.

                      Un radicale che ruba non fa certo notizia, ti pare? E’ comprensibile. Meno male che si è convertito…sarebbe una notizia vera se lo facesse adesso.

                      Da come difendi l’Uaar mi sembra invece che la tua forma di omertà verso il tuo schieramento ideologico sia più che spiccata…

                  • Agnostico ha detto:

                    Prima di leggere questa notizia sapevi chi fosse Quinto? Io no.
                    Conoscevo Pannella, Bonino, Cappato e Staderini ma di sicuro non conoscevo Quinto. 
                    Non mi sembra che ci sono stati mai esponenti radicali arrestati per reati finanziari. Se vogliamo parlare di cattolici forse non ti ricordi di un partito chiamato Democrazia Cristiana che qualche problema di corruzione ce lo ha avuto…..
                    A parte la corruzione, non so se il nome di Salvatore Cuffaro ti dice qualcosa….

                    • Raffa ha detto:

                      Non è importante che tu lo conoscessi, l’importante è che aveva un ruolo di primo piano nei radicali.
                      L’unica cosa che salva i radicali è che non hanno alcun potere..ma il discorso è lungo.

                      La DC è stata un errore tremendo, ma comunque sono troppo giovane per parlarne con coscienza di causa.

                      Anche a te faccio la stessa domanda che ha mandato in crisi il povero Pavone: cattolico è chi lo dice o chi segue la Chiesa e il Vangelo?

                    • Agnostico ha detto:

                      Non sono la persona più adatta per rispondere a questa domanda: lo farò ma non “spararmi addosso”.
                      Per definirsi Cattolico bisogna essere un sostenitore dei precetti della CCAR: se non segue questi precetti forse si potrà definire Cristiano ossia credente nella divinità di Gesù Cristo. 
                      In sintesi non è importante come ci definiamo ma se il nostro agire e pensare è in linea con le linee di quella comunità a cui apparteniamo. 
                      Quindi sono Cattolico se osservo i precetti di CCAR e sono un buon cittadino se osservo le leggi dello Stato a cui appartengo. 

                    • Raffa ha detto:

                      La CCAR non esiste, esiste la Chiesa cattolica e il suo Magistero. Il termine “precetti” è (volutamente?) riduttivo.

                      Sono un buon cittadino non se dico di esserlo, ma solo quando mi comporto da buon cittadino. Così vale per il cattolico.

                      Egli ha due riferimenti: il Vangelo e la Chiesa (i protestanti hanno solo il Vangelo).
                      Chi commette del male si pone contro il Vangelo e contro la Chiesa e dunque non è cattolico e non è cristiano, infatti rifiuta l’insegnamento di Cristo e della Chiesa.

                      Conclusione: non esistono, né sono mai esistiti, né mai esisteranno persone che commettono del male e sono cristiani/cattolici. Nemmeno se sono Pontefici.

  • Controinformato ha detto:

    Lo sapevo:
    Si scrive Partito Radicale, si legge Partito Nazional-Socialista

  • Luigi Pavone ha detto:

    Sono state dette molte sciocchezze. Infatti all’interno dei radicali si sono consumate una serie sterminata di rotture. La lista delle persone che sono state radicali e che poi non lo sono più state è lunghissima, in ordine sparso: Olivier Dupuis, Benedetto della Vedova, Gaetano Quagliarello, Marco Taradash, Francesco Rutelli (questi sono quelli che mi vengono in mete, ma, credetemi la lista è sterminata). Nessuna di queste persone è stata denunciata dai radicali. Nessuna di essa è stata processata e condannata.

    I radicali denunciano coloro che fanno uso di Cannabis, anzi di più: si auto-denunciano, e denunciano coloro che danno seguito alle loro denunce.

    • Ercole ha detto:

      “I radicali denunciano coloro che fanno uso di Cannabis, anzi di più: si auto-denunciano, e denunciano coloro che danno seguito alle loro denunce”
      Pazzesco dove può arrivare l’ideologia…ma come si può arrivare a tanta menzogna per difendere il proprio partitino politico di 4 scemi?

    • Luigi Pavone ha detto:

      Ho commesso un errore grave, volevo dire: [i radicali] si auto-denunciano, e denunciano coloro che NON danno seguito alle loro denunce.

      • Ercole ha detto:

        L’errore grave è continuare a perdere la tua dignità scrivendo queste cose. Tu fai parte della gente che Pannella è riuscito a raccogliere in 20 anni di spinelli e scioperi della fame (che lo rendono ogni volta più grasso??)? Ne sarà orgoglioso immagino, dopo gli sputi che si è preso: http://www.youtube.com/watch?v=ih9jPWzaAwU

        • dome ha detto:

          Le argomentazioni che portano sono pure controproducenti per loro!?
          Quindi i neopagani si possono dichiarare atei da domani, tanto non fa differenza la dottrina che uno dice di credere e a quale gruppo appartiene!

  • Luigi Pavone ha detto:

    A coloro che mettono in discussione la fede cattolica di Mina Welby, voglio dire che ella è dichiaratamente cattolica e praticante (si informino), e che non esistono comportamenti di Mina Welby tali da mettere in discussione la sua fede cattolica. Coloro che ritengono che i suoi comportamenti non siano o non siano stati cattolici sono pregati di indicarceli chiaramente. Quali comportamenti di Mina Welby non tali da gettare ombre sulla sua fede?

    La posizione di Mina Welby ricalca quella di un altro grande cattolico italiano: il prof. Giovanni Reale, il quale scrive nel Corriere della sera del 11-12-2006:

    1) Intervistatore: Quindi, professore, Lei rifiuterebbe la richiesta di Welby?
    Giovanni Reale: No, niente affatto. Io capisco e rispetto ciò che dice Welby […] Qui il problema è: posso io vivere ostaggio di una macchina? Ha senso? Dio mi chiede questo? No, non ho dubbi: Io non mi chiede questo.

    2) Giovanni Reale: Se una persona, credente o meno, vuole rinviare la propria morte indefinitamente va bene, ci mancherebbe, è una sua scelta. Però nessuno, magari in nome di Dio, può dire a un altro: te lo impongo […] E un cristiano può affermare: il buon Dio non mi ha detto che devo vivere attaccato ad una macchina, ma di vivere finché la Physis, la natura che ti ho dato lo permette.

    Ma forse per alcuni neanche Giovanni Reale è un cattolico, d’altra parte io non l’ho mai visto praticare, non so dove pratichi.

    • dome ha detto:

      Platone cosa ti inventi?
      Il radicalismo è ostacolato dalla dottrina stessa, io posso pure dire che io sono Topolino.

    • Raffa ha detto:

      “ella è dichiaratamente cattolica e praticante”
      Informazioni che vanno documentate. Massimo Ponzoni appena arrestato è membro attivo dell’Uaar.

      “non esistono comportamenti di Mina Welby tali da mettere in discussione la sua fede cattolica”
      Pavone, affronta la vita e la realtà senza paura. Rispondi: è cattolico chi lo afferma di essere o chi segue la Chiesa?

      “Ma forse per alcuni neanche Giovanni Reale è un cattolico”
      E’ cattolico chi lo afferma di essere o chi segue la Chiesa?

      • GiuliaM ha detto:

        “Non chi dice ‘Signore, Signore’ entrerà nel Regno dei Cieli…”

      • Luigi Pavone ha detto:

        E’ cattolico chi segue Cristo. Seguire Cristo può anche significare non seguire il clero. Lo sapeva bene Dante, che non rinunciò al dono dell’intelletto e dello spirito critico nel collocare molti papi tra i simoniaci e gli avari.

        Dante fa gridare alla bestia Pluto: “Ehi tu, nemico del papa, fermati!” Pluto è un amico dei papi, eppure Dante lo descrive come una bestia (una fiera appunto, un lupo).

        Quanto al caso Welby, il filosofo cattolico Giovanni Reale affermò – direi piuttosto esplicitamente – che la chiesa cattolica sbagliasse nel ritenere la richiesta di Welby illegittima dal punto di vista della fede: “chi dice di non volere la macchina non dà la morte a sé stesso [cioè: non è un suicida] né chiede di farlo”.

        • Raffa ha detto:

          Sbagliato Pavone, vedi? Tu vuoi distruggere quel che non conosci e ti imbamboli da solo.

          Cattolico è chi segue la Chiesa perché seguire la Chiesa significa seguire Cristo. La nostra Mina non è cattolica, potrà scriverlo sui muri ma non sarà mai cattolica. Lascia perdere Dante, se capissi quel che dice sarebbe già un atto di razionalità.

          Il filosofo Reale dice quello che gli hai messo in bocca tu, probabilmente diffamandolo. Ma non mi stupisco, so bene cosa siete capaci di fare.

          • Luigi Pavone ha detto:

            Caro Raffa, non mi permetterei mai di mettere in bocca a Reale cose che non ha dette, non perché è un filosofo importante, ma perché non lo faccio mai con nessuno (sarebbe falsa testimonianza). Le parole di Giovanni Reale sul caso Welby le puoi trovare direttamente qui: http://archiviostorico.corriere.it/2006/dicembre/11/Dio_non_chiede_vivere_ostaggi_co_9_061211007.shtml

            Giovanni Reale è andato contro gli orientamenti politici del clero anche nel caso di Eluana Englaro: http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_07/sopravvivere_contro_natura_eluana_reale_4b2f63b8-f4ef-11dd-a70d-00144f02aabc.shtml

            Roberta De Monticelli è andata contro gli orientamenti politici del Clero nel caso del testamento biologico e della legge Calabrò: http://temi.repubblica.it/micromega-online/biotestamento-lerrore-di-lasciare-liberta-di-coscienza-ai-parlamentari/

            Essere cattolici può (a volte deve) significare anche andare contro la curia romana. Bisogna non rinunciare all’esercizio critico della ragione per non diventare come Pluto.

