Umberto Galimberti tra frode e plagio: smascherato

Più volte ci siamo occupati del filosofo Umberto Galimberti (cfr. Ultimissima 12/05/11 e Ultimissima 1/10/11), il quale rientra in quel gruppetto di feroci anti-cristiani italiani, formato tra gli altri da Odifreddi, Veronesi, Flores D’Arcais, Corrado Augias ecc.

In particolare, Galimberti prova rancore verso il cristianesimo perché esso ha di fatto superato la grecità, ha introdotto il concetto di peccato e ha affermato che il desiderio di infinito dell’uomo è incolmabile, nonostante ogni soddisfazione mondana si cerchi. Questo ovviamente risulta insopportabile per l’orgoglioso uomo moderno, è visto come una mancanza di vera emancipazione e autonomia.

Egli infatti intende vedere il cristianesimo come qualcosa di anacronistico in quanto, si domanda: «come è praticabile oggi in una società organizzata essenzialmente, come la pubblicità quotidianamente ci mostra, per soddisfare tutti bisogni e tutti i desideri? […] Come conciliare la cultura cristiana che tutti individuano come forma dell’Occidente con il livello di ricchezza e abbondanza raggiunto dalle società occidentali?». La ricchezza, l’abbondanza, il potere  sarebbero secondo Galimberti quel che l’uomo ha bisogno per compiere se stesso, quel che più ardentemente anela dalla sua comparsa, quello su cui si sono arrovellati i più grandi poeti della storia.   Infatti sostiene: «la morale del cristianesimo ha finito la sua storia, e quindi o emigra nel terzo o nel quarto mondo dove vive la mortificazione del bisogno, o sparisce». E ancora dichiara: «Io non sono cristiano, sono greco. […]. Io accuso i cristiani non solo di pretendere di eliminare il dolore, ma addirittura di avere una vita al di là della vita. Quindi il desiderio è infinito perché non ha limite e la morte è semplicemente una sorta di trapasso, di apparenza». Neanche la sessualità, per i cristiani, può offrire risposte appaganti all’uomo bisognoso di senso: «Poi venne il cristianesimo e con esso la maledizione della carne […]. Se un bel giorno si smettesse di esecrare la pornografia, che poi altro non è se non la carne nella sua solitudine, e si incominciasse a esecrare chi ha ridotto la carne in solitudine, separandola dal cielo per farne l’anticamera dell’inferno, il primo girone della Commedia» (U. Galimberti, “Il gioco delle opinioni”, Feltrinelli Editore 2007). L’invito al disprezzo dei cristiani è dunque palese, una sorta di esorcizzazione del “male”.

Come tutti i nemici del cristianesimo tuttavia, anch’egli ha un lato buio (poco “cristiano”, per l’appunto). In merito a questo, ci ha contattato lo scrittore Vincenzo Altieri il quale ha raccolto moltissimo materiale, poi pubblicato in “Il filosofo di Monziglia”, con cui ha dimostrato senza ombra di dubbio come  Umberto Galimberti abbia creato gran parte dei suoi maggiori libri copiando letteralmente frasi e ragionamenti di altri autori, senza ovviamente citarne la fonte. La ricerca del dott. Altieri iniziò dopo che egli venne brutalmente respinto dal noto filosofo -che allora stimava- in seguito ad una richiesta di incontro e confronto. Così ci scrive Altieri: «Il modo “disdicevole e vile” con cui il Galimberti mi trattò, non mi offese più di tanto, ma accese però la mia attenzione su di lui, e fu così che iniziai a indagare sulle opere del filosofo, scoprendo i plagi alla docente della UCLA, Giulia Sissa, alla quale li inviai, e che furono pubblicati ad aprile 2008 su “Il Giornale” a firma del prof. Roberto Farneti, e poi gli altri furti, confluiti ne “Il filosofo di Monziglia”, libro di 472 pp., terminato a giugno 2009, – le cui appendici che documentano i plagi del Galimberti si possono leggere sul mio sito web».

«Oltre ai plagi già resi noti», ha proseguito lo Altieri, «i miei studi attestano che il Galimberti è un turpe impostore, il quale da oltre trent’anni truffa e imbroglia quanti lo leggono e ascoltano, insomma un vorace lupo travestito da profeta dell’amore. E la sua usurpata notorietà la deve alla televisione, nonché agli appoggi e protezioni di cui tuttora gode, e alla corruzione intellettuale che infesta il nostro Belpaese, e soprattutto ai cospicui guadagni che le frodi del filosofo hanno finora prodotto. Perciò si cerca di tenerlo sempre sulla cresta, poiché non si vuole che si prosciughi questa abbondante fonte di lucro, sebbene sia frutto di malversazioni. Le cifre che segnano il nostro tempo sono l’impostura e il tragicomico, e di siffatte materie e impastata la nostra galimberteide…».