            • Davide ha detto:

              Pavone, tu fai una gran confusione fra clero e Chiesa: la Chiesa non è il clero solamente, ma l’insieme dei fedeli e praticanti nel mondo.

              • Luigi Pavone ha detto:

                Sono d’accordo, ma lo devi dire a Raffa: è lui che fa questa confusione, alludendo al fatto che Mina Welby non sia cattolica perché non segue il clero nelle sue politiche bioetiche! 🙁

                • Davide ha detto:

                  Si ma, fra i fedeli e i praticanti, ci sono anche i sacerdoti cioè i servitori della Chiesa e il primo sacerdote è il Papa, vicario di Cristo! 🙂 Chi crede in Cristo e non nella sua Chiesa, è protestante, non cattolico. La religione non si crea a proprio piacimento e quella cattolica si basa sulle Sacre Scritture e sulla Tradizione, dalle quali è nato il Catechismo della Chiesa Cattolica. Il protestante, invece, basa la sua fede prendendo a FONDAMENTO, solo la Bibbia.

                  • Luigi Pavone ha detto:

                    Non c’è dubbio. Ma Raffa ha scritto: “Cattolico è chi segue la Chiesa perché seguire la Chiesa significa seguire Cristo. La nostra Mina non è cattolica, potrà scriverlo sui muri ma non sarà mai cattolica”. Per Raffa Mina Welby non è cattolica perché non segue la Chiesa, ma in che senso non segue la Chiesa? Mina Welby sostiene posizioni politiche vicine a quelle di Giovanni Reale e Roberta De Monticelli, questo è noto a tutti, ma questo – proprio per le ragioni che hai esposto tu – non significa essere contro la Chiesa ma contro alcuni orientamenti politici del clero cattolico. Allora resta in piedi la domanda: in che senso secondo Raffa Mina Welby non seguirebbe la Chiesa?

                    • Raffa ha detto:

                      Ti ho già risposto che Reale ha espresso una opinione su un caso particolare che lui ritiene accanimento terapeutico e se fosse così sarei d’accordo anch’io ed è d’accordo anche il Magistero, che infatti lui cita.

                      La De Monticelli non è più cattolica, ha fatto apostasia.

                      Ripeto: i tuoi tentativi, anche oggi, crollano sonoramente. E’ cattolico solo chi segue la Chiesa e si affida al suo sapiente giudizio. La Welby potrà strillare quanto vuole, ma cattolica non lo è così come non lo sono stati tutti quelli che hanno fatto del male nella storia e che si dicevano cattolici.

                      L’hai capito da solo comunque, per questo continui ad insistere. Ma anche oggi è andata così 🙂

                    • Davide ha detto:

                      Non il clero ha orientamenti politici, ma Il Magistero della Chiesa che interpreta le Sacre Scritture e la Tradizione applicandole all’evolversi della società. Nella fattispecie esiste il Magistero sociale della Chiesa nato per la difesa della dignità della persona. Ecc… In ogni campo della vita umana, la Chiesa dà l’indirizzo secondo quella interpretazione, se lo segui sei cattolico, altrimenti…Non saprei come definirti. Ovviamente, ogni pronunciamento della Chiesa non è un obbligo per coloro che non credono.

                    • Maffo ha detto:

                      Caro Luigi, Raffa ti ha perfettamente risposto. I tuoi esempi fanno acqua da tutte le parti: hai strumentalizzato Reale e hai preso per cattolica una che non lo è più. Vedo che non sono l’unico che ti da tante belle beccate sui denti, eh?

                      Con amore, ovviamente.
                      Il tuo Maffo.

                    • Luigi Pavone ha detto:

                      Ok, Raffa, bravo, tutto è crollato, anche oggi, come ieri, come domani!

                    • Luigi Pavone ha detto:

                      Che cosa sono le beccate? Spero non sia qualcosa che richiede l’uso del manganello 🙂

                      ps. La posizione di De Monticelli sul testamento biologico è IDENTICA a quella di Giovanni Reale!

                    • Ercole ha detto:

                      Ma la De Monticelli è cattolica?

                      Domanda semplice, risposta semplice. Vedrai che rispondendo ti incastri da solo. L’unica alternativa che hai è non rispondere a questa domanda, e conoscendoti è quello che farai.

                    • Maffo ha detto:

                      le beccate sono ovviamente in senso metaforico…ma sono sicuro che il bruciore lo senti tutto (e quello, purtroppo per te, non è metaforico).

                    • Luigi Pavone ha detto:

                      Raffa ha fatto finta di non leggere la posizione di Reale sul caso Englaro e il testamento biologico (posizioni identiche a quelle della De Monticelli): http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_07/sopravvivere_contro_natura_eluana_reale_4b2f63b8-f4ef-11dd-a70d-00144f02aabc.shtml

                    • Maffo ha detto:

                      Notate come Pavone rifiuti di prendere atto che la De Monticelli non è cattolica…per lui dev’essere la colonna del suo cavallo di battaglia quotidiano. E’ facile con lui ragazzi, ogni giorno ne ha uno ed è sempre basato su una piccola colonna tremante e messa su in fretta e furia. Basta una spinta e tutto viene giù. Oggi è più testone del solito…forse non ci sta. Ma continuare ad insistere sul fatto che la De Monticelli sia cattolica è patetico: http://www.gabrielederitis.it/wordpress/?p=1461

                      La sua apostasia dimostra proprio la sua coerenza: era contro la Chiesa ed è giusto che sia uscita, non c’è certo voglia di riempire le file. Chi non condivide se ne vada al più presto!

                      Rispetto a Reale: lui lo dice chiaramente: «Errore. Io non lascio aperto nessuno spiraglio all’eutanasia. Non dico: fammi morire. Ma: lasciami morire come ha stabilito la natura. È un’affermazione identica a quella che si dice abbia fatto Giovanni Paolo II: lasciatemi tornare alla casa del padre». Quindi lui pensa in realtà di affermare in modo corretto la dottrina della Chiesa. Ma è confuso, e lo è ancora oggi. Tant’è che più volte gli si è risposto: http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-la-chiesa-silentedel-filosofo-reale-4504.htm
                      Se dovesse avere ancora problemi è meglio che se ne vada anche lui, seguendo la De Monticelli. E’ cattolico solo chi segue, non chi vuole farsi seguire.

                    • Luigi Pavone ha detto:

                      Anche Giovanni Reale, poverino, è confuso! 😀 Quanta confusione c’è in giro! vero Raffa? Suggerirei a Giovanni Reale di leggere i tuoi commenti, sono sicuro che tutto tornerebbe in ordine. Se ciò non bastasse, qualche beccata sui denti non gli farebbe male. Viva l’ordine!

                    • Maffo ha detto:

                      In realtà io sono Maffo…ma comunque…vedo che anche tu sei confuso.

                      Reale è confuso perché da cattolico pensa di correggere la Chiesa o almeno pensa di essere più cattolico della Chiesa, e questo è un classico. La De Monticelli è stata coerente ma lei era in disaccordo su tutto. Reale ha solo una visione confusa su questa vicenda, anche se comunque i suoi discorsi sono molto interessanti e potrebbero servire molto. Parla di una “libertà” come ne parlano i fautori dell’aborto, concentrandosi solo su quella della donna e non su quella dell’essere umano che porta nel grembo. I discorsi sono giusti (libertà della donna) ma lacunosi (libertà anche del feto) e quindi errati. Comunque in molti hanno risposto a Reale. Condivido tutto quanto è stato detto: cattolico è chi segue il Magistero mettendo da parte tutto il suo “sapere”. E’ una bagno di umiltà continuo e assolutamente benefico per l’uomo.

                      Ritornando all’inizio…dicevi che i radicali sono tutti cattolici praticanti, no? Un po’ come i sudditi del Vaticano insomma. Chissà domani cosa ti inventi 😀

                    • Luigi Pavone ha detto:

                      Non capisco però perché mentre Giovanni Reale è un cattolico confuso, Mina Welby, invece, non è cattolica (e “non lo sarà mai” – tuona raffa); non potrebbe essere anche lei una cattolica confusa? 🙁

                    • Maffo ha detto:

                      Perché lei ha una chiara opposizione, volontaria e decisa, contro la Chiesa, mentre Reale pensa di interpretare davvero il Magistero.

                      Bella la risposta di Betori alla De Monticelli: http://temi.repubblica.it/micromega-online/betori-rispettosa-obiezione-alla-professoressa-de-monticelli/

                    • Luigi Pavone ha detto:

                      Ma chi ti dice che Mina Welby non voglia proprio interpretare il magistero ecclesiastico? Infatti è esattamente questa la sua idea, hai indovinato.

                    • Maffo ha detto:

                      La Bomba Welby vuole emanciparsi dal magistero, è proprio questa la sua idea.

                    • Luigi Pavone ha detto:

                      Sei in grado di giustificare quello che dici? Temo proprio di no.

                    • Maffo ha detto:

                      “Ma chi ti dice che Mina Welby non voglia proprio interpretare il magistero ecclesiastico? Infatti è esattamente questa la sua idea, hai indovinato.”
                      Sei in grado di giustificare quello che dici? Temo proprio di no.

                    • Luigi Pavone ha detto:

                      Maffo, sui tuoi tentativi di costruire teorie sui radicali presunti persecutori dei cattolici, ti ha risposto già egregiamente Agnostico. Quelle teorie complottistiche sono crollate sotto una bordata di obiezioni su più fronti. Su Mina Welby stai combattendo una battaglia ottusa, perché lei è dichiaratamente cattolica e praticante (informati). Se tu ritieni non lo sia, spetta a te dimostrarlo. Anche Giovanni Reale è dichiaratamente cattolico e praticante. Se qualcuno ritiene non lo sia, spetta a lui dimostrarlo.

                    • Maffo ha detto:

                      Non esistono cattolici nei radicali. Chi vuole sostenere il contrario deve dimostrarlo.

                      Mina Welby non è praticante e non è cattolica. Chi vuole sostenere il contrario deve dimostrarlo.

                      Giovanni Reale è un caso differente come ti ho dimostrato assieme ad Ercole e Raffa, è una voce critica ma aperta alla correzione e non in contrasto con la Chiesa (rifiuta suicidio e eutanasia). Chi vuole sostenere il contrario deve dimostrarlo.

                      Salutami Agnostico.

              • Luigi Pavone ha detto:

                Se allora Mina Welby non è cattolica perché non segue il clero, per quale ragione si ritiene che ella non sia cattolica? In che senso non segue la chiesa?

            • Raffa ha detto:

              Tu in realtà hai fatto ben di peggio e lo hai fatto anche in questo caso facendo passare Reale come uno favorevole all’eutanasia.

              Invece si legge chiaramente che lui “non può accettare né il suicidio né l’eutanasia”. Parla di Caso Welby come di accanimento terapeutico. In quel caso ha solo una visione errata e personale della vicenda, ha dato il suo giudizio personale. Infatti non si oppone alla visione della Chiesa ma offre il suo legittimo contributo. Non ha mai fatto appelli in questa direzione.

              La De Monticelli ha fatto apostasia e non è più cattolica.

              Come vedi i tuoi esempi, come al solito opportunamente strumentalizzati e falsi per il 70%, cadono con un tonfo clamoroso. Essere cattolici significa sposare il Magistero della Chiesa, anche quando si ha una visione personale contraria. E’ una forma di umiltà della dea ragione, da te superstiziosamente invocata, rispetto alla sapienza secolare della Chiesa. Così come il bambino sa obbedire al padre rinunciando al suo personale giudizio per aprirsi ad una ragione più grande.

              Quindi possiamo confutare i tuoi deliri: nei radicali NON esiste nessun cattolico perché di fatto non sarebbe più cattolico. Forse esisteranno tanti protestanti e invas-atei devoti alla divinità razionalista.

              • Luigi Pavone ha detto:

                Capisco il tuo sfogo, e la tua esigenza di ripetere per rincuorarti di aver confutato tutti i deliri, ma io non mai detto che Reale è a favore del suicido. Ho detto che è andato contro il clero cattolico. Infatti scrive che Welby non è un suicida, mentre il clero cattolico lo ha ritenuto tale negandogli i funerali religiosi. Esattamente come Roberta De Monticelli, anche lui, Giovanni Reale, si è espresso molto favorevolmente al testamento biologico, benché il clero non lo sia. Giovanni Reale ha anche espresso posizioni divergenti dal clero cattolico anche a proposito del caso di Eluana Englaro. Ma, si sa – come ci insegna Vittorio Messori – quando i fatti vanno contro l’ideologia (sia essa laicista o cattolicista), allora tanto peggio per i fatti.

                • Raffa ha detto:

                  Nessuno sfogo, solo il piacere di notare il vuoto negli argomenti dei sedicenti critici, come tu ti auto-definisci. La Chiesa può stare ben tranquilla 😀

                  Non esiste il clero cattolico, esiste il Magistero della Chiesa. Porsi contro ad esso significa porsi fuori dalla Chiesa. Reale ha espresso un’opinione personale legittima, ma confondendo il caso di Welby come accanimento. In questo caso pensava di essere d’accordo con il Magistero infatti. E’ contrario a suicidio e eutanasia, nonostante la tua diffamazione nei suoi confronti.

                  E’ interessante notare che non vuoi prendere atto che la De Monticelli non è cattolica. Ma forse per te è conveniente ritenerla tale, altrimenti tutto il tuo argomento cadrebbe. Giusto?

                  Bello anche tirare in ballo Messori per i tuoi fini, vedo che in fondo vi educano bene. Ora il prossimo passo sarebbe quello di citare qualche frase di Ratzinger che ponga a tuo favore…vediamo a che livelli è la tua preparazione 🙂

                  • Luigi Pavone ha detto:

                    Sì sì, è vero (ripetiamo tutti in coro): tutto è crollato, tutto è confutato, tutto è stato mostrato nella sua vuotezza di fondo! La confusione è durata poco, tutto è di nuovo in ordine. 🙂

                    • Raffa ha detto:

                      Non è crollato nulla perché non hai costruito nulla, sono crollati i tuoi argomenti. Basta guardare la tua reazione isterica sulla De Monticelli.

                    • Luigi Pavone ha detto:

                      Ma caro Raffa, la De Monticelli quando scriveva quell’articolo era pienamente cattolica. Ma il punto è comunque irrilevante, dal momento che le sue posizioni sono identiche a quelle di Giovanni Reale (il cattolico confuso).

                    • Raffa ha detto:

                      Finalmente! Ci hai messo tanto eh? Hai fatto un po’ di meditazione per accettare tutto questo?
                      La De Monticelli si è accorta di non essere più cattolica ed è uscita proprio perché era contro il Magistero. Ha fatto benissimo, non bene. E questo confuta i tuoi argomenti: chi è contro la chiesa non è cattolico e infatti se ne va (per fortuna!).

                      Giovanni Reale non sostiene il suicidio e l’eutanasia (“nessuno spiraglio” dice lui). Quindi non c’è nessuna posizione identica. Hai davvero perso due ore per sostenere con tutte le tue forze qualcosa di irrilevante??? Naaaa…non fare il furbone.

        • Franz ha detto:

          “E’ cattolico chi segue Cristo. Seguire Cristo può anche significare non seguire il clero”
          Quindi un protestante è cattolico. Il povero Nietzsche si starà rivoltando nella tomba nel vedere come i suoi 4 gatti portano avanti la sua ideologia.

          • dome ha detto:

            Ragazzi non dobbiamo meravigliarci, abbiamo la solita sceneggiata di Platone e del suo amico.
            Ma sempre insieme?!
            A parte l’ironia (e mi auguro ben voluta), la questione è :contano le dichiarazioni di un singolo se poi non corrispondono i fatti?
            No, Platone tu puoi seguire Gesù con le parole ma se non fai fatti, le tue parole decadon, lo stesso Salvatore è stato categorico.

            • Agnostico ha detto:

              L’ironia serve sempre a stemperare 🙂

              • Luigi Pavone ha detto:

                Se io sono Platone e Agnostico è mio amico, provo a indovinare: Agnostico sarebbe Aristotele?

                • Maffo ha detto:

                  Pavone…è inutile che cerchi sempre di fare comunella con chi la pensa come te…fai il simpaticone ma Agnostico è molto più avanti. Difficilmente accetterà l’alleanza patetica che gli continui a porgere indirettamente. Lascia perdere su…, oltretutto non fai nemmeno ridere.

                • Luigi Pavone ha detto:

                  Lo so, lo so. C’ho provato, ma sono stato subito scoperto! 🙁

  • a-ateo ha detto:

    Possibile che tanti freddi agnostici non abbiano notato che il lavoro più che decennale di Quinto veniva considerato come lavoro OCCASIONALE.
    Ma vi pare giusto ed equo un datore di lavoro che ha un simile atteggiamento becero e retrogrado?
    E prendiamo nota che si parla di un datore di lavoro che non ha problemi economici e finanziari: Pannella i soldi riesce farli piovere anche dal cielo…
    A me un datore di lavoro simile fa schifo. E trovo anche da ridire su un giudice che non si “accorge” di una simile contraddizione. E trovo anche da ridire su quanti hanno commentato quì questo fatto senza rilevarlo.
    Negli Usa un candidato alla Casa Bianca è stato eliminato perchè aveva assunto una collaboratrice domestica senza pagarle i contributi….
    In Italia uno schifo simile non indigna nessuno, neanche i giudici chiamati a sentenziare….
    Ma che questa assenza di indignazione venga esibita in un sito crstiano mi sembra intollerabile: i Cristiani veneriamo un Crocifisso che è anche il simbolo di un triplice errore giudiziario commesso dalla magistratura religiosa, dalla magistratura statale e dalla magistratura imperiale. Quel Cristo crocifisso che aveva definito in vita le due caratteristiche del giudice iniquo: 1)non avere timor di Dio e 2) non avere rispetto del prossimo. Nel caso di Quinto non credo che questo secondo requisito emerga.
    E, infine, tutto era passato a bilancio…
    Non si può fare la parte dei finti tonti che prima approvano per più di 10 anni di tutto e di più e poi si accorgono improvvisamente che si tratta di spese discutibili…
    Sarebbe cosa troppo lercia…
    bollette di Quinto nel bilancio significa soltanto che i radicali hanno evitato di pagare per quella somma la ritenuta irpef.
    E il fatto che abbiano contabilizzato e approvato in bilancio pranzi al ristorante e,dopo dieci anni, non si trovi la fattura non significa un accidentino di niente.
    I radicali in Italia hanno fatto tanto male (divorzio, aborto, spinelli, eutanasia, eccetera) che, quando gli storici nei tempi a venire esamineranno le loro battaglie, il loro nome verrà esecrato probabilmente per secoli.