15 commenti a Umberto Galimberti tra frode e plagio: smascherato

  • Ercole ha detto:

    Interessante! E’ da un po’ infatti che non lo vedo più in giro e sui giornali…anche lui come Luttazzi si è preso la bastonata sulle manine?

  • edoardo ha detto:

    Niente paura: la parabola dell’opulenza occidentale e la boria che ne è la conseguenza, è in fase DISCENDENTE.
    AHAHAHAHAHAHAH !!!!!!!!!!!!
    Occidente ex-opulento, ora ti stai scontrando con le economie ascendenti di Cina e India, e presto avrai anche la concorrenza spietata del Sud America.
    Per l’Africa, PURTROPPO, dovremo aspettare ancora altre generazioni.
    E inizialmente piano piano, poi sempre più speditamente, l’occidente (o minuscolo) è messo alle corde.
    Seduto in un angolo, ammiro il crollo divertito.
    Quando erano convinti di avere il potere del mondo e dell’uomo nelle loro mani, gli si sbriciola tutto davanti ai loro occhi increduli.
    Non posso non pensare alla TORRE DI BABELE.

    • Gabriele ha detto:

      Edoardo io non sarei molto contento del declino dell’occidente perché il nostro crollo, va da sè, si porterà dietro il declino del cristianesimo.

  • edoardo ha detto:

    Sempre in riferimento all’assunto di Galimberti che la ricchezza e l’opulenza dell’occidente relegano il cristianesimo nel ripostiglio degli oggetti inutili del passato:
    vi ricordate la grande amarezza che ebbe Giovanni Paolo II prima di morire per il rifiuto della CEE di inserire le comuni radici cristiane nello statuto europeo?
    L’Europa non ne aveva bisogno, secondo loro, perchè l’Europa è autosufficiente, è un’entità perfetta, ricca, in grado di sfidare i secoli…………..le attuali vicende greche, la crisi economica che sta divorando le nostre risorse, la perdita di competitività delle nostre produzioni e le conseguenze drammatiche sul tessuto sociale…….poi dopo qualcuno dice che non c’è la giustizia divina!
    Galimberti, come tutti gli altri di quella parrocchia, sono rimasti indietro, sono inadeguati allo scenario attuale, sono dei matusa.
    Il nuovo che avanza ci butta con le spalle al muro.
    Io sono convinto che questa sia davvero la volontà di Dio, sta rispondendo tutto ad un Suo schema.
    Chi può permetterselo ancora, si goda l’ultimo sprazzo di opulenza dell’occidente, perchè presto sarà un ricordo del passato.

    • Carlo ha detto:

      Sono d’accordo sul fatto che presto l’opulenza sarà un ricordo del passato. Se sia una punizione di Dio non lo so (ma ne dubito).

      Il fatto certo è uno solo…quando c’è stata l’opulenza e il benessere l’uomo ha dimenticato Dio.

    • Enrico ha detto:

      Ma chi ti ispira, Adriano Celentano ?

  • Fabio Moraldi ha detto:

    Non capisco per Ca Foscari non lo licenzi questo usurpatore. Farà la fine del suo amico e collega di copia&incolla Corrdao Augias, scaricato perfino da Mancuso.

  • Carlo ha detto:

    Io non capisco. Il prof. Galimberti ha copiato? Esiste un reato chiamato plagio. Quanto al resto ha ragione. Al crescere del benessere economico nei paesi occidentali, la religione si è “ritirata” sempre di più fino quasi ad avere un Europa scristianizzata.

    Aumento benessere economico>>>Maggior Cultura>>>Maggior sviluppo tecnico scientifico>>>Scristianizzazione galoppante

    Ora purtroppo tanto benessere non c’è più!!!

  • Maria Grazia ha detto:

    Ha occhi ma non vede, ha orecchi ma non sente, ha testa ma vuota, perchè la sapienza viene solo da Dio!

  • a-ateo ha detto:

    opulenza?
    Nessuno ha il coraggio di dire al popolo che è ora di ridurre i furti, gli sprechi, la esorbitante macchina amministrativa se non vogliamo azzerare lo Stato Sociale.
    In Italia, come in Grecia, ma come anche in America.
    E la Cina -oggi, il telegiornale-che tenta di comprare grandi estensioni di terreni in Nuova Zelanda…
    Opulenza occidentale?
    Ma quanti cretini patentati in questo povero mondo?

  • J.B. ha detto:

    Galimberti è una di quelle persone che fanno parte della specie delle persone brave, che fanno di tutto per essere “mona” 🙂 All’inizio dll sua carriera scriveva cose anche interessanti, poi è scemato a scrivere idiozie (quando nn copia) 😉

  • Mastro Titta ha detto:

    Ma ve lo ricordate che la Grecia ha subito cinque secoli di dominio ottomano, dove gli occupanti si occupavano solo di razziare donne e bambini? Queste condizioni non
    avranno influito (dico influito, non determinato)sulla società greca?