  • Antonio ha detto:

    Mah…io i politici non è che me li fidi tanto.

  • lorenzo ha detto:

    C’è un qualcosa che, conoscendo i tempi dell’italica giustizia mi lascia molto perplesso:
    – Quinto intenta una causa di lavoro contro il partito radicale;
    – i radicali replicano con una causa per appropriazione indebita;
    – la causa intentata dai radicali arriva alla conclusione dei tre gradi di giudizio;
    – la causa intentata da Quinto è ancora in itinere al secondo grado.
    Preso atto della corsia preferenziale accordata dai giudici alle ragioni dei radicali, appare più che ovvio il sospetto che i radicali godano all’interno della magistratura di appoggi inconfessabili: come avrebbe potuto Quinto uscirne assolto?

    • Luigi Pavone ha detto:

      Caro Lorenzo, dispiace molto che simili post possano gettare nella confusione più totale. Tieni conto che si tratta di procedimenti giudiziari diversi: immagino uno civile, l’altro penale. Come puoi vedere dai commenti sopra, Raffa ha tentato di dimostrare l’impossibile: prima ha tentato di dimostrare che i radicali perseguitano coloro che escono dal partito radicale. Poi, messo all’angolo al cospetto di una lista di persone che hanno lasciato il partito radicale senza essere perseguitati, ha ristretto la tesi: i radicali perseguitano solo i tesorieri apostati, perché i tesorieri – argomenta Raffa – hanno annusato lo zolfo fino in fondo (facendo illazioni e condannando senza prove, contemporaneamente difendendo uno per cui le prove si sono prodotte per tre gradi di giudizio, e trascurando il fatto che se lo zolfo fosse davvero nella tesoreria i radicali avrebbero proprio interesse a non denunciare i tesorieri, ma lo hanno denunciato e nessun tipo di zolfo è stato rilevato a carico dei radicali). Allora restringe ancora di più la tesi: i radicali perseguiterebbero i non-radicali convertiti al cattolicesimo. Ma anche su questo punto, posto di fronte all’evidenza che Mina Welby è una radicale cattolica non perseguitata, egli non so in virtù di quale autorità ha deciso che Mina Welby non è né cattolica né praticante (né lo sarà mai). Tutto questo è paradossale, ma temo che non se ne abbia chiara coscienza.

      • lorenzo ha detto:

        – Le cause di lavoro godono, solitamente e salvo intrallazzi, di una corsia preferenziale che le porta in giudicato in minor tempo.
        – Con Quinto, Pannella si è messo con le spalle al muro da eventuali uccelli paduli che potrebbero volare nel partito, addossando tutta la colpa di eventuali intrallazzi ad un tesoriere disonesto.
        – Se ci sono stati illecite sottrazioni di fondi, come mai Quinto non si è arricchito?
        – Non ti sembra strano che per un reato del genere, se effettivamente c’è stato, la pena sia di soli 10 mesi, ed addirittura con la non menzione?
        – Non volendo infine tenere in nessun conto quanto sopra, Quinto è stato condannato per azioni compiute quando era radicale, e quindi il suo essere ladro è collegato all’essere radicale.

        • Agnostico ha detto:

          Caro Lorenzo,
          Niente di scandaloso. La causa dei Radicali contro Quinto è una causa penale che si risolve circa in tre anni e mezzo.
          http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-10-05/processo-penale-servono-anni-080117.shtml?uuid=AY20IrWC
          I tempi del processo del lavoro (quello di Quinto contro i Radicali) sono più del doppio. Nessuna corsia preferenziale: anzi. 
          http://miojob.repubblica.it/notizie-e-servizi/notizie/dettaglio/giustizia-tempi-biblici-per-le-cause-di-lavoro/722744
          Comunque auguro a Quinto di vedere concluso il suo processo il più tardi possibile: almeno pagherà le spese processuali con un po’ di ritardo. 
          Pensi che la magistratura ora sia al servizio dei Radicali?
          Sapevo che esisteva Magistratura Democratica (sinistra), Unità per la Costituzione (centro), Magistratura Indipendente (centro-destra) e Movimento per la Giustizia I Verdi-Articolo 3 (sinistra: non collegata agli ambientalisti). Non ho mai sentito parlare di Magistratura Radicale. 
          La verità è che un vero magistrato l’ultima cosa che considera è la propria area politica. Piercamillo Davigo era di Magistratura indipendente ma non è stato tenero con Berlusconi. Borsellino era simpatizzante del MSI ma è stato il più stretto collaboratore di Falcone che era orientato a sinistra. 
          Le accuse di politicizzazione dei magistrati sono accuse molto gravi che vanno provate: soprattutto per rispetto di chi è morto per la toga. 
          Comunque ti stai contraddicendo. Prima parli di appoggi inconfessabili dei radicali dentro la
          magistratura ed ora affermi che la pena è stata lieve: se avessero potuto pilotare la sentenza ed avessero voluto “perseguitare” Quinto magari avrebbero spinto per una sentenza più dura. Non dici?
          “Il suo essere ladro è collegato all’essere radicale”: per me i ladri sono ladri e basta. Poi mi sembra che i Radicali non abbiano conosciuto tangentopoli. 

          • Raffa ha detto:

            I radicali non hanno alcun tipo di potere perché nessuno li considera, questo li salva da tangentopoli e dagli scandali. Riescono ad avere qualche attenzione perché usano strategie di questo tipo:
            http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-quanti-sonogli-amici-dei-radicali-2992.htm
            http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-i-mille-tentacolidei-radicali-2955.htm

            Loro “usano” e “vengono usati”, quindi sopravvivono.

            Le accuse a Quinto erano a quando era radicale, come riporta la stampa: http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache_e_politica/caso-Lusi-anche-tra-radicali/08-02-2012/1-A_001231407.shtml
            10 anni a fianco di Pannella e nessuno si è accorto che mancavano dei soldi per cene al ristorante e massaggi? Certo non sono spese milionarie ma i radicali sono quattro fessacchiotti, anche poche mancanze saltano all’occhio. Stranamente tutto è venuto fuori quando lui si è convertito e sposato in Chiesa…questo ha il sapore di vendetta e persecuzione.

            • Agnostico ha detto:

              Caro Raffa,
              Concordo sui Radicali. 
              Eviterei di scrivere frasi come “ha rubato perché ateo” o “ha rubato perché radicale”. Se volessi ribattere, la storia recente della DC mi offrirebbe mille spunti. Si delinque perché non si è onesti: nient’altro. 
              Sull’ultima parte sono in parte d’accordo con te: questo caso e quello di Lusi mi fanno venire molti dubbi. 
              Comunque le appropriazioni indebite sono avvenute nel periodo 1999-2005 come afferma lo stesso Quinto.
              Non si può dire che ci fosse un buco nel bilancio (come nel caso di Lusi) perché Quinto presentava regolari fatture: l’anomalia è che per quelle spese non si potevano usare soldi del partito (ad es. non erano cene politiche ma personali). 
              Persecuzione o meno non interessa. L’appropriazione indebita resta. Poi i motivi che hanno spinto i Radicali a denunciare sono secondari e ininfluenti.
              In ogni caso (e di questo va dato atto ai Radicali) hanno rischiato penalmente e politicamente. 
              Penalmente il magistrato poteva decidere che Quinto non era il solo responsabile e poteva rinviare a giudizio anche altre persone (il segretario ad esempio). 
              Politicamente hanno scoperto una loro debolezza amministrativa e quindi in futuro un finanziatore del Partito potrebbe decidere di non elargire del denaro. La mia domanda resta sempre la stessa: un partito che scopre irregolarità al proprio interno (anche se in ritardo) deve rivolgersi alla magistratura o deve cercare di insabbiare la situazione?

              • Raffa ha detto:

                Puoi evitare di esprimerti così, tuttavia il furto avvenuto (la Cassazione dice così, poi sappiamo quante volte abbia sbagliato mandando in galera persone innocenti) quando lui era radicale.

                Inutile negare che l’etica cristiana porta a rinforzare i valori morali, come il non rubare. Il fatto che molti cristiani rubino è segno che non sono cristiani, come ti ho spiegato sopra. Quindi vedi DC.

                Le fatture di Quinto però qualcosa contenevano, qualcuno le controllava o no? In dieci anni nessuno ha mai controllato? E la cosa viene fuori proprio dopo la conversione? Mah…
                I radicali non hanno rischiato nulla, avrebbero rischiato se Quinto fosse stato ancora radicale. Ma stranamente hanno voluto fare emergere tutto dopo…forse prima -appunto- non volevano rischiare uno scandalo in casa.

                La risposta alla tua domanda è sempre la prima, non solo un partito ma anche la Chiesa. Tieni conto però che i radicali non hanno denunciato un radicale ma un ex radicale, quindi sostanzialmente io ritengo probabile che abbiano insabbiato prima e poi dopo la conversione abbiano voluto sputtanarlo. Dal racconto di Quinto emerge questo.

                • Agnostico ha detto:

                  Se pensi che la Cassazione possa aver sbagliato credo che possiamo stare tutti tranquilli: basandosi su bilanci e fatture è difficile che ci possano essere errori. 
                  Danilo Quinto non ha commesso il reato quando era radicale ma quando era semplicemente Danilo Quinto. Non credo che il suo essere radicale possa aver influito come non vedo francamente la Bonino o Pannella arricchirsi alle spalle del partito. 
                  Sulle fatture tocchi un tasto dolente: chi controlla il controllore? Sarebbe meglio (se non obbligatorio) affidare il controllo dei bilanci dei partiti a società di revisione del bilancio.
                  Rischio o non rischio, scandalo o no, il Partito Radicale ha fatto la
                  cosa più giusta da fare: presentare alla magistratura i propri documenti contabili per ristabilire la verità e la legalità. Non è comune nel nostro Paese…

                  • Raffa ha detto:

                    Puoi girare le cose come vuoi, ma Quinto ha commesso (secondo la Cassazione) degli illeciti mentre era nei Radicali. Oggi infatti i quotidiani accusano i Radicali e il loro tesoriere.

                    I radicali hanno tenuto la bocca chiuso per 10 anni? Forse era scandaloso condannare l’uomo più vicino a Pannella in quel momento? Secondo me si, tant’è che tutto è uscito subito dopo la conversione.

          • lorenzo ha detto:

            -Tre anni è mezzo per far giungere un processo in giudicato? Ma le polemiche su processo breve in italia erano reali a fittizie?
            -Che i radicali godano di appoggi inaspettati è evidenziato dal fatto che pur eessendo operative strutture, vengono finanziati a fondo perduto.
            -La pena lieve congiunta con la non menzione, mi ricorda molto “l’avviso” di certi ambieti quando vogliono che non si ficchi troppo il naso nei loro affari.
            -I radicali non hanno bisogno di tangentopoli, essi sono, come afferma con cognizione di causa Qinti, il male personoficato.

          • lorenzo ha detto:

            -Tre anni è mezzo sono la norma per far giungere un processo in giudicato? Ma le polemiche su processo breve in italia erano reali a fittizie?
            -Che i radicali godano di appoggi inaspettati è evidenziato dal fatto che, pur essendo operative strutture per l’informazione parlamentare, vengono finanziati con milioni e milioni di euro a fondo perduto per lo stesso scopo.
            -La pena lieve congiunta con la non menzione, mi ricordano molto il comportamento di certi ambienti che non gradiscono si ficchi troppo il naso nei loro affari.
            -I radicali non sono come i dilettanti di tangentopoli: essi sono, come afferma Quinto con cognizione di causa, il male personificato.

            • Agnostico ha detto:

              – I dati riportati da IlSole24Ore provengono dal Ministero di Giustizia. Inutile aggiungere altro: basta leggere. 
              – Hai fatto un bel salto. Prima sostenevi che i Radicali godono dell’appoggio della magistratura ed ora parli della vicenda di Radio Radicale: un salto su cui neanche Fiona May potrebbe competere. 
              – La “non menzione” ha lo scopo solo di non incidere eccessivamente sul condannato affinché non compaia la condanna nel certificato penale. Nel caso se i Radicali non avessero voluto intromissioni magari non si sarebbero rivolti alla magistratura rendendo la cosa pubblica: poi le sentenze sono a disposizione di tutti. 
              – Quindi i Radicali avrebbero rubato e non si sarebbero fatti beccare? Vuoi paragonare Pannella con Cusani? Ma per favore….

        • Luigi Pavone ha detto:

          Tieni conto che semmai esisterebbero delle ragioni di conflittualità tra magistratura e radicali, dal momento che i radicali premono da non poco tempo per una riforma della stessa, e la separazione delle carriere e la responsabilità civile dei magistrati sono riforme particolarmente avversate dalla magistratura.

      • Raffa ha detto:

        La cosa più bella è vedere come i miei argomenti abbiano a tal punto messo in crisi Pavone che ormai non parla d’altro che di me. La ricostruzione lascia molto a desiderare anche perché io ho semplicemente risposto di volta in volta ai suoi tentativi di sostenere l’impossibile. Lui ha tirato in ballo la Cassazione, lui ha tirato in ballo la lista di radicali, lui ha tirato in ballo Giovanni Reale, lui ha tirato in ballo la De Monticelli, lui ha tirato in ballo Mina Welby. Ogni volta che lo mettevo a sedere lui tirava fuori altro materiale finché non ha retto più e ha deciso di usare come ultima arma il discredito dell’interlocutore, cioè me, inventandosi ricostruzioni fantasiose. Non mi pare che lorenzo ci sia cascato per fortuna. Se Pavone mettesse da parte il suo affannato furore e cominciasse a prendere esempio da Agnostico forse potrebbe fare anche qualche bella figura ogni tanto.

  • Agnostico ha detto:

    Anche basandosi sul racconto di Quinto ci sono alcune incongruenze. 
    1) Quinto ha “militato e collaborato sin dal 1986” nel Partito Radicale ed è nominato tesoriere nel 1995. Quindi per dieci anni è stato un semplice militante (non si sa con che ruolo) ma chiede il risarcimento economico per i 20 anni dentro il Partito. Ora tutti sanno che chi aderisce ad un partito il più delle volte non è pagato per le proprie prestazioni (tranne pochi impiegati fissi). Se un militante spende tempo, energie e professionalità alla causa del Partito non si può aspettare un compenso economico (al massimo un rimborso): credete forse che i tanti militanti di Partito siano pagati? Richiesta assurda. 
    Neanche la carica di tesoriere (come quella di segretario) dà diritto ad uno stipendio: sono incarichi di partito. Possono percepire uno stipendio se rientrano nella categoria di “funzionari di partito” e quindi lavorano a tempo pieno ma lo stesso Quinto ha definito il suo rapporto con il Partito Radicale in questi venti anni come “occasionale”: ossia un rapporto per cui non era necessario un impegno quotidiano. 
    Nell’articolo di Quinto leggo che ha chiesto al PR la somma di 1.449.253 € per aver lavorato dal 1986 al 2005 chiedendo che fossero applicate le retribuzioni previste dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per un dirigente del settore terziario. Ammetto la mia ignoranza ma un “dirigente occasionale” non l’ho mai visto. Facendo due calcoli quella somma corrisponde ad uno stipendio (lordo) mensile di circa 12.000 €: niente male per un dirigente occasionale. Quasi quasi mi prendo anche io la tessera dei Radicali.
    2) Quinto chiede al Partito Radicale – tra le altre cose – l’indennità di mancato preavviso. Mi domando preavviso di che cosa visto che il Partito Radicale non lo ha licenziato ma è stato lui a dimettersi.
    3) Come detto, Quinto afferma di aver avviato la causa di lavoro per i venti anni di lavoro nel Partito Radicale. Il Partito denuncia Quinto per appropriazione indebita (sappiamo com’è finita) e Quinto si giustifica affermando che “Le somme a cui ci si riferiva…costituivano i miei compensi” (http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-storia-di-un-tesoriere-4479.htm).
    Infatti sempre Quinto afferma testualmente nel video riportato: “Quel denaro non l’ho mai preso dai Radicali. Quel denaro erano i miei stipendi”.
    Questo già serve a smentire la parte dell’articolo in cui si scrive che Quinto ha dedicato vent’anni al partito “senza guadagno personale”. 
    Il punto però è questo. Le spese personali per cui Quinto è stato condannato dalla Cassazione erano il suo “compenso” ed il suo “stipendio” (uso le stesse parole di Quinto) per quanto stava svolgendo come tesoriere? Se Quinto era d’accordo nel ricevere uno stipendio attraverso la presentazione di fatture personali come mai ha deciso di avviare una causa di lavoro? Se Quinto ammette (come ha fatto) che quelle spese erano il suo stipendio allora significa che è stato regolarmente pagato e quindi non ha nulla di cui lamentarsi.
    Se però avvia una causa di lavoro significa che quelle spese personali non erano il suo stipendio e quindi c’è tutto (come sancito dalla Cassazione) il reato di appropriazione indebita. 
    Insomma c’è una contraddizione enorme tra la giustificazione di Quinto (“quelle spese erano il mio stipendio”) e la causa di lavoro (“ho lavorato per 20 anni e non sono mai stato pagato”). Resta inoltre il punto che – secondo me – un tesoriere di un partito (e tantomeno un militante) non ha diritto a nessuno stipendio per un rapporto che lo stesso Quinto definisce “occasionale”. 
    4) Quinto è stato nominato tesoriere del Partito Radicale nel 1995. Nel 2004 comincia (legittimamente: lo voglio sottolineare) un percorso di Fede. Ora non dimentichiamo che “militanza partitica” significa prima di tutto aderire a certe cause (giuste o sbagliate che siano). La ritrovata fede di Quinto lo poteva mettere in contrapposizione ad alcune posizioni del Partito Radicale (aborto, divorzio, eutanasia, etc.) e sarebbe già stata più che legittima la decisione del partito di affidare la gestione della cassa del partito ad una persona con posizioni politiche più “ferme”. Ciò nonostante il Partito non esautora Quinto che infatti – come sempre lui afferma – rimette il mandato al gruppo dirigente del Partito ai primi di luglio del 2005.
    Quinto afferma di aver subito degli “attacchi” a causa della sua conversione e prima delle sue dimissioni. A parte il fatto che questi “attacchi” possono essere degli scontri dialettici che in un Partito possono essere anche molto aspri (un partito non è mica un circolo di boy-scouts), mi sembra che l’atteggiamento dei Radicali non sia stato per niente “persecutorio” non avendolo neanche esautorato come Tesoriere.
    Quinto afferma di aver incontrato Pannella e di essersi congedato da lui dicendogli che avrebbe aspettato da lui una “risposta” ma non chiarisce affatto quale fosse la domanda posta a Pannella. 

    Per ultimo una battuta. Quinto afferma che la storia della sua condanna è la “storia della (sua) famiglia”: ma se neanche il figlio sapeva di questa storia e lo apprende da internet (ma poi un bambino di 7 anni viene lasciato libero di navigare su internet?? E su quali siti è andato per leggere la storia del padre?? Faccio i complimenti alla precocità intellettuale del bimbo) che razza di “storia di famiglia” è? La famiglia dove un padre non dice al figlio di essere stato condannato?!

    • Raffa ha detto:

      1) Non puoi sapere come stanno le cose da un articolo, ti ho già detto che queste ricostruzioni le fanno i complottisti delle torri gemelle e della morte di Bin Laden. Se ha fatto questa denuncia un motivo ce l’avrà, oppure pensi che tu da un suo racconto riesci a capire più di lui come sia andata veramente la storia che lo ha visto coinvolto?
      2) A me pare che il partito lo abbia cacciato invece.
      3) Non ha senso questa tua ricostruzione: vedi punto 1)
      4) Ancora una volta ricostruisci 10 anni di rapporti personali intimi basandoti su un articolo. E’ una cosa folle e inutile. Questa analisi degli articoli per scovare frasi compromettenti o tematiche nascoste è classica dei complottisi e della setta del Nuovo Ordine Mondiale.

      Battuta bruttissima e diffamatoria sui rapporti famigliari del Quinto e su un bambino di 7 anni. Da vergognarsi. Il rapporto con i radicali è senza dubbio una fetta importante della vita di Quinto, il bambino nasce dopo la conversione che ha allontanato l’ex tesoriere dai radicali. Ancora una volta dai tuoi complotti e dalle tue diffamazioni dimostri che chi tocca i radicali deve morire.

      • Agnostico ha detto:

        Argomenti debolucci…..
        1) Francamente mi baso solo sulle parole di Quinto pubblicate ne “La Bussola Quotidiana”: è una ricostruzione che si basa solo ed esclusivamente sulle sue parole.
        2) Quinto dichiara: “Rimisi il mio mandato al gruppo dirigente del Partito ai primi di luglio del 2005”.
        http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-storia-di-un-tesoriere-4479.htm
        3) Come al punto 1, metto solo a confronto le parole di Quinto pubblicate ne “La Bussola Quotidiana” e nel video di youtube: in entrambi i documenti Quinto scrive e parla in prima persona. Non ricostruisco niente ma riporto. 
        4) Davanti a questa supposta persecuzione dei Radicali c’è un dato di fatto: non lo hanno esautorato dalla carica di tesoriere sebbene avessero tutte le ragioni politiche. 

        Non credo proprio che la battuta fosse offensiva.
        È molto inverosimile che un bambino di sette anni abbia libero accesso a internet e scopra la vicenda del padre leggendo magari un articolo di Panorama o un post di Uaar. Se per te è una situazione plausibile per me non lo è: lo dico e non mi vergogno. 
        Usare i sentimentalismi è una tecnica usata troppo spesso durante gli anni di Mani Pulite.
        Quindi guardiamo il caso per quello che è: un caso di appropriazione indebita.

        Ps: io per sostenere quanto ho affermato nei punti precedenti mi sono basato solo ed esclusivamente sulla versione di Quinto facendo emergere le sue contraddizioni, voi sostenete che c’è una vendetta ed una persecuzione da parte dei Radicali nei confronti di un convertito: è stata chiesta la versione dei Radicali? Bisognerebbe sempre sentire le due campane. Allora chi è più complottista? Chi si basa sulla versione della parte “avversa” come faccio io o chi giudica senza neanche sapere quale sia la versione dell’altra parte?

        • Raffa ha detto:

          Guarda gli argomenti debolucci non sono i miei perché io non ho argomenti. Sei tu che pensi di fare il detective partendo da un articoletto

          1) Appunto
          2) Ok
          3) Appunto, però hai tratto conclusioni diverse, come se tu in fondo sapessi più di lui
          4) Forse hanno spinto per farlo andare via

          Un bambino sa bene che suo papà è giornalista, scrive il suo nome su google e viene fuori subito tutto. Non so quanti anni hai, ma dovresti conoscere di più
          Intanto sono “io” e non “voi”. Tu pensi di essere il solito furbone di utente italiano che da quattro righe ricostruisce tutto, in fondo siamo tutti allenatori quando gioca la nazionale no? Uno come te solitamente è nei bar ad insultare Prandelli perché sia già che Pazzini la butterà fuori e deve sostituirlo. Internet dà alla testa…

          • Agnostico ha detto:

            Se affermi che non ci si può basare su un articoletto come questo per argomentare posso anche essere d’accordo. Quindi se – come affermi tu – non possiamo sapere come stanno le cose basandosi solo su un articolo come possiamo accusare i Radicali di aver perseguitato Quinto?
            D’altronde non è stata chiesta neanche la loro versione dei fatti ed il diritto alla difesa non lo si nega neanche al diavolo.
            Forse la cosa migliore sarebbe affidarsi a chi è pagato per decidere ed ha tutti gli elementi per farlo: i giudici.
            Comunque – piaccia o no – qui tutti esprimiamo il punto di vista personale basandoci su quello che leggiamo: si chiama pubblica opinione. Qualcuno si baserà sulla propria fonte di riferimento mentre io – da pigro – mi affido alle vostre fonti.
            Ti rispondo solo sul punto 4. Anche se i Radicali avessero spinto Quinto a dimettersi sarebbe stato più che normale. Ci sta bene la domanda che mi hai fatto ossia: Radicale è chi lo dice o chi segue le indicazioni del Partito? Ovvio che chi – anche per motivazioni religiose – non è più in linea con il Partito si colloca aldifuori dello stesso: è giusto che vada per la propria strada.
            Son contento per il bimbo che sappia usare google: ero rimasto ai lego. 

            • Raffa ha detto:

              Qui si riporta l’opinione personale di Quinto, non si vogliono ricostruire i fatti nello specifico come fai tu. La loro versione ovviamente sarà “Non lo stiamo perseguitando”.

              Tu non hai un’opinione, ma hai tentato di ricostruire 10 anni di rapporti tra Quinto e i Radicali basandoti sulle presunte contraddizioni del primo.

  • a-ateo ha detto:

    @agnostico,
    guardati le zampette…
    le hai unte di grasso… e sullo specchio scivoli…
    infatti scrivi:
    “Se però avvia una causa di lavoro significa che quelle spese personali non erano il suo stipendio e quindi c’è tutto (come sancito dalla Cassazione) il reato di appropriazione indebita.”
    Continua così, che da grande farai il Pannella di turno.
    Quelle spese personali erano PARTE del suo stipendio, non erano il suo stipendio…
    In fin dei conti la verità tua e di Pannella è che il macchinone affaristico (partito, Radio, eccetera) si reggeva da solo SENZA il lavoro di un COLLABORATORE…con impulsi di buona volontà di passanti (davanti la sede del partito) occasionali occasionalmente presenti in ogni occasione che si presentava occasionalmente. Poi, occasionalmente il Volontario Quinto occasionalmente presente per puro caso, a OGNI assemblea di bilancio, firmava a Pannella che glielo chiedeva, tanto puntualmente quanto occasionalmente, ogni bilancio e atti contabili di ogni genere per una ventina di anni…
    Se così non fosse, Pannella avrebbe esibito gli atti contabili firmati da altri e avrebbe portato a testimoniare il funzionario vero che avrebbe espletato la funzione e il lavoro di Quinto.
    Il resto è fuffa del Tribunale di Roma, del famoso nelle cronache Tribunale di Roma.
    Ho letto attentamente quello che hai scritto….non ho rinvenuto nessun commento al fatto ignobile che i radicali si sono comportati come ogni padroncino di bassa taglia, usando il nero, evadendo irpef e contributi…
    VERGOGNA….
    Ma non hai un minimo di senso del ridicolo?
    E neanche il senso del pudore?
    Il figlio di Quinto ha, infatti, 17 anni, non 7. Pertanto il tuo irridere spocchioso allargandoti alla famiglia di Quinto è del tutto stupido e senza fondamento reale.

    • Agnostico ha detto:

      Cerco di estrapolare alcuni concetti dal tuo post (il resto lo tralascio perché non ho capito proprio niente di quello che hai scritto).  
      Il fatto che le spese personali fossero una “parte” dello stipendio di Quinto è una tua invenzione: Quinto sia nell’articolo che nel video afferma quanto ho riportato. 
      Per quanto riguarda l’eventuale “nero” dei Radicali e l’organizzazione del partito il discorso è molto semplice. 
      In un partito ci sono due tipi di figure: quelle assunte a tempo pieno e gli attivisti occasionali. 
      I primi sono quelli che hanno un contratto di lavoro con il partito: parliamo dei redattori degli organi d’informazione (quelli di Radio Radicale ad esempio), le persone che lavorano minuto per minuto all’aggiornamento del sito, il personale presente nelle segreterie dei partiti, etc. Questi sono regolarmente pagati con uno stipendio ed avranno la loro vita d’ufficio. 
      Accanto a queste figure ci sono i militanti che occasionalmente si attivano. Se milito in un partito ed il partito mi chiede di fare volantinaggio o organizzare un banchetto durante il weekend non possiamo parlare neanche di “lavoro occasionale” ma di “attività di partito” (che magari voglio fare perché credo in quel partito). 
      La domanda sull’attività di Quinto dentro il partito è solo una: nel suo ruolo di tesoriere era occupato a tempo pieno? La risposta di Quinto (non la mia) è che era un’attività occasionale: perciò era un suo servizio al partito (liberissimo di lasciar perdere quando voleva come ha fatto) che faceva saltuariamente ma non era un lavoro (né nero, nè part-time). Se questo tipo di figure dovessero essere pagate, i partiti dovrebbero pagare ogni persona che effettua volantinaggio: avremmo i “mercenari dei partiti”.
      Se prendi lo Statuto dei Radicali (puoi googlare) troverai all’art. 1 che: “Gli organi del Movimento sono: il Congresso degli iscritti, il Comitato nazionale, la Direzione, il Presidente del Movimento, il Segretario, il Tesoriere, il Presidente del Comitato”. Quindi il Tesoriere non è paragonabile al redattore di Radio Radicale: la funzione del Tesoriere è più politica che professionale. 
      Inoltre se fosse vero come affermi tu (ma so che la parola “lavoro occasionale” ti ha fatto sbagliare…) che il Partito Radicale ha degli impiegati pagati in nero la cosa sarebbe facilmente emersa nel corso dei due processi e si sarebbe aperto un altro procedimento.
      Forse ti sfugge che – se ci fossero stati degli impiegati in nero – il primo a essere condannato sarebbe stato Quinto. Infatti “Il Tesoriere è il rappresentante legale del Movimento in tutte le attività economico-finanziarie, ha la responsabilità della gestione amministrativa e della politica finanziaria del Movimento” (art. 8 Statuto dei Radicali).
      Se Quinto accusa i Radicali di non averlo pagato sta ammettendo che sono state commesse delle irregolarità amministrative; il suo compito è proprio quello di garantire la regolarità amministrativa: cosa ha fatto allora nei dieci anni della sua gestione?
      Comunque – da buon Italiano – ho fiducia nei tribunali. Sul reato di appropriazione indebita la giustizia italiana si è già espressa e c’è solo da prenderne atto (tu hai scritto qualcosa ma non ho capito: in ogni caso non credo che tu abbia le carte processuali per giudicare). Sul processo del lavoro il primo grado è stato sfavorevole a Quinto: vedremo il seguito. 

      Ps: il bimbo ha sette anni. Quinto dice: “c’ha sette anni”. Anche io avevo capito male all’inizio. Un bambino che a sette anni naviga da solo su internet ed addirittura va su siti dove ci sono notizie di politica e cronaca giudiziaria: complimenti veramente.

  • Luigi Pavone ha detto:

    Come fa Danilo Quinto ad avere un figlio di 17 anni con una donna che ha conosciuto 7 anni fa? 🙁 Quando si prende la china della falsità, poi questa non conosce più ostacoli e si finisce a livelli parossistici.

    • lorenzo ha detto:

      Non ti ha detto niente la mamma sul come nascono i bambini? 🙂

      • Luigi Pavone ha detto:

        Allora, tanto per tirare le somme: 1) i radicali perseguitano i cattolici, 2) Mina Welby non è cattolica (né lo sarà mai), 3) i radicali hanno appoggi segreti nella magistratura, 4) la tesoreria radicale puzza di zolfo (anche se i magistrati non se ne sono accorti), 4) il figlio di Danilo Quinto ha 17 anni. =_=

        • lorenzo ha detto:

          1)L’ideologia radicale è antitetica a quella cattolica.
          2)Un fedele seguace dell’ideologia radicale, se cattolico, è scomunicato.
          3)Che i radicali abbiano appoggi nella magistratura lo lasciano presumere i fatti, ma la certezza non si potrà mai avere perché sono degli abilissimi manipolatori della verità.
          4)Non so se la tesoreria puzza di zolfo, quello che e certo è che ne finanzia la produzione.
          5)Se il figlio di Quinto ha 17 anni, vuol dire che non è ancora maggiorenne.=_=

          • Luigi Pavone ha detto:

            L’unica proposizione vera nel tuo ultimo commento è che il figlio di Quinto non è maggiorenne, ma non perché ha 17 anni, ma perché ne ha 7, come dice lo stesso Quinto nel filmato.

            • lorenzo ha detto:

              L’unica proposizione che non so se sia vera nel mio ultimo commento è che il figlio di Quinto ha 17 anni.
              Tutte le altre proposizioni sono assolutamente vere.

              • Luigi Pavone ha detto:

                1) La militanza all’interno del partito radicale è compatibile con l’essere cattolico: non esistono documenti ecclesiastici che dicono il contrario. Non potrebbero esistere documenti di quel genere perché il clero cattolico non può produrre documenti che colpiscano con la scomunica il cattolico che milita all’interno di questo o quel partito partito.

                2) I radicali non hanno appoggi nella magistratura (ci sarebbero a priori ragioni forti per pensare una conflittualità), e sono anche innocenti, fino a prova contraria. Si deve presumere l’innocenza delle persone fino a prova contraria, non la colpevolezza fino a prova contraria. Ma qui tutto è alla rovescia.

                3) Abbiamo la certezza che il figlio di Quinto ha 7 anni perché lo dice Quinto stesso nel video.

                • Raffa ha detto:

                  1) Non esistono cattolici nei radicali, per essere cattolico bisogna aderire al magistero della Chiesa e i radicali sono proprio all’opposto.

                  3) Cosa c’entra?

                • lorenzo ha detto:

                  1) Un solo esempio. Scrive il Catechismo della Chiesa Cattolica (n°2272): “La cooperazione formale a un aborto costituisce una colpa grave. La Chiesa sanziona con una pena canonica di scomunica questo delitto contro la vita umana.”
                  Militare nel partito radicale significa cooperare attivamente all’aborto e questo significa scomunica “latae sententiae”.

                  2) Scriveva Giolitti: “Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano”.
                  Non mi sembra necessario specificare oltre, viste le innumerevoli sentenze ideologiche, sul come le idee radicali abbiano fatto presa all’interno della maggioranza dei giudici italiani, con l’inevitabile conseguenza che, mettersi contro i radicali, significa andare incontro alla stretta applicazioni delle leggi ed inevitabilmente soccombere in giudizio.

                  3)L’età del figlio è di 7 anni, ma questo conferma semplicemente come tu cerchi di introdurre un argomento secondario, quando sei in difficoltà, col quale sviare l’attenzione dall’argomento principale.

  • credino ha detto:

    “lavoro onesto e passione” però però non mi pare: che rubava soldi al partito è stato provato in tre gradi di giudizio.

    • lorenzo ha detto:

      Nei suoi 10 anni di tesoriere di partito, raccolse denaro per i radicali per oltre 25milioni di euro e valorizzò i loro beni per altri 20 milioni di euro.
      Secondo te, uno così abile, se fosse un ladro, si sarebbe sporcato le mani per “soli” 200mila euro?
      Non ti sembra che i conti non tornino?

      • credino ha detto:

        non so, ma immagino che al processo abbia adottato una strategia di difesa anche più persuasiva della tua… sta di fatto che non se la sono bevuta: l’hanno condannato in cassazione.

        • Raffa ha detto:

          Poteva convertirsi prima 😉

        • lorenzo ha detto:

          Non so che strategia difensiva abbia applicato e, sinceramente, della sua sentenza mi interessa relativamente.
          Quello che invece trovo veramente utile ed illuminante per la mia vita di cattolico, sono le parole con la quali giudica la propria condanna.
          Scrive Danilo Quinto: “Solo oggi comprendo che tutto ho ricevuto da Dio e io, nella mia miseria, gli offro la mia unica ricchezza: il disagio, la vergogna, il dolore più intimo. Sono felice di poter soffrire insieme alla mia famiglia, ingiustamente condannato, perché ho la certezza di essere dalla parte del Vero, di non aver commesso alcun male, se non quello di aver vissuto lontano dalla grazia di Dio per vent’anni. Oggi, sono pronto a purificarmi, con la gioia, nel dolore, sapendo che non sono solo.
          Con me c’è Cristo, che mi ha condotto per mano: in Lui mi anniento, a Lui, lascio fare la mia vita. Come dice Pierfrancesco, mio figlio di sette anni: ‘Papà, diciamo una preghiera insieme anche per i nostri nemici’. Ogni volta, queste parole mi riempiono di gioia, perché non ho sentimenti di vendetta. So che Dio ha scelto per me questo percorso di purificazione. Per il mio bene. Io a Lui mi stringo e ringrazio”.

  • Daniele ha detto:

    Ho saputo che gli hacker di “We are Anonymous” hanno attaccato il sito della Deputata dell’UdC, nonché dichiaratamente cattolica, Paola Binetti (www.paolabinetti.it).
    Attaccare un sito, rendendolo irraggiungibile o “defacciandolo”, non mi pare una conquista di democrazia, ma piuttosto mi pare una violenza, virtuale (poiché fatta sul web), ma pur sempre violenza. Violenza perché si pretende di chiudere la bocca agli altri. Diciamo che questi hacker sembrano cercare di attuare ciò che Celentano ha proposto a Sanremo contro i giornali cattolici. Sul sito dell’UAAR, ovviamente, c’è chi esulta per l’attacco al sito della Binetti.
    Infatti la Binetti è famosa perché, a differenza di altri politici sedicenti cattolici, non è disposta a compromessi sui temi non negoziabili (vita, famiglia…). Quindi la scelta degli hacker di attaccare http://www.paolabinetti.it potrebbe essere legata proprio a questo motivo.
    Dal canto mio, non posso far altro che solidarizzare con la Binetti e mostrarle tutta la mia ammirazione per la tenacia con cui si occupa di argomenti scottanti, ma centrali, per la nostra società.
    Il Vangelo ci dice, anzi: ci garantisce, che quando agiamo in modo gradito a Dio, inevitabilmente ci attiriamo, oltre che la simpatia di Dio (che si chiama Grazia e che è la cosa più importante), anche le antipatie del mondo, mondo che ha rifiutato Dio. Da questo derivano le persecuzioni: Gesù, infatti, fu messo in croce per aver preferito obbedire al Padre piuttosto che alle assurde “regole” imposte dai farisei.
    Quindi la persecuzione contro i cristiani, nonostante il dolore morale e fisico che provoca, ha un risvolto positivo, poiché è la garanzia che si sta agendo in modo gradito a Dio (“Beati voi quando vi perseguiteranno…”).
    Concludendo, se la Binetti viene attaccata, è perché osa dire cose “in linea” con il Magistero della Chiesa (e quindi “in linea” con Dio), cose che il mondo secolarizzato e relativista di oggi trova scomode e detestabili.
    Al mondo d’oggi, infatti, dà più fastidio la parola scomoda ma veritiera della Binetti che, ad esempio, il “bombardamento sessuale” con cui si cerca di rimbambire i telespettatori (vedi l’ultimo Sanremo…) e gli internauti, anche bambini (e ricordo che scandalizzare i bambini, ci dice il Vangelo, è il più grave tra i peccati).

  • a-ateo ha detto:

    @luigi Pavone,
    ma sei bigotto USUALMENTE oppure OCCASIONALMENTE….?
    Perchè toccare la famiglia?
    Che argomento è il tuo?
    Dici anche il falso “Abbiamo la certezza che il figlio di Quinto ha 7 anni perché lo dice Quinto stesso nel video.”, oppure ti serve un migliore apparecchio acustico?

    @Agnostico,
    leggo su internet
    “Dal 1995 i radicali hanno congelato il Pr: niente più congressi per decidere la linea politica, né elezione dei dirigenti. Nessuna sede locale: i dirigenti periferici non hannoaccesso neppure agli elenchi regionali di iscritti e simpatizzanti – è tutto concentrato e controllato a Roma. Il Pr è diventato così “un’area” formata da vari “soggetti imprenditoriali”, una holding con bilanci da decine di miliardi, unpatrimonio stimabile in 150 miliardi e più di 200 dipendenti: Torre Argentina Società di servizi (proprietaria della sede romana del Pr, situata nellavia omonima), la società per azioni Centro di produzione (con Radioradicale e il suo archivio, in via Principe Amedeo), il Centro d’ascolto dell’informazione radiotelevisiva. Oggi il Pr è quindi una azienda a tutti gli effetti, una struttura economica icui costi annui di solo funzionamento ammontano a otto miliardi. Insomma,una vera e propria “Pannella&Bonino spa”, con un notevole tasso di efficienza.
    Il nuovo modo di fare politica dei pannelliani è ad alta intensità di capitale e basso apporto di manodopera volontaria: applicano alla propria attività gli stessi criteri di “produttività” e “flessibilità” che predicano con la loro filosofia liberista. Così per le strade i tradizionali banchetti apparentemente rimangono gli stessi, ma non sono più i famosi “tavolinari” volontari a raccogliere le firme: vengono assunti giovani con contratto “interinale”, pagati centomila lire al giorno.”
    Ciò fa a pugni con quello che affermi sopra: ”
    Se questo tipo di figure dovessero essere pagate, i partiti dovrebbero pagare ogni persona che effettua volantinaggio: avremmo i “mercenari dei partiti”.
    Perchè difendere personaggi più o meno loschi che si sono fatti un impero economico con parecchie centinaia di impiegati e centinaia di milioni di Euro di capitale?
    Possibile che 150 anni di Italia sono solo serviti per passare senza soluzione di continuità dagli affari sporchi massone Lemmi agli affari di Berlusconi e dei radicali pannelliani, passando dalla P1 alla P2, alla P3 e alla P4?
    Ti ricordo che il problema dei problemi Italiani è l’incredibile livello del debito pubblico che ha per padre la CORRUZIONE derivata dal rapporto incestuoso fra politica e affari.
    La conversione religiosa di Quinto è una occasione di speranza e porta qualche spiraglio di verità in un settore maleodorante e oscuro.
    A te dispiace?

    • Agnostico ha detto:

      Non capisco il senso di questa critica generalizzata al PR: in questo tipo di discussioni il rischio principale è perdere di vista il punto del discorso. 
      Inoltre quando si cita da internet sarebbe opportuno citare la fonte. Per quanto riguarda i bilanci e lo stato patrimoniale del partito sul sito dei Radicali trovi tutti i bilanci degli ultimi anni senza avere informazioni di seconda mano proveniente da chissà dove. 
      Scrivi che “Oggi il Pr è quindi una azienda a tutti gli effetti”: la trovo anche nel Registro delle Imprese?
      Scrivi che “vengono assunti giovani con contratto “interinale”, pagati centomila lire al giorno”: se le cifre addirittura sono in lire non mi sembra che siano notizie freschissime. 
      La conversione religiosa di Quinto non cambierà nulla (per fortuna) per due motivi: la conversione è un fatto esclusivamente privato e Quinto è un personaggio totalmente ininfluente (persona marginale che apparteneva a un partito marginale). 
      Inoltre credo che l’Italia abbia bisogno di tutto tranne che di una persona pregiudicata per appropriazione indebita: la fede va e viene ma la condanna resta. 

  • Luigi Pavone ha detto:

    Danilo Quinto scrive: “Come dice Pierfrancesco, mio figlio di sette anni […]” Fonte: http://www.labussolaquotidiana.it/mobile/articoli-la-mia-conversione-4481.htm
    Giacché ci sei, dai un’occhiata anche qui: http://www.amplifon.it/wps/wcm/connect/consumerit/consumerit/it/

  • a-ateo ha detto:

    @luigi,
    hai ragione. ho sentito male io.
    Comunque la famiglia non si tocca.
    Mai. E per una questione di stile.
    @agnostico:
    quando Quinto dice: venti anni di lavoro occasionale….esprime un ossimoro, perchè se il lavoro dura VENTI anni è sistematico, mica occasionale.
    E’ malvezzo di molte imprese esporre in contabilità un conto intitolato “Lavoro occasionale” dove mese dopo mese registrano le magre paghe dei dipendenti.
    Con un minimo di calcoli si può determinare l’importo occulto di contribuzione e previdenza evasa, se poi si aggiungono gli interessi e la rivalutazione si arriva a cifre stratosferiche. I guai nascono alla fine del rapporto di lavoro. Si tratta di una situazione tipica, direi classica. Con risultato sicuramente a favore del dipendente, se viene adita la magistratura del lavoro,come nel caso di Quinto
    Infine non scrivo io, io riporto con virgolette.
    Se vuoi l’intera fonte su internet,evidenzia mezzo rigo del testo citato, e col tasto destro cercalo su google.
    Infine,la conversione…salva. Speriamo che quel maiale di Lemni si sia pentito in punto di morte, e che sia così anche per Pannella…

    • Agnostico ha detto:

      E chi lo dice che è una contraddizione (lascia perdere l’ossimoro…)? Magari può essere richiesto un impegno di un’ora alla settimana. 
      Lo stesso Quinto afferma di aver “militato”: militanza politica e lavoro subordinato sono due cose totalmente opposte (la prima si fa per passione mentre la seconda per denaro). 
      Poi dimentichi che i partiti e le associazioni sono diverse dalle aziende: se per vent’anni decido di dedicare due ore del mio tempo quotidiani alla Caritas secondo te posso chiedere di essere pagato?? Lo faccio perché ci credo mentre in azienda non trovi nessuno che lavora solo “perché ci crede”.
      Poi fammi capire una cosa? È stato per 20 anni nel PR e non si è mai lamentato di questa situazione? Solo ora se ne è accorto?
      Diciamo che ci ha provato. In primo grado gli è andata male: alla fine sarà anche condannato a pagare le spese processuali.